INDICE Introduzione pag. I PRIMA PARTE Capitolo 1 Uno sguardo al passato: coordinate di lettura dei processi migratori 1.1. Le migrazioni internazionali pag. 1 1.2. La nostra memoria pag. 9 1.2.1. Ancor qua ci sarebbe da lavorar.. pag. 9 1.2.2. Quel giorno che so andato a settentrione pag. 13 1.3. L emigrazione umbra pag. 18 Capitolo 2 l immigrazione vista attraverso la normativa 2.1. Tra circolari, leggi e sanatorie pag. 21 2.2. La Legge Bossi Fini pag. 31 SECONDA PARTE Capitolo 3 Gente in movimento oggi 3.1. La mobilità e le disuguaglianze pag. 41 3.2. Gli stranieri in Italia: una presenza consolidata nella società e nel mercato del lavoro pag. 54 3.3. Stranieri in Umbria: le trasformazioni pag. 65
Capitolo 4 La migrazione al femminile 4.1 Da pioniera ad immigrata pag. 77 4.2 Le presenze nel territorio perugino. Dieci anni a confronto pag. 89 4.3 Note strutturali e metodo pag. 97 4.4. Raccontare il cammino pag. 101 4.5 Il sogno e la realtà pag. 110 4.6 Trovare lavoro pag. 116 4.7 Pensare al futuro pag. 130 4.8 Alcune considerazioni e riflessioni pag. 136 TERZA PARTE Capitolo 5 Il pubblico e il privato sociale per gli immigrati e le immigrate 5.1 Dispositivi e buone pratiche pag. 147 Capitolo 6 Progettare, decidere, programmare 6.1 Un laboratorio in costruzione pag. 161 6.2 Il Servizio Sociale pag. 167 Bibliografia pag. 171 Allegati pag. 175
Abstract: alla Orizzonti del fenomeno migratorio con particolare riguardo presenza femminile nella città di Perugia. Il lavoro che presento è frutto di una ricerca sia bibliografica che sul campo, la sua elaborazione ha previsto tre distinti momenti. Il primo è stato di raccolta e di studio di materiale cartaceo: libri, articoli di giornali, pagine web. E seguita, quindi, la fase più propriamente empirica caratterizzata dalla realizzazione delle interviste. Infine ho proceduto ad un analisi del contenuto del materiale raccolto che, comparato con gli elementi bibliografici consultati, ha portato alla stesura finale del lavoro. Il testo si sviluppa in tre parti. La prima è dedicata ad uno sguardo al passato, un escursione nella nostra memoria, quando erano i nostri nonni a lasciare l Italia. Sempre in questa sezione il problema immigrazione è visto attraverso la normativa che si è susseguita nel tempo: dalle circolari emanate per colmare il vuoto legislativo esistente agli inizi dei flussi di immigrazione, alla legge 30 luglio 2002 n. 189, più nota come Bossi-Fini, dai nomi dei due liders politici che l hanno presentata. Nella seconda parte il fenomeno della immigrazione è affrontato con un occhio alla condizione generale ed un altro a quella locale: l attenzione è rivolta ai perché che stanno dietro alla scelta di emigrare, per quale motivo, oggi, sono più le donne a compiere questo passo; cosa c è tra la decisione di partire ed il viaggio? quali sono le molle che spingono una donna ad affrontare un cambiamento di vita? In questi capitoli le storie diventano centrali: esse non sono altro che i resoconti della propria soggettività. Sono le voci delle donne a dare il ritmo, è la loro vita o un pezzo di essa che, comunque, segnerà in modo positivo o negativo gli anni futuri. Perugia non è nuova alla presenza straniera. L Università per Stranieri con i corsi di lingua e cultura italiana fa della città, per certi aspetti, un passaggio quasi obbligato per coloro che vogliono intraprendere gli studi
universitari in Italia. Negli ultimi anni, però, la tipologia della popolazione immigrata si è modificata e vede il prevalere della componente lavorativa su quella studentesca, pur considerevole. A questo si aggiunge un altra caratteristica: in termini percentuali le donne immigrate rappresentano la maggioranza rispetto agli uomini. Molte di loro sono giunte per ricongiungersi al proprio partner arrivato in precedenza; altrettante, invece, sono donne sole che hanno deciso di emigrare e cercare altrove la possibilità di un lavoro. Alcune provengono da zone urbane dove non riescono a trovare uno sbocco lavorativo o un affermazione professionale nel loro paese perché le opportunità di lavoro sono ivi scarse e se ne allontanano, malgrado loro, per provvedere alle necessità economiche della propria famiglia. Altre fuggono da una realtà distruttiva di ogni loro speranza di emancipazione o perché costrette da guerre o persecuzioni. Talune, invece, hanno scelto di rimanere al termine degli studi universitari, per altre la decisione è scaturita dopo un incontro con il partner. Per altre, infine, il passaggio in Occidente ha rappresentato l approfondimento di un percorso di emancipazione già iniziato nel paese d origine. Comunque si decida di lasciare il proprio paese per stabilirsi altrove, il processo e il progetto migratorio è difficile che abbiano una dimensione lineare che va da una partenza ad un arrivo. Se per un uomo è difficile emigrare, per una donna lo è molto di più: ci sono più tabù da superare e più regole da infrangere. L obiettivo della ricerca è stato quello di cercare di approfondire i motivi che sono alla base di questa decisione e che condizionano, nel rispetto delle singole o collettive necessità migratorie, l inserimento lavorativo e l accoglimento delle opportunità offerte. In ogni incontro ho cercato di accompagnare le donne in un viaggio a ritroso: siamo ritornate a casa e insieme abbiamo prima ripercorso le tappe della decisione, poi ci siamo dedicate al presente e infine abbiamo cercato di pensare al futuro. La traccia non rigida dell intervista ha
facilitato la pratica discorsiva nella narrazione del vissuto e ha lasciato loro la possibilità di esprimersi liberamente. La terza parte del testo affronta il discorso della presenza straniera dal punto di vista delle Istituzioni: non solo le cosiddette buone pratiche ma anche la costruzione di un laboratorio da arricchire di volta in volta attraverso il coinvolgimento di più soggetti sia pubblici che privati. In conclusione posso sinceramente affermare che l esperienza di studio sia delle motivazioni psicologiche e sociali che hanno indotto le donne a lasciare il proprio paese e ad affrontare le incognite di una migrazione, sia delle modalità di accoglienza nel paese d arrivo, oltre a darmi uno spunto per leggere meglio i mutamenti della società nel suo complesso mi ha dato, senza dubbio, la possibilità di un arricchimento interiore che vedo riflettersi anche oggi nella mia quotidianità.