Ottobre 2011 numero 4. Osservatorio sui protesti e i pagamenti delle imprese

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1 Ottobre 2011 numero 4 Osservatorio sui protesti e i pagamenti delle imprese

2 Migliora soprattutto l industria ed è in crescita anche la puntualità nei pagamenti tra imprese Protesti delle imprese vicini ai valori precrisi Sintesi dei risultati Proseguono tra marzo e giugno del 2011 i segnali positivi emersi nei primi tre mesi dell anno sul fronte dei protesti e delle abitudini di pagamento delle imprese. I dati tratti dagli archivi di Cerved Group indicano infatti che, per il sesto trimestre consecutivo, si è ridotto il numero di imprese protestate. Il dato è accompagnato da un miglioramento nei pagamenti tra le aziende: cresce infatti la presenza di società che regolano le fatture entro i tempi concordati con i fornitori, mentre rimane stabile il numero di imprese che ha accumulato ritardi gravi, che possono sfociare in casi di default. Le variabili osservate Imprese protestate: aziende (codici fiscali attribuibili a persone giuridiche o a persone fisiche cui corrisponde un impresa individuale) cui è stato levato almeno un protesto in un dato trimestre. Termini concordati: giorni tra la data di emissione di una fattura e la sua scadenza. Giorni di pagamento: giorni tra la data di emissione e l effettiva liquidazione della fattura. Puntualità dell impresa e giorni di ritardo: differenza tra giorni di pagamento e termini concordati. Quando la differenza è negativa, l impresa è puntuale, altrimenti la differenza corrisponde ai giorni di ritardo. Nel secondo trimestre del 2011 sono state protestate poco meno di 64 mila imprese, un valore inferiore dell 1,9% rispetto al trimestre precedente e del 3,6% allo stesso periodo del I dati segnano un deciso miglioramento rispetto ai massimi osservati nel 2009 (quando erano state protestate 72 mila aziende), proseguendo una tendenza di avvicinamento verso i valori precrisi, in atto ormai da sei trimestri consecutivi. La situazione critica è completamente alle spalle nel caso dell industria, mentre il numero di imprese protestate nell edilizia è ancora oltre il livello di guardia Le imprese protestate (1q 2007) Imprese protestate per macrosettore precrisi q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q industria costruzioni servizi altri settori Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

3 Le imprese puntuali percentuale di imprese che saldano le fatture entro i termini concordati Le imprese in grave ritardo imprese che hanno accumulato oltre due mesi di ritardo rispetto alla scadenze concordate 45,1% 7,2% 7,2% 7,0% 43,8% 41,8% 41,7% 41,9% 42,5% 43,5% 42,0% 41,5% 6,7% 6,6% 6,4% 6,6% 6,2% 6,7% 6,3% 6,3% 40,2% 40,7% 40,9% 5,0% 3q2008 4q2008 1q2009 2q2009 3q2009 4q2009 1q2010 2q2010 3q q q q2008 4q2008 1q2009 2q2009 3q2009 4q2009 1q2010 2q2010 3q q q 2011 Secondo i dati di Payline, il database di Cerved Group che monitora i rapporti con i fornitori di due milioni di imprese italiane, tra marzo e giugno del 2011 sono risultate puntuali il 41,5% 1 delle aziende analizzate, in crescita rispetto al 40,9% del trimestre precedente. La maggiore puntualità è coincisa con un generale accorciamento delle scadenze pattuite tra clienti e fornitori: questo significa che non solo le aziende hanno rispettato più frequentemente gli accordi con le controparti, ma anche che hanno pagato prima. I ritardi più gravi, che possono poi sfociare in veri e propri default, sono stabili (al 6,3%): aumentano nelle costruzioni, tra le società di capitale (soprattutto di dimensione maggiore) e nel Mezzogiorno, area in cui l 11,1% delle imprese salda le fatture con un ritardo rispetto alle scadenze che supera i 60 giorni. 1 I dati sui pagamenti si riferiscono a campioni chiusi annuali a scorrimento: di conseguenza, i dati pubblicati nel precedente numero dell Osservatorio possono subire lievi aggiustamenti (v. nota metodologica) Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

4 I protesti Secondo gli archivi di Cerved Group, nel secondo trimestre del 2011 sono stati levati 206 mila protesti a poco meno di 64 mila aziende, per un importo complessivo dei titoli protestati pari a 703 milioni di euro. Questi valori, inferiori rispetto a quelli dello stesso periodo del 2010 (i protesti si riducono del 5,1%, il valore dei titoli protestati del 5,5% e il numero di aziende cui è stato contestato almeno un effetto del 3,6%), proseguono un trend in atto ormai da sei trimestri: dopo il picco toccato tra la fine del 2009 e l inizio del 2010 dovuto alla recessione, i protesti stanno infatti lentamente tornando verso valori di normalità. Il numero di imprese protestate nel secondo trimestre del 2011 rimane comunque del 7,3% superiore rispetto ai dati precrisi 2. Pur toccando principalmente imprese di dimensione microscopica (nel 69% dei casi si tratta di ditte individuali), i dati relativi alle società di capitali, per cui è possibile distinguere in base alla dimensione, indicano che il fenomeno è in controtendenza tra le aziende maggiormente strutturate: il numero di soggetti protestati cresce infatti del 12,2% tra le aziende con ricavi inferiori a 2 milioni di euro, del 18,8% tra quelle con un fatturato nella Titoli e importo dei protesti alle imprese effetti protestati e valori dei protesti (scala dx, '000) protesti importo protesti 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q Le imprese protestate (1q 2007) q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q ,7% Imprese protestate per forma giuridica 0,6% 2,9% imprese individuali società di capitale società di persone Società di capitale protestate per dimensione per classe di fatturato 26,1% +12,2% +18,8% +21,8% 2 I valori precrisi si riferiscono alla media tra il secondo trimestre del 2007 e il secondo trimestre del no bilancio <2 mil 210 mil >10 mil Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

5 fascia 210 milioni e del 21,8% tra quelle che superano i 10 milioni di euro. Il calo del numero di imprese protestate tra Imprese protestate per macrosettore precrisi secondo trimestre 2011 e lo stesso periodo del 2010 interessa tutti i macrosettori di attività, ma mentre i valori che si osservano nell industria risultano già ampiamente al di sotto di quelli precrisi (5,5%), lo stesso non può dirsi nel caso delle costruzioni (+12%) e dei servizi (+6,4%). Complessivamente, tra marzo e giugno del 2011 è stato levato almeno un protesto a poco più di 6 mila imprese manifatturiere, pari a un industria costruzioni servizi altri settori Industria: imprese protestate per settore precrisi calo del 6,6% rispetto allo stesso periodo del Mentre la diminuzione di società 200 largo consumo sistema moda sistema casa altri b. mezzi chimica metalli meccanica hi tech pr. consumo trasporto intermedi protestate rispetto al secondo trimestre 2010 è un fenomeno che tocca quasi tutti i settori industriali (fanno eccezione quello del largo consumo, +2,5% e la produzione di beni intermedi, +4,2%), esiste una forte variabilità tra comparti per cui il numero di protesti risulta già ampiamente al di sotto rispetto a quanto si osservava prima della recessione e quelli in cui invece permane una situazione di difficoltà. Sistema moda (19,8% rispetto al periodo precrisi), largo consumo (19,6%), hi tech (15,8%) e altri beni di consumo (14,7%) sono i comparti in cui i valori risultano già ben al di sotto rispetto a quelli precrisi; viceversa le situazioni più critiche si osservano nella filiera auto (+18,3%), nella meccanica (+12,3%) e tra le società attive nel sistema casa (+5,8%). Con quasi 35 mila soggetti protestati nel secondo trimestre 2011 (3,1% rispetto allo stesso periodo del 2010), il terziario conta più della metà del totale delle imprese protestate. I dati evidenziano una situazione di grave difficoltà per le società immobiliari: i protestati, in crescita rispetto al secondo trimestre 2010 (+6,7), risultano molto lontani dai livelli precrisi (+67%). Anche nei servizi finanziari (+17,4%), in quelli non finanziari (+13,3%), nella logistica e nei trasporti (+10,5%), nell intrattenimento e Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

6 nei media (+8,2%) il numero di imprese protestate rimane al di sopra di quello che si osservava prima dello scoppio della recessione, Servizi: imprese protestate per settore precrisi nonostante la tendenza positiva osservata tra secondo trimestre 2011 e L unico settore del terziario già sceso al di sotto dei livelli pre crisi è quello della distribuzione (1,4%). informazione, comunicazione e intrattenimento distribuzione logistica e trasporti servizi non finanziari servizi finanziari e assicurativi immobiliari La riduzione del numero di imprese protestate osservata a livello nazionale si riscontra in tutta la Penisola, ad eccezione del Mezzogiorno e precrisi Imprese protestate per macroarea delle Isole, in cui il fenomeno è sui livelli dell anno precedente (+0,1%). Nel Nord Est, l area in cui sono meno diffusi i protesti (l incidenza di imprese protestate rispetto alle operative è solo dello 0,5%, contro una media nazionale pari all 1,1%), si osserva un calo del 4,1% rispetto allo stesso periodo del 2010; la situazione risulta però ancora a livelli di guardia: +12,5% rispetto al periodo precrisi. A soffrire sono soprattutto le imprese venete, che anche tra marzo e giugno hanno evidenziato un andamento in controtendenza Nord Est Nord Ovest Centro Sud e Isole Nord Est: imprese protestate per regione Emilia Romagna Friuli Trentino AA Veneto precrisi (+1,6% rispetto al secondo trimestre del 2010) e, soprattutto, un numero di società protestate che supera di più di un quarto il livello precrisi. Benchè superiori rispetto ai valori osservati nel secondo trimestre del 2007 e del 2008, il numero di soggetti protestati in Emilia Romagna e Friuli è al di sotto della media nazionale (rispettivamente, +6,3% e +1,2%). Nel Trentino Alto Adige la situazione è invece già rientrata nella norma (6,7%). Nel Nord Ovest il numero di imprese protestate è già molto vicino ai livelli precrisi (+1,5%), grazie alle buone performance di Lombardia (+0,3%) e Liguria (+0,4%); meno positivo il dato Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

7 per il Piemonte che nonostante una diminuzione sullo stesso periodo del 2010 (8,9%) conta un numero di società protestate Nord Ovest: imprese protestate per regione precrisi del 6,8% superiore rispetto ai livelli precrisi Il calo dei protestati osservato in Centro Italia (6,6% rispetto al secondo trimestre del 2010) è favorito soprattutto dalla diminuzione del Lazio (9,5%). Più lenta la riduzione della Toscana (3,3%), sostanzialmente stabile l andamento nelle Marche (0,6%) mentre è in aumento il fenomeno in Umbria (+6,6%) che, insieme alla Toscana, conta un numero di imprese protestate molto distante rispetto ai livelli precrisi (del 22,6% in più in Umbria e del 17,5% in più in Toscana) Liguria Lombardia Piemonte Valle d'aosta Centro: imprese protestate per regione Lazio Marche Toscana Umbria precrisi Nel Mezzogiorno, rispetto al secondo trimestre 2010 i protestati sono diminuiti in Sicilia (4,6%), Campania (2,5%), Puglia (1,7%) e Sud e Isole: imprese protestate per regione precrisi Sardegna (1,6%), ma risultano in crescita nel Molise (+2,6%), in Abruzzo (+2,8%), in Basilicata (+4,5%) e soprattutto in Calabria (+20,5%). In tutte le regioni del Sud e delle Isole, il numero di soggetti protestati è al di sopra dei livelli precrisi: le situazioni più critiche si osservano in Sardegna (+25,1%) e in Abruzzo (+19,5%); viceversa, le regioni in cui la situazione è già avviata verso una situazione di normalità risultano Puglia (+4,1%), Campania (7,7%) e Molise (7,9%). Abruzzo Basilicata Calabria Campania Molise Puglia Sardegna Sicilia Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

8 I pagamenti Il lento ritorno a una situazione di normalità emerso sul fronte dei protesti, è confermato dalle statistiche sulle abitudini di pagamento tratte da Payline, il database di Cerved Group che monitora i rapporti con i fornitori di oltre un milione di imprese italiane. Per il terzo trimestre consecutivo, è infatti in aumento il numero di imprese che salda le fatture entro i termini concordati con i fornitori: tra marzo e giugno del 2011, risultano puntuali il 41,5% delle imprese monitorate, contro il 40,9% del trimestre precedente. La presenza di aziende in grave ritardo rispetto alle scadenze pattuite è invece stabile, attestandosi al 6,3%, la stessa percentuale osservata nei primi tre mesi del Le aziende analizzate hanno pagato più puntualmente i propri fornitori nonostante termini in fattura più stringenti: l intera distribuzione delle scadenze concordate si è infatti spostata verso quelle più brevi, proseguendo una tendenza iniziata già da molti trimestri. La maggiore puntualità è quindi dovuta a pagamenti più rapidi: la percentuale di imprese che liquida le fatture entro i 60 giorni (a prescindere dalle scadenze) ha toccato il 53,2% nel secondo trimestre dell anno. 45,1% 43,8% 41,8% 41,7% 41,9% 42,5% 43,5% 42,0% 40,2% 40,7% 40,9% 41,5% 3q2008 4q2008 1q2009 2q2009 3q2009 4q2009 1q2010 2q2010 3q q q ,0% 6,7% 6,6% Le imprese puntuali percentuale di imprese che saldano le fatture entro i termini concordati 6,4% 7,2% 7,2% 6,6% 6,2% 6,7% 7,0% 6,3% 6,3% 3q2008 4q2008 1q2009 2q2009 3q2009 4q2009 1q2010 2q2010 3q q q % 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% Le imprese in grave ritardo imprese che hanno accumulato oltre due mesi di ritardo rispetto alla scadenze concordate Distribuzione per termini concordati percentuale di imprese per termini medi concordati in fattura 33,2% 33,6% 31,0% 31,5% 21,5% 22,4% 14,2% 030 giorni 3060 giorni 6090 giorni oltre 90 giorni 12,4% 3q2008 4q2008 1q2009 2q2009 3q2009 4q2009 1q2010 2q2010 3q q q Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

9 La puntualità è in miglioramento in tutte le forme giuridiche analizzate, ad eccezione delle società di persone, in cui il calo è comunque di 44,3% 45,4% Imprese puntuali per forma giuridica percentuale di imprese che pagano entro i termini concordati 36,5% 37,3% 42,0% 41,9% 38,5% 1q ,0% un solo decimo percentuale. Viceversa, i gravi ritardi diminuiscono lievemente tra le imprese individuali e le società di persone ma aumentano nelle società di capitale. imprese individuali società di capitali società di persone altre forme giuridiche I dati ottenuti incrociando le informazioni sui pagamenti con i bilanci, indicano che sono 6,6% Gravi ritardi per forma giuridica percentuale di imprese che salda le fatture oltre due mesi dopo le scadenze 6,5% 6,5% 1q2011 2q2011 soprattutto le aziende di maggiore dimensione 6,3% 6,3% a sforare rispetto ai tempi concordati, sfruttando il loro maggior potere negoziale per 5,9% 5,8% 6,0% ottimizzare la gestione della liquidità. In termini dinamici, la puntualità migliora tra primo e imprese individuali società di capitali società di persone altre forme giuridiche secondo trimestre 2011 soprattutto tra le imprese di dimensione minore (dal 41% al 42,4% per quelle con ricavi inferiori a 2 milioni 39,8% 39,0% Imprese puntuali per dimensione dell'impresa percentuale di imprese che pagano entro i termini concordati 41,0% 42,4% 33,0% 33,3% 1q2011 di euro) e in misura minore tra le PMI con ricavi 25,5% 25,8% entro i 50 milioni; viceversa, peggiora ulteriormente tra le società maggiori, calando 15,3% 14,5% dal 15,3% al 14,5. I gravi ritardi aumentano in tutte le fasce dimensionali, con incrementi più consistenti proprio tra le imprese mediograndi: la percentuale di quelle in ritardo di oltre due mesi passa dal 5% al 5,5% per le aziende nella fascia 1050 milioni e dal 6 al 6,7% tra quelle senza bilancio 02 mil 210 mil 1050 mil oltre 50 mil 9,0% 9,8% Gravi ritardi per dimensione dell'impresa percentuale di imprese che salda le fatture oltre due mesi dopo le scadenze 6,6% 6,8% 5,7% 5,9% 5,0% 5,5% 6,0% 1q2011 2q2011 6,7% oltre i 50 milioni (mentre aumenta di soli 2 decimi percentuali tra le piccole aziende). senza bilancio 02 mil 210 mil 1050 mil oltre 50 mil Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

10 Il miglioramento della puntualità interessa tanto l industria, quanto l edilizia e il terziario. Tra le società manifatturiere, la presenza di aziende che rispetta i tempi concordati con i fornitori aumenta dal 41% al 42,3% (mentre rimane stabile al 4,3% quella di aziende in grave ritardo), con miglioramenti diffusi a tutti i settori industriali. Le uniche eccezioni sono rappresentate dal comparto dei mezzi di trasporto (in cui la percentuale di aziende virtuose diminuisce dal 44,4% al 43,8%) e dal largo consumo (dal 36,4% al 36%). Sul fronte dei gravi ritardi, sono soprattutto le imprese del sistema moda a segnalare una situazione di difficioltà (il 6,8% delle aziende del settore ha accumulato ritardi di oltre due mesi rispetto alle scadenze). Si polarizzano i ritardi nelle costruzioni: l aumento della puntualità (dal 44% al 46%) coincide con un incremento dei gravi ritardi (dal 4,6% al 4,9%). Nei servizi la situazione è sostanzialmente stabile (la puntualità cresce dal 39,9% al 40%), con un peggioramento nel ramo dei non finanziari (dal 44,5% al 43,7%) e, più lieve, nella logistica e nei trasporti. I dati indicano che la maggiore presenza di imprese che regolano le fatture entro i termini concordati è un fenomeno che riguarda tutte le aree del Paese, confermando la maggiore 1q ,0% 42,3% Imprese puntuali per macrosettore percentuale di imprese che pagano entro i termini concordati 44,0% 46,0% 39,9% 40,0% 43,3% industria costruzioni servizi altri settori 1q2011 4,3% Gravi ritardi per macrosettore di attività percentuale di imprese che salda le fatture oltre due mesi dopo i termini concordati 4,3% 4,6% 4,9% 7,2% 7,2% 8,2% industria costruzioni servizi altri settori 6,8% 6,5% 6,4% 6,1% sistema moda 3,9% largo consumo 3,7% informazione, comunicazione e intrattenimento Industria: gravi ritardi per settore percentuale di imprese che saldano oltre due mesi dopo rispetto ai termini concordati 42,1% 8,2% 5,1% 4,5% 4,1% 3,8% 3,6% 3,6% 3,5% 3,2% 3,3% 3,1% 3,1% 3,2% 2,9% 3,0% 2,9% 3,0% mezzi trasporto 7,9% altri b.cons 6,2% pr. intermedi 1q2011 chimica hi tech metalli meccanica sistema casa Servizi: gravi ritardi per settore percentuale di imprese che saldano oltre due mesi dopo rispetto ai termini concordati 8,1% distribuzione 6,4% logistica e trasporti 7,1% 6,7% servizi non finanziari 3,1% 3,4% servizi finanziari e assicurativi 4,5% 1q2011 4,5% immobiliari Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

11 puntualità del Nord (43,8% nel Nord Ovest e 42,6% nel Nord Est), rispetto a Centro (39,8%) e Mezzogiorno (38,6%). Anche a livello regionale, 43,0% 43,8% Imprese puntuali per area geografica percentuale di imprese che pagano entro i termini concordati 41,6% 42,6% 1q q2011 cresce il numero di imprese virtuose praticamente ovunque, con le sole eccezioni di 39,3% 39,8% 38,5% 38,6% Liguria (da 43,7% a 41,6%), Campania (da 39,3% a 38,9%) e Calabria (da 38,6% a 37,3%). Le situazioni di maggiore criticità, ritardi di oltre Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole due mesi che possono sfociare in casi di default, si concentrano nel Mezzogiorno e nelle 1q q2011 Gravi ritardi per area geografica percentuale di imprese che salda le fatture oltre due mesi dopo i termini concordati 10,7% 11,1% Isole (area in cui i gravi ritardi crescono dal 7,5% 7,5% 10,7% all 11,1%): a soffrire sono soprattutto Sicilia (14,9%), Calabria (13%) e Campania 4,6% 4,6% 4,1% 3,9% (11,3%). Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

12 Nota metodologica L Osservatorio trimestrale sui protesti e sui pagamenti delle imprese italiane analizza i protesti levati verso l universo delle aziende italiane e le abitudini di pagamento di insiemi estesi di imprese monitorate in Payline, il database di Cerved Group che contiene 25 milioni di informazioni sulle esperienze di pagamento delle aziende italiane (circa 2 milioni di imprese censite), fornite dagli aderenti alla business community sulle abitudini dei loro clienti nelle transazioni commerciali. I dati sui protesti si riferiscono all universo delle imprese italiane e sono ottenuti selezionando tra i protesti quelli che si riferiscono a codici fiscali di persone fisiche titolari di imprese individuali e a codici fiscali che corrispondono a persone giuridiche. Le statistiche sulle abitudini di pagamento si riferiscono a insiemi di imprese chiusi a un anno che devono rispettare alcuni criteri di qualità e di continuità nella disponibilità dei dati. In base all aggiornamento dei campioni, in ogni nuovo numero si aggiornano i valori relativi agli ultimi trimestri esposti nel precedente Osservatorio. Il campione di imprese relativo agli ultimi quattro trimestri comprende circa 439 mila imprese Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

13 Gli ultimi studi pubblicati su Le donne al comando delle imprese e le abitudini di pagamento Settembre 2011 Osservatorio sulla crisi di impresa n. 8 Settembre 2011 Non solo Prato Gli imprenditori immigrati in Italia: tendenze e comportamenti Luglio 2011 Osservatorio sui bilanci delle imprese 2010 n. 1 Luglio Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

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