ABOLIZIONE DEI VOUCHER LE POSSIBILI ALTERNATIVE AL VUOTO NORMATIVO
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- Laura Bossi
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1 ABOLIZIONE DEI VOUCHER LE POSSIBILI ALTERNATIVE AL VUOTO NORMATIVO
2 LEGGE N. 49/17 La legge n. 49/17 ha abolito i voucher, consentendo l utilizzo soltanto di quelli già acquistati alla data di entrata in vigore della norma fino al 31 dicembre. L abrogazione, motivata dalla dichiarata esigenza di eliminare gli abusi dell utilizzazione del lavoro accessorio, ha però creato un vuoto normativo per tutte quelle esigenze genuine di prestazioni di lavoro residuali ed estemporanee, che comunque esistono di fatto ed alle quali l ordinamento deve comunque dare una risposta di disciplina, pena il rischio di alimentare sacche di lavoro nero.
3 ALTERNATIVE AI VOUCHER Analizziamo i contratti che potrebbero prestarsi a rappresentare un alternativa ai voucher per regolare dei rapporti di lavoro occasionale. lavoro intermittente; part time week end; lavoro extra e surroga; collaborazioni coordinate e collaborative; somministrazione.
4 LAVORO INTERMITTENTE In linea teorica il lavoro intermittente appare quello più simile a rispondere alle esigenze connesse al lavoro accessorio, perché prevede la possibilità di richiedere la prestazione di lavoro a chiamata, soltanto cioè quando il datore di lavoro la richieda, con un connotato di estemporaneità assimilabile perciò all utilizzazione dei voucher.
5 LAVORO INTERMITTENTE Il contratto di lavoro intermittente, a tempo determinato ovvero a tempo indeterminato, può essere concluso: in relazione alle esigenze individuate dai contratti collettivi stipulati da associazioni dei datori e prestatori di lavoro; in ogni caso con soggetti con più di 55 anni di età e con soggetti con meno di 24 anni di età, fermo restando in tale caso che le prestazioni contrattuali devono essere svolte entro il venticinquesimo anno di età. in assenza di una specifica disciplina contrattuale, nelle attività discontinue di cui al D.M. 23/10/2004 con rimando alla tabella delle attività contenuta nel R.D. 2657/1923
6 LAVORO INTERMITTENTE LIMITE MASSIMO DI IMPIEGO Esclusi i settori del turismo, dei pubblici esercizi e dello spettacolo, il contratto di lavoro intermittente è ammesso, per ciascun lavoratore, per un periodo complessivamente non superiore alle 400 giornate di effettivo lavoro nell arco di 3 anni solari. In caso di superamento del predetto periodo il relativo rapporto si trasforma in un rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato. Particolari tipologie di attività in relazione alle quali il Ministero ha ammesso l applicabilità del contratto di lavoro intermittente: Addetto alle vendite: la qualifica di «addetto alle vendite» è equiparabile a quella di «commesso di negozio» prevista al n. 14 della tabella allegata al R.D. 2657/1923
7 LAVORO INTERMITTENTE Va detto però che quello intermittente è pur sempre un rapporto di lavoro subordinato a tutti gli effetti, che prevede adempimenti, formalità ed oneri tipici di questa tipologia generale. L unico elemento di specialità è rappresentato dalla eventualità della prestazione, che può essere richiesta dal datore di lavoro quando la ritiene necessaria e non è un obbligo continuo per il lavoratore, come avviene per i dipendenti nella generalità dei casi. Questo però sempre nell ambito di un vero e proprio contratto di lavoro, scritto, che può anche essere a tempo indeterminato e che dunque presuppone delle esigenze diverse da quelle tipiche del lavoro accessorio cui erano destinati i voucher.
8 PART TIME WEEK END Il CCNL Turismo ha previsto il «part time week end» a 8 ore con studenti per far fronte ai picchi di attività che si verificano abitualmente durante i fine settimana. Per week end si intende il periodo che va dal venerdì pomeriggio, dopo le ore 13:00, fino alle ore 6:00 del lunedì mattina (Ministero del Lavoro, circolare 3 febbraio 2005, n. 4). Il CCNL Terziario ha previsto il part time 8 ore nelle giornate di sabato o domenica con: giovani fino a 25 anni di età compiuti; studenti; lavoratori part time presso altri datori di lavoro. Il contratto week end può essere stipulato sia a tempo indeterminato sia a tempo determinato.
9 LAVORATORI EXTRA Nei settori del turismo e dei pubblici esercizi è ammessa l assunzione diretta di manodopera per l esecuzione di speciali servizi di durata non superiore a tre giorni nei seguenti casi: banquetting meeting, convegni, fiere, congressi, manifestazioni, presenze di gruppi nonché eventi similari; attività di assistenza e ricevimento agli arrivi e alle partenze in porti, aeroporti, stazioni ed altri luoghi similari; ulteriori casi individuati dalla contrattazione integrativa, territoriale e/o aziendale; al fine settimana; alle festività.
10 LAVORATORI EXTRA Il trattamento economico comprende: la retribuzione oraria; ratei di tredicesima e quattordicesima; trattamento di fine rapporto.
11 Retribuzioni CCNL Turismo Pubblici esercizi LIVELLO PAGA BASE 4 13, ,81 6s 12, , ,33
12 Retribuzioni CCNL Turismo Alberghi PER RAPPORTI INSTAURATI DAL 14/11/2016 LIVELLO PAGA BASE 4 14, ,58 6s 12, , ,01 LIVELLO PAGA BASE 4 13, ,23 6s 12, , ,70
13 COLLABORAZIONI COORDINATE E CONTINUATIVE La recente riforma con l abolizione del progetto, pur prevedendo un rigido sistema sanzionatorio in caso di applicazione non genuina, ha ampliato la possibilità del ricorso alle collaborazioni coordinate e continuative, assegnando un ampia autonomia alle parti, che possono determinare il contenuto del contratto delle co.co.co. come meglio credono, con ritorno di fatto alla situazione precedente all entrata in vigore della c.d. Riforma Biagi.
14 COLLABORAZIONI COORDINATE E CONTINUATIVE Il rapporto di collaborazione coordinata e continuativa però, deve comunque presentare un significativo connotato di autonomia della prestazione, pena l illegittimità e la conversione dello stesso, non essendo consentito che ad esempio il committente stabilisca l orario di lavoro o determini in maniera puntuale le mansioni. Queste sono esigenze che invece possono legittimamente insorgere nell ambito di un lavoro occasionale, pertanto anche la collaborazione coordinata e continuativa, pur apparentemente compatibile, non risulta idonea all applicazione per il lavoro occasionale.
15 SOMMINISTRAZIONE Il contratto di somministrazione di lavoro è il contratto, a tempo indeterminato o determinato, con il quale un'agenzia di somministrazione autorizzata mette a disposizione di un utilizzatore uno o più lavoratori suoi dipendenti, i quali, per tutta la durata della missione, svolgono la propria attività nell'interesse e sotto la direzione e il controllo dell'utilizzatore.
16 SOMMINISTRAZIONE Caratteristica della somministrazione è dunque questa scomposizione tra il titolare formale del rapporto di lavoro (l agenzia di somministrazione) e l utilizzatore sostanziale (chi riceve la prestazione lavorativa, dopo aver richiesto il lavoratore somministrato all agenzia). È evidente sin dalla definizione del tipo di rapporto di lavoro che si tratta di un istituto destinato sì a rispondere ad esigenze temporanee, ma per come è strutturato e per gli adempimenti che richiede pur sempre la formalizzazione di un contratto scritto con uno specifico contenuto obbligatorio: il riferimento all autorizzazione amministrativa dell agenzia, la previsione della durata del rapporto, le mansioni, l orario ed il luogo di lavoro). È evidente che pur potendo rispondere come già accade nella pratica ad alcune esigenze limitatamente alle imprese, la somministrazione non si presta a soddisfare quella esigenza di semplicità di utilizzo che invece il lavoretto estemporaneo e circoscritto richiede.
17 L'ANALISI COMPARATA DEI COSTI DEI DIVERSI ISTITUTI
18 L'ANALISI COMPARATA DEI COSTI DEI DIVERSI ISTITUTI L analisi che segue compara le differenti forme contrattuali: lavoro accessorio, somministrazione, co.co.co. e intermittente, al fine di evidenziare le differenze di costo rispetto alla gestione dei voucher. L analisi di costo allegata, è stata sviluppata al fine di determinare la quantificazione dei costi aziendali derivanti dalle differenti fattispecie, partendo da un dato comune: il netto spettante al lavoratore quantificato in 1.260,00 su base mensile. Si specifica che, per le figure subordinate, è stato preso a riferimento il dato tabellare previsto dal CCNL Turismo Confcommercio.
19 LAVORO ACCESSORIO Dallo sviluppo del costo del lavoro si evince che l adozione del lavoro occasionale risulta particolarmente agevole in termini di costi e adempimenti. L esigenza connessa a prestazioni occasionali ed estemporanee è al momento insoddisfatta, stante l abrogazione integrale della normativa in merito.
20 LAVORO IN SOMMINISTRAZIONE Il contratto di somministrazione nelle differenti tipologie analizzate non risulta tra i meno onerosi; infatti oltre ai costi dettati dalla contrattazione collettiva lo stesso è da intendersi ulteriormente aggravato dalle maggiorazioni che le agenzie di somministrazione richiedono per la loro attività. Nell ipotesi allegata viene preso a riferimento la maggiorazione del 13,20%, quale dato tra i più bassi registrati.
21 CO.CO.CO Seppur non rapportabile a base oraria o mensile, il contratto di collaborazione coordinata e continuativa è stato preso a riferimento poiché nel ventaglio delle opzioni contrattuali disponibili risulta meno vincolato agli schemi previsti per i lavoratori subordinati. Tuttavia i limiti previsti dalla normativa vigente ne circoscrivono l ambito di applicazione a prestazioni rese nella piena autonomia operativa, seppur prevedendo momenti di confronto con la committenza.
22 INTERMITTENTE - Contratto con indennità di disponibilità Nella relazione del contratto di lavoro intermittente è prevista la possibilità che le parti disciplinino la disponibilità a garantire la prestazione al momento della chiamata del committente, a fronte di un riconoscimento di una indennità di carattere retributivo. Se da un lato infatti, tale disponibilità determina un aumento dei costi (almeno il 20% della retribuzione spettante), dall altro assolve ad una duplice funzione: garanzia per il datore di lavoro della prestazione e garanzia per il lavoratore di una forma retributiva che, in aggiunta alla retribuzione spettante per la prestazione resa, garantisce una ulteriore stabilità retributiva.
23 INTERMITTENTE - Contratto senza indennità di disponibilità Il contratto di lavoro intermittente, nell ambito dello svolgimento di prestazione di lavoro subordinato, dall analisi riportata risulterebbe la forma contrattuale più aderente sia in termini di costi che in termini di gestione. Infatti la peculiarità di questa forma contrattuale consente di accedere a prestazioni di lavoro discontinue, circoscritte esclusivamente a specifici periodi dell anno o cicli di lavoro.
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26 Regio Decreto 06/12/1923, n GAZZET TA UFFICIALE 21/12/1923, N. 299
27 Articolo unico. - È approvata la tabella annessa al presente decreto, vista d'ordine nostro dal Ministro proponente, indicante le occupazioni che richiedono un lavoro discontinuo o di semplice attesa o custodia, alle quali non è applicabile la limitazione dell'orario sancita dall'art. 1 del decreto legge 15 marzo 1923, n Tabella indicante le occupazioni che richiedono un lavoro discontinuo o di semplice attesa o custodia, alle quali non è applicabile la limitazione dell'orario sancita dall'art. 1 del regio decreto legge 15 marzo 1923, n. 692 (art. 3 regio decreto-legge 15 marzo 1923, n. 692, e art. 6 del regolamento 10 settembre 1923, n. 1955) 1. Custodi. 2. Guardiani diurni e notturni, guardie daziarie. 3. Portinai.
28 4. Fattorini (esclusi quelli che svolgono mansioni che richiedono una applicazione assidua e continuativa) uscieri e inservienti. L'accertamento che le mansioni disimpegnate dai fattorini costituiscono un'occupazione a carattere continuativo è fatta dall'ispettorato del lavoro. 5. Camerieri, personale di servizio e di cucina negli alberghi, trattorie, esercizi pubblici in gedere, carrozze-letto, carrozze ristoranti e piroscali, a meno che nelle particolarità del caso, a giudizio dell'ispettorato dell'industria e del lavoro, manchino gli estremi di cui all'art. 6 del regolamento 10 settembre 1923, n Pesatori, magazzinieri, dispensieri ed aiuti. 8. Personale addetto ai trasporti di persone e di merci: Personale addetto ai lavori di carico e scarico, esclusi quelli che a giudizio dell'ispettorato dell'industria e del lavoro non abbiano carattere di discontinuità. 12. Addetti ai centralini telefonici privati.
29 14. Commessi di negozio nelle città con meno di cinquantamila abitanti a meno che, anche in queste città, il lavoro dei commessi di negozio sia dichiarato effettivo e non discontinuo con ordinanza del prefetto, su conforme parere delle organizzazioni padronali ed operaie interessate, e del capo circolo dell'ispettorato dell'industria e del lavoro competente per territorio. 16. Personale addetto alla sorveglianza degli impianti frigoriferi. 19. Personale addetto agli stabilimenti di bagni e acque minerali, escluso il personale addetto all'imbottigliamento, imballaggio e spedizione. 20. Personale addetto ai servizi di alimentazione e di igiene negli stabilimenti industriali. 22. Barbieri, parrucchieri da uomo e da donna nelle città con meno di centomila abitanti, a meno che, anche in queste città, il lavoro dei barbieri e parrucchieri da uomo e da donna sia dichiarato effettivo e non discontinuo con ordinanza del prefetto su conforme parere delle organizzazioni padronali ed operaie interessate e del capo circolo dell'ispettorato dell'industria e del lavoro competente per territorio.
30 23. Personale addetto alla toeletta (manicure, pettinatrici). 35. Impiegati di albergo le cui mansioni implichino rapporti con la clientela e purché abbiano carattere discontinuo (così detti «impiegati di bureau» come i capi e sottocapi addetti al ricevimento, cassieri, segretari con esclusione di quelli che non abbiano rapporti con i passeggeri), a meno che nella particolarità del caso, a giudizio dell'ispettorato dell'industria e del lavoro, manchino gli estremi di cui all'art. 6 del regolamento 10 settembre 1923, n (prestazioni discontinue o di semplice attesa o custodia). 36. Operai addetti alle pompe stradali per la distribuzione della benzina, comunemente detti pompisti, a meno che nella particolarità del caso, a giudizio dell'ispettorato dell'industria e del lavoro manchino gli estremi di cui all'art. 6 del regolamento 10 settembre 1923, n (prestazioni discontinue o di semplice attesa o custodia). 38. Interpreti alle dipendenze di alberghi o di agenzie di viaggio e turismo, esclusi coloro che hanno anche incarichi od occupazioni di altra natura e coloro le cui prestazioni, a giudizio dell'ispettorato corporativo, non presentano nella particolarità del caso i caratteri di lavoro discontinuo o di semplice attesa.
31 43. Artisti dipendenti da imprese teatrali, cinematografiche e televisive; operai addetti agli spettacoli teatrali, cinematografici e televisivi; cineoperatori, cameramen-recording o teleoperatori da ripresa, fotografi e intervistatori occupati in imprese dello spettacolo in genere ed in campo documentario, anche per fini didattici. 45. Operai addetti presso gli aeroporti alle pompe per il riempimento delle autocisterne e al rifornimento di carburanti e lubrificanti agli aerei da trasporto, eccettuati i singoli casi nei quali l'ispettorato del lavoro accerti l'inesistenza del carattere della discontinuità. 46. Operai addobbatori o apparatori per cerimonie civili o religiose ove dall'ispettorato del lavoro sia, nei singoli casi, riconosciuto il carattere discontinuo del lavoro.
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