p. 1/22 IBM ILOG CPLEX SIMPLEX implementato in C.

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1 p. 1/22 IBM ILOG CPLEX SIMPLEX implementato in C.

2 p. 1/22 IBM ILOG CPLEX SIMPLEX implementato in C. Sono implementati anche altri metodi per trattare diversi problemi di ottimizzazione.

3 p. 1/22 IBM ILOG CPLEX SIMPLEX implementato in C. Sono implementati anche altri metodi per trattare diversi problemi di ottimizzazione. Licenza accademica free.

4 p. 1/22 IBM ILOG CPLEX SIMPLEX implementato in C. Sono implementati anche altri metodi per trattare diversi problemi di ottimizzazione. Licenza accademica free. Versione Community Edition : fino a 1000 variabili e 1000 vincoli.

5 p. 2/22 CPLEX Optimization Studio Ambiente integrato, costruito sulla base di Eclipse, per la risoluzione di problemi di ottimizzazione. Esso comprende:

6 p. 2/22 CPLEX Optimization Studio Ambiente integrato, costruito sulla base di Eclipse, per la risoluzione di problemi di ottimizzazione. Esso comprende: 1. il linguaggio OPL (Optimization Programming Language).

7 p. 2/22 CPLEX Optimization Studio Ambiente integrato, costruito sulla base di Eclipse, per la risoluzione di problemi di ottimizzazione. Esso comprende: 1. il linguaggio OPL (Optimization Programming Language). 2. CPLEX per la risoluzione di problemi di ottimizzazione lineari, misti, quadratici, ecc.

8 p. 2/22 CPLEX Optimization Studio Ambiente integrato, costruito sulla base di Eclipse, per la risoluzione di problemi di ottimizzazione. Esso comprende: 1. il linguaggio OPL (Optimization Programming Language). 2. CPLEX per la risoluzione di problemi di ottimizzazione lineari, misti, quadratici, ecc. 3. CP (Constraint Programming engine) per la risoluzione di problemi di scheduling e routing.

9 p. 3/22 Programmare in OPL Un programma in OPL consiste in una serie di istruzioni;

10 p. 3/22 Programmare in OPL Un programma in OPL consiste in una serie di istruzioni; ogni istruzione deve terminare con ;

11 p. 3/22 Programmare in OPL Un programma in OPL consiste in una serie di istruzioni; ogni istruzione deve terminare con ; è possibile inserire commenti: essi devono essere compresi fra /* e */, oppure dopo // fino a fine linea;

12 p. 3/22 Programmare in OPL Un programma in OPL consiste in una serie di istruzioni; ogni istruzione deve terminare con ; è possibile inserire commenti: essi devono essere compresi fra /* e */, oppure dopo // fino a fine linea; colori del testo: blu: parole-chiave verde: commenti nero: altro testo

13 p. 3/22 Programmare in OPL Un programma in OPL consiste in una serie di istruzioni; ogni istruzione deve terminare con ; è possibile inserire commenti: essi devono essere compresi fra /* e */, oppure dopo // fino a fine linea; colori del testo: blu: parole-chiave verde: commenti nero: altro testo c è differenza fra carattere minuscolo e maiuscolo.

14 p. 3/22 Programmare in OPL Un programma in OPL consiste in una serie di istruzioni; ogni istruzione deve terminare con ; è possibile inserire commenti: essi devono essere compresi fra /* e */, oppure dopo // fino a fine linea; colori del testo: blu: parole-chiave verde: commenti nero: altro testo c è differenza fra carattere minuscolo e maiuscolo.

15 p. 3/22 Programmare in OPL Un programma in OPL consiste in una serie di istruzioni; ogni istruzione deve terminare con ; è possibile inserire commenti: essi devono essere compresi fra /* e */, oppure dopo // fino a fine linea; colori del testo: blu: parole-chiave verde: commenti nero: altro testo c è differenza fra carattere minuscolo e maiuscolo.

16 p. 3/22 Programmare in OPL Un programma in OPL consiste in una serie di istruzioni; ogni istruzione deve terminare con ; è possibile inserire commenti: essi devono essere compresi fra /* e */, oppure dopo // fino a fine linea; colori del testo: blu: parole-chiave verde: commenti nero: altro testo c è differenza fra carattere minuscolo e maiuscolo.

17 p. 4/22 Le variabili (decisionali e non) I nomi di tutte le variabili devono cominciare sempre con un carattere alfabetico o underscore (seguito da caratteri alfabetici o numerici, o underscore);

18 p. 4/22 Le variabili (decisionali e non) I nomi di tutte le variabili devono cominciare sempre con un carattere alfabetico o underscore (seguito da caratteri alfabetici o numerici, o underscore); tutte le variabili devono essere dichiarate con il loro tipo;

19 p. 4/22 Le variabili (decisionali e non) I nomi di tutte le variabili devono cominciare sempre con un carattere alfabetico o underscore (seguito da caratteri alfabetici o numerici, o underscore); tutte le variabili devono essere dichiarate con il loro tipo; i tipi base per le variabili non decisionali sono: int,float estring;

20 p. 4/22 Le variabili (decisionali e non) I nomi di tutte le variabili devono cominciare sempre con un carattere alfabetico o underscore (seguito da caratteri alfabetici o numerici, o underscore); tutte le variabili devono essere dichiarate con il loro tipo; i tipi base per le variabili non decisionali sono: int,float estring; i tipi base per le variabili decisionali sono: int, float, boolean, int+,float+;

21 p. 4/22 Le variabili (decisionali e non) I nomi di tutte le variabili devono cominciare sempre con un carattere alfabetico o underscore (seguito da caratteri alfabetici o numerici, o underscore); tutte le variabili devono essere dichiarate con il loro tipo; i tipi base per le variabili non decisionali sono: int,float estring; i tipi base per le variabili decisionali sono: int, float, boolean, int+,float+; una variabile decisionale viene dichiarata tale con dvar.

22 p. 5/22 La funzione obiettivo Massimizzare: maximize

23 p. 5/22 La funzione obiettivo Massimizzare: maximize minimizzare: minimize

24 p. 6/22 I vincoli subject to { };

25 p. 6/22 I vincoli subject to { }; oppure constraints { };

26 p. 6/22 I vincoli subject to { }; oppure constraints { }; a un vincolo si può dare anche un nome: nome_vincolo: vincolo;

27 p. 7/22 I modelli Modello semplice;

28 p. 7/22 I modelli Modello semplice; modello complesso, in cui i dati sono strutturati usando insiemi, range, array e tuple, e le istruzioni forall e sum.

29 p. 8/22 Gli insiemi L insieme è una collezione di elementi non indicizzati e non duplicabili;

30 p. 8/22 Gli insiemi L insieme è una collezione di elementi non indicizzati e non duplicabili; SeT è un tipo, allora {T}, o in alternativa setof(t), denota un insieme di tipot.

31 p. 8/22 Gli insiemi L insieme è una collezione di elementi non indicizzati e non duplicabili; SeT è un tipo, allora {T}, o in alternativa setof(t), denota un insieme di tipot. Esempio: {string} nomi = { Antonio, Marco, Giovanni }; setof(string) nomi = { Antonio, Marco, Giovanni };

32 p. 8/22 Gli insiemi L insieme è una collezione di elementi non indicizzati e non duplicabili; SeT è un tipo, allora {T}, o in alternativa setof(t), denota un insieme di tipot. Esempio: {string} nomi = { Antonio, Marco, Giovanni }; setof(string) nomi = { Antonio, Marco, Giovanni };

33 p. 9/22 Operazioni sugli insiemi Esempi: {int} s1 = {1,2,3}; {int} s2 = {1,4,5}; {int} s3 = s1 inter s2; {int} s4 = {1,4,8,10} inter s2; {int} s5 = s1 union {5,7,9}; {int} s6 = s1 diff s2; {int} s7 = s1 symdiff {1,4,5};

34 p. 9/22 Operazioni sugli insiemi Esempi: {int} s1 = {1,2,3}; {int} s2 = {1,4,5}; {int} s3 = s1 inter s2; {int} s4 = {1,4,8,10} inter s2; {int} s5 = s1 union {5,7,9}; {int} s6 = s1 diff s2; {int} s7 = s1 symdiff {1,4,5};

35 p. 10/22 Range e range float Un range è utile per: indicizzare un array; specificare il campo di valori (lower bound e upper bound) delle variabili decisionali ; indicizzare i vincoli quando si usa l istruzione forall.

36 p. 10/22 Range e range float Un range è utile per: indicizzare un array; specificare il campo di valori (lower bound e upper bound) delle variabili decisionali ; indicizzare i vincoli quando si usa l istruzione forall.

37 p. 10/22 Range e range float Un range è utile per: indicizzare un array; specificare il campo di valori (lower bound e upper bound) delle variabili decisionali ; indicizzare i vincoli quando si usa l istruzione forall.

38 p. 10/22 Range e range float Un range è utile per: indicizzare un array; specificare il campo di valori (lower bound e upper bound) delle variabili decisionali ; indicizzare i vincoli quando si usa l istruzione forall.

39 p. 11/22 Range e range float La sintassi dell istruzione range è: range nome_range = l..u.

40 p. 11/22 Range e range float La sintassi dell istruzione range è: range nome_range = l..u. Esempi: range R = ; dvar int i in R; range R = ; forall (i in R) vincolo;

41 p. 11/22 Range e range float La sintassi dell istruzione range è: range nome_range = l..u. Esempi: range R = ; dvar int i in R; range R = ; forall (i in R) vincolo; La sintassi dell istruzione range float è: range float nome_range = l..u.

42 p. 11/22 Range e range float La sintassi dell istruzione range è: range nome_range = l..u. Esempi: range R = ; dvar int i in R; range R = ; forall (i in R) vincolo; La sintassi dell istruzione range float è: range float nome_range = l..u. Esempio: range float X = ; dvar float x in X;

43 p. 11/22 Range e range float La sintassi dell istruzione range è: range nome_range = l..u. Esempi: range R = ; dvar int i in R; range R = ; forall (i in R) vincolo; La sintassi dell istruzione range float è: range float nome_range = l..u. Esempio: range float X = ; dvar float x in X;

44 p. 11/22 Range e range float La sintassi dell istruzione range è: range nome_range = l..u. Esempi: range R = ; dvar int i in R; range R = ; forall (i in R) vincolo; La sintassi dell istruzione range float è: range float nome_range = l..u. Esempio: range float X = ; dvar float x in X;

45 p. 11/22 Range e range float La sintassi dell istruzione range è: range nome_range = l..u. Esempi: range R = ; dvar int i in R; range R = ; forall (i in R) vincolo; La sintassi dell istruzione range float è: range float nome_range = l..u. Esempio: range float X = ; dvar float x in X;

46 p. 12/22 Array monodimensionali Esempi: int a[1..4] = [10, 20, 30, 40]; float f[1..4] = [1.2, 2.3, 3.4, 4.5]; string d[1..2] = [ Antonio, Giovanni ]; range R = ; int A[R]; range R = ; dvar float+ z[r]; NOTA: un array può anche essere indicizzato da stringhe o anche da tuple.

47 p. 12/22 Array monodimensionali Esempi: int a[1..4] = [10, 20, 30, 40]; float f[1..4] = [1.2, 2.3, 3.4, 4.5]; string d[1..2] = [ Antonio, Giovanni ]; range R = ; int A[R]; range R = ; dvar float+ z[r]; NOTA: un array può anche essere indicizzato da stringhe o anche da tuple.

48 p. 12/22 Array monodimensionali Esempi: int a[1..4] = [10, 20, 30, 40]; float f[1..4] = [1.2, 2.3, 3.4, 4.5]; string d[1..2] = [ Antonio, Giovanni ]; range R = ; int A[R]; range R = ; dvar float+ z[r]; NOTA: un array può anche essere indicizzato da stringhe o anche da tuple.

49 p. 12/22 Array monodimensionali Esempi: int a[1..4] = [10, 20, 30, 40]; float f[1..4] = [1.2, 2.3, 3.4, 4.5]; string d[1..2] = [ Antonio, Giovanni ]; range R = ; int A[R]; range R = ; dvar float+ z[r]; NOTA: un array può anche essere indicizzato da stringhe o anche da tuple.

50 p. 12/22 Array monodimensionali Esempi: int a[1..4] = [10, 20, 30, 40]; float f[1..4] = [1.2, 2.3, 3.4, 4.5]; string d[1..2] = [ Antonio, Giovanni ]; range R = ; int A[R]; range R = ; dvar float+ z[r]; NOTA: un array può anche essere indicizzato da stringhe o anche da tuple.

51 p. 13/22 Array multidimensionali Esempio: float cc[1..4][1..4] = [[0, 150, 400, 300], [150, 0, 250, 200], [400, 250, 0, 200], [300, 200, 200, 0]];

52 p. 13/22 Array multidimensionali Esempio: float cc[1..4][1..4] = [[0, 150, 400, 300], [150, 0, 250, 200], [400, 250, 0, 200], [300, 200, 200, 0]];

53 p. 14/22 Inizializzazione di array Esempi: modalità ordinaria: int a[1..2][1..3] = [ [10, 20, 30], [40, 50, 60] ]; modalità coppia indice-valore (ordine arbitrario, solo con file.dat): /*.mod file */ {string} giorni = {lun, mar,mer,gio,ven,sab,dom}; int a[giorni] =...; /*.dat file */ a = #[ mar: 2, lun: 1, mer: 3, gio: 4, ven: 5, sab: 6, dom: 7 ] #;

54 p. 14/22 Inizializzazione di array Esempi: modalità ordinaria: int a[1..2][1..3] = [ [10, 20, 30], [40, 50, 60] ]; modalità coppia indice-valore (ordine arbitrario, solo con file.dat): /*.mod file */ {string} giorni = {lun, mar,mer,gio,ven,sab,dom}; int a[giorni] =...; /*.dat file */ a = #[ mar: 2, lun: 1, mer: 3, gio: 4, ven: 5, sab: 6, dom: 7 ] #;

55 p. 14/22 Inizializzazione di array Esempi: modalità ordinaria: int a[1..2][1..3] = [ [10, 20, 30], [40, 50, 60] ]; modalità coppia indice-valore (ordine arbitrario, solo con file.dat): /*.mod file */ {string} giorni = {lun, mar,mer,gio,ven,sab,dom}; int a[giorni] =...; /*.dat file */ a = #[ mar: 2, lun: 1, mer: 3, gio: 4, ven: 5, sab: 6, dom: 7 ] #;

56 p. 15/22 Inizializzazione di array Esempi: modalità combinata: /*.mod file */ int a[1..2][1..3] =...; /*.dat file */ a = #[ 2: [40, 50, 60], 1: [10, 20, 30] ]#;

57 p. 15/22 Inizializzazione di array Esempi: modalità combinata: /*.mod file */ int a[1..2][1..3] =...; /*.dat file */ a = #[ 2: [40, 50, 60], 1: [10, 20, 30] ]#;

58 p. 16/22 Array generici indicizzati Esempi: int a[i in 1..10] = i+1; int m[i in 0..10][j in 0..10] = 10*i + j; /* t = trasposta di m */ int m[dim1][dim2] =...; int t[j in Dim2][i in Dim1] = m[i][j];

59 p. 16/22 Array generici indicizzati Esempi: int a[i in 1..10] = i+1; int m[i in 0..10][j in 0..10] = 10*i + j; /* t = trasposta di m */ int m[dim1][dim2] =...; int t[j in Dim2][i in Dim1] = m[i][j];

60 p. 16/22 Array generici indicizzati Esempi: int a[i in 1..10] = i+1; int m[i in 0..10][j in 0..10] = 10*i + j; /* t = trasposta di m */ int m[dim1][dim2] =...; int t[j in Dim2][i in Dim1] = m[i][j];

61 p. 16/22 Array generici indicizzati Esempi: int a[i in 1..10] = i+1; int m[i in 0..10][j in 0..10] = 10*i + j; /* t = trasposta di m */ int m[dim1][dim2] =...; int t[j in Dim2][i in Dim1] = m[i][j];

62 p. 16/22 Array generici indicizzati Esempi: int a[i in 1..10] = i+1; int m[i in 0..10][j in 0..10] = 10*i + j; /* t = trasposta di m */ int m[dim1][dim2] =...; int t[j in Dim2][i in Dim1] = m[i][j];

63 p. 17/22 sum Effettua una sommatoria;

64 p. 17/22 sum Effettua una sommatoria; Sintassi: sum (qualificatori) espressione;

65 p. 17/22 sum Effettua una sommatoria; Sintassi: sum (qualificatori) espressione; Esempio: int n = 10; range Range = 0..n-1; dvar int s[range]; subject to { sum(i in Range) s[i] == n; sum(i in Range) s[i]*i == n; }

66 p. 18/22 forall Consente di scrivere un gruppo di vincoli;

67 p. 18/22 forall Consente di scrivere un gruppo di vincoli; Sintassi: forall (qualificatori) vincolo;

68 p. 18/22 forall Consente di scrivere un gruppo di vincoli; Sintassi: forall (qualificatori) vincolo; Esempio: int n=8; dvar int a[1..n][1..n]; subject to { forall(i in 1..8) forall(j in 1..8: i < j) a[i][j] >= 0; }

69 p. 19/22 Assert Consente di verificare alcune assunzioni.

70 p. 19/22 Assert Consente di verificare alcune assunzioni. Sintassi: assert espressione;

71 p. 20/22 Le tuple Una tupla accomuna dati fra loro correlati. Ciascun dato della tupla corrisponde a un campo. Dichiarando una tupla, si definisce un nuovo tipo.

72 Le tuple Una tupla accomuna dati fra loro correlati. Ciascun dato della tupla corrisponde a un campo. Dichiarando una tupla, si definisce un nuovo tipo. Esempio: tuple Punto { int x; int y; } Punto p = <2,3>; assert p.x==2; Punto punto[1..3] = [<1,2>, <2,3>, <3,4>]; Punto punti = {<1,2>, <2,3>}; tuple Rettangolo { Punto ll; Punto ur; p. 20/22

73 Le tuple Una tupla accomuna dati fra loro correlati. Ciascun dato della tupla corrisponde a un campo. Dichiarando una tupla, si definisce un nuovo tipo. Esempio: tuple Punto { int x; int y; } Punto p = <2,3>; assert p.x==2; Punto punto[1..3] = [<1,2>, <2,3>, <3,4>]; Punto punti = {<1,2>, <2,3>}; tuple Rettangolo { Punto ll; Punto ur; p. 20/22

74 p. 21/22 Inizializzazione di tuple Esempi: modalità ordinaria: tuple rettangolo { int id; int x[1..2]; int y[1..2]; } rettangolo r = <1, [0,10], [0,10]>;

75 p. 21/22 Inizializzazione di tuple Esempi: modalità ordinaria: tuple rettangolo { int id; int x[1..2]; int y[1..2]; } rettangolo r = <1, [0,10], [0,10]>;

76 p. 22/22 Inizializzazione di tuple Esempi: modalità coppia campo-valore (ordine arbitrario, solo con file.dat): /*.mod file */ tuple point { int x; int y; } point p1=...; point p2=...; /*.dat file */ p1=#<y:1,x:2>#; p2=<2,1>;

77 p. 22/22 Inizializzazione di tuple Esempi: modalità coppia campo-valore (ordine arbitrario, solo con file.dat): /*.mod file */ tuple point { int x; int y; } point p1=...; point p2=...; /*.dat file */ p1=#<y:1,x:2>#; p2=<2,1>;

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