Assessore allíuniversit e Ricerca Scientifica, Innovazione Tecnologica e Nuova Economia, Sistemi Informativi e Statistica: Prof.
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1 Assessore allíuniversit e Ricerca Scientifica, Innovazione Tecnologica e Nuova Economia, Sistemi Informativi e Statistica: Prof. Luigi Nicolais Coordinatore Area e Dirigente Settore Sistemi Informativi e Statistica: Dott. Maria Adinolfi SERVIZIO STATISTICA REGIONALE Dirigente Giuseppe Capaldo Trattamenti Statistici: Luigi Russo Trattamenti Informatici M. Boffo - G. Garofalo Direttore Responsabile: Dott. Nicola Di Monaco Redattore Capo: Giuseppe Capaldo Redazione: M. Boffo - N. Catelli - R- De Martino - G. Garofalo - L. Russo Direzione: Via Don Bosco 9/e Tel / / / Fax I.S.C. ANNO XVII-N MARZO-APRILE 2004 ISR.TRIB.SALERNO N 913 DEL
2 INDICE 5
3 DELITTUOSITÀ ED EVENTI CRIMINOSI IN CAMPANIA Un analisi storica - Anni
4 LA DELITTUOSITA IN CAMPANIA La criminalità nelle sue manifestazioni più o meno violente e più o meno organizzate oggi viene percepita come un problema sociale, capace in quanto tale di determinare la vita economica, civile e politica del Paese. L informazione statistica di carattere territoriale sui fenomeni delittuosi ha sempre costituito un riferimento fondamentale per l azione di prevenzione e di repressione dei reati. Recentemente ha assunto un importanza anche maggiore, per effetto del crescente interesse attribuito dai cittadini e dall opinione pubblica al tema della sicurezza. Il panorama delle fonti statistiche ufficiali utili per valutare l effettivo andamento dei fenomeni delittuosi si presenta particolarmente frammentario per la complessità della materia penale e la specificità dei problemi inerenti alla rilevazione dei fenomeni. Il complesso dei delitti denunciati costituisce oggetto di due distinte rilevazioni di tipo amministrativo, che presentano differenti caratteristiche: La Statistica della criminalità: è effettuata dagli Uffici giudiziari che inviano all ISTAT i dati della loro attività, raccolti su base mensile. In questo modo vengono esaminati i fatti costituenti violazione delle leggi penali e le persone individuate come responsabili di tali violazioni. I dati riguardano i delitti per i quali L Autorità Giudiziaria ha iniziato l azione penale 1. La Statistica della Delittuosità, invece, ha per oggetto tutte le denunce per fatti delittuosi presentate all Autorità Giudiziaria dalla Polizia di Stato, dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza. Questi dati vengono trasmessi tramite gli uffici periferici delle Forze dell Ordine all ISTAT (Mod. 165). I dati riguardano i delitti ed i loro autori con riferimento al momento della comunicazione all Autorità Giudiziaria da parte delle Forze dell Ordine. Restano escluse le contravvenzioni nonché i delitti denunciati alla suddetta autorità da altri ufficiali e da privati. Le due fonti sono autonome e non confrontabili tra loro; le principali differenze riguardano la natura dei loro organi di rilevazione, il momento della rilevazione, la tipologia dei delitti e la loro classificazione. Per quanto riguarda la natura degli organi di rilevazione, la statistica della delittuosità si riferisce esclusivamente ai delitti denunciati all Autorità Giudiziaria da parte delle Forze dell Ordine e non comprende i delitti denunciati da altre fonti (altri pubblici ufficiali, privati) che sono invece rilevati nella statistica della criminalità. Inoltre la delittuosità rileva i dati nel momento in cui le Forze dell Ordine trasmettono all Autorità Giudiziaria le notizie di reato di cui sono venuti a conoscenza, mentre la criminalità li registra nel momento in cui inizia l azione penale. Infine, la rilevazione della delittuosità, pur fornendo una casistica più articolata, rispetto alla rilevazione della criminalità, di alcuni tipi di reato come l omicidio (distinti a seconda dei motivi), il furto (con 12 tipologie), la rapina (con 10 tipologie) e l estorsione, non permette di 1 Ai fini statistici l azione penale si considera iniziata, nel caso dei delitti di autore noto, quando si provvede all imputazione formale della persona; nel caso dei delitti di autore ignoto, quando si dà luogo alla rubricazione del reato nel Registro degli ignoti.
5 distinguere alcuni reati contro l economia e la fede pubblica (emissione assegni a vuoto, bancarotta), contro lo Stato, contro la famiglia e la moralità che vengono raggruppati e classificati sotto la voce altri delitti. E necessario precisare che il numero dei reati ufficiali rappresenta solo una parte di quelli effettivamente compiuti; molti reati, infatti, pur essendo stati commessi restano nascosti e non vengono registrati. Tuttavia la quota di reati nascosti, rapportata al totale di quelli reali, il cosiddetto numero oscuro, varia a seconda del tipo di reato e soprattutto della sua gravità. In letteratura si distinguono tre definizioni di criminalità: la criminalità reale, la criminalità apparente e la criminalità legale. La criminalità reale è quella effettivamente presente in un dato territorio ed è data dai delitti che vengono compiuti, denunciati o meno; la criminalità apparente comprende i reati di cui l Autorità Giudiziaria è venuta a conoscenza indipendentemente dall esito della notizia; la criminalità legale, infine, riguarda i reati che, portati in giudizio, hanno dato luogo ad una sentenza irrevocabile. In seguito verrà esaminato l andamento dei reati in Campania utilizzando le Statistiche della Delittuosità; i motivi per cui si è preferito utilizzare, in un primo approccio, questa fonte sono: 1. la tempestività di rilevazione: infatti, questi dati vengono trasmessi mensilmente dalle Forze dell Ordine alle varie Prefetture operanti sul territorio nazionale che a loro volta li inviano al Ministero dell Interno e all Istat; 2. la capacità di rilevare una parte importante dei delitti previsti dal codice penale, anche se con una classificazione meno ampia di quella adottata nella Statistica della Criminalità in relazione al numero delle fattispecie, ma con una maggiore articolazione della casistica relativa ad alcuni tipi di reato; cioè considera le singole specie di reati classificandole in tipologie più analitiche. I reati che vengono considerati sono prevalentemente quelli che vengono definiti di tipo predatorio, un insieme che (in letteratura) viene definito come facente parte della cosiddetta criminalità diffusa, espressione con la quale si identificano tutti quegli atti illegali nel quali qualcuno si appropria dei beni altrui o danneggia persone o beni mobili altrui.
6 LE DENUNCE TRA IL 1991 ED IL 2001 IN CAMPANIA La situazione attuale della sicurezza in Campania è contrassegnata dalla tendenza alla diminuzione dei delitti denunciati a partire dagli anni Il calo della criminalità negli ultimi anni rappresenta un segnale importante, che è da tenere in considerazione per formulare delle ipotesi sull evoluzione nel prossimo futuro e per fare un bilancio degli ultimi dieci anni. Nell arco del decennio scorso la situazione campana non ha propriamente seguito l andamento di quella italiana: dopo il 1991, il numero dei delitti è andato progressivamente calando fino a raggiungere il minimo storico, per il periodo considerato, nel 1993, con ; successivamente nel 1997, dopo un periodo di tre anni in cui il numero delle denunce sembrava essersi stabilizzato, c è stata una notevole tendenza alla crescita che ha portato il numero delle denunce a Nel 1998 il trend si è nettamente invertito e si è verificata una diminuzione che ha fatto scendere il numero dei delitti a nel 2001, con uno scarto di più di delitti denunciati in meno rispetto al Tavola 1 Delitti Denunciati Anni Valori Assoluti ANNO Italia Campania Fonte: Annuario Statistico Campano, Istat, Statistiche Giudiziarie Penali, Tavola 2 Delitti denunciati per abitanti. Anni ANNO Italia Campania , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,92 Elaborazione autore su dati ISTAT
7 Delitti denunciati dalle Forze dell'ordine per abitanti. Anni Italia Campania Elaborazione autore su dati ISTAT LA DELITTUOSITA NELLE PROVINCE CAMPANE TRA IL 1991 ED IL 2001 Il fenomeno della criminalità si caratterizza per la sua forte variabilità territoriale. Le cause e le condizioni che incentivano o disincentivano il compimento di azioni criminose sono legate ai modi di organizzazione della vita economica e sociale. In termini assoluti, il maggior numero di delitti denunciati nel territorio Regionale viene commesso nella provincia di Napoli, vale a dire nella provincia più popolosa. In tutte le altre province il numero di delitti è notevolmente inferiore: Benevento è la provincia che risulta caratterizzata dal minor numero di delitti denunciati. Delitti Denunciati per Provincia Anno Avellino Benevento Caserta Napoli Salerno Avellino Benevento Caserta Napoli Salerno Elaborazione autore su dati ISTAT Rapportando i dati assoluti alla popolazione così da depurare il dato dall effetto dell ampiezza della popolazione, la situazione non cambia e la città di Napoli si conferma la città con il tasso di criminalità più elevato.
8 TASSO DI CRIMINALITA' PER ABITANTI ANNO 2001 Salerno 22% Avellino 15% Benevento 13% Napoli 30% Caserta 20% Elaborazione autore su dati ISTAT Tavola 3 Delitti Denunciati Anni Valori Assoluti ANNO Avellino Benevento Caserta Napoli Salerno Fonte: Annuario Statistico Campano, Istat, Statistiche Giudiziarie Penali, Tavola 4 Tasso di criminalità per abitanti. Anni ANNO Avellino Benevento Caserta Napoli Salerno , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,56 Elaborazione autore su dati ISTAT
9 Tasso di criminalità per province Anno ,50 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0,00 4,08 2,71 2,92 2,04 1,69 Avellino Benevento Caserta Napoli Salerno Come si può vedere graficamente, nel 2001 l indice di delittuosità è diminuito nelle province di Salerno e Benevento, rimane sostanzialmente stazionario nelle province di Napoli e Caserta, mentre aumenta nella provincia di Avellino. Indice di delittuosità per abitanti per province. Anni , , , , , , ,00 0, Avellino Benevento Caserta Napoli Salerno Elaborazione autore su dati ISTAT
10 ANALISI DELLE TIPOLOGIE DI REATO PER PROVINCIA Avellino AVELLINO - DELITTI DENUNCIATI - ANNO 2001 Sequestri di Persona 0% Rapine 1% Omicidi Dolosi Consumati 0% Furti Semplici e Aggravati 49% Altri Delitti 43% Lesioni Dolose 2% Contrabbando 1% Truffa 2% Produzione e Commercio di Stupefacenti 1% Incendi Dolosi 1% Elaborazione autore su dati ISTAT Se osserviamo, invece, l incidenza delle differenti tipologie di delitti denunciati per provincia, notiamo che la provincia di Avellino è caratterizzata dalla macro categoria dei Furti Semplici e Aggravati con un valore del 49%, il 43% del totale dei delitti denunciati è invece rappresentato dalla categoria Altri Delitti. Le Lesioni Dolose rappresentano il 2% del totale di delitti denunciati, così come la Truffa, mentre hanno un incidenza dell 1% rispettivamente le Rapine, la Produzione e Commercio di Stupefacenti, il Contrabbando e gli Incendi Dolosi.
11 Incidenza delle diverse tipologie di furti sul totale dei furti denunciati nella provincia di Avellino. Confronto anno anno Abigeato su auto in sosta Scippo in uffici pubblici in negozi in ferrovia in appartamento di opere d'arte e materiale archeologico di merci su autoveicoli pesanti di autoveicoli Altri furti Borseggio 0 0,05 0,1 0,15 0,2 0,25 0,3 Anno 1991 Anno 2001 Elaborazione autore su dati ISTAT I Furti Semplici e Aggravati denunciati rappresentano la tipologia delittuosa che incide in misura preminente sul dato complessivo, se andiamo ad analizzare tutte le tipologie di furto presenti nella macro categoria Furti Semplici e Aggravati è possibile avere un idea di quali sono i furti denunciati maggiormente nelle varie province e di come è cambiata la situazione dal 1991 al Nel 1991 tra i furti denunciati avevano un elevata incidenza i furti su auto in sosta con un valore del 27%, i furti di autoveicoli con un valore del 26%, i furti in appartamento con un valore del 19% e la tipologia altri furti con un valore del 17%. Nel 2001 la situazione appare in gran parte modificata, si riduce sostanzialmente l incidenza dei furti sulle auto in sosta che passa ad un valore percentuale di 13, aumenta la percentuale dei furti in appartamento che raggiunge il 24% sul totale delle denunce per la macrocategoria dei Furti Semplici e Aggravati così come aumenta la percentuale dei Borseggi che passa da un incidenza del 2% al 6%, aumenta considerevolmente anche la percentuale degli altri furti che raggiunge un valore del 26%.
12 Tabella 1: Incidenza percentuale dei Furti semplici e aggravati in provincia di Avellino. Periodo Furti semplici e aggravati Borseggio 2,38 2,96 3,54 3,45 3,00 3,62 4,71 4,62 4,61 7,88 5,65 di autoveicoli 26,04 24,92 22,72 22,81 23,81 22,72 24,59 26,31 21,69 19,40 23,47 di merci su autoveicoli pesanti 0,00 0,04 0,69 0,02 0,02 0,00 0,05 0,00 0,00 0,07 0,21 di opere d'arte e materiale archeologico 0,07 0,02 0,12 0,10 0,04 0,06 0,10 0,10 0,10 0,15 0,17 in appartamento 18,65 23,22 23,47 28,28 26,60 23,26 24,18 22,83 24,77 24,36 23,75 in ferrovia 0,00 0,07 0,10 0,07 0,02 0,04 0,00 0,00 0,04 0,07 0,07 in negozi 4,33 3,62 4,64 3,52 4,31 5,28 4,30 5,75 5,41 6,23 4,40 in uffici pubblici 1,18 1,56 1,12 1,31 1,54 1,28 1,69 2,13 1,57 2,34 2,01 Scippo 2,16 1,70 1,32 1,52 0,46 0,74 0,58 1,00 0,84 0,92 0,69 su auto in sosta 27,44 23,77 21,91 21,44 22,56 21,98 17,35 14,36 18,20 14,69 13,06 Abigeato 0,58 0,45 0,45 0,38 0,40 0,40 0,35 0,46 0,20 1,10 0,80 Altri furti 17,18 17,68 19,91 17,11 17,23 20,63 22,08 22,44 22,58 22,77 25,72 TOTALE 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Elaborazione autore su dati ISTAT
13 BENEVENTO BENEVENTO - DELITTI DENUNCIATI - ANNO 2001 Sequestri di Persona 0% Omicidi Dolosi Consumati 0% Rapine 1% Elaborazione autore su dati ISTAT Furti Semplici e Aggravati 57% Altri Delitti 34% Lesioni Dolose 2% Incendi Dolosi 1% Truffa 2% Produzione e Commercio di Stupefacenti 3% Contrabbando 0% Nella Provincia di Benevento sul totale dei delitti denunciati, la macro categoria dei Furti Semplici e Aggravati ha un incidenza del 57%, il 34% la categoria Altri delitti, il 3% Produzione e Commercio di Stupefacenti, il 2% le Lesioni Dolose e la Truffa, l 1% gli Incendi Dolosi e le Rapine. La macro categoria che ha un incidenza maggiore è quella dei Furti Semplici e Aggravati, forse anche perché si compone di 12 tipologie di reati che vengono denunciati. Andiamo, dunque ad analizzare, quale tipologia di furto caratterizza la provincia di Benevento e come si è evoluto lo scenario dal 1991 al Nel 1991 la situazione si presentava caratterizzata da un alta incidenza dei furti su auto in sosta, in appartamento, di autoveicoli e altri furti. Nel 2001, invece, si riduce fortemente il peso dei furti sulle auto in sosta che passano dal 25 al 16% sul totale della macro categoria Furti semplici e aggravati, così come i Furti di autoveicoli che passano dal 22 al 19%. Mentre si assiste ad un aumento dei Borseggi che passano dal 2 al 6%; della categoria Altri Furti che passa dal 18 al 23% e dei furti in uffici pubblici ed in negozi. Diminuiscono leggermente i furti in appartamento e gli scippi.
14 Incidenze delle diverse tipologie di furti sul totale dei furti denunciati nella provincia di Benevento. Confronto fra la situazione al 1991 e quella al Abigeato su auto in sosta Scippo in uffici pubblici in negozi in ferrovia in appartamento di opere d'arte e materiale archeologico di merci su autoveicoli pesanti di autoveicoli Altri furti Borseggio Elaborazione autore su dati ISTAT 0,00 0,05 0,10 0,15 0,20 0,25 0,30 Anno 1991 Anno 2001
15 Tabella 2: Incidenze percentuali dei Furti semplici e aggravati in provincia di Benevento. Periodo Furti semplici e aggravati Borseggio 2,49 2,37 1,64 1,80 1,51 3,56 4,94 3,94 3,45 5,26 5,72 di autoveicoli 21,83 23,87 19,00 16,04 15,95 14,32 14,14 18,06 15,15 13,63 19,43 di merci su autoveicoli pesanti 0,06 0,00 0,00 0,04 0,00 0,41 0,21 0,07 0,10 0,26 0,47 di opere d'arte e materiale archeologico 0,25 0,35 0,51 0,11 0,25 0,00 0,21 0,14 0,17 0,03 0,07 in appartamento 24,10 25,44 27,25 29,52 25,85 25,98 29,72 25,63 27,22 30,23 23,08 in ferrovia 0,00 0,22 0,15 0,04 0,32 1,06 0,67 0,29 0,47 1,02 0,77 in negozi 3,72 3,52 3,71 3,60 4,19 5,94 4,69 3,51 5,75 6,26 5,07 in uffici pubblici 2,21 1,51 2,14 2,56 2,50 3,03 3,22 3,48 2,84 3,07 3,97 Scippo 2,49 1,28 1,13 1,51 1,90 1,31 1,16 1,51 0,98 1,55 1,28 su auto in sosta 25,02 21,69 22,20 22,06 21,65 18,41 17,36 18,21 20,80 18,33 16,48 Abigeato 0,11 0,06 0,15 0,11 0,04 0,41 0,53 0,36 0,37 0,47 0,29 Altri furti 17,72 19,67 22,13 22,60 25,85 25,57 23,17 24,80 22,69 19,88 23,37 TOTALE 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Elaborazione autore su dati ISTAT
16 CASERTA Caserta - Delitti Denunciati - Anno 2001 Omicidi Dolosi Consumati 0% Rapine 5% Sequestri di Persona 0% Altri Delitti 29% Lesioni Dolose 1% Contrabbando 0% Truffa 1% Produzione e Commercio di Stupefacenti 2% Furti Semplici e Aggravati 62% Incendi Dolosi 0% Elaborazione autore su dati ISTAT Nella Provincia di Caserta la situazione si presenta come segue: Il 62% di tutti i reati denunciati è rappresentato dalla macrocategoria dei Furti Semplici e Aggravati, il 29% dagli Altri Delitti, mentre è interessante rilevare l incidenza del 5% delle Rapine, che, dopo la loro consistenza rilevata nella provincia di Napoli, assume anche qui un peso rilevante. Analizzando, poi, la composizione delle differenti tipologie di reato che compongono la macrocategoria Furti Semplici ed Aggravati, osserviamo che c è un incremento, anche se leggero, di quasi tutte le tipologie dei furti denunciati rispetto al 1991, con l unica eccezione dei Furti su Auto in sosta, la cui incidenza si riduce di circa la metà rispetto al 1991, passando dal 18% al 9% nel 2001.
17 Incidenze delle diverse tipologie di furti sul totale dei furti denunciati nella provincia di Caserta. Confronto fra la situazione al 1991 e quella al Abigeato su auto in sosta Scippo in uffici pubblici in negozi in ferrovia in appartamento di opere d'arte e materiale archeologico di merci su autoveicoli pesanti di autoveicoli Altri furti Borseggio 0,00 0,05 0,10 0,15 0,20 0,25 0,30 0,35 0,40 Elaborazione autore su dati ISTAT Anno 1991 Anno 2001
18 Tabella 3: Incidenza percentuale dei Furti Semplici e Aggravati nella provincia di Caserta. Periodo Furti semplici e aggravati Borseggio 2,37 2,97 2,62 2,87 2,01 2,12 2,22 2,66 2,64 3,25 3,21 di autoveicoli 32,45 32,20 35,99 34,12 29,98 28,79 29,13 29,19 29,13 26,65 33,75 di merci su autoveicoli pesanti 0,00 0,01 0,03 0,04 0,01 0,00 0,03 0,06 0,06 0,02 0,29 di opere d'arte e materiale archeologico 0,12 0,07 0,13 0,13 0,11 0,12 0,14 0,18 0,06 0,04 0,11 in appartamento 17,93 19,04 20,26 21,09 25,88 25,93 23,46 23,93 25,55 26,35 19,51 in ferrovia 1,70 1,47 1,89 2,30 2,39 1,59 1,62 1,23 1,45 1,42 0,67 in negozi 3,02 3,28 3,74 3,05 3,64 3,28 3,19 3,48 3,02 3,33 4,18 in uffici pubblici 0,71 1,04 1,21 0,93 1,07 1,35 0,87 0,84 1,13 0,85 1,23 Scippo 4,22 6,34 5,77 3,13 3,27 3,74 4,29 4,84 4,78 4,84 4,67 su auto in sosta 18,00 17,76 14,87 13,00 13,35 13,33 12,99 11,82 11,70 10,39 9,08 Abigeato 0,26 0,25 0,34 0,48 0,35 0,30 0,29 0,30 0,13 0,33 0,55 Altri furti 19,20 15,57 13,15 18,87 17,93 19,45 21,77 21,49 20,35 22,52 22,76 TOTALE 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Elaborazione autore su dati ISTAT
19 NAPOLI La Provincia di Napoli risente, per il 62% dei reati denunciati, dei Furti semplici ed aggravati, seguiti, con un peso pari a ben 23 punti percentuali, dagli Altri Delitti. Rispetto ad Avellino e Benevento maggiore è anche il peso delle Rapine sul totale dei reati denunciati, che, nella Provincia di Napoli, incide in misura pari all 8%. C è anche da osservare che cominciano ad avere un incidenza in percentuale superiore all unità altri reati quali la Truffa (3%) e le Lesioni Dolose (2%). NAPOLI - DELITTI DENUNCIATI - ANNO 2001 Sequestri di Persona 0% Omicidi Dolosi Consumati 0% Rapine 8% Altri Delitti 23% Lesioni Dolose 2% z Truffa 3% Contrabbando 1% Furti Semplici e Aggravati 62% Incendi Dolosi 0% Produzione e Commercio di Stupefacenti 1% Elaborazione autore su dati ISTAT Esaminando nel dettaglio, le tipologie di Furti Semplici e Aggravati che incidono maggiormente sul totale della categoria sono i Furti di Autoveicoli ed i Furti su auto in sosta, che, però, si riducono entrambi sostanzialmente nel 2001 rispetto al 1991 passando rispettivamente dal 50 al 41%, e dal 20 al 10%. Scippi, borseggi e furti in appartamento sono invece le tipologie di Furti che fanno registrare un aumento rispetto ai valori del 1991, infatti passano rispettivamente dal 7% a 11%, dal 4 al 10%, e dal 5 al 7%.
20 Incidenze delle diverse tipologie di furti sul totale dei furti denunciati nella provincia di Napoli. Confronto fra la situazione al 1991 e quella del Abigeato su auto in sosta Scippo in uffici pubblici in negozi in ferrovia in appartamento di opere d'arte e materiale archeologico di merci su autoveicoli pesanti di autoveicoli Altri furti Borseggio Elaborazione autore su dati ISTAT 0,00 0,10 0,20 0,30 0,40 0,50 0,60 Anno 1991 Anno 2001
21 Tabella 4: Incidenza percentuale dei Furti Semplici e Aggravati nella provincia di Napoli. Periodo Furti semplici e aggravati Borseggio 4,07 4,59 5,75 5,02 4,88 6,07 7,41 8,82 9,83 9,96 9,88 di autoveicoli 50,12 51,39 52,77 51,01 49,59 48,44 44,94 42,36 40,63 39,77 40,96 di merci su autoveicoli pesanti 0,03 0,02 0,01 0,01 0,05 0,03 0,01 0,01 0,00 0,06 0,03 di opere d'arte e materiale archeologico 0,02 0,02 0,04 0,02 0,02 0,04 0,01 0,02 0,03 0,03 0,03 in appartamento 5,27 6,50 5,49 6,19 6,72 7,21 6,55 7,08 7,59 7,05 7,19 in ferrovia 1,09 0,60 0,73 0,68 0,39 0,46 0,32 0,04 0,33 0,90 0,28 in negozi 2,47 3,05 2,35 2,55 2,35 2,56 2,62 2,88 2,78 2,57 2,49 in uffici pubblici 0,48 0,64 0,69 0,96 0,70 0,83 0,68 0,81 0,71 1,24 1,05 Scippo 6,97 7,52 8,85 8,37 7,42 7,17 9,90 9,20 9,08 9,55 10,50 su auto in sosta 19,51 16,88 14,14 13,05 13,06 11,68 11,85 12,71 11,57 9,76 9,93 Abigeato 0,02 0,03 0,02 0,09 0,03 0,03 0,01 0,02 0,02 0,17 0,15 Altri furti 9,94 8,77 9,15 12,04 14,79 15,49 15,69 16,04 17,43 18,94 17,51 TOTALE 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Elaborazione autore su dati ISTAT
22 SALERNO SALERNO-DELITTI DENUNCIATI-ANNO 2001 Incendi Dolosi 1% Produzione e Commercio di Stupefacenti 1% Contrabbando 0% Truffa 2% Furti Semplici e Aggravati 61% Lesioni Dolose 1% Altri Delitti 32% Rapine 2% Sequestri di Persona 0% Omicidi Dolosi Consumati 0% Elaborazione autore su dati ISTAT Anche nella Provincia di Salerno, buona parte dei reati che vengono denunciati è rappresentato, per il 61% del totale nel caso specifico, dalla categoria dei Furti Semplici e Aggravati, il 32% di essi rientra negli Altri Delitti", mentre la restante parte di reati denunciati è costituita per il 2% dalla Truffa e dalle Rapine e per l 1% dalle denunce per Produzione e Commercio di stupefacenti ed Incendi Dolosi. In relazione alla particolare incidenza di Furti semplici e Aggravati sul totale dei reati denunciati, si è voluto esaminare il dettaglio della categoria, considerando le diverse tipologie di Furti semplici e aggravati e analizzando le variazioni che sono intervenute dal 1991 al Dall analisi emerge chiaramente che nel 1991 la maggior parte dei furti denunciati faceva riferimento ai furti d auto e a quelli su auto in sosta; la situazione si modifica sostanzialmente nel 2001, infatti è evidente dal grafico seguente che il furto d auto ha lo stesso peso della tipologia altri furti, mentre aumentano sostanzialmente i furti in appartamento, come anche le denunce per il Borseggio.
23 Incidenze delle diverse tipologie di furti sul totale dei furti denunciati nella provincia di Salerno. Confronto fra la situazione al 1991 e quella del Abigeato su auto in sosta Scippo in uffici pubblici in negozi in ferrovia in appartamento di opere d'arte e materiale archeologico di merci su autoveicoli pesanti di autoveicoli Altri furti Borseggio Elaborazione autore su dati ISTAT 0,00 0,05 0,10 0,15 0,20 0,25 0,30 0,35 0,40 0,45 Anno 1991 Anno 2001
24 Tabella 5: Incidenza percentuale dei Furti Semplici e Aggravati nella provincia di Salerno. Periodo Furti Semplici e Aggravati Borseggio 2,34 2,25 3,40 4,79 3,53 3,27 3,06 3,30 5,49 7,45 8,63 di autoveicoli 38,60 33,07 29,09 27,32 26,05 27,61 28,59 27,73 21,82 24,40 25,03 di merci su autoveicoli pesanti 0,07 0,01 0,01 0,04 0,04 0,16 0,03 0,04 0,05 0,21 0,27 di opere d'arte e materiale archeologico 0,06 0,15 0,11 0,04 0,05 0,12 0,05 0,07 0,10 0,04 0,09 in appartamento 14,03 17,09 15,33 13,39 13,84 15,75 16,41 17,39 14,87 18,66 16,44 in ferrovia 0,74 0,58 0,47 0,43 0,64 0,60 0,72 1,06 1,02 1,36 0,75 in negozi 3,51 3,44 4,45 2,93 2,94 4,69 4,18 4,01 3,68 5,00 4,43 in uffici pubblici 0,84 0,80 0,49 0,46 0,71 0,93 0,93 1,17 0,70 1,43 1,95 Scippo 6,30 5,88 4,62 4,42 4,81 2,77 2,26 2,27 2,73 3,04 3,60 su auto in sosta 20,65 18,17 19,14 19,12 18,55 17,55 17,74 15,37 17,10 14,74 12,96 Abigeato 0,53 0,40 0,41 0,39 0,31 0,50 0,45 0,43 0,36 0,55 0,75 Altri furti 12,34 18,15 22,47 26,67 28,54 26,04 25,58 27,16 32,09 23,11 25,12 TOTALE 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Elaborazione autore su dati ISTAT
25 Appendice Le categorie ISTAT dei reati rilevati dalle Statistiche di Delittuosità aggiornate al 2002 (in neretto sono evidenziate le categorie di reato e a discesa per ognuna le sottotipologie di reato) Strage (art. 422 C.p.) Omicidi dolosi consumati: 1 - a scopo di furto o rapina 2 - per motivi di mafia, camorra o 'ndrangheta 3 - per motivi di onore o passionali 4 - a scopo terroristico (art. 280 C.p.) 5 - per altri motivi Infanticidi Omicidi preterintenzionali Tentati omicidi Omicidi colposi di cui: da incidente stradale Lesioni dolose Violenze sessuali: 1 - Contro minori di anni Contro maggiori di anni 14 Furti semplici e aggravati: 1 - abigeato 2 - borseggio 3 - scippo 4 - in uffici pubblici
26 Rapine: 5 - in negozi 6 - in appartamenti 7 - su auto in sosta 8 - in ferrovia 9 - di opere d'arte e materiale archeologico 10 - di merci su automezzi pesanti 11 - di autoveicoli 12 - altri furti 1 - in banche 2 - in uffici postali 3 - in gioiellerie e laboratori di preziosi 4 - a rappresentanti di preziosi 5 - a trasportatori di valori bancari 6 - a trasportatori di valori postali 7 - in danno di coppie o prostitute 8 - di automezzi pesanti trasportanti merci, con targa italiana 9 - idem... con targa straniera 10 - altre rapine (abitazioni, negozi, ecc.) Estorsioni Sequestri di persona: 1 - a scopo estorsivo 2 - con presa di ostaggio a scopo di rapina 3 - con presa di ostaggio per sola fuga 4 - per motivi sessuali 5 - a scopo terroristico (art. 289 bis C.p.) 6 - per altri motivi
27 Associazione per delinquere (art. 416 C.p.) Associazione di tipo mafioso (art. 416 bis C.p.) Incendi dolosi Attentati dinamitardi e/o incendiari Truffa Contrabbando Produzione, commercio, ecc. di stupefacenti Sfruttamento, favoreggiamento, ecc. della prostituzione Altri delitti
28 PRIMA INDAGINE SULLA POLIZIA LOCALE IN CAMPANIA anagrafe dell organico e dotazione mezzi Anno 2002
29 PRESENTAZIONE La conoscenza dei fenomeni è certamente il primo passo per l individuazione di politiche di trasformazione e miglioramento. In questa prospettiva, si colloca la ricerca realizzata per la prima volta, su scala regionale che presenta un quadro aggiornato delle caratteristiche e della situazione operativa della Polizia Locale in Campania. La ricerca, voluta dall Assessore Regionale alla Sicurezza urbana e Polizia Locale, è frutto di una collaborazione interdisciplinare tra diverse strutture regionali: il Settore Regionale Scuola di Polizia Locale, il Servizio Sicurezza Urbana e Polizia Locale dell Assessorato alla Sicurezza Urbana, il Settore Sistemi Informativi ed il Servizio Statistica dell Assessorato alla Ricerca Scientifica ed Innovazione Tecnologica. Per il buon esito della ricerca, è stata di notevole importanza la collaborazione dei Comandi di Polizia Provinciale e Municipale della regione Campania. Essa rappresenta un quadro di riferimento aggiornato su scala regionale tale da permettere l avvio di una riflessione sul ruolo e l identità della polizia locale e rappresenta un primo importante passo nei confronti di una più attenta valutazione del ruolo che le Polizie locali possono svolgere in una politica integrata della sicurezza urbana e territoriale anche alla luce delle indicazioni che emergono dalla Legge Regionale n. 12/2003 Norme in materia di Polizia Amministrativa e Locale e Politiche di Sicurezza.
30 NOTA METODOLOGICA La ricerca ha coinvolto tutti i 551 Comandi della Polizia Municipale ed i cinque Comandi della Polizia Provinciale della Regione. La rilevazione è iniziata nel mese di Dicembre 2002 e si è conclusa nel mese di Novembre Per la raccolta dei dati è stato predisposto un questionario ad hoc, articolato nelle seguenti sezioni: Dati generali; Dati sull organico; Titolo di studio; Compiti svolti; Organizzazione del Corpo o Servizio di Polizia Locale; Mezzi disponibili. Hanno risposto 412 Amministrazioni su 551, cioè circa il 74% della popolazione intervistata. Nella provincia di Avellino hanno risposto 69 Comuni su 119, nella provincia di Benevento 44 Amministrazioni su 78, nella provincia di Caserta 97 su 104, nella provincia di Napoli hanno risposto tutti i Comuni intervistati, mentre nella Provincia di Salerno rispondono 110 Amministrazioni su 158. Tasso di risposta all'indagine Salerno Napoli Caserta Benevento Avellino 70% 30% 100% 0% 93% 7% 56% 44% 58% 42% 0% 20% 40% 60% 80% 100% Comuni rispondenti Comuni non rispondenti Per la Regione Campania si è trattato della prima esperienza in questo settore e, pertanto, il questionario proposto, seppur prima testato, ha mostrato alcuni punti di debolezza, prestandosi in qualche caso ad errori interpretativi e inficiando al contempo l attendibilità delle risposte. In fase di analisi ed elaborazione dei dati, comunque, sono state prese in considerazione solo le risposte ritenute sufficientemente chiare, accurate e complete.
31 I RISULTATI DELL INDAGINE Dei 412 Comandi che hanno risposto 165 sono organizzati in Corpi, 243 in Servizi; solo 4 Comandi non dichiarano se sono organizzati in Corpo oppure in Servizio. Articolazione Comandi regionali in Corpo o Servizio (valori percentuali) Non rispondono 1% Corpi 40% Servizi 59% Dei 165 Corpi esistenti in Regione, solo 135 hanno adottato un regolamento; lo stesso discorso vale per 113 Servizi su 243. Articolazione Comandi regionali in Corpo o Servizio per provincia (valori percentuali) Salerno Napoli Caserta Benevento Avellino 32% 67% 1% 76% 23% 1% 48% 51% 1% 16% 82% 2% 9% 91% 0% 0% 20% 40% 60% 80% 100% Corpo di PM Servizio di PM Non rispondono
32 Presenza di un regolamento nei Corpi di Polizia Municipale per provincia Salerno Napoli Caserta Benevento Avellino 89% 11% 77% 23% 83% 17% 71% 29% 100% 0% 0% 20% 40% 60% 80% 100% Presenza di un regolamento Assenza di un regolamento Presenza di un regolamento nei Servizi di Polizia Municipale per provincia Salerno Napoli Caserta Benevento Avellino 50% 50% 57% 43% 49% 51% 36% 64% 43% 57% 0% 20% 40% 60% 80% 100% Presenza di un regolamento Assenza di un regolamento Il dato è stato analizzato anche a livello provinciale: Tabella 1: Distribuzione Corpo/Servizio - provincia di Avellino Corpo di PM 6 Servizio di PM 63 Totale 69 Ad Avellino su 69 Comandi, solo 33 hanno adottato un regolamento. Di essi, 27 sono Servizi e 6 sono Corpi. Tabella 2: Distribuzione Corpo/Servizio - provincia di Benevento Corpo di PM 7 Servizio di PM 36 Non rispondono 1 Totale 44
33 Nella provincia di Benevento sono 18 su 44 i Comandi che hanno adottato un regolamento; di questi 13 sono i Servizi e 5 i Corpi. Tabella 3: Distribuzione Corpo/Servizio - provincia di Caserta Corpo di PM 47 Servizio di PM 49 Non rispondono 1 Totale 97 Nella provincia di Caserta dei 64 Comandi in cui è vigente un regolamento, 39 sono Corpi e 24 sono Servizi. Tabella 4: Distribuzione Corpo/Servizio - provincia di Napoli Corpo di PM 70 Servizio di PM 21 Non Risponde 1 TOTALE 92 Nella provincia di Napoli in 67 Comandi è vigente un regolamento, di questi 12 sono i Servizi e 54 i Corpi. Tabella 5: Distribuzione Corpo/Servizio - provincia di Salerno Corpo di PM 35 Servizio di PM 74 Non rispondono 1 Totale 110 Nella provincia di Salerno dei 68 Comandi in cui è vigente un regolamento, 31 sono Corpi e 37 sono Servizi. Distribuzione addetti in Servizio per Comando - Totale regionale da 7 a più addetti 33% Fino a 2 addetti 37% da 3 a 6 addetti 31%
34 Gli addetti in servizio per ciascun Comando regionale risultano essere i seguenti: Tabella 6: Distribuzione Addetti in servizio per Comando totale regionale Addetti In Servizio Comandi Fino a da 3 a da 7 a più 134 Totale 412 Considerando che ciascun Comando può essere un Corpo o un Servizio, è stata analizzata anche la composizione degli addetti in servizio per tali forme organizzative. Tabella 7: Distribuzione Addetti in Servizio -Corpo Addetti In Servizio Corpi Fino a 2 8 da 3 a 6 37 da 7 a più 120 Totale 165 Tabella 8: Distribuzione Addetti in Servizio - Servizio Addetti In Servizio Servizi Fino a da 3 a 6 89 da 7 a più 11 Totale 243 Dalla lettura di questo dato emerge come l articolazione di un Comando in Corpo sia caratterizzata dalla presenza di un numero consistente di addetti (da 7 e più), mentre i Servizi sono per lo più caratterizzati da un numero di addetti non inferiore a 2. A livello provinciale le distribuzioni degli addetti in servizio risultano essere le seguenti: Tabella 9: Distribuzione Addetti in servizio per Comando provincia di Avellino Addetti In Servizio Comandi Fino a 2 38 da 3 a 6 25 da 7 a più 6 Totale 69 Tabella 10: Distribuzione Addetti in servizio per Comando provincia di Benevento Addetti In Servizio Comandi Fino a 2 27 da 3 a 6 12 da 7 a più 5 Totale 44
35 Tabella 11: Distribuzione Addetti in servizio per Comando provincia di Caserta Addetti In Servizio Comandi Fino a 2 27 da 3 a 6 37 da 7 a più 33 Totale 97 Tabella 12: Distribuzione Addetti in servizio per Comando provincia di Napoli Addetti In Servizio Comandi Fino a 2 5 da 3 a 6 16 da 7 a più 71 Totale 92 Tabella 13: Distribuzione Addetti in servizio per Comando provincia di Salerno Addetti In Servizio Comandi Fino a 2 55 da 3 a 6 36 da 7 a più 19 Totale 110 Solo in provincia di Napoli, come risulta dai dati qui sintetizzati, oltre il 70% dei Comandi conta tra le proprie forze più di 7 addetti, cioè la classe del numero di addetti più ampia considerata nell indagine. Sulle altre province, la prevalenza risulta invece essere di un numero di addetti più esiguo, che oscilla tra meno di due e 6, specialmente nelle province di Avellino, Benevento e Salerno, mentre la provincia di Caserta mostra una più equa distribuzione numerica, tra le varie classi considerate, degli addetti nei comandi provinciali. Organico per genere e funzione I dati elaborati riguardano un totale di operatori, distribuiti tra le 412 Amministrazioni che hanno risposto al nostro questionario. Delle 412 Amministrazioni che hanno partecipato all indagine, tuttavia, non tutte hanno espresso l appartenenza o meno degli addetti indicati a un certo genere, maschile o femminile. Tali risposte sono state classificate nelle tavole seguenti con la modalità non si collocano. La composizione e la distribuzione del personale rilevato è illustrata di seguito. Il personale in servizio risulta essere composto per circa l 87% di Uomini ed il 10% di Donne, mentre gli altri non dichiarano alcuna appartenenza di genere. Per un analisi più dettagliata dei dati rilevati sono state esaminate, oltre alle distribuzioni percentuali, le
36 distribuzioni marginali di riga e di colonna per il genere e la funzione svolta, sia a livello regionale che a livello provinciale. Distribuzione dell'organico della Polizia Locale in Regione per genere - (valori percentuali) Donne 10% Non si collocano 3% Uomini 87% Distribuzione dell'organico della Polizia Locale in Regione per funzione (valori percentuali) Amministrativi 5% Responsabili di Corpo 1% Ufficiali 6% Sottufficiali 9% Agenti 79% Tabella 14: Distribuzione dell organico di Polizia Locale in Regione per genere e funzione (valori assoluti) Funzione Uomini Donne Non si collocano Totale Responsabili di Corpo Ufficiali Sottufficiali Agenti Amministrativi Totale
37 Per ottenere la tavola delle distribuzioni percentuali dell organico, è stato rapportato il peso numerico di ciascuna cella, ottenuta dall incrocio tra funzione svolta e genere, sul totale complessivo del personale, che risulta essere pari a unità, al fine di verificare l incidenza del genere sulla distribuzione nell organico totale delle funzioni svolte. I risultati mostrano chiaramente una sostanziale predominanza della presenza maschile in tutte le funzioni. Per quanto riguarda le funzioni rivestite dagli addetti in organico censiti, è significativo rilevare che il 79% circa delle forze è composto di Agenti di Polizia Locale. Tabella 15: Percentuale degli addetti alla Polizia Locale in Regione per genere e funzione Funzione Uomini Donne Non Rispondono Totale Responsabili di Corpo 0,75 0,04 0,12 0,91 Ufficiali 5,55 0,28 0,15 5,99 Sottufficiali 8,18 0,49 0,69 9,36 Agenti 68,13 8,79 2,04 78,97 Amministrativi 4,21 0,57 0,00 4,78 Totale 86,82 10,18 3,00 100,00 Per quanto riguarda l analisi di genere, in Regione Campania le tendenze che vedono gli uomini ancora prevalere nei posti di comando sembrano confermate anche nel caso della Polizia Locale: infatti, analizzando solo coloro che dichiarano la propria appartenenza di genere, circa il 94% dei Comandanti è di genere maschile, mentre solo il 6% è composto di donne. Situazione sostanzialmente analoga si rivela quella risultante dall analisi delle funzioni di Ufficiale e Sottoufficiale, mentre la presenza femminile supera il 10% solo quando a questi si aggiungono i totali degli Agenti e degli Amministrativi. Tabella 16: Distribuzione addetti di Polizia Locale in Regione per genere e funzione valori marginali di riga (valori percentuali) Funzione Uomini Donne Non Rispondono Totale Responsabili di Corpo 81,97 4,92 13,11 100,00 Ufficiali 92,77 4,74 2,49 100,00 Sottufficiali 87,40 5,26 7,34 100,00 Agenti 86,28 11,13 2,59 100,00 Amministrativi 88,13 11,88 0,00 100,00 Posto pari a 100, invece il totale degli Uomini che compongono il personale dei Comandi di Polizia Municipale ed ottenendo così una distribuzione percentuale del genere condizionata dalla funzione svolta, si osserva che circa l 80% degli Uomini svolge la funzione di Agente,
38 il 9% quella di Sottufficiale ed il 6% quella di Ufficiale; tra le donne, invece, circa l 86% svolge la funzione di Agente, circa il 6% quella di Amministrativi. Tabella 17: Distribuzione addetti di Polizia Locale in Regione per genere e funzione valori marginali di colonna (valori percentuali) Funzione Uomini Donne Non Rispondono Responsabili di Corpo 0,86 0,44 3,98 Ufficiali 6,40 2,79 4,98 Sottufficiali 9,42 4,84 22,89 Agenti 78,48 86,36 68,16 Amministrativi 4,85 5,57 0,00 Totale 100,00 100,00 100,00 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Distribuzione degli addetti di Polizia Locale in Regione per genere e per provincia 84% 12% 4% 88% 89% 87% 86% 11% 10% 1% 1% 9% 14% 4% 1% Avellino Benevento Caserta Napoli Salerno Uomini Donne Non si collocano Tabella 18: Addetti di Polizia Locale in Regione per genere e funzione Provincia di Avellino (v.a.) Funzione Uomini Donne Non si collocano Totale Responsabili di Corpo Ufficiali Sottufficiali Agenti Amministrativi Totale Tabella 19: Distribuzione degli addetti di Polizia Locale per genere e funzione Provincia di Avellino (valori percentuali) Funzione Uomini Donne Non si collocano Totale Responsabili di Corpo 1,09 0,00 0,00 1,09 Ufficiali 9,12 0,73 0,00 9,85 Sottufficiali 14,60 0,00 0,00 14,60 Agenti 58,76 9,49 4,38 72,63 Amministrativi 0,36 1,46 0,00 1,82 Totale 83,94 11,68 4,38 100,00
39 Tabella 20: Addetti di Polizia Locale per genere e funzione Provincia di Benevento (v.a.) Funzione Uomini Donne Non si collocano Totale Responsabili di Corpo Ufficiali Sottufficiali Agenti Amministrativi Totale Tabella 21: Distribuzione degli addetti di Polizia Locale per genere e funzione Provincia di Benevento (valori percentuali) Funzione Uomini Donne Non Rispondenti Totale Responsabili di Corpo 1,09 0,00 0,54 1,63 Ufficiali 9,78 0,54 0,54 10,87 Sottufficiali 11,96 0,54 0,00 12,50 Agenti 62,50 8,70 0,00 71,20 Amministrativi 2,72 1,09 0,00 3,80 Totale 88,04 10,87 1,09 100,00 Tabella 22: Addetti di Polizia Locale per genere e funzione - Provincia di Caserta (v.a.) Funzione Uomini Donne Non si collocano Totale Responsabili di Corpo Ufficiali Sottufficiali Agenti Amministrativi Totale Tabella 23: Distribuzione degli addetti di Polizia Locale per genere e funzione Provincia di Caserta (valori percentuali) Funzione Uomini Donne Non si collocano Totale Responsabili di Corpo 1,68 0,00 0,12 1,80 Ufficiali 10,10 0,48 0,36 10,94 Sottufficiali 21,63 2,04 0,48 24,16 Agenti 53,85 7,69 0,00 61,54 Amministrativi 1,44 0,12 0,00 1,56 Totale 88,70 10,34 0,96 100,00
40 Tabella 24: Addetti di Polizia Locale per genere e funzione Provincia di Napoli (v.a.) Funzione Uomini Donne Non si collocano Totale Responsabili di Corpo Ufficiali Sottufficiali Agenti Amministrativi Totale Tabella 25: Distribuzione degli addetti di Polizia Locale per genere e funzione provincia di Napoli (valori percentuali) Funzione Uomini Donne Non si collocano Totale Responsabili di Corpo 0,54 0,04 0,13 0,72 Ufficiali 3,39 0,15 0,13 3,68 Sottufficiali 4,13 0,15 0,78 5,07 Agenti 73,13 8,49 2,72 84,33 Amministrativi 5,61 0,59 0,00 6,20 Totale 86,81 9,42 3,76 100,00 Tabella 26: Addetti di Polizia Locale per genere e funzione - Provincia di Salerno (v.a.) Funzione Uomini Donne Non si collocano Totale Responsabili di Corpo Ufficiali Sottufficiali Agenti Amministrativi Totale Tabella 27: Distribuzione degli addetti di Polizia Locale per genere e funzione Provincia di Salerno (valori percentuali) Funzione Uomini Donne Non Rispondono Totale Responsabili di Corpo 0,74 0,12 0,00 0,86 Ufficiali 10,93 0,61 0,00 11,55 Sottufficiali 14,25 0,98 0,74 15,97 Agenti 58,97 11,43 0,00 70,39 Amministrativi 0,74 0,49 0,00 1,23 Totale 85,63 13,64 0,74 100,00
41 Distribuzione degli addetti di Polizia Locale per funzione e provincia 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 15% 10% 1% 73% 2% 2% 11% 13% 71% 11% 4% 2% 24% 62% 2% 1% 4% 5% 84% 6% 1% 16% 12% Avellino Benevento Caserta Napoli Salerno 70% 1% Responsabili di Corpo Ufficiali Sottufficiali Agenti Amministrativi
42 Organico per classe d età e funzione Distribuzione degli addetti di Polizia Locale in Regione per classi d'età (valori percentuali) Oltre 50 Anni 27% Non Rispondono 9% Anni 6% Anni 14% Anni 44% Tabella 28: Distribuzione degli addetti di Polizia Locale in Regione per classe d età e funzione (v.a.) Funzione Classe d'età Oltre 50 Non si collocano Totale Responsabili di Corpo Ufficiali Sottufficiali Agenti Totale Per ottenere la tabella 29, che restituisce le distribuzioni percentuali dell organico per classe d età e funzione svolta, ogni valore ottenuto dall incrocio tra la funzione e la classe d età è stato rapportato al totale complessivo delle risorse in forza alla Polizia Locale sul territorio regionale, che risulta essere pari a unità, in quanto in questa distribuzione non viene considerato il numero delle persone impegnate in funzioni di amministrazione. Osservando la distribuzione per età, circa il 44% del personale ha un età compresa tra i 41 ed i 50 anni, mentre il 27% supera i 50 anni d età, come ben evidenziato dal grafico distribuzione degli addetti di Polizia locale in Regione per classi d età. Questo dato può essere integrato con le informazioni che si ottengono dalla distribuzione marginale di riga, che condiziona la funzione svolta alla classe d età: l informazione che se ne ricava, ponendo pari a 100 il totale di coloro che svolgono la funzione di Comandanti, è che il 44% appartiene alla classe d età oltre 50 ed il 22% alla classe Lo scenario si inverte se si osserva la popolazione degli Agenti, infatti circa il 45% di questi ha un età compresa tra i 41 ed i 50 anni, mentre solo il 22% supera i 50.
43 Analizzando, invece, la distribuzione marginale di colonna che condiziona l età alla funzione svolta e quindi, posto pari a 100 il totale complessivo del personale che ha tra i 20 ed i 30 anni, si rileva che circa il 98% di questi svolge la funzione di Agente. Tuttavia, questa situazione si ripete anche se consideriamo le altre classi d età, analisi da cui si evince che gli agenti sono sostanzialmente presenti in ciascuna distribuzione in percentuali elevate, ciò è da imputare al fatto che, come evidenziato precedentemente, essi rappresentano il 79% dell organico complessivo. Tabella 29: Distribuzione degli addetti di Polizia Locale in regione per classe d'età e funzione valori marginali di riga (valori percentuali) Funzione Classe d'età Oltre 50 Non si collocano Totale Responsabili di Corpo 1,64 14,75 22,95 45,90 14,75 100,00 Ufficiali 1,00 9,73 34,16 38,65 16,46 100,00 Sottufficiali 0,32 3,99 44,66 48,96 2,07 100,00 Agenti 7,69 16,05 44,51 22,83 8,92 100,00 Tabella 30: Distribuzione marginale per colonna di classe d'età e funzione totale regionale Funzione Classe d'età Oltre 50 Non Rispondono Responsabili di Corpo 0,24 0,98 0,50 1,65 1,61 Ufficiali 0,97 4,23 4,92 9,13 11,79 Sottufficiali 0,48 2,71 10,05 18,08 2,32 Agenti 98,31 92,08 84,53 71,14 84,29 Totale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00
44 50% 45% Distribuzione percentuale degli addetti di Polizia Locale in Regione per classe d'età e provincia 41% 45% 48% 45% 41% 40% 35% 29% 29% 31% 30% 26% 25% 20% 19% 23% 21% 15% 17% 15% 10% 5% 3% 0% 5% 8% 9% 11% 10% 7% 3% 11% 1% 0% Avellino Benevento Caserta Napoli Salerno Oltre50 Non Rispondenti Tabella 31: Distribuzione percentuale per classe d'età e funzione provincia di Avellino Funzione Classe d'età Oltre50 Non si collocano Totale Responsabili di Corpo 0,00 0,74 0,37 0,00 0,00 1,12 Ufficiali 0,00 2,23 4,09 3,35 0,37 10,04 Sottufficiali 0,37 1,49 7,43 5,58 0,00 14,87 Agenti 2,60 21,93 29,37 20,07 0,00 73,98 Totale 2,97 26,39 41,26 29,00 0,37 100,00 Tabella 32: Distribuzione percentuale per classe d'età e funzione provincia di Benevento Funzione Classe d'età Oltre50 Non si collocano Totale Responsabili di Corpo 0,00 0,00 0,00 0,56 1,13 1,69 Ufficiali 0,00 0,00 5,65 5,65 0,00 11,30 Sottufficiali 0,00 1,13 5,08 3,95 2,82 12,99 Agenti 4,52 18,08 34,46 12,99 3,95 74,01 Totale 4,52 19,21 45,20 23,16 7,91 100,00
45 Tabella 33: Distribuzione percentuale per classe d'età e funzione provincia di Caserta Funzione Classe d'età Oltre50 Non si collocano Totale Responsabili di Corpo 0,00 0,37 0,73 0,49 0,24 1,83 Ufficiali 0,12 0,73 4,03 4,15 2,08 11,11 Sottufficiali 0,12 0,12 15,38 8,91 0,00 24,54 Agenti 8,79 9,65 28,33 7,69 8,06 62,52 Totale 9,04 10,87 48,47 21,25 10,38 100,00 Tabella 34: Distribuzione percentuale per classe d'età e funzione provincia di Napoli Funzione Classi di età Oltre50 Non si collocano Totale Responsabili di Corpo 0,02 0,09 0,14 0,44 0,07 0,77 Ufficiali 0,05 0,56 1,39 1,81 0,12 3,92 Sottufficiali 0,00 0,32 1,41 3,67 0,00 5,40 Agenti 7,28 13,89 42,33 23,54 2,85 89,91 Totale 7,35 14,87 45,28 29,46 3,04 100,00 Tabella 35: Distribuzione percentuale per classe d'età e funzione provincia di Salerno Funzione Classe d'età Oltre50 Non si collocano Totale Responsabili di Corpo 0,00 0,00 0,12 0,50 0,25 0,87 Ufficiali 0,12 0,37 2,86 2,99 5,35 11,69 Sottufficiali 0,00 0,50 7,96 6,72 1,00 16,17 Agenti 0,75 9,95 19,65 6,59 34,33 71,27 Totale 0,87 10,82 30,60 16,79 40,92 100,00
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