Il bambino come parametro di una migliore qualità di vita delle città.



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Transcript:

Presentation at the Governing Sustainable Cities Conference 4-5 November 2004, Fano, Italy Il bambino come parametro di una migliore qualità di vita delle città. Il laboratorio Città dei bambini, nato nel Comune di Fano nell ottobre del 1991, ha come obiettivo finale quello di migliorare la qualità di vita della città prendendo come parametro il bambino quale elemento di una categoria debole. Molte città tendono ancora a considerare separatamente i fattori economici, sociali e ambientali a livello d elaborazione, pianificazione, e gestione politica. Ciò influenza l azione di tutti gli elementi della società, dalle autorità alle industrie e agli individui. L efficacia e la sostenibilità dello sviluppo si trovano così influenzate e, non sono presi in considerazione tutti gli attori all interno delle decisioni, come ad esempio i giovani cittadini. Appoggiandosi sulla nozione di sviluppo locale, suggerendo l idea di uno sviluppo sostenibile, il laboratorio Città dei bambini si ripromette di avviare un cambiamento di pratiche e d abitudini dei decisori. Lo sviluppo delle città negli ultimi anni si è avuto in base alle esigenze dell adulto; quindi sono stati creati i quartieri senza verde intorno, costruito invece lontano dalle abitazioni, con pochi servizi perché l adulto può spostarsi in auto per superare i disagi. Nei quartieri però restano in ogni caso anziani, bambini che ci vivono e che rappresentano numericamente un alta percentuale di cittadini. Il progetto del laboratorio Città dei bambini assume il bambino come parametro, nella convinzione che se la città è attenta ad una delle componenti sociali più deboli può esserlo poi anche nei confronti di tutte le altre. Su queste basi si sono sviluppate nel corso degli anni diverse attività. Il Ministero dell Ambiente ha riconosciuto e finanziato il laboratorio di Fano come Laboratorio Territoriale d Educazione Ambientale, intendendo l ambiente non solo naturalistico ma la città nel suo insieme, e ciò ha permesso lo sviluppo di molte iniziative. I principali strumenti di ricerca e azione del laboratorio sono il Consiglio dei bambini e le attività di progettazione partecipata. 1

Il Consiglio dei bambini rappresenta la possibilità di parola ai bambini nella città. I bambini sanno che non tutte le loro proposte saranno accettate ma sono consapevoli di avere un ruolo. Un dato particolare è che i bambini consiglieri si confrontano una volta l anno con il Consiglio Comunale degli adulti. Quando i bambini hanno richiesto più spazio nelle strade il Consiglio Comunale ha risposto concedendo una volta l anno le strade per giocare. E nata così l iniziativa Città da giocare in collaborazione con le Società sportive e i gruppi d animazione. Il consiglio è formato da 1 bambino ed 1 bambina delle classi IV e V delle scuole elementari del territorio comunale, si riunisce una volta il mese presso la sede del laboratorio, ha fatto diverse proposte sulla programmazione della città, sull uso dei suoi spazi e sul suo arredo. E stato modificato anche, dal Consiglio Comunale, lo Statuto comunale con l introduzione di un articolo che ne riconosce il diritto di fornire il punto di vista infantile sulla città: Dalla richiesta di maggiore autonomia dei bambini è nato il progetto A scuola ci andiamo da soli che rappresenta anche un percorso di responsabilizzazione e di fiducia per i genitori, un controllo sociale per i commercianti e di solidarietà. Inizialmente sono stati posti dei cartelli stradali sperimentali con la scritta Attenzione passaggio bambini. A scuola ci andiamo da soli per avvertire gli automobilisti della sperimentazione in atto.. Agli insegnanti è stato chiesto di alleggerire il peso degli zaini e di integrare l attività con l educazione stradale. I bambini di una scuola elementare inoltre hanno collaborato attraverso la realizzazione di mattonelle che sono state poste lungo il percorso per rispondere alle loro richieste di gradevolezza dell ambiente urbano e per avere segni di riconoscimento su un luogo pubblico, la Polizia Municipale ha attivato convenzioni con associazioni di volontariato d anziani (AUSER) e Protezione Civile, che aiutano i bambini ad attraversare nei punti d incrocio più pericolosi. La regione Marche ha poi redatto una legge per l attribuzione di cofinanziamenti per la realizzazione di percorsi ciclopedonali sicuri casa scuola con la quale l Amministrazione comunale ha provveduto a delle modifiche strutturali nei quartieri interessati (con allargamento di marciapiedi o creazione degli stessi dove non esistevano, attraversamenti rialzati perché essendo strade in zone residenziali e quindi non a traffico elevato si è voluta dare la priorità al pedone e non all auto). Attualmente sono 3 i quartieri interessati dal progetto. Si tratta di un progetto che però va costantemente seguito poiché nel corso degli anni i genitori non sono gli stessi e il maggior successo è dato dall informazione e sensibilizzazione dei genitori stessi. 2

I bambini avevano chiesto poi, di poter usare gli impianti sportivi senza allenatore, cioè senza la necessità di doversi iscrivere ad una società sportiva; l amministrazione comunale ha risposto lasciando a disposizione dei bambini un ora il giorno, il pomeriggio, l uso libero d alcuni impianti sportivi con la possibilità di estendere gradualmente l uso a tutti gli impianti nei rinnovi delle convenzioni con le società sportive. Con ordinanza municipale è stato pure concesso l uso delle piazze come luogo di gioco. A tal fine è stato modificato l art. 20 del regolamento di Polizia Urbana. Nel settembre del 1998 il Sindaco ha inviato una lettera agli amministratori dei condomini perché anch essi si facciano portavoce delle loro esigenze e del diritto del bambino al gioco; pochi hanno risposto all invito perciò la richiesta è stata rinnovata anche l anno successivo nel corso del Consiglio Comunale congiunto. Dal 1999 inoltre, i bambini consiglieri hanno a disposizione una pagina sul periodico del comune di Fano su cui inseriscono il resoconto della loro attività per una maggiore diffusione ed informazione della stessa. Quando i bambini consiglieri hanno chiesto di avere a disposizione delle aree di gioco anche negli spazi di retro spiaggia e prendendo spunto da un lavoro di progettazione partecipata con i ragazzi della scuola media Gandiglio di Fano, l ufficio tecnico comunale, ha redatto un progetto esecutivo e fatto arredare un area dedicata al gioco in zona Sassonia, perché i bambini possano vedere il mare da una terrazza e svolgere attività ludico ricreative. Per quanto riguarda le attività di progettazione partecipata si è lavorato sia su idee generali nei vari settori della città (le piazze, il verde, le strade, la scuola, i rifiuti, le aree di gioco), proposti anche a livello nazionale, sia su progetti particolari nel territorio comunale, realizzati o in fase di realizzazione. Si è tenuto inoltre un gruppo di lavoro con bambini consiglieri e ragazzi per proposte sul P.R.G. Le richieste principali emerse dal Gruppo di lavoro sul PRG, riguardano gli spazi verdi, la mobilità pedonale e ciclabile, le strutture di gioco e di socializzazione. L analisi delle strutture di gioco, spazi di socializzazione e sportive ha fatto scaturire proposte di: Strutturazione del Tempo articolato in turni/orario come strumento per garantire e regolamentare l utilizzo degli spazi (es. spazi condominiali anche nel rispetto dell art. 31 della Convenzione dei diritti dei bambini, approvata dall ONU che riguarda il diritto del bambino al gioco) e i Tempi del trasporto pubblico 3

Progettazione d edifici privati come piccoli condomini per avere più possibilità di socializzare Garantire spazi di socialità in tutte le stagioni (inverno bambini più soli) con strutture chiuse, coperte, ecc.. Centro storico come punto di ritrovo e d incontro per eccellenza e con aumento d abitanti e non uffici e decentramento d alcune funzioni pubbliche nei quartieri L analisi delle proposte per la mobilità pedonale e ciclabile le richieste sono state riassunte in: Una maggiore sicurezza dei pedoni, in particolare la multa alle macchine che non danno la precedenza sulle strisce pedonali e quelle parcheggiate sui marciapiedi.(multa morale) Ampliamento dell'esperienza A scuola ci andiamo da soli Limitazione del traffico veicolare Più parcheggi e piste ciclabili Educazione stradale nelle scuole e Più vigilanza negli incroci Garantire percorribilità pedonale senza cassonetti o auto parcheggiate Per gli spazi verdi e la valorizzazione dell ambiente si richiedono: Spazi in cui divertirsi, potersi spostare tranquillamente e ritrovarsi con gli amici, sdraiarsi, fare pic nic e andare in bici, fare partite di pallavolo e poter correre tranquillamente in un giardino pulito e sicuro. Le abitazioni stesse dovrebbero avere un tot di spazio verde intorno per giocare, e si dovrebbe fare in modo che gli stessi siano raggiungibili per i bambini. Sono state presentate proposte per l utilizzo e il riuso di spazi verdi abbandonati nei quartieri La pulizia degli spazi (sia da siringhe sia da cacche di cani) è una richiesta costante così come la manutenzione dei giochi che sono spesso rovinati dai ragazzi più grandi L attenzione ad una città sostenibile anche a misura dei bambini ha coinvolto molte città; il Ministero dell Ambiente ha istituito un premio per Città sostenibili delle bambine e dei bambini al quale Fano ha partecipato. La somma del premio è stata impegnata per la ristrutturazione di una casa colonica nelle vicinanze del centro storico da dedicare a luogo d incontro per attività ludico didattiche per bambini. Un gruppo di bambini consiglieri ha svolto attività di progettazione partecipata sulle possibilità d utilizzo dei locali della casa. Si sono avuti degli incontri anche con l architetto incaricato della progettazione esecutiva che ha tenuto conto delle richieste dei bambini. 4

Nel 2002 il Consiglio dei Bambini si è occupato di approfondire alcuni temi dell Agenda XXI, in particolare, quello legato alla mobilità urbana, alle difficoltà che incontrano i bambini nei percorsi in città. La loro attività è stata supportata dal contributo di 3 giovani volontarie europee (Francia, Belgio, Spagna) che erano a Fano, per un periodo di sette mesi, tramite un progetto SVE (servizio Volontari Europei), dal titolo Costruire l Agenda XXI di Fano per entrare nel XXI secolo. Nell incontro annuale congiunto fra il Consiglio dei bambini e il Consiglio Comunale, i bambini consiglieri hanno presentato la loro idea d Agenda XXI suddivisa per argomenti principali. Alcuni settori dell Amministrazione sono stati direttamente coinvolti nell elaborazione d azioni per il processo d Agenda 21 locale anch esso cofinanziato dalla Regione Marche. L Ufficio Ambiente ha redatto il primo RSA (Rapporto Stato Ambiente) dove sono state inserite anche le indicazioni dei bambini consiglieri. Inoltre è stato sottoscritto un Protocollo d intesa con la Provincia di Pesaro Urbino e gli altri Enti Comunali e Comunità Montane del territorio provinciale per la costituzione di un Osservatorio provinciale organizzati incontri con Dirigenti Comunali, Giunta e Consiglio Comunale sui processi d Agenda 21 Il Comune di Fano ha partecipato ai tavoli tematici con Comune di Pesaro, associazioni di categoria, ambientaliste, culturali, sindacali, sull inquinamento da polveri sottili con avvio di una campagna d informazione comune ai due Enti Segnali della diffusione nella cultura dei cittadini d attenzione ai bambini sono stati dati: Dall ASL nella figura del primario di Pediatria che ci ha interpellato per coinvolgere il Consiglio dei bambini con proposte per il nuovo reparto di Pediatria di Fano. Il lavoro del Consiglio dei bambini si è svolto nell arco di tre mesi ed ha coinvolto tutte le scuole elementari di Fano. Da una richiesta generale delle proposte si è passato man mano a quelle più particolari tenendo conto che per i bambini è importante che il luogo, dove sono costretti a passare un periodo più o meno lungo, sia il più vicino alle abitudini di vita quotidiane. Tenendo conto che l ospedale è un luogo dove si trovano bambini ammalati il Consiglio dei bambini ha pensato a colori vivaci, che mettano allegria. Un altro punto su cui si è basata la riflessione è la paura che i bambini devono affrontare. A volte non basta la presenza dei genitori per un effetto rassicurante, ma, è importante che i medici non dicano bugie (l iniezione fa male un po : è importante che si spieghi con tranquillità cosa il bambino deve affrontare). 5

Dal lavoro svolto, si evince che la maggior parte dei bambini non ha avuto contatti diretti con il reparto di pediatria ma quasi tutti con il Pronto soccorso. Le richieste di tempi d attesa meno lunghi, un arredo confortevole, la cortesia del personale dell ospedale sono richieste che necessariamente sconfinano e sono rivolte anche al Pronto Soccorso. Gli studenti dell Istituto d Arte di Fano hanno poi rielaborato le proposte dei bambini e realizzato dei pannelli decorativi che saranno inseriti nel nuovo reparto. L AMI Azienda di Trasporti nel territorio provinciale, ha proposto il progetto A scuola ci vado col bus La qualità ambientale, il rispetto delle esigenze dei cittadini, l autonomia dei bambini sono stati i principali motivi che hanno condotto all elaborazione del progetto. Una migliore qualità della vita nella città si ottiene con la collaborazione di diversi autori della vita locale, genitori, insegnanti, funzionari pubblici, amministratori, aziende pubbliche e private. In una società in veloce trasformazione, conta anche la capacità di coordinare team di lavoro intersettoriali in cui si persegua lo stesso obiettivo, anche per periodi a breve o medio termine. Lo studio iniziale delle condizioni ambientali, logistiche, di servizio, l indagine di gradimento e funzionalità hanno permesso l avvio dell iniziativa. Il progetto ha previsto l istituzione d appositi punti di raccolta attrezzati, situati in parcheggi e individuati secondo le zone di provenienza dei bambini, vale a dire delle loro abitazioni collegate da un servizio bus fino alla scuola. Ai genitori della scuola è stato distribuito un questionario per conoscere il parere sull iniziativa, i mezzi utilizzati per il percorso casa scuola e la concordanza del tragitto suddetto con quello per recarsi sul luogo di lavoro. Con la modalità della progettazione partecipata, i bambini della scuola Corridoni hanno elaborato dei progetti per rendere gradevoli le piazzole di sosta. Le principali indicazioni, emerse dal lavoro dei bambini, sulle aree di sosta, evidenziano che queste ultime debbono essere: Visibili e riconoscibili Sicure Gradevoli ed attraenti (naturalmente le modalità sono le più varie: dai colori e motivi delle pavimentazioni, alla presenza d elementi naturali, di fiori, di piante, d animali, di fontane e specchi d acqua, all utilizzo di materiali desiderabili, ecc.) Attrezzate attraverso l introduzione di panchine, tavoli, giochi (anche dipinti sul pavimento) ecc. Entro breve un area di sosta sarà arredata secondo le indicazioni dei bambini. 6

Altro segnale d attenzione dal Presidente del Consiglio Comunale che ha coinvolto il Consiglio dei Bambini nella redazione di un libro guida sul funzionamento dell Amministrazione Comunale distribuito poi a tutte le scuole di Fano Il bisogno d autonomia dei bambini e quindi la possibilità di muoversi in sicurezza ci hanno portato, in questi ultimi anni, a lavorare su progetti di mobilità sostenibile. Insieme con l Assessore all Ambiente e mobilità urbana, sono stati elaborati sia progetti d educazione ambientale rivolti a: Ragazzi attraverso la progettazione e realizzazione di cartoline e manifesti, degli studenti dell Istituto Professionale Olivetti, sezione di grafica, sull uso del motorino. Ai dipendenti del centro storico con un progetto sulla mobilità sostenibile per lo spostamento casa lavoro dei dipendenti comunali e delle Aziende principali del Centro storico con cofinanziamento regionale. Ai cittadini attraverso la somministrazione di un questionario sulle piste ciclabili (in particolare per analizzare i punti critici) ai cittadini fanesi attraverso il periodico dell Amministrazione Comunale Fano Stampa. I dati elaborati saranno assemblati ai questionari distribuiti ai dipendenti del Centro storico per l avvio di soluzioni alternative di mobilità sostenibile. Ai genitori ed automobilisti con una campagna di sensibilizzazione al rispetto delle norme del codice stradale sulle strisce pedonali e marciapiedi. L elaborazione grafica fa parte di un progetto del Programma Gioventù Azione 3 Capitale Futuro, La comunicazione visiva al servizio dello sviluppo sostenibile a cura d Amélie Nicaise (Belgio). Oltre ai progetti d educazione ambientale sono stati presentati progetti per cambiamenti strutturali quali: La partecipazione al Piano Nazionale della Sicurezza stradale Il progetto per il miglioramento del PUT atto a diminuire il traffico delle auto verso il centro storico con l attivazione di parcheggi scambiatori auto + bici, o bus + bici ecc. Un attivazione di un servizio bus per gli impianti sportivi al fine di diminuire anche il cosiddetto fenomeno delle mamme taxi Lo studio di fattibilità per il trasporto legato alla logistica merci nel centro storico Tutti i progetti sono stati cofinanziati dalla Regione Marche Settore Trasporti e mobilità urbana. La componente creativa dei bambini è un altro aspetto da considerare e valutare fra le offerte e possibilità di miglioramento d arredo della città. Allo scopo sono stati organizzati dei laboratori 7

creativi con le scuole e in collaborazione con l Istituto d Arte, per la produzione di scenografie d arredo delle vetrine dei negozi in occasione delle festività natalizie o del carnevale. Nel 2003 Partecipazione all organizzazione dell evento spettacolo del Carnevale, direzione artistica Dario Fo, attraverso l arredo di palazzi e vie del centro storico con pannelli decorativi realizzati dagli alunni delle scuole d ogni ordine e grado del territorio comunale. Nonostante tutto non posso dire che Fano sia un isola felice poiché spesso i bisogni dei bambini si scontrano con gli interessi economici di gruppi attivi della città, l azione trasversale necessaria per veicolare il messaggio è spesso ostacolata, le azioni d informazioni non sono mai sufficienti e, a volte, anche ciò che sembra definitivamente acquisito viene rimesso in discussione. Tuttavia a tutt oggi sono molte le realtà italiane e straniere interessate ad attività in favore dell infanzia. La speranza è che si renda concreto nei cittadini e in chi amministra in particolare la consapevolezza che occorre cambiare tipo di politica specie economica se si vuole tornare a vivere le città a dimensione di cittadini, il rischio che vorrei si evitasse è in ogni modo la spettacolarizzazione delle attività dei bambini perché essi hanno in ogni modo diritto a vivere la loro infanzia e non a sostituirsi al ruolo che spetta agli adulti. Novembre 2004 Gabriella Peroni Città dei Bambini City of Fano Italy 8