VALUTAZIONE DEI RISCHI COLLEGATI ALLO STRESS LAVORO- CORRELATO (D. Lgs. 81/08, art. 28 e s.m.i.) gennaio 2013 1

Documenti analoghi
Indagine sul personale in servizio presso le Sedi Centrali del Ministero della Salute Risultati 2011

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO

Circolare n.11 /2010 del 23 dicembre 2010* RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO: ENTRO IL E SUFFICIENTE AVVIARE LE ATTIVITA DI VALUTAZIONE

Rapporto dal Questionari Insegnanti

COMUNE DI MONTESPERTOLI

Il manuale per la valutazione e gestione del rischio stress lavoro correlato

Benessere Organizzativo

Stress - Panorama legislativo

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI ART. 17 e 28 D. LGS. 81/08

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

Valutazione dello Stress Lavoro Correlato: cosa fare se

La valutazione dello stress lavoro-correlato nell ASS N. 1 Triestina

METODOLOGIA PER L INDAGINE E LA VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO

PERCORSO DI VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO. Spisal ULSS 18 Rovigo dott.ssa Mara Cristofori

STRESS LAVORO-CORRELATO

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:

Customer Satisfaction 2014

Indagine conoscitiva sulla comunicazione all interno dell Azienda ASL Latina

ANALISI. Questionario per il personale ASI. Data Sezione del documento / Motivo della revisione Revisione Prima emissione documento A

Azienda Sanitaria ULSS 3 Risultati dell indagine 2014 sul benessere del personale dipendente

Seminario Stress lavoro correlato: Indicazioni operative. Obblighi normativi. Viganò Giancarlo Direttore Servizio PSAL - ASL Sondrio

/AG DLgs 81/2008: valutazione relativa ai rischi da stress lavoro-correlato. LORO SEDI

I convegno regionale su Stress Lavoro Correlato: Nuove Normative, Valutazione e Intervento nelle aziende e Istituzioni

Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre

Il rischio stress lavoro-correlato nel settore metalmeccanico: l opinione dei rappresentanti sindacali

PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI

Livello di Benessere Organizzativo, Grado di condivisione del Sistema di Valutazione e Valutazione del superiore gerarchico

COMUNE DI SOLBIATE ARNO

COMUNE DI ZERO BRANCO Provincia di Treviso

Benessere Organizzativo novembre 2014

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

NEAT??? Peif 3.4??? Peif 3.5???...??? Stress lavoro correlato

Risultati dell indagine per la rilevazione del grado di soddisfazione del Centro Diurno Disabili del Comune di Calolziocorte

Il rischio stress-lavoro correlato: risultati della valutazione del rischio su un campione di scuole trentine

di opinione sulla comunicazione interna della Provincia di Chieti.

BENESSERE ORGANIZZATIVO IN UN AZIENDA SANITARIA

STATO MAGGIORE DELLA DIFESA

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Giorgio Gasparini Vignola (MODENA)

Roberto BEDINI. La salute e la sicurezza sul lavoro riguardano tutti. Un bene per te. Un bene per l azienda. Simone RICCIONI

Allegato 1. Tabella 1 - Gli atenei coinvolti

Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l Integritàdelle amministrazioni pubbliche Autorità Nazionale Anticorruzione

Stress lavoro correlato tra prevenzione e danno alla salute

GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO

Andrea Petromilli Ordine degli Psicologi del Veneto.

Analisi dati del Personale

Progetto TelePAT Attività di monitoraggio marzo A cura del gruppo di lavoro TelePAT

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

LO STRESS LAVORO CORRELATO obblighi, sanzioni,i fenomeni di mobbing. Avv. Valeria Cataldi

Istituto Comprensivo di Positano e Praiano C.A.F. 2014

Comune di SAVA SISTEMA DI VALUTAZIONE E GRADUAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE. Provincia di Taranto

Livello di benessere organizzativo, grado di condivisione del sistema di valutazione e valutazione del superiore gerarchico

Gli accordi definiscono la durata, i contenuti e le modalità della formazione da svolgere.

Gestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

Circolare N.24 del 07 Febbraio Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze

CUSTOMER SATISFACTION 2011

Servizio Laboratorio di Prevenzione. INDAGINE DI CUSTOMER SATISFACTION su prestazioni di Laboratorio

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, ,3 83,1 77,7 27,6 16, anni anni anni.

SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE RSPP MC PREPOSTO RLS DL AGG.TO N DATA REDATTO DA: VISTO DA: VERIFICATO DA: VISTO DA: VALIDATO DA: FILE: ELABORAZIONE

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

Rapporto dal Questionario Insegnanti. Istituto Comprensivo. RMIC DON LORENZO MILANI - Via Marco Aurelio N 2 - GUIDONIA MONTECELIO RMIC897006

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE

Potenza Prot AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI

Il benessere organizzativo passa anche dall ascolto.

LA VALUTAZIONE DEI GENITORI

COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

Lavoro e rischi psicosociali

Analisi del Questionario di gradimento del Servizio di Assistenza Domiciliare erogato nell ambito territoriale del Comune di Spinea

Comune di San Martino Buon Albergo

QUESTIONARIO SUL BENESSERE LAVORATIVO

3. APPLICABILITÀ La presente procedura si applica nell organizzazione dell attività di Alac SpA.

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005

COMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF. A cura del GAV

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

CONTESTO EDUCATIVO E BENESSERE PSICOLOGICO

INDAGINE SULLA PERCEZIONE DELLA SODDISFAZIONE DEI CLIENTI GECA. Rapporto di sintesi.

Percezione della sicurezza sul lavoro in Toscana: il caso dei lavoratori immigrati nel settore agro-boschivo - ANOLF/CISL FOCUS GROUP

Studenti partecipanti per Rete

Schema metodologico per la valutazione del personale del comparto addetto agli uffici di diretta collaborazione

La performance individuale, rappresentata da un valore numerico compreso tra 0 e 100, è determinata come

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA

ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO

La voce dei cittadini I risultati dell indagine sulla soddisfazione degli utenti degli asili nido comunali

Nota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali

Azienda Sanitaria Firenze

COMUNE DI MARANO SUL PANARO Provincia di Modena. Proposta di una Metodologia di Valutazione Permanente per il Comune di Marano sul Panaro

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS AV2/07/11 ARTEMIDE.

Emotional Intelligence Stress Audit

1. DISTRIBUZIONE Direzione, RSPP, RLS, preposti 2. SCOPO

Valutazione delle fonti di rischio stress-lavoro correlato presso il Consiglio regionale della Toscana indagine dati soggettivi

Transcript:

VALUTAZIONE DEI RISCHI COLLEGATI ALLO STRESS LAVORO- CORRELATO (D. Lgs. 81/08, art. 28 e s.m.i.) gennaio 2013 1

INDICE Premessa Le fasi del progetto di valutazione Indagine e divulgazione dei dati (Fase 3) Individuazione delle azioni positive - metodologia - numerosità del campione - risultati - analisi complessiva 2

PREMESSA UniTN ha avviato, a partire dal 2011, un progetto mirante ad individuare i potenziali fattori di stress presso il personale TA, in ottemperanza a quanto disposto dalla vigente normativa su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008). L obiettivo finale è quello di promuovere il benessere collettivo attraverso l identificazione di opportuni interventi di tipo preventivo. Fasi del progetto: 1) Raccolta dati organizzativi 6) Verifica e aggiornamento DVR 2) Informazione dei lavoratori 5) Attuazione interventi 3) Indagine e divulgazione risultati 4) Pianificazione interventi 3

LE FASI DEL PROGETTO DI VALUTAZIONE Fase 1 Raccolta di indicatori organizzativi dello stress: sono stati raccolti e analizzati dati organizzativi che costituiscono possibili indicatori di stress lavorativo Fase 2 Informazione ai lavoratori: sono stati informati i lavoratori in merito al progetto e si sono raccolti i suggerimenti Fase 3 Indagine e divulgazione dei dati: è stato coinvolto un campione rappresentativo di tutto il personale TA attraverso dei Focus Group e successivamente tutti i lavoratori (PTA) con la compilazione di un Questionario delle percezioni soggettive Fase 4 Pianificazione degli interventi: a seguito dell individuazione delle aree di miglioramento effettuata al termine della fase precedente, saranno pianificate delle azioni positive mirate Fase 5 Attuazione degli interventi identificati durante la fase precedente Fase 6 Verifica/aggiornamento del documento di valutazione del rischio 4

INDAGINE E DIVULGAZIONE DEI DATI - metodologia La terza fase del progetto ha visto un coinvolgimento diretto dei lavoratori (PTA), avvenuto sia attraverso focus group che, soprattutto, attraverso la compilazione di un questionario delle percezioni soggettive. Il «Questionario delle percezioni soggettive» è stato strutturato in 3 parti: Parte prima: vengono evidenziate le condizioni organizzative riconosciute come possibili cause di stress lavoro-correlato Parte seconda: vengono valutate le reazioni potenzialmente associate a tali condizioni Parte terza: vengono rilevate alcune informazioni di tipo socio-anagrafico 5

INDAGINE E DIVULGAZIONE DEI DATI - metodologia QUESTIONARIO DELLE PERCEZIONI SOGGETTIVE PARTE PRIMA Le condizioni organizzative riconosciute come possibili cause di stress lavoro-correlato sono state indagate attraverso l analisi delle seguenti dimensioni: Carichi di lavoro (ad es. Devo lavorare molto intensamente ): mole del lavoro da svolgere e ritmo che è necessario tenere nell esecuzione del compito; Autonomia nell organizzazione (ad es. Ho libertà di scelta nel decidere come svolgere il mio lavoro ): grado di libertà e autonomia posseduta nell organizzazione del proprio lavoro; Supporto superiori (ad es. Il mio diretto Responsabile mi incoraggia nel lavoro ): aiuto e sostegno ricevuto dai superiori; Supporto pari (ad es. Al lavoro i miei colleghi mi dimostrano il rispetto che merito ): aiuto e sostegno ricevuto dai colleghi; Relazioni interpersonali sul lavoro (ad es. Ci sono attriti o conflitti fra i colleghi ): qualità dei rapporti interpersonali sul lavoro; Chiarezza del ruolo (ad es. Ho chiaro cosa ci si aspetta da me al lavoro ): chiarezza riguardo ai propri compiti e responsabilità; Coinvolgimento nel cambiamento (ad es. Il personale viene sempre consultato in merito ai cambiamenti nel lavoro ): gestione e comunicazione ai lavoratori dei cambiamenti organizzativi. 6

INDAGINE E DIVULGAZIONE DEI DATI numerosità del campione QUESTIONARIO DELLE PERCEZIONI SOGGETTIVE La partecipazione del personale all indagine è stata più che soddisfacente. Alla data di chiusura dell indagine, avevano compilato il questionario 429 lavoratori (68,9 % del totale PTA). Tale percentuale di compilazione (volontaria e con garanzie di anonimato) ha consentito di avere a disposizione un buon campione sul quale poter effettuare un analisi attendibile dei dati. Numero di questionari raccolti 429 68,9% Totale personale TA UniTN * 623 * alla data di somministrazione del questionario 7

INDAGINE E DIVULGAZIONE DEI DATI numerosità del campione Si riporta di seguito la distribuzione delle variabili socio-anagrafiche nel campione valutato. Per ogni variabile, il numero dei questionari valutati varia in base alle informazioni (facoltative) fornite dal compilatore. Tabella 1. Distribuzione delle variabili socio-anagrafiche ed occupazionali considerate nel campione (questionari valutati) e nella popolazione TA UniTN GENERE n. tot. Uomini Donne Questionari valutati 396 36,6 % 63,4 % Totale PTA UniTN 623 39,0 % 61,0 % ETÀ (ANNI) n. tot. fino a 30 31-50 51 e oltre Questionari valutati 387 5,4 % 80,9 % 13,7 % Totale PTA UniTN 623 2,4 % 77,6 % 20,0 % INCARICO DI RESPONSABILITÀ n. tot. Sì No Questionari valutati 380 27,6 % 72,4 % Totale PTA UniTN 623 30,2 % 69,8 % TIPO STRUTTURA DI AFFERENZA n. tot. Amministrazione Centrale Strutture didattiche /di ricerca CONTRATTO DI LAVORO Questionari valutati 388 55,2 % 44,8 % Totale PTA UniTN 623 63,2 % 36,8 % n. tot. Tempo indeterminato Altro Questionari valutati 403 89,1 % 10,9 % Totale PTA UniTN 623 91,0 % 9,0 % 8

INDAGINE E DIVULGAZIONE DEI DATI risultati QUESTIONARIO DELLE PERCEZIONI SOGGETTIVE PARTE PRIMA Si riportano di seguito i valori medi emersi su ciascuna dimensione. I risultati sono restituiti differenziando due diversi gruppi: A. personale con incarichi di responsabilità; B. personale senza incarichi di responsabilità. Nelle pagine successive vengono presentati i risultati complessivi ed i risultati differenziati per: 1. tipologia di struttura di afferenza 2. genere 3. età 4. tipo di contratto di lavoro. I valori riportati nelle tabelle corrispondono ai valori medi delle risposte Valore Risposta 1 mai / fortemente in disaccordo 2 raramente / in disaccordo 3 qualche volta / né d accordo né in disaccordo 4 spesso / d accordo 5 sempre / fortemente d accordo Il valore 1 rappresenta pertanto la situazione peggiore, il valore 5 rappresenta la situazione migliore. 9

INDAGINE E DIVULGAZIONE DEI DATI risultati QUESTIONARIO DELLE PERCEZIONI SOGGETTIVE PARTE PRIMA Figura 1: Valori medi emersi su ciascuna dimensione analizzata. Personale con incarichi di responsabilità Personale senza incarichi di responsabilità Carichi di lavoro 3,09 3,42 Autonomia nell'organizzazione 3,96 3,76 Supporto superiori Supporto pari 3,52 3,53 3,65 3,80 Relazioni interpersonali sul lavoro 4,01 4,00 Chiarezza del ruolo 3,92 4,15 Coinvolgimento nel cambiamento 3,00 3,26 1 2 3 4 5 10

INDAGINE E DIVULGAZIONE DEI DATI risultati QUESTIONARIO DELLE PERCEZIONI SOGGETTIVE PARTE PRIMA Figura 2 A. e B. : Valori medi emersi su ciascuna dimensione analizzata, differenziati per tipologia di struttura di afferenza. Amministrazione centrale Strutture di didattica/ricerca Carichi di lavoro 3,07 3,07 Carichi di lavoro 3,41 3,44 Autonomia nell'organizzazione 3,98 3,97 Autonomia nell'organizzazione 3,72 3,83 Supporto superiori 3,63 3,36 Supporto superiori 3,56 3,51 Supporto pari 3,74 3,52 Supporto pari 3,85 3,8 Relazioni interpersonali sul lavoro 3,95 4,06 Relazioni interpersonali sul lavoro 3,96 4,1 Chiarezza del ruolo 3,98 4,34 Chiarezza del ruolo 3,82 4,08 Coinvolgimento nel cambiamento 3,18 3,34 Coinvolgimento nel cambiamento 2,89 3,16 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 A. Personale con incarichi di responsabilità B. Personale senza incarichi di responsabilità 11

INDAGINE E DIVULGAZIONE DEI DATI risultati QUESTIONARIO DELLE PERCEZIONI SOGGETTIVE PARTE PRIMA Figura 3 A. e B. : Valori medi emersi su ciascuna dimensione analizzata, differenziati per genere Uomini Donne Carichi di lavoro 3,26 2,95 Carichi di lavoro 3,44 3,43 Autonomia nell'organizzazione 4,06 3,89 Autonomia nell'organizzazione 3,9 3,72 Supporto superiori 3,57 3,51 Supporto superiori 3,58 3,56 Supporto pari 3,66 3,63 Supporto pari 3,86 3,82 Relazioni interpersonali sul lavoro 3,96 4,05 Relazioni interpersonali sul lavoro 4,2 3,94 Chiarezza del ruolo 4,25 4,09 Chiarezza del ruolo 4,01 3,92 Coinvolgimento nel cambiamento 3,28 3,29 Coinvolgimento nel cambiamento 3,18 2,96 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 A. Personale con incarichi di responsabilità B. Personale senza incarichi di responsabilità 12

INDAGINE E DIVULGAZIONE DEI DATI risultati QUESTIONARIO DELLE PERCEZIONI SOGGETTIVE PARTE PRIMA Figura 4 A. e B. : Valori medi emersi su ciascuna dimensione analizzata, differenziati per fasce d età fino a 30 anni 31-50 anni 51 anni e oltre Carichi di lavoro 3,07 3,21 Carichi di lavoro 3,51 3,42 3,5 Autonomia nell'organizzazione 3,93 4,09 Autonomia nell'organizzazione 3,57 3,8 3,87 Supporto superiori 3,52 3,6 Supporto superiori 3,67 3,56 3,77 Supporto pari 3,66 3,72 Supporto pari 4,03 3,82 3,85 Relazioni interpersonali sul lavoro 3,93 4,27 Relazioni interpersonali sul lavoro 4,08 4,01 4,08 Chiarezza del ruolo 4,12 4,28 Chiarezza del ruolo 3,84 3,94 4,12 Coinvolgimento nel cambiamento 3,23 3,44 Coinvolgimento nel cambiamento 3,08 2,99 3,32 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 A. Personale con incarichi di responsabilità B. Personale senza incarichi di responsabilità 13

INDAGINE E DIVULGAZIONE DEI DATI risultati QUESTIONARIO DELLE PERCEZIONI SOGGETTIVE PARTE PRIMA Figura 5 A. e B. : Valori medi emersi su ciascuna dimensione analizzata, differenziati per tipo di contratto di lavoro Tempo indeterminato Altro Carichi di lavoro 3,09 2,93 Carichi di lavoro 3,46 3,29 Autonomia nell'organizzazione 3,94 4,17 Autonomia nell'organizzazione 3,82 3,61 Supporto superiori 3,51 3,7 Supporto superiori 3,56 3,58 Supporto pari 3,66 3,4 Supporto pari 3,85 3,78 Relazioni interpersonali sul lavoro 3,6 4,03 Relazioni interpersonali sul lavoro 4,05 3,91 Chiarezza del ruolo 4,12 4,6 Chiarezza del ruolo 3,98 3,71 3,23 Coinvolgimento nel cambiamento 3,58 1 2 3 4 5 Coinvolgimento nel cambiamento 3,06 2,84 1 2 3 4 5 A. Personale con incarichi di responsabilità B. Personale senza incarichi di responsabilità 14

INDAGINE E DIVULGAZIONE DEI DATI risultati QUESTIONARIO DELLE PERCEZIONI SOGGETTIVE PARTE SECONDA Nella seconda parte del questionario (General Health Questionnaire o GHQ; Goldberg, 1972), sono state indagate le reazioni da stress in termini di sintomi generali. Sono stati infine correlati i livelli di sintomatologia da stress con le dimensioni indagate. Sintomatologia da stress soprasoglia riconducibile al lavoro Personale con incarico di responsabilità 13.7% Personale senza incarico di responsabilità 18% 15

INDAGINE E DIVULGAZIONE DEI DATI analisi complessiva PREMESSA GENERALE In generale si rileva che, per ogni dimensione indagata, i valori medi ottenuti di assestano su punteggi maggiori/uguali a 3, su una scala da 1 a 5. Dall analisi non sono quindi emersi elementi tali da far ipotizzare un rischio alto di stress lavoro-correlato. Si riporta di seguito un breve commento specifico ai risultati di ciascuna dimensione. CARICHI DI LAVORO La percezione sul carico di lavoro è collegabile alle richieste di standard di prestazione crescenti. In particolare, per i lavoratori con incarichi di responsabilità questo aspetto è il più delicato, indifferentemente dal tipo di afferenza (Amministrazione centrale o Strutture didattica/ricerca). Tale situazione potrebbe influenzare negativamente anche i diretti collaboratori (personale senza incarico di responsabilità), che evidenziano livelli inferiori di chiarezza e comprensione dei compiti e delle responsabilità. E da evidenziare, tuttavia, che tale situazione non ha trovato riscontri apprezzabili nella valutazione dei dati oggettivi (malattie, richieste di trasferimento, infortuni, malattie professionali, ecc.) effettuata nella fase preliminare del progetto. Si segnala che valori elevati riferiti ai «Carichi di lavoro» non esprimono una situazione di per sé nociva; nel caso, ad esempio, dei lavoratori con incarico di responsabilità, a fronte di alti livelli di «Carichi di lavoro» si associano altrettanto elevati livelli di «Autonomia nell organizzazione», che esprimono una buona possibilità di governare in autonomia la propria attività lavorativa. 16

INDAGINE E DIVULGAZIONE DEI DATI analisi complessiva AUTONOMIA NELL ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E una delle dimensioni con risultati migliori e, come già indicato al punto precedente, indica una generale ampia autonomia dei lavoratori nella gestione dell attività lavorativa. Richieste di prestazioni anche molto elevate (carichi di lavoro) che mettono alla prova il lavoratore devono poter essere gestite nella modalità ritenuta più opportuna. SUPPORTO SUPERIORI E PARI La dimensione del «Supporto da parte dei superiori» ha ottenuto una valutazione positiva. Un ulteriore miglioramento in questo ambito potrebbe mitigare gli effetti negativi di altri fattori, in particolare del tipo «carichi di lavoro» e «coinvolgimento nel cambiamento», svolgendo un ruolo protettivo e influenzando positivamente anche gli aspetti legati a compiti e responsabilità dei collaboratori. RELAZIONI INTERPERSONALI SUL LAVORO In generale i valori rilevati hanno conseguito i punteggi complessivi migliori. Da sottolineare che gli stessi indicatori oggettivi (es. numero di trasferimenti interni richiesti dal personale, procedimenti e sanzioni disciplinari) non hanno evidenziato elementi degni di nota, come è confermato anche dalle indicazioni dei medici competenti. 17

INDAGINE E DIVULGAZIONE DEI DATI analisi complessiva CHIAREZZA DEL RUOLO E una dimensione che, assieme a quella del «coinvolgimento nel cambiamento», presenta margini più ampi di miglioramento, in particolare per i lavoratori senza incarichi di responsabilità più giovani, afferenti alle strutture centrali e con un contratto diverso dal tempo indeterminato. Al riguardo è ipotizzabile che le successive manovre di stabilizzazione abbiano attenuato il fenomeno. COINVOLGIMENTO NEL CAMBIAMENTO Tale aspetto presenta margini di miglioramento nei confronti delle varie tipologie di lavoratori analizzate. Questo dato è da leggere soprattutto alla luce dei cambiamenti organizzativi e dell incertezza relativa alla situazione del personale precario in servizio al momento della somministrazione, successivamente stabilizzato, ma anche in considerazione del periodo caratterizzato da elevata preoccupazione in merito alla situazione del Paese. Anche in considerazione degli avvenuti cambiamenti interni, la prevista somministrazione di un successivo questionario verrà effettuata non prima dell estate 2013. 18

INDIVIDUAZIONE DELLE AZIONI POSITIVE Sulla base dei risultati e delle considerazioni, sono state individuate delle aree di miglioramento e quindi delle azioni positive da mettere in atto principalmente nei seguenti ambiti: Interventi formativi a favore dei responsabili in merito al ruolo di supporto ai collaboratori e all adeguata distribuzione dei carichi di lavoro; Servizio di sostegno nei confronti del personale che si trova in situazioni di disagio psicologico lavorativo, realizzato attraverso il supporto di professionalità specifiche. Infine, per considerare la stabilità nel tempo o la cronicità della situazione, è necessario un monitoraggio continuo, che avverrà attraverso: un «osservatorio» che prevede il coinvolgimento del Servizio Prevenzione e Protezione, del Medico Competente, della Direzione Risorse Umane e Organizzazione e dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza; la revisione annuale degli indicatori oggettivi; la somministrazione, nel corso del 2013, di un questionario di follow up. 19

CONTATTI Servizio Prevenzione e Protezione sicurezza@amm.unitn.it Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza rls@unitn.it 20