L Open Space Technology nel processo di coinvolgimento multi-attore di un Programma di Sviluppo Rurale

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1 L Open Space Technology nel processo di coinvolgimento multi-attore di un Programma di Sviluppo Rurale Associazione Nazionale di Valutazione, XVII Congresso Annuale Napoli, Aprile 2014

2 Outline La programmazione comunitaria per lo sviluppo rurale e la valutazione ex ante L enfasi riconosciuta al partenariato L approccio partecipativo nell ambito della valutazione ex ante del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Liguria Descrizione dell Open Space Technology (OST) Applicazione dell OST nella valutazione ex ante del PSR Liguria : fasi preliminari, Gruppi Tematici, output e risultati principali Lezioni dall esperienza: punti di forza e limiti dell OST 2

3 La programmazione per lo sviluppo rurale (1 di 3) Valutazione ex ante Processo di collaborazione Percorsi interconnessi La VEA non deve essere considerata come un istantanea scattata in un dato momento. Si tratta, invece, di un processo attivo di collaborazione tra il Valutatore e l Amministrazione regionale che, per una maggiore efficacia, accompagna e integra l intero iter di progettazione del Programma apportandovi miglioramenti incrementali. la progettazione del Programma di Sviluppo Rurale la valutazione ex ante la valutazione ambientale strategica Soggetti coinvolti Autorità di Gestione del PSR Commissione europea Valutatore ex ante Autorità ambientali coinvolte nella VAS Stakeholder Strutture di governance 3

4 La programmazione per lo sviluppo rurale (2 di 3) Ruolo della VEA La VEA svolge un ruolo di accompagnamento ma al contempo conserva un profilo di indipendenza. Il Valutatore contribuisce a perfezionare il PSR e accompagna l Amministrazione durante l intero iter di programmazione (fino all approvazione del Programma). Elementi interdipendenti ma simultanei il PSR deve essere strutturalmente connesso al contratto di partenariato la VEA deve essere strutturalmente connessa al PSR la VAS deve essere strutturalmente connessa alla VEA Le 3 FASI valutative Analisi SWOT e valutazioni dei fabbisogni Definizione della logica di intervento del PSR, degli obiettivi e del quadro di riferimento Definizione dei sistemi di governance, gestione ed esecuzione Si possono distinguere tre fasi principali dell iter di programmazione, nel corso delle quali il Valutatore è impegnato nella progettazione del programma e formula osservazioni e raccomandazioni che vengono via via integrate nel Programma

5 La programmazione per lo sviluppo rurale (3 di 3) Elementi innovativi Ruolo attivo della valutazione ex ante nella stesura del PSR Più connessioni nel percorso di strutturazione del PSR Prevale l integrazione tra Autorità di Gestione e Valutatore Gli aspetti da valutare vanno al di là della strategia del singolo PSR Maggiore coerenza con le altre politiche (FESR, FSE, FEAMP) Ampio coinvolgimento degli stakeholder 5

6 Art. 5 del Reg. UE n. 1303/2013 Il ruolo del partenariato nella programmazione (1 di 2) Comma 1: «Ogni Stato membro organizza, per l'accordo di partenariato e per ciascun programma, conformemente al proprio quadro istituzionale e giuridico, un partenariato con le competenti autorità regionali e locali. Il partenariato include altresì i seguenti partner: a) le autorità cittadine e le altre autorità pubbliche competenti; b) le parti economiche e sociali; c) pertinenti organismi che rappresentano la società civile, compresi i partner ambientali, le organizzazioni non governative e gli organismi di promozione dell'inclusione sociale, della parità di genere e della non discriminazione.» Comma 2: «[..] gli Stati membri associano i partner di cui al paragrafo 1 alle attività di preparazione degli accordi di partenariato e delle relazioni sullo stato di attuazione e a tutte le attività di preparazione e attuazione dei programmi, anche attraverso la partecipazione ai comitati di sorveglianza dei programmi [..].». Codice di condotta europeo del partenariato Adottato il 7 gennaio 2014 dalla CE, secondo le indicazione dell art. 5 del Reg. UE n. 1303/2013, pone l accento sull opportunità di coinvolgere tutte le parti interessate fin dalle prime fasi di programmazione e per tutta la durata del processo programmatorio per quanto concerne la predisposizione dell Accordo di partenariato, a livello nazionale, e dei programmi di sviluppo, a livello regionale. 6

7 Il ruolo del partenariato nella programmazione (2 di 2) COINVOLGIMENTO DEL PARTENARIATO COME Nel rispetto dei principi di governance a più livelli, sussidiarietà e proporzionalità, vengono considerate (e accolte, laddove pertinenti) le istanze delle parti interessate, per una programmazione delle azioni condivisa, valorizzando l esperienza e le competenze dei soggetti individuati. Il coinvolgimento del partenariato contribuisce alla fruizione degli strumenti messi a disposizione dai fondi strutturali e al bene della collettività, garantendo trasparenza, e fornendo elementi utili per tracciare strategie attraverso competenze ed esperienze dirette. COSA PERCHÈ L azione per la crescita, l occupazione e la coesione sociale richiede la mobilitazione di tutti i soggetti interessati nell ambito dell UE. Il coinvolgimento del partenariato viene considerato fondamentale per realizzare la strategia Europa 2020 per la costruzione di un Europa intelligente, sostenibile ed inclusiva. 7

8 L approccio partecipativo nell ambito della Valutazione ex ante del PSR Liguria (1 di 3) APPROCCIO PARTECIPATO nella valutazione delle politiche pubbliche CHI Coinvolgimento attivo e consapevole di tutti gli attori interessati dal Programma (es. beneficiari, Amministrazione regionale, ecc.) Valutatore nel ruolo di facilitatore (Bezzi, 2010) Stimolare gli attori affinché individuino e interpretino i propri bisogni e i propri interessi e riescano a confrontarli con quelli degli altri soggetti inclusi nel processo (Rietbergen, McCracken, 1998) COSA PERCHÈ Ridurre la distorsione dei risultati della valutazione Costruire giudizi valutativi condivisi Perfezionare gli output progettuali, rendendoli più rispondenti alle reali necessità conoscitive e fruibili dall Amministrazione regionale (Palumbo, Torrigiani, 2009) 8

9 L approccio partecipativo nell ambito della Valutazione ex ante del PSR Liguria (2 di 3) Perché aprire uno spazio di discussione? Condividere la strategia con i principali portatori di interesse sin dalle prime fasi della programmazione Elaborare strategie e azioni effettivamente aderenti ai fabbisogni e alle istanze delle comunità locali Promuovere il rafforzamento dell impegno collettivo e del senso di appropriazione (ownership) delle politiche comunitarie Validare le preliminari analisi sviluppate dal programmatore Informare i partner sul processo di programmazione e sulle future opportunità del PSR

10 Azioni intraprese dalla Regione L approccio partecipativo nell ambito della Valutazione ex ante del PSR Liguria (3 di 3) Attivazione di un blog (blog.psrliguria.it) aperto a chiunque desideri partecipare alla predisposizione del nuovo Programma, con le seguenti finalità: accogliere osservazioni sui lavori in corso e formulare nuove proposte e integrazioni; pubblicare documenti di particolare interesse per una partecipazione consapevole dei soggetti interessati. Il processo di partecipazione per la costruzione del PSR Liguria INCONTRO Prima Conferenza regionale dell Agricoltura La (ri)scoperta della terra Seminario informativo Lo sviluppo rurale verso il 2014 Convegno Lo sviluppo rurale tra mare e montagna Tavoli tematici 1. Inclusione sociale - 2. Innovazione - 3. Competitività e filiere Tavoli tematici 4. Filiere corte - 5. Ecosistemi - 6. Semplificazione e governance Brainstorming valutativo Priorità dello sviluppo rurale 4 e 5 DATA settembre gennaio giugno settembre e 30 settembre febbraio 2014

11 Open Space Technology / La tecnica (1di 6) OPEN SPACE TECHNOLOGY COSA Tecnica di valutazione partecipata caratterizzata da semplicità, informalità e autogestione. Aprire uno spazio di interazione in cui i partecipanti sono liberi di muoversi, scegliendo quando e come contribuire ai lavori, forti delle proprie motivazioni e delle proprie competenze. COME PERCHÈ Flessibilità e capacità di raccogliere informazioni qualitative difficilmente desumibili dalla sola lettura documentale e dal confronto diretto con i singoli portatori di interesse, che scaturiscono spontaneamente dalla discussione. 1 1

12 Open Space Technology / La tecnica (2 di 6) Nel 1987, Harrison Owen pubblica la prima edizione della «Guida all uso dell Open Space Technology» nella quale la tecnica viene formalizzata sulla scorta dell esperienza maturata dall autore nella organizzazione di conferenze. Da allora, la tecnica ha avuto applicazione nei contesti più disparati, coinvolgendo gruppi composti da un numero variabile di partecipanti (da 5 a circa 2.000) COMPONENTI DELL OST Il TEMA deve avere la capacità di ispirare la partecipazione essendo abbastanza specifico da indicare al gruppo una direzione e sufficientemente aperto da stimolare la creatività del gruppo Il GRUPPO. I partecipanti devono essere realmente interessati al tema e pronti ad impegnarsi nel discuterlo. Libertà e responsabilità sono condizioni fondamentali per avviare un processo di apprendimento creativo Lo SPAZIO è un elemento cruciale. Non deve essere particolarmente strutturato, né elegante, ma confortevole e funzionale Il TEMPO dipende dai risultati attesi. L esperienza insegna che alcuni temi possono essere analizzati in ore, altri necessitano di 2-3 giorni 1 2

13 Open Space Technology / La tecnica (3 di 6) STRUTTURA DI BASE Accoglienza dei partecipanti Inizio dei lavori «Apertura dello spazio» di discussione Apertura del mercato «Nell Open Space, un organizzazione complessa prende forma da sé, senza l aiuto di un gruppo che lo organizzi o progetti. Questo perché non ci sono differenze tra gruppi di esperti e non» H. Owen Sessioni di lavoro dei gruppi Chiusura dello spazio di discussione 1 3

14 Open Space Technology / La tecnica (4 di 6) I PRINCIPI DELL OST 1. Chiunque venga è la persona giusta 2. Qualsiasi cosa accada è l unica che poteva accadere 3. In qualsiasi momento cominci, è il momento giusto «Open Space Technology viola virtualmente ogni singolo principio e pratica di gestione degli incontri e, più in generale della gestione stessa. Dal punto di vista di ciò che viene considerata la saggezza convenzionale di questa materia, l OST non potrebbe esistere, non dovrebbe esistere» H. Owen 4. Quando è finita, è finita Legge dei due piedi 1 4

15 Open Space Technology / La tecnica (5 di 6) IL RUOLO DEL FACILITATORE Nella fase preliminare, si occupa della mappatura degli stakeholder, dell analisi di contesto, della definizione del tema/domanda iniziale Il facilitatore svolge il ruolo di «progettista della partecipazione», capace di accompagnare il promotore nella corretta definizione, gestione e controllo del percorso partecipativo In itinere, «apre lo spazio» di discussione, si occupa della logistica, raccoglie i contributi (instant report) Ex post, supporta l organizzazione e l eventuale invio degli instant report ai partecipanti, elabora i risultati della discussione di gruppo 1 5

16 Open Space Technology / La tecnica (5 di 6) Quando utilizzare l OST Quando le condizioni di partenza non sono chiare Quando i risultati di un azione non sono facilmente prevedibili Quando è necessario il contributo e il sostegno delle persone direttamente/indirettamente coinvolte in un processo di cambiamento/innovazione Quando non utilizzare l OST In tutte le occasioni in cui la situazione di partenza e la sua evoluzione sono perfettamente chiare e definite 1 6

17 Applicazione dell OST nell ambito della valutazione ex ante del PSR Liguria (1 di 7) LE FASI PRELIMINARI Condivisione del metodo con AdG ed esperti incaricati della programmazione Predisposizione e invio di inviti e schede di partecipazione Pubblicazione del programma dell evento su sito e blog del PSR Liguria Elaborazione di modelli di instant report e di materiali informativi 1 7

18 Applicazione dell OST nell ambito della valutazione ex ante del PSR Liguria (2 di 7) I GRUPPI TEMATICI Innovazione, competitività e organizzazione filiera floricola Ecosistemi, cambiamenti climatici, uso efficiente delle risorse Organizzazione filiere agroalimentari, sviluppo zone rurali, gestione dei rischi Inclusione sociale Semplificazione e governance 1 8

19 Applicazione dell OST nell ambito della valutazione ex ante del PSR Liguria (3 di 7) CATEGORIE DI STAKEHOLDER Referenti regionali GAL Enti locali Altri enti pubblici Associazioni ambientaliste Associazioni di categoria Ordini professionali Aggregazioni di imprese Università, centri di ricerca e enti di formazione Università/Enti di ricerca e formazione Società di consulenza/studi professionali Terzo settore Altro 12% Organizzazioni professionali agricole % 22% Associazioni di categoria 22% 33% Ordini professionali Enti locali territoriali Istituzioni pubbliche/agenzi e funzionali Università/Enti di ricerca e formazione Società di consulenza/studi professionali Terzo settore Altro Associazioni (altro) Organizzazioni professionali agricole 30 29% % 5 7% 0 7% 7% Associazioni ambientaliste Associazioni di categoria 14% Imprese 29% Ordini professionali Enti locali territoriali Istituzioni pubbliche/agenzi e funzionali Associazioni (altro) Associazioni ambientaliste Imprese

20 Applicazione dell OST nell ambito della valutazione ex ante del PSR Liguria (4 di 7) GRUPPI TEMATICI (totale) 2 0

21 Applicazione dell OST nell ambito della valutazione ex ante del PSR Liguria (5 di 7) LE FASI DELL INCONTRO Inizio dei lavori in sessione plenaria con presentazione da parte dell Autorità di Gestione del PSR Apertura dello spazio di discussione da parte del Valutatore ex ante Sessioni di lavoro parallele Chiusura del lavori in sessione plenaria. Il referente di ciascun gruppo di discussione ha illustrato i risultati del confronto 2 1

22 Applicazione dell OST nell ambito della valutazione ex ante del PSR Liguria (6 di 7) GLI OUTPUT Instant report per ciascun gruppo di discussione Tabella Analisi S.W.O.T. Tabella Fabbisogni Azioni Risultati attesi 2 2

23 Applicazione dell OST nell ambito della valutazione ex ante del PSR Liguria (7 di 7) I RISULTATI PRINCIPALI Nell ambito dell identificazione dei singoli elementi della SWOT, è stata valorizzata l aggiuntività del contributo del partenariato PSR Liguria Integrati, per Priorità dello sviluppo rurale e relative focus area, gli elementi frutto delle discussioni di gruppo Realizzato un approccio innovativo con gli stakeholder locali, che hanno fornito indicazioni sugli elementi della SWOT e sui fabbisogni Definito un quadro interpretativo condiviso e maggiormente aderente alle istanze territoriali 2 3

24 Lezioni dall esperienza: Punti di forza e limiti dell OST (1 di 2) Tecnica flessibile. È importante che i partecipanti siano motivati PUNTI DI FORZA La «differenza» è una ricchezza. Soggetti diversi riescono a mediare per giungere ad una visione condivisa Auto-organizzazione e senso di responsabilità di tutti gli attori Risultati immateriali di processo 2 4

25 Lezioni dall esperienza: Punti di forza e limiti dell OST (2 di 2) Resistenze culturali all approccio LIMITI DI APPLICAZIONE Difficilmente l OST può essere applicato in fasi avanzate della programmazione/progettazione Per sua natura, l OST non può essere applicato nei contesti in cui sia necessario «controllare» il processo di condivisione 2 5

26 GRAZIE PER L ATTENZIONE Federico Benvenuti benvenuti@lattanziogroup.eu Virgilio Buscemi buscemi@lattanziogroup.eu Marzia Legnini legnini@lattanziogroup.eu Francesco Licciardo licciardo@lattanziogroup.eu Ornella Mappa mappa@lattanziogroup.eu

27 LATTANZIO GROUP Head Office Via Nazionale, 89A Roma (Italia) Tel fax

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