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1 RAPPORTO SULLA SITUAZIONE DELLA COTURNICE IN ALTO ADIGE Luglio 5

2 RAPPORTO SULLA SITUAZIONE DELLA COTURNICE IN ALTO ADIGE 5 INDICE. Distribuzione Censimenti primaverili Analisi del prelievo venatorio Sintesi dei risultati

3 . Distribuzione Le informazioni raccolte presso i guardiacaccia, nel triennio 7-9, hanno permesso di elaborare il quadro distributivo della Coturnice sul territorio provinciale. La cartografia distributiva viene progressivamente aggiornata, in base ad ulteriori segnalazioni dei guardiacaccia e tramite le conoscenze raccolte nell ambito dei censimenti effettuati dal personale dell Ufficio caccia e pesca, in collaborazione con l Associazione Cacciatori Alto Adige. Il dato, aggiornato al 5, vede la Coturnice in Alto Adige presente su circa 5.6 ettari di territorio montano (escluso il Parco Nazionale dello Stelvio, territorio per il quale non si dispone di informazioni attuali). La Coturnice ha delle esigenze ambientali molto specifiche. Essa predilige ambienti ripidi con affioramenti rocciosi o ghiaioni, ma inframmezzati da vegetazione erbacea, esposti a meridione e tendenzialmente asciutti. Ne consegue, che solo una parte del territorio provinciale può essere considerata idonea ad ospitare la specie. Inoltre, l occupazione dello spazio non è continua, ma a macchia di leopardo, con la selezione, nell ambito dei versanti meridionali, delle zone più idonee. In Alto Adige, le aree di distribuzione della specie si concentrano soprattutto nel settore occidentale della provincia, dalle Alpi Retiche al gruppo del Tessa, mostrando una buona continuità territoriale, in parte manifesta anche nel distretto di Vipiteno (Alpi di Stubai). Nel resto del territorio provinciale l areale di presenza della Coturnice è molto più frammentato; tale specie risulta essere pressoché assente nella parte meridionale dell Alto Adige. Come per la pernice bianca, anche per questa specie, che compie migrazioni stagionali, è possibile distinguere areali estivi, invernali, primaverili di cui, ai fini della stima dell entità di un popolamento eseguito in base a censimenti limitati alla primavera, è opportuno valutare l estensione. A tale scopo, è stata elaborata, sulla base dei dati disponibili e alla valutazione delle altitudini e delle esposizioni selezionate dalla specie in primavera, una carta distributiva degli areali primaverili. In base ad oltre 7 osservazioni primaverili raccolte nel corso degli anni 7-5, risulta evidente che le fasi di corteggiamento e formazione delle coppie a primavera, avvengono al di sotto dei 55 metri e su versanti con esposizione da est a sudovest (pressoché evitate sono, invece, le esposizioni O-NO-N- NE). Da tale elaborazione, deriva che su circa 5.6 ettari di territorio complessivamente segnalato (quindi frequentato nell ambito di tutte le stagioni), un estensione di circa 3. ettari può considerarsi frequentata dalla Coturnice durante il periodo primaverile. La distribuzione del territorio idoneo alla specie, come anche le densità, risultano molto differenziate tra i diversi gruppi montuosi, per cui si rende necessaria una differenziazione dei dati per aree geografiche, al fine di poter correttamente valutare quali siano le consistenze dei popolamenti e le loro dinamiche su vaste aree relativamente omogenee dal punto di vista fitoclimatico e pedologico. 3

4 Fig. : Distribuzione della coturnice sul territorio provinciale, sulla base dei dati forniti dai guardiacaccia delle singole riserve ed aggiornati nel corso dei censimenti 8-5. Distretto montuoso Territorio primaverile (in ettari) % sul totale Alpi Retiche e dell'ötztal 6.63 Gruppo del Tessa 5.4 Val d'ultimo Maddalene.7 Settore occidentale.787 Ha 55% Mendola-Roen 36 Dolomiti meridionali 59 Dolomiti centrali 47 Dolomiti orientali 3 Dolomiti.3 Ha 5% Alpi dello Zillertal e Vedrette di Ries.588 Alpi dello Stubai 4.8 Alpi Sarentine.494 4% Totale Alto Adige 3. Tab.. : Ripartizione del territorio primaverile di coturnice tra i diversi gruppi montuosi dell Alto Adige. 4

5 . Censimenti primaverili 5 Il censimento primaverile della coturnice è stato condotto quest anno nel periodo compreso tra il 6 aprile ed il 8 maggio. Rispetto ai precedenti anni si è cercato di incrementare le superfici campione perlomeno nel settore centrale (Alpi Breonie e Sarentine). Al fine di definire la consistenza dei popolamenti e di poter confrontare i risultati in annate successive, risulta infatti necessario che le condizioni meteorologiche, nonché di copertura nevosa del suolo, non possano influenzare il comportamento dei maschi territoriali. Coperture nevose persistenti o copiose nevicate tardive, possono infatti determinare uno spostamento degli animali, così come precipitazioni cospicue o venti particolarmente forti possono inibire le attività di canto, vanificando, di fatto, gli sforzi di censimento. I censimenti della primavera 5, effettuati da -5 tecnici dell ufficio caccia e pesca e associazione cacciatori, hanno riguardato aree campione per complessivi 335 ettari (il 4% del territorio primaverile occupato dalla coturnice) dei quali solamente relativi al Sonnenberg venostano. Le aree campione sono state selezionate in maggior misura in Val Venosta (83 ettari), quindi nel distretto di Merano (con 7 ettari in Val d Ultimo e Maddalene); ulteriori 684 ettari sono stati censiti nel settore delle Alpi Breonie che racchiude quasi l inrtero distretto venatorio di Vipiteno, mentre sono stati 377 gli ettari percorsi nelle Alpi Sarentine. I.7 ettari complessivamente monitorati di questo settore centrale delle Alpi altoatesine rappresentano ben il 6% del territorio occupato in primavera dalla specie tra le Alpi Breonie e le Sarentine. Si ritengono pertanto i risultati ottenuti altamente rappresentativi dello status della coturnice in quest area. Ugualmente le due aree campione rilevate nell unità gestionale Alpi dello Zillertal-Vedrette di Ries, benché limitate nel complesso a circa 5 ettari, costituiscono quasi il % del territorio primaverile conosciuto della coturnice nell area. La forte frammentazione degli ambienti di coturnice in Dolomiti e la loro a volte difficile raggiungibilità hanno ancora una volta penalizzato le attività di censimento in tali distretti, per i quali ci si è limitati ad un area campione di circa ettari a fronte di una distribuzione territoriale stimata per la specie di circa ettari. Proporzionalmente adeguata, si ritiene tuttavia che una sinbgola area campione non possa ritenersi rappresentativa di territori così diffusi come quelli dolomitici che rappresentano oltre un quarto della superficie totale delle montagne altoatesine. Le aree selezionate sono state percorse da a 5 operatori esperti muniti di richiamo registrato, allo scopo di stimolare la risposta dei maschi territoriali. Sebbene vi sia una differenza nella disponibilità alla risposta da parte degli individui a seconda della densità di maschi (si ottengono più facilmente risposte nelle aree con concentrazioni maggiori), si ritiene sufficientemente valido il metodo, collaudato dagli operatori negli ultimi 7 anni, al fine di fornire indicazioni riguardanti le densità primaverili della specie. 5

6 Fig. : Localizzazione delle aree di censimento nel 5 Come negli anni precedenti, si è preferito concentrare i censimenti nel settore occidentale della provincia (come ben evidenziato in figura ), maggiormente vocato alla coturnice, e dove la gestione venatoria della specie è più significativa. Rispetto ai precedenti anni è stato possibile, viste le condizioni meteo favorevoli, approfondire le indagini sugli altri settori come anzi descritto Risultati dei censimenti in Val Venosta Dei 6.63 ettari di territorio primaverile utile alla specie, 58 sono stati percorsi durante il censimento 5, ovvero il 8% del totale. Le densità rilevate sono risultate in leggero aumento, con 3,9 maschi/ ettari, valore che valutato sull andamento degli ultimi tre anni delinea una sostanziale stabilità dei popolamenti, pur sempre di molto inferiori ai valori riscontrati negli anni 8-. La densità ottenuta sulle aree campione permette di estendere il dato di popolamento all intero territorio primaverile del distretto montuoso con una stima degli effettivi che ammonterebbero, tra Val Venosta e Gruppo del Tessa, ad oltre 9 capi, (considerando una sex ratio pari a, maschi per femmina). Una valutazione percentuale dei capi assegnati rispetto al 6

7 popolamento nel settore occidentale, vede assegnato all abbattimento per l anno 4, un 5 % del popolamento primaverile. Territorio Popolazione Capi % autorizzati sul primaverile(ha) primaverile stimata autorizzati/abbattuti popolamento Unità territoriale vocato/campionato Densità 5 (M/ Ha) ( + ) nel 4 stimato Alpi Retiche e dell'ötztal 6.63 /.58 3, /4 5% Tab.. : Quadro riassuntivo delle consistenze dei popolamenti di coturnice nel settore occidentale stimate in base ai censimenti 5 e confronto con i dati del prelievo venatorio 4. Nel periodo 8, nelle aree censite del settore occidentale della provincia, era stata riscontrata una tendenza ad una diminuzione progressiva e consistente delle densità rilevate. Nel 3, secondo quanto emerso dai censimenti, si era manifestata una leggera ripresa dei popolamenti, tornati poi ai livelli del e stabilizzatisi negli anni seguenti attorno a questi valori. Malgrado il conclamato trend negativo, il settore venostano rappresenta in ambito alpino una zona che ospita ancora discrete consistenze dei popolamenti della specie. L andamento dei monitoraggi primaverili degli ultimi anni viene evidenziato dal grafico proposto in figura 3, elaborato per le aree campione della Val Venosta e Senales, in cui in questi 8 anni si è dedicato il maggior sforzo di censimento e per le quali il confronto con gli anni precedenti viene ritenuto più che affidabile. Val Venosta - Senales N maschi/ ha , 5,4 3,8 3,7 4, 3,7 3, Fig. 3: Valori medi delle densità primaverili di coturnice (numero di maschi territoriali su ha di territorio vocato) rilevate negli ultimi 8 anni, relativamente alle aree campione della Val Venosta e Senales con estensioni complessivamente oscillanti tra 38 e 3 ettari, a seconda dello sforzo di censimento dedicato annualmente. anno 7

8 Risultati dei censimenti nell area della Val d Ultimo-Maddalene Tra le riserve di San Pancrazio, Lauregno e Proveis sono stati censiti 7 ettari di area campione che rappresentano il 3% circa dell intero territorio segnalato come vocato per la coturnice in quest area montuosa. Il valore medio di densità dei maschi territoriali per quest area risulta pari a 3,, permettendo una stima del popolamento, tra maschi e femmine presenti in primavera, di oltre 6 capi complessivi. Territorio primaverile(ha) vocato/campionato Popolazione primaverile stimata ( + ) Capi autorizzati/abbattuti nel 4 % autorizzati sul popolamento stimato Unità territoriale Densità 5 (M/ Ha) Val d'ultimo Maddalene Mendola-Roen.7 / 7 3, 64 4/ 6% Tab.3: Confronto tra assegnazioni/abbattimenti 4 e popolamenti stimati in base ai censimenti primaverili eseguiti nel 5 nel distretto montuoso delle Maddalene-Val d Ultimo. Con 4 capi assegnati e abbattuti nel 4, la percentuale di capi assegnati sul popolamento primaverile si avvicina al 6%. Risultati dei censimenti nei distretti settentrionale e nord orientale (Vipiteno e Alpi dello Zillertal) In tali aree geografiche, i censimenti sono stati intensificati quest anno per avere indicazioni più accurate su questi settori montuosi a medio-bassa vocazionalità per la coturnice. Unità territoriale Territorio primaverile(ha) vocato/campionato Densità 5 (M/ Ha) Popolazione primaverile stimata ( + ) Capi autorizzati/abbattuti nel 4 Alpi dello Stubai 4.8 / 684,3 74 / Alpi dello Zillertal e Vedrette di Ries.588 / 56,4 4 / Tab.4: Dati di censimento e stima dei popolamenti per il distretto di Vipiteno (Alpi dello Subai) ed Alpi dello Zillertale-Vedrette di Ries Sono stati infatti censiti, in questi due distretti montuosi, quasi ettari complessivi di aree campione,, ovvero circa il 6% del territorio primaverile della coturnice nell area. Come riportato in tabella 4, il valore medio delle densità riscontrate nelle aree campione censite risulta denota notevoli affinità tra le due zone.con valori espressi discreti. 8

9 Il calo riscontrato della coturnice negli ultimi anni e la mancanza di segnali di ripresa dei suoi popolamenti hanno giustificato la sospensione, per il 4, del prelievo venatorio in tutti i settori centro orientali della provincia..risultati dei censimenti nelle Alpi Sarentine Unità territoriale Territorio primaverile(ha) vocato/campionato Densità 5 (M/ Ha) Popolazione primaverile stimata ( + ) Capi autorizzati/abbattuti nel 4 % autorizzati sul popolamento stimato Alpi Sarentine.494/377,8 37 / Tab.5: Dati di censimento e stima dei popolamenti per le Alpi Sarentine I valori medi di densità ottenuti dai censimenti effettuati in questo settore rivelano una sofferenza della specie non riscontrata negli altri distretti montuosi. Estrapolazione dei dati di censimento a livello provinciale In sintesi si può affermare che i valori di densità normalmente riscontrati nel settore occidentale della provincia (Alpi Retiche e dell Ötztal), rimangono notevolmente al di sopra dei restanti settori della provincia che tuttavia, ad eccezione delle Alpi Sarentine, (le quali presentano valori decisamente bassi e preoccupanti), sembrano manifestare una leggera ripresa dei popolamenti. Nell area dolomitica l areale della coturnice risulta molto frammentato, con concentrazione dei popolamenti su piccole superfici disgiunte (vedi figura ), ed estensione territoriale limitata, non raggiungendo i. ettari complessivi. L unica area campione censita di quasi ettari esprime una densità media pari a,5 maschi/, inferiore certo a quella riscontrata negli altri settori ad eccetto delle Alpi Sarentine. Si ritiene infine interessante fare un analisi più approfondita dei censimenti eseguiti in questi anni nella riserva di Mazia che, ogni anno, subisce il maggior prelievo di coturnice a livello provinciale. Dal 8 ad oggi sono stati annualmente prelevati in questa riserva dai ai 5 capi di coturnice. La caccia viene effettuata di regola sul versante orografico destro, che presenta una situazione di eccellente vocazionalità per la specie e facile accessibilità. Nel 4, sulla base dei censimenti che manifestavano un notevole calo delle densità medie rispetto anche alle altre aree campione della Val Venosta, la caccia alla coturnice in tale riserva è stata sospesa Il censimento condotto quest anno sulla stessa area soggetta al prelievo venatorio mostra rispetto agli anni precedenti, una notevole ripresa dei popolamenti, con densità medie più che raddoppiate rispetto allo scorso anno 9

10 Sonnseite Matsch 7 6 5,8 5 densità 4 3 4,3 4,3 4, 4,,6, 8 (6 ha) (6 ha) (3 ha) (344 ha) 3 (37 ha) 4 (8 ha) 5 (344 ha) anno Fig. 4: Valori medi delle densità primaverili di coturnice in Val di Mazia in aree sottoposte a intenso prelievo venatorio. 3. Analisi del prelievo venatorio Nel corso degli ultimi decenni si è assistito ad un progressivo calo del prelievo fino ad un minimo storico raggiunto negli anni 8. Tale decremento del prelievo è sicuramente dovuto in primo luogo ad una rarefazione della specie, causata da una perdita di habitat, soprattutto nelle sue zone di svernamento. Il calo delle presenze di coturnice è documentato soprattutto nelle aree di presenza storica di bassa quota. In tali aree, sono totalmente scomparse le colture cerealicole, sostituite progressivamente da colture agricole intensive (frutteti e vigneti). In altre realtà, i pascoli aperti sui pendii più ripidi, non essendo più oggetto di pascolo, si sono progressivamente andati chiudendo, colonizzati dal bosco o rimboschiti artificialmente, come accaduto nel Sonnenberg venostano.. I versanti medi ed inferiori della Val Vensota rimasti liberi dai rimboschimenti effettuati negli anni 5-6, negli ultimi anni sono andati soggetti ad una conversione colturale deleteria per i popolamenti di coturnice. I pascoli aridi di tali versanti vengono infatti rapidamente convertiti in prati pingui ed irrigati, un ulteriore fattore di sottrazione dell habitat a carico della coturnice.

11 Un certo influsso sulla riduzione degli abbattimenti è da ricondurre anche alla contingentazione del prelievo della coturnice alle riserve della Val Venosta, prevista già nel calendario venatorio Si rammenta inoltre il divieto assoluto di prelievo della Coturnice su tutto il territorio provinciale disposto per gli anni e Fig. 5: Statistica di prelievo della Coturnice in Alto Adige La caccia alla coturnice è stata sospesa dal 986 al 988 nonché dal 99 al 996 e riaperta nel 997, con capi abbattuti. Da allora la quota di prelievo è nuovamente diminuita fino al 6. Dal 7, il prelievo si è assestato intorno ai capi all anno, con una lieve flessione nel. Come evidenziato in tab. 6, il prelievo venatorio sulla Coturnice si concentra nei distretti venatori di Merano e della Val Venosta. Distretto venatorio Bolzano Bressanone Brunico Merano Alta Pusteria Vipiteno Bassa Atesina Venosta Totale Tab. 6: Prelievo venatorio sulla Coturnice, suddiviso per distretti La notevole differenza fra il contingente di prelievo autorizzato e quello effettuato nell ultimo decennio è ascrivibile a due fattori: alla generosa assegnazione di abbattimenti nonché al contenuto interesse venatorio dei cacciatori delle riserve dell Alto Adige nei confronti della coturnice. Ciò è riscontrabile anche dal grafico sottostante. Dal 997, quando sono stati abbattuti capi, la caccia alla Coturnice è stata in continua diminuzione fino all anno 4. Da allora il prelievo è oscillato annualmente tra 9 e capi.

12 Nel 4, in seguito ai bassi valori medi di densità dei popolamenti della specie riscontrati negli ultimi anni, l attività venatoria a carico della coturnice è stata mantenuta solamente nei distretti occidentali (Val Venosta e meranese) con esclusione della riserva di Mazia per la quale si è provveduto, come per la restante parte del territorio altoatesino, a chiudere il prelievo Concesse Abbattute Concesse Abbattute Fig.7: Confronto tra concessioni ed abbattimenti della specie dall entrata in vigore della valutazione di incidenza sul prelievo venatorio Numero abbattimenti bewilligte coturnici Steinhühner concesse erlegte coturnici Steinhühner abbattute Anno

13 Fig.8 : Distribuzione delle assegnazioni e del prelievo venatorio di Coturnice 4 sul territorio provinciale suddiviso per unità gestionali 5. Sintesi dei risultati In base ai censimenti condotti nel corso della primavera 4, non è possibile effettuare una valutazione complessiva a livello provinciale. Settore occidentale Nel settore occidentale della provincia, le densità rimangono grosso modo quelle riscontrate negli ultimi anni.. Quindi anche nei distretti venatori della Val Venosta, si fa sentire la sofferenza della specie, rilevata soprattutto nei restanti settori del territorio altoatesino. Sebbene sia stato mantenuto il prelievo venatorio, la quantità di capi prelevati si è notevolmente ridotta, soprattutto grazie alla chiusura del prelievo per la riserva di Mazia, dove la coturnice, in base ai censimenti effettuati, ha avuto quest anno un notevole incremento positivo. Val d Ultimo e Maddalene Tale settore risulta ancora, a livello provinciale, uno dei migliori come vocazionalità per la coturnice, che anche qui però risente della fase regressiva degli ultimi anni 3

14 Distretto di Vipiteno e Alpi altoatesine orientali In tali aree geografiche, i censimenti sono stati condotti su aree campione rappresentative. Come riportato in tabella 4, il valore medio delle densità riscontrate nelle aree campione censite risulta pari a,3-,4 maschi/ ettari di territorio. Sebbene tali valori medi siano da ritenersi mediamente bassi, mostrano una leggera ripresa dei popolamenti nel settore centro settentrionale della provincia. Alpi Sarentine e Dolomiti I dati raccolti confermano ancora questi due distretti montuosi come quelli maggiormente critici per i popolamenti della specie. Le basse densità riscontrate in particolare sulle Alpi Sarentine non lasciano pensare vi sia stata alcuna ripresa dei popolamenti rispetto agli anni passati. Abbattimenti coturnice 4 Coturnici abbattute /5 significa assegnate/5 abbattute Ufficio Caccia e pesca Fig.9 : Distribuzione delle assegnazioni e del prelievo venatorio di Coturnice 4 sul territorio provinciale suddiviso per riserve di caccia 4

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