Dicembre 2011 numero 5. Osservatorio sui protesti e i pagamenti delle imprese

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1 Dicembre 2011 numero 5 Osservatorio sui protesti e i pagamenti delle imprese

2 Non confermati i segnali positivi emersi nei primi sei mesi del 2011: soffre soprattutto il terziario Aumentano ritardi e protesti nel terzo trimestre Sintesi dei risultati I segnali positivi emersi sul fronte dei protesti e dei pagamenti nei primi sei mesi dell anno non sono confermati dai dati del terzo trimestre del Le rilevazioni tratte dagli archivi di Cerved Group indicano che prosegue tra luglio e settembre il calo dei protesti tra le ditte individuali, ma le tendenze sono negative nelle altre forme di impresa: il numero di società con almeno un protesto è in crescita rispetto al terzo trimestre del 2010 e rimane di quasi un terzo superiore rispetto ai valori precrisi. Sull aumento dei protesti pesano le dinamiche negative osservate nelle costruzioni (+3,9% rispetto al terzo trimestre 2010), nei servizi (+4,2%) e tra le società che operano nel CentroSud (+3,9% nel Mezzogiorno, +2,5% nel Centro), mentre risultano in controtendenza gli andamenti evidenziati dalle imprese manifatturiere (9,6%) e da quelle che operano nel Nord del Paese, specialmente nel Nord Est (9,4%). Le variabili osservate Imprese protestate: aziende (codici fiscali attribuibili a persone giuridiche o a persone fisiche cui corrisponde un impresa individuale) cui è stato levato almeno un protesto in un dato trimestre. Termini concordati: giorni tra la data di emissione di una fattura e la sua scadenza. Giorni di pagamento: giorni tra la data di emissione e l effettiva liquidazione della fattura. Puntualità dell impresa e giorni di ritardo: differenza tra giorni di pagamento e termini concordati. Quando la differenza è negativa, l impresa è puntuale, altrimenti la differenza corrisponde ai giorni di ritardo. Anche sul fronte della regolarità nei pagamenti tra le imprese, i dati di Payline il database di Cerved Group che monitora i rapporti con i fornitori di oltre due milioni di imprese italiane segnalano un inversione di tendenza. Nel terzo trimestre del 2011 si riduce la presenza di aziende che rispettano Titoli e importo dei protesti alle società effetti protestati e valori dei protesti alle società (scala dx, '000) Titoli e importo dei protesti alle ditte individuali effetti protestati e valori dei protesti (scala dx, '000) protesti importo protesti (sc dx) 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q q protesti importo protesti (sc dx) 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q q Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

3 41,3% 41,6% 40,8% Le imprese puntuali percentuale di imprese che saldano le fatture entro i termini concordati Le imprese in grave ritardo imprese che hanno accumulato oltre due mesi di ritardo rispetto alla scadenze concordate 45,1% 7,2% 7,2% 7,0% 43,8% 41,8% 41,7% 41,9% 42,5% 43,5% 42,0% 42,1% 6,6% 6,4% 6,6% 6,2% 6,1% 5,9% 6,3% 40,2% 5,0% 3q2008 4q2008 1q2009 2q2009 3q2009 4q2009 1q2010 2q2010 3q q q q2008 4q2008 1q2009 2q2009 3q2009 4q2009 1q2010 2q2010 3q q q 2011 le scadenze pattuite con i fornitori dal 41,6% al 40,8% e aumentano i ritardi gravi, situazioni che possono sfociare in casi di insolvenza. Queste tendenze sono diffuse a tutti i settori analizzati, con una situazione di maggiore criticità tra le imprese che operano nel terziario, per cui la puntualità si attesta nel terzo trimestre al 39,5% e i gravi ritardi al 7,2%. Nell ambito dei servizi, a soffrire maggiormente sono le aziende che operano nella logistica e nei trasporti, in cui si segnala un netto peggioramento rispetto al trimestre precedente, e q uelle attive nel campo della distribuzione, per le quali la presenza di imprese in grave ritardo sfiora l 8%. Dal punto di vista territoriale, il deterioramento della regolarità nei pagamenti è un fenomeno che si osserva in tutta la Penisola, con le regioni del Mezzogiorno che si confermano quelle con la maggiore presenza di imprese ritardatarie. Tra le regioni, quelle che segnalano situazioni critiche sul doppio fronte della diffusione di protesti e di gravi ritardi sono Sicilia, Calabria e Campania, mentre quelle più virutose risultano Trentino Alto Adige, Friuli, Veneto ed Emilia Romagna. Gravi ritardi per macrosettore di attività percentuale di imprese che salda le fatture oltre due mesi dopo i termini concordati Servizi: gravi ritardi per settore percentuale di imprese che saldano oltre due mesi dopo rispetto ai termini concordati 7,6% 8,4% 7,2% 7,5% 7,9% 7,2% 6,1% 6,1% 6,9% 5,1% 4,5% 4,7% 4,0% 4,1% 3,9% 3,4% 4,0% 2,9% 3,2% altri settori costruzioni industria servizi distribuzione logistica e trasporti servizi non finanziari immobiliari informazione, servizi finanziari e comunicazione e assicurativi intrattenimento Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

4 I protesti Tra luglio e settembre del 2011 sono stati levati 209 mila protesti a circa 66 mila imprese, per un importo complessivo dei titoli contestati pari a 735 milioni di euro. I dati segnano una diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2010 (4,6% titoli protestati, 2,1% soggetti con almeno un protesto e 0,3% in termini di importi), proseguendo un trend, in atto ormai da sette trimestri, di lento ritorno dei protesti verso i valori osservati prima della crisi. Dati di maggiore dettaglio indicano però che il fenomeno, pur risultando in netto e continuo calo tra le ditte individuali, ha rialzato la testa nel terzo trimestre nelle forme più strutturate di impresa (società di persone, società di capitale e altre forme). Se infatti si escludono dal conteggio le ditte individuali (tra le quali si considerano anche i protesti verso i titolari che esulano dall attività imprenditoriale), risultano in aumento sia il numero di soggetti con almeno un protesto (+0,4%), sia l importo complessivo dei titoli contestati (+6,8%). Confrontando i dati del terzo trimestre con quelli osservati prima della recessione del 2008, la differenza tra ditte individuali e il resto delle imprese è netta: il numero di soggetti protestati è leggermente superiore nel caso Le società protestate imprese non individuali con almeno un protesto o una cambiale (1q 2007) 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q Le imprese individuali protestate (1q 2007) 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q Titoli e importo dei protesti alle società effetti protestati e valori dei protesti alle società (scala dx, '000) protesti importo protesti (sc dx) 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q Titoli e importo dei protesti alle ditte individuali effetti protestati e valori dei protesti (scala dx, '000) protesti importo protesti (sc dx) 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q q 3q 3q 3q Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

5 delle ditte individuali (+3,8% 1 ), ma rimane di quasi un terzo maggiore per le società di persone o di capitale (+29,6%). Le tendenze sono anche più marcate se si considerano il Società protestate per macrosettore imprese non individuali cui è stato levato almeno un protesto o una cambiale precrisi 3q 2010 numero di titoli protestati o il valore degli importi Dal punto di vista settoriale, le dinamiche del terzo trimestre 2011 si caratterizzano per una certa eterogeneità. La situazione risulta in netto miglioramento per le società che operano nell industria (9,5% rispetto al terzo trimestre del 2010), in cui comunque il numero di soggetti protestati rimane superiore rispetto ai livelli precrisi (del 9,6%). Aumentano invece le società con almeno un protesto nei servizi (+4,2% sul terzo trimestre 2010 e ancora +33% rispetto al periodo precrisi) e nelle costruzioni (+3,9%), settore in cui il numero di aziende protestate risulta addirittura del 58% maggiore rispetto a quello che si riscontrava prima della crisi industria costruzioni servizi altri settori precrisi 3q 2010 Società protestate per macroarea imprese non individuali cui è stato levato almeno un protesto o una cambiale Nord Est Nord Ovest Centro Sud e Isole Anche le tendenze territoriali non sono omogenee e indicano che il peggioramento è legato alle dinamiche osservate nel CentroSud. Nel Mezzogiorno e nelle Isole si contano circa Sud e Isole: società protestate per regione imprese non individuali cui è stato levato almeno un protesto o una cambiale precrisi 3q 2010 mila società con almeno un protesto (27 mila imprese includendo anche le ditte individuali), 500 un incremento pari al 3,9% rispetto allo stesso Abruzzo Basilicata Calabria Campania Molise Puglia Sardegna Sicilia 1 I valori precrisi si riferiscono alla media calcolata nei sei trimestri tra il primo gennaio del 2007 e il secondo trimestre del Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

6 periodo del 2010 e un valore significativamente superiore rispetto a quanto si osservava prima della recessione del 2008 (+31,7%). Tra luglio e Centro: società protestate per regione imprese non individuali cui è stato levato almeno un protesto o una cambiale precrisi 3q 2010 settembre, gli incrementi sono stati particolarmente rilevanti in Basilicata (+22%), in Sicilia (+13%), in Campania (+3,4%) Nell Italia Centrale sono state protestate più di 5 mila società (17 mila includendo anche le ditte individuali), un aumento del +2,5% rispetto al terzo trimestre del 2010 e un valore Lazio Marche Toscana Umbria del 32% maggiore rispetto al periodo precrisi. Sul peggioramento pesano i dati dell Umbria (+15,9%) e del Lazio (+3,9%), mentre in Toscana Nord Ovest: imprese protestate per regione imprese non individuali cui è stato levato almeno un protesto o una cambiale precrisi 3q 2010 (0,6%) e soprattutto nelle Marche (5,3%) si osserva un calo dei protestati rispetto allo stesso periodo del Nel Nord Ovest, nonostante la diminuzione del 2,9% osservata nel terzo trimestre con miglioramenti in Liguria (8,5%), in Piemonte (5,3%) e in Lombardia (2,2%) il numero di soggetti protestati rimane ben superiore ai livelli precrisi (+27,8%). Il calo dei protesti è invece più evidente nel Nord Est, in cui si registra una riduzione del 9,4% sul terzo trimestre del I miglioramenti sono diffusi a tutte le regioni dell area, con un calo del 32% in Friuli, del 14,6% in Trentino, del 13% in Veneto e dell 1,5% in Emilia Romagna Liguria Lombardia Piemonte Valle d'aosta Nord Est: società protestate per regione imprese non individuali cui è stato levato almeno un protesto o una cambiale precrisi 3q 2010 Emilia Romagna Friuli Trentino AA Veneto Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

7 I pagamenti Dopo alcuni trimestri positivi, segnali di Le imprese puntuali percentuale di imprese che saldano le fatture entro i termini concordati difficoltà emergono anche dai dati sulla 45,1% regolarità nei pagamenti delle imprese tratti da 43,8% 43,5% Payline, il database di Cerved Group che 41,8% 41,7% 41,9% 42,5% 42,0% 42,1% monitora i rapporti con i fornitori di oltre due milioni di imprese italiane. 40,2% 41,3% 41,6% 40,8% Nel terzo trimestre del 2011, nonostante 3q2008 4q2008 1q2009 2q2009 3q2009 4q2009 1q2010 2q2010 3q q q 2011 l allungamento delle scadenze pattuite tra clienti e fornitori, è diminuito il numero di imprese che regolano le fatture entro i tempi concordati ed è aumentato quello di società in Le imprese in grave ritardo imprese che hanno accumulato oltre due mesi di ritardo rispetto alla scadenze concordate grave ritardo (oltre due mesi), che spesso preclude a casi di default. I dati indicano che la percentuale di aziende puntuali è passata dal 6,6% 6,4% 7,2% 7,2% 6,6% 6,2% 7,0% 6,1% 5,9% 6,3% 41,6% del secondo trimestre al 40,8% 2 del terzo, mentre quella di imprese in grave ritardo è cresciuta dal 5,9% al 6,3%. 5,0% 3q2008 4q2008 1q2009 2q2009 3q2009 4q2009 1q2010 2q2010 3q q q 2011 La minore presenza di imprese puntuali e la maggiore diffusione dei ritardi gravi osservata nel terzo trimestre è un fenomeno comune a tutte le forme giuridiche d impresa e che riguarda sia le PMI, sia le grandi aziende. Le 39,2% 37,8% Imprese puntuali per forma giuridica percentuale di imprese che pagano entro i termini concordati 45,6% 45,2% 37,0% 36,2% 41,8% 40,6% imprese meno strutturate, come le ditte individuali, confermano una maggiore puntualità rispetto a quelle più complesse, come le società di capitali: rispettano le altre forme giuridiche imprese individuali società di capitali società di persone 2 I dati sui pagamenti si riferiscono a campioni chiusi annuali a scorrimento (v. nota metodologica): di conseguenza, i dati possono subire lievi scostamenti rispetto a quelli pubblicati nel precedente Osservatorio Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

8 scadenze concordate il 45,2% delle imprese individuali contro il 36,2% delle società di capitale. Su queste differenze incide in misura significativa la dimensione delle aziende analizzate e, di conseguenza, la loro forza negoziale. I dati indicano infatti che le imprese più grandi fanno valere il loro potere negoziale non solo al momento di stipulare le condizioni di pagamento, ottenendo scadenze più lunghe, ma anche quando devono saldare le fatture. La percentuale di aziende che devono rispettare scadenze brevi (in media termini concordati con i fornitori inferiori a trenta giorni) si attesta al 32% tra le imprese di minore dimensione (meno di 2 milioni di euro di fatturato 3 ), diminuendo progressivamente al crescere della scala dell impresa, fino a toccare l 11,6% tra le società maggiori (oltre 50 milioni di fatturato). Anche la percentuale di imprese puntuali si riduce quando aumenta il giro d affari dell azienda: rispettano gli accordi con i fornitori il 42,5% delle microimprese con ricavi inferiori a 2 milioni e solo il 13,6% delle grandi società. I gravi ritardi, per i quali non esiste una correlazione altrettanto evidente, sono maggiormente diffusi (e in crescita) tra le 42,9% 43,0% Imprese con termini brevi in fattura percentuale di imprese con termini medi in fattura inferiori a 30 giorni 32,9% 31,9% 22,1% 21,0% 19,1% 18,1% 11,9% 11,6% senza bilancio 02 mil 210 mil 1050 mil oltre 50 mil 47,0% 46,4% 7,7% Imprese puntuali per dimensione dell'impresa percentuale di imprese che saldano le fatture entro i termini concordati 43,3% 42,5% Gravi ritardi per dimensione dell'impresa percentuale di imprese con ritardi di oltre due mesi 5,8% 6,2% 33,3% 32,7% 5,7% 25,3% 24,2% 5,7% 5,6% 5,3% 14,6% 13,6% senza bilancio 02 mil 210 mil 1050 mil oltre 50 mil 6,4% senza bilancio 02 mil 210 mil 1050 mil oltre 50 mil 2q2011 3q2011 7,4% 3 Per le società non di capitale, non obbligate al deposito di bilancio, Cerved Group stima il giro d affari con calcoli interni. Il dato non è confrontabile con quello pubblicato in numeri precedenti dell Osservatorio, che si riferiva alle sole società di capitale Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

9 grandi imprese (7,4% per quelle con oltre 50 milioni di fatturato) e tra quelle che non hanno depositato un bilancio (7,7%). La maggiore frequenza dei ritardi nei pagamenti osservata nel terzo trimestre 2011, compresi quelli gravi, interessa tanto l industria, quanto le costruzioni e il terziario. Nonostante il peggioramento, nell edilizia la presenza di imprese puntuali risulta più elevata rispetto agli altri macrosettori (il 45% del totale), e i gravi ritardi sono a un livello non preoccupante (4,7%). Nell industria in cui la puntualità peggiora di 1,3 punti percentuali (scendendo dal 42,2% al 40,9%) e i gravi ritardi aumentano lievemente (dal 4% al 4,1%) risultano in controtendenza il sistema moda e il settore degli altri beni di consumo, che fanno registrare un miglioramento della puntualità e una riduzione dei gravi ritardi. Il terziario è il comparto in cui si segnalano le maggiori difficoltà sul fronte dei pagamenti: la puntualità è scesa al 39,5%, mentre i gravi ritardi sono aumentati al 7,2%. A soffrire sono soprattutto le aziende che operano nella logistica e nei trasporti, per cui la riduzione della puntualità coincide con un aumento dei gravi ritardi, e la distribuzione in cui la presenza di imprese che liquida le fatture con oltre due mesi di ritardo sfiora l 8%. 42,5% 7,6% 6,2% 5,8% 5,9% 5,4% largo consumo 42,4% sistema moda 8,4% 45,7% 4,5% Industria: gravi ritardi per settore percentuale di imprese che saldano oltre due mesi dopo rispetto ai termini concordati 4,6% 4,3% 4,0% 4,0% 3,8% 3,9% 3,4% 3,5% 3,1% 3,0% 3,1% 2,9% 2,9% 2,7% 2,8% 2,8% mezzi pr. trasporto intermedi 45,0% 4,7% chimica 42,2% Gravi ritardi per macrosettore di attività percentuale di imprese che salda le fatture oltre due mesi dopo i termini concordati 4,0% sistema casa 40,9% 4,1% 40,2% altri settori costruzioni industria servizi altri settori costruzioni industria servizi 7,9% 7,5% distribuzione Imprese puntuali per macrosettore percentuale di imprese che pagano entro i termini concordati 7,2% 6,1% 6,1% 6,9% 3,9% 5,1% 39,5% 7,2% metalli meccanica hi tech altri b.cons Servizi: gravi ritardi per settore percentuale di imprese che saldano oltre due mesi dopo rispetto ai termini concordati logistica e trasporti servizi non finanziari immobiliari 4,0% 3,4% 3,2% 2,9% informazione, servizi finanziari e comunicazione e assicurativi intrattenimento Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

10 Dal punto di vista territoriale, si osserva un peggioramento nelle condizioni di pagamento in tutta la Penisola, senza particolari eccezioni. Nel terzo trimestre, il Mezzogiorno e le Isole si confermano l area in cui è minore la puntualità (il 39% delle imprese) e più diffusi i gravi ritardi (10,4%), seguita dal Centro (39,5% e 7,2%). Nonostante i peggioramenti, risultano più puntuali le imprese che operano nel Nord Est (41,2%) e soprattutto nel Nord Ovest (42,6%). I dati sui gravi ritardi possono essere letti insieme all incidenza dei protesti, per stabilire quali sono le regioni per cui la situazione dei pagamenti evidenzia le maggiori tensioni. In base al grafico, che segnala una correlazione tra i due fenomeni, sono Sicilia, Calabria e Campania le regioni con una situazione maggiormente critica sia sul fronte dei gravi ritardi, sia su quello dei protesti. Viceversa, le regioni più virtuose risultano Trentino Alto Adige, Friuli, Veneto ed Emilia Romagna. % protesti rispetto alle imprese operative del settore 2,0% 1,5% 43,8% 42,6% Imprese puntuali per area geografica percentuale di imprese che pagano entro i termini concordati 42,2% 41,2% 40,1% 39,5% 39,0% 2q2011 3q2011 Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole 2q2011 3q2011 4,2% Gravi ritardi per area geografica percentuale di imprese che salda le fatture oltre due mesi dopo i termini concordati 4,8% Posizionamento delle regioni in base a protesti e gravi ritardi terzo trimestre 2011 ritardi inferiori alla media e protesti superiori 3,8% Lombardia 4,3% Calabria Puglia Campania Abruzzo Basilicata 39,0% ritardi e protesti inferiori Umbria 1,0% Marche Molise alla media Toscana Sardegna Piemonte E.Romagna Val d'aosta 0,5% Liguria Veneto Friuli Trentino A.A. ritardi superiori alla media e protesti inferiori 0,0% 0% 2% 4% 6% 8% 10% 12% 14% 16% 7,0% Lazio 7,2% % imprese che paga con ritardi superiori ai 2 mesi 10,2% Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole ritardi e protesti superiori alla media Sicilia 10,4% Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

11 Nota metodologica L Osservatorio trimestrale sui protesti e sui pagamenti delle imprese italiane analizza i protesti levati verso l universo delle aziende italiane e le abitudini di pagamento di insiemi estesi di imprese monitorate in Payline, il database di Cerved Group che contiene 25 milioni di informazioni sulle esperienze di pagamento delle aziende italiane (circa 2 milioni di imprese censite), fornite dagli aderenti alla business community sulle abitudini dei loro clienti nelle transazioni commerciali. I dati sui protesti si riferiscono all universo delle imprese italiane e sono ottenuti selezionando tra i protesti quelli che si riferiscono a codici fiscali di persone fisiche titolari di imprese individuali e a codici fiscali che corrispondono a persone giuridiche. Le statistiche sulle abitudini di pagamento si riferiscono a insiemi di imprese chiusi a un anno che devono rispettare alcuni criteri di qualità e di continuità nella disponibilità dei dati. In base all aggiornamento dei campioni, in ogni nuovo numero si aggiornano i valori relativi agli ultimi trimestri esposti nel precedente Osservatorio. Il campione di imprese relativo agli ultimi quattro trimestri comprende circa 439 mila imprese Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata

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