Bollettino Difesa Integrata Vite Brescia
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- Aurora Graziano
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1 Bollettino Difesa Integrata Vite Brescia Bollettino n. 04/2015 Emesso in data 30/04/15 Indicazioni valide per la sola area di riferimento Adesso in campo: Peronospora Le tanto attese piogge sono arrivate ad inizio della settimana, con precipitazioni compre fra i 20 e i 45 mm. Localmente si sono verificate leggere grandinate miste ad acqua che hanno lesionato in modo lieve le foglie distese. Botrite Oidio Tignola Località T min Data T min T max Data T max Piovosità Somma mm settimana Ultimo giorno pioggia Utima pioggia mm Bagnatura Fogliare Somma ore settimana Data Ultima bagnatura fogliare Rischio: Alto Medio Basso Botticino / / / /4 Calvagese /4 24,1 23/4 34,8 29/ /4 Puegnago /4 23,3 23/ /4 1.0 n.d. n.d. Sirmione / / / /4 Cortefranca / / / /4 Erbusco 8,5 24/ /4 11,2 29/ /4 Rodengo S /4 26,1 23/ / /4 Dati meteo settimana dall 23 al 29 aprile Provincia di Brescia, Settore agricoltura. Nei prossimi giorni sono attese condizioni di variabilità con cielo nuvoloso e possibilità di precipitazioni anche a carattere di rovescio, soprattutto nella fascia alpina e prealpina. Temperature in aumento. Per informazioni sull andamento agrometeorologico dell ultima settimana, e le previsioni meteorologiche più aggiornate fare riferimento, rispettivamente, ai due link presenti all interno del sito istituzionale di ARPA Lombardia: Pagine/AgrometeoSettimana.aspx (aggiornato ogni martedì); meteolombardia/pagine/default.aspx (aggiornato tutti i giorni alle tranne la domenica). Per indicazioni a livello locale è disponibile sul sito del Condifesa un servizio di previsione dei principali parametri meteorologici, accessibile previa registrazione gratuita dal menu posto sulla destra nella homepage. Situazione Lo sviluppo della vite prosegue a livelli ottimali, sia a livello vegetativo, sia dei grappoli. Le piogge di questa settimana, soprattutto dove abbondanti (>30mm) hanno dilavato i prodotti di copertura utilizzati per il primo trattamento. Visto il proseguire di condizioni di instabilità, occorrerà mantenere protetta la vegetazione. * Prodotti autorizzati Note Tecniche PSR Prodotti autorizzati in agricoltura biologica Gestione del suolo e delle infestanti Le condizioni meteorologiche hanno favorito lo sviluppo dell erba. Dove non strettamente necessario si consiglia di non sfalciare l interfila. La presenza INFO@CODIFEBRESCIA.IT
2 dell inerbimento limita la diffusione degli organi di propagazione della peronospora riducendo il rischio di infezione. La presenza di polline inoltre favorisce lo stabilirsi di popolazioni di Fitoseidi, utili predatori del vigneto, nonché di altri ausiliari. Dove l inerbimento è divenuto invece troppo invasivo, è consigliabile procedere allo sfalcio, possibilmente a file alterne per garantire comunque un area rifugio agli artropodi utili. Le essenze che arrivano a maturare possono inoltre contribuire ad una risemina dell essenza stessa e ad un rinnovo del cotico. Località Vitigno Precocità area Stadio Dato medio Botticino Barbera Media 5 foglie distese, infiorescenze visibili Botticino Marzemino Media 7 foglie distese, bottoni fiorali visibili Capriano d/c Marzemino Precoce 7 foglie distese, bottoni fiorali visibili Capriano d/c Merlot Precoce 3 foglie distesa, infiorescenza visibile Capriano d/c Sangiovese Precoce 7 foglie distese, bottoni fiorali visibili Franciacorta Chardonnay Precoce 8 foglie distese, bottoni fiorali visibili Franciacorta Pinot Nero Precoce 8 foglie distese, bottoni fiorali visibili Lugano Trebbiano Precoce Lugano Trebbiano Media 5 foglie distese, bottoni fiorali visibili 3 foglie distese, bottoni fiorali visibili Valtenesi Groppello Media 6 foglie distese, infiorescenza visibile Valtenesi Marzemino Media 6 foglie distese, bottoni fiorali visibili Valtenesi Barbera Media 6 foglie distese, bottoni fiorali visibili Valtenesi Sangiovese Media Fasi feonologiche al 28 aprile. Quarta foglia distesa, infiorescenza visibile Il controllo dell inerbimento lungo la fila può essere eseguito tramite: Spollonatrice consente di abbinare il controllo delle infestanti a quello dei polloni, limitando l utilizzo dei prodotti chimici; Lavorazione meccanica Mezzi chimici utilizzando disseccanti quali Carfentrazone*, Pyraflufen-ethile*, attivi anche come spollonanti. Lo spettro di controllo delle infestanti di questi prodotti non è completo, ma si consiglia di utilizzarli sono con azione spollonante e sfruttando l azione erbicida sulle infestanti sensibili. Un controllo chimico delle infestanti dovrebbe essere già stato eseguito con interventi in altra epoca. Evitare l utilizzo di glifosate in questa fase. Le infestanti sono troppo sviluppate e non sono nello stadio per sfruttare in modo ottimale l azione di questo erbicida che deve essere assorbito dai tessuti giovani ed in attiva crescita e traslocato nei meristemi entro 24 ore dall applicazione. L impiego su infestanti troppo sviluppate determina solamente un disseccamento dell apparato fogliare, ma non una devitalizzazione della pianta. In questo modo si ottiene solo un controllo temporaneo dell infestante, ma soprattutto si induce la selezione di resistenza! In caso di utilizzo di prodotti chimici è necessario regolare la velocità di avanzamento e la pressione (1-2 bar) utilizzando ugelli a specchio antideriva per determinare la formazione di gocce medio grandi e la corretta bagnatura della vegetazione. Trattare preferibilmente al mattino utilizzando volumi di acqua adeguati ( l/ha). Utilizzare campane idonee, per i disseccanti/spollonanti vanno molto bene anche quelle a spazzola. Posizionare la barra ad altezze da terra limitate per ridurre la distribuzione fuori bersaglio. Si raccomanda con particolare attenzione il controllo di ortica e convolvolo, ospiti primari di Hyalestes ob-
3 soletus, cicalina vettrice del fitoplasma del Legno nero. Prevedere azioni specifiche di controllo localizzate se queste infestanti non sono diffuse nel vigneto. Gestione del verde Lo stato dei germogli consente di eseguire le operazioni di potatura verde con estrema facilità. Intervenire tempestivamente prima della crescita eccessiva e l affastellamento degli stressi. Tale operazioni consentono di riequilibrare la carica produttiva ed evitare la presenza di vegetazione troppo fitta, eliminando i germogli doppi o quelli originati da gemme pronte (germogli sul legno vecchio). Intervenire tenendo in considerazione gli obiettivi produttivi, la fertilità visibile (numero di grappoli per pianta) e la vigoria del vigneto. Difesa fitosanitaria Le piogge e le bagnature fogliari registrate hanno innalzato il livello di rischio per peronospora. I modelli previsionali indicano che si sono verificate condizioni per l avvio di infezioni primarie di media intensità. L instabilità prevista per i prossimi giorni richiede inoltre attenzione e tempestività nel mantenere la copertura. Come già indicato nelle aree con piovosità maggiore si può considerare che i prodotti di copertura precedentemente distribuiti siano stati completamente dilavati. Il rischio oidio è in diminuzione. Tignole: Per chi non avesse già provveduto, posizionare le trappole per il monitoraggio. Oidio: Abbinare al trattamento antiperonosporico zolfo* + bagnabile a dosi medie. Peronospora: Agricoltura biologica: Intervenire con formulati a base di rame* alla dose minima/media di etichetta. I trattamenti vanno eseguiti preventivamente rispetto alle piogge, mantenendo una cadenza adeguata. Per limitare la quantità di rame distribuito è ancora possibile in molte situazioni trattare a file alterne e utilizzando i soli ugelli utili per indirizzare la miscela sulla vegetazione. Si ricorda che indipendentemente dal formulato, è importante che la dose di rame metallo non sia inferiore indicativamente ai 200 g/ha. Produzione integrata: Intervenire con prodotti rameici* consentiti in agricoltura biologica oppure con i principi attivi di sintesi con azione per contatto consentiti dai disciplinari di produzione integrata regionali quali Mancozeb*, Folpet*, Ditianon*, Metiram*, Propineb*. Prestare attenzione alle limitazioni temporali (mancozeb, metiram, propineb vanno utilizzati fino all allegagione) e al numero di trattamenti ammessi (propineb 2 volte e mancozeb/folpet/ditianon 3 volte e in alternativa tra loro). Anche le cosidette strobilurine (Famoxadone, Fenamidone, Pyraclostrobin) sono caratterizzate da azione di copertura e preventiva, elevata affinità per le cere e resistenza al dilavamento. Essendo una famiglia molto soggetta all insorgenza di ceppi resistenti si trovano in commercio in formulati con partner a diverso meccanismo di azione. Massimo 3 trattamenti all anno. Nei vigneti in avanzata fase vegetativa dove i bottoni fiorali sono già visibili o nelle località più a rischio è possibile valutare di abbinare al prodotto di contatto un prodotto sistemico come ad esempio il fosetil di alluminio o i fosfonati di potassio sfruttando la loro capacità di stimolare lo sviluppo delle difese naturali della pianta e di ridistribuirsi nella vegetazione di nuova formazione. In alternativa è possibile abbinare prodotti citotropici quali cimoxanil*, mandipropamide*, iprovalicarb*, dimetomorf*, benthiavalicarb*, iprovalicarb*, valifenalate*. Ancora per questa settimana, per i vigneti a spalliera, è possibile valutare di intervenire a file alterne ed utilizzando gli ugelli utili a distribuire sulla vegetazione limitando la dose di prodotto distribuita. E necessario essere in copertura per le piogge previste per l inizio della prossima settimana. Regolare adeguatamente i convogliatori del flusso d aria ed evitare volumi d aria troppo elevati che comportano la dispersione della miscela. A titolo informativo si riportano di seguito i gruppi di sostanze attive con il medesimo meccanismo di azione, secondo quelle che sono le indicazioni del FRAC (Fungicide Resistance Action Committee). L impiego
4 di sostanze attive diverse, ma appartenenti alla stessa famiglia, non è corretto dal punto di vista della riduzione del rischio di resistenza. Fenil-Ammidi: (Metalaxyl, Metalaxyl-M, Benalaxyl e Benalaxyl-M). Si tratta di molecole in grado di penetrare nei tessuti vegetali (soprattutto in quelli giovani) ed essere traslocate con la linfa anche in parti della vegetazione che non hanno ricevuto direttamente il trattamento o che si formano nelle giornate successive (prodotti sistemici). Questa azione sistemica è notevolmente ridotta fino ad annullarsi, a livello del grappolo, oltre la fase di granello di pepe. Il momento ottimale di impiego di queste sostanze è nelle fasi di attiva crescita dei germogli fino ad allegagione. Non vanno impiegati oltre questa fase fenologica. Sono ad elevato rischio di resistenza, per cui devono essere impiegate con partner di copertura e al massimo per tre trattamenti durante la stagione. CAA: (Dimetomorf, Mandipropamide, Benthiavalicarb, Iprovalicarb, Valifenalate) Sono molecole che possiedono un azione di tipo translaminare e parzialmente sistemica, ovvero sono in grado di diffondersi localmente anche in parti di foglia non trattata. Non sono dotate di sistemia vera e propria e non vengono traslocate nella linfa. Alcune di queste molecole hanno un alta affinità con le cere che coprono i tessuti vegetali (soprattutto gli acini dopo l allegagione), resistendo in questo modo ai dilavamenti causati dalle piogge. Il rischio di selezionare ceppi resistenti è medio basso, per cui vanno impiegati in alternativa tra loro e per un massimo di 4 interventi a stagione. Il loro impiego può essere valutato in diverse fasi vegetative, a seconda della strategia di gestione scelta per la stagione. Si consiglia l impiego in abbinamento a partner di copertura. QoI: Famoxadone, Fenamidone, Pyraclostrobin. Molecole ad azione essenzialmente preventiva e di copertura. Elevata affinità per le cere e resistenza al dilavamento. Consigliato l impiego con partner a diverso meccanismo di azione. Rischio di induzione di resistenza alto. Massimo 3 trattamenti all anno. QiI: Ciazofamide e Amisulbron. Molecole con caratteristiche tecniche simili a quelle del gruppo precedente, si caratterizzano per un differente sito di azione. Sono quindi utilizzabili in alternativa ai precedenti in una strategia antiresistenza. Vi sono poi molti altri prodotti dotati di meccanismi di azione unico e quindi a basso rischio di induzione di resistenza (Fluopicolide, Zoxamide) ed altri cosiddetti multi sito (rame, Mancozeb, Metiram, Propineb, Folpet, Dithianon), Fosfiti, che hanno rischio molto basso o nullo di induzione di resistenza, soprattutto incrociata con altre molecole. Oltre a conoscere le caratteristiche delle molecole imipiegate per sfruttarne al massimo l efficacia nei doversi momenti della stagione, nel piano di difesa antiperonosporica da predisporre ad inizio stagione, occorre tenere conto anche del rischio di resistenza delle singole molecole nonché il numero massimo di trattamenti ammessi con prodotti della stessa famiglia. Riguardo all impiego dei prodotti fitosanitari, Si raccomanda di tarare correttamente le macchine per ottimizzare l efficacia di distribuzione del prodotto e ridurre le perdite e la deriva. Leggere attentamente l etichetta dei prodotti e rispettare le indicazioni obbligatorie riportate e i consigli d uso. Verificare le disposizioni di legge e le norme a livello locale relative alla distribuzione ed impiego dei prodotti fitosanitari Indossare sempre i dispositivi di protezione individuale nelle fasi di preparazione e distribuzione dei prodotti fitosanitari. Si raccomanda inoltre di gestire correttamente i contenitori vuoti o aperti ei prodotti fitosanitari. Prima di utilizzare un prodotto fitosanitario è sempre opportuno leggere attentamente tutta l etichetta per valutare eventuali limitazioni di distribuzione (es. distanza dai corsi d acqua) o nel numero di interventi l anno
5 per evitare l insorgenza di ceppi resistenti. La consultazione delle linee di difesa emesse dalla Regione Lombarida è auspicabile per tutte le aziende, poiché consentono di applicare semplici regole di riduzione di insorgenza di resistenze e dei rischi per l ambiente e per gli operatori garantendo un adeguata difesa.
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