Costruzione del gioco dal basso. Principi di tattica individuale e collettiva.
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- Giustina De Marco
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1 Allenamento Portieri Costruzione del gioco dal basso. Principi di tattica individuale e collettiva. L allenamento proposto durante lo stage APPORT del 5 ottobre 2015, presso l impianto sportivo Andrea Pazzagli di Bagno a Ripoli (FI) ha avuto come tematica centrale la costruzione e lo sviluppo del gioco dal basso, con utilizzo frequente del Portiere. Nel calcio moderno, sempre più spesso, gli allenatori richiedono al proprio numero uno la predisposizione e la capacità di impostare il gioco da dietro, utilizzando il Portiere per creare superiorità numerica in fase di possesso. Il compito di noi Allenatori dei Portieri è quello di assecondare le richieste del nostro Allenatore, conferendo al Portiere le giuste nozioni tecnico-tattiche e, non per ultime, anche teoriche. Partendo da quelli che sono i cinque principi fondamentali di tattica offensiva 1 scaglionamento (ricerca linee di passaggio) 2 profondità (gestione spazio in verticale, nella sua lunghezza) 3 ampiezza (gestione spazio nella sua larghezza) 4 mobilità 5 imprevedibilità Allenamento Portieri - Pag.!1
2 Allenamento Portieri dobbiamo assolutamente chiarire al nostro gruppo di portieri quelle che sono le competenze tattiche individuali proprie dei giocatori di movimento e che, per almeno 4 punti su 5 (tranne il tiro in porta) riguardano direttamente anche il Portiere. 1 Smarcamento (in ampiezza, in profondità) 2 Controllo e difesa della palla 3 Passaggio 4 Guida della palla, finta e dribbling 5 Tiro in porta Partendo dai seguenti concetti, indispensabili per comprendere e sviluppare ogni possibile tipologia di situazione di gioco, andiamo adesso a suddividere le due macro aree che riguardano la costruzione del gioco dal basso. Esistono infatti due tipi di sviluppi: Il primo riguarda la costruzione lunga, richiedendo al portiere un calcio lungo in una zona prestabilita nella quale si creerà densità dei nostri giocatori, pronti a cercare la riconquista della seconda palla per sviluppare un azione di gioco in una zona di campo medio-alta. La seconda prevede una costruzione bassa manovrata, nella quale al portiere verrà richiesta un immediata lettura della situazione di gioco antistante la propria area di rigore e zona di trequarti difensiva, cercando una o più soluzioni di giocata corta o media, utilizzando tre diverse tipologie di passaggio: appoggiato, passante e filtrante. Avendo avuto l opportunità, in queste ultime cinque stagioni, di confrontarmi con cinque diversi allenatori, ognuno con le proprie idee ed esigenze tattiche, ho sperimentato entrambe le soluzioni e, in base alle richieste del Mister, ho adattato (a volte persino stravolto) il mio modo di lavorare. Partendo da un analisi del modello prestativo di riferimento, è impossibile non considerare i dati che emergono da un semplice scouting statistico. Con la costruzione lunga il portiere ha eseguito un numero medio di interventi con i piedi pari a 12 toccate (minimo 8, massimo 17). Con la costruzione bassa il portiere ha eseguito un numero medio di interventi con i piedi pari a 23 toccate (minimo 19, massimo 34). " Contestualizzando questi numeri all interno dello scouting generale della partita i risultati sono i seguenti. Legenda: DDP = Difesa della Porta DDS = Difesa dello Spazio FOP = Fase Offensiva Portiere Allenamento Portieri - Pag.!2
3 COSTRUZIONE LUNGA Allenamento Portieri COSTRUZUIONE CORTA Come si evince con evidenza dal grafico, in caso di costruzione corta, il numero di interventi con i piedi, benché numericamente quasi raddoppi, ha, in termini percentualistici, un incremento di solo circa il 10%. Questo dovuto al fatto che il numero di interventi in difesa dello spazio e della porta sono rimasti numericamente sostanzialmente i medesimi, anche se cambia notevolmente la tipologia di intervento. Con costruzione lunga, ad esempio, gli interventi in difesa dello spazio sono prevalentemente su cross laterali, mentre con costruzione bassa capita spesso di difendere lo spazio su palla profonda in verticale e molti degli interventi sono borderline tra difesa dello spazio e difesa della porta (1 vs 1). A questo punto sorgono spontanee alcune domande. - Come valutare questi dati? - L allenamento deve rimanere identico o deve variare? - Se varia, come? - Se deve variare, quali sono gli obiettivi che devo pormi? - Come posso raggiungerli? Partendo da questa riflessione, e da queste domande, ho costruito una serie di esercizi ed esercitazioni che fossero funzionali ai nuovi obiettivi, strutturando e destrutturando le gare e gli Allenamento Portieri - Pag.!3
4 Allenamento Portieri allenamenti, grazie all ausilio delle nuove tecnologie quali l analisi video, utilissima per comprendere e far comprendere le nuove richieste, le nuove necessità e soprattutto le nuove priorità. A mio parere, l allenamento parte dall analisi della gara e la gara seguente rappresenta la fine di un microciclo e l inizio di uno nuovo. ALLENAMENTO PARTITA PARTITA ALLENAMENTO Su questa base, le seguenti esercitazioni proveranno a dare una soluzione alle problematiche riguardanti i nuovi obiettivi, facendo chiarezza su quelle che sono le nuove competenze che il nostro portiere dovrà avere nel proprio bagaglio. Prima di programmare qualsiasi seduta di allenamento, è buona abitudine trovare delle Key-Words (Parole Chiave) che ci riconducano e ci riportino costantemente vicino a quello che è l obiettivo generale dell allenamento. Progettando questa seduta, ho individuato cinque peculiarità: 1 - PERCEZIONE SPAZIO / TEMPORALE 2 - ADATTAMENTO PSICOCINETICO 3 - ELASTICITA / FLESSIBILITA MENTALE 4 - SCELTA 5 - COMUNICAZIONE VERBALE / NON VERBALE Allenamento Portieri - Pag.!4
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