Osservatorio trimestrale sulla crisi di impresa
|
|
- Giovanna Luciani
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Marzo 2011 Osservatorio trimestrale sulla crisi di impresa Quarto trimestre 2010
2 Ma nel quarto trimestre i dati destagionalizzati mostrano un calo del 9% rispetto al picco del terzo trimestre Secondo gli archivi di Cerved, nel terzo trimestre del Oltre 20 mila le imprese fallite durante la crisi I fallimenti La lunga corsa dei fallimenti è proseguita nell ultima parte del 2010, che risulta l anno peggiore per i default da quando nel 6 è stata riformata la disciplina fallimentare. Ciò nonostante, gli ultimi dati sembrano suggerire che la fase più difficile sia alle spalle e una possibile inversione di tendenza nei prossimi mesi. Tra ottobre e dicembre del 2010 si contano circa fallimenti: pur facendo registrare per l undicesimo trimestre consecutivo un tasso di crescita a due cifre rispetto allo stesso periodo dell anno precedente (+11%), il valore risulta notevolmente inferiore rispetto ai tassi osservati nei trimestri precedenti (che si erano attestati in un range tra il +19% e il +42%). Segnali positivi confermati dai dati destagionalizzati e corretti per il numero di giornate lavorative: su base omogenea, il numero dei fallimenti aperti tra ottobre e dicembre evidenzia infatti una flessione dell 8,8% rispetto al picco registrato tra luglio e settembre. Complessivamente, nel 2010 sono state aperte più di 11 mila procedure fallimentari: è il valore più alto da quando, tra il 6 e il 7, è stata riformata la disciplina sulla crisi di impresa, che di fatto ha escluso un numero rilevante di piccole aziende dall ambito di applicazione della legge. Rispetto al 9 le procedure sono aumentate di circa il 20%, proseguendo la dinamica già sostenuta dell anno precedente (+25%). Nel corso degli ultimi due anni gli incrementi maggiori hanno riguardato le società di capitale (+27,5% tra dati grezzi destagionalizzati e corretti per i giorni lavorativi Il numero di fallimenti (12010, dati trimestrali) q1q2q3q4q1q2q3q4q1q2q3q4q1q2q3q4q1q2q3q4q1q2q3q4q1q2q3q4q1q2q3q4q1q2q3q4q1q2q3q ,5% Aperture di fallimenti in Italia numero di procedure e tassi di crescita sull'anno precedente 4,4% +0,7% 23,2% +7,3% I fallimenti per forma giuridica tassi di variazione sullo stesso periodo dell'anno precedente 22,9% +5,9% ,0% 16,7% Società di Capitali Società di Persone altre forme 16% 40,7% +21,6% +25% 13,3% +19,6% Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata
3 9 e 8 e +23,2% tra 2010 e 9), la forma giuridica in cui si concentra il numero maggiore di fallimenti. Tra le società di persone la frenata nel 2010 è netta (+22,9% nel 9 contro il +10% nel 2010), mentre nelle altre forme i tassi si attestano al +16,7% nel 9 e al +13,3% nel Le imprese che operano nell industria restano le più colpite dalla crisi: tra 9 e 2010 hanno dovuto dichiarare default più di 5 mila imprese manifatturiere, con un incidenza rispetto alle aziende che operano nell industria che è aumentata tra 9 e 2010 da 36,1 (fallimenti su 10 mila aziende operative) a 45,2 (oltre il doppio dell insolvency ratio calcolato per il complesso dell economia, pari a 20). Nel comparto delle costruzioni all incremento del 34% nel 9 è seguito nel 2010 un rallentamento (+15%). Con più di 4 mila fallimenti negli ultimi due anni, le costruzioni risultano il secondo ramo d attività per insolvency ratio (che, nel 2010 si è attestato a 27,5). Oltre un terzo dei 20 mila fallimenti aperti nel 9 e nel 2010 ha toccato imprese che operano nel commercio, negli esercizi ricettivi, nei trasporti o nelle comunicazioni, con un incremento delle procedure del 17% nell ultimo anno e un insolvency ratio leggermente inferiore rispetto alla media complessiva (19,3 contro 20). Le società che operano nelle attività finanziarie e nei servizi hanno evidenziato nel 2010 un IR pari a 15,1 (12,5 nel 9), con un incremento delle procedure pari al 22,9%. L incidenza più bassa dei fallimenti si registra tra le aziende che operano negli altri comparti (IR pari a 7,6 nel 2010). 36,1 45,2 Manifattura e produzione e distribuzione energia 27,4% 24,8% Manifattura e produzione e distribuzione energia Insolvency ratio per macrosettore di attività 24,2 fallimenti aperti su 10 mila imprese operative 27,5 Costruzioni Alimentari Legno e prodotti in legno Elettronica Carta ed editoria Altre industrie Minerali non metalliferi Metallurgia Tessili e abbigliamento Meccanica Calzature, borse e cuoio Gomma e plastica Mezzi di trasporto 16,6 19,3 Commercio, alberghi, ristoranti, trasporti e comunicazioni 12,5 15,1 Attività finanziarie, immobiliari, noleggio e informatica I fallimenti per macrosettore di attività tassi di variazione sullo stesso periodo dell'anno precedente 28,7% Attività finanziarie, immobiliari, noleggio e informatica 22,9% 22,0% 17,9% Altro 19,6% 17,1% Commercio, alberghi, ristoranti, trasporti e comunicazioni I fallimenti nell'industria insolvency ratio (fallimenti ogni 10 mila imprese operative) 12,8 17,8 22,9 23,5 32,2 36,5 39,7 45,5 38,4 46,6 40,7 47,2 38,5 53,5 43,7 58,7 49,6 63,3 58,4 70,9 60,7 6,3 Altro 33,6% ,6 14,7% Costruzioni ,4 83,4 87, Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata
4 In ambito manifatturiero, la crisi si è fatta sentire soprattutto nel settore dei mezzi di trasporto (IR pari a 87,2 nel 2010 per un incremento del 44% rispetto all anno precedente), nella produzione di articoli in gomma e plastica (83,4, ma una riduzione del 5%), in settori tipici tradizionali come quelli dell industria calzaturiera e del tessile (IR pari rispettivamente a 70,9 e 58,7) e in uno avanzato come quello della meccanica (IR 63,3) nel quale sono fallite più di imprese. Nonostante un incremento dei casi di procedura del 37% nel corso del 2010, l industria alimentare rimane la meno esposta (IR pari a 17,8), seguita da quella del legno (23,5) e dall elettronica (36,5). Mentre nel 9 l impennata dei fallimenti aveva riguardato soprattutto le aree del Nord (con incrementi del 35% nel Nord Ovest e del 28,4% nel Nord Est), nel 2010 la dinamica del fenomeno è risultata più omogenea sul territorio nazionale: le procedure crescono a un tasso del 21,5% nel Nord Ovest, del 20,9% nel Centro, del 18,4% nel Nord Est, del 17,4% nel Sud e nelle Isole. Il Nord rimane comunque l area del Paese in cui è maggiore l incidenza dei fallimenti: l insolvency ratio si attesta a 23,8 punti nel Nord Ovest (dove si contano oltre 6 mila fallimenti nell ultimo biennio), soprattutto a causa dell alto livello dell indice registrato in Lombardia (28,1), la regione italiana che conta il maggior numero di casi (più di 4 mila nel corso del 92010). Più bassa della media italiana l incidenza in Piemonte (18,6), in Liguria (15,4) e soprattutto in Val d Aosta (6,7). Nel Nord Est l IR tocca quota 21,7 nel 2010, con valori più elevati nel Friuli (25,9), nel Veneto (25,2), leggermente 28,4% 18,4% I fallimenti per area geografica tassi di crescita rispetto all'anno precedente 35,0% 21,5% 20,9% 17,5% 18,1% 17,4% Nord Est Nord Ovest Centro Sud e Isole 18,4 21,7 Insolvency ratio per area geografica fallimenti aperti su 10 mila imprese operative 19,7 23,8 17,8 21,2 13,0 Nord Est Nord Ovest Centro Sud e Isole Valle d'aosta Basilicata Molise Trentino Alto Adige Calabria Sardegna Puglia Sicilia Liguria Campania Piemonte Lazio Abruzzo Emilia Romagna Umbria Toscana Veneto Friuli Marche Lombardia I fallimenti per regione insolvency ratio e tassi di variazione (tra parentesi), ,1 6,7 (25%) 11,1 (+30%) 11,2 (+%) 12,2 (9,2%) 13,6 (+15,3%) 14,1 (+74,8%) 14,2 (+1%) 14,6 (+17,1%) 15,4 (+11,4%) 16,7 (+18,5%) 18,6 (+25%) 18,8 (+14,9%) 19,2 (+10,2%) 19,3 (+9,8%) 20,0 (7,9%) 22,6 (+31,5%) 25,2 (+34%) 25,9 (+5,1%) 26,4 (+32,2%) 28,1 (+21,7%) Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata
5 inferiori della media dell area in Emilia Romagna (19,3), e decisamente più bassi in Trentino Alto Adige (12,2, regione in cui il fenomeno è in calo). Tra le regioni centrali (in media l IR si attesta nel centro a 21,2) a soffrire sono soprattutto quelle a maggiore vocazione industriale come le Marche (26,4) e la Toscana (22,6), che fanno registrare incrementi tra 2010 e 9 superiori al 30%. In calo i fallimenti in Umbria, con un IR pari a quello nazionale, mentre nel Lazio l IR ha toccato quota 18,8. In tutte le regioni del Sud e delle Isole gli IR si attestano tra gli 11 e i 15 punti; fanno eccezione la Campania (16,7, con un incremento del 18,5%) e l Abruzzo (19,2 con un incremento del 10,2%). Con un insolvency ratio pari a quasi il doppio della media italiana (39), Ancona è la provincia in cui nel 2010 l incidenza dei default è maggiore (e ha mostrato un netto peggioramento tra 9 e 2010), seguita da Pordenone (36), Milano (34), Lucca (33) e Treviso (33). Le province maggiormente colpite dai fallimenti sono nel CentroNord, mentre Teramo risulta essere la prima del Mezzogiorno. Viceversa, Rieti (IR pari a 2,1), Benevento (4), Grosseto (4,2), Aosta (6,7) e Crotone (7,2) risultano le province del Paese meno toccate dai fallimenti. Se si considerano le venti Camere di Commercio in cui è iscritto il numero maggiore di imprese operative, a parte le già citate Milano e Treviso, sono Bergamo (IR pari a 30), Vicenza (29), Venezia (28,2) le province con la maggiore incidenza dei fallimenti. Vicini alla media nazionale gli indici calcolati per Torino (21,9), Roma (21,4) e Napoli (20,3). I dati indicano chiaramente che la maggior parte dei fallimenti riguarda imprese di piccola dimensione (con Le province con i maggiori IR fallimenti su 10 mila imprese operative rkg provincia 1 Ancona 29,7 39,3 2 Pordenone 33,2 36,1 3 Milano 27,8 34,4 4 Lucca 23,0 33,2 5 Treviso 27,1 33,1 6 Prato 28,9 31,0 7 Lecco 23,9 30,2 8 Terni 34,5 30,0 9 Bergamo 25,8 30,0 10 Novara 17,0 29,6 11 Vicenza 18,1 29,1 12 Lodi 16,4 28,5 13 Teramo 29,2 28,3 14 Venezia 21,5 28,2 15 Monza e Brianza 19,9 27,9 16 Gorizia 31,7 27,3 17 Vibo Valentia 18,9 27,0 18 Brescia 21,9 26,7 19 Pistoia 23,3 25,7 20 Arezzo 15,8 25,2 Gli IR nelle province con più imprese fallimenti su 10 mila imprese operative rkg provincia 1 Milano 27,8 34,4 2 Treviso 27,1 33,1 3 Bergamo 25,8 30,0 4 Vicenza 18,1 29,1 5 Venezia 21,5 28,2 6 Brescia 21,9 26,7 7 Firenze 17,6 24,5 8 Bologna 23,2 23,2 9 Padova 20,1 22,5 10 Torino 19,2 21,9 11 Roma 19,6 21,4 12 Catania 18,0 20,8 13 Napoli 17,7 20,3 14 Verona 10,7 19,1 15 Palermo 15,7 18,1 16 Genova 16,9 17,6 17 Bari 16,6 15,6 18 Salerno 13,0 14,9 19 Caserta 11,3 13,2 20 Cuneo 6,4 9, Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata
6 un attivo che tre anni prima dell insorgere della crisi era inferiore a 2 milioni di euro), anche se il fenomeno cresce a ritmi più sostenuti all aumentare della dimensione aziendale: le procedure sono aumentate tra 2010 e 9 del 17,7% tra le società con un attivo minore di 2 milioni, del 32% tra quelle con un attivo compreso tra 2 e 10 milioni, del 46% tra quelle con attivo compreso tra 10 e milioni, del 105,6% per le società maggiori. L incidenza delle procedure è risultata nel 2010 particolarmente alta tra le aziende che tre anni prima della crisi avevano un attivo compreso tra 2 e 10 milioni di euro (un IR pari a 136), per calare tra quelle di dimensione maggiore (IR pari a 127 tra quelle nella fascia 10 milioni e a 54 per quelle con attivo oltre milioni); più basso l IR tra le società che non avevano presentato un bilancio tre anni prima della crisi e quelle con un attivo inferiore a 2 milioni (pari rispettivamente a 74 e a 69). Fallimenti per dimensione dell'impresa dimensione di impresa in base al totale dell'attivo, solo società di capitale ,7% ,3% % ,5% ,6% no bilancio minore di 2 mil tra 2 e 10 mil tra 10 e mil maggiore di mil Nota: valori di bilancio di tre anni prima rispetto all'apertura della procedura; escluso le società finanziarie Insolvency ratio per dimensione dell'impresa fallimenti su 10 mila operative per dimensione dell'attivo, solo società di capitale 1 136,0 127,2 110,4 94,5 64,6 73,9 69,2 60,5 54,5 29,3 no bilancio minore di 2 mil tra 2 e 10 mil tra 10 e mil maggiore di mil Nota: valori di bilancio di tre anni prima rispetto all'apertura della procedura; escluso le società finanziarie I concordati preventivi Il maggiore utilizzo del concordato preventivo da parte delle imprese italiane è proseguito nel 2010, anche se a ritmi più lenti rispetto a quelli osservati negli anni precedenti. Nell ultima parte del 2010 le società italiane hanno presentato 280 domande di concordato preventivo, un valore in lieve aumento rispetto al quarto trimestre del 9 (+1,4%). Con questi dati, il numero di domande 2 1 Domande di concordato preventivo (52010, dati trimestrali) q1 q2 q3 q4 q1 q2 q3 q4 q1 q2 q3 q4 q1 q2 q3 q4 q1 q2 q3 q4 q1 q2 q3 q Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata
7 presentate nel corso di tutto l anno supera le mille unità, facendo registrare un incremento del +5,6% rispetto ai 957 casi dell anno precedente (che, invece, risultava essere in forte aumento sul 8, +62%). Nell anno che si è chiuso, le domande di concordato preventivo sono però aumentate più lentamente rispetto alle aperture di procedure fallimentari: nel 9 si apriva un concordato ogni 10 fallimenti, nel 2010 il rapporto è passato a 1:11. Le dinamiche settoriali evidenziano andamenti differenziati tra i vari rami di attività: si riducono le domande di concordato nella manifattura (14%), che con oltre 400 domande rimane il campo di attività con il numero maggiore di casi, mentre aumentano di un terzo tra le imprese che operano nel commercio, tra gli alberghi e i ristoranti e nella logistica, del 16% nelle costruzioni, del 39% tra le società che operano nei servizi e del 4% negli altri comparti. La flessione delle domande di concordato della manifattura nel 2010 dipende soprattutto dal brusco calo osservato nella meccanica (33%), nel settore tessile e dell abbigliamento (32%), nelle industrie diverse (23%). Più lieve la riduzione nel comparto metallurgico (2,9%), che nel 2010 risulta il settore manifatturiero con il numero maggiore di casi, mentre aumentano a ritmi elevati i concordati preventivi nel settore dei minerali non metalliferi (+18,5%), nell alimentare (+29%), nell elettronica (+24%). Dopo gli aumenti diffusi a tutto il paese nei ricorsi al concordato preventivo osservati nel 9, nell anno che si è chiuso le dinamiche territoriali evidenziano significative differenze. Continua il maggiore utilizzo ,4% Domande di concordato preventivo +17,8% +9,4% +15,7% +21,9% +12,2% +34% +62% +5,6% ,3% Manifattura e produzione e distribuzione energia 2,9% Concordati preventivi per macrosettore +33,5% Commercio, alberghi, ristoranti, trasporti e comunicazioni +16,1% +38,7% Costruzioni Attività finanziarie, immobiliari, noleggio e informatica I concordati preventivi nell'industria settori manifatturieri in cui sono stati aperti più concordati nel ,9% 32,4% 23,2% Metallurgia Meccanica Tessili e Altre industrie abbigliamento +18,5% Minerali non metalliferi I concordati preventivi per area geografica numero di concordati e tassi di crescita sull'anno precedente 8,1% +17,8% 7,6% Alimentari +4,4% Altro +29,2% +24% Elettronica Nord Est Nord Ovest Centro Sud e Isole +55,7% Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata
8 dello strumento nel Nord Ovest (+17,8%), in cui spiccano il +35% del Piemonte e il +10% della Lombardia. Nel Mezzogiorno e nelle Isole il fenomeno è in accelerazione (dal +24% del 9 al +56% del 2010). Viceversa, si riducono dell 8,1% le domande nel Nord Est (6,7% in Veneto e 5,3% in Emilia Romagna) e del 7,6% nel Centro, dove si osserva una lieve riduzione in Toscana (3,7%), una netta caduta nelle Marche (42%) e una forte impennata nel Lazio (+48%). Nel 2010, l uso del concordato è risultato stabile tra le piccole imprese e in crescita tra le mediograndi. I dati dicono infatti che tra le piccole società di capitale con un attivo di bilancio (tre anni prima della domanda) inferiore a 10 milioni di euro, il ricorso al concordato preventivo si conferma ai livelli dello scorso anno (è stabile tra 2010 e 9 per quelle con meno di 2 milioni e +0,6% per quelle con attivo tra 2 e 10 milioni). Crescono con tassi a due cifre (+16%) le domande tra le aziende nella fascia 10 milioni e del 5,9% tra le società maggiori ,3% I concordati preventivi per regione 6,7% regioni in cui sono stati aperti più concordati 3,7% 5,3% +34,9% 42,4% +48,3% +52,2% Lombardia Veneto Toscana Emilia Piemonte Marche Lazio Campania Romagna Concordati preventivi per dimensione di impresa +4,9% in base al totale dell'attivo, solo società di capitale con bilancio valido 1 0% +0,6% no bilancio minore di 2 mil tra 2 e 10 mil tra 10 e mil maggiore di mil Nota: valori di bilancio di tre anni prima rispetto all'apertura della procedura; escluso le società finanziarie +16% +5,9% Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata
9 Più di otto anni per chiudere un fallimento il focus Tra il 6 e il 7 è stata riformata la legislazione italiana in materia fallimentare con l obiettivo tra gli altri di rendere più efficienti e più snelle le procedure di liquidazione delle società fallite. A questo avrebbe dovuto contribuire anche la modifica della definizione di piccoli imprenditori, cui non è applicata la disciplina: prima della riforma erano considerati piccoli imprenditori (e quindi non fallibili) coloro ai quali era riconosciuto un reddito inferiore rispetto al minimo imponibile; con le norme di luglio 6 e le correzioni del 7 sono state introdotte delle soglie sugli investimenti, sui ricavi e sui debiti delle aziende in crisi che hanno allargato notevolmente la platea di imprese non soggette alle norme fallimentari. Nonostante l impegno del legislatore, i dati sulle durate delle procedure fallimentari disegnano il quadro di una situazione ancora molto grave, che non accenna a migliorare. In media, i fallimenti chiusi nel 2010 sono durati 104 mesi (più di otto anni e mezzo): solo il 12% ha avuto una durata breve (meno di due anni), il 13% ha impiegato tra i 3 e i 4 anni, il 17% ha richiesto tra i 5 e i 6 anni, mentre più della metà delle procedure ha avuto una durata superiore ai sei anni. La distribuzione per durata delle procedure chiuse nel 2010 indica anche che i casi patologici non sono affatto una rarità: nel 15% dei fallimenti l iter giudiziario ha richiesto più di 15 anni per arrivare a una conclusione; nel 4,3% addirittura più di 20 anni. Le serie storiche indicano che i benefici attesi della Durata delle procedure fallimentari anni riforma non si sono ancora manifestati sul nostro 8,0 8,4 8,6 sistema: la durata media delle procedure è 7,0 7,1 7,4 7,4 6,7 6,0 6,2 continuamente aumentata nel corso di questo decennio, passando dai 6 anni del 1 fino ai quasi 9 anni del Se si analizza la percentuale di fallimenti chiusi entro un anno (rispetto al totale dei fallimenti aperti nell anno), emerge un continuo peggioramento fino al 7 (la percentuale passa dal ,5% al 5,4%) e poi un miglioramento nell anno Fallimenti chiusi in tempi brevi fallimenti chiusi entro 1 o 2 anni in % sul totale dei fallimenti aperti 17,9% 18,2% 17,7% successivo alla riforma (6,9% nel 8), seguito però 17,2% 17,3% 17,7% 16,8% da un nuovo calo nel 9 (5,2%). Tendenze simili se 13,8% si considera la quota di fallimenti chiusi entro i due anni: in altri termini, il carico pendente di procedure 7,5% 7,5% 6,6% 6,4% 6,4% 6,9% 6,0% 5,4% 5,2% aperte prima dell introduzione delle nuove norme pesa ancora molto sui tribunali e non è stato ancora compensato dagli effetti delle nuove norme Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata
Osservatorio trimestrale sulla crisi di impresa
Febbraio 2010 Osservatorio trimestrale sulla crisi di impresa Quarto trimestre 9 Per il settimo trimestre consecutivo i fallimenti crescono con tassi a due cifre; boom dei concordati Secondo gli archivi
DettagliOsservatorio trimestrale sulla crisi di impresa
Maggio 2011 Osservatorio trimestrale sulla crisi di impresa Primo Trimestre 2011 I dati destagionalizzati indicano un calo nel primo trimestre; segnali di miglioramento dall industria Secondo gli archivi
DettagliOsservatorio trimestrale sulla crisi di impresa
Gennaio 212 Osservatorio trimestrale sulla crisi di impresa Quarto Trimestre Soglia superata solo nel 5, quando potevano accedere alle procedure fallimentari anche le mircoimprese Secondo gli archivi di
DettagliOsservatorio trimestrale sulla crisi di impresa
Dicembre 2009 Osservatorio trimestrale sulla crisi di impresa Terzo trimestre 2009 I concordati aperti nei primi nove mesi del 2009 hanno già superato quelli aperti in tutto il 2008 Secondo gli archivi
DettagliOsservatorio trimestrale sulla crisi di impresa
Settembre 212 Osservatorio trimestrale sulla crisi di impresa Secondo Trimestre 212 Nei primi sei mesi del 212 il numero di fallimenti si attesta sui livelli elevati dell anno precedente Secondo gli archivi
DettagliOsservatorio trimestrale sulla crisi di impresa
Novembre 211 Osservatorio trimestrale sulla crisi di impresa Terzo Trimestre 211 Nel 211 già persi 7 mila posti di lavoro in imprese fallite nei primi nove mesi dell anno Secondo gli archivi di Cerved,
DettagliFALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE
FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE O S S E R V A T O R I O 3 q DICEMBRE 218 N 36 OSSERVATORIO SUI FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE - DICEMBRE 218 / N 36 CHIUSURE DI IMPRESA ANCORA IN
DettagliFALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE
FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE OSSERVATORIO 1 q MAGGIO 218 N 34 OSSERVATORIO SUI FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE - MAGGIO 218 / N 34 FALLIMENTI ANCORA IN CALO, MA NON AL SUD SINTESI
DettagliFALLIMENTI E CHIUSURE DI IMPRESE
FALLIMENTI E CHIUSURE DI IMPRESE O SSERVAT ORIO 1 q MAGGIO 219 N 38 IN CRESCITA LIQUIDAZIONI E CONCORDATI PREVENTIVI Primi tre mesi del 219 in chiaroscuro per le chiusure d impresa. Prosegue il calo dei
DettagliFALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE
FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE OSSERVATORIO 2 q SETTEMBRE 217 N 32 I FALLIMENTI TORNANO AI LIVELLI PRE-CRISI OSSERVATORIO SU FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE - SETTEMBRE 217 / N
DettagliFALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE
FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE OSSERVATORIO 1 q MAGGIO 217 N 31 OSSERVATORIO SUI FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE - MAGGIO 217 / N 31 CHIUSURE D IMPRESA ANCORA IN CALO, TORNATE
DettagliFALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE
FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE OSSERVATORIO 4 q FEBBRAIO 218 N 33 CHIUSURE D IMPRESA SOTTO I LIVELLI PRE-CRISI SINTESI DEI RISULTATI Nel 217 hanno avviato procedure di default o di uscita
DettagliOSSERVATORIO SU FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE
1/2 3,6k 1k 1,5k OSSERVATORIO SU FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE DICEMBRE 215 #25 (2 a+2b) 12,5% 75,5% 1.41421356237 2 LIQUIDAZIONI AI MINIMI DAL 26 SINTESI DEI RISULTATI Si interrompe il calo
DettagliOsservatorio su fallimenti, procedure e chiusure di imprese
Febbraio 2018 Osservatorio su fallimenti, procedure e chiusure di imprese 2014 Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata Guidano la riduzione i fallimenti, tornati ai dati dei primi
DettagliOSSERVATORIO SU FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE
1. 1/2 3,6k 1k 1,5k OSSERVATORIO SU FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE GIUGNO 215 #23 (2 a+2b) 12,5% 75,5% 1.41421356237 Giugno 215 / n 23 2 FALLIMENTI IN CALO NEI PRIMI TRE MESI DEL 215 SINTESI
DettagliFALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE
FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE O S S E R V A T O R I O 2 q SETTEMBRE 218 N 35 FALLIMENTI AI MINIMI DA 7 ANNI MA TORNANO A CRESCERE LE LIQUIDAZIONI SINTESI DEI RISULTATI Nella prima metà del
DettagliFALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE
FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE O S S E R V A T O R I O 4 q MARZO 218 N 37 CHIUSURE IN CALO NEL 218, MA TORNANO A CRESCERE LE LIQUIDAZIONI NELL ULTIMA PARTE DELL ANNO Nel 218 sono uscite dal
DettagliOSSERVATORIO SU FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE
1/2 3,6k 1k 1,5k OSSERVATORIO SU FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE DICEMBRE 216 #29 (2 a+2b) 12,5% 75,5% 1.41421356237 2 FALLIMENTI ANCORA GIÙ, MA TORNANO AD AUMENTARE LE LIQUIDAZIONI VOLONTARIE
DettagliPROTESTI E PAGAMENTI DELLE IMPRESE
PROTESTI E PAGAMENTI DELLE IMPRESE O SSERVAT ORIO 3 q DICEMBRE 2018 N 32 TORNANO A CRESCERE I PROTESTI DELLE IMPRESE NEL TERZO TRIMESTRE SINTESI DEI RISULTATI - Tra luglio e settembre si registra una battuta
DettagliPROTESTI E PAGAMENTI DELLE IMPRESE
PROTESTI E PAGAMENTI DELLE IMPRESE O SSERVAT ORIO 2 q Novembre 2018 N 31 PAGAMENTI DELLE IMPRESE PIÙ REGOLARI, MA IL MIGLIORAMENTO PERDE SLANCIO Nel secondo trimestre del 2018 è proseguito il miglioramento
DettagliOSSERVATORIO SU FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE
1. 1/2 3,6k 1k 1,5k OSSERVATORIO SU FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE FEBBRAIO 215 #22 (2 a+2b) 12,5% 75,5% 1.41421356237 Febbraio 215 / n 22 2 FALLIMENTI RECORD NEL OLTRE QUOTA 15 MILA SINTESI
DettagliPROTESTI E PAGAMENTI DELLE IMPRESE
PROTESTI E PAGAMENTI DELLE IMPRESE OSSERVATORIO 1 q GIUGNO N 30 OSSERVATORIO SUI PROTESTI E I PAGAMENTI DELLE IMPRESE - GIUGNO / N 30 FINISCE LA DISCESA DEI PROTESTI NEL MEZZOGIORNO SINTESI DEI RISULTATI
DettagliOSSERVATORIO SU FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE
1/2 3,6k 1k 1,5k OSSERVATORIO SU FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE FEBBRAIO 216 #26 (2 a+2b) 12,5% 75,5% 1.41421356237 2 CHIUSURE AI MINIMI DAL 21 SINTESI DEI RISULTATI Per la prima volta dal
DettagliOsservatorio su fallimenti,
...... Osservatorio su fallimenti,...... Marzo Il triplo record negativo... Sintesi dei risultati I dati di Cerved Group relativi alle procedure concorsuali e alle liquidazioni indicano che la lunga recessione
DettagliFALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE
FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE OSSERVATORIO 3 q GENNAIO 218 N 32 CHIUSURE DI IMPRESA IN CALO, SI AVVICINANO I LIVELLI DEL 27 SINTESI DEI RISULTATI Nel terzo trimestre 217 i dati relativi alle
DettagliOsservatorio su fallimenti,
...... Osservatorio su fallimenti,...... Maggio 214 214 Chiusure aziendali in calo nei primi mesi del 214... Sintesi dei risultati Idati dei primi tre mesi del 214 relativi alle procedure concorsuali e
DettagliOSSERVATORIO SU FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE
1. 1/2 3,6k 1k 1,5k OSSERVATORIO SU FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE MAGGIO 216 #27 (2 a+2b) 12,5% 75,5% 1.41421356237 Maggio 216 / n 27 2 CHIUSURE IN NETTO CALO NELLE COSTRUZIONI E NEL MEZZOGIORNO
DettagliOSSERVATORIO SU FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE
1. 1/2 3,6k 1k 1,5k OSSERVATORIO SU FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE FEBBRAIO 217 #3 (2 a+2b) 12,5% 75,5% 1.41421356237 Febbraio 217 / n 3 2 SI RAFFORZA IL CALO DEI FALLIMENTI, MA TORNANO A
DettagliPROTESTI E PAGAMENTI DELLE IMPRESE
PROTESTI E PAGAMENTI DELLE IMPRESE OSSERVATORIO 4 q MARZO 2018 N 29 IN CINQUE ANNI IMPRESE PIÙ VELOCI DI 11 GIORNI A PAGARE I FORNITORI SINTESI DEI RISULTATI - Le statistiche sui protesti e sulle abitudini
DettagliGli infortuni dei lavoratori interinali nel Rapporto INAIL Una prima analisi dei dati a cura dell Osservatorio Centro Studi.
Gli infortuni dei lavoratori interinali nel Rapporto INAIL 2004. Una prima analisi dei dati a cura dell Osservatorio Centro Studi. Il 14 luglio 2005 l INAIL ha pubblicato il Rapporto annuale 2004 che riporta,
DettagliPROTESTI E PAGAMENTI DELLE IMPRESE
PROTESTI E PAGAMENTI DELLE IMPRESE OSSERVATORIO 4 q APRILE 2017 N 26 PAGAMENTI E PROTESTI AI MINIMI, TORNA LA FIDUCIA SINTESI DEI RISULTATI - Nel 2016 le statistiche sui pagamenti e sui protesti delle
DettagliPROTESTI E PAGAMENTI DELLE IMPRESE
PROTESTI E PAGAMENTI DELLE IMPRESE OSSERVATORIO 1 q GIUGNO N 27 NUOVI MINIMI PER PROTESTI E TEMPI DI PAGAMENTO DELLE IMPRESE SINTESI DEI RISULTATI - Nei primi tre mesi del è proseguito il miglioramento
DettagliOsservatorio su fallimenti, procedure e chiusure di imprese # 26
Febbraio 216 Osservatorio su fallimenti, procedure e chiusure di imprese # 26 214 Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata Per la prima volta dal 28 diminuiscono anche i fallimenti,
DettagliOttobre 2012 numero 8. Osservatorio sui protesti e i pagamenti delle imprese
Ottobre numero 8 Osservatorio sui protesti e i pagamenti delle imprese L aumento dei protesti è accompagnato da più ritardi nei pagamenti; soffre soprattutto l edilizia Protesti ai massimi: boom di casi
DettagliCigs Cigd Anni Andamento nei Settori e nelle Province Lavoratori in Cigs - Cigd Confronto Settori/Regioni-Province
Anni 2008 2009 Andamento nei Settori e nelle Province Lavoratori in Confronto Settori/RegioniProvince 20082009 A Cura dell Dipartimento Settori Produttivi, Industria Agricoltura Artigianato Tabella Riepilogativa
DettagliOsservatorio su fallimenti,
...... Osservatorio su fallimenti,...... IL PESO ECONOMICO DI PROCEDURE E LIQUIDAZIONI Procedure e liquidazioni (1H ) 16% 7.38 FALLIMENTI Società 25,6% di capitale Senza bilancio valido 26,2% Altre forme
DettagliOSSERVATORIO SU FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE
1. 1/2 3,6k 1k 1,5k OSSERVATORIO SU FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE SETTEMBRE 216 #28 (2 a+2b) 12,5% 75,5% 1.41421356237 Settembre 216 / n 28 2 TORNANO AD AUMENTARE LE CHIUSURE VOLONTARIE SINTESI
DettagliOsservatorio su fallimenti,
...... Osservatorio su fallimenti,...... Nuova impennata dei fallimenti nel secondo trimestre... Sintesi dei risultati Idati Cerved relativi alle chiusure aziendali indicano che nel secondo trimestre del
DettagliDITRIBUZIONE SU TERRITORIO ADERENTI AL FONDO PENSIONE FON.TE.
DITRIBUZIONE SU TERRITORIO ADERENTI AL FONDO PENSIONE FON.TE. Aggiornamento al 15/10/2016 INDICE DISTRIBUZIONE ADERENTI AREA NAZIONALE... 2 DISTRIBUZIONE AREA CENTRO... 3 DISTRIBUZIONE LAZIO... 5 DISTRIBUZIONE
DettagliOSSERVATORIO SUI PROTESTI E I PAGAMENTI DELLE IMPRESE
1. 1/2 3,6k 1k 1,5k OSSERVATORIO SUI PROTESTI E I PAGAMENTI DELLE IMPRESE GENNAIO 217 #25 (2 a+2b) 12,5% 75,5% 1.41421356237 2 PUNTUALITÀ DELLE IMPRESE A LIVELLI RECORD SINTESI DEI RISULTATI Tempi e ritardi
DettagliA Agrindustria B Pesca C Estrazione di minerali
Tav. 19 - INTERINALI (1) - Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2005-2007 e denunciati all'inail per settore di attività economica e anno - INDUSTRIA E SERVIZI SETTORE TOTALE INFORTUNI MORTALI DI
DettagliFASI - Federazione Italiana Arrampicata Sportiva - 01 Dati provinciali assoluti 2001
PIEMONTE TORINO 12 581 123 12 5 2 7 574 581 60 47 12 59 4 123 8 8 131 VERCELLI 0 7 0 0 0 0 0 7 7 0 0 0 0 0 0 0 0 0 BIELLA 1 27 7 1 0 0 0 27 27 5 2 0 2 0 7 0 0 7 VERBANIA 0 41 2 0 1 0 1 40 41 0 2 0 2 0
DettagliFIPT - Federazione Italiana Palla Tamburello - 09 Dati provinciali assoluti 2001
PIEMONTE TORINO 5 39 5 5 31 8 39 4 0 1 5 2 2 7 VERCELLI 0 28 3 0 24 4 28 2 1 0 3 1 1 4 BIELLA 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 VERBANIA 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 NOVARA 1 90 11 1 67 23 90 10 0 1 11 1 1 12
DettagliFID - Federazione Italiana Dama - 05 Dati provinciali assoluti 1999
PIEMONTE TORINO 1 72 7 1 47 0 47 25 72 4 3 7 4 4 11 VERCELLI 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 BIELLA 1 21 4 1 12 0 12 9 21 4 0 4 1 1 5 VERBANIA 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 NOVARA 1 27 5 1 22 0 22 5 27 4
DettagliFITAV - Federazione Italiana Tiro a Volo - 41 Dati provinciali assoluti 2001
PIEMONTE TORINO 16 732 149 16 712 20 732 120 7 22 149 2 2 151 VERCELLI 2 121 17 2 117 4 121 14 0 3 17 1 1 18 BIELLA 1 42 8 1 40 2 42 7 0 1 8 1 1 9 VERBANIA 1 7 8 1 7 0 7 7 0 1 8 1 1 9 NOVARA 5 246 44 5
DettagliFISI - Federazione Italiana Sport Invernali - 35 Dati provinciali assoluti 2001
PIEMONTE TORINO 67 6091 1236 67 19 86 644 199 843 3744 1504 5248 6091 617 139 414 553 66 1236 10 10 1246 VERCELLI 9 596 208 9 11 20 32 9 41 412 143 555 596 101 28 69 97 10 208 10 10 218 BIELLA 17 1112
Dettagli... e i pagamenti delle imprese ... Novembre
...... Osservatorio sui protesti...... Novembre -17,4 0,3,1 7,4 Valle d Aosta 4,6 0,8 16,4 5,6 Lombardia Legenda Variazione COME PAGANO LE PMI (dati al primo trimestre società ) 17,8 Friuli Venezia Giulia
DettagliLA DURATA DEI FALLIMENTI CHIUSI IN ITALIA 2015
1.000 1/2 3,6k 1k 1,5k LA DURATA DEI FALLIMENTI CHIUSI IN ITALIA 2015 GIUGNO 2016 (2 a+2b) 12,5% 75,5% 1.41421356237 2 DURATE DEI FALLIMENTI IN CALO NEL 2015 SINTESI Sette mesi in meno del 2014; forte
Dettagli... Osservatorio su fallimenti, ... Febbraio
...... Osservatorio su fallimenti,...... 4. 3.5 3. 2.5 2. 1.5 1. 29-: TUTT FALLMENT DELLA CRS CHUSO CHUSO La riforma della legge fallimentare esclude dall ambito di applicazione le imprese più piccole
Dettagli3 RAPPORTO 2019 UIL CASSA INTEGRAZIONE (dati di MARZO 2019)
Servizio Politiche Attive e Passive del Lavoro 3 RAPPORTO 2019 UIL CASSA INTEGRAZIONE (dati di MARZO 2019) ORE AUTORIZZATE A MARZO 2019 dati per macro area, regioni, province - confronto con febbraio 2019
Dettagli... e i pagamenti delle imprese ... G i u g n o
... Osservatorio sui protesti......... G i u g n o 2 0 1 4 Osservatorio sui protesti Nuovo calo di mancati pagamenti e ritardi nel primo trimestre... Sintesi dei risultati Continua la positiva inversione
DettagliRelazioni con i media tel ,
Relazioni i media tel. 02.8515.5224, 335 6413321 www.milomb.camcom.it Lombardia e Italia, boom della ristorazione etnica, +40% in 5 anni 23 mila imprese in Italia, 6.503 in Lombardia A Milano il 40% della
DettagliMarzo 2018 Numero 29. Osservatorio sui protesti e i pagamenti delle imprese
Marzo 2018 Numero 29 Osservatorio sui protesti e i pagamenti delle imprese Pagamenti e protesti ai minimi. Permangono tuttavia ritardi in alcuni settori e nelle regioni del Centro-Sud In cinque anni imprese
Dettagli... e i pagamenti delle imprese ... Novembre
............ Novembre 2014 Si riducono i tempi di pagamento e i protesti delle microimprese... Sintesi dei risultati Nel secondo trimestre del 2014 è continuato il miglioramento delle abitudini di pagamento
DettagliElezioni europee del 26 maggio 2019: prime analisi del voto a +Europa Indice
Elezioni europee del 26 maggio 2019: prime analisi del voto a +Europa Indice 1. Aumenta la quota dei voti nel Mezzogiorno, diminuisce quella del Centro-Nord 2 2. In crescita il Trentino-Alto Adige e la
DettagliPROTESTI E PAGAMENTI DELLE IMPRESE
PROTESTI E PAGAMENTI DELLE IMPRESE O SSERVAT ORIO 4 q APRILE 2019 N 33 TORNANO A CRESCERE I RITARDI NEI PAGAMENTI DELLE IMPRESE SINTESI DEI RISULTATI La difficile fase congiunturale che da qualche mese
DettagliComunicazioni inviate dai contribuenti al 31 Ottobre 2006
Comunicazioni inviate dai contribuenti al 31 Ottobre 2006 Si precisa che dal mese di Marzo 2002 le comunicazioni conteggiate sono comprensive di quelle inviate dai Centri Di Servizio non più competenti.
DettagliIl peso % delle imprese di stranieri sullo stock delle imprese registrate Confronto al 30 giugno di ogni anno
Il contributo delle imprese di stranieri* alla crescita della base imprenditoriale nazionale: anni 2011- Serie storica del saldo trimestrale aprile-giugno tra iscrizioni e cessazioni per tipologia di impresa
DettagliPer altri motivi. Da altri Comuni. Dall'estero
Tavola 1 - Popolazione residente e movimento anagrafico per regione e ripartizione - Anno 2002 REGIONI Nati vivi Movimento Da altri Comuni Iscritti Dall'estero Movimento migratorio Cancellati Per altri
DettagliOSSERVATORIO SU FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE
1. 1/2 3,6k 1k 1,5k OSSERVATORIO SU FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE SETTEMBRE 215 #24 (2 a+2b) 12,5% 75,5% 1.41421356237 Settembre 215 / n 24 2 SI RAFFORZA IL CALO DEI FALLIMENTI NEL SECONDO
DettagliElaborazione flash. Ufficio Studi Confartigianato 23/ novembre 2009
Elaborazione flash Ufficio Studi Confartigianato 23/2009 3 novembre 2009 L imprenditoria femminile artigiana sul territorio 6 Osservatorio Confartigianato Donne Impresa In questa nota proponiamo le tabelle
DettagliPROTESTI E PAGAMENTI DELLE IMPRESE
PROTESTI E PAGAMENTI DELLE IMPRESE O SSERVAT ORIO 1 q GIUGNO 2019 N 34 NEI PRIMI TRE MESI DEL 2019 CRESCONO I RITARDI NEI PAGAMENTI DELLE IMPRESE Il rallentamento dell economia italiana, che da circa un
DettagliFIPSAS - Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subaquee - 26 Dati provinciali assoluti 2001
sportive tesserati operatori sportive adulti omaggio tesserati societari di gara operatori federali altri generale PIEMONTE TORINO 101 7760 673 101 6974 734 52 7760 477 150 46 673 6 6 679 VERCELLI 59 3401
Dettagli5 RAPPORTO 2019 UIL CASSA INTEGRAZIONE (dati di MAGGIO 2019)
Servizio Politiche Attive e Passive del Lavoro 5 RAPPORTO 2019 UIL CASSA INTEGRAZIONE (dati di MAGGIO 2019) ORE AUTORIZZATE A MAGGIO 2019 dati per macro area, regioni, province - confronto con aprile 2019
DettagliOSSERVATORIO SUI PROTESTI E I PAGAMENTI DELLE IMPRESE
1. 1/2 3,6k 1k 1,5k OSSERVATORIO SUI PROTESTI E I PAGAMENTI DELLE IMPRESE MARZO 216 #22 (2 a+2b) 12,5% 75,5% 1.41421356237 2 PROTESTI E RITARDI NEI PAGAMENTI: LA CRISI È ALLE SPALLE SINTESI DEI RISULTATI
DettagliAeCI - Aereo Club d'italia - 01 Dati provinciali assoluti 2001
territoriali (altri altri nuclei motore / diporto modell. (amatori) aggregati tesserati nuclei) vela o sportivo PIEMONTE TORINO 1 247 26 1 5 6 245 0 0 0 2 247 26 1093 1366 0 VERCELLI 1 150 15 1 0 1 89
DettagliSerie storica delle rimesse dall Italia. (Dati in miliardi di euro e incidenza sul PIL) 5,67 5,44 5,36 5,19 5,14
Serie storica delle rimesse dall Italia. (Dati in miliardi di euro e incidenza sul PIL) 7,88 7,18 7,07 5,67 5,44 5,36 5,19 5,14 6,20 0,41% 0,45% 0,42% 0,35% 0,33% 0,32% 0,30% 0,29% 0,35% 2010 2011 2012
DettagliComunicazioni inviate dai contribuenti al 31 Maggio 2007
Comunicazioni inviate dai contribuenti al 31 Maggio 2007 Si precisa che dal mese di Marzo 2002 le comunicazioni conteggiate sono comprensive di quelle inviate dai Centri Di Servizio non più competenti.
DettagliTABELLA 1: IMPOSTE SUI REDDITI DELLE PERSONE FISICHE
TABELLA 1: IMPOSTE SUI REDDITI DELLE PERSONE FISICHE 2006-2016 TIPOLOGIA 2016 2006 % ADDIZIONALI REGIONALI 11.948.278 7.466.951 4.481.327 60,02% ADDIZIONALI COMUNALI 4.749.799 1.684.910 3.064.889 181,90%
DettagliAbruzzo. Basilicata. Calabria. Campania. Emilia-Romagna. Friuli-Venezia Giulia. Lazio. Liguria. Lombardia. Marche
CCIAA MACERATA - Quota percentuale delle Imprese attive partecipate prevalentemente da Stranieri sul totale delle Imprese attive nel territorio - Regioni e Province italiane - Serie trimestrale Regione
DettagliLa domanda di lavoro delle imprese nel II trimestre 2013 aprile-giugno
ALIA ITA MONITORAGGIO TRIMESTRALE DI UNIONCAMERE DEI FABBISOGNI PROFESSIONALI DELLE IMPRESE ITALIANE A LIVELLO PROVINCIALE Dati provinciali La domanda di lavoro delle imprese nel II trimestre 2013 aprile-giugno
DettagliCCIAA MACERATA - Imprese attive partecipate prevalentemente da Stranieri Regioni e Province italiane - Serie trimestrale
CCIAA MACERATA - Imprese attive partecipate prevalentemente da Stranieri Regioni e Province italiane - Serie trimestrale Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia Lazio
DettagliI PUBBLICI ESERCIZI IN ITALIA Distribuzione dei p.e. (valori assoluti - giugno 2006)
I PUBBLICI ESERCIZI IN ITALIA Distribuzione dei p.e. (valori assoluti - giugno 2006) Regioni Ristoranti (U.L.) Bar (U.L.) Piemonte 7.544 12.708 Valle d'aosta 589 646 Lombardia 13.165 27.552 Trentino 2.635
DettagliInterscambio commerciale italiano in valore per REGIONE e PROVINCIA
Interscambio commerciale italiano in valore per REGIONE e PROVINCIA Calzature & Parti di calzature ANNO 2017 (12 mesi) Dati territoriali trimestrali riferiti al gruppo CB152-Calzature della classificazione
DettagliRecapito Articolazione cinque giorni. Allegato Z
Recapito Articolazione cinque giorni Allegato Z e nuovo assetto Allegato Z: e nuovo assetto 2 in CALABRIA CALABRIA Catanzaro 247-13 -14-27 220 4 CALABRIA CALABRIA Cosenza 490-14 -37-51 439 6 CALABRIA CALABRIA
Dettagli... e i pagamenti delle imprese ... G i u g n o
...... Osservatorio sui protesti, e i pagamenti delle imprese...... G i u g n o 2 0 1 3 11 % Imprese Puntuali PMI Grandi 9,7% 36,9% % Imprese Ritardatarie con ritardi medi superiori a due mesi con ritardi
Dettagliattività gratuita per un sindacato associazioni in ecologiche, per i diritti civili, di altro tipo
Misura per 100 persone con le stesse caratteristiche Tempo e frequenza 2015 2016 persone di 14 anni e più per attività sociale svolta negli ultimi 12 mesi attività attività attività riunioni in riunioni
Dettagli6 RAPPORTO 2014 UIL (GIUGNO 2014) LA CASSA INTEGRAZIONE PER MACRO AREE, REGIONI E PROVINCE
Servizio Politiche del Lavoro e della Formazione 6 RAPPORTO 2014 UIL (GIUGNO 2014) LA CASSA INTEGRAZIONE PER MACRO AREE, REGIONI E PROVINCE ORE AUTORIZZATE GIUGNO 2014 dati per macro area, regioni e province
DettagliRelazioni con i Media Tel. 02/ Comunicati
Relazioni con i Media Tel. 02/8515.5224 3356413321. Comunicati www.milomb.camcom.it Lombardia, tra salute e bellezza 15 mila le attività dedicate, +10% in 5 anni In Italia 89 mila attività, +9% In Lombardia,
Dettagli! Relazioni con i media tel. 02 / ,
! Relazioni con i media tel. 02 /8515.5224-335 6413321, www.milomb.camcom.it Immobiliare Residence per universitari e pensionati per anziani, vola il business 500 in Lombardia su oltre 4 mila in Italia,
DettagliInterscambio commerciale italiano in valore per REGIONE e PROVINCIA
Interscambio commerciale italiano in valore per REGIONE e PROVINCIA Calzature & Parti di calzature ANNO 2016 (12 mesi) Fonte: COEWEB ISTAT (elaborazione Assocalzaturifici del 03/04/2017) Dati territoriali
DettagliImprenditoria Giovanile tra 2011 e 2017: uno studio delle principali caratteristiche delle imprese
Imprenditoria Giovanile tra 2011 e 2017: uno studio delle principali caratteristiche delle imprese Graf. 1 - Composizione settoriale delle imprese giovanili al 30 giugno 2017 Confronto con la composizione
Dettaglic o m u n i c a t o s t a m p a
c o m u n i c a t o s t a m p a Protesti: nel 2015 calano a 1,3 miliardi di euro (-25% sul 2014) Nell ultimo anno -21% gli assegni, -18% le cambiali Riduzione ancora più forte nel valore (-26 e -25%) Roma,
Dettagli4 RAPPORTO 2019 UIL CASSA INTEGRAZIONE (dati di APRILE 2019)
Servizio Politiche Attive e Passive del Lavoro 4 RAPPORTO 2019 UIL CASSA INTEGRAZIONE (dati di APRILE 2019) ORE AUTORIZZATE AD APRILE 2019 dati per macro area, regioni, province - confronto con marzo 2019
DettagliComunicazioni inviate dai contribuenti al 30 Giugno 2007
Comunicazioni inviate dai contribuenti al 30 Giugno 2007 Si precisa che dal mese di Marzo 2002 le conteggiate sono comprensive di quelle inviate dai Centri Di Servizio non più competenti. IL DIRETTORE
DettagliUfficio Studi. SEDI DI IMPRESA E UNITA LOCALI Aggiornamento dati al 30 giugno 2015
Ufficio Studi SEDI DI IMPRESA E UNITA LOCALI Aggiornamento dati al 30 giugno 2015 SEDI DI IMPRESA E UNITA LOCALI Aggiornamento dati al 30 giugno 2015 Il report è realizzato a cura dell Ufficio Studi della
DettagliNORD EST CAMPIONE DI RACCOLTA DIFFERENZIATA
NORD EST CAMPIONE DI RACCOLTA DIFFERENZIATA TREVISO, ROVIGO E PORDENONE LE PROVINCE PIÙ VIRTUOSE CON OLTRE IL 65% DI RACCOLTA DIFFERENZIATA MA L ITALIA NON HA ANCORA RAGGIUNTO L OBIETTIVO DEL 35% ENTRO
DettagliUfficio stampa Unioncamere twitter.com/unioncamere
: Superata la soglia dei 3mila contratti di rete attivati. Sono oltre 15mila le imprese che puntano a crescere collaborando Friuli-Venezia Giulia e Abruzzo le regioni a maggiore vocazione a fare rete Sanità,
Dettaglic o m u n i c a t o s t a m p a
c o m u n i c a t o s t a m p a MOVIMPRESE NATALITA E MORTALITA DELLE IMPRESE ITALIANE REGISTRATE PRESSO LE CAMERE DI COMMERCIO ANNO 2017 46mila imprese in più nel 2017 (+0,7%), il 60% della crescita è
DettagliCIG Febbraio Tabelle su: Andamento nei Settori e nelle Regioni Lavoratori in Cig Confronto Settori/Regioni-Province Sul periodo
CIG Febbraio 2009 Tabelle su: Andamento nei Settori e nelle Regioni Lavoratori in Cig Confronto Settori/Regioni-Province Sul periodo 2008-2009 A Cura dell Osservatorio CIG Del Dipartimento Settori Produttivi,
DettagliOttobre 2011 numero 4. Osservatorio sui protesti e i pagamenti delle imprese
Ottobre 2011 numero 4 Osservatorio sui protesti e i pagamenti delle imprese Migliora soprattutto l industria ed è in crescita anche la puntualità nei pagamenti tra imprese Protesti delle imprese vicini
DettagliFebbraio 2012 numero 6. Osservatorio sui protesti e i pagamenti delle imprese
Febbraio 2012 numero 6 Osservatorio sui protesti e i pagamenti delle imprese Il lento ritorno verso la normalità si è interrotto: soffrono soprattutto costruzioni e terziario Ritardi nei pagamenti e protesti:
DettagliPopolazione di 15 anni e oltre per sesso, classe di età, regione e provincia - Anno 2012 (dati in migliaia)
Popolazione di 15 anni e oltre per sesso, classe di età, regione e provincia - Anno 2012 (dati in migliaia) Maschi Femmine Maschi e femmine 15-24 25-54 55 e oltre 15-24 25-54 55 e oltre 15-24 25-54 55
DettagliFIB - Federazione Italiana Bocce - 07 Dati provinciali assoluti 2001
FIB - Federazione Italiana Bocce - 07 Dati provinciali assoluti 2001 PROVINCIA Società Società Società Tesserati Tesserati Tesserati Tesserati Tesserati Tesserati società generale operatori sportive sportive
Dettagli10 RAPPORTO 2018 UIL CASSA INTEGRAZIONE (dati di OTTOBRE 2018)
Servizio Politiche Attive e Passive del Lavoro 10 RAPPORTO 2018 UIL CASSA INTEGRAZIONE (dati di OTTOBRE 2018) ORE AUTORIZZATE AD OTTOBRE 2018 dati per macro area, regioni, province - confronto con SETTEMBRE
DettagliValle D'Aosta Aosta Totale
Statistica furti e rinvenimenti mezzi - 2004 Piemonte Alessandria 39 32 29 52 34 32 17 14 Asti 4 8 5 16 3 4 5 25 Biella 5 9 0 3 3 4 4 3 Cuneo 4 13 15 20 5 8 2 8 Novara 19 29 31 21 8 7 20 11 Torino 243
DettagliUfficio Studi. SEDI DI IMPRESA Aggiornamento dati al 31 agosto 2015
Ufficio Studi SEDI DI IMPRESA Aggiornamento dati al 31 agosto 2015 SEDI DI IMPRESA Aggiornamento dati al 31 agosto 2015 Il report è realizzato a cura dell Ufficio Studi della Camera di Commercio di Roma.
Dettagli