La carta della vegetazione per la gestione e la pianificazione del Parco regionale del Delta del Po
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- Mattia Falco
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1 La carta della vegetazione per la gestione e la pianificazione del Parco regionale del Delta del Po S. Corticelli, M. L. Garberi, B. Guandalini & G. Marvasi Introduzione Il Parco regionale del Delta del Po, istituito con la legge regionale n. 27 del 2/07/1988, coi suoi ha comprende una notevole varietà di rari ambienti naturali (zone umide d acqua dolce, zone umide d acqua salata, pinete, boschi allagati). La carta della vegetazione del Parco è stata realizzata nei primi anni 90 in scala 1: grazie ad una convenzione fra la Regione Emilia-Romagna e l'università di Ferrara, nell ambito del più vasto programma di redazione della cartografia della vegetazione dei Parchi Regionali avviato nel 1988 ed oggi completato. In particolare sono state pubblicate 5 carte della vegetazione che comprendono le 6 stazioni in cui il Parco è diviso (le stazioni Valli di Comacchio e Centro Storico di Comacchio sono state accorpate in un unica carta). Gli autori (Piccoli F. et al., 1999) hanno assegnato un valore di pregio naturalistico ad ogni tipologia della vegetazione; si è successivamente assegnato un valore di pregio naturalistico anche per le altre voci presenti che ha consentito di derivare dalla carta della vegetazione una carta del pregio naturalistico. Le due carte sono state quindi analizzate per determinare e descrivere, anche da un punto di vista quantitativo, le caratteristiche del territorio del Delta, in termini di diversità del paesaggio e di pregio naturalistico. Metodologia Le analisi del pregio naturalistico e della diversità del paesaggio sono state effettuate sul Parco del Delta, sulle 5 carte della vegetazione e su 11 siti naturali selezionati per le importanti caratteristiche di naturalità. I siti sono stati suddivisi in tre gruppi: zone umide d acqua dolce, zone umide di acqua salata e zone boscate.
2 L Indice del Pregio Naturalistico (IPN), che riprende l Indice di Naturalità della Vegetazione (INV) utilizzato per l analisi delle aree verdi nella valle del Samoggia (Ferrari e Pezzi, 2001), si calcola analizzando le aree relative occupate dalle tipologie appartenenti a ogni grado naturalistico mettendo in relazione la loro distribuzione sul territorio con la situazione di massima naturalità, ossia quella che si avrebbe se l intera superficie fosse occupata da tipologie con grado massimo di naturalità. L indice viene calcolato sulla base dei valori cumulativi delle aree percentuali occupate da ciascun grado. Nella carta figurano 6 gradi di pregio naturalistico che assumono valori interi compresi tra 0 e 5 (Tab.1). Tab. 1 Descrizione del pregio naturalistico associato ad ogni grado. Description of naturalistic value associated to each grade. Pregio Naturalistico Grado di pregio naturalistico Fuori Scala 0 Molto Scarso 1 Scarso 2 Medio 3 Elevato 4 Molto Elevato 5 Se si rappresenta graficamente la retta delle aree percentuali cumulative per grado di pregio naturalistico (Fig. 1), l indice IPN corrisponde al rapporto tra l area al di sopra della retta e l area dell intero grafico (A max ). Il valore di IPN è quindi direttamente proporzionale all area del piano cartesiano ortogonale soprastante il grafico dei valori cumulativi percentuali.
3 IPN = 0,77 65,4 50,3 0,0 0,0 0, Grado di naturalità 100,0 90,0 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 Area % cumulativa Fig. 1 Curva cumulativa relativa al calcolo dell indice di pregio naturalistico (IPN). Cumulative curve relating to IPN calculation. L area A sottesa alla curva (vedi Fig.1) è: m A = ( x i ) 100, i=0 dove x i = area percentuale cumulativa delle tipologie di pregio i-esimo; m = grado di pregio naturalistico massimo (m = 5). L area che si avrebbe in caso di pregio naturalistico massimo è: A max = 100*(n-1), dove n = numero di gradi di pregio naturalistico (n = 6). L indice di pregio naturalistico è il complemento ad 1 del rapporto A/A max (poiché A max -A corrisponde all area al di sopra del grafico dei valori cumulativi percentuali) IPN = 1 - A/A max. Esso assume valore 1 nel caso di maggior pregio naturalistico possibile (A = 0) e valore 0 nel caso di pregio naturalistico nullo (A=A max ). Nella Figure 1 e 2 si può notare l elevato pregio naturalistico del sito naturale Oasi di Punte Alberete.
4 1 Indice di pregio naturalistico (IPN) 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0,34 0,42 0,41 0,44 0,38 0,57 0,60 0,79 0,60 0,66 0,80 0,77 0 Parco del Delta Valle Bertuzzi Valli di Comacchio Pialassa della Baiona Zone d'acqua salata Saline di Cervia Valle delle Canne Valle Santa Zone d'acqua dolce Valle Campotto Pineta di S.Vitale Pineta di Classe Bosco della Mesola Zone boscate Punte Alberete Fig. 2 - Valore dell'indice di pregio naturalistico per ogni sito naturale. Value of naturalistic index (IPN) for each site. L analisi della diversità del paesaggio ha comportato il calcolo di due indici che mettono in evidenza due aspetti del mosaico ambientale: la ricchezza in tipologie (Richness, m) e l estensione relativa delle tipologie. L Indice di diversità di Shannon-Wiener (H) considera entrambi gli aspetti: H = m k = 1 ( 2 p k )log ( p dove p k rappresenta l area relativa del tipo k-esimo rispetto all area totale studiata ed m il numero totale di tipi. L indice tende a zero quando la superficie indagata è occupata da pochissime tipologie di copertura dove una sola è dominante (in termini di area relativa) sulle altre, tende ad infinito se un altissimo numero di tipologie (tendente a infinito) occupano la stessa area relativa su una superficie (quindi sono equiripartite). Nella pratica sembra non eccedere il valore di 5. In un sistema ambientale con un numero m di tipi, inoltre, non può assumere un valore maggiore di: k )
5 H max = log 2 (m) corrispondente alla diversità che si avrebbe se le m tipologie sulla carta avessero esattamente la stessa estensione, ossia fossero perfettamente equiripartite sull area. L Equiripartizione (J) viene calcolata confrontando la situazione di diversità reale con quella potenziale di massima equiripartizione: J=H/H max. Può assumere valori compresi tra zero ed 1. Tende a zero quando all interno di un pool di tipologie ne esiste una che è fortemente dominante sulle altre, cioè che ricopre quasi interamente l area; è uguale a 1 quando le estensioni relative delle tipologie sono uguali. 3 2,5 2,46 2,21 2,31 2,43 Diversità (H) 2 1,5 1 1,59 0,94 1,58 0,60 1,88 1,57 1,89 0,5 0 Valle Bertuzzi Valli di Comacchio Pialassa della Baiona Saline di Cervia Valle delle Canne Valle Santa Valle Campotto Pineta S.Vitale Pineta di Classe Bosco della Mesola Punte Alberete Fig. 3 Valori dell indice di diversità H nei siti naturali. Values of diversity index in the natural sites.
6 Risultati I valori dell indice di pregio naturalistico calcolati per le 6 stazioni non si discostano dal valore medio del Parco del Delta, piuttosto basso (IPN = 0,34) a causa della forte presenza di seminativi all interno dello stesso. I siti naturali sono caratterizzati da valori di IPN nettamente superiori (Fig. 2): il Bosco della Mesola (IPN = 0,80) si dimostra il sito con caratteristiche naturalistiche di maggior pregio, seguito da Valle Campotto (IPN = 0,79) e da Punte Alberete (IPN = 0,77). L indice di diversità del Parco del Delta del Po presenta un valore piuttosto elevato (H = 3,40). Le singole stazioni invece presentano valori inferiori essendo minore l area da esse occupata e quindi il numero dei tipi presenti. Per quanto riguarda i siti naturali (Fig. 3) le zone d acqua salata sono caratterizzate dalla presenza di un elevato numero di tipologie (dovuto anche alla maggiore estensione della loro area), ma dalla forte predominanza di un tipo sugli altri: della vegetazione (scarsa o nulla) delle valli salse (Vs) nelle Valli di Comacchio, nella Valle Bertuzzi e nelle Saline di Cervia, dell Ulvetalia (Uv) nella Pialassa della Baiona. Le zone d acqua dolce, viceversa, sono costituite da un numero minore di tipi vegetazionali molto ben distribuiti. Le zone boscate, infine, presentano caratteristiche intermedie di ricchezza ed equiripartizione dalle quali risulta una diversità mediamente più elevata rispetto agli ambienti precedentemente descritti. Discussione Osservando parallelamente i grafici relativi al pregio naturalistico IPN (Fig. 2) e allo studio della diversità H (Figg. 3 e 4), si traggono importanti indicazioni sulla complessità della struttura del paesaggio da gestire e quindi sulla complessità delle problematiche ad essa correlate. Figura 4
7 3,60 3,40 3,20 3,00 2,80 2,60 2,40 2,20 2,00 1,80 1,60 1,40 1,20 1,00 0,80 0,60 0,40 0,20 0, ,40 0, ,59 0, ,94 0, ,58 0, ,6 0,20 9 1,88 0,67 8 2,46 0,95 Totale Parco 5 1,57 0, ,21 0, ,31 0, ,89 0, ,43 0,73 Valle Bertuzzi Valli di Comacchio Pialassa della Baiona Saline di Cervia Valle delle Canne Valle Santa Valle Campotto Pineta S.Vitale Pineta di Classe Bosco della Mesola Punte Alberete Fig. 4 Caratteristiche del paesaggio dei siti naturali (numero di tipologie vegetazionali, diversità ed equiripartizione). Landscape characteristics of natural sites (number of types, diversity H and equi-distribution J) Si osservino, ad esempio, i dati relativi a Valle Campotto e a Punte Alberete: a parità di IPN (rispettivamente 0,79 e 0,77), il valore di diversità (H) varia notevolmente (1,57 e 2,43), nonostante un valore di equiripartizione (J) molto simile (0,78 e 0,74). La causa risiede nella ricchezza di tipi di vegetazione più che doppia in Punte Alberete rispetto a quella di Valle Campotto. Il paesaggio di Punte Alberete, essendo diversificato in più tipi di vegetazione, è quindi più complesso di quello di Valle Campotto e questo dovrebbe implicare che gli interventi mirati alla protezione di quest area debbano essere più diversificati rispetto a quelli che interessano Valle Campotto. Inoltre, dato che il mantenimento della diversità all interno di un paesaggio rappresenta uno dei criteri di conservazione dello stesso (Farina, 2001), in quanto la maggior diversità del mosaico ambientale consente la presenza a un maggior numero di organismi animali e vegetali (Forman, 1996), a parità di valori di IPN, il valore di diversità (H) è utilizzabile come integratore dell IPN nella valutazione della naturalità di un area e quindi della necessità di proteggerla.
8 Bibliografia Blasi C., Carranza M.L., Frondoni R.. & Rosati L., Ecosystem classification and mapping: A proposal for Italian Landscapes. International Journal of Applied Vegetation Science 3: Biondi E., The Phytosociological approach to landscapes study. Ann. Bot. (Roma), 52: Corticelli S., Norme generali per il rilevamento e la compilazione della carta della vegetazione in scala 1:25.000, Regione Emilia-Romagna, Servizio Cartografico e Geologico, Bologna. Corticelli S. & Garberi M.L., Documentazione Base Dati della Carta della Vegetazione della Regione Emilia-Romagna Scala 1: /25.000, Regione Emilia- Romagna, Bologna. Farina A.., Ecologia del paesaggio. Principi, metodi e applicazioni. UTET Librerie s.r.l., Torino. Ferrari C., Le carte della vegetazione: presupposti teorici. In L analisi della qualità ambientale attraverso le carte della vegetazione. Un caso studio in Emilia- Romagna. Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Quaderno 1, Aprile 2001 di Metronomie, Bologna. Gèhu J.-M. & Rivaz-Martinez S., Notions fondamentales de phytosociologie. Ber. Int. Simp. Int. Vereinigung Vegetationsk: Piccoli F., Corticelli S., Dell Aquila L., Merloni N. & Pellizzari M., Vegetation map of the Regional Park of the Po Delta (Emilia-Romagna Region). Allionia 34: Piccoli F., Corticelli S., Dell Aquila L., Pellizzari M., 1999a. Carta della vegetazione del Parco Regionale del Delta del Po. Stazione Volano Mesola Goro in scala 1: Selca, Firenze. Piccoli F., Corticelli S., Dell Aquila L., Pellizzari M., 1999b. Carta della vegetazione del Parco Regionale del Delta del Po. Stazione Campotto di Argenta in scala 1: Selca, Firenze.
9 Piccoli F., Corticelli S., Pellizzari M., Dell Aquila L., 1999c. Carta della vegetazione del Parco Regionale del Delta del Po. Stazioni Centro Storico e Valli di Comacchio in scala 1: Selca, Firenze. Piccoli F., Corticelli S., Merloni N., 1999a. Carta della vegetazione del Parco Regionale del Delta del Po. Stazione Pineta di San Vitale e Piallasse di Ravenna in scala 1: Selca, Firenze. Piccoli F., Corticelli S., Merloni N., 1999b. Carta della vegetazione del Parco Regionale del Delta del Po. Stazione Pineta di Classe e Saline di Cervia in scala 1: Selca, Firenze. Pignatti, S., Ecologia Vegetale, UTET, Torino. Pirola A., Cartografia della della vegetazione: definizioni, tipi e convenzioni. In Pirola A. e Ombrelli G. (eds.). Metodi di cartografia geo-ambientale e di cartografia della vegetazione. Prog. Finalizz. Promozione Qualità Ambiente. CNR AC/1/13, Roma. Autori S. Corticelli, M. L. Garberi, B. Guandalini & G. Marvasi Servizio Sistemi informativi geografici, Direzione Generale organizzazione, Sistemi Informativi e Telematica, Regione Emilia-Romagna, V.le Silvani 4/ Bologna; scorticelli@regione.emilia-romagna.it, mlgarberi@regione.emilia-romagna.it, b.guandalini@libero.it; gabrielemarvasi@hotmail.com. In fase di stampa in documenti del territorio n. 55 rivista edita dal Centro interregionale di coordinamento e documentazione per l informazione territoriale.
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