Autorità ATO 2 Lazio Centrale Roma La procedura per l individuazione ed il monitoraggio degli investimenti
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- Gianmaria Sacchi
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1 INTERVENTO AL SEMINARIO Il Servizio Idrico Integrato nell Italia Centrale. Il governo e la gestione: esperienze a confronto Organizzato dall Associazione Idrotecnica Italiana - Sezione Italia Centrale Ancona, Teatro delle Muse ottobre 2004 Autorità ATO 2 La procedura per l individuazione ed il monitoraggio degli investimenti dott. ing. Alessandro Piotti (*) dott. ing. Alessandro Grande (**) SOMMARIO L Autorità dell Ambito Territoriale Ottimale 2 (A.ATO 2) ha affidato il Servizio Idrico Integrato (S.I.I.) ad Acea Ato 2 S.p.A. ed ha avviato il servizio sul territorio di propria competenza dal 1 gennaio 2003 secondo un cronoprogramma che prevede la graduale presa in carico delle gestioni preesistenti nell arco di tre anni. Lo start-up del S.I.I. nell ATO 2 procede superando resistenze e difficoltà. Una delle attività più complesse in questa fase è la definizione e applicazione di una procedura per l individuazione ed il monitoraggio degli investimenti afferenti al S.I.I. Il presente lavoro illustra tale procedura che ha la principale caratteristica, nonché difficoltà, di essere dinamica; ovvero i dati sugli studi, progetti e cantieri individuati e/o approvati o in corso di realizzazione o realizzati sono continuamente aggiornati. Il costante aggiornamento delle informazioni è possibile grazie alla centralizzazione del S.I.I. attuata dalla riforma della Legge Galli. (*) Responsabile della (**) Ingegnere della dell Autorità dell Ambito Territoriale Ottimale 2 c/o Provincia di Roma via Cesare Pascarella, Roma tel fax ato2@provincia.roma.it
2 PREMESSE L Autorità dell Ambito Territoriale Ottimale 2 ha affidato il Servizio Idrico Integrato ad Acea Ato 2 S.p.A. a partire dal 1 gennaio La presa in carico dei singoli servizi dei Comuni e Consorzi da parte di Acea Ato 2 S.p.A. avviene gradualmente secondo tempistiche previste nella Convenzione di Gestione e definite dalla Conferenza dei Sindaci. La presa in carico delle gestioni preesistenti ed il contestuale avvio del Servizio Idrico Integrato stanno avvenendo con ritardo rispetto al cronoprogramma in Convenzione superando di volta in volta le resistenze all avvio da parte dei soggetti coinvolti (Enti Locali e Gestore). Queste resistenze sono dovute, nel caso degli Enti Locali, alla preoccupazione che i legittimi interessi locali non possano essere difesi allorquando le dimensioni dei servizi passano dalla realtà comunale alla realtà dell ATO. Quelle del Gestore sono legate, nel caso di Roma, ad una ristrutturazione dell organizzazione sul territorio da centrale a ramificata con la conseguente necessità di modificare la mentalità e le abitudini degli addetti al servizio. Le difficoltà operative connesse con lo start-up del Servizio Idrico Integrato sono riconducibili alla definizione ed all applicazione delle procedure per l attuazione della Convenzione di Gestione che nascono dalla scelta, effettuata in sede di predisposizione dei documenti contrattuali, di uno schema di contratto imperfetto anziché perfetto. Un contratto per la fornitura di un servizio si dice perfetto quando sono delineate tutte le evenienze che possono accadere e per ognuna di essa sono individuate dettagliatamente le procedure da seguire. Questo tipo di contratto ha il vantaggio di definire a priori tutti i compiti dei soggetti (Gestore e controllore) e tutti i meccanismi connessi (verifiche, controlli e sanzioni) semplificando quindi le attività in corso d opera, ma di contro ha lo svantaggio di essere rigido e quindi difficilmente adeguabile ad evenienze non previste. Tale tipo di contratto è pertanto adottabile solo quando esiste una notevole esperienza pregressa sul tipo di servizio fruito e regolato dal contratto stesso. Un contratto si dice imperfetto quando per ciascuna delle possibili evenienze gestionali sono date solo le linee guida delle procedure da seguire volta per volta, rimandando la definizione delle stesse ad un momento successivo durante il corso della gestione allorché saranno note le reali condizioni di contorno. Nel corso della stesura della Convenzione di Gestione del Servizio Idrico Integrato dell ATO 2 è stata scelta questa seconda forma di contratto. 1
3 Nell attuale fase di start-up del servizio idrico integrato la dell Autorità dell ATO 2 ed Acea Ato 2 S.p.A. in qualità di Gestore stanno predisponendo le necessarie procedure per l attuazione del servizio nel rispetto di quanto previsto e già sottoscritto nella Convenzione di Gestione. Il presente lavoro intende illustrare in particolare la procedura per l individuazione ed il monitoraggio degli investimenti nell ATO. GLI INVESTIMENTI NELLA CONVENZIONE DI GESTIONE Il piano degli interventi contenuto nel Piano d Ambito allegato alla Convenzione di Gestione individua un valore complessivo degli investimenti necessario per la realizzazione di nuove opere pari a milioni di euro. Il fabbisogno finanziario per il mantenimento a nuovo delle opere esistenti e di quelle da costruirsi nell arco dei prossimi trent anni è di milioni di euro. Il fabbisogno complessivo per la realizzazione di nuove opere ed il mantenimento a nuovo delle opere già costruite è quindi pari a (= ) milioni di euro. Il programma degli investimenti inserito nel Piano d Ambito prevede investimenti (mantenimento a nuovo + nuove opere) pari a milioni di euro, così ripartiti nel tempo: Fig. 1 Quantificazione degli investimenti Mantenimento a nuovo Opere da realizzare milioni di euro anni Questi sono investimenti finanziati con anticipo a carico del Gestore che poi recupera quanto anticipato tramite i successivi proventi tariffari. Per semplicità, nel seguito questi investimenti sono detti investimenti con i proventi tariffari. 2
4 L'aver adottato investimenti inferiori a quelli effettivamente necessari ha consentito di contenere l'incremento tariffario ed inoltre ha permesso di salvaguardare la sostenibilità finanziaria del Piano degli Investimenti e ciò nel rispetto di quanto stabilito nel comma 2 dell art. 11 della Legge 36/94. sono: In dettaglio nei primi anni gli investimenti complessivi da realizzare con i proventi tariffari anno importi investimenti (milioni di euro) 43,8 53,1 68,9 81,4 86,7 87,9 87,6 86,7 85,8 83,9 In un primo periodo (sei anni) è previsto che gli investimenti siano suddivisi nella misura del 35% a favore dei Comuni dell ATO e 65% a favore del Comune di Roma. Negli anni successivi la distribuzione degli interventi con i proventi tariffari sarà di 1/3 a favore dei Comuni dell ATO e 2/3 a favore del Comune di Roma. Dal divario tra gli investimenti necessari (3.810 milioni di euro) e gli investimenti previsti ovvero quelli coperti dai proventi tariffari (2.066 milioni di euro) nasce la necessità di reperire finanziamenti pubblici o, in alternativa, di rivedere in futuro il tal senso il piano tariffario. Gli investimenti sono stati determinati come importo finanziario complessivo senza l individuazione delle singole opere. Nel dettaglio sono stati individuati solo quelli classificati come urgenti che corrispondono ad opere di fognatura e depurazione afferenti ai centri abitati maggiori, ad alcune opere acquedottistiche, all installazione di contatori ed all esecuzione di allacci. Nel periodo transitorio che va dall inizio delle prese in carico delle singole gestioni fino alla loro ultimazione, il Gestore inizierà a realizzare le opere urgenti. Tra queste saranno poste in essere per prime quelle che avranno la effettiva disponibilità del progetto esecutivo e quelle relative ai servizi già presi in carico. Nello stesso periodo si provvederà ad avviare quanti più progetti possibile onde creare una base per gli investimenti degli anni successivi. Al termine del periodo transitorio è prevista la revisione del Piano d Ambito che potrà essere eseguita sulla base delle informazioni nel frattempo raccolte ed elaborate. La revisione del Piano d Ambito conterrà una nuova previsione aggiornata delle opere da realizzare nei successivi sei anni. Le previste successive stesure del Piano d Ambito aggiorneranno ogni sei anni l elenco delle opere da realizzare a meno di revisioni non programmate, sempre possibili a causa di imprevisti di notevole importanza. 3
5 Nel periodo transitorio, per non creare degli scompensi tra i comuni che entrano subito nel Servizio Idrico Integrato rispetto a quelli che vi entreranno successivamente, è stata prevista una specifica procedura affinché questi ultimi, previa verifica progettuale da parte della STO per gli aspetti pianificatori e del Gestore per gli aspetti ingegneristici, possano procedere alla realizzazione di opere il cui onere sarà trasferito a carico dei proventi tariffari al momento del subentro del gestore. I COMPITI DELL AUTORITÀ D AMBITO E DEL GESTORE Relativamente agli investimenti da realizzare, i compiti dell Autorità d Ambito e del Gestore sono la realizzazione di tutti gli investimenti necessari per estendere ed assicurare una elevata qualità del servizio e quindi il rispetto della carta dei servizi e delle norme su tutto il territorio dell ATO. Tutto ciò limitando al massimo le spese a parità di interventi eseguiti ed assicurando la sostenibilità della tariffa da parte degli utenti e dell impegno finanziario da parte del Gestore. Il contenimento del costo delle opere entro i prezzi di mercato è assicurato dalle procedure di evidenza pubblica che il Gestore deve attuare nelle gare di affidamento per la realizzazione delle opere. Gli importi delle opere a base d asta sono oltre tutto definiti sulla base di tariffari pubblici. La tariffa del S.I.I. ed i suoi incrementi temporali sono già stati determinati in sede di predisposizione della Convenzione di Gestione nel rispetto della sostenibilità degli utenti e dell impegno finanziario da parte del Gestore. Qui diamo per scontato che questi aspetti siano rispettati in futuro nelle prossime revisioni del Piano d Ambito e delle connesse tariffe. Nella prima stesura del Piano d Ambito allegato alla Convenzione di Gestione si è provveduto a determinare l impegno economico degli interventi da realizzare, mentre l individuazione degli interventi è stata rimandata successivamente nel corso della gestione. Questa scelta è stata necessaria in quanto la conoscenza delle realtà delle singole gestioni era molto frastagliata, carente e spesso inesistente al punto di non poter raggiungere un livello sufficiente per quanti sforzi si potessero fare. L individuazione puntuale delle opere da realizzare non può che essere demandata a chi opera sul territorio ovvero a chi conosce le carenze degli impianti che causano difficoltà gestionali, gli attuali bisogni locali e le necessità previste sulla base dei programmi realistici di espansione territoriale. Quindi il Gestore è colui che deve proporre all Autorità le opere da realizzare sul territorio. Compito dell Autorità è quello di approvare i programmi di realizzazione delle opere compatibili con il piano tariffario. Il Gestore realizza le opere indicate o anticipando le spese poi recuperate dai proventi tariffari o utilizzando fondi pubblici che ovviamente non ricadono nella formazione delle tariffe. Contemporaneamente anche gli Enti Locali possono realizzare opere con propri fondi congruentemente con le esigenze pianificatorie individuate dall Autorità e con le esigenze ingegneristiche del Gestore che poi prenderà in carico tali opere. 4
6 L Autorità raccoglie i dati sulla realizzazione delle opere per verificare lo sviluppo del sistema idrico, il rispetto dei patti contrattuali con il Gestore e la congruenza con la tariffa. LA TIPOLOGIA DEGLI INVESTIMENTI La tipologia degli investimenti a carico del Gestore è riconducibile alla casistica appresso elencata e descritta. 1 - appalti non ripetitivi A questa voce sono riconducibili tutte le spese per la progettazione, la costruzione e le attività di ingegneria connesse alla realizzazione di nuove opere o al rinnovo di opere esistenti. Ciascuna di queste opere è ben individuata ed oggetto di un appalto ad hoc. La proprietà di queste nuove opere è degli Enti Locali ed il relativo valore fa parte del patrimonio del Gestore come bene gratuitamente devolvibile al legittimo proprietario al termine del periodo di concessione del S.I.I. se completato il relativo ammortamento. 2 - appalti ripetitivi A questa voce fanno parte gli appalti di manutenzione straordinaria, di integrazione di reti e impianti (per la realizzazione di opere minori non appaltate con apposite gare) e di manutenzione i quali fanno capo ad affidamenti in cui sono definiti l importo complessivo e la tipologia dei lavori individuati volta per volta sulla base delle specifiche necessità. Per ciò che riguarda gli appalti ripetitivi, dato il volume ed il numero di questi una autorizzazione preventiva della STO è pressoché impossibile perché causerebbe un inutile intralcio e ritardo nella esecuzione dei lavori. Pertanto per questo tipo di investimenti la STO si riserva di verificare periodicamente che i lavori avviati ed imputati con questa procedura siano effettivamente classificabili come manutenzione straordinaria (e quindi ricadenti tra gli investimenti) e non come manutenzione ordinaria (e quindi ricadenti nei costi operativi) avendo ciò una influenza sui costi operativi. 3 studi e piani Il Gestore, a norma di convenzione, deve realizzare studi di ordine generale che riguardano la riduzione delle perdite, l attenuazione dei rischi e i piani di emergenza. 4 finanziamenti per opere realizzate da terzi Gli Enti locali possono proporre di realizzare opere afferenti al S.I.I. con finanziamenti propri (in questa fattispecie ricadono ad es. le opere di urbanizzazione realizzate da privati per conto dei 5
7 Comuni con oneri a scomputo), con finanziamenti pubblici a fondo perduto e/o con una eventuale integrazione al finanziamento con fondi provenienti dalla tariffa del S.I.I. trasferiti ad hoc dal Gestore. In tal caso al fine di garantire una omogeneità di pianificazione e di realizzazione delle opere sull intero ATO il Gestore e la STO hanno il diritto di: 1) esprimere pareri vincolanti sull opera da eseguire sia dal punto di vista delle interazioni con i sistemi (acquedottistici, fognari o depurativi) presenti o previsti, sia dal punto di vista dell omogeneità delle tecnologie previste rispetto a quelle attualmente adottate; 2) presenziare agli esperimenti di aggiudicazione dei lavori, accedere ai cantieri per seguire i lavori, nonché esprimersi in fase di collaudo. Inoltre nel caso che un opera realizzata da un Ente Locale debba essere compresa tra i costi per investimenti da inserire nel computo della tariffa è necessario predisporre un protocollo di intesa tra il Gestore, l Autorità d Ambito e l Ente interessato in cui siano chiari gli obblighi reciproci. 5 investimenti non attinenti a studi, progetti e realizzazione opere Sono gli investimenti relativi all acquisizione di mezzi strumentali necessari ai compiti gestionali. L INDIVIDUAZIONE DEGLI INVESTIMENTI L individuazione, da parte del Gestore, delle nuove opere da realizzare o dei lavori di manutenzione straordinaria da effettuare avviene principalmente con la redazione di uno studio ad hoc per ciascun servizio comunale o consortile o grande opera presa in carico dal Gestore. Tale redazione avviene dopo almeno un anno dalla presa in carico del servizio dell opera al fine di dare la possibilità al Gestore di conoscere in loco le necessità e le deficienze. Questi studi recepiscono e verificano tutte le segnalazioni che provengono da: 1. l esercizio delle reti e degli impianti; 2. i verbali di acquisizione dei servizi; 3. i piani triennali del comune (ex legge 109/94) e i PRG; 4. i soggetti comunali competenti. Inoltre altre opere sono individuate negli studi di ordine generale che il Gestore, a norma di convenzione, deve realizzare e che riguardano la riduzione delle perdite, l attenuazione dei rischi e delle emergenze. Come noto, Acea Ato 2 S.p.A. prima di diventare il gestore del S.I.I. dell ATO 2 era il gestore di alcuni rami del S.I.I. del Comune di Roma e pertanto aveva ed ha in corso la realizzazione di alcune opere nel Comune di Roma. 6
8 Queste opere, non ancora ultimate e a diversi livelli di progettazione o realizzazione, sono entrate automaticamente a far parte del monte degli investimenti in corso nell ATO. Il Gestore sulla base di questi documenti propone gli investimenti da realizzare all Autorità d Ambito. 7
9 L APPROVAZIONE DEGLI INVESTIMENTI Per le ragioni già dette nel periodo transitorio, che va dall avvio del S.I.I. al completamento della presa in carico dei servizi da parte del Gestore, non è stato possibile definire un elenco dettagliato di tutte le opere da realizzare. Questo elenco che si sta redigendo per l intero ATO sarà disponibile solo dopo la stesura della prima revisione del Piano d Ambito prevista alla fine della presa in carico dei servizi. Al momento la Convenzione di Gestione fissa l importo complessivo anno per anno degli investimenti da fare e classifica una serie di interventi come urgenti ai quali va data priorità di realizzazione. Questi interventi urgenti sono: a) le opere del Piano Stralcio ex art. 141 della Legge 388/2000; b) gli interventi per la risoluzione delle emergenze idriche; c) gli interventi di adeguamento degli impianti alla Legge 626/94; d) investimenti per la realizzazione del Sistema Informativo. Oltre a quelli di cui ai documenti contrattuali, devono essere intesi come urgenti anche questi interventi: l'eliminazione degli scarichi non a norma e l'adeguamento dei depuratori a servizio dei centri abitati minori (la scadenza di legge a tale riguardo 31 dicembre 2005 è ora prossima); la realizzazione di allacci idrici e fognari (è impensabile non realizzarli); l installazione di contatori (attività propedeutica alla revisione dell'articolazione tariffaria); manutenzioni straordinarie improcrastinabili ora non prevedibili la cui necessità si dovesse manifestare in futuro; altri interventi improcrastinabili la cui necessità si dovesse manifestare nel corso delle prese in carico dei servizi dei singoli comuni. Il primo passo nella individuazione degli interventi da realizzare consiste quindi nella presentazione periodica da parte del Gestore di elenchi degli investimenti da realizzare corredati come minimo dai rispettivi progetti di fattibilità nel caso di interventi non ripetitivi. La (STO) dell Autorità d Ambito provvede ad una duplice verifica, ovvero: 1. che gli interventi proposti siano classificabili come urgenti; 8
10 2. che l'importo complessivo degli investimenti proposti sia inferiore alle disponibilità finanziarie residue del budget. Nel caso che l'intervento sia urgente e che la disponibilità di cassa copra tutti gli interventi proposti la STO conferma l autorizzazione alla realizzazione degli investimenti per lo sviluppo della progettazione o alla realizzazione delle opere, autorizzazione in pratica già rilasciata dalla Conferenza dei Sindaci. Nel caso di interventi non urgenti o qualora fosse esaurita la disponibilità di cassa e quindi fosse necessario scalettare nel tempo gli investimenti proposti, la STO provvede ad ottenere l'approvazione del programma temporale degli interventi dalla Conferenza dei Sindaci. Infatti la priorità degli interventi a favore dei Comuni dell'ato deve essere decisa da tutti i soggetti interessati e quindi dalla collegialità della Conferenza dei Sindaci. Poiché in fase di avvio è necessario costituire una banca di progetti e studi, la STO in un primo periodo provvederà ad autorizzare i diversi step progettuali di un opera separatamente al fine di non impegnare da subito la disponibilità di cassa degli anni futuri nella realizzazione di opere ora individuate, consentendo così l'allestimento di un parco progetti preliminari e definitivi per la successiva pianificazione temporale della Conferenza dei Sindaci o, in alternativa, per futuri auspicabili finanziamenti pubblici. La STO provvederà ad autorizzare altresì tutti gli interventi che sono a completamento di quelli già avviati prima dell avvio del S.I.I. Nel caso del Comune di Roma ricordiamo che la quota parte degli investimenti nella Convenzione di Gestione è predefinita. Ciò consente di separare anche l'individuazione delle priorità: essendo infatti gli interventi del Comune di Roma a favore di un unico soggetto, la loro priorità può essere decisa dall'unico soggetto interessato nel rispetto delle urgenze già deliberate dalla Conferenza dei Sindaci. Pertanto per le opere a favore del Comune di Roma contenute negli elenchi che saranno inviati da Acea Ato 2 S.p.A. saranno valutate le priorità indicate dal Comune stesso. La STO provvederà quindi a verificare le disponibilità finanziarie residue nel budget che fa capo al Comune di Roma e consentirà l'immediata realizzazione dell'investimento proposto od in alternativa scaletterà nel tempo gli investimenti proposti mantenendo le priorità indicate. Gli studi di ordine generale sono sottoposti all'approvazione dell'a.ato. Come da Convenzione di Gestione i progetti preliminari e definitivi redatti dal Gestore devono essere approvati dalla STO prima del passaggio alla fase successiva di progettazione ed i progetti esecutivi devono essere visionati dalla STO prima della gara di aggiudicazione dei lavori. A questo proposito nei documenti contrattuali è riportato: "L A.ATO esamina i progetti preliminari e definitivi per le verifiche di rispondenza agli obiettivi e ai contenuti del Piano d Ambito e per le valutazioni di congruità degli impianti progettati e visiona e prende atto dei progetti esecutivi." 9
11 La STO quindi ha il compito di verificare il raggiungimento dell'obiettivo prefissato con la costruzione dell'opera ma anche quello di verificare la congruenza dei costi delle prestazioni del Gestore e di quelli di costruzione dell'opera. Il panorama di riferimento delle verifiche a capo della STO conferma lo spirito dei contenuti dei documenti contrattuali: il Gestore è l'unico responsabile delle attività di ingegneria propedeutiche alla costruzione delle opere nonché degli affidamenti e dei controlli connessi alla costruzione delle opere. A tal fine è compito del Gestore per ogni opera e studio nominare un responsabile del procedimento comunicandone il nominativo alla STO. Comunque l'autorità d'ambito e quindi la STO si riservano di eseguire verifiche a campione sulla qualità dei servizi di ingegneria forniti dal Gestore e sulle attività di realizzazione delle opere. La STO può convocare le conferenze dei servizi necessarie per l'approvazione dei progetti; volta per volta la STO verificherà, di intesa con gli altri soggetti abilitati, l'opportunità che tali conferenze siano indette da altri soggetti. In fase di approvazione di un progetto, la STO provvede alla verifica di congruenza dei costi delle prestazioni del Gestore e di quelli di costruzione dell'opera in esame. A tal fine i singoli progetti devono essere accompagnati dal calcolo dettagliato del costo dell'attività professionale secondo la tariffa in vigore. I costi delle attività di ingegneria riconosciuti al Gestore non dovranno essere superiori agli importi degli onorari desumibili dalla Tariffa Ingegneri Architetti in vigore per i lavori pubblici ridotta di una percentuale pari al massimo previsto per le prestazioni a favore di enti pubblici. La stima dei lavori per la costruzione delle opere sarà eseguita sulla base di prezzari d appalto dedotti dalla Tariffa regionale dei prezzi 2002 per opere e lavori pubblici approvata con Deliberazione della Giunta Regionale n. 267 dell 8 marzo 2002 e successive modifiche che congloba i precedenti tariffari del Comune di Roma e del Provveditorato alle Opere Pubbliche del Lazio. In mancanza di voci idonee alle lavorazioni da realizzare si procederà secondo quanto previsto all art. 34 del D.P.R. n. 554/99 ( Regolamento ). In tal caso l analisi di questi prezzi se non allegata al singolo progetto è conservata agli atti del Gestore fino al collaudo ed alla messa in servizio dell opera. In fase di approvazione dei progetti la STO potrà effettuare verifiche di congruità su tali nuovi prezzi e chiederne modifica. 10
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13 IL MONITORAGGIO DEGLI INVESTIMENTI Il monitoraggio di tutti gli investimenti afferenti al S.I.I. in corso nell ATO è il mezzo indispensabile per poter rilasciare le approvazioni necessarie alla realizzazione degli investimenti ed eseguire le necessarie verifiche. I dati per ciascuno degli investimenti da realizzare o in corso di realizzazione sono costituiti da un cronoprogramma a livello trimestrale accompagnato dagli importi degli investimenti a livello annuale (vedi fig. 4.1). Per ciascun intervento sono distinti i tempi ed i costi delle attività di ingegneria, degli espropri e di costruzione. Per un investimento in corso questi dati sono in parte dati storici a consuntivo desunti dai Bilanci societari ed in parte previsioni di spesa. Nella prima parte della tabella sono riportati indici che consentono l uso di filtri per ottenere diverse sintesi dei dati, l aggancio alle schede di sintesi, gli elaborati progettuali contenuti negli archivi del Gestore o della STO. La scheda di progetto (vedi fig. 4.2) riassume le informazioni principali del progetto stesso riportando una breve descrizione, le motivazioni di necessità dell opera e gli estremi delle varie approvazioni rilasciate. Un investimento entra nel monitoraggio (vedi fig. 4.3) dal momento in cui è stato approvato dall Autorità d Ambito o, nel caso di investimento non attinente a studi, progetti e realizzazione di opere, dal momento in cui sia segnalato dal Gestore. Questo monitoraggio consente una fotografia periodica aggiornata degli investimenti che a sua volta consente di prendere le necessarie decisioni sui nuovi investimenti. A completamento delle informazioni in apposti comparti separati del Database sono riportate le informazioni a disposizione su investimenti autonomi degli Enti Locali o su investimenti già individuati ma non ancora inseriti in pianificazione. Ciò per avere un quadro completo di ogni tipo di investimento afferente ad opere idriche in essere o previste sul territorio dell ATO. I dati di bilancio di Acea Ato 2 consentono di fornire dati ufficiali sugli investimenti eseguiti nelle precedenti annualità e quindi definire i consuntivi di quanto investito. I consuntivi, oltre al volume degli investimenti, devono contenere anche i dati di ammortamento (vedi fig. 4.4) per poter eseguire le necessarie verifiche tariffarie. In particolare nel consuntivo deve essere verificato che tra gli investimenti non siano imputati spese (ad es. personale) già pagate in tariffa nei costi operativi e che quanto imputato negli investimenti per gli allacci sia congruente con quanto incassato dall utenza sulla stessa voce. 12
14 Il monitoraggio degli investimenti è il mezzo tecnico che consente di individuare e quindi approvare gli investimenti. La fotografia periodica ed il consuntivo degli investimenti ottenibili dal monitoraggio hanno altresì il merito di: 1. consentire la verifica del rispetto dei patti contrattuali ovvero dell entità dei volumi di investimento; 2. fornire tutti i dati finanziari per le previste verifiche periodiche sulla tariffa idrica; 3. definire l aumento del patrimonio dei singoli comuni a seguito degli investimenti eseguiti; 4. illustrare il lavoro svolto e fornire in tempo reale lo stato dell arte degli investimenti in essere ai soggetti terzi che lo richiedano. Il Dirigente Responsabile Dott. Ing. Alessandro Piotti 13
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