IL MERCATO DEL CREDITO IN ALTO ADIGE

Transcript

1 IL MERCATO DEL CREDITO IN ALTO ADIGE Analisi Assoimprenditori Alto Adige, maggio 2012 Pagina 1 di 7

2 Situazione nazionale Come evidenziato dall ultimo rapporto del CSC su dati della Banca d Italia, i prestiti alle imprese italiane sono scesi anche a marzo e i tassi pagati restano alti (3,59% a marzo, 3,79% a febbraio). L indagine Banca d Italia segnala l irrigidimento addizionale dei credit standard: le banche stringono ammontare e margini, chiedono più garanzie e accorciano le scadenze. A inizio 2012, per la prima volta dal 2009 e a seguito delle ripercussioni della restrizione creditizia, è calata la domanda di fondi delle imprese, in particolare per il finanziamenti degli investimenti. Le banche denunciano difficoltà di raccolta e liquidità e questo ostacola il credito ai privati. Il credit crunch proseguirà per cause strutturali (pulizia dei bilanci, più alti ratio, affidamento a raccolta più stabile) e cicliche (debolezza dell economia e crisi dei debiti sovrani). Il confronto con l Europa La situazione in Italia è migliore rispetto a Grecia e Spagna e in linea con la media europea, ma e questo è particolarmente preoccupante soprattutto per un area di confine come l Alto Adige sensibilmente peggiore rispetto ad Austria e Germania. Pagina 2 di 7

3 Il confronto con la Germania Un approfondito studio del CSC mette in risalto le differenti dinamiche sulla richiesta/concessione di crediti alle imprese tra Italia e Germania. Il succo è che le imprese italiane hanno trovato nelle condizioni del credito un ostacolo competitivo che ha frenato la ripresa. L analisi evidenzia una domanda di credito più sostenuta in Germania (la ripresa tedesca è più forte), ma soprattutto una stretta dell offerta di portata e durata più limitata rispetto a quella italiana. L offerta delle banche tedesche ha toccato un minimo nel primo trimestre 2010, risalendo in seguito. Gli istituti italiani hanno invece continuato ad irrigidire i credit standard anche nel C è un altra grande differenza: in Italia la caduta dell erogato nel e la sua frenata nel 2011 nascono entrambi dal lato dell offerta; nel quest ultima è caduta molto prima della domanda. In Germania l offerta viene allentata e la domanda corre nel 2011, perciò i prestiti sono in salita e i tassi stabili, mentre in Italia, sebbene la domanda salga, i prestiti sono lenti e selettivi e i tassi aumentano a causa dell irrigidimento dell offerta. La stretta creditizia italiana nasce da difficoltà nel capitale e nella raccolta, originate dalla crisi dei debiti sovrani. In assenza di soluzioni per tale crisi, in Italia sale il rischio di credit crunch. Pagina 3 di 7

4 Lo svantaggio per le imprese altoatesine rispetto a Austria e Germania Rispetto ai competitor tedeschi, le imprese italiane scontano un rischio Paese più alto e sono costrette a pagare tassi di interesse più elevati. Lo spread arriva a sfiorare anche i tre punti percentuali, come si evince dai dati di Bundesbank e Banca d Italia. E interessante notare come il differenziale nei tassi di interesse per i prestiti alle imprese italiane sia esploso a partire dall ottobre del 2011 assieme allo spread tra titoli tedeschi e italiani. Fino ad allora i tassi in Germania e Italia erano vicini. Alle imprese austriache invece da tempo viene chiesto un tasso di interesse molto inferiore rispetto a quello praticato dalle banche in Italia (dati delle relative banche nazionali). Tasso interesse (prestiti fino a 1 milione, nuove operazioni) Italia Germania Austria Area-Euro Fonte: Banca d Italia, Bundesbank, Oesterreichische Nationalbank Pagina 4 di 7

5 La situazione in Alto Adige Rispetto alla situazione nazionale, il fenomeno del credit crunch in Alto Adige è sicuramente meno marcato. Considerando solo i dati riferiti alle tre principali istituti di credito locali (Sparkasse, Volksbank, Raiffeisen) raccolti dall Ire della Camera di Commercio, si nota comunque una situazione stagnante. I finanziamenti alle imprese sono rimasti fermi a poco più di 12 miliardi di euro e solo nell ultimo periodo dell anno i crediti sono tornati a superare, seppure di poco, l erogato dell ultimo trimestre Crediti alle imprese in Alto Adige Finanziamenti alle imprese con durata fino a 1 anno Finanziamenti alle imprese con durata 1-5 anni Finanziamenti alle imprese con durata oltre 5 anni Totale finanziamenti alle imprese La situazione è però peggiorata negli ultimi mesi, come dimostrano le ultime rilevazioni Ire sui dati della Banca d Italia riferiti a gennaio 2012 e a tutte le banche presenti sul territorio (locali e non). Mentre sono saliti i crediti ai privati, le erogazioni alle imprese sono tornate a calare. Fonte Ire Secondo l ultimo aggiornamento congiunturale della Banca d Italia sull economia del Trentino- Alto Adige (novembre 2011), a Bolzano è proseguita la flessione dei prestiti concessi al settore delle costruzioni (-4,4 per cento, dopo il -4,9 per cento di dicembre 2010) e delle attività immobiliari (-5,4 per cento) e si è ulteriormente indebolita la dinamica dei prestiti al comparto manifatturiero (0,3 per cento). Il credito erogato alle imprese di servizi è rimasto sui livelli di dodici mesi prima. Pagina 5 di 7

6 Dal lato dell offerta le condizioni di accesso al credito si sono inasprite, specie nei confronti delle imprese di costruzioni. Il peggioramento dei criteri di erogazione si è tradotto principalmente in un aumento dei margini, in particolare sui prestiti più rischiosi; le banche hanno inoltre segnalato il ricorso sia a riduzioni nella quantità del credito offerto sia, soprattutto in provincia di Bolzano, al rialzo dei costi accessori. I tassi di interesse, secondo il bollettino Astat che fotografa la situazione al 31 dicembre 2011, sono saliti nel corso del 2011 (TAEG medio su mutuo ipotecario: 4,9% contro il 3,1% del 2010) con lo spread (maggiorazione al parametro di indicizzazione) salito ad un valore medio del 3,2%, in aumento di 1,3 punti percentuali sul 2010 e in linea con l andamento dei tassi a livello nazionale. Le sofferenze bancarie verso le imprese sono al 4,8%, valore in aumento ma nettamente al di sotto della media nazionale (10,4%) e ampiamente in linea con i valori di Germania (6,2%), Francia (5,2%), Gran Bretagna (6,6%) e Usa (4,2%). Spicca l elevata incidenza di sofferenze nel settore costruzioni (8,9%) e in quello delle attività immobiliari (5,2%), mentre nelle attività manifatturiere scende al 3,6%. Pagina 6 di 7

7 Sintesi In Italia la stretta del credito è stata molto marcato tra il 2008 e il 2009 e dopo un periodo di leggera ripresa nel 2010, le erogazioni sono tornate a calare fortemente nel Accanto alla riduzione dell ammontare concesso si nota un irrigidimento dell offerta con tassi di interesse più elevati e maggiori garanzie richieste alle imprese, in particolare dallo scorso autunno in poi. In Alto Adige il fenomeno ha assunto dimensioni meno evidenti, ma è comunque presente non tanto nell erogato (che comunque non è aumentato, ma è rimasto sostanzialmente stabile con l eccezione del settore delle costruzioni, dove è sensibilmente calato), quanto nelle condizioni bancarie con un sensibile aumento dei tassi di interesse. I costi dei crediti per le imprese altoatesine sono in linea con quelli delle altre aziende italiane e superiori rispetto a quelli dei competitor in Austria e Germania, anche se la rischiosità evidenziata dall incidenza delle sofferenze bancarie sembrerebbe indicare un affidabilità maggiore da parte delle aziende locali. In particolare, si nota una forte difficoltà del settore delle costruzioni. Da un lato questo si spiega con una riduzione della domanda (meno investimenti da parte delle imprese), dall altro con una stretta creditizia da parte delle banche mirata a ridurre il rischio relativo a crediti non performing. Rispetto ai concorrenti esteri, si nota quindi un doppio svantaggio competitivo: da una parte c è la difficoltà nell ottenere finanziamenti (in Germania i prestiti dopo il calo registrato tra il 2008 e il 2009 sono tornati a crescere), dall altro c è il maggior onere rappresentato da tassi di interesse elevati e criteri di selezione sempre più rigidi. Pagina 7 di 7