L intervento della BEI a sostegno delle Pmi



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Agevolazioni Finanziarie 7 di Tommaso Zarbo (1) Esperto in materia di finanziamenti agevolati Finanziamenti comunitari L intervento della BEI a sostegno delle Pmi Con le recenti turbolenze finanziarie generate dalla crisi del credito strutturato, il rischio che le banche riducano le proprie esposizioni verso le imprese al fine di migliorare la propria situazione patrimoniale, con i relativi effetti sull economia reale, è diventato sempre più sentito. Nell ottica di assicurare alle Pmi le risorse finanziarie necessarie a garantire la continuità aziendale, lo scorso 23 settembre 2008 la Bei ha previsto una serie di misure volte a finanziare le piccole e medie imprese. (1) L autore nell articolo esprime semplicemente le proprie opinioni. Si esclude per cui da qualsiasi coinvolgimento la società presso cui presta la propria attività. Negli ultimi anni, a seguito della nascita dell area euro, il ruolo della Banca europea per gli investimenti (BEI) ha assunto sempre maggiore centralità. Nata per il finanziamento dei grandi investimenti realizzati all interno dei confini dell Unione Europea, negli ultimi anni ha ricoperto un ruolo fondamentale nel finanziamento delle Pmi. Il primo piano di interventi è già stato varato in data 23 settembre 2008 con la destinazione di 30 miliardi di euro per il periodo 2008-2011 e con la previsione di una serie di interventi finanziari a supporto delle piccole e medie imprese da realizzare nei prossimi due anni. All interno del presente contributo sarà analizzato il peso che oggi la Bei e in generale l Unione Europea ricoprono nel comparto finanziario dedicato alle Pmi e saranno esaminate le prime due forme di intervento che la BEI ha messo sul campo per fornire le risorse finanziarie necessarie a coprire il fabbisogno delle piccole e medie imprese in considerazione dell attuale stato di difficoltà che sta attraversando il mercato del credito. Il primo piano di interventi è già stato varato in data 23 settembre 2008 con la destinazione di 30 miliardi di euro al segmento per il periodo 2008-2011 e con la previsione di una serie di interventi finanziari a supporto delle piccole e medie imprese da realizzare nei prossimi due anni. In termini numerici, il contributo finanziario offerto dall Unione Europea a favore delle Pmi relativamente al periodo 2001-2005 risulta consistente, considerando che a fine 2005 l esposizione totale verso il comparto ammontava a 25.000 miliardi di euro e le imprese finanziate erano circa 250.000. In merito, la Tavola 1 illustra l andamento dell esposizione dell Unione Europea verso il comparto delle Pmi sia in termini di volumi che di controparti affidate. Il ruolo della Bei a supporto delle Pmi In futuro il ruolo della Bei nel finanziamento alle Pmi sarà sempre più incisivo. Per far sì di portare a conoscenza degli imprenditori delle varie iniziative attivate dalla Bei, recentemente sono stati instituiti dei tavoli di lavoro tra la Bei, le banche e i rappresentati delle varie categorie imprenditoriali, per individuare gli strumenti necessari a garantire maggiore informazione e conoscenza tra gli imprenditori in merito ai canali di finanziamento attivati attraverso la Bei. A livello comunitario tale segmento di mercato è molto considerato, visto che l Europa è un continente che si è sviluppato ed è cresciuto proprio grazie a questa tipologie di imprese. Specialmente in quei settori artigianali dove sono richiesti alti standard di qualità, ancora oggi questo segmento di mercato costituisce un valido operatore economico del sistema Europa; per far sì che molte iniziative imprenditoriali di qualità si possano trasformare in delle realtà industria-

8 Ipsoa - Finanziamenti su misura News, 12/2008 - L intervento della BEI a sostegno delle Pmi li, l Unione Europea, con la collaborazione dei singoli Stati membri, potrà svolgere un ruolo determinante in futuro. Nel corso del 2007, a due anni dalla sua costituzione, la Bei ha avviato una fase di consultazione in merito ai canali di finanziamento di cui le Pmi dispongono. I risultati di tale consultazione, pubblicati recentemente, hanno evidenziato la carenza di strumenti finanziari a supporto del segmento in oggetto, specialmente per le imprese, come quelle di nuova costituzione, che non dispongono di garanzie da offrire agli istituti di credito. La carenza di risorse finanziarie a cui le Pmi possono attingere è accentuata dal fatto che questa tipologia d impresa, in considerazione delle piccole dimensioni, non può accedere al mercato dei capitali per finanziarsi sia con capitale di rischio che con capitale di terzi. Quanto appena detto ha evidenziato la necessità di individuare un piano di azioni da realizzare a supporto delle Pmi, che saranno approfondite nei paragrafi seguenti. Il supporto finanziario della Bei a favore delle Pmi negli ultimi anni è stato sempre crescente, basti pensare che nel solo 2007 la Bei ha finanziato più di 160.000 nuove Pmi. Tale risultato appare significativo in termini assoluti, anche se rapportato al numero di 25 milioni di Pmi presenti nell Unione Europea, il supporto al segmento risulta essere ancora poco incisivo. In termini relativi, nel corso del 2006 la quota di mercato della Bei nel comparto dei loans erogati alle Pmi era pari al 4%, ancora nettamente inferiore rispetto a quella media di un istituto di credito europeo. Sulla base di quanto illustrato dallo studio condotto dalla Bei, l ammontare di finanziamenti da questa erogati alle Pmi presenta valori differenti per Paese membro. In merito, nella Tavola 2 è proposta una specifica analisi volta ad individuare il livello di aiuti ricevuto dal singolo Stato membro in relazione al peso economico del paese all interno dell Unione Europea. L analisi è condotta attraverso lo studio di un indicatore che mette in relazione i finanziamenti erogati al comparto delle Pmi nel paese con la rilevanza economica dello Stato membro all interno dell Unione Europea. Come si evince dalla Tavola 2, 11 paesi membri su 25 hanno attinto a risorse finanziarie per il comparto Pmi superiori al loro peso economico. Tra queste spiccano l Italia, con un valore dell indicatore pari a 2.26. Tale effetto è dovuto ai finanziamenti che l Unione Europea ha concesso nel periodo 2001-2005 alle Pmi del Mezzogiorno del Paese. È utile sottolineare che per alcuni paesi l indicatore non assume valori elevati in considerazione del fatto che questi sono entrati ancora da poco a fare parte dell Unione Europea. Tavola 1 - L andamento dell esposizione dell Unione Europea verso il comparto delle Pmi

Ipsoa - Finanziamenti su misura News, 12/2008 - L intervento della BEI a sostegno delle Pmi 9 Quanto appena illustrato evidenzia che l intervento dell Unione Europea a favore del comparto delle Pmi sia stato differenziato in relazione all area geografica: infatti, nel periodo 2001-2005, Italia, Francia e Spagna hanno assorbito i due terzi delle risorse finanziarie destinate alle Pmi. Un altro dato che può essere analizzato per comprendere la natura degli interventi realizzati dalla Bei tra il 2001 e il 2005 è quello relativo al numero di impiegati che operano nel comparto Pmi dei singoli Paesi membri. Dalla lettura della Tavola 3 si evince che tra i primi sei paesi si trovano Italia, Francia e Spagna. Tale risultato indica che la notevole quantità di crediti erogati dalla Bei a favore delle Pmi di questi paesi nel periodo 2001-2005 è giustificata dall elevato numero di addetti che operano nella fascia di mercato. Tavola 2 - Il livello di aiuti ricevuto dai singoli Stati membri in relazione al peso economico del Paese all interno dell Unione Europea (1) (1) Se il ratio assume un valore superiore a 1 indica che il Paese membro dell Unione Europea ha usufruito di più in relazione al suo peso economico. Tavola 3 - Il numero di impiegati che operano nel comparto Pmi dei singoli Paesi membri (1) (1) L indice è calcolato come il rapporto tra il totale dei finanziamenti erogati dall Unione Europea nel periodo 2001-2005 al comparto delle Pmi e la quota nazionale di dipendenti che operano nel comparto.

10 Ipsoa - Finanziamenti su misura News, 12/2008 - L intervento della BEI a sostegno delle Pmi Oltre che con l intervento diretto alle Pmi svolto dalla Bei, l Unione Europea ha supportato il comparto attraverso la costituzione del Fondo europeo per gli investimenti. Tale Fondo, partecipato dall Unione Europea e in parte da banche europee, nel corso degli ultimi anni ha rappresentato sempre più un valido strumento per il finanziamento delle Pmi. I principali interventi del Fondo sono realizzati attraverso lo strumento del venture capital e delle garanzie offerte alle banche finanziatrici. Nel dettaglio la prima forma d intervento consente di dotare le imprese di capitale di rischio, favorendone la capitalizzazione, nonché la possibilità di finanziare progetti a medio-lungo termine. Con la concessione delle garanzie, il Fondo diventa garante delle imprese verso le banche finanziatrici, consentendo alle Pmi di accedere agevolmente al credito a condizioni migliori. A differenza di quanto già analizzato per il mondo dei finanziamenti concessi dalla Bei a favore delle Pmi, in questo caso, il Paese che nel corso degli anni ha fatto maggiore ricorso a questa forma di finanziamento è la Francia, seguita dalla Germania e dall Inghilterra, a cui si aggiungono la Spagna e l Italia. Complessivamente, i cinque paesi appena citati hanno attinto da soli al 73% delle risorse stanziate dal Fondo. La scelta di supportare finanziariamente il comparto delle Pmi attraverso un Fondo autonomo ha portato a buoni risultati e per questo motivo, nella delibera del 23 settembre scorso, la Bei ha reso noto che intende proseguire su questa strada e che prossimamente sarà costituito un Fondo paneuropeo di microcredito, con l obiettivo di finanziare le micro imprese. In particolare, ricorrendo agli istituti di credito nazionali, saranno erogati, in quelle zone dove si ravviserà una maggiore esigenza, prestiti per la costituzione e lo sviluppo di microimprese, nonché la necessaria assistenza tecnico-finanziaria. Il piano crediti varato a favore delle Pmi A seguito di quanto stabilito in data 23 settembre 2008, il piano complessivo di finanziamenti per il periodo 2008-2011 che la Bei destinerà alle Pmi ammonta a circa 30 miliardi di euro. Di questi, la prima tranche di finanziamenti disponibili per il periodo 2008-2009 ammonta a 15 miliardi di euro. Nel dettaglio, il piano di finanziamenti è destinato a 27 Paesi membri dell Unione Europea e consiste nell erogazione di Fondi di finanziamento alle Pmi tramite banche commerciali nazionali. Il ruolo di queste ultime sarà quello di svolgere le attività legate all istruttoria del credito e al relativo affidamento della controparte, nonché la gestione dei flussi di cassa per conto della Bei. È necessario premettere che a livello europeo si classificano come Pmi le imprese con meno di 250 addetti; restano quindi escluse dal provvedimento le imprese che superano tale soglia. In merito al settore economico, il finanziamento della Bei è destinato a tutti i settori sia commerciali che industriali, con esclusione di settori come quello del tabacco, delle armi (che hanno effetti negativi sull ambiente), del gioco d azzardo, ecc. Relativamente all oggetto del finanziamento, questo è destinato sia ad investimenti in beni strumentali e beni intangibili che al finanziamento di spese di esercizio. Nel dettaglio: tra i beni strumentali sono compresi: impianti, macchinari, attrezzature, arredi e immobili. Limitatamente alle imprese di tipo agricolo, può essere finanziato anche l acquisto del terreno su cui l azienda intende svolgere la propria attività; per quanto attiene ai beni immateriali, tra quelli che rientrano all interno del piano di finanziamento si possono annoverare: spese a vario genere sostenute per investimenti in ricerca e sviluppo, costi per acquisto di brevetti e costi di ampliamento; i finanziamenti destinati alle spese d esercizio sono diretti a consentire alle imprese di disporre di un capitale circolante che le consenta di crescere e operare nel medio-lungo periodo senza incorrere in difficoltà di tipo finanziario. Per quanto attiene alla forma tecnica e alle condizioni di tali prestiti, la BEI non ha previsto delle regole e forme di finanziamento stringenti, anzi ha stabilito un set di possibili forme tecniche, a cui sono associate scadenze, ammontare e condizioni da adattare in relazione alle necessità dei singoli imprenditori. Quindi i finanziamenti

Ipsoa - Finanziamenti su misura News, 12/2008 - L intervento della BEI a sostegno delle Pmi 11 sono diretti a ricoprire tutte le necessità, dalle piccole esigenze di cassa, fino agli investimenti di ammontare superiore. In generale, la Bei ha stabilito che il massimo importo finanziabile per singolo progetto si dovrebbe aggirare a circa 12,5 milioni di euro, mentre le scadenze possono variare da un minimo di 2 anni a un massimo di 12 anni. La seconda forma d intervento che la Bei ha previsto di attivare entro la fine del 2009 ha l obiettivo di fornire risorse finanziarie ai settori di Pmi che allo stato attuale risultano poco redditizi per le banche commerciali in relazione al rischio sottostante. In particolare, tali strumenti sono volti a limitare l esposizione dell istituto di credito verso tale segmento e allo stesso tempo riuscire a garantire a queste imprese le risorse finanziarie che le garantiscano di sopravvivere e crescere. Inoltre, cosi come previsto nel documento pubblicato dalla Bei, a questa forma di finanziamento potranno aggiungersene altri collaterali erogati dalle stesse banche, nonché forme di partecipazione al capitale delle imprese richiedenti. Già a partire dal mese di ottobre 2008, le imprese interessate che rientrano nei parametri sopra elencati possono chiedere maggiori informazioni presso gli intermediari che rientrano tra quelli che avranno il compito di gestire i finanziamenti. In Italia gli istituti di credito delegati dalla Bei sono diversi. L elenco completo delle banche italiane convenzionate è disponibile al seguente indirizzo internet: http://www.eib.org/attachments/lending/inter_it.pdf I prossimi passi pianificati dalla Bei La seconda forma d intervento che la Bei ha previsto di attivare entro la fine del 2009 ha l obiettivo di fornire risorse finanziarie ai settori di piccole e medie imprese che allo stato attuale risultano poco redditizi per le banche commerciali in relazione al rischio sottostante. In particolare, tali strumenti sono volti a limitare l esposizione dell istituto di credito verso tale segmento e allo stesso tempo riuscire a garantire a queste imprese le risorse finanziarie che le garantiscano di sopravvivere e crescere. Gli interventi che saranno attuati possono essere distinti in tre principali categorie: forme di credito che consentano di distribuire il rischio tra diversi intermediari, che siano garantiti dalla stessa Bei; prestiti sindacati a cui partecipano le banche commerciali e la Bei; strumenti ibridi di patrimonializzazione sotto forma di prestiti partecipativi, dove il tasso di remunerazione del prestito è collegato ai risultati aziendali e nel caso in cui la società si trovasse in difficoltà finanziaria siano convertiti in capitale dell azienda stessa. Questa tipologia d intervento sarà attuata attraverso l intervento del Fondo europeo per gli investimenti. Come detto sopra, le linee d azione del Fondo sono principalmente due: la prima da realizzare attraverso il ricorso a delle garanzie, che il Fondo stesso offre a favore delle banche commerciali, e la seconda linea d azione da attivarsi tramite l utilizzo di strumenti di venture capital o alternativi che consentano di partecipare al capitale delle Pmi. Tra le tre forme d intervento appena menzionate, i prestiti partecipativi rappresentano sicuramente una forma di finanziamento delle imprese molto efficiente. Questa tipologia di prestiti nella maggior parte dei casi, oltre a prevedere il rendimento collegato alle performance aziendali, sono anche subordinati al rimborso del capitale rispetto alle altre forme di prestito. Il principale effetto di tali strumenti è quello di potere fornire alle imprese risorse finanziari assimilabili al capitale di rischio, ma senza che la compagine societaria sia modificata. In tal modo è possibile per le imprese migliorare la propria solvibilità e avere la possibilità di pianificare i propri investimenti senza essere in alcun modo influenzate da terzi. Un altro punto su cui a livello comunitario si interverrà sicuramente è quello relativo allo sviluppo del mercato delle cartolarizzazione dei finanziamenti erogati alle Pmi, delle Commercial Mortgage Backed Securities «CMBS». Ad oggi il mercato delle Residential Mortgage

12 Ipsoa - Finanziamenti su misura News, 12/2008 - L intervento della BEI a sostegno delle Pmi Backed Securities «RMBS» in termini di volumi è il segmento di assets maggiormente cartolarizzati. Tale evoluzione è dovuta logicamente alla caratteristiche proprie dei mutui residenziali, garantiti da ipoteca di primo grado e possibilità di predeterminare i flussi di cassa attesi su scadenze medio-lunghe. La crescita del comparto delle RMBS a discapito di quello delle CMBS ha indirettamente influito sulle risorse finanziarie che le banche hanno destinato al comparto delle Pmi. Lo sviluppo del mercato delle CMBS rappresenterà uno dei principali obiettivi che in futuro dovrà essere perseguito dalle istituzioni finanziarie europee. In questo modo le banche di media dimensione potrebbero disporre di uno strumento in grado di generare liquidità da investire sul segmento delle Pmi, limitando il più possibile l esposizione diretta dell istituto e di conseguenza i rischi ad essa associati. Inoltre, in futuro la stessa BEI potrebbe finanziare indirettamente il comparto delle Pmi sottoscrivendo le CMBS emesse dalle stesse banche finanziatrici.