PROVINCIA DI RAVENNA SERVIZIO AGRICOLTURA

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1 PROVINCIA DI RAVENNA SERVIZIO AGRICOLTURA RAVENNA 2006

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3 PROVINCIA DI RAVENNA SETTORE POLITICHE AGRICOLE E SVILUPPO RURALE Ravenna 2006

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5 PREMESSA Nonostante la divulgazione anche da parte di altre Istituzioni ( Regione Emilia Romagna, Camera di Commercio ) e delle Organizzazioni Professionali Agricole dei dati sull andamento del settore agricolo, riteniamo che la pubblicazione da parte della Provincia di Ravenna di una dettagliata serie di informazioni sull Annata Agraria 2005 non sia assolutamente superflua. Partendo da questa considerazione abbiamo cercato di migliorare la presentazione dei dati e stiamo facendo una serie di sforzi per riuscire a diffonderli con maggior celerità dal termine dell annata di riferimento consci del fatto che i dati pur rimanendo a disposizione nel tempo per tutti gli utilizzatori, assumono un importanza maggiore ai fini di scelte imprenditoriali se sono aggiornati e recenti. Per questo motivo vedremo questa pubblicazione anche sul sito web della Provincia di Ravenna. La struttura della pubblicazione è così articolata: o sintesi risultati, andamento meteorologico e difesa dalle avversità climatiche, strutture agrarie, o manodopera, dati produttivi vari comparti; o andamento delle colture erbacee; o andamento delle colture arboree; o andamento degli allevamenti zootecnici. Dalle singole colture sono stati presi in esame i dati di superficie, rese ad ettaro e qualità delle produzioni, parassiti, mercati, orientamenti. Per gli allevamenti si sono fornite indicazioni per le singole specie su consistenza numerica, razze, produzioni, mercati, prospettive. L elaborato è stato corredato di tabelle e grafici con il fine di meglio visualizzare e valutare consistenza e valore dei dati. Per il ruolo che svolge la Provincia abbiamo ritenuto importante dedicare uno spazio alle varie attività svolte dal Settore Politiche Agricole e Sviluppo Rurale, con relativi interventi pubblici diretti al sostegno e competitività delle imprese agricole e all eco-compatibilità, in base a quanto previsto dalle normative comunitarie, nazionali e regionali. Per la realizzazione dell elaborato si è fatto affidamento sulla fattiva collaborazione dei Tecnici del Settore Politiche Agricole e Sviluppo Rurale della Provincia di Ravenna, delle Organizzazioni Professionali di categoria, di Enti Pubblici, di organismi vari, di tecnici e operatori agricoli che hanno fornito dati, consigli e utili informazioni ed ai quali è doveroso rivolgere un vivo ringraziamento. Questa parte evidenzia la mole di attività sviluppata dal Settore Politiche Agricole e Sviluppo Rurale che ultimamente ha trovato conferma anche nella redazione del Bilancio Sociale della Provincia di Ravenna. In conclusione desidero ringraziare: il Dott. Leonardo Garavini, che è l incaricato delle rilevazioni statistiche agricole della provincia di Ravenna; per lo specifico contributo il p.a. Mandolesi Riccardo e il Dott. Primo Pagani ( ex dipendente dello S.P.A. di Ravenna ) che hanno elaborato e commentato dati e risultati, la signora Cinzia Varotti che ha curato il lavoro di segreteria ed il Centro Stampa della Provincia che ha prodotto la composizione e la stampa del volume. Si ringrazia inoltre la Diateca Agricoltura della Regione Emilia-Romagna per l utilizzo di foto degli Autori Riccioni, Dell Aquila. Restando a disposizione per eventuali suggerimenti auguro a tutti una buona lettura. Il dirigente Settore Politiche Agricole e Sviluppo Rurale ( Dott. Antonio Venturi ) 1

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7 Annata agraria IL PUNTO a cura dell Assessore alle Politiche Agroalimentari Libero Asioli L annata agraria si è chiusa con un bilancio ancora una volta in rosso: calo dei prezzi in generale e una riduzione complessiva della produzione lorda vendibile. E stata un annata di forte tensione di mobilitazione del mondo degli agricoltori per il sostegno e la promozione dei prodotti agricoli della nostra provincia. Nel panorama europeo il 2005 ha visto un forte dibattito per l approvazione del bilancio UE, i punti più scottanti sono stati diversi: la contribuzione di ogni singolo Stato membro, il problema dello scontro britannico, lo stanziamento per la coesione, ovvero per le zone in ritardo di sviluppo, le risorse per la PAC e in particolare per la politica dei mercati e per lo sviluppo rurale. Inoltre le problematiche relative all aumento dei costi derivanti dall ingresso di Romania e Bulgaria nel La riforma di medio termine della PAC, con l attuazione quasi completa del disaccoppiamento e l adozione del Premio unico, gestito a livello regionale dall AGREA, comporterà per lo sviluppo dell agricoltura nella nostra provincia profonde riflessioni per scegliere quelle produzioni in grado di competere sempre più nel mercato globale. L approvazione da parte dell Unione Europea verso la fine del 2005 di una radicale riforma dell O.C.M. del settore dello zucchero ha fortemente penalizzato la situazione italiana e avrà particolari riflessi negativi per la nostra provincia con la chiusura dello zuccherificio di Russi. Perdita occupazionale nello stabilimento, per i servizi che ruotavano attorno allo stabilimento, e perdita soprattutto di un prodotto, la barbabietola che per lungo tempo era elemento importantissimo per il reddito di moltissime aziende agricole della nostra provincia. La crisi dell influenza aviaria ha condizionato pesantemente il comparto avicolo, portando ad una drastica diminuzione dei consumi e ad una conseguente diminuzione della produzione. I provvedimenti urgenti contenuti nel D.L. N. 2 del 10 gennaio 2006 hanno previsto interventi a favore della cassa integrazione per salvaguardare l occupazione, assieme ad agevolazioni fiscali e tributarie per il sostegno del reddito delle imprese dell intera filiera. Nel 2005 sono poi iniziati gli incontri con la Regione Emilia Romagna per la definizione della struttura del Piano Regionale di Sviluppo Rurale ( ) che sarà un occasione decisiva per il settore agricolo provinciale di adeguarsi alle sfide del mercato e per la salvaguardia del nostro territorio rurale. Su tale piano convergono gran parte dei finanziamenti all agricoltura per i prossimi anni per cui come Assessorato alle Politiche Agroalimentari saremo particolarmente impegnati per far giungere al nostro territorio il massimo di risorse possibili. 3

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9 INDICE Situazione meteorologica...pag. 7 Calamità atmosferiche...pag. 13 Lo stato dell agricoltura ravennate...pag. 16 Bilancio dell annata agraria ravennate...pag. 19 Produzioni agricole e zootecniche ( tabelle e confronti )...pag. 26 Colture erbacee...pag Cereali...pag Industriali...pag Foraggere...pag Sementiere...pag Orticole...pag Floricoltura...pag Serie storica produzioni provinciali colture erbacee...pag. 60 Colture arboree...pag Olivo...pag Vivaismo...pag Serie storica produzioni provinciali colture arboree...pag. 87 Zootecnia...pag. 95 Apicoltura...pag. 104 Attività del Servizio Agricoltura-Caccia-Pesca e interventi pubblici...pag. 107 L Amarcord agricolo...pag

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11 SITUAZIONE METEOROLOGICA - ANNATA 2004/2005 Per un attività come quella agricola, che si svolge a cielo aperto, l andamento stagionale condiziona direttamente i risultati produttivi sia in termini quantitativi che di qualità. L annata agraria 2004/2005 ha evidenziato alcuni aspetti che in sintesi si possono così enumerare: - una stagione autunno-invernale inizialmente piuttosto umida e con temperature minime non eccessive, ma prolungate e tali da determinare un ritardo nel risveglio della vegetazione - una primavera con valori climatici normali, da consentire alle colture buona partenza con prospettive produttive ottimali - un estate piuttosto anomala per frequenza e intensità di precipitazioni e con temperature moderate, da creare problemi ai lavori di raccolta di certe colture come vite, ma in special modo, alle sarchiate tardive ( bietole ) con ostacoli alle successive semine del grano - la presenza, in piena estate, di alcuni temporali grandinigeni che hanno provocato danni di rilievo soprattutto ai fruttiferi Con riferimento ai periodi mensili, la situazione, più in dettaglio, può ritenersi quella appresso indicata: OTTOBRE andamento stagionale senza eventi al di fuori della norma con periodi di bel tempo ( come nella 1 decade ) alternati ad altri caratterizzati da piogge ( inizio 2 decade, dal 16 al 24, e fine mese ) e nuvolosità diffusa. Temperature nella norma, un po in flessione alla fine della 2 decade. Agevolato il completamento della vendemmia; positiva la situazione per i cereali autunnali ( seminati nei termini e con buona nascita delle piantine a fine mese ). Un po ritardata la raccolta di Kaki e Kiwi; favorita l entrata in quiescenza di frutteti e vigneti. NOVEMBRE ancora un mese in sintonia con i valori tipici del momento. Discreta la piovosità, con buona caduta di piogge nel periodo 9-14 e tempo instabile a fine mese. Temperature nella norma con comparsa di brinate nel periodo del mese, senza mai scendere sotto i -4/5 C. ( in pianura ). Positivi gli effetti sulle colture in atto e sull esecuzione delle pratiche agresti in genere. DICEMBRE Caduta copiosa di pioggia e nuvolosità frequente. Temperature medie sopra la norma con qualche minima notturna sotto lo zero, ma poco accentuata ( -4-5 ) a metà mese e ultimi giorni. Le piogge più intense si sono verificate nella prima decade, a fine seconda e fine mese. Assente la neve. Rara la nebbia. Assenza di ristagni. Favorito lo sviluppo dei cereali per buone temperature e umidità terreno. Interrotti i lavori di messa a dimora di piantine di frutta e viti e quelli di preparazione dei terreni per semine primaverili. GENNAIO assenza quasi assoluta di piogge con lieve nevicata nei giorni 19 e 26 ( 2-3 cm. ), cielo sereno solo nella 1 decade e ultimi giorni. Temperature in genere sopra la media pur toccando, di notte, i - 7/8 C. in pianura negli ultimi giorni. Presenza di nebbia alla fine della 1 decade. Tasso di umidità atmosferica molto elevato. Condizioni soddisfacenti per le colture in atto. Terreno umido, ma scarsamente ghiacciato in superficie, con effetti negativi sulla granulometria e devitalizzazione germi ibernanti. FEBBRAIO Assenza assoluta di piogge e nevicata il giorno 23 ( di cm. in pianura ) accomunata al flettersi delle temperature ( -6/8 ). Temperature apparse nel mese inferiori alla norma. Cielo per lo più sereno nella 1 decade. Neve scioltasi lentamente. Comparsa di nebbie. Minime termiche non preoccupanti per le colture arboree intensive. La neve ha in parte supplito alla carenza di pioggia. Ritardata la semina delle colture primaverili precoci per presenza della neve. MARZO Complessivamente nella norma. Temperature sotto la media nella 1 decade ( - 8/10 C. per il giorno 2 ) e un progressivo rialzo successivamente fino a raggiungere i valori normali e superarli a fine mese. Le uniche piogge si sono verificate a metà della terza decade con notevole beneficio 7

12 per le colture in genere. I freddi iniziali hanno provocato stasi nello sviluppo dei cereali vernini e ritardato di 8-10 giorni la fioritura delle drupacee, risultata abbondante. La carenza di piogge ha consentito di portare a termine la semina delle erbacee primaverili più precoci che in seguito hanno avuto buone possibilità di emergenza. Forte presenza di vento nei primi giorni. APRILE Non rilevati eventi calamitosi. Piogge intense fra 1 e 2 decade, più limitate e a carattere locale nella 2. Temperature moderate inizialmente ( con lieve brinata il giorno 5 ) e in progressivo rialzo in seguito fino a toccare i 25/30 C. a fine mese, che hanno asciugato il terreno in superficie rendendo un po difficoltosa la nascita delle piantine seminate nel mese. Elevato l indice di allegagione dei peschi, con fasi fenologiche delle piante da frutto svoltesi in tempi normali. Modesta la necessità di intervento contro le crittogame. Cereali autunnali in forte risveglio a fine mese. Carenti le riserve idriche in profondità, assai meno quelle superficiali. MAGGIO Prevalenza di giornate serene con piogge concentrate nella 2 decade di cui significative quelle dei giorni 11 e del periodo Temperature in progressiva crescita assumendo a fine mese i valori tipici della piena estate ( 30/32 C. ). Assenza quasi totale di temporali grandinigeni. Le piogge di metà mese sono risultate provvidenziali per le sarchiate e ortive in genere. Favorite le fasi di spigatura e allegagione dei cereali autunnali, non sempre i lavori di affienagione dei foraggi. Ancora contenuto il programma di difesa alle crittogame. GIUGNO L anticiclone africano ha propiziato la presenza di temperature torride ( accompagnate da forte afa 90-95% ) che nell ultima decade hanno toccato i 35/36 C. Modeste le piogge cadute alla fine della 1 decade e a metà della 2. Scarsa presenza di grandinate. In evidenza il vento il giorno 7. Positive le influenze sui cereali autunnali che, in genere, hanno fornito buone rese. Casi di stress rilevati, in certi terreni, sulle colture sarchiate e orticole. Favorito l anticipo di maturazione della frutta. Scarsa la presenza delle crittogame. Assai più dannosi i fitofagi. Terreni compattati in superficie e risorse idriche sotterranee in fase di esaurimento. LUGLIO Situazione non molto distante dalla norma, ma con temperatura ( e afa ) crescenti raggiungendo valori eccezionali a fine mese ( 36 e 37 ). Limitata la caduta di pioggia ( un po più intensa quella del giorno 9 ) e con presenza di temporali il giorno 21, però non di notevole gravità. In evidenza il vento. Poco penalizzate le colture arboree intensive, anche per la possibilità di potere beneficiare dell irrigazione. Più grave la situazione per le erbacee in atto che hanno sofferto stress in certi terreni, ma non così grave come in annate precedenti. Fasi fenologiche svolte nei tempi normali senza anticipi o ritardi di vegetazione. Limitati gli interventi contro le crittogame. AGOSTO Si è trattato di un mese anomalo in quanto caratterizzato da piogge ripetute e talvolta intense accompagnate da temperature moderate e inferiori alla norma ( non oltre 33/35 C. ). Piuttosto asciutta la prima decade nonostante la diffusa nuvolosità. Da segnalare il nubifragio del giorno 11 accompagnato da forte vento e grandinate circoscritte a vari territori. Più intensa la nuvolosità nella 3 decade. Le colture frutticole, anche senza tanti apporti irrigui, hanno beneficiato di tale andamento e altrettanto quelle erbacee in atto con possibilità di fornire rese unitarie superiori alla norma. Molto impegnativa la lotta alle Crittogame, con forte incidenza sui costi specie per quanto riguardava la vite. Terreno piuttosto umido in superficie, con possibilità di essere lavorato senza la formazione di zolle. SETTEMBRE Andamento variabile con prevalenza di cielo sereno nelle prime 2 decadi e piogge ripetute, talora intense, dal 17 in poi. Temperature nella norma, un po più elevate a metà mese nel corso del quale si sono toccati i 30 C. Assenti i temporali. Ostacolato, anche per le piogge del 17-18, il normale processo di maturazione dell uva che, in considerazione anche della produzione elevata, non ha potuto raggiungere un livello zuccherino ottimale. Botrite in evidenza, e periodo vendemmiale piuttosto prolungato 8

13 con interruzioni per le piogge. Procrastinato anche il raccolto delle barbabietole per terreno male accessibile alle macchine; difficoltà per la raccolta e la essiccazione dei semi di varie sarchiate tardive come mais, sorgo, girasole ecc; buono lo stato di vigoria delle colture arboree intensive. OTTOBRE Presenza di piogge ripetute e piuttosto intense nella 1 decade, tempo buono per quasi tutta la 2 e, infine variabile, con piogge di lieve intensità, nella terza. Temperature superiori alla media di stagione nell ultima parte del mese. Tasso di umidità atmosferica quasi sempre elevato, e molto elevato il contenuto idrico del terreno con ostacoli per la raccolta delle partite di uva ancora in essere e, in special modo, delle bietole tanto che a fine mese è apparsa problematica la possibilità di una loro totale estrazione così come problematica si è presentata quella del completamento delle semine dei cereali autunnali. Nella norma la raccolta di kaki e kiwi, previsione di alte rese per le olive, ma con basso contenuto di olio. Assenti le brinate e possibilità per le piante arboree di entrare in quiescenza in condizioni ottimali. Nelle attigue tabelle sono evidenziati i dati climatici più significativi dell anno solare Da esse si rileva il buon tasso di piovosità riscontrato nelle 8 stazioni meteorologiche dislocate nei punti strategici del territorio provinciale, e come questo risulti più elevato della media annuale dei 25 anni precedenti. La caduta di pioggia ha avuto andamento piuttosto irregolare condizionando, per certi aspetti, i risultati produttivi dell annata. Piuttosto scarsa fino a metà estate ed eccezionalmente elevata nei mesi successivi. I mesi più piovosi sono risultati ottobre, settembre, novembre e aprile, i meno piovosi giugno, gennaio, marzo. Prendendo come base l annata agraria 2004/2005 ( fine ottobre primi novembre 2005 ) risulta una piovosità ( per l Az. Marani ) di mm. 780 anziché di mm. 767, però si deve tener presente che l elevata caduta di pioggia nei mesi di settembre e ottobre 2005 è andata a svantaggio della produttività. L annata agraria 2004/2005 ha fatto notare anche un numero di calorie utilizzabili inferiori alla precedente, media delle temperature medie giornaliere è risultata di 11,7 C. a fronte dei 13,6 dell anno 2004 ed è da ritenersi la più bassa degli ultimi 5 anni. 9

14 TEMPERATURE E PRECIPITAZIONI MENSILI ANNO SOLARE 2005 E CONFRONTO CON DATI ULTIMO DECENNIO (DATI AZ. MARANI) MESI TEMPERATURE MASSIME MENSILI TEMPERATURE MINIME MENSILI MEDIA DELLE TEMPERATURE MEDIE GIORNALIERE SOMMA GRADI GIORNALIERI ECCEDENTI i 10º C PRECIPITAZIONI MENSILI Giorni di pioggia mm MEDIA DECENNIO 1995/2004 DELLE PRECIPITAZIONI MENSILI mm. GENNAIO 10,2-9,8 0, ,4 32,3 FEBBRAIO 10,6-7,2 0, ,8 34,1 MARZO 22,5-9,0 6, ,0 40,2 APRILE 22,8-1,6 10, ,2 70,3 MAGGIO 32,0 5,3 16, ,2 46,7 GIUGNO 34,5 7,5 21, ,8 33,1 LUGLIO 35,6 12,8 23, ,2 32,6 AGOSTO 32,2 10,8 20, ,0 63,1 SETTEMBRE 31,0 10,0 18, ,0 70,3 OTTOBRE 20,0 5,5 12, ,0 85,3 NOVEMBRE 16,8-4,0 7, ,0 87,1 DICEMBRE 11,5-5,1 1, ,0 68,7 ANNO ,6-9,8 11, ,6 663,8 10

15 RIEPILOGO PRECIPITAZIONI ANNO 2005 MESI Lavezzola S.Agata Sul Santerno Villa Prati Bagnacavallo Ravenna Marani Cervia S. Pietro in Vincoli Ravenna Reda Faenza Brisighella MEDIA GENNAIO 13,4 19,6 13,4 17,4 15,6 24,6 31,8 50,0 23,2 FEBBRAIO 26,0 43,8 29,6 40,8 43,6 47,6 73,4 81,4 48,3 MARZO 8,6 24,8 21,6 19,0 3,4 7,8 21,4 37,6 18,0 APRILE 76,8 77,0 81,6 92,2 123,4 11,4 89,6 130,6 85,3 MAGGIO 37,0 40,8 37,4 28,2 43,2 32,6 30,4 31,8 35,2 GIUGNO 20,2 30,8 41,2 9,8 9,2 35,4 42,6 14,4 25,5 LUGLIO 25,4 12,6 35,0 40,2 58,6 26,0 40,4 38, AGOSTO 142,8 107,0 93,2 58,0 29,0 81,6 122,6 143,6 97,3 SETTEMBRE 112,4 127,2 97,6 119,0 105,8 132,0 129,4 158,8 122,8 OTTOBRE 190,2 178,2 139,4 193,0 138,6 186,8 178,2 191,8 174,5 NOVEMBRE 100,8 114,2 91,8 104,0 108,4 113,8 115,8 152,8 112,7 DICEMBRE 38,4 44,8 49,8 46,0 24,0 36,4 49,8 75,4 455,0 TOTALE MILLIMETRI 792,0 820,8 731,6 767,6 702,8 736,2 925, ,4 822,8 A CURA DELLA SEZIONE AGROMETEOROLOGICA DELLA PROVINCIA DI RAVENNA. 11

16 DATI METEREOLOGI DELLA PROVINCIA ULTIMI 26 ANNI AZ. M. MARANI ANNO TEMPERATURA MASSIMA TEMPERATURA MINIMA TEMPERATURA MEDIA DELLE MEDIE GIORNALIERE (1) NUMERO GIORNI DI PIOGGIA mm. di PIOGGIA (2) (371) (581) (508) (722) (552) (564) (688) (803) (982) (750) (572) (844) (546) (621) (892) (441) (847) (822) 1. Media delle temperature: MAX.. MIN.. delle ore 9 e delle ore I dati fra parentesi ci danno le medie rilevate dalle varie stazioni meteorologiche della provincia. 12

17 CALAMITA ATMOSFERICHE Anche l annata agraria 2004/2005 è stata caratterizzata da eventi meteorici negativi che hanno determinato decurtazione di prodotti. In particolare vanno evidenziati: - la presenza di piogge continue e consistenti del periodo estivo ed autunnale con ripercussioni negative soprattutto sulle qualità delle produzioni e difficoltà operative per quanto concerne la loro raccolta e le successive lavorazioni al terreno. - La presenza di alcune grandinate, variabili per quanto concerne intensità di danni e ampiezza dei territori colpiti, ma complessivamente non così rilevanti come in annate precedenti e quindi positivo per i bilanci delle compagnie di assicurazione come può evidenziarsi dalle attigue tabelle dove i risarcimenti sono ripartiti per comuni e colture assicurate. Le grandinate di maggior rilievo si sono verificate nei giorni: grandinata del 7 luglio che ha interessato i comuni di Castelbolognese Solarolo, Bagnara di Romagna, Faenza, Ravenna e Cervia con danni stimati dell ordine del 45% e con punte del 80-90% su pesche e nettarine grandinata del 10 luglio che ha colpito aziende di Alfonsine grandinata del 21 luglio con qualche danno in comune di Ravenna ( Santerno e Madonna Dell Albero ) grandinata del 31 luglio colpite varie aziende dei comuni di Massalombarda e S. Agata Sul Santerno accompagnata da forte vento grandinata dell 11 agosto, anche questa accomunata a vento intenso che ha colpito aziende dei Comuni di Cervia, Bagnacavallo, Cotignola, Faenza, Fusignano e Alfonsine. Da rilevare le trombe d aria di Madonna Dell Albero, Classe e zona del Savio grandinata del 20 agosto con danni ai comuni di Conselice, Massalombarda, Bagnacavallo, Cotignola e Faenza. Non essendosi verificati danni alle strutture non si è provveduto alla delimitazione di zone come previsto per soli casi contemplati dalla rinnovata legge sul fondo di solidarietà nazionale. Le aziende che hanno riportato danni alla P.L.V. ( esclusa la zootecnica ) superiori al 30% hanno potuto beneficiare degli sgravi fiscali, come rilevato dall Agenzia del Territorio. Nulla di nuovo per quanto concerne l auspicata possibilità di poter ricorrere all assicurazione pluririschio e polirischio, in studio da tempo, e che riguarda la copertura contemporanea da più rischi di natura climatica ( grandine, gelo, siccità, alluvioni, vento ). 13

18 DATI ASSICURAZIONE GRANDINE ( AGEVOLATA-E NON ) DISTINTI PER COLTURA - CAMPAGNA 2004/2005 PRODOTTO (1) N. domande Superficie Ha (2) Q.li assicurati Valore assicurato Premio Complessivo Premio Socio Risarcimento 1) per pesche, nettarine, albicocche, pere, mele, susine, actinidia, pomodoro sono state applicate tariffe differenziate in rapporto al tipo di assicurazione e natura del rischio 2) dato ottenuto dalle denunce e pertanto approssimato FONTE DATI: Consorzio di difesa produzioni intensive RAVENNA 3) N.B. Colture con assicurazione non agevolata: aneto - bietola da zucchero - carota da seme favino - pisello da seme. 14 Rapporto Risarcimento/premio complessivo FRUMENTO TENERO , FRUMENTO DURO , ORZO , MAIS DA GRANELLA E DA SEME , SORGO , ,53 POMODORO DA INDUSTRIA E DA TAVOLA , ,35 PISELLO DA INDUSTRIA , PISELLO SECCO E DA SEME , FAGIOLO FRESCO ( DA SGRANARE ) 4 21, FAGIOLINO ( MANGIATUTTO ) , MELONE 5 5, COCOMERO 24 43, ,95 PATATA 1 4, BIETOLA DA ZUCCHERO 3 64, CIPOLLA 14 40, ,16 SOIA , PESCO , ,61 NETTARINE , ,92 ALBICOCCO , ,20 SUSINO , ,93 CILIEGIO 3 4, ,30 PERO , ,86 MELO , ,24 LOTO , ,17 ACTINIDIA , ,32 UVA , ,73 BIETOLA DA SEME , ,76 CETRIOLO DA SEME 2 3, CICORIA DA SEME 16 46, ,29 ERBA MEDICA DA SEME 11 72, ,31 GIRASOLE (ALIM. ) 4 47, RAVANELLO DA SEME 13 54, ,21 PIANTE FRUTTA VIVAIO 3 8,80 N SERRE 8 0,00 N CAVOLO DA SEME 1 1, ,31 FAVINO 1 4, ANETO 1 3, FRAGOLE 1 0, CAROTA DA SEME 4 5, ,24 TOTALI , ,51

19 Comune - descrizione DANNI ASSICURAZIONE AGEVOLATA ( E NON ) DISTINTI PER COMUNE - CAMPAGNA 2004/2005 N. Denunce (1) Superficie Ha (2) Quantità assicurata q.li Valore Assicurato Premio Complessivo Premio socio Risarcimento RAPPORTO Risarcimento/Premio complessivo Brisighella , ,42 Casola Valsenio , ,84 Riolo Terme 38 76, ,60 Alfonsine , ,02 Bagnacavallo , ,87 Conselice , ,27 Fusignano , ,78 Lugo , ,75 Massalombarda , ,22 S.Agata S.S , ,74 Cervia , ,31 Ravenna , ,05 Bagnara di R , ,00 Castel Bolognese , ,29 Cotignola , ,79 Faenza , ,31 Russi , ,00 Solarolo , ,63 PROVINCIA , ,51 (1) In ambito aziendale è stata presentata denuncia separata per ogni specie di frutta da assicurare (2) Dati ricavati dalle denunce e pertanto molto approssimati Rapporto risarcimento/premio Comprensorio faentino (Brisighella, Casola Valsenio, Riolo Terme, Castelbolognese, Faenza, Solarolo) = 79,56 % Comprensorio lughese (Alfonsine, Bagnacavallo, Conselice, Fusignano, Lugo, Massalombarda, S.Agata S.S., Bagnara di R., Cotignola) = 38,49 % Comprensorio ravennate (Ravenna, Cervia, Russi) = 9,44 % 15

20 LO STATO DELL AGRICOLTURA RAVENNATE In Provincia di Ravenna risultano iscritte al Registro delle imprese della Camera di Commercio al , imprese attive (+ 0,8 % rispetto al 2004); di queste 9.832, pari al 25,8 % sono imprese agricole attive ( nel 2004 rappresentavano il 26,6 % ). Il saldo delle imprese agricole anche per l anno 2005 risulta quindi negativo, con un calo del 2,3 %. A livello regionale, il numero delle imprese attive iscritte al Registro delle imprese della Camera di Commercio nella sezione agricoltura, ammonta a , in calo del 2,1 % rispetto allo scorso anno. L incidenza delle imprese agricole su quelle totali è, per la Regione Emilia - Romagna di circa il 17,5 %. La Provincia di Ravenna si conferma quindi sopra alla media regionale, testimone di una forte realtà agricola. Ma è anche un dato che negli anni risulta sempre più caratterizzato da un trend negativo, fortemente influenzato dai deludenti risultati economici. Evoluzione delle imprese agricole nel Registro della Provincia di Ravenna al 31 dicembre di ogni anno ( fonte Camera di Commercio di Ravenna ): Anno Totale imprese registrate Totale imprese attive Come imprese agricole Come coltivatori diretti Un calo che vede il territorio provinciale coinvolto in maniera generalizzata. La tabella sotto riportata evidenzia, ancora una volta, una penalizzazione particolarmente evidente per il comprensorio ravennate. Totale Compr.Ravenna Comprensorio Lugo Comprensorio Faenza Provincia Registrate Var % su 04 Registrate Var % su 04 Registrate Var % su , , ,47 Per quanto riguarda la composizione in riferimento alla forma giuridica, le imprese agricole ravennati, iscritte nel Registro della Camera di Commercio della Provincia di Ravenna, evidenziano una certa stabilità; da notare, rispetto allo scorso anno, un piccolo aumento percentuale delle imprese individuali a scapito di tutte le altre tipologie. La tabella attigua mostra la situazione nel Totale Provincia Imprese individuali Società di persone Società di capitale Altre forme ,7 % 14,9 % 0,6 % 0,8 % Totale Regione Imprese individuali Società di persone Società di capitale Altre forme ,2 % 12,1 % 0,8 % 0,9 % Articolato il mondo degli imprenditori agricoli. La camera di commercio ha evidenziato, per la Provincia di Ravenna, la presenza di circa imprese femminili ( - 3,4 % rispetto allo scorso anno ); circa le posizioni personali femminili attive nel Registro delle imprese. Le imprese femminili, rappresentano il 17,6 % delle imprese ravennati operanti nel settore agricoltura, caccia e silvicoltura; 16

21 rappresentano inoltre il 20 % di tutte le imprese femminili ravennati. In Provincia risultano presenti 30 imprenditori extra comunitari operanti nel settore agricoltura, caccia e silvicoltura ( 13 sono titolari ). Per quanto riguarda gli occupati in Provincia di Ravenna nel settore agricoltura, l indagine Istat sulle forze lavoro evidenzia in media nel 2005 circa occupati, in calo del 17 %. Gli occupati in agricoltura rappresentano nel 2005, l 8,54 % del totale degli occupati nei vari settori. Per quanto riguarda la coltivazione dei terreni, si nota una tendenza sempre più marcata ad una specializzazione delle aziende, con la coltivazione di un numero inferiore di colture, ma gestite in maniera più professionale. In riferimento al mercato fondiario, da rilevare una fase negativa, caratterizzata da una forte contrazione del valore dei terreni. Confermato il buon ricorso alla pratica dell affitto; da segnalare una decisa contrazione del valore degli stessi. Le politiche agricole del 2005 Anche per il 2005, la politica agricola è stata dominata dalle considerazioni sulla Revisione a Medio Termine della Pac, approvata nel giugno del Una riforma che ha introdotto nuovi scenari a partire dal 1 gennaio 2005: - il disaccoppiamento, con la sostituzione degli attuali pagamenti legati al prodotto, con un regime di pagamento unico per azienda. L importo dell aiuto da corrispondere all azienda è calcolato in base alla media degli aiuti percepiti nel periodo e suddiviso, in ragione del numero degli ettari destinati alle colture associate agli aiuti stessi, in diritti all aiuto trasferibili. In questo modo, gli agricoltori non sono influenzati dai specifici contributi delle colture ma, con le eccezioni di ortofrutticoli e colture permanenti, possono approntare indirizzi produttivi legati alle evoluzioni del mercato. Uniche eccezioni al tipo di pagamento, riguardano le sementi certificate, per le quali il pagamento resta accoppiato alla produzione. Per quanto riguarda il settore del latte, il nuovo sistema di pagamento partirà dal 2006; previsto il disaccoppiamento totale, con il calcolo dell aiuto aziendale su base storica. - la condizionalità, che vincola i pagamenti al rispetto di norme in materia ambientale, di sicurezza alimentare, di benessere degli animali, di igiene e sicurezza sul lavoro, di mantenere comunque i terreni in buone condizioni. - la modulazione dinamica, cioè la graduale riduzione dei pagamenti diretti negli anni, fino al 2012, per incentivare le politiche di sviluppo rurale. - l audit aziendale, ovvero una sorta di autocertificazione dell azienda circa il rispetto delle norme e delle prassi vigenti. - altro aspetto fondamentale è il rafforzamento qualitativo dello Sviluppo rurale. La nuova Pac passa attraverso una dimensione ambientale, qualitativa e di sicurezza. Agli agricoltori che si impegnano in questa direzione, sono previsti pagamenti supplementari. Il 2005 ha costituito quindi il primo banco di prova del nuovo indirizzo della politica agricola comune. Tappa fondamentale è stata l assegnazione dei Titoli definitivi, comunicati da Agea nel mese di novembre direttamente agli agricoltori. Altro tema che ha fortemente polarizzato l attenzione del mondo agricolo è stato quello della riforma O.C.M. bieticola. Dall accordo dei ministri UE del novembre 2005, è scaturito un riassetto del settore, che prevede pesanti penalizzazioni per il nostro paese. Un riassetto questo che prevede il dimezzamento della produzione italiana; un taglio del prezzo di riferimento dello zucchero del 36 % in quattro anni ( da 632 euro/t. attuali a 404 euro/t. ) ed il calo del 39 % del prezzo delle barbabietole ( dagli attuali 47,67 euro alla tonnellata a 26,3 euro a 16 gradi ). Ora si richiede una riorganizzazione ( aimè tardiva ) del comparto bieticolo nazionale che possa garantire maggiore competitività. Ma non bisogna dimenticare che la mancanza di strategie a lungo periodo determinano difficili e strenue rincorse, quasi sempre caratterizzate da 17

22 risultati deludenti. Ben vengano tuttavia gli studi di fattibilità sulla riconversione delle produzioni bieticolesaccarifere, in particolare verso le produzioni bio-energetiche. Si auspicano però studi seri, che tengano conto degli effettivi sbocchi sui mercati, del coinvolgimento del mondo agricolo, dei possibili risultati economici, alla luce della dimensione media provinciale delle nostre aziende. Da qui la richiesta al settore agricolo nella sua interezza ( Ente Pubblico, Privato e Cooperazione ) di un idoneo dibattito e di razionali scelte. Altro tema che ha caratterizzato l annata è la rintracciabilità: un elemento che dal primo gennaio è diventato obbligatorio all interno della filiera agroalimentare. RISULTATI PAGAMENTO UNICO AZIENDALE 2004/05 Fonte Regione Emilia-Romagna Numero di beneficiari, superfici e valore dei titoli ordinari e di ritiro Beneficiari (n) Superfici (Ha) Importi (000 ) Totale T.ordinari T. ritiro T.ordinari T. ritiro T.ordinari T. ritiro Totale Piacenza Parma Reggio Emilia Modena Bologna Ferrara Ravenna Forlì Cesena Rimini Numero di beneficiari, superfici e importo degli aiuti accoppiati RAVENNA Beneficiari (n) Superfici (Ha) Importo ( ) Totale Titolo IV di cui: colture energetiche di cui: colture biogas di cui: proteiche di cui: qualità frumento duro di cui: risone di cui: sementi certificate n.d. di cui: frutta guscio Totale Art di cui: frumento duro di cui: frumento tenero di cui: mais di cui: avvicendamento Restituzioni modulazione

23 BILANCIO DELL ANNATA AGRARIA RAVENNATE Annata soddisfacente dal punto di vista delle produzioni; pessima in riferimento ai risultati economici, visto le basse quotazioni che hanno contraddistinto la maggior parte dei prodotti agricoli. Una conferma purtroppo di quanto accaduto nella scorsa annata agraria, con bilanci aziendali sempre più compromessi. E ciò in una annata che dal punto di vista qualitativo delle produzioni si è dimostrata discreta e con un certo contenimento dei danni procurati da avversità atmosferiche. Il valore della P.L.V. provinciale nel 2005 è ammontato ad , in calo del 5,24 % rispetto allo scorso anno. Anche a livello regionale, si è assistito ad un generalizzato calo della produzione lorda vendibile, quantificato nel 6,6 %. Ancora un anno difficile per l agricoltura, fortemente caratterizzato da un generale eccesso di offerta, dalla perdita d immagine del made in Italy e dalla sperequazione tra i prezzi dei prodotti agricoli all origine e quelli sui banchi di vendita. La conseguenza è stata una diminuzione della P.L.V. ed una scarsa redditività delle colture. Particolarmente grave la situazione per le colture arboree, fortemente penalizzate nei prezzi, insufficienti a coprire i soli costi variabili. In leggero calo il bilancio provinciale fornito dal settore zootecnico: in diminuzione del 3 % rispetto lo scorso anno. Pesante la situazione per il comparto avicolo, con i negativi riflessi sui consumi legati ai timori della influenza aviaria. In contrazione la redditività delle aziende agricole emiliano-romagnole, come evidenziato nello stesso Rapporto 2005 del Sistema Agro - Alimentare dell Emilia Romagna. Anche per il 2005 si conferma la mancanza di una strategia comune a tutto il mondo agricolo; in particolare la mancanza di accordi di filiera da sviluppare all interno di una interprofessione. Siamo ancora lontani ad esempio dalla definizione di un distretto frutticolo nel quale poter concentrare competenze, professionalità e organizzazione. Probabilmente i tempi non sono ancora maturi. Confermata invece l incapacità ad affermarsi sui mercati, di organizzare la produzione in modo da soddisfare al meglio le mutate esigenze del mercato e le difficoltà di rapporti con la distribuzione e l industria. L eccessiva frammentazione dell offerta, una disarticolata ricerca ed una scarsa innovazione tecnologica, riflettono sul settore agricolo, serie ombre. Superfici La Sau provinciale è stimata in Ha Rispetto la scorsa annata agraria, risulta in calo la superficie coltivata a cereali (- 6 %), a seguito della forte contrazione di mais e grano duro. Confermato un certo ritorno di fiducia nel sorgo (+ 9,8 %). In aumento il comparto delle colture industriali (+ 22,5 %). Trattasi di un forte incremento che investe tutte le specie industriali, con particolare riferimento alla barbabietola da zucchero, cresciuta in termini di superficie del 26,6 %. In leggero calo la superficie delle colture foraggere; in aumento quella delle colture orticole; pressoché stazionaria quella delle sementiere. Il dato più significativo del 2005, è tuttavia legato alla contrazione della superficie delle colture arboree. Il continuo calo dei prezzi specialmente per pesche, ha influito sugli abbattimenti. Il calo della superficie delle frutticole è di oltre il 5 %, maglia nera alle pesche, con una contrazione nell ordine del 8,6 %. Confermata la superficie e l interesse invece per i vigneti, con impianti sempre più oggetto di riconversioni. 19

24 Produzioni In termini quantitativi la produzione totale agricola ravennate, conferma un discreto risultato. Generalmente discreto anche l aspetto qualitativo delle varie produzioni; con i maggiori indici organolettici soddisfacenti. Alcuni problemi legati alla sanità delle uve, alla conservabilità delle pesche. Le produzioni vegetali hanno evidenziato rispetto lo scorso anno: una diminuzione del 6,4 % per i cereali, legata alla contrazione della superficie ( specie del mais ) e non alle rese, risultate simili a quelle dello scorso anno; forte aumento delle produzioni per le colture industriali con un + 57 % grazie sia alle ottime rese della barbabietola che agli aumentati investimenti; diminuzione del 11,7 % per le foraggere. Da segnalare le buone produzioni fornite dalle colture arboree, anche se complessivamente in leggero calo (- 5 %) rispetto al Le produzioni di pesche e nettarine calano del 4 % rispetto allo scorso anno, nonostante le ottime rese unitarie. Gli abbattimenti attuati nel 2005 hanno certamente influito sul risultato finale. In calo del 3,2 % la produzione di albicocche; pressoché stabile la produzione di mele, pere, actinidia; in forte aumento la produzione di susine (+ 24 %). In flessione del 9,8 % la produzione complessiva di uva. Per quanto riguarda la zootecnia, il dato quantitativo, per la Provincia di Ravenna vede una sostanziale conferma di quanto prodotto nello scorso anno. Da notare la contrazione di oltre il 6% della produzione di latte ed invece l incremento pari al 8,9 % della produzione di avicunicoli ( pollame, uova, conigli ) rispetto al Conferme per tutte le altre produzioni. Produzione totale e rese di alcune produzioni per l annata in Provincia di Ravenna e Regione Emilia-Romagna Produzione in tonnellate Rese in ton. Ravenna Emilia-Romagna Ravenna Emilia-Romagna Mais ,0 8,62 Sorgo ,5 6,54 Soia ,4 3,91 Girasole ,0 2,83 Barbabietola ,2 58,3 Grano tenero ,8 6,51 Pesche ,9 22,3 Nettarine ,0 23,78 Actinidia ,0 19,87 Uva ,9 15,64 Carni suine p.v Carne pollame p.v

25 Valore aggiunto Significativo il dato sul Valore Aggiunto, sulla capacità cioè dell agricoltura di creare ricchezza. Il 2005 ha confermato il progressivo calo del valore aggiunto prodotto dall agricoltura (- 5 %) Il settore manifesta infatti una prolungata fase di stagnazione produttiva, caratterizzata da ostacoli che impediscono la ripresa. Dalla tabella attigua, si può rilevare l evoluzione del Valore Aggiunto dell agricoltura ravennate negli ultimi anni. Valore aggiunto dell agricoltura ravennate dal 1995 al 2004 (fonte unioncamere) Anno Milioni di correnti Incidenza % del v.a. dell agricoltura sul totale ,1 6, ,7 6, ,3 4, ,5 4, ,7 4, ,5 5, ,0 5, ,2 4, ,7 4, ,2 4,6 21

26 Prezzi Annata deludente dal punto di vista dei prezzi. La forte produzione ed il calo dei consumi hanno creato un notevole squilibrio tra domanda ed offerta con prezzi quindi decisamente al ribasso. Il 2005 chiude i battenti con un calo medio dei listini agricoli tra il 5 ed il 6 %. Particolarmente dolenti le quotazioni delle colture arboree, con pesche, nettarine e susine in testa. Tra le arboree, fanno eccezione i prezzi delle albicocche, che hanno beneficiato di un discreto andamento di mercato. Deludenti i prezzi spuntati dai cereali e dalle foraggere. I discreti standard qualitativi delle nostre produzioni, non sono stati in grado di incidere sui prezzi, visto il livellamento qualitativo che si riscontra ormai sui mercati. Risultati poco incoraggianti sono forniti anche dal settore zootecnico. Uniche eccezioni le quotazioni dei vitelli e vitelloni da macello, in aumento di circa il 10 %; pressoché stabili i prezzi delle vacche. In flessione di oltre l 8 % i prezzi medi dei suini da macello, sia leggeri che pesanti. Particolarmente penalizzato il settore avicunicolo, con quotazioni in forte ribasso. Il prezzo della carne di pollame (p.v.) cala del 15 %; quella dei conigli cala del 8 %; pressoché stabili le uova ( -1,3 %). In flessione anche il prezzo del latte (-2,8 %). Prezzi medi nel 2005 ( /ql ) di alcune produzioni agricole/zootecniche e confronto con il 2004 Anno 2004 Anno 2005 Variazione % Frumento tenero 12,0 12,0 = Barbabietola 5,12 3,55-30,6 Mais 11,40 11,8 +3,6 Sorgo 11,50 11,0-4,3 Medica (prodotto secco) 10,0 7,5-25,0 Pesche 23,0 22,0-4,3 Nettarine 20,0 21,0 +5,0 Mele 22,0 22,0 = Pere 28,0 43,0 +53,6 Actinidia 32,0 42,0 +31,3 Uva ,6 Carne vitellone (peso vivo) ,6 Carne suina (peso vivo) ,3 Pollame (peso vivo) ,0 Latte vaccino ,8 Uova ,3 22

27 Produzione lorda vendibile Nel 2005, la P.L.V. provinciale è calcolata in , in flessione del 5,2 rispetto allo scorso anno. Un risultato questo in sintonia col dato regionale, in flessione del 6,6 %. La P.L.V. regionale è risultata pari a 3.463,46 milioni di Euro, a fronte dei 3.707,58 milioni di euro del Il forte aumento nelle quantità prodotte, imputabile al settore delle coltivazioni, è stato accompagnato da un livello molto basso dei prezzi. Prezzi, che per certe produzioni quali pesche, nettarine e susine costituiscono, come nello scorso anno, una vera e propia Caporetto. Effimero quindi l aumento della P.L.V. ad ettaro riscontrato per la maggior parte delle colture frutticole, in media aumentata del 16,6%. Annata deludente per il comparto viticolo, con la P.L.V. ad ettaro in calo del 35,9 % rispetto allo scorso anno. Complessivamente la P.L.V. delle colture arboree cala del 6,4 % rispetto al 2004, trascinata al ribasso dal settore viticolo. Risultati deludenti anche dal settore delle foraggere (-38 %); pressoché stabile la P.L.V. del settore cerealicolo grazie alle buone rese produttive. Risultati positivi dal comparto delle colture industriali, con una P.L.V complessiva in aumento del 9,7 %; spiegabile con l aumento delle superfici coltivate e quindi delle quantità prodotte. Stesse considerazioni per le colture sementiere ed orticole, grazie all aumento delle superfici coltivate e delle rese ottenute. Risultati deludenti per il settore zootecnico: la P.L.V. provinciale è risultata pari ad : in calo del 3 % rispetto allo scorso anno. In particolare annata difficile per i suini e avicunicoli. In riferimento alla P.L.V. ad ettaro, si evidenziano alcune situazioni: P.L.V ad ettaro nell anno 2005 ( per le arboree riferita alla sola sup. in prod. ) di alcune produzioni agricole e confronto con il Provincia di Ravenna - EURO - Anno2004 Anno 2005 Variazione % (escluso compenso Ue) (escluso compenso Ue) Frumento tenero ,4 Barbabietola ,2 Mais ,0 Sorgo ,3 Pesche ,6 Nettarine ,7 Mele ,4 Pere ,9 Actinidia ,2 Vite ,9 P.L.V Complessiva ( ) di alcuni comparti zootecnici e confronto con il Provincia di Ravenna Anno 2004 Anno 2005 Variazione % Bovini (carne e latte) ,6 Suini ,0 Avicunicoli (carne e uova) ,5 P.L.V. provinciale a confronto con quella regionale ( milioni di euro ) ANNO 2005 Erbacee % Arboree % Zootecnica % Totale % Ravenna 112,61 31,1 164,81 45,5 84,86 23,4 362, Regione 1.108,39 32,1 798,94 23, ,13 45, , Incidenza P.L.V. provinciale rispetto a quella regionale ( milioni di euro ) ANNO 2005 Erbacee % Arboree % Zootecnica % Totale % Ravenna 112,61 10,2 164,81 20,7 84,86 5,5 362,28 10,5 Regione 1.108, , , ,

28 Margine Dall analisi di un gruppo di aziende agricole di grandi dimensioni, si è cercato di valutare il margine, al netto dei costi variabili, che le varie colture attuate hanno fornito nell annata agraria Si sono quindi messi a confronto i ricavi ottenuti dalle produzioni agricole delle aziende prese in considerazione e i relativi costi variabili. Tra i costi variabili sono stati considerati: concimi, antiparassitari, piantine, sementi, costi di magazzino, servizi e assistenza, energia elettrica, manutenzioni, macchine, attrezzi, trasporti, manodopera, Scau, varie; in riferimento ai ricavi, si sono utilizzati quelli medi aziendali. Da notare che i ricavi delle colture cerealicole sono in alcuni casi alti per l elevata incidenza della destinazione a seme che hanno tali colture all interno delle aziende considerate. Dall analisi è scaturita la seguente tabella: Analisi dei ricavi e dei costi variabili di alcune colture in Provincia di Ravenna tipologia grandi aziende - Annata Coltura Ricavi /Ha (compreso contributo Reg,1257) Costi variabili /Ha Margine /Ha Anno 2005 Grano tenero Grano tenero bio Grano duro Orzo Barbabietola Barbab. Da seme Mais Mais Ceroso Soia Sorgo Girasole Girasole bio Girasole da seme Medica Medica nuovo impianto Pisello verde Pisello verde bio Pisello seme Ravanello da seme Cicoria da seme Spinacio Spinacio 2 racc Pomodoro bio Fagiolino bio.1 rac Fagiolino bio.2 rac Bieta da taglio Pesco prod Pero bio prod Melo Vite prod

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