XVII ASSEMBLEA PLENARIA CALRE GRUPPO DI LAVORO SULLA SUSSIDIARIETÀ
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1 XVII ASSEMBLEA PLENARIA CALRE GRUPPO DI LAVORO SULLA SUSSIDIARIETÀ Nazario Pagano, Presidente del Consiglio regionale dell Abruzzo Bruxelles ottobre
2 Il principio di sussidiarietà Il principio di sussidiarietà è fondamentale per il funzionamento dell Unione europea (UE) e, in modo particolare, per il processo decisionale europeo. Tale principio permette di stabilire quando l UE, nelle materie che non siano di sua competenza esclusiva, può legiferare e contribuisce a che le decisioni siano prese al livello più vicino possibile ai cittadini. 2
3 Trattato di Lisbona: GRUPPO DI LAVORO SULLA SUSSIDIARIETÀ Il principio di sussidiarietà Introduce una nuova definizione e ne amplia la portata Per la prima volta si fa esplicito riferimento alle Regioni In virtù del principio di sussidiarietà, nei settori che non sono di sua competenza esclusiva l Unione interviene soltanto se e in quanto gli obiettivi dell azione prevista non possono essere conseguiti in misura sufficiente dagli Stati membri, né a livello centrale né a livello regionale e locale, ma possono, a motivo della portata o degli effetti dell azione in questione, essere conseguiti meglio a livello di Unione. (art. 5, par. 3) 3
4 Il principio di sussidiarietà Protocollo sull applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità: Introduce per la prima volta il riferimento diretto ai Parlamenti regionali con potere legislativo Contempla specifici adempimenti pre-legislativi da parte della Commissione europea (Art. 2; art. 5) Introduce il controllo politico: EWS Early Warning System (Art. 6) Introduce controllo giurisdizionale tramite Parlamenti nazionali e CoR (Art. 8) Sussidiarietà come grimaldello politico 4
5 Il principio di sussidiarietà Protocollo sull applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità: Art. 6 Amplia a 8 settimane il termine per l invio dei pareri motivati di sussidiarietà da parte dei Parlamenti nazionali alle istituzioni europee Spetta a ciascun Parlamento nazionale consultare all'occorrenza i parlamenti regionali con poteri legislativi 5
6 Il principio di sussidiarietà Protocollo sull applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità: Art. 7 Ciascun Parlamento nazionale dispone di 2 voti, ripartiti in funzione del sistema parlamentare nazionale Qualora i pareri motivati sul mancato rispetto del principio di sussidiarietà rappresentino almeno un terzo dell'insieme dei voti attribuiti ai parlamenti nazionali, il progetto legislativo deve essere riesaminato Il Comitato delle Regioni può ricorrere alla Corte di Giustizia UE per violazione di sussidiarietà degli atti per i quali è prevista dal Trattato la sua consultazione 6
7 Il principio di sussidiarietà Consultazione del Comitato delle Regioni: obbligatoria coesione economica e sociale, reti transeuropee, sanità, istruzione e cultura, politica dell occupazione, politica sociale, ambiente, formazione professionale, trasporti, protezione civile, cambiamenti climatici, energia NON obbligatoria Agricoltura, trasporti, libera circolazione servizi (materie importanti per le regioni) 7
8 Il principio di sussidiarietà Protocollo sull applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità: LIMITI: è dubbio che vi sia un obbligo in capo ai Parlamenti nazionali di i consultare i Parlamenti regionali nelle materie di loro interesse i Parlamenti nazionali non hanno alcun obbligo di dar seguito alle osservazioni pervenute dai Parlamenti regionali i tempi per l invio ai Parlamenti nazionali non sono disciplinati fa eccezione il caso del Belgio, che ha regolato il rapporto tra Parlamenti con la Dichiarazione n. 51 allegata ai Trattati 8
9 Il principio di sussidiarietà Dichiarazione n. 51 Il Belgio precisa che, in virtù del suo diritto costituzionale, sia la Camera dei rappresentanti e il Senato del Parlamento federale sia le assemblee parlamentari delle Comunità e delle Regioni agiscono, relativamente alle competenze esercitate dall'unione, come componenti del sistema parlamentare nazionale o camere del Parlamento nazionale 9
10 Il principio di sussidiarietà Il controllo di sussidiarietà in sintesi: 2 strade per i Parlamenti regionali Early Warning System: invio dei pareri motivati di sussidiarietà ai rispettivi parlamenti nazionali. La tempistica va definita d accordo tra i Parlamenti regionali ed il proprio Parlamento nazionale che deve agire entro 8 settimane Subsidiarity Monitoring System and REGPEX: invio al Comitato delle Regioni dei pareri motivati di sussidiarietà sulla base del presupposto che esso può adire la Corte di Giustizia UE laddove ritenga che una proposta di atto legislativo della UE violi il principio di sussidiarietà 10
11 Il gruppo di lavoro: presentazione Nasce nel 2004 con il coordinamento del Baden-Württemberg Coordinamenti precedenti 2004: Baden-Württemberg : Catalunya 2011: Isole Canarie : Abruzzo 11
12 Il gruppo di lavoro: componenti 15 membri nel 2013 Assemblea regionale dell Abruzzo (IT) Parlamento fiammingo (B) Parlamento della Comunità francese del Belgio (B) Parlamento della Regione di Bruxelles-Capitale (B) Parlamento Vallone (B) Parlamento della Sassonia (DE) Parlamento della Murcia (ES) Parlamento di Andalucia (ES) Assemblea regionale delle Marche (IT) Assemblea regionale della Valle d Aosta (IT) Assemblea regionale del Veneto (IT) Assemblea regionale Siciliana (IT) Assemblea regionale della Toscana (IT) Assemblea della Provincia di Trento (IT) Assemblea nazionale del Galles (IT) 12
13 Obiettivi: Il gruppo di lavoro: obiettivi Rafforzare la collaborazione con il Comitato delle Regioni e la partecipazione attiva alla Rete di monitoraggio della Sussidiarietà Rafforzare la governance del monitoraggio di sussidiarietà attraverso l applicazione pratica e condivisa tra le Assemblee CALRE del controllo di sussidiarietà Aumentare la visibilità dei pareri motivati di sussidiarietà Potenziare la partecipazione al Dialogo politico con la Commissione europea Consolidare la collaborazione con i Parlamenti nazionali 13
14 Il gruppo di lavoro: il metodo di lavoro Esame, congiuntamente al Comitato delle Regioni, delle proposte legislative presenti nel programma di lavoro della Commissione europea Identificazione dei dossiers prioritari Condivisione dei dossiers con il Gruppo di lavoro nel corso dell incontro di Roma (10 maggio 2013) e scelta di una rosa ristretta (2) di proposte legislative di prossima pubblicazione Raccolta da parte del Coordinatore dei pareri pervenuti pert il successivo invio al Comitato delle Regioni 14
15 Il gruppo di lavoro: i dossiers individuati 1. Pacchetto Porti : Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro normativo per l accesso al mercato dei servizi portuali e la trasparenza finanziaria dei porti (COM 2013/296) 2. Fatturazione elettronica : Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla fatturazione elettronica negli appalti pubblici (COM (2013)449 def) 15
16 Il gruppo di lavoro: le Assemblee partecipanti Pacchetto Porti Hanno inviato i pareri motivati di sussidiarietà: 1. Assemblea regionale dell Abruzzo (IT) 2. Parlamento fiammingo (B) 3. Assemblea regionale delle Marche (IT) 4. Assemblea regionale Siciliana (IT) 16
17 Il gruppo di lavoro: le Assemblee partecipanti Fatturazione elettronica negli appalti pubblici Hanno inviato i pareri motivati di sussidiarietà: 1. Assemblea regionale dell Abruzzo (IT) 2. Assemblea regionale dell Emilia-Romagna (IT) In rete è presente anche il contributo della Conferenza dei Governi austriaci 17
18 L esperienza del Parlamento dell Abruzzo Il Consiglio regionale dell Abruzzo ha effettuato la verifica di sussidiarietà e proporzionalità su entrambe le proposte (Risoluzioni della VI Commissione consiliare n. 4/2013 e n.6/2013) Entrambe le Risoluzioni sono state approvate dalla VI Commissione consiliare in sede deliberante come previsto dalla legge regionale per consentire il rispetto del termine di otto settimane previsto dal Protocollo sulla sussidiarietà. In entrambi i casi il Consiglio regionale ha preventivamente acquisito le considerazioni delle strutture del governo regionale. 18
19 L esperienza del Parlamento dell Abruzzo La Proposta di regolamento Pacchetto Porti ( COM 2013/296) introduce: il principio della libera prestazione di servizi nell ambito di un regime di accesso regolamentato al mercato; la trasparenza delle relazioni finanziarie tra autorità pubbliche, autorità portuali e prestatori di servizi portuali. Ambito di applicazione della proposta: Tutti i porti marittimi indicati nella proposta della Commissione sugli orientamenti dell Unione per lo sviluppo della rete trans- europea di trasporto (COM 2011(650) definitivo) 19
20 L esperienza del Parlamento dell Abruzzo In merito, la VI Commissione consiliare ha rilevato che: in Regione Abruzzo ci sono 4 porti commerciali - Nessuno di tali porti fa parte della Rete TEN-T La proposta di Regolamento non si applica pertanto ai quattro porti abruzzesi 20
21 L esperienza del Parlamento dell Abruzzo La proposta è rispettosa dei principi di sussidiarietà e proporzionalità perché: I porti della TEN-T svolgono una chiara funzione europea, e gli interventi messi in atto dai singoli Stati membri non sono in grado di garantire condizioni eque di concorrenza sul mercato interno dell Unione europea Il regolamento evita di imporre norme inutili ai porti che non svolgono un ruolo significativo nel sistema europeo dei trasporti 21
22 L esperienza del Parlamento dell Abruzzo In occasione dell esame della Proposta l Assemblea regionale ha chiesto informazioni al Governo regionale in ordine alle iniziative intraprese per l inclusione dei Porti abruzzesi nella rete TEN-T. Il Governo regionale ha riferito di aver sottoposto alle Istituzioni europee: la richiesta di prolungamento del Corridoio Baltico-Adriatico all intero versante adriatico, anche in accordo con quanto argomentato dalla Regione Puglia Tale prolungamento comporterebbe il completamento e l integrazione della rete trans-europea dei trasporti anche come elemento di snodo e interconnessione di infrastrutture tra il nord ed il sud dell Europa, anche in previsione del processo di formazione della Macroregione Adriatico-Ionica 22
23 L esperienza del Parlamento dell Abruzzo La Proposta di direttiva sulla Fatturazione elettronica negli appalti pubblici (COM(2013) 449 def): mira all'uso della fatturazione elettronica negli appalti pubblici al fine di eliminare i problemi di interoperabilità tra gli standard nazionali dà mandato al competente organismo di normazione europeo a sviluppare un modello semantico standard europeo dei dati della fattura elettronica di base prevede l'obbligo per le amministrazioni degli Stati membri di accettare fatture elettroniche conformi al nuovo standard europeo stabilisce che le disposizioni della direttiva non pregiudicano quelle della direttiva IVA 23
24 L esperienza del Parlamento dell Abruzzo La Proposta precisa, inoltre, che il modello semantico dei dati: dovrà essere tecnologicamente neutrale, tuttavia non dovrebbe richiedere la firma elettronica dovrà garantire la tutela dei dati personali in conformità con la direttiva 95/46/CE Ambito di applicazione della direttiva: - appalti di lavori, forniture e servizi - appalti di servizi di trasporto e postali - appalti relativi ai settori della difesa e sicurezza in conformità delle rispettive direttive europee Termine per l attuazione da parte del gli Stati: 48 mesi dalla data di entrata in vigore della direttiva 24
25 L esperienza del Parlamento dell Abruzzo La proposta è rispettosa dei principi di sussidiarietà e proporzionalità, tuttavia si rilevano: difficoltà ad esprimere valutazioni su una norma di cui non si conosce il contenuto possibili incoerenze con la direttiva IVA che, invece, individua la firma elettronica quale esempio di tecnologia che assicura l autenticità dell origine e dell integrità del contenuto di una fattura elettronica possibili ricadute negative sugli Stati, come l Italia, che hanno previsto l uso, da parte delle amministrazioni pubbliche, della firma elettronica per la fatturazione elettronica necessità di prevedere forme di sostegno alle PMI e alle microimprese per l attuazione della fatturazione elettronica, considerati i costi che l applicazione della direttiva comporterà inadeguatezza del termine per l applicazione della Direttiva da parte degli Stati (48 mesi dalla data di entrata in vigore): il termine dovrebbe decorrere, infatti,dalla data di pubblicazione della norma europea. 25
26 Considerazioni critiche Basso profilo regionale ad oggi solo una percentuale molto bassa delle regioni e dei parlamenti regionali esercita il controllo di sussidiarietà se le regioni non mostrano interesse ad utilizzare le prerogative attualmente loro attribuite sarà più difficile che ulteriori richieste di coinvolgimento nel processo decisionale UE siano accolte in futuro 26
27 Considerazioni critiche Rapporto con i Parlamenti nazionali I Parlamenti nazionali dovrebbero essere tenuti a prendere in considerazione le posizioni dei parlamenti regionali nei settori di rilievo territoriale. Le posizioni regionali dovrebbero essere addirittura vincolanti nel caso di un atto europeo rientrante nelle competenze legislative regionali. Per i Parlamenti regionali della CALRE potrebbe essere interessante esaminare il caso del Belgio e della Dichiarazione n. 51 allegata ai Trattati 27
28 Considerazioni critiche Rapporto con il Comitato delle Regioni Andrebbe rafforzata la partecipazione della CALRE ai principali strumenti messi in opera dal CoR ai fini del controllo di sussidiarietà: rete di monitoraggio della sussidiarietà; gruppo di esperti sulla sussidiarietà;regpex Al fine di incentivare il lavoro dei Parlamenti regionali, il CoR dovrebbe impegnarsi a dare riscontro della effettiva incidenza dei pareri formulati dagli stessi, così come dei risultati delle consultazioni I lavori del CoR dovrebbero essere maggiormente conosciuti, diffusi e partecipati all interno del sistema regionale per un fruttuoso scambio reciproco 28
29 Perché andare avanti? Assenza delle Regioni dalla stanza dei bottoni fuori dal Triangolo istituzionale no rappresentanza autonoma delle proprie posizioni in sede europea Minore EFFICIENZA (in termini di competenze tecniche e conoscenza del territorio) Minore EFFICACIA (difficoltà di applicazione della legislazione) Aumento della DISTANZA tra Unione europea e cittadini Difficoltà a difendere i propri interessi territoriali DISTRIBUZIONE INUGUALE DEI COSTI E DEI BENEFICI!!! 29
30 Perché andare avanti? Le decisioni europee hanno un impatto sempre maggiore sui nostri territori e ciò deve essere corrisposto da un parallelo potere degli stessi nella definizione delle politiche e della normativa della UE Il filtro delle regioni è indispensabile per disegnare un Europa rappresentativa dei propri territori e per garantire la democraticità dei processi decisionali La concezione gerarchica e piramidale del sistema europeo deve cedere definitivamente il passo alla concezione fondata sull esistenza di sfere di governance che si intersecano 30
31 Perché andare avanti? DIRITTO DOVERE delle Regioni di intervenire nel processo decisionale europeo 31
32 Le strategie per il rafforzamento della partecipazione regionale L importanza del fare massa critica : solo il raggiungimento di una certa massa critica consentirà ai PR di far sì che i propri pareri motivati di sussidiarietà influenzino il processo decisionale europeo 32
33 con i Parlamenti nazionali GRUPPO DI LAVORO SULLA SUSSIDIARIETÀ Le strategie possibili Stabilire un confronto interparlamentare strutturato affinché siano portati all attenzione delle istituzioni europee i contributi dei PR in merito al dialogo politico ed al controllo del rispetto del principio di sussidiarietà Prevedere lo svolgimento di apposite sessioni europee dedicate all esame dei principali documenti programmatici europei Sviluppare la collaborazione in merito al dialogo politico, dimostratosi forte incentivo per i Parlamenti all esame delle proposte legislative UE 33
34 con il Parlamento europeo GRUPPO DI LAVORO SULLA SUSSIDIARIETÀ Le strategie possibili Con il Trattato di Lisbona il Parlamento europeo ha acquisito maggiori poteri in materie che si riverberano sulle competenze regionali (agricoltura; libera circolazione dei servizi; turismo; fondi strutturali) Si aprono nuove prospettive di interlocuzione delle regioni con il PE Vantaggio duplice: territori aggiornati sugli sviluppi delle negoziazioni europee; deputati europei informati dei possibili impatti sui territori delle politiche 34
35 con la Commissione europea GRUPPO DI LAVORO SULLA SUSSIDIARIETÀ Le strategie possibili Con il Trattato di Lisbona la Commissione europea si impegna, prima di proporre un atto legislativo, ad effettuare ampie consultazioni che tengano conto se del caso anche della dimensione regionale delle azioni previste La CALRE dovrebbe incentivare l instaurarsi di forme di consultazione strutturate, magari per il tramite del CoR, delle Regioni con poteri legislativi e dei rispettivi Parlamenti 35
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