Sollecitazioni tratte da: Illustrazioni di Folon
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- Daniella Dini
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1 SECONDA PARTE Sollecitazioni tratte da: Luis Fradua Uriondo Liberamente elaborate da: R. Sassi & S. Venturi Illustrazioni di Folon
2 ED ORA.NEL ROSSO DELL UOVO
3 PROGRAMMAZIONE ANNUALE STRUTTURA E SVILUPPO CONTENUTI INDIVIDUARE I CONTENUTI RITENUTI FONDAMENTALI DAL CLUB E DAL GRUPPO ALLENATORI, AL FINE DI IPOTIZZARE UNA STRATEGIA DI PIANIFICAZIONE COMUNE SELEZIONARE: - CONTENUTI INDIVIDUALI - CONTENUTI PER IL GRUPPO - CONTENUTI PER LA SQUADRA - i sistemi - - CONTENUTI CHE SI EVIDENZIANO PRIMA E DOPO L INCONTRO - CONTENUTI FLESSIBILI - in particolare quelli relativi alla tattica - CONTENUTI PER UN OBIETTIVO SPECIFICO es. posizione in campo, il colpo di testa difensivo - - CONTENUTI PER PERFEZIONARE O COLMARE LACUNE INDIVIDUALI
4 -LO SVILUPPO DELLE CAPACITÁ C MOTORIE O AFFINCHÉ LE STESSE SI DEFINISCANO IN ABILITÁ SPORTIVE, É UN ASPETTO ESSENZIALE DELLA PROGRAMMAZIONE, IN QUANTO BASE DELLA TECNICA MA ANCORA DI PIÚ COME PRESUPPOSTO DELLA TATTICA INDIVIDUALE E DI SQUADRA. -SAPER LEGGERE LA SITUAZIONE PRIMA DEGLI AVVERSARI E IL PIU RAPIDAMENTE POSSIBILE INSIEME AI COMPAGNI DI SQUADRA, NON É ESCLUSIVAMENTE UN DATO GENETICO. LA PROGRAMMAZIONE DOVRA ORIENTARSI VERSO UN ALLENAMENTO CHE PREVEDA LO SVILUPPO E IL POTENZIAMENTO DI TALI CARATTERISTICHE INDIVIDUALI
5 IL MUSCOLO PRINCIPALE DA ALLENARE PER MIGLIORARE LA TECNICA E LA TATTICA É IL CERVELLO PRIMA FASE ESPLORATIVA O DELL ESPERIENZA ( MULTILATERALITÁ) SECONDA FASE DISSOCIATIVO PERCETTIVA RAZIONALIZZAZIONE DI ESPERIENZA TERZA FASE STABILIZZAZIONE GLOBALIZZAZIONE DI ESPERIENZA ( AUTOMATISMI )
6 CAPACITÁ MOTORIE CAPACITÁ CONDIZIONALI CAPACITÁ COORDINATIVE LIMITE NELLA DISPONIBILITÁ DI ENERGIA LIMITE NELLA STANCABILITA DEL SN DANNO LA POSSIBILITÁ FISICA AL MOVIMENTO DI COMPIERSI ORGANIZZANO E REGOLANO IL MOVIMENTO
7 CAPACITÁ CONDIZIONALI CAPACITA DELLA CONDIZIONE velocità forza resistenza flessibilità
8 CAPACITÁ COORDINATIVE GENERALI APPRENDIMENTO ADATTAMENTO TRASFORMAZIONE ORGANIZZAZIONE DIREZIONE E CONTROLLO
9 CAPACITÁ COORDINATIVE SPECIALI NEL CALCIO COMBINAZIONE E DIFFERENZIAZIONE DINAMICA ANTICIPAZIONE MEMORIZZAZIONE RITMIZZAZIONE ACCOPPIAMENTO ORIENTAMENTO SPAZIO TEMPORALE EQUILIBRIO STATICO DINAMICO IN VOLO REAZIONE DESTREZZA FINE FANTASIA MOTORIA
10 CONTENUTI INDIVIDUALI TECNICI SCUOLA CALCIO 1. DOMINIO DELLA PALLA 2. CALCIO DELLA PALLA 3. GUIDA DELLA PALLA 4. RICEZIONE CONTROLLO 5. CONTRASTO 6. COLPO DI TESTA 7. RIMESSA LATERALE
11 TECNICA APPLICATA O TATTICA INDIVIDUALE IN FASE DI POSSESSO 1. SMARCAMENTO 2. CONTROLLO E DIFESA PALLA 3. PASSAGGIO 4. FINTA E DRIBBLING 5. TIRO IN PORTA
12 TECNICA APPLICATA O TATTICA INDIVIDUALE IN FASE DI NON POSSESSO 1. PRESA DI POSIZIONE SUL CAMPO 2. MARCATURA 3. INTERCETTAMENTO 4. CONTRASTO 5. DIFESA DELLA PORTA
13 CONTENUTI DI GRUPPO IN FASE DI POSSESSO 1. SCAGLIONAMENTO 2. PENETRAZIONE O VERTICALIZZAZIONE O PROFONDITÁ 3. AMPIEZZA, CREARE E OCCUPARE SPAZI 4. MOBILITÁ O MOVIMENTO 5. IMPREVEDIBILITÁ, CAMBIO DI ORIENTAMENTO 6. CIRCOLAZIONE PALLA 7. GIOCHI A 2 O PIÚ GIOCATORI
14 CONTENUTI DI GRUPPO IN FASE DI NON POSSESSO 1. SCAGLIONAMENTO 2. AZIONE RITARDATRICE 3. CONCENTRAZIONE 4. EQUILIBRIO 5. CONTROLLO E CAUTELA
15 CONTENUTI DI SQUADRA 1. PRESSING 2. PRESSIONE E FUORIGIOCO 3. INCROCI 4. SOVRAPPOSIZIONI 5. POSSESSO PALLA 6. SOSTEGNO E APPOGGIO 7. SUPERIORITÁ NUMERICA 8. UOMO O ZONA 9. SISTEMI DI GIOCO 4-4-2, 5-3-2, PALLE INATTIVE
16 SARÁ FONDAMENTALE NELLE ESERCITAZIONI NON DISTACCARSI DAL MODELLO PRESTATIVO E FUNZIONALE DELLA DISCIPLINA, UTILIZZARE I PATTERN DI ATTIVAZIONE MOTORIA TIPICI DEL CALCIO E QUINDI CONTESTUALIZZARE E INSERIRE IN OGNI TRAINING ELEMENTI CHE LO AVVICININO IL PIÚ POSSIBILE AD UNA SITUAZIONE OPEN-SKILL CON LE RELATIVE COMPONENTI PROPRIOCETTIVE COORDINATIVE NEUROLOGICHE E CONDIZIONALI LA VERIFICA DI TALI ATTIVITÁ SARA PIÚ COMPLESSA MA SICURAMENTE PIÚ ATTENDIBILE
17 QUINDI UNA METODOLOGIA PER: 0. ANTICIPARE (percepire,osservare,orientare) 1. APPRENDERE 2. RICORDARE (possedere nella memoria per poter prendere decisioni e applicare) 3. INSERIRE CONTENUTI ADEGUATI 4. APPLICARE OBIETTIVI E CONTENUTI AGLI ESERCIZI 5. DECIDERE I NUOVI TEMPI: QUANDO E PER QUANTO APPLICARE I CONTENUTI IN RELAZIONE AI PROPRI CALCIATORI
18 Categoria Pulcini Esordienti Giovanissimi Allievi 2 vs1 2vs2 XX XX XX XX XXX XXX XXX XXX Categoria Pulcini Esordienti Giovanissimi Allievi Contenuti Motricità Individuale Gruppo Squadra % % % % Settimana: modello squadra giovanile-distribuzione settimanale Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Motricità Individuale id Motricità Gruppo Squadra Motricità Individuale id Gruppo Motricità Squadra
19 Il R bil d ll S l C l i à i T i i di 3 bi tti i Il Responsabile della Scuola Calcio assegnerà, a ciascun Tecnico, un massimo di 3 obiettivi e relativi contenuti da allenare ogni settimana, così che l Allenatore stesso potrà gestire al meglio il proprio lavoro e quello dei ragazzi che a lui sono stati affidati.
20 12. AL TERMINE DI PRESTABILITI CICLI DI LAVORO SARÁ NECESSARIA UNA VALUTAZIONE FEED-BACK PER RIADATTARE IL LAVORO, PER AGGIUSTARE IL TIRO
21 PRINCIPI METODOLOGICI Variare l esecuzione del movimento. Cambiare le condizioni esterne. Modificare le abitudini di allenamento. Modificare le regole di gioco. Combinare più abilità motorie già automatizzate. Eseguire gli esercizi in tempi stabiliti. Eseguire esercizi in stato di affaticamento. Variare la posizione di partenza e di arrivo. Esecuzioni motorie a diversa intensità. Sollecitazioni a diversa intensità, richieste durante le esecuzioni. Esecuzioni bilaterale. Compiti motori con accentuato stimolo agli organi di equilibrio. Esercitazioni attraverso utilizzazioni limitate o intervallate dell analizzatore ottico. Condizioni non abituali, con aumentata difficoltà, o facilitate (impedire che le esercitazioni si svolgano nelle solite condizioni). É FONDAMENTALE UTILIZZARE MEZZI PER IL MIGLIORAMENTO FUNZIONALE DEGLI ANALIZZATORI (PSICOCINETICA). I MEZZI IMPIEGATI DOVRANNO ESSERE SCELTI IN MODO DA ESSERE FINALIZZATI ALLA CAPACITÁ DA SVILUPPARE IL PROGRAMMA DEVE ESSERE REALIZZATO SEGUENDO IL MODELLO PROPOSTO
22 PRINCIPI METODOLOGICI -SI POTRA UTILIZZARE LA METODOLOGIA COMUNE MA ANCHE UTILIZZARE ESERCIZI DI PSICOCINETICA O ANCORA PROCEDERE PER TENTATIVI ED ERRORI; IN QUESTO MODO TRAMITE UNA SEQUENZA DI PERCEZIONI, IL RAGAZZO MAN MANO RIUSCIRA A COMPORRE NELLA SUA MENTE UN IMMAGINE IDEOMOTORIA CORRISPONDENTE ALL ESECUZIONE CORRETTA -COME PIU VOLTE RILEVATO, SARÁ FONDAMENTALE NELLE ESERCITAZIONI NON DISTACCARSI DAL MODELLO PRESTATIVO E FUNZIONALE DELLA DISCIPLINA, UTILIZZARE I PATTERN DI ATTIVAZIONE MOTORIA TIPICI DEL CALCIO E QUINDI CONTESTUALIZZARE E INSERIRE IN OGNI TRAINING ELEMENTI CHE LO AVVICININO IL PIÚ POSSIBILE AD UNA SITUAZIONE OPEN-SKILL CON LE RELATIVE COMPONENTI PROPRIOCETTIVE COORDINATIVE NEUROLOGICHE E CONDIZIONALI. -LA PROGRAMMAZIONE E LA VERIFICA DI TALI ATTIVITÁ SARA PIÚ COMPLESSA MA SICURAMENTE PIÚ ATTENDIBILE
23 NON DIMENTICHIAMO CHE CI SI DEVE CONFRONTARE CON UNA NUOVA GENERAZIONE DI RAGAZZI NATIVI DIGITALI PER I QUALI É NECESSARIO PROGRAMMARE PIANI DI LAVORO AD HOC LA NUOVA REALTÁ CI INTERPELLA E CI SPINGE A PERCORRERE SENTIERI POCO CONOSCIUTI LADDOVE SI SPERA DI COLTIVARE TALENTI DAVVERO NUOVI!
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