DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA. Le regole di concorrenza. L art. 101 TFUE

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1 Dipartimento di Giurisprudenza DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA Le regole di concorrenza. L art. 101 TFUE

2 CHE COSA E LA CONCORRENZA Idea di gara, competizione (nello sport, nel lavoro, ecc.) Mondo degli affari: produttori o distributori dello stesso prodotto o di prodotti simili (in concorrenza tra loro) si battono per conquistare una quota sempre più grande del mercato oppure per conservare quella che già detengono. Vari strumenti: prezzo, qualità, differenziazione del prodotto.

3 I BENEFICI DELLA CONCORRENZA Maggiori possibilità di scelta per il consumatore Prezzi più bassi e maggiore quantità offerta

4 I LIMITI DELLA CONCORRENZA Non sempre si possono realizzare obiettivi di interesse generale (attività fondamentali, istruzione, servizi di trasporto) R&S Cooperazione tra imprese Scomparsa di imprese medio-piccole (disoccupazione) Riduzione dei concorrenti = riduzione della concorrenza

5 REGOLE ANTITRUST DELL UNIONE EUROPEA 1. Regole applicabili alle imprese - Diritto antitrust in senso stretto 2. Regole applicabili agli Stati - Aiuti di Stato

6 LE REGOLE SOSTANZIALI APPLICABILI ALLE IMPRESE -Art. 101 TFUE : Accordi (in senso generale e atecnico) tra imprese -Art. 102 TFUE: Abuso di posizione dominante -Regolamento n. 139/2004: disciplina delle concentrazioni tra imprese

7 1. Artt. 101 e 102 TFUE: disciplinano i comportamenti sul mercato delle imprese che possono pregiudicare il libero gioco della concorrenza e del mercato. 2. Regolamento n. 139/04: disciplina i comportamenti strutturali delle imprese (fusioni, concentrazioni, ecc.) che, modificando la struttura delle imprese, possono rappresentare una minaccia per il libero gioco della concorrenza e del mercato.

8 LE REGOLE PROCEDURALI APPLICABILI ALLE IMPRESE - Regolamento 1/2003 (artt. 101 e 102 TFUE) - Regolamento 773/2004 (artt. 101 e 102 TFUE) - Regolamento 802/2004 (reg. 139/2004)

9 LA NOZIONE DI IMPRESA Non esiste una definizione normativa di impresa rilevante ai fini del diritto della concorrenza Corte di giust. + Commissione: Nozione di impresa: (più ampia di quella definita dall'art cc.) Qualunque soggetto che svolga o partecipi allo svolgimento di un attività economica, industriale o commerciale o di prestazione dei servizi, compreso lo sfruttamento di un opera dell'ingegno o l esercizio di una professione liberale o artistica, indipendentemente dal suo statuto giuridico, dall organizzazione prescelta per l esercizio dell attività e dalle modalità di finanziamento (Hofner, , C-244/94).

10 L impresa deve operare sul mercato svolgendo un attività economica. Ciò che rileva è l attività svolta, non l impresa in quanto tale. L impresa può essere sia una persona giuridica sia una persona fisica.

11 Impresa e gruppo di imprese o L art. 101 non si applica alle imprese appartenenti al medesimo gruppo che non godano di autonomia decisionale (c.d. single economic entity theory). o Il comportamento del gruppo rileva ai fini dell esistenza di una posizione dominante ex art. 102.

12 ART. 101 TFUE TRE REGOLE 1. La regola del divieto 2. La regola della nullità 3. La regola dell esenzione

13 ART. 101 TFUE

14 LE FATTISPECIE PREVISTE DALL ART. 101 TFUE ACCORDI TRA IMPRESE DECISIONI DI ASSOCIAZIONI DI IMPRESE PRATICHE CONCORDATE

15 PREGIUDIZIO AL COMMERCIO INTRAEUROPEO Criterio di riparto di competenze giurisdizionali. Se c è pregiudizio al commercio intracomunitario si applica il diritto UE. In caso contrario si applica, eventualmente, il diritto nazionale.

16 PREGIUDIZIO AL COMMERCIO INTRAEUROPEO E suscettibile di pregiudicare gli scambi intracomunitari l accordo che, sulla base di un insieme di elementi oggettivi di diritto o di fatto, è ragionevole prevedere possa esercitare un influenza diretta o indiretta, attuale o potenziale, sulle correnti di scambio tra Stati membri in misura tale da nuocere alla realizzazione degli obiettivi del mercato unico.

17 LA RESTRIZIONE DELLA CONCORRENZA Per rientrare nell ambito di applicazione dell art. 101, n. 1 TFUE gli accordi devono avere per oggetto e per effetto di: impedire, restringere o falsare il gioco della concorrenza all interno del mercato comune. La restrizione della concorrenza deve essere sensibile (c.d. regola de minimis).

18 LA RESTRIZIONE DELLA CONCORRENZA La concorrenza tutelata dal diritto europeo antitrust. Concorrenza effettiva (workable competition) contrapposta alla concorrenza atomistica (perfetta). Si, dunque, a mercati oligopolistici, a patto che gli imprenditori si comportino da rivali. Natura ed intensità della concorrenza possono variare a seconda dei prodotti (o dei servizi) e della struttura dei mercati.

19 Intese che hanno per oggetto restrizione della concorrenza. una Non è necessario valutare gli effetti in concreto prodotti. - segmentazione dei mercati - fissazione dei prezzi di vendita - contingentamento della produzione.

20 Intese che hanno per effetto restrizione della concorrenza. una Occorre accertare se l effetto anticoncorrenziale è sensibile.

21 ALCUNE FATTISPECIE TIPICHE DI INTESE a) Fissare direttamente o indirettamente i prezzi d acquisto o di vendita ovvero altre condizioni di transazione; b) limitare o controllare la produzione, gli sbocchi, lo sviluppo tecnico o gli investimenti; c) ripartire i mercati o le fonti di approvvigionamento.

22 d) applicare, nei rapporti commerciali con gli altri contraenti, condizioni dissimili per prestazioni equivalenti, così da determinare per questi ultimi uno svantaggio nella concorrenza; e) subordinare la conclusione di contratti all accettazione da parte degli altri contraenti di prestazioni supplementari, che, per loro natura o secondo gli usi commerciali, non abbiano alcun nesso con l oggetto dei contratti stessi.

23 Nel divieto di cui all art. 101, n. 1 TFUE rientrano: - gli accordi verticali - gli accordi orizzontali - che limitano la concorrenza tra marche diverse - che limitano la concorrenza all interno della stessa marca - che limitano la concorrenza attuale e/o potenziale.

24 LA NULLITA DEGLI ACCORDI Art. 101, n. 2 TFUE Gli accordi vietati in virtù del n. 1 sono nulli di pieno diritto. - Chi si ritiene leso da un accordo anticoncorrenziale può farne valere la nullità. - Può altresì domandare il risarcimento dei danni subiti. Norma direttamente applicabile

25 LE ESENZIONI DAL DIVIETO Art. 101, n. 3 TFUE Le esenzioni individuali Gli accordi vietati dall art. 101, n. 1 possono essere esentati dal divieto per effetto di una decisione da parte della Commissione che presuppone la verifica della sussistenza di 4 condizioni.

26 1. l accordo deve contribuire a migliorare la produzione o la distribuzione dei prodotti o dei servizi, ovvero promuovere il progresso tecnico; 2. l accordo deve presentare un effetto utile per i consumatori finali; 3. l accordo deve imporre alle imprese unicamente le restrizioni indispensabili per raggiungere tali obiettivi; 4. in nessun caso l accordo può avere quale effetto di eliminare totalmente la concorrenza.

27 MODERNIZZAZIONE Gli accordi e le pratiche di cui all art. 101, n. 1 che soddisfano le condizioni di cui al n. 3, non sono vietati senza che occorra una previa decisione in tal senso (Art. 1, n. 2, Regolamento n. 1/2003)

28 DECENTRAMENTO Le giurisdizioni nazionali sono competenti ad applicare gli artt. 101 e 102 TFUE. (Art. 6 Regolamento n. 1/2003)

29 Ciò significa che a partire dal 1 maggio 2004 l art. 101 è diventato norma direttamente applicabile da parte dei giudici nazionali nella sua interezza (n. 1 + n. 3). Decentramento, quindi, vuol dire che a partire dal 1 maggio 2004 i giudici nazionali saranno chiamati in prima persona ad applicare l art. 101 interamente considerato.

30 LE ESENZIONI PER CATEGORIA Regolamenti della Commissione che concedono un esenzione a determinate categorie di accordi (block-exemption). Ridurre il numero di esenzioni individuali da parte della Commissione. White list Black list

31 Nel contesto del Regolamento 1/2003 la funzione dei regolamenti di esenzione per categoria è cambiata: - da eliminare l incentivo a notificare le intese alla Commissione - a strumento di orientamento sull applicazione dell art. 101, n. 3 TFUE a determinate categorie di accordi.

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