GAMBERO ROSSO: SERBATOIO E VEICOLO DI METALLI PESANTI, FITOTOSSINE E PATOGENI PERICOLOSI PER LA SALUTE ANIMALE E UMANA.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "GAMBERO ROSSO: SERBATOIO E VEICOLO DI METALLI PESANTI, FITOTOSSINE E PATOGENI PERICOLOSI PER LA SALUTE ANIMALE E UMANA."

Transcript

1 GAMBERO ROSSO: SERBATOIO E VEICOLO DI METALLI PESANTI, FITOTOSSINE E PATOGENI PERICOLOSI PER LA SALUTE ANIMALE E UMANA. Manfrin Amedeo e Pretto Tobia IZS delle Venezie Adria (RO) Francesco Acri e Daniele Cassin (CNR-ISMAR) Ariis 26 ottobre

2 P. clarkii si nutre di: - piante acquatiche - detriti vegetali - uova e larve di insetti - molluschi - uova di anfibi - uova di pesci P. clarkii è cibo per: - pesci - rettili - uccelli - mammiferi 2

3 Presenza percentuale di P. clarkii nel contenuto dello stomaco di alcuni vertebrati Luccio: 83 % (Elvira B. et al., 1996) Cicogna: 67 % (Correia A.M., 2001) Lontra: 67 % (Correia A.M., 2001) 3

4 Il gambero rosso della Louisiana è in grado di sopportare forti stress ambientali: prosciugamento, temperature estreme, bassi livelli di ossigeno e alta concentrazione di agenti inquinanti È anche capace di accumulare sostanze inquinanti e tossine prodotte da alghe microscopiche nell organismo. Conseguentemente i predatori di questo animale, uomo compreso, assorbono i contaminanti presenti nei suoi tessuti P. Clarkii può accumulare nel suo organismo: - metalli pesanti - microcistine 4

5 I metalli pesanti: sono sostanze tossiche persistenti: non vengono degradati dai processi naturali sono soggetti a bioaccumulo: si accumulano nell organismo in concentrazioni superiori a quelle riscontrate nell ambiente circostante Biomagnificazione sono soggetti a biomagnificazione: la loro concentrazione è più alta negli organismi che stanno ai vertici della catena alimentare (Gates A. E. & Blauvelt P.R., 2011) 5

6 Biomagnificazione del mercurio nel pesce 6

7 Tossicità Alcuni metalli pesanti sono, a basse concentrazioni, oligoelementi essenziali per la vita dell uomo (manganese, zinco, rame, selenio) Quando invece sono presenti a concentrazioni superiori a determinate soglie, questi stessi microelementi diventano tossici Per contro, altri metalli, detti microinquinanti inorganici, sono tossici anche in tracce (cromo esavalente) 7

8 (Regione Veneto, 2005) 8

9 Regolamento (CE) N. 1881/2006: livelli massimi nei crostacei di Piombo Usi: - Edilizia - Batterie per autotrazione - Proiettili per armi da fuoco - Leghe per la saldatura Cadmio Usi: - Pile al nichel-cadmio - Pigmenti (giallo, CdS) - Elettroplaccatura (cadmiatura) - Leghe metalliche bassofondenti e per saldatura - Leghe metalliche resistenti all'usura - Semiconduttori Mercurio Usi: - Apparecchiature scientifiche - Lampade a vapori di mercurio - Industria della soda caustica - Pile - Pigmenti (cinabro, HgS) 9

10 Piombo Può ostacolare lo sviluppo cognitivo e delle prestazioni intellettuali nel bambino, nonché aumentare la pressione sanguigna e le patologie vascolari negli adulti L assunzione umana del piombo si realizza attraverso la dieta oppure attraverso l inalazione del piombo atmosferico Nel corso dell ultimo decennio il tenore in piombo negli alimenti è diminuito a seguito delle azioni dirette e indirette compiute su questo versante (da Ferraresi e Corticelli, 2002) 10

11 Cadmio Può essere accumulato nel corpo umano e comportare disfunzioni renali, danni a carico dello scheletro e carenze dell apparato riproduttore Non è possibile escludere una eventuale azione cancerogena Va sottolineato che la fonte principale dell assunzione umana è costituita dai prodotti alimentari (da Ferraresi e Corticelli, 2002) 11

12 Mercurio Può provocare alterazioni nello sviluppo cerebrale dei bambini e alterazioni neurologiche negli adulti La fonte principale di assunzione del mercurio sono il pesce ed i prodotti della pesca (da Ferraresi e Corticelli, 2002) 12

13 I gamberi che vivono in ambienti inquinati accumulano metalli pesanti nel loro organismo Cadmio, rame, piombo e zinco sono accumulati prevalentemente nell epatopancreas Mercurio e nichel sono accumulati principalmente nei muscoli e nell esoscheletro 13

14 Gli esemplari di P. clarkii campionati in zone dell area umida di Massaciucoli (LU) dove si pratica la caccia sono interessati da un marcato accumulo di piombo nell esoscheletro e nell epatopancreas Se utilizzati a scopo alimentare potrebbero costituire un pericolo per la salute umana, non tanto per i livelli di piombo accumulati nella parte edibile, ma soprattutto per le elevate concentrazioni presenti nel contenuto intestinale (Bianchi et al., 2006) 14

15 FITOTOSSINE 15

16 Il gambero P. clarkii è in grado di accumulare nel suo organismo le tossine prodotte dal cianobatterio Microcystis aeruginosa 16

17 Sono organismi simili ai batteri I Cianobatteri Hanno pigmenti fotosintetici (clorofilla a, b) e un pigmento (ficocianina) che dà loro un colore bluastro, e quindi sono conosciuti come alghe azzurre Hanno un ruolo fondamentale nel ciclo dell azoto (fissano l azoto atmosferico) Vivono nelle acque dolci e marine e nel suolo Hanno la capacità di produrre alcuni metaboliti secondari genericamente chiamati cianotossine Le cianotossine possono essere classificate in base al meccanismo di tossicità in tre classi principali: epatotossine, neurotossine e dermatotossine 17

18 Cianobatteri 18

19 Il genere Microcystis appartiene ai cianobatteri più importanti e studiati per la formazione di fioriture nei corpi idrici All interno di questo genere si distingue la specie cosmopolita M. aeruginosa: - forma colonie che vanno da pochi a 100 individui - è presente nelle regioni temperate in acque eutrofiche ed ipertrofiche (Stefanelli M. & Mattei D., 2007) - produce microcistine Le fioriture di M. aeruginosa avvengono in tarda estate e inizio autunno e sono favorite da: - temperatura di C - livelli di fosforo nelle acque medi o elevati - assenza di mescolamento dell acqua 19

20 I cianobatteri del genere Microcystis possono dar luogo a fioriture rapide ed imponenti Fioritura di Microcystis in un parco di Pechino (Carmicael, 1994) 20

21 M. aeruginosa produce tossine pericolose: le microcistine Le microcistine possono danneggiare: - fegato (bersaglio primario) - polmoni - reni Le microcistine, inoltre, sono agenti cancerogeni Non sono distrutte dalla cottura Delle 60 varianti di microcistine la microcistina LR è la più pericolosa:l ingestione giornaliera non deve superare 0,04 µg/kg di peso corporeo del consumatore e la sua concentrazione deve essere inferiore a 1 µg/l nelle acque destinate al consumo umano (OMS) Microcistina LR 21

22 P. clarkii si ciba di microalghe, compresi i cianobatteri, e può accumulare microcistine nel suo organismo L accumulo di tossine è più elevato nell intestino Gli individui grandi accumulano meno tossina di quelli piccoli (normalmente scartati) 22

23 Un periodo di depurazione prima dell immissione sul mercato può far diminuire nella muscolatura dell addome, ma non nell intestino, il contenuto tossico 23

24 Nel 2002 e nel 2003 la pesca di P. clarkii nel lago di Massaciuccoli (LU) è stata sospesa a causa delle fioriture di M. aeruginosa con danni economici per i pescatori Nel 2003 nelle acque del lago sono stati osservati livelli di microcistina superiori a 160 µg/l Anche nei gamberi le concentrazioni di tossina erano elevate Concentrazioni (µg/kg) di microcistina in esemplari di P. clarkii prelevati nel 2003 nel lago di Massaciucoli (Simoni et al., 2004) 24

25 Problemi legati a fioriture di M. Aeruginosa nel lago di Massaciucoli 25

26 Patogeni per l uomo (segnalazioni sporadiche) Salmonella spp.,vibrio spp.,aeromonas spp per ingestione. Francisella tularensis, Vibrio vulnificus, Micobatteri atipici.per contatto 26

27 PESTE DEL GAMBERO Principale patologia dei gamberi d acqua d dolce. Introdotta dal Nord America ha causato rarefazione delle specie indigene in Europa. Agente eziologico: Aphanomyces astaci Phylum Chromista Classe Oomiceti Ordine Saprolegniales Famiglia Saprolegniaceae Genere Aphanomyces 27

28 EPIDEMIOLOGIA E PATOGENESI Sensibilità di specie Astacidi, specie europee (Austropotamobius pallipes, A. torrentium, Astacus astacus e A. leptodactylus) molto sensibili. Cambaridi, specie americane (Procambarus clarkii, Pacifastacus leniusculus, Orconectes spp.) più resistenti. Parastacidi, specie australiane (Euastacus sp., Cherax sp., Geocherax sp., Astacopsis sp.) molto sensibili a prove di infezione in laboratorio (Unestam,1975). 28

29 DIFFUSIONE DELLA PESTE IN ITALIA E IN EUROPA La malattia è stata descritta per la prima volta in Italia nel 1859 (Cornalia 1860). Non fu mai isolato l agente eziologico. Ben presto la peste, ritenuta al tempo essere provocata da parassiti o batteri, si propagò in tutta l Europa centrale e successivamente a tutto il continente. 29

30 In Italia, dopo le segnalazioni della metà del 1800, episodi di afanomicosi sono riportati: 1999, A. repetans in Procambarus clarkii, valle di Marmorta (BO) (Galuppi et al., 2002; Royo et al., 2004) A. astaci in P. clarkii, Lombardia e Toscana (Gherardi comunicazione personale) A. astaci in Austropotamobius pallipes, in Molise (IS) (Cammà et al., 2010) 2010 A. astaci in A. pallipes, Valdobbiadene (TV) 2011 A. astaci in A. pallipes, Trentino, fiume Chiese, Ponte S. Lucia 30

31 Nuovi focolai in Italia 2011 A. astaci in A. pallipes, Lombardia, Montevecchia (LC) 2011 A. astaci in A. pallipes, Abruzzo, Crognaleto (TE) 2011 A. astaci in Cherax destructor, in Veneto, Mogliano Veneto (TV) 31

32 Aphanomyces astaci è un patogeno primario che attacca le aree meno calcificate della cuticola e le membrane delle articolazioni dei crostacei. Le zoospore, che determinano la diffusione dell infezione attraverso l acqua, sono lo stadio infettante della malattia. 32

33 La zona di giunzione tra due segmenti addominali o le articolazioni sono il sito più opportuno per l incistamento Foto D. Alderman Foto D. Alderman 33

34 DIFFUSIONE E TRASMISSIONE DELLA MALATTIA La peste si trasmette per via orizzontale Da gambero infetto ad esemplari sani Da gamberi alloctoni portatori ad esemplari autoctoni sani Tramite acqua contaminata Le zoospore rimangono vitali nel muco della pelle e del tratto intestinale dei pesci. 34

35 Mammiferi, come la lontra, il visone o topi muschiati e uccelli acquatici sono stati accusati di diffondere la peste dei gamberi in Europa. Poiché studi scientifici hanno dimostrato che le zoospore non sopravvivono alle temperature del tratto gastrointestinale di mammiferi o uccelli (Oidtmann et al., 2002), la trasmissione può avvenire tramite la sola veicolazione, sulla superficie corporea, di acqua contaminata. La trasmissione verticale è stata segnalata in Finlandia in uova di gamberi della California incubate artificialmente (Makkonen et al,. 2010). 35

36 A. astaci può essere veicolato da equipaggiamento contaminato (barche, attrezzatura da pesca, stivali, vestiario, ecc.). In condizioni ideali, anche piccole quantità di acqua sono in grado di trasferire sufficienti zoospore per infettare un nuovo corpo idrico. 36

37 Quando si manifesta la malattia in una nuova area, la popolazione astacicola presenta elevatissima e rapida mortalità. La morte di tutti i gamberi si verifica entro 6-10 giorni. La malattia, nei corsi d acqua, si diffonde rapidamente lungo la direzione del flusso mentre è più lenta la propagazione controcorrente. Raramente individui sensibili vengono rinvenuti vivi dopo un episodio di peste, se ciò si verifica si deve probabilmente ad una mancata esposizione al patogeno (animali presenti in corsi d acqua tributari). Dopo molti decenni di infezione, non ci sono osservazioni di sviluppo di resistenza ed immunità alla malattia in specie europee di gambero. Foto Ashley Cooper 37

38 SEGNI CLINICI: L animale affetto da peste si mostra, in pieno giorno, con gli arti in estensione, esce dall acqua e tenta di arrampicarsi sull argine, si muove in modo incoordinato, è instabile con perdita dell equilibrio, non tenta di fuggire alla cattura e si manifesta inerte se trattenuto 38

39 Al culmine dell infezione i soggetti si rovesciano sul dorso, muovono convulsamente le appendici e non riescono a raddrizzarsi. Talvolta la morte si manifesta per paralisi, in questa posizione. Frequentemente si può manifestare il distacco degli arti o porzioni di essi. La morte dell ospite è la conseguenza di una neurotossina. 39

40 Aree ulcerate brunastre sono più frequenti in gamberi alloctoni resistenti e portatori o in gamberi indigeni con infezione subacuta. A temperature inferiori a 10 C, i gamberi infetti richiedono tempi più lunghi per morire, e i segni clinici sono più evidenti, come la perdita di un arto e la presenza di ulcere melanotiche (Alderman et al., 1987). 40

41 DIAGNOSI di LABORATORIO Tessuti target per identificazione o isolamento di A. astaci: Nelle specie sensibili (Astacus astacus, Austropotamobius pallipes, A. torrentium) prelievo da cuticola addominale. Nelle specie resistenti Nord Americane prelievo di cuticola addominale, telson e aree melanizzate di arti e cuticola. Immagine 41

42 PREVENZIONE Quando A. astaci viene a contatto con una popolazione di gamberi sensibili la sua diffusione non è controllabile perciò prevenirne l introduzione risulta essenziale. Misure preventive secondo: AUSTRALIAN AQUATIC VETERINARY EMERGENCY PLAN Disease Strategy Crayfish plague, 2005 OIE: Manual of Diagnostic Tests for Aquatic Animals,

43 o evitare la movimentazione di gamberi vivi o morti, potenzialmente infetti, di acqua o attrezzatura contaminata, verso aree indenni ospitanti popolazioni suscettibili. o evitare la movimentazione ed il rilascio di specie ittiche provenienti da aree soggette ad episodi di afanomicosi. o evitare la cattura accidentale di gamberi alieni, possibili carrier di A. astaci, durante le movimentazioni di fauna ittica tra bacini diversi. o evitare il rilascio in natura di gamberi alieni Nord-Americani (acquariofili!) o applicare una corretta disinfezione di attrezzatura (guadini, nasse), stivali, natanti e veicoli tra campionamenti effettuati in bacini diversi. 43

44 METODI di DECONTAMINAZIONE ESSICCAMENTO: il micelio e le spore risultano inattivate dopo disidratazione per ore TRATTAMENTO TERMICO: risulta efficace il riscaldamento a 60 C per pochi minuti, e il raffreddamento a -20 C per 72 ore (Oidtmann et al 2002). DISINFEZIONE CHIMICA: ipoclorito di sodio: 100 ppm per 30 utile per strumentario e acqua contaminata iodofori: 500 ppm fino a 5, dopo pulizia dai residui organici SMALTIMENTO DEI GAMBERI DALLA SEDE DEL FOCOLAIO Raccolta delle carcasse e termodistruzione tramite ditta specializzata secondo disposizioni del Regolamento UE 1069/2009 e s.m.i.. 44

45 blocco della movimentazione di gamberi vivi da e verso la zona di protezione blocco della pesca sportiva nella zona di sorveglianza 45

46 SORVEGLIANZA Necessaria per individuare nuovi focolai, definire l estensione della zona infetta e monitorare i siti di ripopolamento Basata su: semplice osservazione del comportamento e dei fenomeni di mortalità di gamberi nel territorio monitoraggio periodico dello stato sanitario di popolazioni di gamberi in differenti siti tramite analisi di laboratorio 46

47 RIPOPOLAMENTO A SEGUITO DI UN FOCOLAIO Il ripopolamento di un corso d acqua può avvenire solo dopo l eliminazione certa del patogeno: dopo tre mesi dall eliminazione di tutti i gamberi presenti nell area, sia di specie autoctone che aliene, verificata tramite catture gli esemplari reinseriti devono essere disease free A volte il ripopolamento avviene naturalmente per migrazione di gamberi da aree indenni e isolate dello stesso bacino. 47

48 GRAZIE PER L ATTENZIONE manfrin@izsvenezie.it 48

GAMBERO ROSSO: SERBATOIO E VEICOLO DI METALLI PESANTI, FITOTOSSINE E PATOGENI PERICOLOSI PER LA SALUTE ANIMALE E UMANA.

GAMBERO ROSSO: SERBATOIO E VEICOLO DI METALLI PESANTI, FITOTOSSINE E PATOGENI PERICOLOSI PER LA SALUTE ANIMALE E UMANA. GAMBERO ROSSO: SERBATOIO E VEICOLO DI METALLI PESANTI, FITOTOSSINE E PATOGENI PERICOLOSI PER LA SALUTE ANIMALE E UMANA. Pretto Tobia IZS delle Venezie Adria (RO) Francesco Acri e Daniele Cassin (CNR-ISMAR)

Dettagli

La peste del gambero o afanomicosi

La peste del gambero o afanomicosi La peste del gambero o afanomicosi Amedeo Manfrin Centro Specialistico Ittico - IZSVe Adria (RO) Centro di referenza nazionale per le malattie dei pesci, molluschi e crostacei PESTE DEL GAMBERO Principale

Dettagli

Bioaccumulo di inquinanti in Procambarus clarkii

Bioaccumulo di inquinanti in Procambarus clarkii Bioaccumulo di inquinanti in Procambarus clarkii FRANCESCO ACRI (francesco.acri@ismar.cnr.it) DANIELE CASSIN (daniele.cassin@ismar.cnr.it) LIFE RARITY (LIFE/10/NAT/IT/000239/RARITY) 2011 LIFE presentation

Dettagli

Bioaccumulo di inquinanti in Procambarus clarkii

Bioaccumulo di inquinanti in Procambarus clarkii Bioaccumulo di inquinanti in Procambarus clarkii Francesco Acri (francesco.acri@ismar.cnr.it) Daniele Cassin (daniele.cassin@ismar.cnr.it) RIASSUNTO Introduzione La pesca di Procambarus clarkii può contenere

Dettagli

Responsabilità pubbliche in rapporto con gambero rosso, salute animale e salute umana. Amedeo Manfrin e Tobia Pretto IZSVe Pordenone 19 giugno 2014

Responsabilità pubbliche in rapporto con gambero rosso, salute animale e salute umana. Amedeo Manfrin e Tobia Pretto IZSVe Pordenone 19 giugno 2014 Responsabilità pubbliche in rapporto con gambero rosso, salute animale e salute umana Amedeo Manfrin e Tobia Pretto IZSVe Pordenone 19 giugno 2014 Organizzazione servizi veterinari italiani Paesi Extra

Dettagli

Patologie dei gamberi d acqua dolce e loro monitoraggio

Patologie dei gamberi d acqua dolce e loro monitoraggio Patologie dei gamberi d acqua dolce e loro monitoraggio Corsi di formazione per personale ETP Pretto Tobia, Manfrin Amedeo IZS delle Venezie Adria (RO) PATOLOGIE DEI GAMBERI D ACQUA DOLCE NEL CONTESTO

Dettagli

Stato sanitario delle popolazioni gambericole del Friuli Venezia Giulia.

Stato sanitario delle popolazioni gambericole del Friuli Venezia Giulia. Stato sanitario delle popolazioni gambericole del Friuli Venezia Giulia. Amedeo Manfrin e Tobia Pretto IZSVe Daniele Cassin e Francesco Acri - CNR ISMAR Aggiornamento personale ETP Udine/Pordenone 14-15

Dettagli

ALIENI TRA NOI gli animali esotici che hanno trasformato la fauna italiana

ALIENI TRA NOI gli animali esotici che hanno trasformato la fauna italiana GAMBERO MINACCIA PER ROSSO DELLA LOUISIANA ALIENI TRA NOI gli animali esotici che hanno trasformato la fauna italiana Formazione RARITY di docenti della scuola Udine 11 & 18 aprile 2013 TIZIANO SCOVACRICCHI

Dettagli

Gamberi di fiume alieni invasivi nel Veronese Pordenone, 19 giugno 2014

Gamberi di fiume alieni invasivi nel Veronese Pordenone, 19 giugno 2014 Ivano Confortini Provincia di Verona Gamberi di fiume alieni invasivi nel Veronese Pordenone, 19 giugno 2014 Reticolo idrografico della provincia di Verona In provincia di Verona vi sono circa 800 corsi

Dettagli

Acqua e parassiti: Cryptosporidium

Acqua e parassiti: Cryptosporidium PARASSITI d ITALIA Una rete al servizio del SSN Animali + Esseri umani = una sola salute ROMA 20-21 ottobre 2011 Acqua e parassiti: Cryptosporidium Simone M. Cacciò Reparto di Malattie Parassitarie Gastroenteriche

Dettagli

Ente tutela pesca del FVG

Ente tutela pesca del FVG LIFE10 NAT/IT/000239 RARITY Eradicazione del gambero rosso della Louisiana e protezione dei gamberi di fiume del Friuli Venezia Giulia Massimo Zanetti Ente tutela pesca del Friuli Venezia Giulia massimo.zanetti@regione.fvg.it

Dettagli

SEMINARI PER GUARDIE FORESTALI E ALTRI ADDETTI ALLA VIGILANZA FAUNISTICO-VENATORIA E TERRITORIALE

SEMINARI PER GUARDIE FORESTALI E ALTRI ADDETTI ALLA VIGILANZA FAUNISTICO-VENATORIA E TERRITORIALE L I F E 10 N A T / I T / 000239 ERADICAZIONE DEL GAMBERO ROSSO DELLA LOUISIANA E PROTEZIONE DEI GAMBERI DI FIUME DEL FRIULI VENEZIA GIULIA ERADICATE INVASIVE LOUISIANA RED SWAMP AND PRESERVE NATIVE WHITE

Dettagli

*Indicazioni per la selezione dei corpi idrici da monitorare sulla base del loro potenziale di proliferazione.

*Indicazioni per la selezione dei corpi idrici da monitorare sulla base del loro potenziale di proliferazione. Indicazioni per la selezione dei corpi idrici da monitorare sulla base del loro potenziale di proliferazione. Soglie per le cianotossine al fine di proteggere la popolazione da esposizioni dannose; Indicazioni

Dettagli

FORMAZIONE RARITY DI DOCENTI DELLA SCUOLA

FORMAZIONE RARITY DI DOCENTI DELLA SCUOLA L I F E 10 N A T / I T / 000239 ERADICAZIONE DEL GAMBERO ROSSO DELLA LOUISIANA E PROTEZIONE DEI GAMBERI DI FIUME DEL FRIULI VENEZIA GIULIA ERADICATE INVASIVE LOUISIANA RED SWAMP AND PRESERVE NATIVE WHITE

Dettagli

Sicurezza alimentare C O N TA MINAZIONE C H I MICA

Sicurezza alimentare C O N TA MINAZIONE C H I MICA Sicurezza alimentare C O N TA MINAZIONE C H I MICA CONTAMINAZIONE CHIMICA Causata dalla presenza di contaminanti chimici di varia natura. 2 Contaminazione chimica Le principali contaminazioni chimiche

Dettagli

GAMBERO ROSSO DELLA LOUISIANA

GAMBERO ROSSO DELLA LOUISIANA ENTE TUTELA PESCA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA GAMBERO ROSSO DELLA LOUISIANA NUOVA MINACCIA PER LA BIODIVERSITÀ IN FVG tiziano scovacricchi VALORIZZAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ NELLE ACQUE INTERNE DEL FRIULI

Dettagli

IL SIGNIFICATO DELLE CIANOTOSSINE NELLE ACQUE. Dott.ssa Anna Molinari - LABORATORIO DI PREVENZIONE ASL LECCO

IL SIGNIFICATO DELLE CIANOTOSSINE NELLE ACQUE. Dott.ssa Anna Molinari - LABORATORIO DI PREVENZIONE ASL LECCO IL SIGNIFICATO DELLE CIANOTOSSINE NELLE ACQUE Dott.ssa Anna Molinari - LABORATORIO DI PREVENZIONE ASL LECCO Le CIANOTOSSINE sono sostanze prodotte dai CIANOBATTERI, microrganismi procarioti, fotosintetici

Dettagli

HERPESVIROSI DELLA CARPA KOI (KHVD)

HERPESVIROSI DELLA CARPA KOI (KHVD) HERPESVIROSI DELLA CARPA KOI (KHVD) Herpesvirosi della Carpa Koi (KHVD) A cura di Dott.ssa Mariachiara Armani e Dott.ssa Karin Trevisiol, SCT6 Bolzano, IZSVe In collaborazione con il Servizio Veterinario

Dettagli

La qualità dell aria nella città di Aosta

La qualità dell aria nella città di Aosta La qualità dell aria nella città di Aosta Principali fonti di inquinamento della città Riscaldamento domestico Traffico veicolare Industria Le misure della rete di monitoraggio ad Aosta Particolato Ossidi

Dettagli

La conservazione del gambero di fiume autoctono Austropotamobius pallipes nel Parco del Monte Barro e nei territori limitrofi

La conservazione del gambero di fiume autoctono Austropotamobius pallipes nel Parco del Monte Barro e nei territori limitrofi La conservazione del gambero di fiume autoctono Austropotamobius pallipes nel Parco del Monte Barro e nei territori limitrofi Distribuzione originaria dei gamberi di fiume Importanza dei gamberi di fiume

Dettagli

o Densità superiore a 5 g/cm 3 o Si comportano come cationi o Tendenza a formare legami complessi o Grande affinità per i solfuri

o Densità superiore a 5 g/cm 3 o Si comportano come cationi o Tendenza a formare legami complessi o Grande affinità per i solfuri I metalli pesanti o Densità superiore a 5 g/cm 3 o Si comportano come cationi o Tendenza a formare legami complessi o Grande affinità per i solfuri o Diversi stati di ossidazione a seconda del ph Mercurio

Dettagli

LIFE10 NAT/IT/ RARITY

LIFE10 NAT/IT/ RARITY LIFE10 NAT/IT/000239 RARITY Eradicazione del gambero rosso della Louisiana e protezione dei gamberi di fiume del Friuli Venezia Giulia Massimo Zanetti Ente tutela pesca del Friuli Venezia Giulia massimo.zanetti@regione.fvg.it

Dettagli

Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale

Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale Università degli Studi di Napoli Federico II Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale Laurea triennale in Ingegneria per l Ambiente ed il Territorio

Dettagli

DIRETTIVA 2005/87/CE DELLA COMMISSIONE

DIRETTIVA 2005/87/CE DELLA COMMISSIONE 6.12.2005 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 318/19 DIRETTIVA 2005/87/CE DELLA COMMISSIONE del 5 dicembre 2005 che modifica l allegato I della direttiva 2002/32/CE del Parlamento europeo e del Consiglio

Dettagli

IL GAMBERO ROSSO DELLA LOUISIANA: UN CROSTACEO ESOTICO CHE STA COLONIZZANDO LE ACQUE DOLCI ITALIANE

IL GAMBERO ROSSO DELLA LOUISIANA: UN CROSTACEO ESOTICO CHE STA COLONIZZANDO LE ACQUE DOLCI ITALIANE IL GAMBERO ROSSO DELLA LOUISIANA: UN CROSTACEO ESOTICO CHE STA COLONIZZANDO LE ACQUE DOLCI ITALIANE prof. Alessandra Roncarati Dipartimento di Scienze Veterinarie Università degli Studi Camerino Convegno

Dettagli

Il gambero di fiume presenza in FVG & produzione di giovanili per ripopolamento

Il gambero di fiume presenza in FVG & produzione di giovanili per ripopolamento Il gambero di fiume presenza in FVG & produzione di giovanili per ripopolamento CORSO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI DELLA SCUOLA 18 aprile 2013 Ente Tutela Pesca del FVG Via Colugna, 7 33100 Udine Dr. Giorgio

Dettagli

Convenzione per l esecuzione di campagne di. monitoraggio dell ittiofauna nell ambito del Progetto Life

Convenzione per l esecuzione di campagne di. monitoraggio dell ittiofauna nell ambito del Progetto Life CENTRO DI RICERCA INTERDIPARTIMENTALE SULLE TECNOLOGIE E L IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI INTENSIVI DELLE PICCOLE SPECIE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA Convenzione per l esecuzione di campagne di monitoraggio

Dettagli

I pericoli ambientali. Breve ricerca sulle principali peculiarità

I pericoli ambientali. Breve ricerca sulle principali peculiarità I pericoli ambientali Breve ricerca sulle principali peculiarità Differenza tra rischio e pericolo Pericolo È una proprietà, o una qualità, o una modalità dannosa di uno strumento, di una situazione, di

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DEFINIZIONE

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DEFINIZIONE LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DEFINIZIONE Valutazione globale della probabilità e della gravità delle possibili lesioni o danni alla salute che si originano in una situazione pericolosa al fine di poter scegliere

Dettagli

PATOLOGIE DEI GAMBERI D ACQUA DOLCE NEL CONTESTO DEL PROGETTO LIFE+ RARITY

PATOLOGIE DEI GAMBERI D ACQUA DOLCE NEL CONTESTO DEL PROGETTO LIFE+ RARITY PATOLOGIE DEI GAMBERI D ACQUA DOLCE NEL CONTESTO DEL PROGETTO LIFE+ RARITY Tobia Pretto e Amedeo Manfrin Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie Laboratorio Nazionale di Riferimento per le

Dettagli

LE METALLOTIONEINE COME BIOMARCATORI DELL INQUINAMENTO DA METALLI

LE METALLOTIONEINE COME BIOMARCATORI DELL INQUINAMENTO DA METALLI LE METALLOTIONEINE COME BIOMARCATORI DELL INQUINAMENTO DA METALLI Candidato: Giulia Russo Matricola: 245949 Relatrice: Prof.ssa Maria Marino Anno accademico: 2008/2009 Tavola periodica degli elementi METALLI

Dettagli

GAIALAB:INCONTRIAMO L AMBIENTE IN LABORATORIO

GAIALAB:INCONTRIAMO L AMBIENTE IN LABORATORIO LABORATORIO DI CHIMICA Analizziamo le acque del nostro fiume Il ruolo dell'acqua Sulla terra l'acqua è presente nei suoi 3 stati di aggregazione: solido, liquido, gassoso. Liquido Solido Vapore 1 E' essenziale

Dettagli

LIFE10 NAT/IT/ RARITY

LIFE10 NAT/IT/ RARITY LIFE10 NAT/IT/000239 RARITY Eradicazionedel gambero rosso della Louisiana e protezione dei gamberi di fiume del Friuli Venezia Giulia Massimo Zanetti Ente tutela pesca del Friuli Venezia Giulia Partenariato:

Dettagli

Sicurezza alimentare

Sicurezza alimentare Sicurezza alimentare Sicurezza nella filiera alimentare Per garantire la sicurezza degli alimenti ai consumatori e salvaguardare il settore agroalimentare da crisi ricorrenti, l Unione Europea, e l Italia

Dettagli

Il supporto diagnostico in acquacoltura

Il supporto diagnostico in acquacoltura Il supporto diagnostico in acquacoltura Guida pratica alle indagini DI laboratorio Dedicate al settore ITTICO SS Lab. Specialistico di Ittiopatologia - dott. Prearo SS Lab. di Virologia - dott.ssa Masoero

Dettagli

Esposizione a mercurio: rischi per la salute e risultati SPoTT

Esposizione a mercurio: rischi per la salute e risultati SPoTT Esposizione a mercurio: rischi per la salute e risultati SPoTT Il mercurio (Hg) è una sostanza che si forma sia da attività umane (20%) sia da fenomeni naturali (80%). È disperso nell'ambiente da impianti

Dettagli

Procambarus clarkii nel Lago di Massaciuccoli (Toscana Nord Occidentale) e sua diffusione nel comprensorio di bonifica della Versilia

Procambarus clarkii nel Lago di Massaciuccoli (Toscana Nord Occidentale) e sua diffusione nel comprensorio di bonifica della Versilia Procambarus clarkii nel Lago di Massaciuccoli (Toscana Nord Occidentale) e sua diffusione nel comprensorio di bonifica della Versilia Paolo Ercolini biologo Palazzo della Regione Autonoma Friuli Venezia

Dettagli

Criteri di qualità dei sedimenti Valutazione igienico sanitaria

Criteri di qualità dei sedimenti Valutazione igienico sanitaria Criteri di qualità dei sedimenti Valutazione igienico sanitaria Maria Rita Cicero Istituto Superiore di Sanità 1 Indice 1. Introduzione 2. Obiettivi 3. Concetti chiave 4. Approccio 5. Conclusioni 2 Introduzione

Dettagli

I Saggi Tossicologici di Laboratorio

I Saggi Tossicologici di Laboratorio 1 I Saggi Tossicologici di Laboratorio In Ecotossicologia é necessario estrapolare dai risultati degli esperimenti di laboratorio agli ecosistemi 1 Diversi modelli biologici vengono impiegati per misurare

Dettagli

LIFE10 NAT/IT/ RARITY

LIFE10 NAT/IT/ RARITY LIFE10 NAT/IT/000239 RARITY Eradicazione del gambero rosso della Louisiana e protezione dei gamberi di fiume del Friuli Venezia Giulia Massimo Zanetti Ente tutela pesca del Friuli Venezia Giulia massimo.zanetti@regione.fvg.it

Dettagli

IGIENE Prof. Dott. Marco Guida Dipartimento di Biologia Laboratori di Igiene Via Cinthia, ed. 7 Napoli Tel

IGIENE Prof. Dott. Marco Guida Dipartimento di Biologia Laboratori di Igiene Via Cinthia, ed. 7 Napoli Tel CORSO DI IGIENE Prof. Dott. Marco Guida Dipartimento di Biologia Laboratori di Igiene Via Cinthia, ed. 7 Napoli Tel. 081679183 E-mail marco.guida@unina.it IGIENE BUONA SALUTE Disciplina appartenente alle

Dettagli

Az. E.4 Map of the restocking areas for ICS and risk areas for NICS

Az. E.4 Map of the restocking areas for ICS and risk areas for NICS LIFE10 NAT/IT/000239 RARITY Eradicate invasive Louisiana red swamp and preserve native white clawed crayfish in Friuli Venezia Giulia Az. E.4 Map of the restocking areas for ICS and risk areas for NICS

Dettagli

VALUTAZIONE DEL RISCHIO IN PISCICOLTURA

VALUTAZIONE DEL RISCHIO IN PISCICOLTURA VALUTAZIONE DEL RISCHIO IN PISCICOLTURA Amedeo Manfrin Centro di Referenza Nazionale per le malattie dei pesci, molluschi e crostacei Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie Via L. da Vinci,39

Dettagli

La Laguna di Venezia. I Parametri

La Laguna di Venezia. I Parametri La Laguna di Venezia La Laguna di Venezia rappresenta un ambiente unico al mondo. È collegata al mare Adriatico attraverso 3 bocche di porto: Chioggia, Malamocco e Porto Lido. Si tratta di un ecotono,

Dettagli

Gli organismi viventi possono essere classificati in cinque regni: - Regno delle MONERE - Regno dei PROTISTI - Regno dei FUNGHI - Regno delle PIANTE

Gli organismi viventi possono essere classificati in cinque regni: - Regno delle MONERE - Regno dei PROTISTI - Regno dei FUNGHI - Regno delle PIANTE I CINQUE REGNI Gli organismi viventi possono essere classificati in cinque regni: - Regno delle MONERE - Regno dei PROTISTI - Regno dei FUNGHI - Regno delle PIANTE - Regno degli ANIMALI REGNO delle MONERE

Dettagli

Le malattie delle piante. Classificazione e riconoscimento

Le malattie delle piante. Classificazione e riconoscimento Le malattie delle piante Classificazione e riconoscimento MALATTIA: è una deviazione, uno sconvolgimento, delle normali funzioni vitali (di ricambio o di sviluppo) dell organismo; può essere causata da

Dettagli

SCORE CARD GUIDA INTERPRETATIVA

SCORE CARD GUIDA INTERPRETATIVA Criteri Punteggio 1 Rilevanza della patologia 1 2 3 4 5 1.1 Presenza sul territorio Assente Presente in UE / Stati Presente in Italia / altre Presente in Regione Endemica. regionale / extraregionale. confinanti

Dettagli

Diffusione del Gambero Rosso (P Clarkii) esperienze del Consorzio di Bonifica Emilia Centrale. Dott. Aronne Ruffini

Diffusione del Gambero Rosso (P Clarkii) esperienze del Consorzio di Bonifica Emilia Centrale. Dott. Aronne Ruffini Diffusione del Gambero Rosso (P Clarkii) esperienze del Consorzio di Bonifica Emilia Centrale Dott. Aronne Ruffini Udine 27 Marzo 2013 Inquadramento territoriale Il Consorzio di Bonifica Emilia Centrale

Dettagli

Il piano nazionale di sorveglianza della malattia di West Nile in Italia per gli aspetti veterinari. Paolo Calistri

Il piano nazionale di sorveglianza della malattia di West Nile in Italia per gli aspetti veterinari. Paolo Calistri Il piano nazionale di sorveglianza della malattia di West Nile in Italia per gli aspetti veterinari Paolo Calistri West Nile Disease La West Nile Disease (WND) è una malattia infettiva ad eziologia virale,

Dettagli

NORMATIVA ACQUE 2008

NORMATIVA ACQUE 2008 NORMATIVA ACQUE 2008 ACQUE POTABILI 1. CLASSIFICAZIONE La normativa vigente definisce le acque destinate al consumo umano come le acque trattate o non trattate, destinate ad uso potabile, per la preparazione

Dettagli

L ambiente, l attività agricola ed i prodotti fitosanitari (PF)

L ambiente, l attività agricola ed i prodotti fitosanitari (PF) L ambiente, l attività agricola ed i prodotti fitosanitari (PF) L ambiente fisico ARIA ACQUA SUOLO Ambiente fisico Ambiente fisico L insieme degli esseri viventi (biota) e dell ambiente fisico (abiotico)

Dettagli

Relazione Conclusiva

Relazione Conclusiva AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL AMBIENTE DELLA SARDEGNA ARPAS Direzione generale PIANO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE DEGLI STAGNI DI S. GIOVANNI E DI MARCEDDI E DELLA ANTISTANTE FASCIA MARINO COSTIERA

Dettagli

La valutazione del rischio: zoonosi. Dr. Alessandro Broglia Unità Pericoli biologici (BIOHAZ)

La valutazione del rischio: zoonosi. Dr. Alessandro Broglia Unità Pericoli biologici (BIOHAZ) La valutazione del rischio: zoonosi Dr. Alessandro Broglia Unità Pericoli biologici (BIOHAZ) Workshop sulla Sicurezza degli Alimenti Parma, 5 maggio 2011 1 Zoonosi di origine alimentare Malattie causate

Dettagli

Biodiversità e salute. Flavia Caretta

Biodiversità e salute. Flavia Caretta Biodiversità e salute Flavia Caretta Biodiversità e salute salute degli ecosistemi salute umana Effetti della perdita di biodiversità sulla salute umana Ricerca epidemiologica Rivolta a fattori singoli

Dettagli

Piano di monitoraggio inquinanti ambientali Poligono del Salto di Quirra.

Piano di monitoraggio inquinanti ambientali Poligono del Salto di Quirra. Piano di monitoraggio inquinanti ambientali Poligono del Salto di Quirra. Workshop L area del Salto di Quirra. Le evidenze disponibili, le azioni in corso e gli approfondimenti futuri Cagliari 15 Dicembre

Dettagli

PROGETTO LIFE 14/NAT/IT/ SilIFFe. Indice di funzionalità fluviale come strumento di pianificazione dell'ecosistema Sile

PROGETTO LIFE 14/NAT/IT/ SilIFFe. Indice di funzionalità fluviale come strumento di pianificazione dell'ecosistema Sile PROGETTO LIFE 14/NAT/IT/000809 SilIFFe Indice di funzionalità fluviale come strumento di pianificazione dell'ecosistema Sile Controllo specie aliene - Corso per Guide naturalistiche- 29-30 Giugno 2017

Dettagli

Siamo quello che mangiamo il chimico a tutela degli alimenti. Roberto Angeletti Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie

Siamo quello che mangiamo il chimico a tutela degli alimenti. Roberto Angeletti Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie Siamo quello che mangiamo il chimico a tutela degli alimenti Roberto Angeletti Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie CHE COS È L IZSVE? L Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie

Dettagli

L alga invisibile. Guida all identificazione di. Ostreopsis ovata

L alga invisibile. Guida all identificazione di. Ostreopsis ovata L alga invisibile Guida all identificazione di Ostreopsis ovata Ostreopsis ovata è un alga microscopica che vive principalmente negli ambienti costieri rocciosi. Rinvenuta nel Mediterraneo almeno dal 1972,

Dettagli

Malattia Vescicolare del Suino

Malattia Vescicolare del Suino 1 MALATTIA VESCICOLARE DEL SUINO La malattia Malattia Vescicolare del Suino La malattia vescicolare del suino (MVS) è una malattia infettiva e contagiosa ad eziologia virale (genere Enterovirus appartenente

Dettagli

Epidemiologia e profilassi generale delle malattie infettive

Epidemiologia e profilassi generale delle malattie infettive Epidemiologia e profilassi generale delle malattie infettive INFEZIONE MALATTIA INFETTIVA ASPETTI GENERALI Interazione di un agente biologico (microrganismo) e un ospite recettivo (uomo, animale). Implica

Dettagli

Specie aliene: ospiti indesiderati. Francesca Ciutti Centro Trasferimento Tecnologico Unità Acquacoltura e Idrobiologia

Specie aliene: ospiti indesiderati. Francesca Ciutti Centro Trasferimento Tecnologico Unità Acquacoltura e Idrobiologia Specie aliene: ospiti indesiderati Francesca Ciutti Centro Trasferimento Tecnologico Unità Acquacoltura e Idrobiologia Esiste un largo consenso all ipotesi che l introduzione di specie legata ad attività

Dettagli

ARSENICO E FILIERE ZOOTECNICHE. Alberto Mantovani, Tossicologia alimentare e veterinaria Istituto Superiore di Sanità, Roma

ARSENICO E FILIERE ZOOTECNICHE. Alberto Mantovani, Tossicologia alimentare e veterinaria Istituto Superiore di Sanità, Roma ARSENICO E FILIERE ZOOTECNICHE Alberto Mantovani, Tossicologia alimentare e veterinaria Istituto Superiore di Sanità, Roma alberto.mantovani@iss.it Partiamo dai pareri dell'authorithy Europea della Sicurezza

Dettagli

PROVE ACCREDITATE - CATEGORIA: 0

PROVE ACCREDITATE - CATEGORIA: 0 Scheda N 1 di 7 PROVE ACCREDITATE - CATEGORIA: 0 1 Acque destinate al consumo umano Escherichia coli water and wastewater ed 21st 2005, 9223 A + 9223 B (2004) 2 Acque destinate al consumo umano, sotterranee

Dettagli

Materiale didattico validato da: Il Rischio Biologico. Rev. 2 ott Rischio biologico slide 1 di 16

Materiale didattico validato da: Il Rischio Biologico. Rev. 2 ott Rischio biologico slide 1 di 16 Il Rischio Biologico Rev. 2 ott. 2009 Rischio biologico slide 1 di 16 Definizione Consiste nella possibilità di contrarre, in seguito all esposizione a virus, batteri, miceti o funghi (lieviti e muffe),

Dettagli

Interazione di un agente biologico (microrganismo) e un ospite recettivo (uomo, animale). Implica la replicazione dell agente nell ospite.

Interazione di un agente biologico (microrganismo) e un ospite recettivo (uomo, animale). Implica la replicazione dell agente nell ospite. Infezione Interazione di un agente biologico (microrganismo) e un ospite recettivo (uomo, animale). Implica la replicazione dell agente nell ospite. Malattia Infettiva È l espressione clinica dell infezione.

Dettagli

Presentazione dei risultati e delle valutazioni preliminari

Presentazione dei risultati e delle valutazioni preliminari Presentazione dei risultati e delle valutazioni preliminari Obiettivi del piano di campionamento 2016-2017 Obiettivo del piano è la stima del livello di contaminazione da PFAS delle principali produzioni

Dettagli

D. Lgs. 31/2001: ruolo dei parametri e valutazione del rischio microbiologico

D. Lgs. 31/2001: ruolo dei parametri e valutazione del rischio microbiologico D. Lgs. 31/2001: ruolo dei parametri e valutazione del rischio microbiologico Lucia Bonadonna, Maurizio Semproni Istituto Superiore di Sanità lucybond@iss.it Corso Acque destinate al consumo umano: l applicazione

Dettagli

PROVE ACCREDITATE - CATEGORIA: 0

PROVE ACCREDITATE - CATEGORIA: 0 Scheda N 1 di 7 PROVE ACCREDITATE - CATEGORIA: 0 1 Acque destinate al consumo umano Escherichia coli water and wastewater ed 21st 2005 9223 A + 9223 2 Acque destinate al consumo umano, sotterranee atteri

Dettagli

Il decreto D.lgs. 148/2008 ha voluto completare il quadro interno dal punto di vista della polizia sanitaria includendo nuove specie di animali, in

Il decreto D.lgs. 148/2008 ha voluto completare il quadro interno dal punto di vista della polizia sanitaria includendo nuove specie di animali, in Il decreto D.lgs. 148/2008 ha voluto completare il quadro interno dal punto di vista della polizia sanitaria includendo nuove specie di animali, in particolare marine, allevate dal settore dell acquacoltura

Dettagli

LA GUIDA FACILE ALL HACCP. Guida all analisi e controllo dei rischi nel trattamento degli alimenti

LA GUIDA FACILE ALL HACCP. Guida all analisi e controllo dei rischi nel trattamento degli alimenti LA GUIDA FACILE ALL HACCP Guida all analisi e controllo dei rischi nel trattamento degli alimenti INTRODUZIONE In qualsiasi tipo di attività ogni singolo passo che parte dalla preparazione dei cibi e

Dettagli

STUDIO SUL DECLINO DELLA LEPRE IN PROVINCIA DI PIACENZA (primi risultati)

STUDIO SUL DECLINO DELLA LEPRE IN PROVINCIA DI PIACENZA (primi risultati) STUDIO SUL DECLINO DELLA LEPRE IN PROVINCIA DI PIACENZA (primi risultati) Le caratteristiche ambientali (1) Pianura 37% Collina 33% Montagna 30% Gli Istituti di protezione e produzione della fauna (ZRC,

Dettagli

PRINCIPALI STRUMENTI NORMATIVI VIGENTI

PRINCIPALI STRUMENTI NORMATIVI VIGENTI PRINCIPALI STRUMENTI NORMATIVI VIGENTI Prodotto ittico locale lavorato Ricerca prodotta nell'ambito del progetto Promozione dei prodotti della pesca dell'area della provincia di Palermo e azioni di supporto

Dettagli

Presentazione dei risultati e delle valutazioni preliminari

Presentazione dei risultati e delle valutazioni preliminari Presentazione dei risultati e delle valutazioni preliminari Obiettivi del piano di campionamento 2016-2017 Obiettivo del piano è la stima del livello di contaminazione da PFAS delle principali produzioni

Dettagli

I principi nutritivi. Enrico Degiuli Classe Seconda

I principi nutritivi. Enrico Degiuli Classe Seconda I principi nutritivi Enrico Degiuli Classe Seconda A cosa servono gli alimenti? Tutti gli animali si nutrono di sostanze necessarie alla loro sopravvivenza. Il nostro corpo è una macchina estremamente

Dettagli

«11/11/'11» un giorno unico per numeri uno "SQE Summit MILANO 2011 SINTESI INTERVENTO VALUTAZIONE E CONTROLLO DEL RISCHIO LEGIONELLOSI

«11/11/'11» un giorno unico per numeri uno SQE Summit MILANO 2011 SINTESI INTERVENTO VALUTAZIONE E CONTROLLO DEL RISCHIO LEGIONELLOSI gli amici dell aria e dell acqua per un mondo più pulito! «11/11/'11» un giorno unico per numeri uno "SQE Summit MILANO 2011 SINTESI INTERVENTO VALUTAZIONE E CONTROLLO DEL RISCHIO LEGIONELLOSI Relatori:

Dettagli

Il Regno degli Animali

Il Regno degli Animali Il Regno degli Animali Il Regno degli Animali È un regno molto vasto, è quello che ha conquistato tutti gli ambienti. Invertebrati Vertebrati Vertebrati e invertebrati Si chiamano vertebrati gli animali

Dettagli

I CINQUE REGNI WHITTAKER. Linneo DIVISIONE IN CINQUE REGNI MONERE PROTISTI ANIMALI PIANTE FUNGHI REGNO VEGETALE REGNO ANIMALE

I CINQUE REGNI WHITTAKER. Linneo DIVISIONE IN CINQUE REGNI MONERE PROTISTI ANIMALI PIANTE FUNGHI REGNO VEGETALE REGNO ANIMALE I CINQUE REGNI WHITTAKER DIVISIONE IN CINQUE REGNI Linneo MONERE PROTISTI REGNO VEGETALE REGNO ANIMALE ANIMALI FUNGHI PIANTE MONERE APPARTENGONO A QUESTO REGNO SOLO GLI ORGANISMI UNICELLULARI PROCARIOTI

Dettagli

14/04/2014. EZIOLOGIA Fam. Picornaviridae gen. Enterovirus RNA 1, nm sprovvisto di envelope molto resistente

14/04/2014. EZIOLOGIA Fam. Picornaviridae gen. Enterovirus RNA 1, nm sprovvisto di envelope molto resistente Malattia Vescicolare del Suino EZIOLOGIA Fam. Picornaviridae gen. Enterovirus RNA 1, 28-30 nm sprovvisto di envelope molto resistente 1 sierotipo 4 gruppi Malattia Vescicolare del Suino (MVS) Il virus

Dettagli

Zuccarello P *, Oliveri Conti G *, Ledda C **, Cristaldi A *, Brundo MV ***, Ferrante M *. *

Zuccarello P *, Oliveri Conti G *, Ledda C **, Cristaldi A *, Brundo MV ***, Ferrante M *. * Zuccarello P *, Oliveri Conti G *, Ledda C **, Cristaldi A *, Brundo MV ***, Ferrante M *. * LIAA. Laboratorio di Igiene Ambientale e degli Alimenti (LIAA), Dipartimento "G.F. Ingrassia "- Igiene e Sanità

Dettagli

Ecologia catene alimentari e livelli trofici

Ecologia catene alimentari e livelli trofici Ecologia catene alimentari e livelli trofici Catena alimentare Descrive il trasferimento di energia (come sostanza organica) dai produttori ai diversi livelli di consumatori Coinvolge una serie di organismi

Dettagli

IL RISCHIO BIOLOGICO N. 1. FORMAZIONE GENERALE STUDENTI EQUIPARATI ai sensi del D.Lgs. 81/08 e dell accordo Stato-Regioni del 21/12/2011

IL RISCHIO BIOLOGICO N. 1. FORMAZIONE GENERALE STUDENTI EQUIPARATI ai sensi del D.Lgs. 81/08 e dell accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 IL RISCHIO BIOLOGICO Unità didattica N. 1 FORMAZIONE GENERALE STUDENTI EQUIPARATI ai sensi del D.Lgs. 81/08 e dell accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 Versione 1.0 27/10/2016 LA CELLULA Le cellule sono

Dettagli

Campagna di monitoraggio della qualità dell aria Cogne

Campagna di monitoraggio della qualità dell aria Cogne Campagna di monitoraggio della qualità dell aria Cogne - 2016 Perché La campagna è stata effettuata per iniziativa di ARPA, al fine di valutare lo stato della qualità dell aria nel comune di Cogne, una

Dettagli

Analisi chimiche. Confronto di alcuni parametri chimici dell acqua del Lambro alla sorgente e alla foce

Analisi chimiche. Confronto di alcuni parametri chimici dell acqua del Lambro alla sorgente e alla foce Analisi chimiche Confronto di alcuni parametri chimici dell acqua del Lambro alla sorgente e alla foce 1 Scuola media Anna Frank Graffignana (Lo) Ecolab a.s.2008/2009 Tipologia di analisi Abbiamo analizzato

Dettagli

CAPITOLO 4 PERICOLOSITÀ DEI PRODOTTI FITOSANITARI 2/5

CAPITOLO 4 PERICOLOSITÀ DEI PRODOTTI FITOSANITARI 2/5 CAPITOLO 4 PERICOLOSITÀ DEI PRODOTTI FITOSANITARI 2/5 4.5 Le categorie di pericolo per la sicurezza antincendio e contro le esplosioni 4.6 Impatto ambientale dei PF 4.7 Le categorie di pericolo per l ambiente

Dettagli

Gli animali. Enrico Degiuli Classe prima

Gli animali. Enrico Degiuli Classe prima Gli animali Enrico Degiuli Classe prima Gli animali I funghi sono organismi: eucarioti eterotrofi pluricellulari con differenziazione cellulare Differenze con i funghi: differenziazione cellulare si nutrono

Dettagli

Criteri Criteri e e metodi metodi di controllo controllo di cianotossine in acque da destinare al consumo umano

Criteri Criteri e e metodi metodi di controllo controllo di cianotossine in acque da destinare al consumo umano Criteri e metodi di controllo di cianotossine in acque da destinare al consumo umano Luca Lucentini Dipartimento t Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria i Cianobatteri Organismi procarioti fotosintetici

Dettagli

Il GAMBERO ROSSO della LOUISIANA

Il GAMBERO ROSSO della LOUISIANA Il GAMBERO ROSSO della LOUISIANA una specie ALIENA minaccia i nostri habitat L APPARENZA INGANNA Aliene È la definizione attribuita a tutte le specie, animali o vegetali, che non appartengono all ambiente

Dettagli

Effetti sulla salute di una coorte esposta ad Arsenico e Mercurio

Effetti sulla salute di una coorte esposta ad Arsenico e Mercurio Effetti sulla salute di una coorte esposta ad Arsenico e Mercurio 24 Novembre 2016 - Firenze Francesco Profili Osservatorio di Epidemiologia Agenzia Regionale di Sanità della Toscana francesco.profili@ars.toscana.it

Dettagli

Corso per Guardie Giurate Volontarie sulla Pesca

Corso per Guardie Giurate Volontarie sulla Pesca SERVIZIO FAUNISTICO Dott. Marco Aldrigo Corso per Guardie Giurate Volontarie sulla Pesca FONDAMENTI DI IDROBIOLOGIA E SPECIE ITTICHE ALLOCTONE Bergamo venerdì 27 gennaio 2012 IL CICLO DELLA MATERIA Batteri

Dettagli

Il Regno degli Animali

Il Regno degli Animali Il Regno degli Animali Il Regno degli Animali È un regno molto vasto, è quello che ha conquistato tutti gli ambienti. Invertebrati Vertebrati Vertebrati e invertebrati Si chiamano vertebrati gli animali

Dettagli

IL RECUPERO AMBIENTALE DI SITI INQUINATI mediante SPECIE ERBACEE A RADICAZIONE PROFONDA. Tiziana VERRASCINA, Dottore Forestale PratiArmatisrl

IL RECUPERO AMBIENTALE DI SITI INQUINATI mediante SPECIE ERBACEE A RADICAZIONE PROFONDA. Tiziana VERRASCINA, Dottore Forestale PratiArmatisrl IL RECUPERO AMBIENTALE DI SITI INQUINATI mediante SPECIE ERBACEE A RADICAZIONE PROFONDA Tiziana VERRASCINA, Dottore Forestale PratiArmatisrl IL PROBLEMA EROSIVO e L INTERAZIONE PENDIO-ATMOSFERA L erosione

Dettagli

Da Completare. Da Completare

Da Completare. Da Completare [NOME MALATTIA] Caratteristiche della patologia E.1 Malattia E.1.1 Nome patologia E.1.2 Agente/i eziologico/i E.1.3 Breve descrizione Informazioni 1 Rilevanza della patologia 1.1-1.2 Presenza e frequenza

Dettagli

AHANOMYCES ASTACI UP-TO-DATE TOBIA PRETTO IZSVE -CENTRO SPECIALISTICO ITTICO ADRIA -RO PESTE DEL GAMBERO CRAYFISH PLAGUE

AHANOMYCES ASTACI UP-TO-DATE TOBIA PRETTO IZSVE -CENTRO SPECIALISTICO ITTICO ADRIA -RO PESTE DEL GAMBERO CRAYFISH PLAGUE AHANOMYCES ASTACI UP-TO-DATE TOBIA PRETTO IZSVE -CENTRO SPECIALISTICO ITTICO ADRIA -RO PESTE DEL GAMBERO CRAYFISH PLAGUE PARASSITA OBBLIGATO DEI GAMBERI D ACQUA DOLCE CICLO VITALE STRETTAMENTE ACQUATICO

Dettagli

TEST BIO-ECOLOGIA MARINA 2010

TEST BIO-ECOLOGIA MARINA 2010 TEST BIO-ECOLOGIA MARINA 2010 1. Quando si parla di crisi della biodiversità ci si riferisce: a) Alla riduzione del tasso di fertilità in alcuni mammiferi b) All accelerazione del tasso di estinzione di

Dettagli

Invaso Trinità (TP): prima classificazione dello stato ecologico in base al DM n. 260/2010.

Invaso Trinità (TP): prima classificazione dello stato ecologico in base al DM n. 260/2010. Invaso Trinità (TP): prima classificazione dello stato ecologico in base al DM n. 260/. Il recente Regolamento recante i criteri tecnici per la classificazione dello stato dei corpi idrici superficiali,

Dettagli

Malattie trasmesse da alimenti contaminati. Sicurezza Alimentare

Malattie trasmesse da alimenti contaminati. Sicurezza Alimentare Malattie trasmesse da alimenti contaminati Sicurezza Alimentare Spore batteriche In condizioni ambientali sfavorevoli alcuni batteri (sporigeni) danno origine a speciali forme di resistenza (spore). Quando

Dettagli

Contaminanti nel riso: la situazione italiana e le possibilità agronomiche di controllo

Contaminanti nel riso: la situazione italiana e le possibilità agronomiche di controllo Contaminanti nel riso: la situazione italiana e le possibilità agronomiche di controllo E. Miniotti, M. Romani, G. Beltarre, 12 febbraio A. Saviolo, 2011 G. Bertolone, Buronzo P. (VC) Castagno, M. Codovilla,

Dettagli

Written by Administrator Friday, 26 February :01 - Last Updated Saturday, 27 February :51

Written by Administrator Friday, 26 February :01 - Last Updated Saturday, 27 February :51 Le infezioni batteriche sono molto comuni nei pesci d'acquario e sono probabilmente uno dei più gravi problemi con cui l'acquariofilo si deve scontrare. Tuttavia, con una conoiscenza di base su come riconoscere

Dettagli