Riepilogo (1): «Cournot» con n imprese
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- Tommasa Giada Tucci
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1 Riepilogo (1): «Cournot» con n imprese Curva di domanda lineare e imprese simmetriche P = A - BQ = A - B(q i +Q -i ) dove Q i = Cma = c n i=2 q i q i = A c 2B 1 2 Q i funzione di reazione dell impresa i q i = A c B n+1 P = A+nc n+1 Q = n A c B(n+1) π i = (A c)2 B(n+1) 2 1
2 Riepilogo (2): Collusione con n imprese Curva di domanda lineare e imprese simmetriche Q M = A c 2B P M = A+c 2 q i Coop = QM n π i Coop = πm n = A c 2Bn = (A c)2 4nB 2
3 Riepilogo (3): Deviazione impresa i Curva di domanda lineare e imprese simmetriche q i = A c 2B 1 2 Q i funzione di reazione dell impresa i q i Dev = A c 2B 1 2 q i Dev = A c (n+1) 4nB Q Dev = q i Dev + Q i = P Dev = A(n+1)+c(3n 1) 4n π i Dev = (A c)2 (n+1) 2 16n 2 B Q i = A c n 1 2nB n 1 A c 2nB A c (3n 1) 4nB ; π i Coop = (A c)2 (n+1) 8n 2 B 3
4 Collusione Ruolo della Legislazione Antitrust Conseguenze negative della collusione: inefficienza allocativa: p > MC perdita di benessere dovuta a scambi non realizzati problema redistributivo: trasferimento di ricchezza dal consumatore all impresa prioritario negli obiettivi delle Autorità Antitrust (maggior peso al benessere dei consumatori rispetto ai profitti delle imprese) In quasi tutti i paesi sviluppati le intese sui prezzi sono vietate dalla Legislazione Antitrust al fine di promuovere concorrenza e tutelare il consumatore Stati Uniti (Sherman Act ) Europa (art. 81 deltrattato di Roma ) Italia (AGCM - legge 287/10 Ottobre 1990) 4
5 Collusione Legislazione Antitrust Europea Art. 81 Trattato di Roma: sono vietate le intese che hanno per oggetto o per effetto di impedire, restringere o falsare in maniera consistente il gioco della concorrenza all interno del mercato nazionale o in una sua parte rilevante Applicazione della normativa Antitrust in Italia affidata all Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), ricalca Trattato di Roma ed è tra le più rigorose in Europa Problemi pratici: difficoltà di individuare i comportamenti collusivi discrezionalità nell interpretazione della normativa (margini di applicazione più o meno ristretti) 5
6 Collusione Collusione esplicita e tacita Collusione esplicita: accordi (segreti) sui prezzi, ripartizione quote di mercato: vietata da normativa Antitrust (intervento dell AGCM) Collusione tacita: equilibrio collusivo naturale, cioè derivante dalla razionale valutazione svolta da ciascun operatore in modo indipendente! condotta lecita dal punto di vista dell Autorità Antitrust NB: la differenza è puramente di tipo giuridico e non rileva ai fini del risultato economico (potere di mercato) Affinché si possa configurare un intervento dell AGCM, questa deve dimostrare l esistenza di un intesa tra le imprese necessità di basarsi su elementi verificabili 6
7 Collusione Competenze dell AGCM Sanzionare le intese tra imprese volte a restringere la concorrenza su un mercato Rientrano nel concetto di intese tutte le attività in cui è possibile individuare il concorso volontario di più operatori diretto a regolare i propri comportamenti sul mercato. Può autorizzare particolari intese restrittive della concorrenza qualora generino benefici per i consumatori Sanzionare abusi di posizione dominante su un mercato Vigilare sulle operazioni di concentrazione (fusioni tra imprese, acquisizioni)! possibilità di vietare o annullare operazione 7
8 Collusione Cosa si può fare nei casi di collusione tacita? La collusione tacita non è vietata! Possibilità di agire su fattori che influenzano convenienza a colludere controllo della concentrazione di mercato e della libertà di entrata sul mercato controllo sugli accordi per lo scambio di informazioni! lo scambio di informazione può avere l obiettivo di facilitare un accordo tacito sui prezzi! (es. caso delle polizze di assicurazione RC auto, oggetto di indagine dell AGCM nel 2000) quindi la maggiore trasparenza del mercato può essere allo stesso tempo un fattore competitivo o anticompetitivo!... Quale dei due aspetti prevale? 8
9 Esercitazione Tre imprese simmetriche competono alla Cournot. La funzione di costo totale di ciascuna impresa è pari a CT(q i ) = 20q i, con i = 1,2,3. La funzione di domanda di mercato è P(Q) = 80 2 Q, dove Q = q 1 +q 2 +q 3 (i) Trovate le funzioni di risposta ottima di ogni impresa. (ii) Calcolate quantità, prezzo e profitti di equilibrio di ciascuna impresa. Determinate l indice di Lerner medio in tale industria e dimostrate la relazione con l indice di concentrazione HH. (iii) Ipotizzate che le imprese abbiano costi fissi pari a F e su tale mercato ci sia libertà di entrata, determinate il numero di imprese in equilibrio di lungo periodo. 9
10 (v) Supponete che le imprese colludano, giocando una sola volta, determinate l equilibrio di Cournot-Nash e illustrate il dilemma del prigioniero. (vi) Supponete ora che le imprese competano nel corso del tempo (per un numero indefinito di periodi): se l impresa 1 devia dall accordo in un periodo, le rivali hanno modo di accorgersi, perché nel periodo successivo osservano una riduzione del prezzo e tornano a produrre la quantità di Cournot (strategia del grilletto) Per quale valore del tasso di sconto δ (0,1) l accordo collusivo è sostenibile? (vii) Ipotizzate che le stesse imprese competono alla Bertrand determinate il tasso di sconto affinchè l accordo sia sostenibile. (viii) Commentate i risultati ottenuti nei punti (vi) e (vii). 10
11 Due effetti: 1) qualora le imprese deviassero nella competizione la Cournot, la punizione sarebbe il ritorno all equilibrio Cournot con profitti positivi per tutte le imprese. Invece, la punizione in caso di deviazione nella competizione la Bertrand porterebbe le imprese ad avere per sempre profitti nulli. Tale punizione rende meno desiderabile l incentivo a deviare nel caso di concorrenza la Bertrand e quindi l accordo collusivo risulterebbe maggiormente sostenibile con Bertrand. 2) qualora le imprese deviassero nella competizione la Bertrand, il premio sarebbe più grande rispetto al caso di Cournot perchè chi devia diventa monopolista per un periodo. Tale premio rende più desiderabile l incentivo a deviare nel caso di concorrenza la Bertrand e quindi l accordo collusivo risulterebbe più sostenibile con Cournot. Se n>2 prevale il secondo effetto. 11
12 Ricapitolando, un accordo collusivo è più facilmente sostenibile: 1) quando n = 2 se le imprese competono la Bertrand (solo con duopolio il profitto di Cournot, ottenuto dalle imprese dopo che una ha deviato, è sufficientemente alto da tentare molto le imprese; in altre parole solo con duopolio il "castigo" per aver deviato quando la concorrenza è la Cournot è "poco castigo"). 2 quando n 3 se le imprese competono la Cournot. 12
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