REGOLAMENTO D ISTITUTO

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO MASACCIO REGOLAMENTO D ISTITUTO Titolo I OBIETTIVI DEL REGOLAMENTO e FONTI NORMATIVE Art. 1 Il regolamento dell Istituto Comprensivo Masaccio di Firenze è stato elaborato allo scopo di consentire un ordinato ed organico svolgimento della vita della scuola, secondo i principi generali espressi nel Piano dell Offerta Formativa di cui è parte. Esso si prefigge di disciplinare il funzionamento scolastico degli Organi Collegiali, la vigilanza sugli alunni, i rapporti con le famiglie, le comunicazioni, le visite guidate e i viaggi d istruzione, gli interventi di esperti, in un ottica di trasparenza, di incontro e collaborazione tra le varie componenti scolastiche, secondo la normativa vigente. Art.2 Il presente regolamento è stato elaborato tenendo conto della Costituzione Italiana; della dichiarazione internazionale dei diritti dell uomo, della Convenzione internazionale dei diritti del minore e della normativa vigente comparto scuola. Si precisa che tutto ciò che non è previsto dal presente regolamento valgono le disposizioni delle leggi vigenti. Per quanto riguarda le funzioni, i comportamenti e le relative sanzioni del personale in servizio si rinvia al CCNL- Scuola e alle materie vigenti in materia disciplinare. Titolo II FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI Art. 1 Disposizioni generali riguardanti gli Organi Collegiali 1. La convocazione degli Organi Collegiali deve essere disposta con un preavviso di almeno cinque giorni rispetto alla data delle riunioni. 2. L avviso di comunicazione deve indicare gli argomenti da trattare nella seduta dell Organo Collegiale. 3. Di ogni seduta viene redatto il verbale firmato dal Presidente e dal Segretario. 1

2 4. Gli eletti negli Organi Collegiali a scadenza annuale e triennale resta in carica fino alla nomina dei successori, purché ne mantengano i requisiti di eleggibilità. 5. La riunione di un Organo Collegiale è valida se è presente il numero legale, cioè almeno la metà + 1 dei suoi componenti. 6. Le riunioni degli Organi Collegiali e dei comitati previsti dall art. 15 del D. L.gs 297/1994, nonché le assemblee dei genitori si svolgono nei locali scolastici, fuori dall orario delle lezioni. 7. In caso di dimissioni i componenti eletti dell Organo Collegiale sono tenuti a presentarle per iscritto; è ammessa la forma orale solo quando le dimissioni vengono anticipate nel corso di una seduta dell Organo Collegiale. L Organo Collegiale prende atto delle dimissioni. In prima istanza l Organo collegiale può invitare il dimissionario a recedere dal suo personale proposito; una volta che l Organo Collegiale abbia preso atto delle dimissioni, queste divengono definitive e irrevocabili. Il membro dimissionario, fino al momento della presa d atto delle dimissioni, fa parte a pieno titolo dell Organo Collegiale e, quindi, va computato nel numero dei componenti l Organo Collegiale medesimo. Art. 2 Consiglio di Intersezione, Interclasse e Consiglio di Classe. 1. Il Consiglio di Intersezione, Interclasse e Consiglio di Classe sono convocati dal Dirigente Scolastico o su richiesta scritta dalla maggioranza dei suoi membri. Esso è presieduto dal Dirigente Scolastico o da un Docente suo Delegato. 2. Il Consiglio di Intersezione, Interclasse e Consiglio di Classe si riuniscono secondo la frequenza deliberata dal Collegio dei Docenti secondo la normativa vigente, sia con la presenza di tutti i suoi membri (rappresentanti dei genitori e docenti di classe), dei soli insegnanti. Nella seduta d insediamento dei vari Consigli, viene preparato un programma di massima delle attività comuni che servirà come base di lavoro per tutto l anno scolastico. Art. 3 Collegio dei docenti Il collegio docenti, unitario o di settore, svolge le sue funzioni espresse nell Art. 7 D. L.gs 287/94 a. Potere deliberante: In materia di funzionamento didattico dell Istituto, garantendo la libertà d insegnamento a ciascun insegnante, elabora ed approva il P.O.F. b. Potere di proposta: Formula proposte al Capo d Istituto per la formazione, la composizione delle classi e l assegnazione ad esse dei docenti, per la formulazione dell orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche. 2

3 c. Potere di giudizio: Valuta l andamento complessivo dell azione didattica e propone, ove necessario opportune misure di miglioramento dell attività scolastica. Provvede ad adottare i libri di testo, sentiti i Consigli di Interclasse o di Classe, alla scelta dei sussidi didattici, nei limiti delle disponibilità finanziarie dell Istituto. Promuove iniziative di aggiornamento dei docenti dell Istituto. 1. Il Collegio dei docenti è convocato in seduta ordinaria dal Dirigente Scolastico, secondo il piano annuale delle riunioni da lui proposto e approvato dal Collegio, in rispetto delle scadenze indicate dal Ministero, ma anche in forma di seduta straordinaria, quando almeno 1/3 dei suoi membri ne abbia presentato richiesta scritta o quando se ne ravvisa la reale necessità. Il Collegio dei docenti non può essere convocato nei giorni di sospensione delle lezioni. 2. Il Collegio dei docenti unitario è costituito dai docenti della scuola dell Infanzia, della Primaria e della Secondaria di primo grado. 3. L ordine del giorno è stabilito dal Dirigente Scolastico, sentiti i collaboratori/referenti. La successione degli argomenti può essere modificata su proposta di un membro del Collegio, previa approvazione della maggioranza. E diritto-dovere di ogni docente essere aggiornato per tempo, anche con la documentazione di riferimento, sull ordine del giorno che verrà discusso, in modo da poter preparare proposte da far pervenire al Dirigente Scolastico cinque giorni prima della data di convocazione. E opportuno che anche i lavori finali delle Commissioni nominate dal Collegio dei docenti e delle Funzioni Strumentali vengano inviati ai plessi e/o per posta elettronica ai docenti, con congruo anticipo rispetto alla riunione in cui verranno formalmente presentate. 4. Il Dirigente Scolastico affida ad uno dei suoi collaboratori il compito di redigere verbale di ogni seduta. Esso deve essere approntato entro il decimo giorno lavorativo successivo ad ogni riunione del Collegio. L approvazione del verbale viene posta in votazione alla prima riunione successiva dell Organo Collegiale. Per agevolare tale procedura, copia di detto verbale viene fatta pervenire ad ogni plesso almeno cinque giorni prima della nuova seduta usando tutti i mezzi comunicativi a disposizione (anche la posta elettronica). Tutti i membri del Collegio hanno facoltà di far riportar a verbale le loro dichiarazioni, dandone lettura al Collegio e consegnandone copia a chi redige il verbale entro la fine della riunione. Le eventuali rettifiche, redatte in forma scritta, vanno approvate dalla maggioranza dei presenti. 5. Prima di qualsiasi votazione deve essere garantito il numero legale. Quando una proposta è messa ai voti non è più consentito nessun intervento. Le votazioni avvengono per alzata di mano; votazioni a scrutinio segreto mediante schede sono previste quando si tratti di persone. 3

4 Una proposta è approvata se votata all unanimità o se votata a maggioranza. In questo secondo caso le deliberazioni sono approvate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi: non si considerano tali le astensioni e, nelle votazioni a scrutinio segreto, le schede bianche o nulle. Pertanto i voti astenuti, nulli o bianchi verranno scorporati dal numero dei votanti. In caso di parità prevale il voto del Presidente; in mancanza di questo, si procederà al ballottaggio tra le proposte che hanno ottenuto il maggior numero dei voti o, dove è possibile, all accorpamento delle mozioni presentate. 6. Le stesse regole valgono per i Collegi di settore. Art. 4 Comitato di Valutazione 1. Il Comitato per la valutazione del servizio dei docenti è convocato dal Dirigente Scolastico in orario extrascolastico: a) al termine dell anno di prova degli insegnanti neo immessi in ruolo, ai sensi dell art. 58 del DPR 31 maggio 1974, n 417 b) su richiesta di singoli insegnanti interessati alla valutazione del servizio, ai sensi dell art. 66 del DPR 31 maggio 1974, n 417 c) ogni volta che se ne presenti la necessità Titolo II bis CONSIGLIO D ISTITUTO (VEDI Regolamento allegato) Titolo III VIGILANZA SUGLI ALUNNI Gli insegnanti devono garantire una costante vigilanza sugli alunni e sul loro comportamento per tutto il periodo di tempo in cui questi ultimi sono loro affidati come da obbligo di servizio. Il personale ausiliario ha il dovere di vigilare sugli alunni loro affidati. Art. 1 Ingresso alunni L ingresso dagli alunni all interno della scuola deve avvenire: 1. Per la scuola dell Infanzia dalle ore 8.30 e non oltre le ore 9.00.I bambini vengono accompagnati nelle aule dai genitori, evitando poi di sostare nei corridoi. 4

5 2. Per la scuola Primaria nei 5 minuti che precedono l inizio delle lezioni e cioè, dalle 8.25 alle ore la porta d ingresso rimarrà rigorosamente chiusa fino alle 8.25, orario in cui il personale ATA provvederà ad aprirla. Essa verrà chiusa nuovamente alle 8.30 /8,35. I genitori devono lasciare i figli nell atrio senza sostarvi e non accompagnarli nelle classi. Solo in casi molto particolari (richiesta scritta dell insegnante, prima settimana di frequenza classi prime) i genitori possono accedere alle aule. 3. Per la scuola Secondaria di Primo grado dalle7,55 alle8,00. Gli allievi devono entrare puntualmente alla prima campanella, che precede di 5 minuti l inizio delle lezioni, andare nella propria aula senza sostare nei corridoi e predisporre il materiale occorrente per la lezione. 4. Gli insegnanti di ogni ordine e grado in servizio dalla prima ora sono tenuti ad essere presenti nelle varie aule almeno 5 minuti prima dell inizio delle lezioni, per garantire l accoglienza e la sorveglianza degli alunni. Non è consentito agli insegnanti far entrare nella scuola i propri allievi prima dell orario stabilito. 5. L ingresso anticipato è consentito ai frequentanti il pre-scuola: Per la scuola dell Infanzia il servizio pre-scuola è affidato al personale insegnante; esso è attivo solo se il numero degli iscritti è di almeno 15 bambini e la frequenza è regolare nel corso dell intero anno scolastico. Chi richiede tale servizio deve avere una frequenza di almeno 5 giorni mensili altrimenti verrà depennato. L orario di ingresso va dalle 8.00 alle Per la scuola Primaria il pre-scuola è un servizio fornito dal comune, a pagamento, secondo gli orari previsti di anno in anno. 6. Nessun genitore di ogni ordine di scuola o persona estranea può accedere alle aule durante l orario di lezione senza apposita autorizzazione del Dirigente Scolastico. Eccezionali comunicazioni dovranno essere effettuate tramite il personale di custodia. Non è previsto il ritiro degli zaini e l assegnazione dei compiti per gli alunni assenti. E vietata la permanenza dei genitori nei locali o nel cortile della scuola all inizio, durante, alla fine e dopo il termine delle lezioni. 7. Nella scuola dell Infanzia l inserimento degli alunni iscritti al primo anno avviene in maniera scaglionata. Secondo il criterio adottato i primi ad entrare sono i bambini anagraficamente più piccoli. L ingresso definitivo dei gruppi si completa in quattro settimane. Le famiglie sono informate sul giorno dell inserimento attraverso comunicazione affissa alla vetrata d ingresso e/o online. 8. Al fine di assicurare un inizio graduale e la necessaria accoglienza: - nella scuola Primaria per la prima settimana di lezione (le prime 5 giornate scolastiche) gli alunni delle classi prime entrano alle ore 8.30 ed escono alle ore

6 - nella scuola secondaria di I grado il primo giorno di lezione gli alunni delle classi prime entrano alle ore 8 gli altri alle ore 9. Art.2 Uscita alunni 1. Al momento dell uscita gli insegnanti della scuola dell Infanzia e della Primaria accompagnano la sezione/classe alla porta d uscita e consegnano gli alunni ai genitori o alle persone maggiorenni da questi delegate per iscritto. 2. Per la scuola secondaria di Primo grado al termine delle lezioni, i ragazzi devono uscire in modo ordinato, senza correre e preceduti dall insegnante, il quale li accompagnerà fino alla porta della scuola per assicurare un deflusso ordinato. E vietato uscire dall aula prima del suono della campanella. 3. Per la scuola dell infanzia eventuali richieste motivate di uscita anticipata del venerdì, dalle ore alle ore dovranno essere sottoposte al Dirigente Scolastico e dovranno avere carattere di continuità. 4. Per la scuola Primaria le uscite anticipate e le entrate posticipate durante l orario delle lezioni potranno avvenire solo in casi eccezionali o per gravi motivi. In tali situazioni il genitore dovrà avvisare gli insegnanti compilando l apposito modulo e si presenterà personalmente presso la portineria, a ritirare il figlio/a. Per la scuola dell Infanzia è sufficiente firmare su un quadernone di classe l uscita dell alunno/a. Qualora il genitore non possa prelevare personalmente il/la figlio/a, avrà cura di avvisare per iscritto le insegnanti, indicando il nominativo di chi verrà delegato al ritiro del minore. L identificazione di tale persona, ove sconosciuta al docente, dovrà avvenire tramite documento di identità. 5. Le uscite anticipate e le entrate posticipate della scuola Primaria non possono essere più di 10 l anno scolastico, per la scuola dell'infanzia non più di 20. Se sussistono motivi che determinino l uscita dell alunno/a prima della fine delle lezioni per un periodo maggiore, sarà necessario ottenere una deroga scritta dal Dirigente Scolastico.. Le uscite anticipate e le entrate posticipate dovranno avvenire rigorosamente, per motivi di sicurezza, nella fascia oraria compresa tra le e le Per la scuola secondaria di Primo grado l uscita anticipata deve essere limitata come l ingresso ritardato- ai casi di estrema necessità motivata e comunque è richiesta obbligatoriamente la presenza di un genitore o di un familiare che, munito di delega del genitore stesso, dovrà presentare anche un documento di identità. L insegnante annota sul registro di classe a che ora e con chi l allievo è uscito; il familiare controfirma l annotazione. 6

7 Art. 3 Assenze e ritardi 1. La presenza degli alunni alle lezioni e alle altre attività didattiche e scolastiche programmate è obbligatoria, secondo quanto previsto dall attuale normativa. Le assenze devono essere giustificate dai genitori o di chi ne fa le veci. La giustificazione deve essere presentata all inizio della prima ora il giorno stesso del rientro con motivazione scritta. Dopo 5 giorni consecutivi di assenza è fatto obbligo di presentare il certificato medico, a meno sia stata presentata una dichiarazione dei genitori, in cui si attesta che l alunno rimarrà assente per motivi familiari. Tale dichiarazione deve essere annotata sul registro di classe dal docente che la riceve. E altresì necessaria e sufficiente una dichiarazione da parte dei genitori in caso di apparecchi gessati e/o medicazioni. 2. Gli alunni devono rispettare l orario di ingresso e in linea di principio non si ammettono ritardi rispetto agli orari stabiliti, poiché comportano disturbo al lavoro comune. Eventuali ritardi, anche quelli dovuti per causa di forza maggiore, devono essere giustificati in qualunque caso dai genitori per iscritto (per la scuola secondaria di Primo grado su quaderno scuola-famiglia) il giorno stesso o al massimo il giorno seguente. Nel caso di ritardo ripetuto o di mancata giustificazione: per la scuola dell infanzia e la Primaria verrà segnalato al dirigente scolastico che provvederà a contattare la famiglia. Con un congruo avviso, va inoltre trasmesso il ritardo dell alunno/a, anche telefonicamente, al personale di custodia per confermarne la presenza alla mensa. In mancanza di tale comunicazione il pasto del giorno non potrà essere assicurato. Per la scuola secondaria di primo grado, sarà richiesto un colloquio con i genitori ed eventualmente presi provvedimenti. Per evitare di interrompere le lezioni, non è consentito portare agli allievi nel corso della mattinata merende o oggetti scolastici dimenticati a casa. 3. L ingresso in ritardo rappresenta una eccezione e il genitore o adulto accompagnatore deve giustificare il ritardo compilando l apposito modulo in portineria, da consegnare agli insegnanti, ed è tenuto a rispettare gli orari stabiliti in questi casi: - per la scuola dell Infanzia non oltre le ore per la scuola Primaria non oltre le ore 8.45, e anche per la scuola dell'infanzia, qualora il ritardo superi tale orario,per motivi di sicurezza, l alunno dovrà entrare non prima delle ore

8 4. Qualora il ritardo del genitore che deve ritirare il proprio figlio al termine delle lezioni si venisse a ripetere con eccessiva frequenza, ciò verrà segnalato al Dirigente Scolastico, che prenderà i provvedimenti del caso, compresa la denuncia alle autorità competenti. Art.4 Intervallo 1 -Nella scuola primaria l intervallo si svolge generalmente nelle aule e/o nella zona davanti alla classe, e/o nel cortile-giardino della scuola dove sono ammessi giochi di movimento. Art.5 - Vigilanza sugli alunni della scuola primaria durante Intervallo all interno e all esterno dell edificio scolastico 1 - Durante l intervallo i collaboratori scolastici, qualora siano in numero sufficiente e non impegnati in altre mansioni, svolgono servizio di sorveglianza al piano e, insieme al personale docente, vigilano sul comportamento degli alunni. 2 - Il personale collaboratore scolastico coadiuva gli insegnanti nella vigilanza sugli alunni che escono dall'edificio scolastico (intervallo, dopo-mensa). 3 - La permanenza dei bambini nel cortile della scuola per attività ludico-ricreative deve essere organizzata in modo tale da garantire una costante vigilanza da parte del personale docente e, all'occorrenza, del personale ausiliario. 4 - L'obbligo di sorveglianza degli insegnanti, in tale occasione, non è limitato ai bambini della propria classe, ma a quelli vicini alla propria posizione, sulla base dell'organizzazione che viene data al servizio di vigilanza. L intervallo per la scuola Primaria durerà almeno 20 minuti, per la scuola secondaria di Primo grado durerà 15 minuti Al termine dell intervallo tutti devono rientrare rapidamente nelle proprie aule Art.6 Mensa 1. - Ogni mattina il personale di custodia provvede a registrare le presenze della scuola Primaria alle ore 8.35 (ove sia possibile) e della scuola dell infanzia alle ore 9.05 e a comunicare il numero dei pasti agli organizzatori del servizio. Se l alunno è in ritardo si raccomanda ai genitori di avvisare il personale di custodia entro le 8.40 per la scuola Primaria, entro le 9.00 per la scuola dell Infanzia, per confermare la sua presenza alla mensa; si ribadisce che, in mancanza di tale comunicazione, il pasto del giorno non sarà assicurato. La medesima attenzione andrà posta per segnalare le eventuali uscite anticipate e la conseguente assenza a mensa. 8

9 2. Le diete speciali vanno segnalate dai genitori per iscritto tempestivamente alle insegnanti, oltre che al personale di custodia, nella forma di autocertificazione o di dichiarazione del medico curante. Art. 7 Infortuni 1 - La vigilanza degli alunni è garantita dai docenti, coadiuvati dall effettiva presenza del personale di custodia, per l intera durata delle attività didattiche. 2 - Gli alunni sono assicurati con una polizza che li copre durante l anno scolastico. 3 - Se gli infortuni, o il loro contesto, sono significativi, il Dirigente Scolastico deve essere tempestivamente avvertito sia in forma verbale sia in forma scritta, oltre all usuale comunicazione d infortunio alla segreteria didattica. Art. 8 Modulistica I genitori sono tenuti ad avere, facendo le opportune fotocopie, tutta la modulistica necessaria inerente: uscite anticipate, entrate posticipate, ritardi, pasti speciali. Tali moduli dovranno essere compilati prima dell arrivo a scuola e consegnati velocemente ai custodi, in modo da non intasare le portinerie delle varie scuole durante le ore critiche. Titolo IV RAPPORTI CON LE FAMIGLIE Art.1 Ricevimento dei genitori. Il ricevimento dei genitori da parte degli insegnanti verrà effettuato nella classe di appartenenza. Non è ammessa la presenza di alunni o di altri minori durante le riunioni. All inizio dell anno scolastico verranno comunicati ai genitori il calendario degli incontri e le modalità. Il calendario del ricevimento verrà affisso all albo delle singole sedi scolastiche, Art.2 Assemblee di classe Le riunioni degli organi collegiali e dei comitati previsti dall art. 15 del D. Lgs.297/1994, nonché le assemblee dei genitori si svolgono nei locali scolastici, fuori dall orario delle lezioni. 9

10 Le riunioni e le assemblee sono indette nei termini previsti dai regolamenti dei singoli organi collegiali. Sono previste inoltre riunioni di classe secondo le seguenti norme: Le assemblee di classe o di sezione possono essere convocate normalmente dagli insegnanti nell ambito della conduzione complessiva della classe o sezione. In casi eccezionali l assemblea di classe o sezione può essere convocata dal genitore eletto nel Consiglio di Classe o Intersezione. A tal fine egli presenta la richiesta al Dirigente Scolastico, il quale, sentita la Giunta esecutiva, dà l autorizzazione. Della data e dell orario della riunione dovrà essere informata la Direzione didattica almeno 5 giorni prima del giorno fissato per la riunione e dovrà essere comunicato anche l ordine del giorno. Le riunioni saranno effettuate nell aula della classe ed in orario non scolastico. Art.3 Animali Al momento dell entrata e dell uscita dalla scuola si raccomanda agli adulti accompagnatori di attenersi al rispetto della normativa vigente al possesso degli animali. Titolo V NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO DEGLI ALLIEVI 1. Durante le lezioni e in tutti gli altri momenti della vita scolastica, incluse le visite guidate e le gite, gli allievi devono comportarsi in modo rispettoso nei confronti di tutti. Non devono in alcun modo disturbare l attività didattica, né sporcare o danneggiare gli ambienti, sia interni sia esterni. 2. Gli allievi sono tenuti inoltre a portare regolarmente, oltre al quaderno scuola-famiglia, libri, quaderni e ogni altro materiale necessario al lavoro scolastico e a svolgere puntualmente i compiti assegnati dai docenti. 3. La lavagna, i gessi e la cimosa devono essere adoperati esclusivamente a scopo didattico. 4. Non è consentito masticare il chewing-gum durante l orario scolastico. 5. E buona educazione salutare, alzandosi in piedi, l insegnante che entra in classe all inizio della lezione. (scuola secondaria di I grado) 6. Al cambio degli insegnanti al termine delle ore di lezione, che si deve svolgere il più velocemente possibile, i ragazzi devono restare in classe e non uscire dai corridoi. (scuola sec.di I grado) 7. Gli spostamenti delle classi all interno della scuola devono avvenire sempre in maniera ordinata, in silenzio e con l accompagnamento degli insegnanti. 10

11 8. Di norma gli insegnanti eviteranno di mandare i ragazzi in bagno durante la prima ora e in quella successiva all intervallo. Nel resto della mattinata è opportuno consentirlo solo ad un allievo per volta e per il tempo strettamente necessario. 9. L abbigliamento con il quale gli allievi si presentano a scuola deve essere sempre decoroso e adatto al lavoro scolastico. Nella scuola dell infanzia e nella scuola primaria tutti gli alunni devono indossare il grembiule. Si può entrare in palestra solo con indumenti idonei, secondo le indicazioni dei docenti. Per motivi igienici, è necessario calzare un paio di scarpe da ginnastica da utilizzare soltanto in questo ambiente. 10. Non si devono portare a scuola, pena il ritiro da parte dell insegnante e la loro restituzione ai genitori, giochi e altri oggetti di uso non scolastico. A maggior ragione non è ammesso portare a scuola oggetti potenzialmente pericolosi, a meno che non si abbia l autorizzazione di un docente 11. A scuola è tassativamente vietato l uso del telefono cellulare, che eventualmente deve essere tenuto spento dentro lo zaino. Altrimenti l insegnante lo può anche ritirare temporaneamente. Solo per ragioni di particolare urgenza e gravità i docenti possono eccezionalmente autorizzarne l uso 12. I docenti devono autorizzare l uso del telefono della scuola in via del tutto straordinaria. 13. In caso di mancata osservanza saranno convocati i genitori per un colloquio. 14. Provvedimenti disciplinari concernenti la scuola secondaria di Primo grado (vedi allegato) Titolo VI COMUNICAZIONI Art. 1 Distribuzione di materiale informativo o pubblicitario 1. Nessun tipo di materiale pubblicitario potrà essere distribuito nelle classi, o comunque all interno della scuola, senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico. 2. E garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nel lavoro scolastico (giornali, ecc.) e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle classi (giornalino, mostre, ricerche), sono altresì le comunicazioni di carattere culturale e/o sindacale. 3. E garantita la possibilità di informazione ai genitori da parte di Enti, associazioni culturali, ecc. 4. La scuola non consente la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico e speculativo. 11

12 Art.2 Comunicazione di iniziative scolastiche o variazioni dell orario Le comunicazioni relative ad iniziative scolastiche o a variazioni rispetto agli orari delle attività previste di norma vanno comunicate ai genitori con almeno 5 giorni di preavviso. Titolo VII VISITE GUIDATE E VIAGGI D ISTRUZIONE Premesso che l attività didattica della scuola si svolge dovunque gli insegnanti ritengano opportuno promuovere, per i propri alunni, osservazioni, conoscenze ed esperienze, che l aula scolastica non è da considerare l unico luogo d incontro tra allievi e docenti,(in conformità al disposto al comma 3, lettera e) del D. Lgs 16 aprile 1994, n 197, si indicano i seguenti criteri : Art.1 I viaggi d istruzione di cui al successivo punto 4 e la partecipazione alle attività culturali, sportive e ricreative fanno parte integrante della vita e delle attività della scuola. Come tali, rientrano fatte salve le competenze e le iniziative del Collegio dei docenti e dei Consigli d interclasse nell attività didattica che gli insegnanti normalmente programmano e svolgono. Tali attività possono essere effettuate soltanto se gli alunni partecipanti raggiungono il 70 % dell intera classe. Art.2 Le lezioni fuori dall aula (uscite) che si effettuino nell ambito del territorio comunale e che non richiedano usi di mezzo di trasporto pubblici o privati, si realizzano entro il normale orario scolastico per iniziativa di ciascun insegnante nel contesto dell attuazione del programma scolastico. Art.3 Le attività di cui al punto 1 che si svolgono, sempre entro il normale orario scolastico, nell ambito del Comune e dei Comuni viciniori e con l impiego di mezzi pubblici o privati (visite guidate) si realizzano per iniziativa di ciascun insegnante nel contesto dell attuazione del programma scolastico, previa approvazione del Consiglio d Istituto. Art.4 Il piano delle attività (viaggi d istruzione, settimane di scambio, viaggi con uso di strutture turistiche) dovrà essere presentato al Consiglio d Istituto a cura degli insegnanti tramite la Direzione didattica entro il mese di ottobre/novembre di ciascun anno, nell ambito della definizione del Piano annuale di Attività didattica. Art. 5 - Nelle visite guidate ed i viaggi d istruzione gli insegnanti potranno avvalersi della collaborazione di colleghi di altre classi. Qualora gli insegnanti lo ritenessero necessario possono avvalersi dell aiuto di un collaboratore scolastico pur nel rispetto della normativa vigente. Art. 6 Il numero di accompagnatori (insegnanti) deve garantire le condizioni di sicurezza in relazione al numero di alunni, alle caratteristiche della classe o della sezione, al mezzo di trasporto usato, al tipo di percorso previsto ed alle condizioni generali di realizzazione dell iniziativa (indicativamente: un accompagnatore ogni 15 alunni per viaggi di istruzione di un giorno). 12

13 Art. 7 Tutte le attività previste devono essere coperte da polizza assicurativa. Titolo VIII INTERVENTI DI ESPERTI Art. 1 L ammissione nelle aule scolastiche di genitori e di esperti, per singole unità didattiche inserite nella programmazione e comunque all interno delle iniziative volte all arricchimento dell offerto formativa, è lasciata alla libera discrezione degli insegnanti, che se ne assumono la responsabilità e ne comunicano notizia con congruo anticipo alla direzione. Nel caso che siano necessarie delle spese di qualsiasi genere, queste devono essere preventivamente autorizzate dal Consiglio d Istituto, secondo le procedure consuete. Art.2 Criteri per le attività con operatori esterni. I criteri riguardanti le procedure, i criteri di scelta del contraente nonché il limite massimo dei compensi attribuibili sono deliberate dal Consiglio d Istituto. Criteri Sono possibili contratti per attività che non rientrano nelle competenze curricolari dell insegnante e vengono stipulati per realizzare interventi specifici di personale specializzato. Sono ammessi contratti per attività di tipo curricolare quando venga richiesta una professionalità a livello specialistico. Nel corso di un anno scolastico non possono essere attivati più di due corsi per la scuola Primaria e fino a tre per la scuola dell Infanzia. Per ciascun corso viene fissato il limite massimo di 25 ore. Gli insegnanti sono tenuti ad essere presenti durante la lezione dell operatore esterno e se tutti i genitori hanno firmato la liberatoria, possono essere realizzati filmati e/o fotografie. Procedure L iniziativa di proporre corsi per l arricchimento dell offerta formativa e di richiedere la conseguente stipula dei contratti di prestazione d opera viene riconosciuta al Consiglio di interclasse o intersezione riunito con la presenza di docenti e genitori. E richiesta la condizione dell assenso generale dei genitori della classe in considerazione del principio della gratuità della scuola dell obbligo. 13

14 Sarà attuata per opera degli insegnanti una verifica della validità e della qualità della prestazione fornita e successivamente sarà espressa una valutazione in sede di Consiglio di interclasse o do intersezione. Le esperienze positive realizzate costituiranno titolo per successive scelte preferenziali. Limite massimo dei compensi Il limite massimo dei compensi per ciascuna ora di prestazione è stato fissato a 35 euro. Art. 3 Le norme indicate all art. 2 resteranno in vigore fino a quando il Consiglio d Istituto non proceda a modificarle. Titolo IX USO DEI LOCALI SCOLASTICI Art.1 L uso delle palestre L uso delle palestre, connesso con le attività scolastiche ed extra scolastiche degli allievi dell Istituto Comprensivo, anche non sportive o ginniche, è coordinato dal Dirigente Scolastico, sentito il Collegio dei docenti e gli OO.CC. L uso delle palestre per attività sportive permanenti, non comprese nelle attività didattiche e di cui fruiscono utenti esterni alla scuola, è regolato dall art.12 della legge 4 agosto 1997, n 517 e dai criteri stabiliti dal Consiglio scolastico Provinciale. L uso delle palestre deve rispettare le esigenze prioritarie delle scuole come prima evidenziato. In particolare: 1. La pulizia delle palestre è a cura degli utenti esterni 2. Le pulizie devono essere effettuate in orari tali da consentire l uso delle palestre per la scuola fino dalla prima ora del mattino (ore 8.20) 3. Gli utenti esterni dovranno rimettere al Consiglio d Istituto copie dei rispettivi statuti e delle regole per l utilizzo dell eventuale accesso di pubblico. Tali statuti e regole dovranno inoltre contenere le disposizioni di legge relative alle norme infortunistiche. 4. Degli eventuali incidenti, guasti di strutture, danni alle attrezzature, lesioni e danni alle persone ecc, risponderanno interamente gli utenti esterni. 14

15 5. In caso di inadempienza di anche uno solo dei punti sopra enunciati e segnalati dalla Coordinatrice di plesso e/o dalla referente dell attività motoria che si ripeta almeno tre volte, verrà revocata d ufficio l autorizzazione all uso della palestra. La pulizia è condizione necessaria e indispensabile per la fruibilità della palestra da parte degli utenti esterni, che oltre a doverla garantire devono assicurare un referente a cui rivolgersi per qualsiasi necessità. Art. 2 Uso delle biblioteche Nei plessi dell Istituto Comprensivo sono presenti dotazioni librarie. Vi sono tre persone addette al servizio biblioteca per l intero Istituto Comprensivo. La scuola dell Infanzia dispone di una propria biblioteca. Art. 3 - Uso dei laboratori L uso dei laboratori, attrezzati per le varie attività, e delle palestre avviene d intesa tra i docenti di ciascun plesso sulla base di una tabella oraria di disponibilità da definire all inizio di ciascun anno scolastico. Art. 4 Uso del giardino Il giardino è di tutti e va rispettata la sua integrità e la funzione dello stesso dovrà avvenire nel rispetto degli orari previsti per ciascun ordine di scuola. Non è consentito l uso dei giochi del giardino al di fuori degli orari scolastici, soprattutto al momento dell uscita. Art.5 Uso della stanza di psicomotricità del plesso Giotto Il locale è adibito alle attività previste per la scuola dell Infanzia; è consentito l uso dello stesso al primo biennio della scuola Primaria secondo orari e modalità concordati all inizio dell anno scolastico. Art. 6 Uso del Teatro plesso Giotto Il locale è adibito alle attività previste per la scuola dell Infanzia; è consentito l utilizzo a tutte le classi dalla scuola Primaria subordinatamente all effettiva disponibilità del locale. Art. 7 Uso della Palestra Plesso Giotto La palestra è dedicata alle attività della scuola di appartenenza e viene concessa anche alla scuola dell Infanzia secondo disponibilità 15

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