Il contributo è commisurato alla paga oraria erogata al lavoratore domestico.

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1 Sulla base delle informazioni trasmesse dal datore di lavoro all atto dell assunzione, l INPS provvede ad aprire una posizione assicurativa in favore del lavoratore domestico e determina i contributi dovuti. Il contributo è commisurato alla paga oraria erogata al lavoratore domestico. I contributi versati dal datore di lavoro vengono utilizzati dall INPS e dall INAIL per la liquidazione della pensione, dell indennità di maternità, degli assegni familiari, dell indennità di disoccupazione, dell indennità antitubercolare, delle cure termali e delle rendite da infortunio sul lavoro e da malattie professionali. 1

2 È obbligatorio assicurare il lavoratore domestico: qualunque sia la durata del lavoro; anche se il lavoro è saltuario o discontinuo; anche se già assicurato presso un altro datore di lavoro; anche se di nazionalità straniera; anche se titolare di pensione. 2

3 Per la determinazione della retribuzione su cui calcolare i contributi devono essere considerate non solo le somme monetarie mensili, quindicinali, settimanali, giornaliere ed orarie ma anche ogni altra forma di compenso comunque spettante al lavoratore. Nel calcolo della retribuzione effettiva debbono quindi essere compresi, oltre alla retribuzione concordata tra le parti: la quota della tredicesima mensilità, il valore del vitto e dell alloggio, nonché ogni altra forma di retribuzione, in denaro od in natura, corrisposta al lavoratore. 3

4 Poiché il versamento dei contributi si effettua sempre facendo riferimento alla retribuzione oraria, se il datore di lavoro retribuisce il proprio dipendente a settimana, a quindicina, a mese, ecc. deve ricondurre all ora la retribuzione corrisposta. Ad esempio, nel caso di domestica retribuita a mese, basterà dividere il compenso mensile per il numero delle ore di lavoro svolte in quel mese. 4

5 Il versamento dei contributi è trimestrale e deve comprendere tutte le ore lavorate o retribuite nel trimestre solare cui si riferisce il versamento. Pertanto, ai fini della determinazione del numero complessivo delle ore di lavoro effettuate nel trimestre si deve tenere conto anche delle ore convenzionalmente attribuibili al lavoratore in corrispondenza delle giornate di ferie retribuite di cui abbia usufruito nel corso del trimestre stesso. 5

6 Per ciascun giorno di ferie deve essere attribuito al lavoratore un numero di ore pari a quello che si ottiene dividendo per ventiquattro il numero delle ore di lavoro effettuate nelle quattro settimane lavorative precedenti l inizio del periodo feriale. Così, ad esempio, se nelle quattro settimane in questione il lavoratore ha effettuato complessivamente 120 ore, per ciascuna giornata di ferie gli saranno attribuite 5 ore (infatti, 120 : 24 = 5 ore). 6

7 Il versamento dei contributi deve essere commisurato alla retribuzione convenzionale spettante al lavoratore. Le retribuzioni convenzionali sono raggruppate in fasce, in corrispondenza delle quali viene determinato un importo orario per il versamento dei contributi. Se l orario di lavoro non supera le 24 ore a settimana, il contributo orario è commisurato a tre diverse fasce diretribuzione; supera le 24 ore settimanali, il contributo orario è fisso per tutte le ore retribuite. 7

8 Per determinare l importo da versare, ogni datore di lavoro deve predeterminare l importo della paga oraria e poi scegliere il contributo orario che corrisponde alla fascia di retribuzione e all orario osservato dal lavoratore. 8

9 Una parte del contributo orario è a carico del lavoratore. Nel calcolo dei contributi, il datore di lavoro deve includere anche la quota a carico del lavoratore ed effettuare un versamento con tutti i contributi complessivamente dovuti (quota a carico del datore di lavoro e quota a carico del lavoratore). L importo che rimane a carico del lavoratore viene trattenuto dal datore di lavoro in occasione del pagamento della retribuzione. Al riguardo, preme evidenziare che nella pratica alcuni datori di lavoro decidono di non rivalersi sul lavoratore della quota di contributi a suo carico. 9

10 L INPS, con la Circolare n. 16 del 29 gennaio 2016, ha reso note le fasce di retribuzione su cui calcolare i contributi dovuti per l anno 2016 (da gennaio a dicembre 2016). La tabella: senza il contributo addizionale si applica ai rapporti di lavoro domestico a tempo indeterminato, con il contributo addizionale si applica ai rapporti a termine. Il contributo addizionale è dovuto per il finanziamento dell ASpI (Assicurazione Sociale per l Impiego). 10

11 Senza contributo addizionale (tempo indeterminato) 11

12 Con contributo addizionale (tempo determinato) 12

13 In relazione alle tabelle contributive pubblicate dall INPS, preme ricordare che il contributo CUAF (Cassa Unica Assegni Familiari) non è dovuto soltanto in caso di rapporto tra coniugi (in tal caso il datore di lavoro coniuge deve essere titolare di indennità di accompagnamento), e tra parenti o affini entro il terzo grado conviventi. 13

14 I contributi si pagano con riferimento ai trimestri solari entro i seguenti termini: dal 1 al 10 aprile, per il primo trimestre (gennaio-marzo); dal 1 al 10 luglio, per il secondo trimestre (aprile-giugno); dal 1 al 10 ottobre, per il terzo trimestre (luglio-settembre); dal 1 al 10 gennaio, per il quarto trimestre (ottobre-dicembre). Il pagamento dei contributi non può essere fatto né prima né dopo i termini indicati sopra. Se l ultimo giorno utile per il versamento coincide con la domenica o con una festività, è prorogato al giorno successivo non festivo. Il versamento tardivo o parziale comporta per legge l applicazione di sanzioni pecuniarie da parte dell INPS. 14

15 Se il rapporto di lavoro cessa, il versamento deve essere effettuato entro 10giorni dal licenziamento. Quindi, ad esempio, se il lavoratore cessa dal servizio il 25 ottobre, il versamento dei contributi deve essere effettuato tra il 26 ottobre ed il 4 novembre. In caso di cessazione del rapporto di lavoro devono essere versati anche i contributi relativi a ferie maturate ma non fruite ed al preavviso. In altre parole, quindi, il versamento dei contributi deve essere effettuato entro i 10 giorni successivi alla data di cessazione, tenendo comunque conto delle settimane che devono essere retribuite e contribuite, anche se non corrispondono all attività lavorativa. 15

16 Il versamento dei contributi avviene sulla base dei dati comunicati all INPS all atto dell assunzione e delle successive (eventuali) variazioni. I contributi dovuti dal datore di lavoro domestico possono essere versati esclusivamente: utilizzando il bollettino MAV inviato dall INPS; rivolgendosi ai soggetti aderenti al circuito Reti amiche (tabaccherie; sportelli postali; sportelli bancari), dichiarando il codice fiscale del datore di lavoro e il codice rapporto di lavoro; on line sul sito internet dell INPS, nella sezione Servizi on line - Per tipologia di utente Cittadino - Portale dei pagamenti - Lavoratori domestici ; tramite il Contact Center o il numero , utilizzando la carta di credito. 16

17 A seguito dell invio telematico del modello COLD-ASS, l INPS spedisce al datore di lavoro una comunicazione cartacea a cui sono allegati i bollettini per il pagamento dei contributi. Si tratta, più precisamente, della comunicazione di accoglimento della richiesta di iscrizione del rapporto di lavoro domestico, che costituisce la conferma dell avvenuta attivazione dello stesso; comunicazione di rinnovo al fine di ricordare, per i rapporti di lavoro attivi, le scadenze di pagamento e l importo dei contributi da versare. I MAV allegati sono già compilati con gli importi dovuti, sulla base delle caratteristiche del rapporto di lavoro comunicate all INPS all atto dell iscrizione e/o variazione. 17

18 Tuttavia i suddetti bollettini MAV possono essere utilizzati solo se: non sono cambiati gli elementi per il calcolo dei contributi (ad esempio: ore lavorate nel trimestre, minimo contrattuale, numero di settimane retribuite), e contestualmente il datore di lavoro non si avvale dell assistenza sanitaria contrattuale (ad esempio Cas.sa Colf). I MAV prodotti dall INPS, infatti, non tengono conto della quota di assistenza contrattuale dovuta dal datore di lavoro e dal lavoratore. Alla luce di ciò l INPS ha messo a disposizione dei datori di lavoro domestico e dei soggetti abilitati in possesso di PIN una funzionalità che consente di esprimere la volontà di ricevere o meno i MAV cartacei al domicilio del datore di lavoro. 18

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20 Ai fini della determinazione delle settimane lavorative, per settimana si intende il periodo che va dalla domenica al sabato successivo, pertanto, in ciascun mese, il numero delle settimane coincide con quello dei sabati in esso compresi. Perché una settimana possa considerarsi lavorata non è necessario che in tutti i giorni della settimana stessa vi sia stata attività lavorativa; basta che anche in un solo giorno di tale settimana vi siano state prestazioni, di qualsiasi durata, da parte del lavoratore. Le settimane di ogni trimestre devono essere riferite a ciascun sabato. Le ore successive all ultimo sabato del trimestre vanno considerate nel trimestre successivo. 20

21 Ogni MAV deve essere utilizzato per il versamento di un solo trimestre solare. Non è consentito versare con un unico MAV i contributi relativi a due o più trimestri solari. Se le settimane che cadono nel trimestre non risultano tutte lavorate per più di 24 ore, o fino a 24 ore, si devono compilare due distinti MAV. 21

22 La CAS.SA.COLF è lo strumento che il Contratto nazionale sottoscritto da DOMINA, FIDALDO in rappresentanza dei datori di lavoro e FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL, UILTUCS UIL e FEDERCOLF in rappresentanza dei lavoratori domestici hanno costituito per fornire prestazioni socio sanitarie assistenziali ai propri iscritti. La Cassacolf non ha scopi di lucro e si ispira ai principi della mutualità. La CAS.SA.COLF ha lo scopo di gestire i trattamenti assistenziali ed assicurativi, integrativi aggiuntivi e/o sostitutivi delle prestazioni sociali pubbliche obbligatorie a favore dei dipendenti collaboratori familiari nonché servizi e prestazioni a favore dei datori di lavoro domestici. 22

23 L attività della CAS.SA.COLF, ai fini delle prestazioni a suo carico, è iniziata il 1 luglio Il primo periodo di operatività si è concluso il 31 dicembre I periodi operativi successivi coincidono con i successivi anni civili (1 Gennaio 31Dicembre). 23

24 L applicazione del CCNL e dei successivi rinnovi contrattuali comporta l obbligo di iscrizione dei dipendenti e dei datori di lavoro alla CAS.SA.COLF, nonché del versamento dei contributi di assistenza contrattuale a carico del datore di lavoro e del lavoratore nella misura minima oraria complessiva di 0,03, di cui 0,01 a carico del lavoratore. L iscrizione alla CAS.SA.COLF avviene automaticamente tramite il versamento dei contributi di assistenza contrattuale. Non è pertanto previsto alcun modulo di iscrizione. Il versamento dei contributi è effettuato dal datore di lavoro. 24

25 I contributi di assistenza contrattuale vanno versati con periodicità trimestrale all INPS, ente con il quale è stata stipulata apposita convenzione per la riscossione, entro gli stessi termini di scadenza dei contributi obbligatori ed avvalendosi delle stesse modalità. Per il versamento dei contributi di assistenza contrattuale deve essere indicato il codice F2. 25

26 Il dipendente ha diritto alle prestazioni della CAS.SA.COLF: qualora siano stati regolarmente versati (a suo nome) con continuità, anche da datori di lavoro diversi, contributi di assistenza contrattuale relativamente ai quattro trimestri precedenti o comprensivi del trimestre durante il quale si è verificato l evento (ricovero, convalescenza, pagamento del ticket) in relazione al quale si chiede la prestazione, purché l importo complessivo dei contributi di assistenza contrattuale versati in questi quattro trimestri a nome del dipendente (anche da parte di datori di lavoro diversi) non risulti inferiore ad 25,00. 26

27 Nel caso di cessazione del rapporto di lavoro è obbligatorio che sul MAV venga indicata la data di tale evento nell apposito spazio. Come sopra anticipato, quando il rapporto di lavoro cessa nel corso del trimestre, il datore di lavoro non deve attendere la scadenza del trimestre solare per effettuare il versamento dei contributi ma deve provvedere al versamento entro 10 giorni dalla data in cui è venuto a cessare il rapporto di lavoro. In questo caso, nelle ore retribuite verrà indicato il numero delle ore effettuate dal lavoratore fino alla data di cessazione del rapporto di lavoro (compresa la settimana nel corso della quale è cessato il rapporto di lavoro). 27

28 Lavoratore che svolge attività per meno di 24 ore settimanali Si ipotizzi il caso di un lavoratore assunto a tempo indeterminato che percepisce una retribuzione oraria effettiva di 10,00 e che abbia svolto attività per 15 ore in tutte le settimane del 1 trimestre 2016 (gennaio - marzo). Si ipotizzi, inoltre, che al lavoratore in esame non debbano essere retribuiti né il mancato preavviso né eventuali giorni di ferie residue. Nel trimestre sono presenti 13sabati. Il numero delle ore per le quali si devono versare i contributi è pari a 195 (15 ore settimanali moltiplicato per 13 settimane). 28

29 L importo dei contributi ordinari da versare è di 372,45, ottenuto moltiplicando le ore lavorate (195) con l importo orario del contributo ( 1,91). L importo dei contributi CAS.SA.COLF da versare è di 5,85, ottenuto moltiplicando le ore lavorate (195) con l importo orario del contributo ( 0,03). Il versamento dei contributi deve essere effettuato entro l 11 aprile 2016 (in quanto il 10 è domenica). 29

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31 Lavoratore che svolge attività per più di 24 ore settimanali Si ipotizzi il caso di un lavoratore assunto a tempo indeterminato che percepisce una retribuzione oraria effettiva di 8,25 e che abbia svolto attività per 40 ore in ciascuna settimana del 1 trimestre 2016 (gennaio - marzo). Si ipotizzi, inoltre, che al lavoratore in esame non debbano essere retribuiti né il mancato preavviso né eventuali giorni di ferie residue. Nel trimestre sono presenti 13sabati. Il numero delle ore per le quali versare i contributi è pari a 520 (40 ore settimanali moltiplicato 13 settimane). 31

32 L importo dei contributi ordinari da versare è di 525,20, ottenuto moltiplicando le ore lavorate (520) con l importo orario del contributo ( 1,01). L importo dei contributi CAS.SA.COLF da versare è di 15,60, ottenuto moltiplicando le ore lavorate (520) con l importo orario del contributo ( 0,03). Il versamento dei contributi deve essere effettuato entro l 11 aprile 2016 (in quanto il 10 è domenica). 32

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34 I contributi che il datore di lavoro versa confluiscono sulla posizione assicurativa del lavoratore. I contributi sono utilizzati per chiedere la pensione o le altre prestazioni (indennità di maternità, assegni per il nucleo familiare, rendite da infortunio, ecc.). 34

35 In base ai contributi versati dal datore di lavoro all INPS il lavoratore domestico ha diritto, una volta in possesso dei requisiti richiesti dalla legge, alle seguenti prestazioni: pensione di anzianità, di vecchiaia e di invalidità secondo le norme e con i medesimi requisiti previsti per la generalità dei lavoratori dipendenti; indennità NASpI, che spetta ai lavoratori che hanno perduto involontariamente il lavoro e che presentano determinati requisiti; indennità di maternità, assegno per il nucleo familiare; indennità tubercolari; cure termali. 35

36 La lavoratrice non può lavorare nei seguenti periodi: durante i due mesi precedenti la data presunta del parto; durante il periodo che va dalla data presunta a quella effettiva del parto; durante i tre mesi successivi alparto. Durante il periodo di assenza obbligatoria la lavoratrice ha diritto all indennità di maternità pagata dall INPS, pari all 80% del salario convenzionale (comprensiva del rateo di tredicesima) sul quale sono versati i contributi orari. L indennità di maternità è pagata direttamente dall INPS e non dal datore di lavoro. La lavoratrice domestica non ha diritto all indennità per astensione facoltativa (congedo parentale), mentre può avvalersi del periodo di astensione obbligatoria anticipata. 36

37 Se il lavoratore domestico si assenta dal lavoro per malattia, l INPS non paga alcuna indennità. Infatti, il contributo versato all INPS assicura le prestazioni sanitarie e farmaceutiche, ma non dà diritto all indennità economica di malattia, a differenza di quanto accade per la generalità degli altri lavoratori. Il datore di lavoro deve garantire il pagamento della metà del salario pattuito per i primi tre giorni e del salario intero per i giorni successivi, fino a un massimo di: 8 giorni, per anzianità fi no a sei mesi; 10 giorni, per anzianità da sei mesi a due anni; 15 giorni, per anzianità superiori a due anni. 37

38 L INAIL eroga le seguenti prestazioni ai lavoratori domestici: indennità giornaliera per inabilità temporanea assoluta, rendita per inabilità permanente, rendita ed assegno una tantum ai superstiti in caso di morte, fornitura di protesi e presidi ortopedici, cure idrofangotermali e climatiche, cure mediche e chirurgiche, cure ambulatoriali in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale. 38

39 A seguito di infortunio sul lavoro, al lavoratore domestico spetta l indennità per inabilità temporanea assoluta. A decorrere dal quarto giorno successivo a quello dell infortunio e fino alla guarigione clinica, viene pagata direttamente dall INAIL un indennità giornaliera, che comprende i giorni festivi, pari al 60% della retribuzione convenzionale per i primi 90 giorni; 75% della retribuzione convenzionale dal 91 giorno in poi. A carico del datore di lavoro rimangono il giorno in cui si è verificato l infortunio e i successivi tre giorni. Per il giorno in cui si è verificato l infortunio il lavoratore ha diritto all intera retribuzione giornaliera, compresa la quota sostitutiva di vitto e alloggio, nel caso in cui normalmente ne fruisca, mentre per ciascuno dei tre giorni successivi spetta il 60% della retribuzione stessa. 39

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