ECONOMIC RESEARCH AND MARKETS STRATEGY. Salvo diversa specificazione, Thomson Reuters è la fonte per i dati ed i grafici riportati.
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- Giulietta Pugliese
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1 ANALISI MACROECONOMICA E DEI MERCATI FINANZIARI Marzo 2015 ECONOMIC RESEARCH AND MARKETS STRATEGY Salvo diversa specificazione, Thomson Reuters è la fonte per i dati ed i grafici riportati.
2 CONGIUNTURA Nella riunione dell Eurogruppo dello scorso 20 febbraio, dopo faticose trattative, i ministri delle finanze dell Eurozona hanno raggiunto un accordo di massima per estendere di quattro mesi (rispetto ai sei richiesti formalmente da Atene) il programma di sostegno alla Grecia ormai in scadenza, scongiurando tra l altro una prossima crisi di liquidità che avrebbe potuto innescare una terribile fase d instabilità interna, il default statale e l uscita del paese ellenico dall Unione Monetaria. In contropartita agli aiuti offerti, l intesa ha imposto ad Atene la formalizzazione dettagliata di un piano di riforme, che UE-BCE-FMI hanno successivamente approvato in modo ufficiale. La lista ricomprende misure di tutto rilievo, tra cui un piano di contrasto dell evasione fiscale ed alla corruzione, interventi di controllo della spesa con la riforma dei salari del settore pubblico e l eliminazione degli incentivi al pensionamento anticipato, la conferma delle privatizzazioni, quelle realizzate ovviamente equellecheeranogiàinfasediperfezionamentoafine2014. PRODUZIONE IND. GLOBALE, COMMERCIO & FIDUCIA tassi tendenziali di crescita - PMI differ. da livello 50 - medie 3 mesi L accordo, che ha posto fine a settimane di incertezza, senza in ogni caso risolvere definitivamente la questione, ha sancito il fallimento della scriteriata strategia negoziale adottata dal nuovo governo a guida Syriza, costretto a rinunciare a molte delle promesse elettorali a fronte della compattezza dimostrata dai creditori e partner europei, fermi sul principio del rispetto vincolante degli accordi, anche a costo di portare la Grecia sull orlo di un baratro tanto destabilizzante anche per l Unione Monetaria. Il principio di fondo che ha ispirato l azione comunitaria è stato il sostanziale rifiuto di un allentamento della condizionalità, in forza del quale l erogazione di ulteriori aiuti non poteva che inserirsi nel quadro di una soddisfacente revisione del programma complessivo di sostegno, avente come clausola imprescindibile il formale impegno da parte greca al pieno finanziamento di tutte le nuove misure di spesa di cui fosse stata fatta richiesta. GRECIA POSIZIONE FISCALE dati rapportati al PIL - Fonte Commissione Europea Debito/PIL Deficit/PIL Avanzo-Disavanzo primario Deficit aggiustato per il ciclo 2
3 CONGIUNTURA Negli ultimi tre mesi del 2014, il reddito prodotto dall economia statunitense è cresciuto del 2.2% annualizzato (rivisto da 2.6% della stima preliminare), un passo ancora ragguardevole, ma pari a meno della metà rispetto a quello sperimentato nel trimestre precedente (5.0%, ritmo massimo dal 2003), per una media annua pari al 2.4%, due decimi superiore a quella del 2013 e massimo tasso di espansione sull arco dell ultimo quinquennio. Il reddito è stato trainato in misura determinante dalla poderosa espansione dei consumi privati, che hanno generato un eccezionale contributo positivo pari al 2.8%, record dal 2006 e culmine di una traiettoria di ininterrotta accelerazione sperimentata nel corso di tutto il Il raffreddamento della dinamica degli investimenti, il rallentamento dei consumi pubblici ed un apporto nuovamente negativo da parte del canale estero per l elevato assorbimento di beni importati, hanno invece frenato sensibilmente il ritmo dell espansione, peraltro debolmente sollecitato da un accumulo di scorte alquanto moderato. BCE CORRIDOIO UFFICIALE DEI TASSI La rilevazione delpil ha corrisposto al tenore complessivo del flusso di dati macroeconomici USA lungo tutti i primi mesi del 2015, che si è collocato palesemente al di sotto delle stime di consenso. Riteniamo si tratti di un fenomeno fisiologico e transitorio rispetto alla solidità delle traiettorie di crescita del sistema, che ne permetteranno invero l accelerazione al 3.4% in media annua (3.1% nel prossimo). In Eurozona, il reddito aggregato è aumentato dello 0.3% nell ultimo trimestre dell anno rispetto al precedente, per una performance dell0 0.9% a dodici mesi; un intensità di crescita ancora limitata ma sufficiente a determinare una buona rincorsa per la performance del 2015, per una crescita media del prodotto totale dello 0.9% nel 2014, primo dato positivo dopo la doppia contrazione del biennio Nonostante gli indubbi progressi, il valore dell economia di Eurozona è ancora sensibilmente lontano dal picco raggiunto prima dello scoppio della crisi. RENDIMENTI DECENNALI GOVERNATIVI rif. marginale t. fisso sulle operazioni di rif. principali EURIBOR 3m t. o/n (EONIA) t. sui depositi o/n 3
4 POLITICA MONETARIA Il PIL tedesco ha segnato una crescita più che doppia rispetto alle attese (+0.7%), denotando il superamento della fase di fiacchezza intervenuta nella parte centrale del 2014 che si è quindi chiuso con un tasso medio di espansione pari all 1.6%, in sensibile accelerazione dallo 0.2% registrato nel 2013 e valore massimo dal La Francia ha segnato un evoluzione poco più che stagnante (0.1%, in linea con il consenso), frenando dal trimestre precedente (0.3%), per una crescita media nell anno pari a 0.4%, come nel In Italia, il prodotto ha segnato crescita nulla; il 2014 si è chiuso con una flessione del reddito pari allo 0.4%. L inizio del 2015 sicontrassegna per una discontinuità nell evoluzione degli indici qualitativi che hanno svoltato al rialzo proiettando un accelerazione del ciclo non preventivabile sino a qualche tempo fa. La dinamica è riconducibile al mutamento delle condizioni generate dall intervento della BCE,alcalodelgreggioedaldeprezzamentodell euro,mainparteèanche legata a fattori endogeni, quale una certa ripresa dei consumi. INDICI TITOLI STATALI TREND Total return- dati ribasati 1/1/2014=100 ultima rilevazione 25/2/2015 Abbiamo rivisto al rialzo le previsioni di crescita di Eurozona a 1.4% per l anno in corso e all 1.9% nel prossimo, mentre le pulsioni disinflazionistiche rimangono ancora intense seppure in moderazione (- 0.3% l inflazione a febbraio, era 0.6% a gennaio) per un dato medio atteso negativo dello 0.2% nel 2015, dopo l incremento dello 0.4% in media realizzato nel La BCE ha pubblicato per la prima volta i verbali relativi alla riunione di politica monetaria dello scorso 22 gennaio, nell ambito del programma per una comunicazione più chiara; i contributi dei membri del Consiglio sono comunque anonimi e non consentono di misurare il grado di sostegno ottenuto dai provvedimenti adottati. All indomani del varo del QE, il tono impiegato nel documento è comunque congruente con un miglioramento del giudizio sul ciclo macroeconomico dell Area, condizione che potrebbe tradursi in una revisione ufficiale al rialzo delle stime di crescita nel prossimo meeting del 5 marzo. TITOLI DI STATO SPREAD ITALIA - GERMANIA differenziali in punti base fra benchmark 2 e 10 anni 10y ITA-GER SPREAD 2y ITA-GER SPREAD 4
5 MERCATI Nell audizione al Congresso degli Stati Uniti del 24 febbraio, il presidente della Federal Reserve, sig.ra Yellen, pur nell ambito di un atteggiamento persistentemente prudente che non prefigura una svolta immediata, ha posto le basi per la fine della politica monetaria con un tasso ufficiale azzerato. Confermando il giudizio di costante miglioramento della congiuntura, soprattutto sul fronte del mercato del lavoro che ha registrato progressi elevati e diffusi, l autorità monetaria ha affermato che, previo cambiamento della forward guidance, il comitato valuterà un rialzo del costo del denaro di volta in volta. La banca centrale non si è quindi legata ad alcun intervento predeterminato, che resta comunque dipendente dall evoluzione dei dati ed in particolare dall andamento dell inflazione, ma ha sicuramente agito sulle attese degli investitori, accrescendone le aspettative di stretta monetaria nei prossimi mesi. Probabile un aumento delcostodeldenarotragiugnoeluglio2015. L avvio del QE della BCE ha compresso i rendimenti obbligazionari nell Unione,conildecennaletedescoa0.35%edilbiennalea-0.2%,ai minimi assoluti; lo spread BTP-Bund è sceso sotto 100 punti base e scenderà ancora, come il tasso sul BTP(decennale sotto 1.4%). Per i tassi indollari,ilivellisonoinaumentodaiminimi,conrendimential2%peril decennale e allo 0.6% sulla scadenza a due anni. L euro, dopo i minimi dal 2003 a 1.11 contro dollaro del 26 gennaio, ha oscillato lateralmente per tutto l ultimo mese tra 1.12 e 1.14; le forze in campo spingono per un rafforzamento del dollaro, verso area 1.09/1.08 e più sotto. Sui mercati azionari spicca la crescita degli indici europei, che hanno tratto beneficio dalle decisioni BCE e dai primi segnali di ripresa economica. Dall inizio dell anno le performance continentali sono ragguardevoli, generalmente oltre i dieci punti percentuali, superiori agli indici USA. Confermiamo il giudizio favorevole sul comparto, sostenuto da validi fondamentali macro e microeconomici negli USA (con traino del dollaro); Europa e Giappone favoriti dalla ripresa congiunturale e dalla politica monetaria espansiva; il comparto degli emergenti valutato a sconto offre occasioni con margini di rischio congruenti su taluni indici. MERCATI AZIONARI DAL 2006 investitore eurobasato- valori pari a 100 all inizio del 2006 EURODOLLARO DAL 2001 EUROPA GLOBALE 5
6 Disclaimer Il contenuto delle pagine precedenti è stato predisposto da Banca Aletti & C. S.p.A. ( Banca Aletti ). Banca Aletti - appartenente al Gruppo Banco Popolare - è un intermediario autorizzato ai sensi di legge, iscritto all Albo delle Banche, al num Con questo documento Banca Aletti propone alla valutazione dell utente informazioni desunte da fonti ritenute affidabili nel sistema dei mercati finanziari, e ove lo ritenga opportuno la propria opinione in merito con eventuali commenti (note, osservazioni, valutazioni). Si evidenzia che le informazioni riportate, comunicate in buona fede e sulla base dei dati al momento disponibili, potrebbero non essere esatte, complete o aggiornate e sono suscettibili di variazioni, anche senza preavviso, in qualunque momento. Questo documento non costituisce parte e non può in alcun modo essere considerato come offerta di vendita o di sottoscrizione o di scambio, o come sollecitazione di qualsiasi genere all acquisto, alla sottoscrizione o allo scambio di strumenti finanziari o in genere all investimento, né costituisce consulenza in materia di investimenti in strumenti finanziari. Banca Aletti non è responsabile degli effetti derivanti dall utilizzo di questo documento. Le informazioni rese disponibili attraverso il presente documento non devono essere infatti intese come una raccomandazione o un invito di Banca Aletti a compiere una particolare transazione o come suggerimento a porre in essere una determinata operazione. Ciascun investitore dovrà formarsi un proprio autonomo convincimento basato esclusivamente sulle proprie valutazioni in merito all opportunità di effettuare investimenti. La decisione di effettuare qualunque operazione finanziaria è a rischio esclusivo dei destinatari della presente informativa. Salvo diversa specificazione, Thomson Reuters è la fonte per i dati ed i grafici riportati. 6
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