MODULI DIVERSI PER GIOCATORI DIVERSI. Le differenze tra 4-4-2, 4-2-4, dipendono dalle caratteristiche dei giocatori.
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- Benvenuto Caruso
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1 MODULI DIVERSI PER GIOCATORI DIVERSI Le differenze tra 4-4-2, 4-2-4, dipendono dalle caratteristiche dei giocatori. Ci sono squadre e, di conseguenza allenatori, che sono etichettate come molto offensive perché partono da un modulo , altre che invece sono considerate molto difensive per via della loro disposizione 4-4-2; la realtà è che questi due moduli, così come il 4-2-4, sono molto simili nei loro concetti base, specialmente difensivi, ma le caratteristiche dei giocatori in campo ne possono stravolgere le peculiarità offensive. Pensiamo al Dortmund, due volte campione di Germania; la squadra di Klopp è etichettata come un , ma la realtà è molto diversa. In fase di non possesso la squadra si schiera con un modulo con Kagawa che dalla sua posizione intermedia aiuta la prima punta se c è pressing, altrimenti è pronto al raddoppio sulla linea dei centrocampisti. Le due linee da 4 poi sono posizionate in modo diverso: i centrocampisti si tengono molto larghi a coprire l intera larghezza del campo, i difensori invece stanno stretti verso l area lasciando libere le fasce; nel momento in cui la palla si sposta da un lato i centrocampisti fanno una diagonale molto pronunciata per andare a chiudere subito la fascia, così l esterno dal lato debole si trova in mezzo al campo, pronto per l eventuale ripartenza e la squadra crea grande densità vicino alla palla, così da bloccare molte linee di passaggio agli avversari.
2 Tutto questo è possibile perché Grosskreutz e Kuba, i due esterni alti, Kagawa e i due esterni bassi, Schmelzer e Piszczek, hanno nella resistenza e nella corsa due delle loro migliori qualità; riescono a recuperare le posizioni velocemente e reggono tutti questi movimenti, molto ampi, per i 90 minuti. Queste caratteristiche si vedono anche in fase di possesso palla: lo schema preferito da Klopp è il contropiede vecchia maniera (2-3 passaggi per andare in porta) perché i centrocampisti esterni e Kagawa, come detto, corrono molto e sono veloci, sono sempre pronti a ripartire in fase di transizione; ma se non c è lo spazio per sviluppare una ripartenza veloce, allora i due esterni di centrocampo si allargano molto e cercano lo scambio con i 2 esterni di difesa che spingono molto; se la palla è ai terzini arriverà un cross alto, se la palla è a Kuba o Grosskreutz l azione si svilupperà con palla a terra perché entrambi hanno un buon dribbling e, di solito, tagliano verso il centro per cercare lo scambio con l attaccante giapponese che si posiziona al limite dell area. In più Hummels, da dietro avanza sempre come centrocampista aggiunto per chiudere le ripartenze più in avanti e per dare un supporto in più al giro palla avanzato. La squadra riesce sempre ad essere molto corta, a parte i contropiedi veloci, chiudendo gli spazi in difesa (miglior difesa del campionato) e creando molta pressione sulla difesa avversaria con 9 giocatori negli ultimi 35 metri di campo. Da sulla carta a difensivo e offensivo. Se andiamo ad analizzare il Manchester United, storicamente Ferguson ha sempre cercato giocatori con certe caratteristiche ben specifiche per poter attuare i suoi schemi al meglio senza stravolgerli. Ecco quindi che il difensivo, tipico anglosassone, ha sempre una delle due punte portata a rientrare per supportare il centrocampo nella zona dove l ala ha caratteristiche meno difensive, due centrali difensivi forti fisicamente e sulle palle alte, uno dei terzini con caratteristiche prettamente difensive, due interni di centrocampo incontristi seppur capaci di creare gioco.
3 Offensivamente le due ali restano molto alte, con una che tende ad accentrarsi e l altra che cerca il fondo per il cross; un centrocampista centrale che si inserisce e l altro che avanza per sfruttare eventuali rinvii corti degli avversari, un terzino che spinge molto sulla fascia, una delle punte brava tecnicamente per scambiare nello stretto con i compagni, dribblare al limite dell area e creare superiorità. Pensate ai giocatori che si sono succeduti, in particolare alle loro caratteristiche tecniche e tattiche: Cantona-Rooney-Yorke come seconde punte, le coppie di ali Valencia-Young o Beckham-Giggs o Kanchelskis- Ronaldo, i centrocampisti centrali Ince-Keane o Carrick-Scholes o Butt- Scholes, i centrali Pallister-Bruce o Ferdinand-Vidic, i terzini Parker- Irwin o O Shea-Evra; le similitudini nelle caratteristiche dei singoli sono ricorrenti. Il difensivo, o meglio , diventa in fase di possesso con la ricerca dell ampiezza sulle fasce.
4 Come ulteriore esempio possiamo considerare il Real Madrid; il suo modulo viene considerato un o , ma attenzione perché anche il team di Mourinho in fase di non possesso si schiera con un con Ozil o Ronaldo che a turno si allargano su una fascia ( a destra se Di Maria copre la sinistra o a sinistra se Higuain si allarga a destra), mentre uno dei due aiuta i centrocampisti centrali. In fase di possesso il diventa un con i due terzini che spingono molto, specialmente Marcelo a sinistra, Kedira o Granero si inseriscono centralmente perché hanno ottime qualità offensive, per essere centrocampisti; i quattro attaccanti riescono a gestire continui scambi di posizione, triangoli stretti e veloci dribbling perché Benzema, Higuain, Ronaldo sono in grado di ricoprire al meglio sia il ruolo di prima punta, sia di attaccante di movimento e tutti sono dotati di grande tecnica, tiro, senso del gol, Ozil o Di Maria o Kaka hanno caratteristiche simili: tecnica, visione di gioco, velocità, tiro, inserimenti, dribbling e sono quindi perfettamente intercambiabili. Per sfruttare le qualità dei singoli, la squadra cerca di isolare uno o due delle sue stelle per creare situazioni di 1 contro 1 o 2 contro 2 contro i difensori avversari.
5 Il rimane il modulo di ispirazione per tanti allenatori; il loro lavoro ha poi prodotto molte variazioni a questo modulo per poter sfruttare al meglio le caratteristiche dei singoli giocatori e far così elevare il rendimento di tutta la squadra, questo è, forse, il vero aspetto dell allenatore di successo: modificare l aspetto tattico della propria squadra in funzione delle caratteristiche dei propri giocatori.
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