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1 Cellino San Marco Erchie Latiano Mesagne San Donaci San Pancrazio Salentino San Pietro Vernotico Torchiarolo Torre Santa Susanna Provincia di Brindisi ASL/BR1 1

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3 PIANO SOCIALE DI ZONA INDICE 2^ PARTE Capitolo V - La Progettazione di dettaglio. AREA 1 Responsabilità Familiari Pag. 8 AREA 2 Politiche per Minori Pag. 26 AREA 3 Persona Anziane Pag. 48 AREA 4 Persone con Disabilità Pag. 62 AREA 5 Dipendenze Pag. 92 AREA 6 Salute Mentale Pag. 107 AREA 7 Contrasto alla Povertà Pag. 114 AREA 8 Immigrati Pag. 121 AREA 9 Azioni di Sistema Pag. 128 AREA 10 Ufficio di Piano Pag. 153 RIEPILOGO FINANZIARIO DELLE SCHEDE PROGETTUALI LA SCHEDA B Pag. 162 LA SCHEDA A Pag. 169 LA SCHEDA C Pag. 170 GLI INTERVENTI ATTUATI CON RISORSE PROPRIE DEI COMUNI Pag. 172 I PROGETTI NON FINANZIATI Pag. 184 Pag. Capitolo VI IL FABBISOGNO FORMATIVO Pag. 229 Regolamentazione della Gestione Associata Pag. 241 Verbale conclusivo Tavoli di Co_progettazione Pag. 243 Verbale del Coordinamento Istituzionale di approvazione schede A e C Pag. 245 Verbale d intesa con l ASL riguardante la compartecipazione alla spesa Pag. 247 Convenzione per la gestione associata L.R. 17/2003 Pag. 252 Convenzione per la gestione associata L.R. 19/2006 Pag. 260 Il Regolamento per il funzionamento dellufficio di Piano Pag. 271 Il Regolamento per il funzionamento del Coordinamento Istituzionale Pag. 278 Il Regolamento Unico per l Affidamento dei Servizi a soggetti terzi Pag. 281 Il Regolamento per la gestione Contabile Pag. 289 Il Regolamento Unico per l accesso alle prestazioni e la compartecipazione degli utenti ai costi degli interventi e dei servizi Pag. 296 Pag. DOCUMENTI ALLEGATI Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. 3

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10 RESPONSABILITA FAMILIARI PREMESSA Nella società attuale, fortemente caratterizzata da varie problematiche che coinvolge ogni aspetto ed esperienza della vita moderna, la famiglia viene investita da profondi mutamenti. Oggi più che mai essa lamenta grossi disagi, fragilità evidenziata sia nel nucleo familiare che nel forte sovraccarico di responsabilità che su di essa grava, manifesta segni (sempre più spesso violenti) di malessere, appare disorganizzata e destrutturata, assolutamente confusa. Pertanto dalla lettura dei bisogni relativa all area delle Responsabilità Familiari, si sono evidenziate le seguenti priorità: a) Centro per la Famiglia che ha come obiettivo la valorizzazione e sostegno delle responsabilità familiari. Il servizio viene svolto effettuando un attività di sostegno alla famiglia mediante pacchetti di prestazioni sociali nell ambito di progetti individualizzati definiti con il servizio sociale professionale. Inoltre si effettua supporto alle famiglie con consulenze, mediazione familiare e sostegno alla genitorialità. b) Contributo I Casa : l obiettivo è quello di agevolare l acquisto della prima casa da parte di famiglie di nuova costituzione e di famiglie numerose residenti nell ambito. c) Contributo a sostegno della natalità : l obiettivo è quello di sostenere il carico di cura che la coppia genitoriale assume per la crescita e la prima educazione dei figli, favorendo la conciliazione fra i tempi di crescita e di lavoro, riducendo gli ostacoli per le donne lavoratrici ed accompagnando con un contributo economico, i primi momenti della crescita del bambino. 10

11 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann. X III ann. 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: CENTRO PER LA FAMIGLIA Area prioritaria di intervento: RESPONSABILITÀ FAMILIARI Azione di sistema: SERVIZIO SOCIALE COMUNALE E SERVIZI ASL, ORGANISMI GIUDIZIARI. Numero progressivo Progetto: Soggetto titolare 1 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE N 4 SOGGETTO GESTORE: COMUNI ASSOCIATI DELL AMBITO TERRITORIALE N 4 SUDDIVISI IN 2 AREE: AREA SUD ( CAPOFILA) S. PIETRO V.CO, SAN DONACI, TORCHIAROLO, SAN PANCRAZIO, CELLINO S.M.; AREA NORD: ( CAPOFILA) MESAGNE, LATIANO, TORRE S.S., ERCHIE; 1.3 Modalità di gestione dell intervento/servizio gestione in economia (specificare Comune) X gestione diretta con affidamento a terzi (si rimanda alle disposizioni contenute nel regolamento unico per l affidamento di servizi sociali a soggetti terzi) delega a soggetto terzo (specificare ) 1 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 11

12 Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione (specificare ) 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Cooperative sociali 1.5 Obiettivi dell intervento/servizio La nostra società è caratterizzata da profonde trasformazioni sociali e culturali che stanno condizionando l evolversi dell istituto familiare. Ciò sta evidenziando la fragilità delle famiglie rispetto alle difficoltà relazionali, all assunzione di responsabilità educative, alla presa in carico di familiari disabili e/o anziani non autosufficienti. Il sistema integrato di interventi e servizi sociali riconosce e sostiene, pertanto, il ruolo peculiare della famiglia nella cura, formazione, promozione del benessere e nel perseguimento della coesione sociale. Il Centro per la Famiglia è un punto di elaborazione, informazione, sostegno e aiuto per e tra le famiglie. Il servizio nasce dalla necessità di offrire un concreto aiuto ai problemi della vita familiare, alla difficoltà di conciliare impegni e tempi di lavoro e di cura, sostenere le coppie giovani, le famiglie monoparentali, i genitori temporaneamente in difficoltà, le famiglie immigrate. OBIETTIVI: 1. affiancare le coppie nella costruzione di un nuovo progetto di vita; 2. valorizzare e sostenere le responsabilità familiari; 3. predisporre specifici programmi di sostegno, anche personalizzati, al fine di fronteggiare le diverse forme di disagio; 4. salvaguardare i diritti relazionali dei figli che crescono nella famiglia separata; 5. acquisire comportamenti che mirano ad affrontare una separazione in maniera consapevole e responsabile; 6. promuovere iniziative di mutuo-sostegno tra famiglie al fine di creare una rete di solidarietà; 7. sostenere e curare le vittime di maltrattamenti e abusi 8. promozione dei diritti di cittadinanza. 12

13 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) POPOLAZIONE MINORILE DELL AMBITO N 4 AL FASCIA D ETA DA O a 17 ANNI N NUCLEI FAMILIARI DELL AMBITO N 4 AL N Risultati attesi: - elaborazione, informazione integrata, aiuto per e tra le famiglie in una logica di solidarietà e supporto alle esigenze di cura della vita quotidiana al fine del contenimento del fenomeno di disagio e disgregazione familiare. 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza stima utenti/casi seguiti per anno Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostitute Altro: I potenziali fruitori dei servizi sono tutti i cittadini residenti nell Ambito Territoriale n Principali attività previste Le attività previste, finalizzate alla promozione dei diritti di cittadinanza, sono: segretariato sociale (informazione su tutti i servizi, le risorse e le opportunità istituzionali e informali che il territorio offre alle famiglie (educative, sociali, sanitarie, scolastiche, del tempo libero) con particolare attenzione alle famiglie monoparentali, immigrate e con figli disabili); servizio sociale professionale (decodifica delle problematiche e presa in carico); Le attività previste nel servizio Centro per la Famiglia sono finalizzate a garantire : attività di promozione culturale e formazione sui temi della genitorialità attraverso seminari e corsi con esperti sui problemi dell infanzia e dell adolescenza; mediazione familiare a favore di coppie in fase di separazione o divorzio per superare conflitti e recuperare un rapporto positivo nell interesse dei figli; attivazione, d intesa con i servizi sociali comunali, di interventi di natura economica finalizzati all integrazione del reddito e a percorsi di inclusione sociale; 13

14 sostegno nei casi di affido familiare e adozione in collaborazione con Enti e/o Associazioni impegnati nel settore per promuovere una cultura dell accoglienza; creazione di gruppi di auto mutuo aiuto. 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio Biennale 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro ,20 - di cui Risorse FNPS Euro ,85 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro ,38 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro ,97 - di cui altre Risorse Euro _,00 (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _,00 Totale Macrovoci di spesa Euro ,20 Comprensive di spese di gestione 1.11 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio Assistente Sociale, Educatore nonché figure specialistiche che concorreranno a realizzare l intervento Indicatori previsti per la valutazione del Progetto 1. Verifiche e controlli sugli esiti e sulle qualità delle prestazioni. 2. Monitoraggio sull efficacia e sull efficienza degli interventi : tempo intercorso tra segnalazione e presa in carico dei soggetti n. nuclei assistiti/n. di accessi di prestazioni 3. Indicatori di attività (rapporto domanda/ offerta) 4. Indicatori di produttività: - N. personale per qualifica professionale/n. casi assistiti 5. Indicatori di efficienza organizzativa: n. personale per qualifica professionale/n. soggetti presi in carico e n. stimato di utenti *************** 14

15 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. X II ann. III ann. 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: Contributi per l acquisto della prima casa a famiglie di nuova costituzione e a famiglie numerose Area prioritaria di intervento: Responsabilità Familiari Azione di sistema: Segretariato sociale e Servizio Sociale Professionale Numero progressivo Progetto: Soggetto titolare 2 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE N 4 SOGGETTO GESTORE: SINGOLI COMUNI DELL AMBITO TERRITORIALE N. 4 2 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 15

16 1.3 Modalità di gestione dell intervento/servizio x gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi (specificare procedure di affidamento ) delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione ( Ente Comune ) 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Bando recante i requisiti previsti per la concessione dei benefici, conforme allo schema di cui alla delibera di Giunta Regionale n. 2100/ Obiettivi dell intervento/servizio Agevolare l acquisto della prima casa da parte di famiglie di nuova costituzione e di famiglie numerose residenti nell Ambito. 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) QUANTITATIVI: Nr. Famiglie beneficiarie di agevolazioni per l acquisto della prima casa, QUALITATIVI. Valorizzare il sistema di sostegno alle famiglie, incentivare la creazione di nuovi nuclei e supportare le famiglie numerose che non hanno un abitazione di proprietà. 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza Famiglie Coppie Minori stima utenti/casi seguiti per anno 16

17 Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro (specificare): Totale istanze presentate 17 - contributi concessi nr Principali attività previste Le attività principali che i Comuni dell Ambito hanno svolto sono state: Un adeguata pubblicizzazione del servizio; Informazione puntuale del territorio mediante la pubblicazione di avviso pubblico per garantire la partecipazione di tutti gli interessati; Sostegno ed accompagnamento delle famiglie nel supportare la scelta. 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio Il finanziamento assegnato dalla Regione è relativo ad una sola annualità 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro_,00 - di cui Risorse FNPS Euro _,00 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro _,00 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro_,00 - di cui altre Risorse Euro ,00 n.b.: Il totale dei nr.7 contributi concessi è stato di ,00 con una economia di ,00 che sarà utilizzata per la riapertura dei termini dei bandi. (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _,00 Totale Macrovoci di spesa Euro ,00 Comprensive di spese di gestione 1.11 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio Il servizio è stato svolto dagli operatori addetti al segretariato sociale e dall ufficio di Piano 17

18 1.12 Indicatori previsti per la valutazione del Progetto Nr richieste contributi per l acquisto della prima casa Nr. Richieste soddisfatte Segue il bando relativo al contributo per l acquisto della I casa del Comune di Mesagne. I bandi relativi agli altri 8 Comuni dell Ambito nr. 4, differiscono unicamente per l importo e per il numero di contributi da erogare. 18

19 Città di Mesagne BANDO PER L ASSEGNAZIONE DEI CONTRIBUTI PER L ACQUISTO DELLA PRIMA CASA A FAMIGLIE DI NUOVA COSTITUZIONE ED A FAMIGLIE NUMEROSE. FINALITA Agevolare l acquisto della prima casa di residenza a favore di famiglie di nuova costituzione e di famiglie numerose residenti a MESAGNE. BENEFICIARI E REQUISITI DI ACCESSO Sono individuati come beneficiari dell intervento i seguenti gruppi: 1. Nuove famiglie costituite dal 01/01/2003, sulla base del vincolo del matrimonio; 2. Famiglie numerose, il cui numero di componenti sia pari o superiore a cinque. Ai fini del presente bando i beneficiari devono rientrare nelle seguenti condizioni di ammissibilità: 1. almeno uno dei coniugi deve essere residente da tre anni nel Comune di MESAGNE, nel quale si trova l immobile oggetto d acquisto; 2. nessuno dei due coniugi deve risultare proprietario di immobili adeguati all uso abitativo; 3. nessuno dei due coniugi deve avere già usufruito, per l attuale nucleo familiare o per altro nucleo familiare precedentemente costituito con vincolo di matrimonio, di analogo contributo, previsto da leggi nazionali e regionali od agevolazioni pubbliche per l acquisto della prima casa; 4. la somma delle età dei due coniugi non superiore a 70 anni alla data del matrimonio; 5. non aver acquistato l immobile in data antecedente al 1 gennaio CRITERI DI PRIORITA Al fine della formazione della graduatoria comunale per l erogazione dei contributi economici in oggetto, saranno considerati i seguenti criteri di priorità, per i quali viene fissato un punteggio da utilizzare al fine della costruzione della graduatoria per ciascun gruppo di beneficiari: per le famiglie di nuova costituzione: giovani coppie con uno solo dei due coniugi occupato alla data del matrimonio = punti 4 ; stato di bisogno determinato dalla situazione economica della famiglia attestata dall ultima dichiarazione dei redditi di entrambi i coniugi: fino a punti 4, per classi di reddito inferiori al limite massimo fissato di ,00 come segue: punti 4 per redditi inferiori o pari ad ,82; punti 3 per redditi superiori ad ,82 ma inferiori o pari ad ,73; punti 2 per redditi superiori ad ,73 ma inferiori o pari ad ,65; punti 1 per redditi superiori ad ,65 ma inferiori o pari ad ,47; punti 0 per redditi superiori ad ,47 fino ad ,00; presenza di figli alla data di presentazione della domanda: punti 1 per ciascun figlio, fino ad un massimo di punti 2 complessivamente. TOTALE: max PUNTI 10. NOTA BENE: il reddito di riferimento e quello imponibile relativo all ultima dichiarazione dei redditi (CUD, mod.730, mod. Unico) al lordo delle imposte ed al netto dei contributi previdenziali e degli assegni familiari. Oltre all imponibile fiscale, vanno computati tutti gli emolumenti, indennità, pensioni, sussidi a qualsiasi titolo percepiti ivi compresi quelli esentasse. Il reddito complessivo del nucleo familiare, così determinato, è diminuito di 516,46 per ogni figlio a carico risultante dallo stato di famiglia e, qualora alla formazione del reddito stesso concorrano redditi da lavoro dipendente, questi dopo la detrazione dell aliquota per ogni figlio che risulti essere a carico, sono calcolati nella misura del 60% (Legge 5 agosto 1978 nr. 457 art. 21) 19

20 Per le famiglie numerose: coppie con figli minori, con minori disabili ovvero che abbiano affrontato nell ultimo quinquennio dalla data di pubblicazione del bando, parti gemellari o plurigemellari - punti 4 numero di componenti del nucleo familiare: punti 1: per 6 componenti punti 2: per 7 componenti o più; stato del bisogno determinato dalla situazione economica della famiglia attestata dall ultima dichiarazione dei redditi di entrambi i coniugi; fino a punti 4, per classi di reddito inferiori al limite massimo fissato di ,00 come segue: punti 4 per redditi inferiori o pari ad ,82; punti 3 per redditi superiori ad ,82 ma inferiori o pari ad ,73; punti 2 per redditi superiori ad ,73 ma inferiori o pari ad ,65; punti 1 per redditi superiori ad ,65 ma inferiori o pari ad ,47; punti 0 per redditi superiori ad ,47 fino ad ,00; TOTALE: max PUNTI 10. Lo stato di bisogno per entrambe le tipologie di beneficiari risulta determinato dall avere percepito un reddito complessivo del nucleo familiare nell anno precedente alla presentazione della domanda non superiore ad ,00 ai sensi dell art.21 della Legge n.457/78 (Norme per l Edilizia Residenziale) e successive modificazioni ed integrazioni. REQUISITI DELL ALLOGGIO L alloggio per il cui acquisto si richiede l ammissione al contributo non deve avere le caratteristiche dell abitazione di lusso, ai sensi del D.M. n.1072 del 2 agosto 1969, così risultando dall atto notarile di acquisto del titolo di proprietà. L alloggio deve avere valore non superiore ad ,00 e non inferiore ad ,00. L alloggio deve essere acquistato da terzi a titolo oneroso. Sono esclusi dal contributo gli alloggi autocostruiti e l acquisto da ascendenti o discendenti di prima (genitori e figli) e seconda generazione (nipoti, nonni) in linea diretta, nonché da parenti di primo grado in linea collaterale (fratelli e sorelle). TIPOLOGIA DI AIUTO ED ENTITA DEL CONTRIBUTO Il contributo in oggetto è erogato a fondo perduto per l acquisto della prima casa. L ammontare del contributo concesso ai richiedenti è pari ad ,00 è sarà concesso a valere sulle risorse assegnate dalla Regione Puglia al Comune di MESAGNE nell ambito della disponibilità complessiva, ripartita per il 60% a favore delle famiglie di nuova costituzione e per il 40% a favore delle famiglie numerose. L erogazione potrà avvenire solo ed esclusivamente a fronte della presentazione da parte dei richiedenti del rogito notarile del contratto definitivo di acquisto ovvero del contratto preliminare di acquisto sottoscritto dinanzi ad un notaio con l obbligo di depositare entro sei mesi il contratto definitivo di acquisto oppure del provvedimento di assegnazione definitiva di una abitazione da parte di una cooperativa per l utilizzo di aree di PEEP convenzionate. Per le finalità di cui al presente bando, al Comune di Mesagne, sono state stanziate risorse complessive per ,00, così come assegnate dalla Regione Puglia con Deliberazioni di Giunta Regionale n del e n. 474 del , pari a n. 03 contributi da assegnare di ,00 ciascuno ( nr. 2 contributi per famiglie di nuova costituzione e nr. 1 contributo per famiglie numerose). MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE La domanda di accesso al contributo dovrà essere compilata utilizzando il modulo in distribuzione presso l Ufficio Politiche e Solidarietà Sociali del Comune di Mesagne ovvero estraibile dal portale internet del Comune di MESAGNE - sottoscritto da entrambi i coniugi, e dovrà essere spedita a mezzo raccomandata a.r. all ufficio Protocollo del Comune di MESAGNE come di seguito indicato: Comune di Mesagne Via Roma 2 - Ufficio Politiche e Solidarietà Sociali Mesagne (BR) con la dicitura : Contributo acquisto prima casa. 20

21 Le domande potranno essere presentate a partire dal giorno successivo alla data di pubblicazione del presente Bando nell Albo Pretorio del Comune di MESAGNE ossia dal 01/02/2006 sino allo scadere del novantesimo giorno dalla data di pubblicazione ossia il 02/05/2006. Non verranno prese in considerazione le domande non complete di tutta la documentazione richiesta, né sarà possibile presentare integrazioni della documentazione in data successiva alla presentazione della domanda stessa di contributo. ISTRUTTORIA, FORMAZIONE DELLE GRADUATORIE ED AMMISSIONE AL CONTRIBUTO Il Responsabile del Procedimento cura l istruttoria delle domande ricevute e la formazione delle due graduatorie (famiglie di nuova costruzione e famiglie numerose) mediante l applicazione dei punteggi come sopra indicato, per la valutazione di ciascuna domanda. Il Responsabile del Procedimento pubblica la graduatoria nell Albo Pretorio del Comune. A tutti i richiedenti dà comunicazione dell avvenuta pubblicazione e l esito della procedura di istruttoria della rispettiva domanda. DOCUMENTAZIONE Alla domanda di contributo dovrà essere allegata: 1. la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante l esistenza dei requisiti e l assenza di impedimenti; 2. copia del rogito notarile del contratto definitivo ovvero del preliminare di acquisto od altro documento equipollente, ovvero atto di assegnazione di alloggio se trattasi di un socio di cooperativa; 3. copia delle dichiarazioni dei redditi di persone fisiche per i coniugi e gli altri componenti il nucleo familiare che l abbiano presentata nell anno precedente alla domanda; 4. eventuale documentazione attestante le condizioni di disabilità dei minori disabili presenti nel nucleo familiare. DECADENZA DEL DIRITTO AL CONTRIBUTO Il diritto al contributo decade: qualora venga meno la sussistenza dei requisiti di cui al presente bando a seguito di accertamenti successivamente disposti; qualora i beneficiari rifiutino i controlli che possono essere disposti dal Comune o, per suo conto, dalla Regione; qualora venga violato l obbligo di non rivendere l abitazione acquistata nei successivi 5 anni dalla data di ammissione del diritto al contributo; qualora venga violato l obbligo di assumere la residenza nell alloggio oggetto dell agevolazione entro 12 mesi dalla data di ammissione al contributo, e comunque al momento della piena disponibilità. Per informazioni rivolgersi a : Comune di Mesagne Ufficio Politiche e Solidarietà Sociali Tel Dott.ssa Pasqua Bellipario L Assesssore alle Politiche e Solidarietà Sociali Maria De Guido Il Sindaco Avv. Mario Rosario Sconosciuto 21

22 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. X II ann. III ann. 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: Contributi a sostegno della natalità Area prioritaria di intervento: Responsabilità Familiari Azione di sistema: Segretariato Sociale e Servizio Sociale Professionale Numero progressivo Progetto: Soggetto titolare 3 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE N 4 SOGGETTO GESTORE: SONO INTERESSATI AI CONTRIBUTI ECONOMICI TUTTI I COMUNI DELL AMBITO TERRITORIALE N. 4 3 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 22

23 1.3 Modalità di gestione dell intervento/servizio x gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi (specificare procedure di affidamento ) delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione ( Ente Comune ) 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Bando recante i requisiti previsti per la concessione dei benefici, conforme allo schema di cui alla delibera di Giunta Regionale n. 2100/04 e successive integrazioni. 1.5 Obiettivi dell intervento/servizio Sostenere la natalità con l erogazione di specifici contributi a genitori e coppie, in condizioni di sofferenza, rispetto alla decisione di portare a termine una gravidanza che espone la nuova famiglia a situazioni di maggiore difficoltà economica e psico- sociale. 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) QUANTITATIVI: -Nr. coppie beneficiare dei contributi economici a sostegno della natalità QUALITATIVI: Favorire la formazione di nuovi nuclei familiari sostenendo la natalità a fronte di situazioni economiche precarie. 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà stima utenti/casi seguiti per anno 23

24 Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro (specificare): Trattasi di un servizio di nuova istituzione, pertanto,non è possibile stimare il numero di richieste pervenute nell anno 1.8 Principali attività previste Le attività principali che i Comuni dell Ambito dovranno svolgere saranno: Un adeguata pubblicizzazione del servizio; Informazione puntuale del territorio mediante la pubblicazione di avviso pubblico per garantire la partecipazione di tutti gli interessati; Erogazione di contributi economici a sostegno di genitori e coppie che affronteranno la difficoltà di un parto gemellare e/o plurigemellare o la nascita di un neonato che presenti malformazioni o gravi disabilità. 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio Il finanziamento assegnato dalla Regione è relativo ad una sola annualità 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro_,00 - di cui Risorse FNPS Euro _,00 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro _,00 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro,00 - di cui altre Risorse Euro ,29 (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _,00 Totale Macrovoci di spesa Euro ,29 Comprensive di spese di gestione 1.11 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio Il servizio sarà svolto dagli operatori addetti al segretariato sociale e dall ufficio di Piano 1.12 Indicatori previsti per la valutazione del Progetto Nr richieste contributi a sostegno della natalità Nr. Richieste soddisfatte 24

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27 AREA MINORI PREMESSA Da un analisi attenta effettuata sui minori si è riscontrato che molti interventi sono rivolti ad attività ricreative e di socializzazione extrascolastiche, mentre risultano essere carenti gli interventi riconducibili alla soddisfazione di bisogni primari, pertanto si rende necessario garantire interventi ed attività finalizzati al sostegno educativo, formativo- scolastico in forma continuativa, orientati alla costruzione di un processo di autonomia lavorativa. A tale scopo si sono individuate le seguenti priorità: a) Equipe integrata per Adozione ha come compito quello della formazione, valutazione e validazione delle coppie che intendono intraprendere il percorso dell adozione; b) Educativa Domiciliare Assistenza Domiciliare Territoriale che ha come obiettivo la realizzazione di interventi di tutela del minore. Il servizio di Educativa Domiciliare viene svolto mediante l attivazione di progetti finalizzati all utilizzo di operatori, formati, a supporto dei nuclei familiari con minori che presentano difficoltà di tipo relazionale culturale, preposti a facilitare i rapporti tra genitori e figli; c) Centro Diurno Socio Educativo per Minori che ha come obiettivo la realizzazione di una rete di servizi tesa al supporto educativo scolastico dei minori. Quindi si rende necessario l attivazione dei servizi con personale qualificato atto a garantire un valido supporto alle famiglie durante le ore pomeridiane per lo svolgimento dei compiti scolastici ed attività extrascolastiche, in particolar modo in presenza di problematiche sociofamiliari. Di conseguenza la necessità di favorire l accesso ai servizi mediante il potenziamento del servizio di Trasporto Sociale; d) Equipe integrata per l abuso ed il maltrattamento svolge specifici compiti di presa in carico e trattamento multidisciplinari delle situazioni di maltramento ed abuso, elaborando progetti personalizzati; e) Contrasto all abuso e maltrattamento ha come obiettivo principale la prevenzione dei casi d abuso e maltrattamento in tutte le sue forme, estese anche alle donne vittime dell abuso e maltrattamento ed ai soggetti deboli in generale. Risultano fondamentali le attività di sensibilizzazione, informazione e promozione dei diritti e la presa in carico individualizzata dei casi. 27

28 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann. X III ann. 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: EQUIPE INTEGRATA PER LA GESTIONE IN MATERIA DI ADOZIONE E AFFIDAMENTO Area prioritaria di intervento: MINORI - Azione di sistema: SERVIZIO SOCIALE COMUNALE ASL - TRIBUNALE PER I MINORENNNI- Numero progressivo Progetto: Soggetto titolare 4 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE NR.4 SOGGETTO GESTORE: COMUNE CAPOFILA MESAGNE 1.3 Modalità di gestione dell intervento/servizio X gestione in economia : per l attività del servizio ci si avvale della figura di un assistente sociale in servizio presso i Comuni dell Ambito, un assistente sociale e uno psicologo nominati dall ASL. gestione diretta con affidamento a terzi (si rimanda alle disposizioni contenute nel regolamento unico per l affidamento di servizi sociali a soggetti terzi) delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale 4 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 28

29 Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione (specificare ) 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento GESTIONE DIRETTA: Il servizio sarà attuato con la costituzione di un equipè che avrà sede presso l Ufficio di Piano 1.5 Obiettivi dell intervento/servizio Costituire un equipè integrata, tra diversi servizi territoriali, che svolga specifici compiti di d informazione, formazione, valutazione e sostegno alle coppie che intraprendono il percorso dell adozione nazionale ed internazionale e dell affido. 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) RISULTATI QUANTITATIVI Nr. minori affidati in strutture residenziali Nr.minori affidati a famiglie Nr. Adozioni Nr. Adozioni internazionali RISULTATI QUALITATIVI Omogeneizzazione degli interventi a sostegno del percorso adottivo e/o dell affido con l utilizzo di strategie operative comuni; Realizzazione di progetti rivolti alla riduzione dell abbandono, alla deistituzionalizzazione dei minori attraverso aiuti alle famiglie d origine, affidamenti familiari, adozioni nazionali. 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro (specificare) stima utenti/casi seguiti per anno N.B. trattandosi di un serviziodi nuova istituzione non è possibile stimare il numero dei casi seguiti nell anno. 29

30 1.8 Principali attività previste Gli incontri dell equipè saranno finalizzati a : Svolgere funzioni di promozione nella comunità locale, contribuendo a creare una cultura dell affidamento e dell adozione, anche attraverso percorsi di sensibilizzazione e pubblicizzazione; Accogliere e predisporre la conoscenza delle persone che si avvicinano all affido ed all adozione attraverso percorsi di informazione e formazione; Sostenere e seguire le famiglie affidatarie e adottanti prima durante e dopo la loro scelta, condividendo momenti di verifica; Costruire gestire ed aggiornare la banca dati delle famiglie disponibili all adozione e dell affidamento; Formulare proposte formative per l autoformazione e metodologie comuni di lavoro. 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio BIENNALE 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro 6.000,00 - di cui Risorse FNPS Euro 2.795,60 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro 645,20 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro 559,20 - di cui altre Risorse Euro 2.000,00 (risorse ASL) (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _,00 Totale Macrovoci di spesa Euro 6.000,00 Comprensive di spese di gestione 1.11 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio L equipè sarà costituita da: nr. 1 assistente sociale dei comuni dell Ambito; nr.1 assistente sociale dell AUSL; nr. 1 psicologo dell AUSL; 1.12 Indicatori previsti per la valutazione del Progetto GLI INDICATORI UTILI ALLA RILETTURA E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO OFFERTO INDICATORI DI RISULTATO 30

31 La verifica delle azioni svolte avverrà a cadenza periodica e terrà conto di : congruenza tra attività realizzate ed obiettivi di risultato; grado di raggiungimento del target; n. soggetti che aderiscono all iniziativa; n. incontri di gruppi di lavoro; presenza di un piano di intervento condiviso, che contenga : obiettivi, tempi e responsabilità di lavoro; n. soggetti che aderiscono all iniziativa; n. famiglie formate all adozione e l affidamento; grado di soddisfazione delle famiglie che hanno concluso il percorso adottivo e dell affidamento; n. di inserimenti positivi di minori adottati e affidati. ************************************* 31

32 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann. X III ann. 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: EDUCATIVA DOMICILIARE (ADT) Area prioritaria di intervento: MINORI Azione di sistema: SERVIZIO SOCIALE COMUNALE CONSULTORIO FAMILARE- TRIBUNALE PER I MINORENNI- ISTITUZIONE SCOLASTICA Numero progressivo Progetto: Soggetto titolare 5 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE N 4 SOGGETTO GESTORE: AMBITO TERRITORIALE N Modalità di gestione dell intervento/servizio gestione in economia (specificare Comune) X gestione diretta con affidamento a terzi (si rimanda alle disposizioni contenute nel regolamento unico per l affidamento di servizi sociali a soggetti terzi) delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale Azienda Pubblica di Servizi alle persone Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 32

33 titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione (specificare ) 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento I soggetti individuati dall art. 21 e seguenti del Regolamento Regionale nr. 4 del 22/01/ Obiettivi dell intervento/servizio Il Servizio di educativa domiciliare effettua interventi di natura Sociale ed educativa che vengono assicurati presso il domicilio dei nuclei familiari con minori in grave svantaggio socio-educativo, relazionale e culturale, i cui genitori necessitano di aiuto e di supporto nello svolgimento e nello sviluppo delle competenze educative. Tali prestazioni si caratterizzano sia in senso preventivo a favore del minore, sia in termini di sostegno diretto allo stesso ed alla famiglia al fine di salvaguardare e migliorare la qualità del rapporto tra genitori e figli. Il servizio di Educativa Domiciliare persegue i seguenti obiettivi: migliorare le relazioni all interno del nucleo familiare; promuovere un processo di cambiamento reale della famiglia; concorrere a rendere autonomo il nucleo familiare; favorire l integrazione e la socializzazione dei bambini nel proprio ambiente di vita, attraverso l accesso alle strutture educative presenti sul territorio (oratorio, centro d aggregazione giovanile, strutture sportive); raggiungere un positivo inserimento nell ambiente scolastico anche mediante un aiuto nello svolgimento dei compiti; sostenere il nucleo familiare, soprattutto in presenza di bambini portatori di handicap. 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) POPOLAZIONE MINORILE DELL AMBITO N 4 AL FASCIA D ETA DA O a 17 ANNI N NUCLEI FAMILIARI DELL AMBITO N 4 AL N

34 RISULTATI QUALITATIVI ATTESI: valorizzazione e rafforzamento delle competenze genitoriali all interno della famiglia; riduzione dello stato di disagio del contesto familiare; riduzione dell istituzionalizzazione del minore. 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza stima utenti/casi seguiti per anno Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro (specificare) Trattandosi di servizio di nuova istituzione non è possibile stimare l utenza. 1.8 Principali attività previste Le principali aree d intervento possono essere suddivise in : - area di sostegno alla famiglia: osservazione delle dinamiche intra-familiari, mediazione del rapporto genitori-figli, stimolo nell acquisizione di nuovi modelli educativi, creazione e/o miglioramento dei rapporti tra servizi istituzionali e famiglia; - area di sostegno rivolte al bambino: promozione dell autonomia nelle attività quotidiane, educazione alla socializzazione, sostegno nelle materie scolastiche, stimolazione delle abilità tecnico-pratiche. Nello specifico, le attività di educativa domiciliare rivolte alla famiglia e ai minori si concretizzano nelle seguenti azioni: - INTERVENTI DI SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE - ATTIVITÁ PSICO/SOCIALI E DI SOSTEGNO TERAPEUTICO - INSERIMENTI IN STRUTTURE TERRITORIALI - SOSTEGNO ALLA QUOTIDIANITA - SOSTEGNO EDUCATIVO 34

35 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio BIENNALE 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro ,06 - di cui Risorse FNPS Euro ,44 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro ,68 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro ,94 - di cui altre Risorse Euro _,00 (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _,00 Totale Macrovoci di spesa Euro ,06 Comprensive di spese di gestione 1.11 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio Operatori suddivisi secondo le seguenti categorie professionali: Assistente sociale Educatore professionale Assistenti domiciliari 1.12 Indicatori previsti per la valutazione del Progetto Indicatori dei tempi assistenziali -tempo intercorso tra segnalazione e predisposizione dei progetti individuali -N minori assistiti / N di accessi; Indicatori di attività (rapporto domanda offerta): -N segnalazioni / N soggetti presi in carico Indicatori di produttività: -N personale per qualifica professionale / N minori assistiti *********************************** 35

36 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann.x III ann. 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: CENTRI DIURNI SOCIO- EDUCATIVI Area prioritaria di intervento: MINORI Azione di sistema: SERVIZIO SOCIALE COMUNALE- CONSULTORIO FAMILIARE- TRIBUNALE PER I MINORENNNI- ISTITUZIONE SCOLASTICA Numero progressivo Progetto: Soggetto titolare 6 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE N.4 SOGGETTO GESTORE: COMUNI ASSOCIATI SUDDIVISI IN DUE AREE: AREA NORD:COMUNE CAPOFILA: MESAGNE, LATIANO, TORRE S.S., ERCHIE; AREA SUD: COMUNE CAPOFILA S. PIETRO V.CO, SAN DONACI, SAN PANCRAZIO, TORCHIAROLO, CELLINO S.M. 1.3 Modalità di gestione dell intervento/servizio gestione in economia (specificare Comune) x gestione diretta con affidamento a terzi (si rimanda alle disposizioni contenute nel regolamento unico per l affidamento di servizi sociali a soggetti terzi) delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale 6 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 36

37 Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione (specificare ) 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento I soggetti individuati dall art. 21 e seguenti del Regolamento Regionale nr. 4 del 22/01/ Obiettivi dell intervento/servizio - prevenzione del disagio minorile; - recupero dei minori con problemi di socializzazione o esposti al rischio di emarginazione e di devianza; - evitare l istituzionalizzazione e consentire la deistituzionalizzazione; - creare uno spazio per l utilizzo finalizzato del tempo libero; - ridurre l evasione scolastica e potenziare i progetti integrati per la lotta alla dispersione scolastica e per il supporto agli studenti con difficolta di apprendimento; - fornire conoscenze, risorse, supporto educativo sia nell elaborazione delle motivazioni, degli interessi necessari per l inserimento nel mondo del lavoro, sia nell apprendimento delle norme e delle capacita comportamentali utili per l inserimento lavorativo nonche nell acquisizione di competenze artigianali di base; - favorire l accesso dei minori ai servizi. 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) POPOLAZIONE MINORILE DELL AMBITO N.04 AL 31/12/2003- FASCIA DI ETA DA 6 A 18 ANNI: n RISULTATI QUALITATIVI ATTESI : - ridurre l istituzionalizzazione del minore; - agevolare la deistituzionalizzazione del minore; - ridurre l evasione scolastica; - inserimento lavorativo minori. 37

38 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza stima utenti/casi seguiti per anno Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro: I potenziali utenti,fruitori dei servizi, sono i minori residenti nell ambito territoriale n Principali attività previste - Attivita ludico-espressive; - attivita di sostegno scolastico; - attivita sportive; - attivita culturali; - attivita di informazione e orientamento per migliorare l accesso alle risorseservizi opportunita territoriali; - campus estivo; - somministrazione pasti in relazione agli orari di apertura; - inserimento in laboratori, imprese o ditte artigiane dei minori adolescenti disorientati sulle scelte future; - trasporto sociale. 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio BIENNALE 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro ,12 - di cui Risorse FNPS Euro ,30 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro ,37 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro ,45 - di cui altre Risorse Euro _,00 (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti 38

39 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _,00 Totale Macrovoci di spesa Euro ,12 Comprensive di spese di gestione 1.11 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio - Assistente sociale quale coordinatore responsabile; - educatori in rapporto di almeno 01 per ogni 10 minori; - figure professionali funzionali alla realizzazione delle attività programmate; - autista; - ausiliari Indicatori previsti per la valutazione del Progetto GLI INDICATORI UTILI ALLA RILETTURA E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO OFFERTO INDICATORI DI RISULTATO Efficacia; Accessibilità; Equità; Efficienza. INDICATORI DI PROCESSO dati quantitativi: numero dei partecipanti divisi per età, sesso, attività, ; risorse impiegate: umane e strumentali; tempi; realizzazioni: manifestazioni, feste, spettacoli,... Le verifiche saranno periodiche. ********************* 39

40 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann. X III ann. 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: EQUIPE INTEGRATA LOTTA ALL ABUSO ED AL MALTRATTAMENTO Area prioritaria di intervento: MINORI - Azione di sistema: SERVIZIO SOCIALE COMUNALE ASL - TRIBUNALE PER I MINORENNNI- ISTITUZIONI SCOLASTICHE Numero progressivo Progetto: Soggetto titolare 7 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO SOGGETTO GESTORE: AMBITO 1.3 Modalità di gestione dell intervento/servizio X gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi (si rimanda alle disposizioni contenute nel regolamento unico per l affidamento di servizi sociali a soggetti terzi) delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione (specificare ) 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento GESTIONE DIRETTA: Il servizio sarà attuato con la costituzione di un equipè che avrà sede presso l Ufficio di Piano 7 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 40

41 1.5 Obiettivi dell intervento/servizio Costituire un equipè integrata, tra diversi servizi territoriali, che svolga specifici compiti di valutazionevalidazione, di presa in carico e di trattamento multidisciplinare e multiprofessioinale delle situazioni di maltrattamento/abuso, elaborando un progetto di aiuto e di sostegno al minore vittima di violenza. 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) RISULTATI QUANTITATIVI Nr. minori segnalati Nr.minori presi in carico Nr. Famiglie seguite RISULTATI QUALITATIVI Definizione degli indicatori per la valutazione degli indicatori di abuso e maltrattamento; Presenza di progetti educativi che salvaguardino i bisogni di socializzazione dei minori con il proprio ambiente naturale e con il territorio di appartenenza; Rafforzamento delle competenze specifiche, volte a proteggere i minori e riparare il danno provocato al fine di prevenire e contenere le conseguenze a lungo termine. 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza stima utenti/casi seguiti per anno Famiglie 30 Coppie Minori 50 Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro (specificare) 1.8 Principali attività previste Gli incontri dell equipè saranno finalizzati a : Promozione di campagne di sensibilizzazione finalizzate alla prevenzione dell abuso e dei maltrattamenti familiari; Valutazione delle capacità genitoriali; Interventi educativi e riabilitativi ; Osservazione e monitoraggio del fenomeno di abuso e maltrattamento; Interventi di rete per l integrazione tra istituzioni e discipline. 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio BIENNALE 41

42 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro 5.537,50 - di cui Risorse FNPS Euro 2.558,54 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro 616,09 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro 499,04 - di cui altre Risorse Euro 1.863,83 (Risorse ASL) (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _,00 Totale Macrovoci di spesa Euro 5.537,50 Comprensive di spese di gestione 1.11 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio L equipè sarà costituita da: nr. 1 assistente sociale dei comuni dell Ambito; nr.1 assistente sociale dell AUSL; nr.1 psicologo dell AUSL; nr.1 Assistente sociale del Servizio Sociale Distrettuale del Ministero di Grazia e Giustizia Indicatori previsti per la valutazione del Progetto GLI INDICATORI UTILI ALLA RILETTURA E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO OFFERTO INDICATORI DI RISULTATO La verifica delle azione svolte avverrà a cadenza periodica e terrà conto di : congruenza tra attività realizzate ed obiettivi di risultato; n. incontri gruppo di lavoro; n. soggetti che aderiscono all iniziativa; n. partecipazione delle famiglie alla redazione dei progetti riabilitativi; tempo impegnato tra segnalazione e presa in carico del caso; tempo impiegato nei provvedimenti di urgenza tra la segnalazione ed il provvedimento. ************************************** 42

43 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann.x III ann. 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: CONTRASTO ALL ABUSO E AL MALTRATTAMENTO / INFORMAZIONE- SENSIBILIZZAZIONE ED ACCOGLIENZA Area prioritaria di intervento: MINORI Azione di sistema: SERVIZIO SOCIALE COMUNALE E CONSULTORIALE, ISTITUZIONE SCOLASTICA, TRIBUNALE PER I MINORI, MEDICINA DI BASE, USSM, FORZE DELL ORDINE, PERSONALE SANITARIO DEL PRONTO SOCCORSO OSPEDALIERO. Numero progressivo Progetto: Soggetto titolare 8 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE N 4 SOGGETTO GESTORE: AMBITO TERRITORIALE N 4 PRESSO IL COMUNE CAPOFILA 1.3 Modalità di gestione dell intervento/servizio gestione in economia (specificare Comune) x gestione diretta con affidamento a terzi (si rimanda alle disposizioni contenute nel regolamento unico per l affidamento di servizi sociali a soggetti terzi) delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione (specificare ) 43

44 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento I soggetti individuati dall art. 21 e seguenti del Regolamento Regionale nr. 4 del 22/01/ Obiettivi dell intervento/servizio Il Consiglio d Europa dell 81 e l O.M.S. del 99 definiscono come abuso tutte le forme di cattiva cura fisica e affettiva, di abusi sessuali, di trascuratezza, e di sfruttamento commerciale che comportano un pregiudizio reale o potenziale per la salute del bambino, la sua sopravvivenza, il suo sviluppo o la sua dignità nel contesto di una relazione di responsabilità, di fiducia o di potere. La complessità del problema e degli interventi da attivare richiede una sensibilizzazione diffusa ed il coinvolgimento di tutte le risorse del territorio, sia pubbliche che private, al fine di realizzare un efficace prevenzione ed una rete funzionale agli interventi di protezione e di cura. La prevenzione dei casi di abuso e maltrattamento in tutte le sue forme, ed estesa anche alle donne vittime dell abuso e del maltrattamento ed ai soggetti deboli in generale, si articolerà secondo gli obiettivi di seguito esplicitati: 1. ai danni dei minori, delle donne e dei soggetti deboli; 2. predisposizione di metodologie di intervento per la presa in carico, integrate e condivise, per la tutela della salute psico-fisica dei soggetti presunte vittime dell abuso e del maltrattamento; 3. sensibilizzazione e formazione specifica sia degli operatori responsabili della tutela dei minori nei vari contesti istituzionali di riferimento sia dell opinione pubblica e della collettività in generale, al fine di fornire idonei strumenti che agevolino il riconoscimento del fenomeno. 4. Fornire una sede adeguata in cui sono garantite le necessarie competenze multidisciplinari e strumentazioni per il trattamento delle vittime dell abuso e/o maltrattamento 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) - Popolazione minorile dell ambito n.04 al 31/12/2003 (fascia di età da 0 a 17 anni): n ; - Nuclei familiari: n ; - Popolazione totale dell Ambito Territoriale n 4: n di cui n uomini e n donne; Risultati quantitativi: - Interventi di informazione e sensibilizzazione - Presa in a carico di abuso e maltrattamento - N. consulenze - N. interventi terapeutici - N. vittime reinserite in famiglia Risultati qualitativi: - Consapevolezza sulla consistenza e sulle caratteristiche del fenomeno; - Rilevazione e lettura degli indicatori dell abuso e del maltrattamento; - Capacità di accoglienza delle vittime dell abuso nonché capacità delle sue comunicazioni verbali e non verbali. 44

45 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza stima utenti/casi seguiti per anno Famiglie Coppie Minori nr. 62 Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro (specificare) 1.8 Principali attività previste 1. predisposizione di metodologie di intervento, integrate e condivise, tese alla presa in carico e alla tutela della salute psico-fisica dei soggetti presunte vittime dell abuso e del maltrattamento avvalendosi, altresì, di strutture specialistiche del settore (Centri Antiviolenza). 2. sensibilizzazione e formazione specifica sia degli operatori responsabili della tutela dei minori e dei soggetti fragili nei vari contesti istituzionali di riferimento che dell opinione pubblica e della collettività in generale. Quanto sopra al fine di fornire idonei strumenti che agevolino il riconoscimento del fenomeno affinché la famiglia e gli utenti possano essere educati alla domanda di servizi qualitativamente più adeguati. 3. Accoglienza presso strutture idonee per il trattamento dell abuso e del maltrattamento. 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio BIENNALE 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro ,96 - di cui Risorse FNPS Euro ,47 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro ,45 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro ,04 - di cui altre Risorse Euro,00 (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _,00 Totale Macrovoci di spesa Euro ,96 Comprensive di spese di gestione 45

46 1.11 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio - Figure specialistiche presenti nei servizi AUSL, AMBITO, TRIBUNALE ORDINARIO e dei MINORI; - Consulenti specialisti da individuare Indicatori previsti per la valutazione del Progetto La valutazione rispetto agli interventi di informazione e sensibilizzazione, prevede una verifica di processo ed una di risultato che terrà conto : - della congruenza tra attività realizzate ed obiettivi di risultato; - nr. incontri di formazione; - nr. di formatori; - nr. di figure professionali formate; La valutazione rispetto agli interventi di accoglienza, prevede un attività di monitoraggio e di verifica che terrà conto : - Della congruenza tra attività realizzate e obiettivi di risultato; - Nr.incontri gruppi di lavoro; - Nr. figure professionali coinvolte; - Nr. partecipazione delle famiglie alla redazione dei progetti riabilitativi; - Nr. progetti personalizzati; - Nr. reinserimenti familiari; - Nr. incontri con l equipè territoriale. ************************* 46

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50 AREA ANZIANI PREMESSA Il fenomeno dell invecchiamento della popolazione è sempre più rilevante. In alcuni casi, ciò, può rappresentare una forma di disagio ed emarginazione territoriale, dovuto soprattutto alla presenza di determinati fattori di precarietà come il reddito basso, la solitudine, le abitazioni prive di moderni confort. Per questo motivo si intendono attivare interventi in favore dell anziano che mirino al mantenimento delle stesso nel proprio contesto sociale garantendo adeguate forme di assistenza sociosanitaria nel contesto familiare, nonché il reperimento di risorse destinate al soddisfacimento di esigenze ricreative e socializzanti. Ciò premesso si intendono attivare ed ottimizzare i seguenti servizi: a) Assistenza Domiciliare Integrata e Assistenza Domiciliare Territoriale che hanno come obiettivo il mantenimento dell anziano nel proprio domicilio. Il servizio è rivolto all anziano che si trova in condizioni di autonomia ridotta o compromessa, per il quale vengono garantite prestazioni sociali (pulizia della casa, disbrigo pratiche e somminisatrazione pasti) e sanitarie (mediche, infermieristiche e riabilitative); b) Telesoccorso, Teleassistenza che hanno come obiettivo il favorire l autonomia dell anziano e l accesso ai servizi. Il servizio è rivolto agli anziani che versano in stato di immobilità o non completamente autosufficienti; 50

51 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann. X III ann. 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: ASSISTENZA DOMICILIARE TERRITORIALE (A. D. T.) Area prioritaria di intervento: ANZIANI Azione di sistema: SERVIZIO SOCIALE COMUNALE Numero progressivo Progetto: Soggetto titolare 9 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE N 4 SOGGETTO GESTORE: : AMBITO TERRITORIALE N Modalità di gestione dell intervento/servizio gestione in economia (specificare Comune) x gestione diretta con affidamento a terzi delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione (specificare ) 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento 9 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 51

52 Il servizio di A. D. T. deve articolarsi territorialmente in maniera da garantire la massima fruibilità da parte di tutti i cittadini, garantendo in ogni caso la presenza del Servizio nei singoli Comuni dell ambito. I soggetti individuati dall art. 21 e seguenti del Regolamento Regionale nr. 4 del 22/01/ Obiettivi dell intervento/servizio Il servizio di A. D. T. mira a perseguire i seguenti obiettivi: Favorire la permanenza dell anziano nel proprio ambiente di vita sociale e familiare;. L abbattimento del fenomeno del ricovero improprio, favorendo anche le dimissioni precoci in collaborazione con le famiglie; Consentire una soddisfacente vita di relazione attraverso un complesso di prestazioni socio assistenziali; Aiuto alla persona nello svolgimento delle normali attività quotidiane; Prestazioni di aiuto alle famiglie che assumono compiti di accoglienza e di cura di anziani in difficoltà; Recuperare il piacere e l orgoglio di vivere la propria età sfruttando al massimo le autonomie residue. 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) Non è stato possibile, al momento, predisporre la stima dei risultati attesi secondo l allegato B del Piano Regionale. A titolo informativo si indicano i seguenti dati. Popolazione totale dell Ambito Territoriale N 4 al 31/12/ Popolazione anzian ultra 65enne al 31/12/ Permanenza dell anziano nel proprio ambiente di vita sociale e familiare; Ridurre il ricovero dell anziano; Agevolare la deistituzionalizzazione dell anziano. 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza stima utenti/casi seguiti per anno Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani 151 (9 COMUNI) Persone con disabilità Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro (specificare) 52

53 1.8 Principali attività previste Il presente Servizio è destinato ad anziani che versano in condizioni di marginalità sociale determinate da disagio socio economico, o del tutto privi di supporto familiare. Pertanto detto Servizio è orientato al solo supporto socio assistenziale e procederà attraverso: Prestazioni di aiuto domestico atti a favorire o conservare l autosufficienza dell anziano individuabili: Pulizia ambienti, rifacimento letto, riordino indumenti, lavatura, stiratura biancheria e rammendo; Acquisti generi alimentari, vestiario,ecc, nei casi in cui l anziano sia impossibilitato a farlo personalmente; Preparazione dei pasti nei casi in cui l anziano sia impossibilitato a farlo personalmente; Disbrigo pratiche o commissioni nei casi in cui l anziano sia impossibilitato a farlo personalmente; Prestazioni di aiuto alla persona mediante interventi di: igiene della persona, vestizione e vestizione, assunzione dei pasti, aiuto alla deambulazione, vigilanza; Assistenza sociale, sostegno psico sociale; Interventi di valutazione globale al bisogno; Predisposizione di un piano di assistenza individualizzato e presa in carico dell utenza;. Assistenza economica, Le modalità di erogazione, l entità dei contributi e la tipologia dei contributi disponibili sono definiti in un apposito regolamento di accesso comunale o intercomunale. 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio BIENNALE 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro ,66 - di cui Risorse FNPS Euro ,09 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro ,82 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro ,75 - di cui altre Risorse Euro _,00 (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _,00 Totale Macrovoci di spesa Euro ,66 Comprensive di spese di gestione 1.11 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio Assistente sociale Operatori socio-assistenziali Volontari 53

54 1.12 Indicatori previsti per la valutazione del Progetto Verifiche e controlli sugli esiti e sulle qualità delle prestazioni sono indispensabili per: 1. Fondare la presa in carico sulla verifica di criteri di eleggibilità predefiniti ed uniformi; 2. Realizzare eventuali modifiche del piano assistenziale in base all evoluzione delle condizioni e del fabbisogno del soggetto da assistere. Per un riscontro sulla qualità e sull efficacia si prevede la realizzazione di : Un sistema informativo appropriato; Il monitoraggio sull efficacia e sull efficienza degli interventi domiciliari, coinvolgendo anche l utente ed il suo nucleo familiare, in base ai seguenti indicatori: Indicatori dei tempi assistenziali Tempo intercorso tra segnalazione e presa in carico dei soggetti. n nuclei assistiti/n di accessi di prestazioni socio-educative Indicatori di attività (rapporto domanda-offerta) n segnalazioni/n soggetti presi in carico n giorni di assistenza erogati/ n nuclei assistiti Indicatori di produttività ed efficienza organizzativa: n personale per qualifica professionale/n casi assistiti n personale per qualifica professionale/n soggetti presi in carico e n stimato di utenti ********************************* 54

55 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann. X III ann. 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: INTEGRAZIONE TRA INTERVENTI SANITARI E SOCIALI (A.D.I.) Area prioritaria di intervento: ANZIANI- DISABILI Azione di sistema: INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA Numero progressivo Progetto: Soggetto titolare 10 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE N 4 SOGGETTO GESTORE: AMBITO TERRITORIALE N Modalità di gestione dell intervento/servizio gestione in economia (specificare Comune) X gestione diretta con affidamento a terzi delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione (specificare ) 10 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 55

56 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento I soggetti individuati dall art. 21 e seguenti del Regolamento Regionale nr. 4 del 22/01/ Obiettivi dell intervento/servizio Il modello di assistenza a domicilio proposto prevede che vengano erogati livelli diversi di intensità di cure sanitarie e sociali in relazione alla complessità dei bisogni assistenziali espressi dalle persone. I livelli sono individuati grazie ad una valutazione multidimensionale e multidisciplinare condotta attraverso l utilizzo di strumenti standardizzati, finalizzati ad esaminare in modo omogeneo le specifiche aree funzionali e ad identificare i bisogni assistenziali sanitari e sociali della persona. ADI a bassa intensità di assistenza domiciliare, rivolto a soggetti non autosufficienti affetti da patologie croniche in buon compenso globale. Questo livello è caratterizzato da una bassa intensità sanitaria, ma correlato con una elevata intensità e complessità di interventi socio assistenziali. La durata della presa in carico è di tempo medio lungo e prevede: assistenza socio assistenziale con gradi diversi di intensità fino ad una frequenza giornaliera; monitoraggio da parte del Medico di medicina generale del quadro clinico di tipo periodico; coordinamento del progetto individuale e relativo piano di intervento da parte dell assistente sociale. La gestione a livello distrettuale del suddetto intervento è a diretta responsabilità dell Ambito, che attraverso il Servizio Sociale di base e il Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata garantisce l attività rivolta a questa tipologia di bisogni. L accesso avviene su richiesta diretta della persona o della famiglia o da altri soggetti interessati per conto dell utente. ADI a media intensità di assistenza domiciliare, rivolto a pazienti multiproblematici affetti da patologie croniche in labile compenso. Questo livello è caratterizzato da una media intensità sanitaria per un periodo medio lungo con presenza del Medico di medicina generale e infermieri professionali; sono previsti accessi medici settimanali, interventi infermieristici plurisettimanali,consulenze specialistiche. La durata della presa in carico è di tempo medio lungo e prevede: un programma assistenziale personalizzato multidisciplinare con assistenza sanitaria di diversa intensità fino ad una frequenza settimanale o plurisettimanale del Medico di medicina generale; assistenza infermieristica e/o riabilitativa per uno o due accessi alla settimana; consulenze specialistiche; tutela familiare e socio-assistenziale intensa; coordinamento del progetto individuale e relativo piano di intervento. La gestione a livello distrettuale del suddetto intervento è definita da apposito protocollo d intesa da stipularsi tra l Azienda USL BR/1 e l Ambito Territoriale n 4. L accesso avviene su richiesta diretta della persona o della famiglia, del Medico di medicina generale, da parte di reparti ospedalieri (dimissioni protette). ADI ad alta intensità di assistenza domiciliare rivolto a: soggetti affetti da patologie croniche evolutive (neoplasie, AIDS, malattie neurologiche) nel loro ultimo periodo di vita, Pazienti critici (stato di coma, nutrizione artificiale, ) Questo livello è caratterizzato da una alta intensità sanitaria e socio assistenziale per un periodo medio lungo con presenza del Medico di medicina generale, infermieri professionali, operatori socio assistenziali e, quando richiesto, assistente sociale. La durata della presa in carico è di tempo lungo e prevede: assistenza sanitaria di diversa intensità fino ad una frequenza plurisettimanale del Medico di medicina generale; assistenza infermieristica per diversi accessi alla settimana; consulenze specialistiche; attività socio assistenziale fino ad una frequenza giornaliera; 56

57 coordinamento del progetto individuale e relativo piano di intervento da parte del Medico responsabile del caso. La gestione a livello distrettuale del suddetto intervento è definita da apposito protocollo d intesa da stipularsi tra l Azienda USL BR/1 e l Ambito Territoriale n 4. L accesso avviene su richiesta del Medico di medicina generale, dei reparti ospedalieri e della persona o suoi familiari, da altri soggetti interessati per conto dell utente. 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) Il Servizio ADI è rivolto principalmente alla limitazione del fenomeno dell istituzionalizzazione delle persone anziane, pertanto gli indicatori da valutare riguarderanno il contenimento dei ricoveri in strutture protette. I risultati attesi dal punto di vista qualitativo sono: ottimizzazione dell intervento globale, preventivo, curativo e riabilitativo; riabilitazione immediata per facilitare il recupero funzionale dell individuo; identificazione e soddisfacimento dei bisogni inespressi degli utenti; informazione sanitaria. 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza stima utenti/casi seguiti per anno Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani n. 541 ( 9 Comuni) Persone con disabilità n. 170 ( 9 Comuni) Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Popolazione anziana ultrasessantacinquenne al 31/12/ Principali attività previste L A.D.I., strutturata come servizio che adotta prassi operative integrate e condivise tra i Comuni dell Ambito Territoriale n 4 e l ASL BR/1, riveste importanza prioritaria nell offerta dei servizi predisposti in questa 1^ fase di attuazione del Piano Sociale di Zona. La P.U.A., che dovrà necessariamente diventare il punto unico di accesso dell ADI, si presenterà come una struttura di snodo dell offerta di servizi alla persona. Finalità di questa porta socio-sanitaria sarà quella di favorire: trasparenza in ordine ai percorsi possibili di esercizio dei diritti; unitarietà dell accesso ai servizi ( semplificazione e potenziamento della capacità/possibilità di scelta); funzioni di filtro ed orientamento della domanda; presa in carico dell utenza ed attuazione dei progetti individualizzati. La valutazione multidimensionale dell utente e del suo contesto familiare che tenga conto, con approccio olistico, di tutti gli aspetti: clinico, di autonomia funzionale, psicologico, socio-economico, ambientale, relazionale, in particolare rivolto ai casi che necessitano di assistenza domiciliare di media e alta intensità, comporterà: - La pianificazione e coordinamento di tutti gli interventi domiciliari da parte dell U.V.M.; - Un Piano di Intervento Personalizzato, da sviluppare presso il Centro di Assistenza Domiciliare (C.A.D.) distrettuale, congiuntamente ai Comuni e al Terzo Settore; 57

58 La codifica di tutte le procedure e di tutti i protocolli porterà alla realizzazione della: INTEGRAZIONE TRA INTERVENTI SANITARI: Assistenza medica Assistenza medico-specialistica Assistenza infermieristica Assistenza riabilitativa ED INTERVENTI SOCIO-ASSISTENZIALI: Assistenza sociale Assistenza domestica Assistenza abitativa Assistenza economica Supporto psicologico 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio Il servizio A.D.I. sarà effettuato da febbraio 2007 ed avrà la durata di due anni Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro ,27 - di cui Risorse FNPS Euro ,24 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro ,05 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro ,24 - di cui altre Risorse Euro ,74 (Risorse AUSL) (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro (l importo totale di ,27 prevede la quota di euro ,48, da far ricadere nel fondo destinato all area anziani e la quota di euro ,58, da far ricadere nel fondo destinato all area disabili + la quota di compartecipazione Asl ammontante al 50% di ,48 pari ad ,74) - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _,00 Totale Macrovoci di spesa Euro ,27 Comprensive di spese di gestione 1.10 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio Operatori dei Comuni, dell ASL e del Terzo Settore secondo le seguenti categorie professionali: Assistenti sociali Amministrativi Volontari Altre figure: (Medico del distretto, MMG, PLS, Medici Specialisti, Psicologi, Infermieri, Terapisti della Riabilitazione - Operatori di base e socio-sanitari) 1.12 Indicatori previsti per la valutazione del Progetto Prendendo in considerazione gli indicatori del punto 1.6, i risultati reali del progetto saranno valutati attraverso l effettiva riduzione dei dati relativi ai ricoveri in istituto ed in strutture ospedaliere. ************************* 58

59 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann. X III ann. 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: TELESOCCORSO E TELEASSISTENZA Area prioritaria di intervento: ANZIANI. Azione di sistema: SERVIZIO SOCIALE COMUNALE SERVIZIO DI PROTEZIONE CIVILE Numero progressivo Progetto: Soggetto titolare 11 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SERVIZIO DI TELESOCCORSO E TELEASSISTENZA SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE N 4 SOGGETTO GESTORE: AMBITO TERRITORIALE N Modalità di gestione dell intervento/servizio gestione in economia (specificare Comune) x gestione diretta con affidamento a terzi delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione (specificare ) 11 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 59

60 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento I soggetti individuati dall art. 21 e seguenti del Regolamento Regionale nr. 4 del 22/01/ Obiettivi dell intervento/servizio Il servizio di telesoccorso e teleassistenza ha il fine di limitare la condizione di isolamento nella quale possono trovarsi anziani in situazione di difficoltà, per situazione di disagio ambientale e socio economiche e/o per precarie condizioni di salute. Pertanto detto servizio persegue le seguenti finalità. Dare una risposta immediata alle necessità dell utente da parte di operatori addetti al centro operativo; Attivazione di interventi finalizzati alla risoluzione del problema; Intervento immediato presso strutture sanitarie pubbliche; Monitoraggio e controllo della situazione psico - fisica degli utenti in carico; 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) 1. Miglioramento della qualità della vita della persona anziana. 2. Risposta alle necessita della persona anziana 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza stima utenti/casi seguiti per anno Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani n. 541 ( 9 comuni) Persone con disabilità n. 170 ( 9 comuni) Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro (specificare) 1.8 Principali attività previste Il servizio di telesoccorso e teleassistenza è rivolto ad anziani che versano in uno stato parziale o totale di immobilità e di solitudine. Esso deve offrire le seguenti prestazioni/interventi. a) Presenza e funzionamento della centrale di ascolto su tutto il territorio di competenza, in modo da assicurare la fruizione del servizio da parte delle persone aventi diritto; b) Controllo delle condizioni di salute della persona attraverso il contatto telefonico giornaliero; c) Accesso dell anziano al servizio di assistenza e telesoccorso presso qualsiasi domicilio in tutto il territorio dell ambito; d) Attività assistenziali e di sostegno; 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio BIENNALE 60

61 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro ,00 - di cui Risorse FNPS Euro ,61 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro ,59 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro ,80 - di cui altre Risorse Euro _,00 (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _,00 Totale Macrovoci di spesa Euro ,00 Comprensive di spese di gestione 1.12 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio Il servizio deve essere assicurato da operatori opportunamente formati e non da risponditori automatici 1.13 Indicatori previsti per la valutazione del Progetto N. domande pervenute N. richieste soddisfatte N. di allontanamenti evitati dal contesto familiare Tempo impiegato nei provvedimenti di urgenza tra la segnalazione ed il provvedimento. Congruenza tra attività realizzate ed obiettivi raggiunti. La valutazione verrà effettuata ogni sei mesi monitorando il numero degli anziani, relativamente al grado di soddisfacimento del loro inserimento sociale. ************************* 61

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64 AREA DISABILI PREMESSA La condizione del diversamente abile presuppone il dover affrontare problemi e difficoltà aggiuntivi a quelli di un normale percorso di crescita, necessitando del dovuto sostegno nei servizi di abilitazione/riabilitazione, nella scuola, nel lavoro e nell'utilizzo di tutte le opportunità che una positiva integrazione sociale può offrire loro. Quindi l obiettivo primario è quello della promozione dell integrazione sociale e del miglioramento della qualità della vita dei soggetti in situazioni di disabilità. Da ciò si sono evidenziate le seguenti priorità: a) Assistenza Domiciliare Integrata e Territoriale che ha come obiettivo quello di promuovere azioni e programmi di aiuto alla persona in un contesto di supporto familiare e di ridurre l istituzionalizzazione. Da ciò l attivazione di servizi di aiuto a soggetti in temporanea e/o permanente limitazione della propria autosufficienza e/o autonomia e di aiuto alle loro famiglie; b) Trasporto sociale ha come obiettivo principale quello della facilitazione del movimento dei disabili, permettendo l integrazione sociale attraverso il sostegno delle attività di interesse individuale, ed il raggiungimento dei luoghi di cura. Inoltre il contenimento del tempo di cura a carico della famiglia ed il superamento degli stati di isolamento sociale con sostegno di quelli psicodepressivi collegati alla marginalità sociale; c) Centro Diurno Socio-Riabilitativo e di Socializzazione il servizio è finalizzato al mantenimento e/o recupero dei livelli di autonomia della persona e al sostegno della famiglia. Inoltre tende a facilitare l integrazione e la socializzazione dei soggetti diversamenti abili, mediante lo svolgimento di attività socio-culturali e la partecipazione a soggiorni estivi; d) Orientamento, Formazione Inserimento lavorativo il servizio si esplicita attraverso tre tipi di intervento per cui gli obiettivi principali sono: consentire la conoscenza delle proprie propensioni personali; rafforzare e valorizzare le competenze professionali dei disabili attraverso percorsi di formazione delle aziende; individuare opportunità normative e finanziarie che regolano l accesso e la permanenza dei disabili nel mondo del lavoro; e) Assistenza Domiciliare Integrata che hanno come obiettivo il mantenimento del disabile nel proprio domicilio. Il servizio è rivolto ai soggetti che si trovano in condizioni di autonomia ridotta o compromessa, per il quale vengono garantite prestazioni sociali (pulizia della casa, disbrigo pratiche e somminisatrazione pasti) e sanitarie (mediche, infermieristiche e riabilitative); 64

65 f) Integrazione Scolastica ha come obiettivo primario quello di sostenere processi di integrazioni con azioni di affiancamento- assistenza c he riducano lo svantaggio cognitivo-funzionale superando le distanze dinamiche-relazionali. Il servizio è rivolto a quai soggetti ( Comuni, ASL, Istituzioni scolastiche) ognuno per quanto di propria competenza mediante interventi riabilitativi, trattamenti sanitari, interventi socio-assistenziali, completa presa in carico del soggetto disabile in età scolare; 65

66 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann. X III ann. 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: ASSISTENZA DOMICILIARE TERRITORIALE DISABILI (A.D.T.) Area prioritaria di intervento: DISABILI Azione di sistema: SERVIZIO SOCIALE COMUNALE Numero progressivo Progetto: Soggetto titolare 12 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE N 4 SOGGETTO GESTORE: AMBITO 12 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 66

67 1.3 Modalità di gestione dell intervento/servizio gestione in economia (specificare Comune) x gestione diretta con affidamento a terzi delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione (specificare ) 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento I soggetti individuati dall art. 21 e seguenti del Regolamento Regionale nr. 4 del 22/01/ Obiettivi dell intervento/servizio Gli obiettivi del presente progetto sono riconducibili a due tipologie di bisogni, la prima collegata ai bisogni individuale del soggetto disabile, la seconda collegata ai bisogni della famiglia: Mantenimento del disabile all interno della famiglia con contenimento del rischio di collocamento in contesti protetti; Riscontro qualitativo ai bisogni quotidiani collegati alle dimesse autonomie funzionali; Raggiungimento dei luoghi di cura; Condivisione e alleviamento nel lavoro di cura della famiglia, ridando ritmi più sostenibili al più generale tempo domestico; Miglioramento delle dinamiche interne al gruppo famiglia; Rispetto al sistema gli obiettivi specifici risultano essere: Il coordinamento delle risorse finanziarie, erogando servizi superando la logica dei contributi economici assistenziali; Personalizzazione dell offerta in funzione di specifici bisogni, riequilibrando la domanda, che secondo priorità di gravità troverà sostenibilità graduata rispetto alla disponibilità economiche; Uniformità metodologica del servizio per l intero ambito; garantendo pari opportunità a tutti i cittadini del distretto. 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) Il presente servizio è destinato ai disabili dell ambito che si trovano nella condizione di particolare gravità di cui all art. 3 comma 3 della Legge 104/92, dando priorità ai soggetti che versano in condizioni di marginalità sociali determinate da disagio socio economico, o del tutto privi di supporto familiare. Nell impossibilità di disporre di stima numerica degli utenti, il servizio garantirà un numero di interventi in base alle risorse economiche e alla capacità di ottimizzare il rapporto tra spese e benefici. 67

68 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza stima utenti/casi seguiti per anno Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità essendo un servizio di nuova istituzione non è possibile stimare il numero degli utenti Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro (specificare) 1.8 Principali attività previste Premesso che tale servizio domiciliare è orientato al solo supporto socio assistenziale per soggetti che si trovano in situazioni di gravità, si procederà attraverso: codifica delle procedure metodologiche e protocolli operativi che uniformino la qualità dell offerta del servizio a livello di ambito; pianificazione e coordinamento degli interventi domiciliari incidenti sul territorio comunale demandati al Sevizio Sociale Ufficio Handicap Comunale; ricognizione del sistema di offerta di servizi già attivo in favore del disabile, della famiglia e definizione del piano di intervento personalizzato in funzione dei bisogni non ancora soddisfatti; presa in carico dell utenza attuazione dei progetti individualizzati da parte del soggetto gestore. Operativamente i benefici che si intendono garantire riguarderanno i seguenti ambiti: aiuto alla persona mediante interventi di igiene alla persona, vestizione, assunzione dei pasti, aiuto alla deambulazione, vigilanza, aiuto domestico mediante interventi di cura e governo della casa, preparazione dei pasti, lavaggio, stiratura, rammendo. 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio Biennale 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro ,00 - di cui Risorse FNPS Euro ,25 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro ,32 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro ,44 - di cui altre Risorse Euro _,00 (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti 68

69 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _,00 Totale Macrovoci di spesa Euro ,00 Comprensive di spese di gestione 1.11 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio Personale dell ambito Personale del soggetto gestore Assistente sociale dell ufficio handicap Operatori amministrativi Operatori socio assistenziali 1.12 Indicatori previsti per la valutazione del Progetto N. richieste pervenute N. richieste soddisfatte MONITORAGGIO Il servizio sociale pone in essere azioni mirate a valutare feedback delle attività previste attraverso il monitoraggio in itinere delle attività degli operatori impiegati. Il nucleo di Valutazione, con cadenza periodica, verifica il livello di gradimento del servizio da parte dell utenza (l assistito e la sua famiglia) adottando, di volta in volta, opportuni strumenti di verifica (report, interviste, schede di valutazione, ecc) VALUTAZIONE Prendendo in considerazione i risultati reali del progetto e il conseguente impatto sul gruppo target saranno valutati attraverso l effettivo incremento del numero dei disabili assistiti. La valutazione è effettuata alla fine di ciascun anno e con verifiche a cadenza quadrimestrale *************************** 69

70 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. X II ann. III ann. 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE Area prioritaria di intervento: DISABILI Azione di sistema: SERVIZIO SOCIALE COMUNALE, ASL, ISTITUZIONE SCOLASTICA, TRIBUNALE PER I MINORENNI Numero progressivo Progetto: Soggetto titolare 13 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE:AMBITO TERRITORIALE N 4 SOGGETTO GESTORE: SINGOLI COMUNI DELL AMBITO TERRITORIALE N Modalità di gestione dell intervento/servizio gestione in economia (specificare Comune) X gestione diretta con affidamento a terzi delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione (specificare ) 13 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 70

71 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento I soggetti individuati dall art. 21 e seguenti del Regolamento Regionale nr. 4 del 22/01/ Obiettivi dell intervento/servizio La facilitazione del movimento sociale dei disabili garantirà: La condivisione dei tempi e degli eventi della città; L integrazione sociale attraverso il sostegno delle attività di interesse individuale; Raggiungimento dei luoghi di cura; Contenimento del tempo di cura a carico della famiglia; Superamento degli stati di isolamento sociale con sostegno degli stati psico depressivi collegati alla marginalità sociale; Promozione degli interessi individuali in ambito sociale e culturale; Uniformità del sistema dell offerta tra i nove comuni dell ambito. 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) Arrivare progressivamente a riscontrare il bisogno di mobilità dell intero target di riferimento dell ambito, attraverso le diverse annualità (30% il primo anno, 70% il secondo anno, 100% il terzo anno). Per i risultati qualitativi si intende incidere: Sulle sensibilità locali rispetto al quotidiano dei disabili ed alle necessità di condividere i problemi legati alla diversità; Sulla percezione di sé vissuta dallo stesso portatore di handicap; Sulla capacità di prendere in carico i bisogni apparentemente secondari, la cui soddisfazione invece risulta fondamentale per sentirsi parte riconosciuta della propria comunità a salvaguardia della dignità insopprimibile di ogni persona. 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro (specificare) stima utenti/casi seguiti per anno nr.124 (9 COMUNI) La tipologia di utenza si connoterà attraverso la presenza di disabilità, intesa nella sua accezione generale e oggettività attraverso il riconoscimento attestata da certificazione sanitaria e della commissione medica periferica dell ASL a prescindere dalla percentuale di invalidità. Tale target generale di riferimento dovrà tener conto di N 4 fasce di età: 0 14 anni (scuola dell obbligo); 71

72 15 30 anni (socializzazione, processi di autonomia e accesso al mondo del lavoro); anni (consolidamento progetto esistenziale individuale con autonomia familiare); 51 anni in poi (prevenzione dell isolamento sociale, sostegno all incrementato bisogno di raggiungere i luoghi di cura) 1.8 Principali attività previste Le principali attività previste si articoleranno come segue: 1. Costruzione di un protocollo metodologico di accesso, che uniformi le prassi operative dell ambito. 2. Programmazione annuale degli interventi che tenga conto: della congruenza progressiva tra domanda e offerta; della sostenibilità e validità della metodologia sperimentata progressivamente; della sostenibilità finanziaria rispetto alle risorse del fondo globale, delle integrazioni comunale, nonché al recupero delle spese a carico dall ASL per il trasporto in luoghi di cura 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio L intervento avrà durata annuale e sarà attuato mediante l incarico di gestione a singole Cooperative o consorzi di Cooperative mediante capitolato di oneri che espliciterà modalità di apertura e di erogazione del servizio Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro ,00 - di cui Risorse FNPS Euro ,00 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro ,00 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro ,00 - di cui altre Risorse Euro _,00 (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _,00 Totale Macrovoci di spesa Euro ,00 Comprensive di spese di gestione 72

73 1.11 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio Si precisa che il personale interessato si differenzia in: Personale dell ambito: A. Assistente Sociale dell ufficio Handicap B. Operatore Amministrativo Personale del soggetto gestore A. Operatori socio sanitari con funzione di accompagnatore B. Autisti 1.12 Indicatori previsti per la valutazione del Progetto MONITORAGGIO Il servizio sociale pone in essere azioni mirate a valutare feedback delle attività previste attraverso il monitoraggio in itinere delle stesse Con cadenza periodica, si verifica il livello di gradimento del servizio da parte dell utenza (l assistito e la sua famiglia) adottando, di volta in volta, opportuni strumenti di verifica. VALUTAZIONE Al termine di ciascun anno verrà valutata a cura del servizio sociale professionale la qualità globale dell intervento, attraverso schede e griglie di valutazione, volte a misurarne l efficienza sia dal punto di vista strutturale(orari e tempi) sia il grado di soddisfazione degli utenti. *************************** 73

74 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann. X III ann. 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: CENTRO DIURNO SOCIO EDUCATIVO RIABILITATIVO E DI SOCIALIZZAZIONE Area prioritaria di intervento: DISABILI Azione di sistema: SERVIZIO SOCIALE COMUNALE ASL ISTITUZIONE SCOLASTICA GIUDICE TUTELARE - TERZO SETTORE Numero progressivo Progetto: Soggetto titolare 14 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE N.4 SOGGETTO GESTORE: COMUNI ASSOCIATI SUDDIVISI IN DUE AREE: AREA NORD:CAPOFILA MESAGNE, LATIANO, TORRE S.S., ERCHIE; AREA SUD:CAPOFILA S. PIETRO V.CO, S. PANCRAZIO S. NO, SANDONACI, CELLINO S. MARCO, TORCHIAROLO 1.3 Modalità di gestione dell intervento/servizio gestione in economia (specificare Comune) x gestione diretta con affidamento a terzi ( Si rimanda alle disposizioni contenute nel regolamento unico per l affidamento di Servizi Sociali a soggetti terzi ) delega a soggetto terzo (specificare ) 14 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 74

75 Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione (specificare ) 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento I soggetti individuati dall art. 21 e seguenti del Regolamento Regionale nr. 4 del 22/01/ Obiettivi dell intervento/servizio Il Centro Diurno Socio Educativo riabilitativo e di socializzazione è una struttura territoriale rivolta a soggetti in situazione di handicap intellettivo, di norma ultra 18enni, con notevole compromissione dell autonomia nelle funzioni elementari, che abbiano assolto l obbligo scolastico. Il Centro ha carattere continuativo e permanente ed è aperto per 6 giorni la settimana per 8 ore giornaliere. Il Centro offre interventi intergrati di tipo educativo riabilitativo e di assistenza tutelare finalizzati a: Migliorare la qualità della vita della persona favorendo l interazione, e l integrazione sociale; Mantenere e migliorare le abilità cognitive e relazionali e ridurre i comportamenti problematici dei soggetti ospiti; Sostenere le famiglie, supportandone il lavoro di cura, riducendo l isolamento, evitando o ritardando il ricorso alle strutture residenziali; Incrementare e mantenere i livelli di autonomia funzionale contrastando i processi involutivi e favorendo, quando è possibile, la frequentazione di strutture esterne, sportive e sociali, per favorire l incontro e la socializzazione ad ogni livello; Favorire lo sviluppo di competenze globali finalizzando l azione al raggiungimento di obiettivi significativi mediante percorsi e progetti personalizzati anche in funzione di un possibile inserimento lavorativo; Coinvolgere la famiglia nella formulazione dei piani di intervento e instaurare incontri periodici con i familiari per la verifica dei risultati; Promuovere la costituzione di gruppi di mutuo aiuto per offrire spazi di confronto sui problemi delle dinamiche che scaturiscano nel nucleo familiare. 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) Non è stato possibile, al momento, predisporre la stima dei risultati attesi secondo l allegato B del Piano Regionale. A titolo informativo si indicano i seguenti dati: Popolazione totale dell Ambito Territoriale N 4 al 31/12/

76 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza stima utenti/casi seguiti per anno Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità N.138 (9 COMUNI) Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro (specificare) 1.8 Principali attività previste Il Centro Diurno in favore di disabili assicura le seguenti attività: Attività educative a supporto dell autonomia; Attività di socializzazione ed animazione; Attività occupazionali, culturali, ludico ricreative sportive e formative; Attività riabilitative; Promozione di attività varie tendenti a favorire l incontro intergenerazionale ed il coinvolgimento della persona disabile in progetti di volontariato di pubblica utilità; Organizzazione di brevi soggiorni di vacanza rivolti a piccoli gruppi di utenti, in diversi periodi dell anno e/o durante i mesi estivi per rendere maggiormente autonomi i partecipanti nella gestione e programmazione del tempo libero; Assicura l assistenza nell espletamento delle attività e delle funzioni quotidiane anche attraverso prestazioni a carattere assistenziale ( igiene personale ) e sanitario correlate alle terapie prescritte dai medici curanti, nonché un servizio biancheria e la somministrazione dei pasti in relazione agli orari di apertura, e assicura anche un servizio trasporto. 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio BIENNALE 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro ,00 - di cui Risorse FNPS Euro ,50 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro 8.871,50 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro 7.689,00 - di cui altre Risorse Euro ,00 (Risorse AUSL) (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _,00 Totale Macrovoci di spesa Euro ,00 Comprensive di spese di gestione 76

77 1.11 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio 1. Coordinatore del Centro; 2. Personale amministrativo; 3. Educatore; 4. Operatore socio sanitario; 5. Personale ausiliario. È ammessa la presenza del volontariato, di obiettori di coscienza e di volontari del servizio civile, previa programmazione degli interventi Indicatori previsti per la valutazione del Progetto N. richieste pervenute N. utenti coinvolti Verifiche e controlli sugli esiti e sulle qualità delle prestazioni sono indispensabili per: - Fondare la presa in carico sulla verifica di criteri di eleggibilità predefiniti ed uniformi; - Realizzare eventuali modifiche del piano assistenziale in base all evoluzione delle condizioni e - - del fabbisogno del soggetto da assistere. *********************** 77

78 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann. X III ann. 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: SERVIZIO DI ORIENTAMENTO, FORMAZIONE, INSERIMENTO LAVORATIVO Area prioritaria di intervento: DISABILI Azione di sistema: INTESE E RACCORDI OPERATIVI CON ENTI DI FORMAZIONE CENTRI PER L IMPIEGO E AZIENDE DELL AMBITO ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA PROVINCIALE Numero progressivo Progetto: Soggetto titolare 15 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE N 4 SOGGETTO GESTORE: SINGOLI COMUNI DELL AMBITO TERRITORIALE N Modalità di gestione dell intervento/servizio X gestione in economia (Singoli Comuni) gestione diretta con affidamento a terzi (specificare procedure di affidamento ) delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale 15 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 78

79 Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione (specificare ) 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento I soggetti attuatori del sevizio saranno i comuni dell ambito che attraverso i propri uffici handicap attueranno diversificati interventi in riferimento all area dell orientamento, all area della formazione e all area degli inserimenti lavorativi protetti e non. 1.5 Obiettivi dell intervento/servizio Premesso che il servizio si espliciterà attraverso tre tipologie di intervento si specifica che per gli obiettivi relativi all intervento di orientamento professionale, questi risultano essere: Consentire la conoscenza delle proprie propensioni professionali; Sostenere la comprensione e accettazione della propria diversità abilità in funzione delle prestazioni richieste, delle specifiche professionalità; Conoscenza della quantità e qualità delle offerte di lavoro del mondo locale per una utile e fattibile propensione lavorativa. Per l intervento di formazione professionale questi risultano essere: Rafforzare e valorizzare le competenze professionali dei disabili, attraverso percorsi di formazione; Consentire la diretta sperimentazione di approcci con il mondo del lavoro; Promozione degli interessi individuali in ambito sociale e culturale; Attualizzazione con esperienze pratiche il bagaglio conoscitivo dei soggetti disabili, nonché le competenze teorico professionali acquisite nell ambito scolastico; Sensibilizzare il mercato del lavoro al positivo recupero delle risorse lavoro rappresentate dai disabili. Per l intervento di inserimento lavorativo questi risultano essere: Ottimizzare l utilizzo da parte dei disabili e delle aziende delle opportunità normative e finanziarie che regolano l accesso e la permanenza dei disabili nel mondo del lavoro; Sostenere le aziende disponibili ( e comunque rientranti nella fattispecie ) e riscontrare gli obblighi di legge relativi alle percentuali di assunzione da riservare alle categorie protette; Affiancare i soggetti diversamente abili nell individuazione e utilizzo delle opportunità lavorative; Raccordare in favore dei disabili l operatività del Centro per L Impiego e delle altre agenzie del lavoro nel movimento fra domande e offerte del mercato del lavoro. 79

80 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) Sul versante qualitativo i risultati attesi risultano essere: Consentire una qualificazione professionale spendibile nel locale mercato del lavoro; Elevare il numero delle aziende che accolgono disabili secondo i parametri di legge; Recuperare il protagonismo come soggetto produttivo, nel rispetto delle potenzialità funzionali individuali, superando la predisposizione alla ricerca di tutele assistenzialistiche. A livello quantitativo si intende garantire per l orientamento professionale un intervento di ambito rivolto agli studenti delle scuole secondarie di 1 grado e del biennio delle scuole secondarie di 2 grado. Per la direttrice operativa relativa all esperienza della formazione si prevede di attivare un percorso di formazione per ogni comune diversificato per profilo professionale destinato ai disabili che abbiano adempiuto all obbligo scolastico e formativo dell intero ambito. Per gli inserimenti lavorativi si che per ogni disabile interessato a tale accesso il Servizio Sociale Comunale/ufficio handicap predisponga dei progetti individuali di inserimento che si rifanno ai preliminari accordi che l ambito dovrà sottoscrivere con gli organismi di rappresentanza di categoria, le agenzie del lavoro e le singole imprese. Si prevede l inserimento di 45 unità per l intero ambito. 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostitute Altro (specificare) stima utenti/casi seguiti per anno Alunni/Studenti disabili frequentanti la scuola secondaria di 1 grado e il biennio della scuola secondaria di 2 grado;ù Disabili giovani/adulti privi di qualificazione professionale o bisognosi di riconvertire le qualifiche o gli indirizzi professionali; Disabili giovani/adulti che in presenza di capacità lavorativa anche residua siano in grado di assumere gli impegni lavorativi richiesti. 1.8 Principali attività previste Per l'orientamento professionale si prevedono le seguenti attività: concertazione con le direzioni scolastiche di riferimento rispetto ai metodi e ai contenuti della proposta; verifica e individuazione del target di riferimento; contatti periodici con gli alunni/studenti disabili e le loro famiglie, individuali e di gruppo, per la presentazione delle offerte formative presenti in ambito provinciale ( presentazione dei POF di Istituto ecc. ) e distribuzione di materiale informativo; affiancamento del soggetto disabile e della famiglia nella valutazione delle propensioni; 80

81 verifica della fattibilità di accesso ai percorsi formativi e alla sostenibilità dell'esperienza in considerazione della distribuzione degli Istituti Scolastici sul territorio e delle personali limitazioni funzionati. Per la formazione professionale prevista nella presente scheda, concepita come opportunità specifica rispetto alle esperienze offerte dal mondo scolastico ( scuole professionali ) e dagli Enti di formazione allo scopo preposti ( ENAIP e altri) si prevedono le seguenti attività: ricognizione dei bisogni formativi /propensione lavorativa e distribuzione dei diversi moduli formativi tra i comuni dell'ambito secondo la maggiore presenza incidente dei disabili residenti; attivazione di convenzione tra l'ambito e gli Enti preposti alla formazione; attivazione di incentivi alta frequenza a carico dei comuni dell'ambito; monitoraggio e verifica progressiva sull'andamento del percorso; Per gli inserimenti lavorativi sono previste le seguenti attività: protocollo di intesa tra ambito e Associazioni di categoria, finalizzato a promuovere la collaborazione delle singole imprese/aziende e a uniformare i percorsi di accesso e di esplicitazione degli inserimenti; individuazione dei settori di sviluppo del mercato del lavoro locale; individuazione della tipologia dei rapporti di lavoro sostenibili ( contratti di formazione lavoro, borse lavoro, compensi forfettari con coperture assicurative ) e della durata dell'esperienza lavorativa ( non meno di un anno ); ricognizione degli adempímentí obbligatori assunti da Enti e Uffici Pubblici in riferimento alle assunzioni obbligatorie di cui alla legge 68/99; individuazione delle aziende e ditte disponibili a garantire accesso temporaneo e protetto, convenendo un piano individualizzato dì intervento; individuazione dì incentivi economici in favore di aziende disponibili a dare continuità all'esperienza lavorativa protetta, contestuatizzando e normando l'assunzione nell'ambito della normativa di riferimento ( agevolazioni fiscali, incentivi nazionali ed europei, adeguamenti del quorum sulla presenza in organico dei disabili ecc. ). 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio BIENNALE 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro ,00 - di cui Risorse FNPS Euro ,00 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro ,00 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro ,00 - di cui altre Risorse Euro (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _,00 Totale Macrovoci di spesa Euro ,00 Comprensive di spese di gestione 81

82 1.11 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio Assistente sociale Personale amministrativo 1.12 Indicatori previsti per la valutazione del Progetto N. richieste pervenute N. utenti coinvolti Verifiche e controlli sugli esiti e sulle qualità degli inserimenti lavorativi espletati. ************************************** 82

83 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann. X III ann. 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: INTEGRAZIONE TRA INTERVENTI SANITARI E SOCIALI (A.D.I.) Area prioritaria di intervento: ANZIANI- DISABILI Azione di sistema: INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA Numero progressivo Progetto: Soggetto titolare 16 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE N 4 SOGGETTO GESTORE: AMBITO TERRITORIALE N.4 16 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 83

84 1.3 Modalità di gestione dell intervento/servizio gestione in economia (specificare Comune) X gestione diretta con affidamento a terzi delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione (specificare ) 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento I soggetti individuati dall art. 21 e seguenti del Regolamento Regionale nr. 4 del 22/01/ Obiettivi dell intervento/servizio Il modello di assistenza a domicilio proposto prevede che vengano erogati livelli diversi di intensità di cure sanitarie e sociali in relazione alla complessità dei bisogni assistenziali espressi dalle persone. I livelli sono individuati grazie ad una valutazione multidimensionale e multidisciplinare condotta attraverso l utilizzo di strumenti standardizzati, finalizzati ad esaminare in modo omogeneo le specifiche aree funzionali e ad identificare i bisogni assistenziali sanitari e sociali della persona. ADI a bassa intensità di assistenza domiciliare, rivolto a soggetti non autosufficienti affetti da patologie croniche in buon compenso globale. Questo livello è caratterizzato da una bassa intensità sanitaria, ma correlato con una elevata intensità e complessità di interventi socio assistenziali. La durata della presa in carico è di tempo medio lungo e prevede: assistenza socio assistenziale con gradi diversi di intensità fino ad una frequenza giornaliera; monitoraggio da parte del Medico di medicina generale del quadro clinico di tipo periodico; coordinamento del progetto individuale e relativo piano di intervento da parte dell assistente sociale. La gestione a livello distrettuale del suddetto intervento è a diretta responsabilità dell Ente locale, che attraverso il Servizio Sociale di base e il Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata garantisce l attività rivolta a questa tipologia di bisogni. L accesso avviene su richiesta diretta della persona o della famiglia o da altri soggetti interessati per conto dell utente. ADI a media intensità di assistenza domiciliare, rivolto a pazienti multiproblematici affetti da patologie croniche in labile compenso. Questo livello è caratterizzato da una media intensità sanitaria per un periodo medio lungo con presenza del Medico di medicina generale e infermieri professionali; sono previsti accessi medici settimanali, interventi infermieristici plurisettimanali,consulenze specialistiche. 84

85 La durata della presa in carico è di tempo medio lungo e prevede: un programma assistenziale personalizzato multidisciplinare con assistenza sanitaria di diversa intensità fino ad una frequenza settimanale o plurisettimanale del Medico di medicina generale; assistenza infermieristica e/o riabilitativa per uno o due accessi alla settimana; consulenze specialistiche; tutela familiare e socio-assistenziale intensa; coordinamento del progetto individuale e relativo piano di intervento. La gestione a livello distrettuale del suddetto intervento è definita da apposito protocollo d intesa da stipularsi tra l Azienda USL BR/1 e l Ambito Territoriale n 4. L accesso avviene su richiesta diretta della persona o della famiglia, del Medico di medicina generale, da parte di reparti ospedalieri (dimissioni protette). ADI ad alta intensità di assistenza domiciliare rivolto a: soggetti affetti da patologie croniche evolutive (neoplasie, AIDS, malattie neurologiche) nel loro ultimo periodo di vita, Pazienti critici (stato di coma, nutrizione artificiale, ) Questo livello è caratterizzato da una alta intensità sanitaria e socio assistenziale per un periodo medio lungo con presenza del Medico di medicina generale, infermieri professionali, operatori socio assistenziali e, quando richiesto, assistente sociale. La durata della presa in carico è di tempo lungo e prevede: assistenza sanitaria di diversa intensità fino ad una frequenza plurisettimanale del Medico di medicina generale; assistenza infermieristica per diversi accessi alla settimana; consulenze specialistiche; attività socio assistenziale fino ad una frequenza giornaliera; coordinamento del progetto individuale e relativo piano di intervento da parte del Medico responsabile del caso. La gestione a livello distrettuale del suddetto intervento è definita da apposito protocollo d intesa da stipularsi tra l Azienda USL BR/1 e l Ambito Territoriale n 4. L accesso avviene su richiesta del Medico di medicina generale, dei reparti ospedalieri e della persona o suoi familiari, da altri soggetti interessati per conto dell utente. 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) Il Servizio ADI è rivolto principalmente alla limitazione del fenomeno dell istituzionalizzazione delle persone anziane, pertanto gli indicatori da valutare riguarderanno il contenimento dei ricoveri in strutture protette. I risultati attesi dal punto di vista qualitativo sono: ottimizzazione dell intervento globale, preventivo, curativo e riabilitativo; riabilitazione immediata per facilitare il recupero funzionale dell individuo; identificazione e soddisfacimento dei bisogni inespressi degli utenti; informazione sanitaria 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati stima utenti/casi seguiti per anno n. 541 ( 9 Comuni) n. 170 ( 9 Comuni) 85

86 Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro (specificare) 1.8 Principali attività previste L A.D.I., strutturata come servizio che adotta prassi operative integrate e condivise tra i Comuni dell Ambito Territoriale n 4 e l ASL BR/1, riveste importanza prioritaria nell offerta dei servizi predisposti in questa 1^ fase di attuazione del Piano Sociale di Zona. La P.U.A., che dovrà necessariamente diventare il punto unico di accesso dell ADI, si presenterà come una struttura di snodo dell offerta di servizi alla persona. Finalità di questa porta sociale sarà quella di favorire: trasparenza in ordine ai percorsi possibili di esercizio dei diritti; unitarietà dell accesso ai servizi ( semplificazione e potenziamento della capacità/possibilità di scelta); funzioni di filtro ed orientamento della domanda; presa in carico dell utenza ed attuazione dei progetti individualizzati. La valutazione multidimensionale dell utente e del suo contesto familiare che tenga conto, con approccio olistico, di tutti gli aspetti: clinico, di autonomia funzionale, psicologico, socio-economico, ambientale, relazionale, in particolare rivolto ai casi che necessitano di assistenza domiciliare di media e alta intensità, comporterà: - La pianificazione e coordinamento di tutti gli interventi domiciliari da parte dell U.V.M.; - Un Piano di Intervento Personalizzato, da sviluppare presso il Centro di Assistenza Domiciliare (C.A.D.) distrettuale, congiuntamente ai Comuni e al Terzo Settore; La codifica di tutte le procedure e di tutti i protocolli porterà alla realizzazione della: INTEGRAZIONE TRA INTERVENTI SANITARI: Assistenza medica Assistenza medico-specialistica Assistenza infermieristica Assistenza riabilitativa ED INTERVENTI SOCIO-ASSISTENZIALI: Assistenza sociale Assistenza domestica Assistenza abitativa Assistenza economica Supporto psicologico 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio Il servizio A.D.I. sarà effettuato per nr. 2 anni a partire da febbraio Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro ,37 - di cui Risorse FNPS Euro di cui Risorse Fondo Regionale Euro ,95 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro ,86 - di cui altre Risorse Euro ,79 (Risorse AUSL) (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti 86

87 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _,00 Totale Macrovoci di spesa Euro ,37 Comprensive di spese di gestione 1.11 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio Operatori dei Comuni, dell ASL e del Terzo Settore secondo le seguenti categorie professionali: Assistenti sociali Amministrativi Volontari Altre figure: (Medico del distretto, MMG, PLS, Medici Specialisti, Psicologi, Infermieri, Terapisti della Riabilitazione - Operatori di base e socio-sanitari) 1.12 Indicatori previsti per la valutazione del Progetto Prendendo in considerazione gli indicatori del punto 1.6, i risultati reali del progetto saranno valutati attraverso l effettiva riduzione dei dati relativi ai ricoveri in istituto ed in strutture ospedaliere. ******************************************* 87

88 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. X II ann. III ann. 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: INTEGRAZIONE SCOLASTICA Area prioritaria di intervento: DISABILI Azione di sistema: INTEGRAZIONE SOCIO - SANITARIA Numero progressivo Progetto: Soggetto titolare 17 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE N 4 SOGGETTO GESTORE: AMBITO TERRITORIALE N 4 mediante delega all ASL che estende e specifica per questa tipologia d intervento l intesa generale convenuta nell accordo di programma. 17 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 88

89 1.3 Modalità di gestione dell intervento/servizio gestione in economia (specificare Comune) gestione diretta con affidamento a terzi (specificare procedure di affidamento ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio X altra modalità di gestione Alcuni Comuni dell Ambito ( Mesagne San Pancrazio Salentino San Pietro Vernotico San Donaci Torre Santa Susanna -Cellino San Marco)hanno sottoscritto apposita delega con la AUSL Br/1 e trasferito le risosrse di propria competenza alll Azienda AUSL., in questi Comuni il servizio è stato gestito in modalità diretta con affidamento a terzi. 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento In data 07/09/2006, è stata sottoscritta delega dal Presidente del Coordinamento Istituzionale dell Ambito Territoriale nr. 4, all Azienda Sanitaria Locale di riferimento. La delega estende e specifica per questa tipologia d intervento l intesa generale convenuta nell accordo di programma ai sensi dell art. 68 della L.R. 19/06. Si allega la delega. 1.5 Obiettivi dell intervento/servizio Sostenere i processi d integrazione con azioni di affiancamento assistenza che riducano lo svantaggio cognitivo/funzionale superando le distorte dinamiche relazionali ( delibera 197/95 ); Raccordare gli interventi riabilitativi/trattamenti di competenza dell ASL e gli interventi socio assistenziali di competenza dei comuni con il soggetto scolastico che completa la presa in carico del soggetto disabile in età scolare; Determinare continuità diagnostica valutativa negli strumenti di intervento che partendo dalla scheda di valutazione del grado di autonomia dei soggetti scolarizzati trasferiscano in un unico piano individualizzato gli interventi necessari. 89

90 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) Mantenere ed elevare il numero dei soggetti scolarizzati. 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza stima utenti/casi seguiti per anno Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità 83 Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro (specificare) Soggetti disabili scolarizzati. La stima attuale è misurabile in numero di 83 unità in assistenza 1.8 Principali attività previste Il servizio concepito come servizio integrato rimanda per l ASL alle seguenti attività: L individuazione dell handicap previa segnalazione da parte dei dirigenti scolastici; L individuazione della diagnosi funzionale; La definizione del profilo dinamico funzionale; La stesure del progetto educativo individualizzato ( PEI ); L assistenza nelle ore scolastiche, su delega dell ambito, così come definito a seguito di accertamento della gravità dell handicap da parte del Responsabile del NIAT ( Neopsichiatria infanzia e Adolescenza Territoriale ) dell ASL di riferimento; Verifica dell attuazione del PEI in collaborazione con la scuola e i comuni dell ambito per l utenza di proprio interesse; La riorganizzazione del lavoro scolastico attraverso una pianificazione di incontri con docenti concordata con i Capi di Istituto e i comuni di riferimento; Raccordo operativo tra il servizio di assistenza scolastica e di Centri Aperti a carattere pluridisciplinare dell ASL rispetto alle fasi della diagnosi, dell assistenza, della riabilitazione e dell integrazione. Ai comuni dell ambito rimangono attribuiti, per competenze istituzionali: Il trasporto; L abbattimento delle barriere architettoniche che ostacolano la partecipazione alla vita scolastica dei portatori di handicap; La dotazione di sussidi e ausili didattici; L adeguamento dell organizzazione del funzionamento degli asili nido in funzione dei bambini con l handicap ai sensi della legge 104/92 art

91 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio ANNUALE 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro - di cui Risorse FNPS Euro - di cui Risorse Fondo Regionale Euro - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro - di cui altre Risorse Euro ,81 (*) (*) la suddetta somma, già erogata ai singoli comuni dell Ambito, è stata utilizzata al fine di dare continuità al servizio di Integrazione Scolastica e sarà successivamente rendicontata. MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _,00 Totale Macrovoci di spesa Euro ,81 Comprensive di spese di gestione 1.11 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio Personale dell ambito Personale dell ASL Assistente Sociale dell Ufficio Handicap, Operatore Amministrativo, Autisti Équipe multidisciplinare ( neuropsichiatri, psicologi, assistenti sociali, terapisti della riabilitazione, operatori socio sanitari parte dei quali soggetti contrattualizzati ai sensi dell art. 68 della legge 19/ Indicatori previsti per la valutazione del Progetto INDICATORI DI RISULTATO La verifica delle azioni svolte ha cadenza periodica. Gli indicatori di risultato sono: nr. interventi effettuati; Efficacia dell intervento ; Miglioramento dell integrazione e dell inclusione sociale nei percorsi scolastici. ************************************** 91

92 92

93 AREA DIPENDENZE PREMESSA Da un attenta analisi territoriale sul fenomeno della tossicodipendenza, si è riscontrato un aumento numerico dei casi sia in età giovanile che adulta, soprattutto come consumo occasionale di sostanze come alcol e cocaina. Spesso ci si ritrova di fronte a soggetti che assumono contemporaneamente diverse tipologie di sostanze da qui lo sfociare in patologie di dipendenze come: tossicodipendenza, alcolismo e tabagismo. Ciò premesso si è evidenziata la necessità di stabilire come priorità: a) Centro Ascolto che ha come obiettivo primario quello di promuovere interventi di prevenzione e capmagne di Educazione alla salute. Inoltre svolge attività di supporto all inserimento e reinserimento lavorativo e di attivare interventi finalizzati al rafforzamento del ruolo genitoriale; b) Inserimenti lavorativi (avviso pubblico) l obiettivo è quello di favorire il reinserimento lavorativo dei soggetti tossicodipendenti e/o alcool dipendenti in trattamento terapeutico riabilitativo o che l abbiano concluso. 93

94 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann. X III ann. 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: CENTRO ASCOLTO PER TOSSICODIPENDENZE Area prioritaria di intervento: DIPENDENZE Azione di sistema: DIPARTIMENTO PER LE TOSSICODIPENDENZE ASL BR 1 - SERVIZIO SOCIALE COMUNALE- SERT Numero progressivo: Soggetto titolare 18 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE N.4 SOGGETTO GESTORE: COMUNI ASSOCIATI SUDDIVISI IN DUE AREE: AREA NORD: CAPOFILA MESAGNE, LATIANO, TORRE, ERCHIE; AREA SUD:CAPOFILA SAN PIETRO V.CO, SAN DONACI, SAN PANCRAZIO, TORCHIAROLO, CELLINO S.MARCO. 1.3 Modalità di gestione dell intervento/servizio X gestione in economia (COMUNI ASSOCIATI + ASL) gestione diretta con affidamento a terzi (specificare procedure di affidamento ) delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale 18 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 94

95 Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione (specificare ) 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Comune 1.5 Obiettivi dell intervento/servizio - Promozione di interventi di prevenzione e campagne di educazione alla salute; - Informazione e sensibilizzazione sulle dipendenze da sostanze e da alcool con interventi di tipo informativo mirati a facilitare l acquisizione di stili di vita e comportamenti sani; - Supporto all inserimento e al reinserimento lavorativo 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) Popolazione dell ambito territoriale n.04 al 31/12/2003 : Popolazione dell ambito seguita dal Sert: N. 452 ; - Riduzione della dipendenza attraverso l informazione; - Rafforzamento del ruolo genitoriale; - Inserimento e reinserimento sociale e lavorativo; 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza stima utenti/casi seguiti per anno Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza nr. 452 Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro (specificare) 1.8 Principali attività previste - REALIZZAZIONE DI PROGETTI DI PREVENZIONE E DI PROMOZIONE DELLA SALUTE (ricerca sulla condizione giovanile, incontri rivolti alla cittadinanza sulle problematiche giovanili, ecc.) - MONITORAGGI DEI CAMBIAMENTI DEL FENOMENO E SULL USO DI SOSTANZE - PERCORSI FORMATIVI FINALIZZATI ALL ACQUISIZIONE DI NUOVE COMPETENZE EDUCATIVE 95

96 - INIZIATIVE DI INSERIMENTO E REINSERIMENTO SOCIALE E LAVORATIVO ANCHE ATTRAVERSO L ISTITUZIONE DI BORSE LAVORO 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio BIENNALE 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro ,51 - di cui Risorse FNPS Euro ,02 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro ,18 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro ,81 - di cui altre Risorse Euro ,50 (Risorse ASL) (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _,00 Totale Macrovoci di spesa Euro ,51 Comprensive di spese di gestione 1.10 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio - Assistente sociale - Personale ASL 1.12 Indicatori previsti per la valutazione del Progetto N. contatti rilevati; N. gruppi informali costituiti; Livello di informazione socio-sanitaria espletata. ******************************* 96

97 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. X II ann. III ann. 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: Inserimento sociali e lavorativi in favore di persone tossicodipendenti o alcooldipendenti Area prioritaria di intervento:dipendenza Azione di sistema: Servizio Sociale Comunale ASL/BR 1- Agenzie per l Impiego Numero progressivo Progetto: Soggetto titolare 19 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE N 4 SOGGETTO GESTORE: AMBITO 1.3 Modalità di gestione dell intervento/servizio gestione in economia x gestione diretta con affidamento a terzi (avviso pubblico secondo le modalità previste dal regolamento unico per l accesso ai servizi) delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale Azienda Pubblica di Servizi alle persone 19 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 97

98 titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento I soggetti individuati dall art. 21 e seguenti del Regolamento Regionale nr. 4 del 22/01/ Obiettivi dell intervento/servizio Favorire nelle persone in trattamento terapeutico riabilitativo o che l abbiano concluso l acquisizione di abilità sociali e specifiche competenze lavorative; Favorire l integrazione delle persone a rischio di esclusione dai processi produttivi; Autonomia lavorativa e corretta gestione nei rapporti di relazione; Raggiungimento di un livello soddisfacente dell inserimento lavorativo. 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) N. Tossicodipendenti o alcooldipendenti in trattamento, in tirocinio formativo; N. Tossicodipendenti o alcooldipendenti in trattamento, reinseriti nel mondo del lavoro N. Ex tossicodipendenti in tirocinio formativo; N. Ex tossicodipendenti reinseriti nel mondo del lavoro. 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza stima utenti/casi seguiti per anno Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro (specificare): Trattandosi di servizio di nuova istituzione non è possibile effettuare una stima. 1.8 Principali attività previste Stesura di una mappa conoscitiva delle Aziende pubbliche e private dell Ambito; Strutturazione di rapporti stabili di collaborazione con i SERT dell Ambito e con le Agenzie per l Impiego anche mediante sottoscrizione di accordi di partenariato; Stipula di convenzioni con le aziende pubbliche e private presenti sul territorio ed ospitanti i tirocini; Stipula di polizza assicurativa RCT e copertura INAIL per gli utenti avviati ai tirocini; Progetti di formazione; Tirocini formativi ed inserimenti lavorativi in Aziende pubbliche e private; Incontri periodici di verifica. 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio ANNUALE 98

99 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro ,51 - di cui Risorse FNPS Euro ,02 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro ,18 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro ,81 - di cui altre Risorse Euro ,50 (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _,00 Totale Macrovoci di spesa Euro ,51 Comprensive di spese di gestione 1.11 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio Assistente Sociale; Educatori con funzioni di tutor; Operatori della mediazione Indicatori previsti per la valutazione del Progetto N. richieste pervenute; N. ammessi al servizio;; N. partecipanti alle fasi formative; Grado di soddisfazione del target, Livello di informazione socio-sanitaria ex ante ed ex post dei giovani contattati 99

100 AMBITO TERRITORIALE N 4 PIANO DI ZONA Comuni associati Mesagne Latiano Torre S.S. Erchie - San Pancrazio S. San Donaci San Pietro V. Torchiarolo Cellino San Marco Ente Capofila Comune di Mesagne via Roma 2 AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI DI CONTRASTO ALLE TOSSICODIPENDENZE ED ALTRI FENOMENI DI DIPENDENZA Premessa il Piano Regionale delle Politiche Sociali prevede, nell ambito della definizione dei Piani di Zona, che i comuni singoli, associati tra loro, d intesa con le aziende unità sanitarie locali, con la partecipazione di tutti gli altri soggetti previsti dalla L. R. 19/2006, programmino interventi e servizi che, per tipologia e natura delle attività proposte, siano coerenti con quanto previsto dal regolamento regionale del 28/02/2000, n. 1, che ha fissato i criteri e le modalità per il finanziamento regionale dei progetti di lotta alla droga, compresa l individuazione dei soggetti destinatari dei finanziamenti, in relazione alle aree d intervento specifiche; la Regione Puglia al fine di adeguare le previsioni del regolamento regionale n. 1/2000 alla riforma introdotta dalla l.r. 19/2006 ha definito apposite linee guida per la programmazione e la gestione degli interventi in materia di lotta alla droga; le modifiche introdotte dalla legge regionale 19/2006 incidono anche sulle modalità di presentazione dei progetti riservando ai Comuni e alle AUSL il 50% delle risorse complessivamente destinate all area dipendenze dei Piani di Zona per la realizzazione di servizi ed interventi secondo le previsioni del regolamento regionale 1/2000, ed il restante 50% agli enti ausiliari di cui agli articoli 115 e 116 del D.P.R. n,. 309/1990, alle organizzazioni di volontariato di cui alla legge n. 266/1991 e alle cooperative sociali di cui all articolo 1, comma 1, lettera b), della l. n. 381/1991 e loro consorzi; il Comune di Mesagne, quale Comune capofila dell ambito territoriale n. 4, in sede di concertazione dell intera programmazione territoriale della rete dei servizi, ha individuato le priorità strategiche e i corrispondenti servizi ed interventi da attivare nel corso del periodo di vigenza del Piano di zona (1^e 2^ parte), al fine di offrire una serie di risposte appropriate al contrasto del fenomeno delle tossicodipendenze e ad altri fenomeni di dipendenza, valorizzando allo stesso tempo il patrimonio di esperienze dei soggetti e dei servizi finora realizzati, potenziando in maniera organica il sistema territoriale dei servizi alla persona nell area di riferimento. Il Comune di Mesagne, pertanto, in qualità di Comune capofila dell Ambito territoriale n. 4, costituito dai Comuni di Mesagne Latiano Torre S.S. Erchie - San Pancrazio S. - San Donaci San Pietro V. Torchiarolo Cellino San Marco, ha inteso predisporre uno schema di avviso pubblico per il finanziamento di un progetto di contrasto alle tossicodipendenze ed altri fenomeni di dipendenza patologica a valere sulle risorse finanziarie da destinarsi all area prioritaria dipendenze del Piano di zona

101 L Avviso è composto dei seguenti articoli, così come di seguito riportato. Art.1. Oggetto e finalità generali Il Comune di Mesagne, in qualità di Comune capofila dell Ambito territoriale n. 4 comprendente i Comuni di Mesagne Latiano Torre S.S. Erchie - San Pancrazio S. - San Donaci San Pietro V. Torchiarolo Cellino San Marco, con il presente Avviso definisce le procedure di presentazione, di attuazione, di finanziamento e di valutazione, nell ambito delle risorse destinate all area prioritaria dipendenze, di progetti di intervento coerenti con le tipologie di iniziative da porre in essere individuate nella progettazione di dettaglio del Piano di zona , nel rispetto delle indicazioni fornite dal Piano Regionale delle Politiche Sociali e dalle allegate Linee guida approvate con DGR 1104/2004. Art. 2. Soggetti ammessi alla presentazione dei progetti Il progetto che si intende finanziare con il presente avviso dovrà essere esclusivamente proposto dai soggetti del Terzo Settore di cui all art. 5 del regolamento regionale 28 febbraio 2000, n. 1, operanti sul territorio dell Ambito territoriale n. 4 con comprovata esperienza nel settore delle tossicodipendenze. Nello specifico, tenuto conto della tipologia dell iniziativa prevista e dei criteri definiti dal regolamento regionale 1/2000, art. 5, possono presentare proposte: - enti ausiliari di cui agli articoli 115 e 116 del D.P.R. n. 309/1990, iscritti all Albo Regionale; - organizzazioni di volontariato di cui alla l. n. 266/1991 iscritte nel registro generale ai sensi della legge regionale 16 marzo 1994, n cooperative sociali di cui all'articolo 1, comma 1 lettera b), della legge 8 novembre 1991, n. 381 e dai loro consorzi. Art.3. Tipologia dell iniziativa Il presente avviso finanzia la seguente iniziativa: Inserimenti sociali e lavorativi in favore di persone tossicodipendenti o alcooldipendenti in trattamento presso i Sert di Mesagne e San Pietro Vernotico e di persone che hanno terminato il trattamento terapeutico riabilitativo presso gli stessi servizi. Di tale iniziativa è titolare il Comune di Mesagne quale Comune capofila beneficiario delle risorse finanziarie regionali. Nell attuazione dell iniziativa, consideratane la peculiarità, saranno chiamati pienamente a collaborare la AUSL BR/1, attraverso i Sert di Mesagne e San Pietro Vernotico, e le Agenzie per l Impiego di Mesagne e Brindisi. Obiettivi dell iniziativa sono i seguenti: Favorire nelle persone in trattamento terapeutico riabilitativo o che l abbiano concluso l acquisizione di abilità sociali e specifiche competenze lavorative; Favorire l integrazione delle persone a rischio di esclusione dai processi produttivi; Autonomia lavorativa e corretta gestione nei rapporti di relazione; Raggiungimento di un livello soddisfacente dell inserimento lavorativo. Risultati attesi dell iniziativa sono i seguenti: n. tossicodipendenti o alcoldipendenti in trattamento, in tirocinio formativo; n. tossicodipendenti o alcoldipendenti in trattamento, reinseriti nel mondo del lavoro; n. ex tossicodipendenti in tirocinio formativo; 101

102 n. ex tossicodipendenti reinseriti nel mondo del lavoro. Si elencano le principali attività previste per l iniziativa: Stesura di una mappa conoscitiva delle aziende pubbliche e private dell ambito; Strutturazione di rapporti stabili di collaborazione con i Sert di Mesagne e San Pietro Vernotico e con le Agenzie per l impiego di Mesagne e Brindisi, anche mediante sottoscrizione di accordi di partenariato; Stipula di convenzioni con le aziende pubbliche e private presenti sul territorio ed ospitanti i tirocini; Stipula di polizza assicurativa RCT e copertura INAIL per gli utenti avviati ai tirocini; Progetti di formazione; Tirocini formativi ed inserimenti lavorativi in aziende pubbliche e private; Incontri periodici di verifica. L iniziativa avrà una durata complessiva di dodici mesi e si concluderà pertanto il. Tra gli operatori richiesti per la realizzazione del progetto devono essere previsti educatori con funzioni di tutor ed operatori della mediazione. Per la valutazione dell iniziativa dovranno essere previsti, tra gli altri, i seguenti indicatori: n. richieste accesso da utenza; n. richieste di accesso dai servizi; n. persone con dipendenza in trattamento; n. accordi di partenariato sottoscritti; n. tirocini formativi; n. inserimenti lavorativi conseguiti al termini del tirocinio formativo; n. segnalazioni da parte di aziende convenzionate; n. interruzioni dei tirocini formativi; n. tirocini formativi conclusi; n. interruzioni di rapporti di lavoro; n. operatori impegnati; n. giornate/uomo lavorate. Art. 4. Spese ammissibili Per la realizzazione dell iniziativa prevista dal presente Avviso sono ammissibili le spese riferite a: personale: prestazioni professionali, ivi inclusi oneri sociali e assicurativi, svolte dal personale impiegato nella realizzazione del progetto e/o forme di rimborso spese per volontari secondo le modalità di cui all art. 2 della legge 266/1991; attrezzature: es. strumenti audiovisivi e altre attrezzature strettamente collegate alle attività previste; materiale di consumo: cartelloni, supporti informatici, materiale di cancelleria, ecc.; costi di gestione e funzionamento: canoni ed utenze; supervisione e valutazione dei risultati conseguiti; altri costi: altre spese comunque strettamente legate al progetto, comprovandone la necessaria strumentalità. I costi previsti nel piano finanziario si intendono comprensivi di IVA, ove dovuta in base alle aliquote previste per legge. Art. 5. Risorse disponibili Per l attuazione del presente avviso si farà fronte con le risorse destinate all area dipendenze dal Piano di zona dell ambito territoriale pari a ,00. Tale somma, coerentemente a quanto disposto dalle linee guida regionali per gli interventi in materia di dipendenze allegate al Piano 102

103 Regionale, rappresenta il 50% delle risorse finanziarie destinate dal Piano di zona dell Ambito territoriale all area prioritaria dipendenze. Art. 6. Presentazione delle domande e documentazione a corredo della domanda Il progetto dovrà pervenire, a pena di esclusione, a mezzo servizio postale con raccomandata A.R. o anche con consegna a mano, all Ufficio Protocollo Generale del Comune di Mesagne, quale Comune capofila, entro e non oltre le ore 13,00 del 20 giorno successivo alla data di pubblicazione del presente Avviso presso l Albo pretorio dei Comuni dell ambito, ossia entro il 14/12/2006. Le domande di finanziamento devono essere presentate dai soggetti di cui all art. 2 del presente Avviso. Alla domanda di finanziamento, redatta in conformità dell allegato A del presente Avviso e sottoscritta dal legale rappresentante, vanno allegati: a. formulario di presentazione del progetto (allegato B) compilato in tutte le sue parti e sottoscritto dal legale rappresentante del soggetto proponente; b. certificato di iscrizione ai rispettivi albi o registri regionali; c. atto costitutivo e statuto che prevedono lo svolgimento di attività nel settore tossicodipendenze; d. relazione delle attività effettivamente svolte e dell esperienza maturata in materia di prevenzione, recupero, riabilitazione o reinserimento socio-lavorativo di tossicodipendenti; e. accordi di partenariato laddove sottoscritti. Tutta la documentazione, compresa la fotocopia del documento di identità del legale rappresentante dell organismo proponente firmatario della domanda di finanziamento e del formulario, deve essere raccolta in una busta chiusa riportante in modo chiaro e leggibile, oltre alle indicazioni del mittente, la seguente dicitura Avviso pubblico progetto area dipendenze PdZ Comune di Mesagne. Art. 7. Disposizioni generali Il progetto è realizzato direttamente dal soggetto proponente. È consentito sottoscrivere, in relazione agli obiettivi prefissati per la tipologia di iniziativa oggetto del presente Avviso, accordi di partenariato con soggetti sia pubblici che privati, quali ad esempio: Amministrazione Provinciale, Comuni, AUSL BR/1, Istituzioni Scolastiche, articolazioni locali del Ministero della giustizia, Centri per l impiego, Organizzazioni Sindacali, Associazioni di categoria, Associazioni di auto e mutuo aiuto, di tutela degli utenti, associazioni di solidarietà sociale e volontariato, oratori, parrocchie,ecc. Qualora vengano sottoscritti accordi di partenariato il soggetto proponente deve allegare, pena l esclusione, copia dell atto sottoscritto tra le parti. Art. 8. Criteri e procedure per la valutazione Le operazioni di valutazione sono effettuate da una Commissione, i cui componenti individuati dal Coordinamento Istituzionale dell Ambito territoriale, vengono nominati dal Presidente del Coordinamento istituzionale. La suddetta Commissione resta in carica per la durata prefissata per l espletamento delle procedure di valutazione dei progetti e si avvarrà del supporto tecnico dell Ufficio di piano integrato da un referente della AUSL BR/1 - Dipartimento dipendenze patologiche. E facoltà della Commissione richiedere chiarimenti e/o integrazioni sui progetti. I progetti sono valutati con riferimento ai seguenti elementi: 1. analisi del contesto territoriale di riferimento del progetto (grado di correlazione tra i bisogni rilevati e gli obiettivi generali/specifici del progetto) punti max 7; 103

104 2. esperienza documentata del soggetto proponente nelle attività connesse all oggetto del presente avviso (curriculum analitico) punti max 13; 3. definizione del numero e della tipologia dei destinatari in relazione agli obiettivi del progetto punti max 10; 4. livello di correlazione tra contenuti, obiettivi, strumenti e fasi dell intervento punti max 13; 5. integrazione con gli interventi previsti nell ambito del Piano di zona e con altri progetti e iniziative punti max 7; 6. livello di integrazione tra i soggetti pubblici e/o privati coinvolti nella realizzazione del progetto e motivazione della scelta rispetto agli obiettivi prefissati punti max 13; 7. predisposizione di strumenti per la rilevazione delle ricadute e degli impatti (impatti attesi, diretti ed indiretti, sui destinatari finali e sul contesto di riferimento) punti max 7; 8. metodologie e strumenti per dare visibilità alla realizzazione del progetto, alla diffusione dei risultati aggiunti ed al loro esito, per favorire una maggiore partecipazione e condivisione sia da parte dei soggetti interessati che dell opinione pubblica punti max 6; 9. livello di corrispondenza tra le risorse umane impiegate e le attività programmate punti max 12; 10. coerenza del piano finanziario: congruità dei costi delle singole componenti del progetto, rapporti tra risorse da impiegare e costi da sostenere punti max 12. Ai fini della valutazione dei progetti, la Commissione, di cui al successivo art. 9, predispone apposita scheda da acquisire al verbale delle riunioni. Sono ritenuti ammissibili ed entrano pertanto nell apposita graduatoria i progetti che abbiano conseguito un punteggio di almeno punti 51 (cinquantuno) È ammesso a finanziamento il progetto che abbia conseguito il punteggio più alto (max 100). È facoltà dell Ufficio di Piano, qualora intervengano risorse finanziarie aggiuntive, ammettere a finanziamento in ordine decrescente di punteggio i progetti non ammessi a finanziamento in prima battuta. Art. 9. Procedure per l erogazione dei finanziamenti e realizzazione dell iniziativa La Commissione predispone apposita graduatoria dei progetti ammissibili. All approvazione e al finanziamento del progetto che ha conseguito il più alto punteggio si provvede con atto del dirigente dell Ufficio servizi sociali del Comune capofila, responsabile dell Ufficio di piano dell Ambito territoriale sulla base della predetta graduatoria. L erogazione del finanziamento avverrà in due soluzioni: pagamento in acconto, pari al 75% del finanziamento assegnato ed erogato previa presentazione di lettera di avvio attività e cronoprogramma dettagliato delle attività; pagamento a saldo, pari al 25% del finanziamento concesso, previa presentazione di una relazione conclusiva delle attività svolte e rendicontazione delle spese sostenute. Il progetto ammesso al finanziamento deve essere avviato improrogabilmente entro trenta giorni dalla data di emissione del mandato di pagamento della prima quota del finanziamento, dandone comunicazione al responsabile dell Ufficio di piano dell ambito territoriale. I progetti ammessi al finanziamento devono essere realizzati entro il termine massimo di 12 (dodici) mesi dalla data di avvio. Art. 10 Verifica sugli interventi finanziati L Ufficio di piano dell Ambito territoriale provvede ad effettuare verifiche e controlli sugli interventi finanziati attraverso attività di monitoraggio qualitativo e quantitativo e valutazione dell iniziativa. 104

105 Art. 11 Informazioni sull avviso Il presente avviso è reperibile sui siti internet dei Comuni di Mesagne Latiano Torre S.S. Erchie - San Pancrazio S. - San Donaci San Pietro V. Torchiarolo Cellino San Marco Informazioni sullo stesso possono essere richieste all Ufficio di piano dell Ambito territoriale, al seguente recapito telefonico , e presso le sedi degli uffici di servizio sociale dei Comuni dell Ambito territoriale ai seguenti indirizzi e recapiti telefonici: Ufficio Servizi Sociali Comune di Mesagne Via Roma 2, tel Comune Mesagne Latiano Torre S. Susanna Erchie San Pancrazio S.no San Donaci San Pietro V.co Torchiarolo Cellino San Marco Sito Web Art 12. Responsabile del procedimento Responsabile del procedimento è la dott.ssa Pasqua Bellipario, direttore dell Ufficio Politiche e Solidarietà Sociali del Comune di Mesagne e responsabile dell Ufficio di piano dell Ambito territoriale nr. 4 - tel e_mail: politichesociali@comune.mesagne.br.it Allegati: A) Domanda di finanziamento; B) Formulario di presentazione del progetto. 105

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109 AREA SALUTE MENTALE PREMESSA Le problematiche legate alla tutela della Salute mentale sono in costante aumento. Le stesse hanno derivazioni differenti: disturbi del comportamento alimentare, disturbi d ansia, d umore e della personalità che in genere sono associate ad immagini che evidenziano lo stato psicologico e sociale del disabile psichico, la drammaticità delle crisi, i riflessi sul tessuto familiare e delle relazioni sociali entro le quali il malato vive. Pertanto per meglio affrontare le problematiche della salute mentale e le sofferenze personali e familiari del disagio mentale occorrono interventi come: a) Inserimento lavorativo che ha come obiettivo creare le condizioni per il miglioramento della qualità della vita delle persone in stato di disagio psichico. Inoltre garantire i livelli di autonomia delle persone dopo la degenza o malattia e garantire la riduzione dell emarginazione del danno sociale mediante il supporto al nucleo familiare ed affiancando i soggetti nell individuazione e utilizzo delle opportunità lavorative; 109

110 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann.x III ann. 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: INSERIMENTO LAVORATIVO Area prioritaria di intervento: SALUTE MENTALE Azione di sistema: SERVIZIO SOCIALE COMUNALE, DSM Numero progressivo Progetto: Soggetto titolare 20 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio. SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE N 4 SOGGETTO GESTORE: SINGOLI COMUNI DELL AMBITO TERRITORIALE N 4 20 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 110

111 1.3 Modalità di gestione dell intervento/servizio gestione in economia (specificare Comune) gestione diretta con affidamento a terzi (specificare procedure di affidamento ) delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione (specificare Ente Comune ) 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento I soggetti attuatori del servizio saranno i Comuni dell Ambito che attraverso i loro Uffici attueranno diversificati interventi in riferimento all area dell inserimento lavorativo protetto e non. 1.5 Obiettivi dell intervento/servizio Il servizio persegue le seguenti finalità: Recupera i livelli di autonomia della persona, dopo la degenza o la malattia. Crea le condizioni per il miglioramento della qualità della vita delle persone in stato di disagio psichico Evita la compromissione, il deterioramento e la cronicizzazione della malattia. Concorre alla riduzione e all emarginazione del danno sociale Garantisce il necessario supporto al nucleo familiare e all utente che è interessato da un trattamento riabilitativo terapeutico Affianca i soggetti nell individuazione e utilizzo delle opportunità lavorative. 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) Mantenimento della persona all interno nel tessuto socio territoriale, intervenendo sui sistemi di vita sociale e relazionale. Potenziamento ed estensione del servizio in tutto l ambito, valorizzando e migliorando l esperienze e i servizi esistenti. Recupero dei livelli di autonomia della persona. Il Servizio Sociale Comunale e il D. S. M. predisporranno dei progetti individuali di inserimento lavorativo che si rifanno ai preliminari accordi che l Ambito dovrà sottoscrivere con gli organismi di rappresentanza di categoria, le agenzie del lavoro e le singole imprese. 111

112 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza stima utenti/casi seguiti per anno Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità n. 35 Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro (specificare) 1.8 Principali attività previste Il servizio è indirizzato a giovani/adulti, che in presenza di capacità lavorativa anche residua, siano in grado di assumere gli impegni lavorativi richiesti attraverso: Corsi di formazione per gli utenti, finalizzati all inserimento lavorativo. Costituzione di cooperative di tipo B. Convenzione tra gli enti pubblici e le cooperative aventi come finalità un programma di inserimento mirato. Borse lavoro attraverso la convenzione ASL ed Enti locali ( manutenzione del verde pubblico, personale di pulizia, applicato di segreteria, ecc ). Individuazione della tipologia dei rapporti di lavoro sostenibili ( contratti di formazione lavoro, compensi forfetari con coperture assicurative ) e della durata dell esperienza lavorativa non inferiore ad un anno. Individuazione delle aziende e ditte disponibili a dare continuità all esperienza lavorativa protetta, contestualizzando e normando l assunzione nell ambito della normativa di riferimento ( agevolazioni fiscali, incentivi nazionali ed europei ) 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio BIENNALE 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro ,00 - di cui Risorse FNPS Euro ,03 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro ,36 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro ,61 - di cui altre Risorse Euro _,00 (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti MACROVOCI DI SPESA 112

113 - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _,00 Totale Macrovoci di spesa Euro ,00 Comprensive di spese di gestione 1.11 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio Assistente sociale. Formatori di settore ( industriale, artigianale, commerciale ) con competenze teoriche e pratiche. Tutor aziendali Indicatori previsti per la valutazione del Progetto N. richieste pervenute N. utenti coinvolti Verifiche e controlli sugli esiti e sulle qualità degli inserimenti lavorativi espletati. ******************************* 113

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116 AREA CONTRASTO ALLA POVERTA PREMESSA La povertà e l esclusione sociale non sono caratterizzate solo da difficoltà economiche ma si presentano come fenomeno multidimenzionale dove, oltre alla variabile economica, incidono fattori multiproblematici della sfera relazionale, affettiva, psicologica e culturale. Quindi l obiettivo primario è quello di valutare delle prospettive di autonomia del soggetto e del nucleo familiare. Alla luce di ciò si sono individuate le seguenti priorità: a) Sostegno economico con la finalità di fornire risposte ai bisogni primari assicurando servizi di cura alle persone e garantire la continuità con le attività lavorative, eventualmente in corso (somministrazione pasti ecc ). L intervento ha come obiettivo l integrazione del reddito dei nuclei svantaggiati. Lo stesso avviene mediante progetti che spaziano dall intervento di tipo occupazionale a quello della cura e sostegno familiare, da quallo formativo scolastico a quello di integrazione socio-relazionale. 116

117 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. X II ann. III ann. 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: Sostegno economico. Area prioritaria di intervento: Contrasto alla povertà Azione di sistema: Servizi Sociali dei Comuni dell ambito, soggetti del privato sociale Numero progressivo Progetto: Soggetto titolare 21 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE:AMBITO TERRITORIALE N. 4 SOGGETTO GESTORE: SINGOLI COMUNI DELL AMBITO N Modalità di gestione dell intervento/servizio x gestione in economia (singoli Comuni) gestione diretta con affidamento a terzi (specificare procedure di affidamento ) delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale 117

118 Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione (specificare ) 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento COMUNE 1.5 Obiettivi dell intervento/servizio Le politiche di interventi di contrasto alle povertà vanno inquadrate all interno di una visione più ampia di modello di stato sociale, coerente con la visione di un modello di welfare finalizzato a sostenere sia la costruzione di un insieme di istituti che abbiano la funzione di tutelare il cittadino dai principali rischi sociali, sia di garantire supporto non solo alle fasce più deboli, ma, compatibilmente con i vincoli di bilancio, anche a quella parte dei ceti medi più esposta ai rischi di povertà ed esclusione sociale. Con tale prospettiva l obiettivo delle politiche sociali pone l accento sulle opportunità di progettazione di una vita decorosa, in un ottica in cui aspetti qualitativi e relazionali assumono un importanza preminente. Di conseguenza i trasferimenti monetari, intesi come prestazioni assistenziali, non dovrebbero assumere un ruolo di primo piano ma andrebbe privilegiata l offerta decentrata di servizi reali ai cittadini, l offerta di servizi alla famiglia e la creazione di un efficace rete di ammortizzatori sociali in grado di potenziare le capacità di progettazione degli individui. Aspetto importante di detta impostazione è che nella progettazione del sistema di welfare devono essere privilegiati gli strumenti che consentono di realizzare una crescita della capacità di offerta dei servizi ( sia essa pubblica o realizzata con l apporto del settore no-profit), in modo da creare un interazione tra Enti locali, mercato e famiglia. 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) Dall analisi delle condizioni socio-economiche relative all Ambito n.4 si evidenzia un assetto del territorio che rimane contraddistinto da un mercato del lavoro asfittico ed inadeguato, con un tasso di disoccupazione che si aggira intorno al 35%.L indice di carico sociale della popolazione dell ambito, ossia l indice della popolazione non produttiva, rispetto a quella potenzialmente produttiva è pari al 33%, ossia vi sono circa 36 individui in età non lavorativa ogni 100 individui in età lavorativa. I dati relativi ai nuclei familiari evidenziano n famiglie residenti nell ambito, di queste sono costituite da 3 o più componenti. Il dato conferma che nell ambito di riferimento persiste un modello di famiglia abbastanza tradizionale di riferimento. 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità stima utenti/casi seguiti per anno 118

119 Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro I potenziali utenti, fruitori del servizio, sono tutti i cittadini in condizione di disagio economico, residenti nei comuni dell Ambito Territoriale n Principali attività previste Nel sistema di welfare italiano le politiche di contrasto alla povertà sono realizzate attraverso una molteplicità di strumenti sui quali, da molti anni, è unanime il giudizio di farraginosità, categorialità, scarsa efficacia distributiva. Compatibilmente ai vincoli di bilancio imposti dalle risorse finanziarie disponibili per la realizzazione delle attività e degli interventi previsti dal nostro Piano di Zona, si possono prevedere delle azioni di contrasto alla povertà pensate e condotte in modo integrato rispetto alle restanti aree prioritarie, poiché la fragilità sociale è generata da un insieme di problematiche, fonti di disagi economici e relazionali, che investono le persone ed i nuclei familiari comportando necessariamente la predisposizione di interventi integrati, finalizzati a migliorare : - la condizione abitativa; - la condizione finanziaria; - la gestione della salute; - la condizione lavorativa; - il lavoro di cura e di accudimento rivolto ai soggetti fragili del nucleo familiare; Saranno, pertanto, predisposti ed attivati interventi di: ASSISTENZA ECONOMICA, prevedendo le varie tipologie di contributi e le azioni sperimentali disciplinate, nelle modalità e nei tempi, da apposito regolamento; PRONTA ACCOGLIENZA per garantire una risposta primaria a persone prive di ogni riferimento familiare. 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio ANNUALE 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro ,80 - di cui Risorse FNPS Euro ,24 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro ,71 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro ,85 - di cui altre Risorse Euro _,00 (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _,00 Totale Macrovoci di spesa Euro ,80 Comprensive di spese di gestione 119

120 1.10 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio Dirigente dei Servizi Sociali; Assistente Sociale; Personale Amministrativo Indicatori previsti per la valutazione del Progetto INDICATORI DI ATTIVITA N. situazioni di bisogno rilevate N. richieste di intervento pervenute INDICATORI DI RISULTATO N. erogazioni effettuate N. soluzioni raggiunte ********************** 120

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123 AREA IMMIGRATI PREMESSA Il fenomeno dell immigrazione è presente in maniera consistente anche sul nostro territorio e di conseguenza è necessario favorire una positiva integrazione degli immigrati nel nostro contesto sociale attraverso: Servizio d orientamento e Informazione che ha l obiettivo di favorire l accesso ai servizi dei cittadini cittadini stranieri rimuovendo gli ostacoli che ne impediscono la fruizione. Pertanto gli interventi sono rivolti a garantire la tutela giuridica e le azioni civili contro la discriminazione, a far acquisire conoscene e strumenti per confrontarsi in condizioni di parità con il più allargato contesto sociale, consentendo rappresentanze dirette in ambiti programmatici e decisionali. Infine rafforzare la capacità dei cittadini stranieri attraverso l accompagnamento sociale in percorsi di autonomia. 123

124 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann. X III ann. 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: ORIENTAMENTO ED INFORMAZIONE IN FAVORE DEI CITTADINI IMMIGRATI Area prioritaria di intervento: IMMIGRATI Azione di sistema: COMUNI DELL AMBITO TERRITORIALE 4 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE ED AMBITI TERRITORIALI CENTRO TERRITORIALE PER L IMPIEGO - SCUOLE ED ENTI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE QUESTURA AUSL. Numero progressivo Progetto: Soggetto titolare 22 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE N.4 SOGGETTO GESTORE: COMUNI ASSOCIATI DELL AMBITO TERRITORIALE N. 4 SUDDIVISI IN DUE AREE: AREA NORD:CAPOFILA MESAGNE, LATIANO, TORRE, ERCHIE AREA SUD:CAPOFILA SAN PIETRO V.CO, SAN DONACI, TORCHIAROLO, SAN PANCRAZIO,CELLINO S.MARCO 1.3 Modalità di gestione dell intervento/servizio X gestione in economia (Comuni Associati) gestione diretta con affidamento a terzi (specificare procedure di affidamento ) delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali 22 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 124

125 Istituzione Comunale Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione (specificare ) 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento I servizi previsti si avvarranno di operatori sociali adeguatamente formati e di intermediatori culturali 1.5 Obiettivi dell intervento/servizio La presente proposta progettuale si inserisce nell ambito dei servizi per i cittadini stranieri, che nel loro insieme mirano complessivamente alla costruzione di una città- comunità che consente l incontro tra generazioni, sessi, etnie e culture. Obiettivo generale da perseguire è quello di favorire una positiva integrazione, sostenendo una cittadinanza attiva. Obiettivi specifici Favorire l accesso ai servizi dei cittadini stranieri, rimovendo gli ostacoli che ne impediscono - ostacolano la fruizione; Rafforzare la capacità dei cittadini stranieri attraverso l accompagnamento sociale in percorsi di autonomia; Tutelare in maniera specifica gruppi maggiormente vulnerabili ( minori, richiedenti asilo politico); Garantire interventi di tutela giuridica e azioni civili contro la discriminazione; Formare ed informare sulle regole di convivenza democratiche; Far acquisire conoscenza e strumenti per confrontarsi in una condizione di parità con il più allargato contesto sociale consentendo rappresentanze dirette in ambiti programmatici e decisionali; Informazione e orientamento alle risorse del territorio. 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) POPOLAZIONE IMMIGRATA DELL AMBITO 4 AL 31/12/2003 TOTALE NUM 1327 DI CUI DONNE 610 MINORI 199 I servizi presenti sul territorio attualmente mancano di un raccordo tra tutte le realtà che interagiscono con tutto il fenomeno immigrazione. Tale accordo risulta necessario per consentire la predisposizione di azioni organiche finalizzate all accoglienza ed all orientamento dei migranti. 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani stima utenti/casi seguiti per anno 125

126 Persone con disabilità Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati nr. 24 Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro (specificare) 1.8 Principali attività previste Si realizzerà uno Sportello Polifunzionale di orientamento ed informazione che prevede le seguenti azioni progettuali innovative: Servizio di sportello polifunzionale di orientamento fruibile on-line; Creazione di una banca dati. Creazione di uno Sportello on-line fruibile dal sito web dei comuni dell ambito dal quale l utente, compilando un form, potrà accedere ai servizi che lo sportello offre; Attività di intermediazione culturale con l utilizzo di operatori/mediatori che interverranno a supporto delle seguenti azioni: - Ascolto e informazione orientativa: fa riferimento ad una attività di primo contatto con l utenza, quali accoglienza e filtro, ascolto e primo orientamento; - Corsi di alfabetizzazione sociale e linguistica: mira all eliminazione degli ostacoli di \conoscenza del contesto socio culturale e della lingua italiana, avvalendosi di collaborazioni con le istituzioni scolastiche del territorio; Segretariato sociale: accompagnamento sociale e lavoro di rete in collegamento con realtà cittadine religiose, laiche, istituzioni locali. Nello specifico i servizi previsti dallo Sportello Immigrati sono: - informazioni per la prima accoglienza attraverso collegamenti con le strutture già operanti sul territorio; - disbrigo pratiche burocratiche relative al soggiorno e alla presenza sul territorio italiano, attraverso collegamenti con Servizi Sociali, Scuole, Enti pubblici e privati; - informazioni per il reperimento dell alloggio attraverso collegamenti con IACP, Ufficio casa dei diversi comuni, Servizi Sociali comunali ed altre agenzie operanti sul territorio; - informazioni sulle opportunità di lavoro attraverso collegamenti INPS, Ufficio Provinciale del Lavoro, Ispettorato Provinciale del Lavoro, Associazioni o Enti pubblici e privati che effettuano corsi di formazione per cittadini immigrati; - informazioni sul servizio sanitario attraverso collegamenti con le strutture sanitarie locali e con altre agenzie pubbliche e private operanti sul territorio; - servizio fax in ricezione per immigrati che debbono ricevere documenti; - servizio in ricezione e trasmissione con i Paesi di provenienza (Ambasciate, famiglie, associazioni, ecc.) e su tutto il territorio nazionale. - Sostegno nella realizzazione dei percorsi di autonomia: questa tipologia di intervento si propone di costruire un progetto condiviso di autonomia, finalizzato all inserimento abitativo e lavorativo dell immigrato. I progetti educativi sono personalizzati e monitorati mediante momenti di verifica intermedi e finali; - Orientamento personalizzato alla formazione professionale e al lavoro: questa tipologia di intervento si propone di intervenire sulla maturazione di progetti professionali degli utenti attraverso l attivazione di processi di rielaborazione delle storie formative/professionali al fine di definire possibili traiettorie di sviluppo coerenti con l identità dell utente e realistiche in termini di opportunità, avvalen con i dosi anche di percorsi formativi avviati da enti di formazione autorizzati esistenti sul territorio quali si formalizzeranno apposite intese. - Colloqui di approfondimento per i richiedenti asilo politico: la storia del richiedente asilo politico viene raccolta in più incontri necessari affinché si crei fra utente e operatore un rapporto di fiducia; - Stesura relazione di accompagnamento alla domanda di asilo; - Accoglienza socio educativa di bambini, figli di coppie migranti attraverso attività ludico e didattiche agevolando l inserimento nella rete di servizi per minori già esistenti sul territorio. 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio BIENNALE 126

127 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro ,00 - di cui Risorse FNPS Euro ,03 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro ,36 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro ,61 - di cui altre Risorse Euro _,00 (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _,00 Totale Macrovoci di spesa Euro ,00 Comprensive di spese di gestione 1.10 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio Operatori sociali adeguatamente formati Intermediatori culturali Indicatori previsti per la valutazione del Progetto La valutazione e il monitoraggio del servizio avviene attraverso la raccolta dei dati effettuata mediante schede di osservazione e i rapporti periodici di attività. Nelle schede di osservazione vengono raccolti: Dati anagrafici Documentazione amministrativa Condizione familiare Scolarizzazione Condizione alloggiativa Condizione lavorativa Rete familiare e amicale Analisi dei bisogni. ************************ 127

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130 AREA AZIONI DI SISTEMA PREMESSA La costruzione di un sistema orientato verso la qualità sociale deve partire inevitabilmente da principi ben definiti sull erogazione dei servizi pubblici; tra questi principi è ben evidente il passaggio graduale da servizi strutturati in base alle diverse categorie di beneficiari ad un sistema territoriale integrato articolato in azioni. Tali azioni devono volgere al consolidamento e all attivazione di interventi e servizi per i cittadini in difficoltà, assicurando i livelli essenziali delle prestazioni sociali e i livelli essenziali delle prestazioni socio-sanitarie. Da un punto di vista operativo l attenzione verrà riposta su: Porta Unica di Accesso (P.U.A.) Il Servizio di segretariato sociale sarà rivestito di una nuova responsabilità derivante dall obbligo di istituzione, in coerenza con le indicazioni del Piano Regionale delle Politiche Sociali, della Porta unica d accesso (P.U.A.) come livello organizzativo al cui interno, personale dei Comuni e della Azienda USL, realizzano un sistema di accoglienza delle domande in grado di offrire al cittadino la conoscenza dell intera gamma di opportunità offerte dalla rete locale dei servizi sociali e sanitari utilizzando un unico punto d accesso. Tale servizio gratuito per tutti i cittadini favorirà quindi l accesso ai servizi socio-assistenziali e socio-sanitari rimovendo i limiti comunicativi, fisici, culturali e burocratici che oggi ne impediscono ed ostacolano la fruizione. Sarà possibile coinvolgere le associazioni di volontariato presenti sul territorio quale ausilio all attuazione del servizio per la sola area riguardante l informazione. Piano di comunicazione sociale : Il Piano di comunicazione sociale, organizzato e realizzato dall Ufficio di Piano è un programma finalizzato alla realizzazione di quell interazione tra istituzioni, Terzo Settore e cittadini che dovrà essere in grado di condurre alla creazione di un network locale che si faccia promotore di uno stato sociale condiviso, capace di rispondere ai bisogni sociali e di declinare pienamente il sistema di diritti di cittadinanza sociale.distinguendo tra azione comunicativa rivolta ai cittadini in generale e quella rivolta alle istituzioni e ai diversi servizi sia pubblici che privati. U.V.M. : L obiettivo principale dell Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM) è quello di leggere le esigenze dei soggetti con bisogni sanitari e sociali complessi e rilevarne l ammissibilità ad un certo percorso di cura (ADI), ilservizio costituisce l anello operativo strategico per l accesso al sistema dei servizi socio-sanitari di natura domiciliare, semiresidenziale e residenziale a gestione integrata e compartecipata. 130

131 Servizio Sociale Professionale : Si pone l obiettivo di offrire un servizio professionale di consulenza sociale, erogando prestazioni e servizi per il superamento delle difficoltà ed il raggiungimento di un autonomo progetto di vita degli individui, mediante la predisposizione di progetti personalizzati per un azione trasversale ai vari servizi specialistici ed organizzando e ottimizzando il sistema integrato di interventi e servizi sociali attivando servizi e risorse di rete N.B. : l importo totale di ,59 al netto delle risorse ASL, destinato all area Azioni di Sistema ( cfr. verbale del Coordinamento Istituzionale del 19/01/2005), nella quale originariamente era stata prevista unicamente la P.U.A, risulta attualmente suddiviso nei seguenti ulteriori seguenti servizi previsti nella medesima area: 1) Piano di Comunicazione Sociale; 2) U.V.M.; 3) Servizio Sociale Professionale. 131

132 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann. X III ann. 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: PORTA UNICA DI ACCESSO (P.U.A.) Area prioritaria di intervento: Azioni di Sistema Azione di sistema: Servizio Sociale Comunale-AUSL-Terzo Settore Numero progressivo Progetto: Soggetto titolare 23 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE N 4 SOGGETTO GESTORE: AMBITO TERRITORIALE N 4 23 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 132

133 1.3 Modalità di gestione dell intervento/servizio X gestione: AMBITO gestione diretta con affidamento a terzi (specificare procedure di affidamento ) delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione (specificare ) 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento PERSONALE INCARICATO DAI COMUNI 1.5 Obiettivi dell intervento/servizio La Porta Unica di Accesso ha l obiettivo di esprimere, in maniera figurata, il concetto di ingresso alla rete dei servizi, la cui unitarietà richiama la non settorialità dell accoglienza e la necessità che tale livello organizzativo venga congiuntamente realizzato e gestito dai comuni e dalla ASL. Nell ottica della unitarietà degli interventi il welfare d accesso, infatti, deve garantire la presenza di spazi pubblici di immediato e facile accesso che soddisfino il bisogno del cittadino di avere informazioni immediate e complete sui diritti esigibili e sulle risorse del territorio, ogni qual volta che situazioni personali e/o familiari richiedono interventi di carattere socio-sanitario. La finalità precipua è quella di permettere la realizzazione di una dinamica circolare in cui a girare sono i flussi informativi e non gli utenti, ai quali peraltro si garantirà un referente, individuato nel profilo professionale dell Assistente Sociale, per l accompagnamento durante il percorso individuale programmato 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) Orientamento della domanda, programmazione dell offerta dei servizi; Accoglimento all interno dell ambito distrettuale di tutte le richieste di assistenza domiciliare, semiresidenziale e residenziale a gestione integrata e partecipata, attraverso la richiesta diretta dell utente o proveniente dalla cosiddetta rete formale del distretto interessato (MMG/PLS, Unità Operative distrettuali, Presidi Ospedalieri, Servizi Sociali); Attivazione degli altri referenti territoriali competenti della rete formale e informale dell utente per un approfondimento della richiesta; Gestione dell Agenda UVM (organizzazioni del calendario dei lavori); 133

134 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro (specificare) stima utenti/casi seguiti per anno I potenziali utenti del servizio PUA sono tutti i cittadini dell ambito territoriale n.04 pari a Principali attività previste 1 Livello operativo periferico Tale livello, ubicato in ogni comune dell ambito (presso uffici comunali e/o presso uffici ASL) è garantito da assistenti sociali del distretto socio-sanitario e da assistenti sociali incaricate dai comuni afferenti, coadiuvati da istruttori amministrativi polifunzionali. Si identifica con gli sportelli di cittadinanza e segretariato sociale ed è finalizzato a fornire al cittadino risposte univoche sul sistema unitario dei servizi sociosanitari di ambito. In particolare, la PUA di 1 livello esprime in sen so metaforico il concetto di ingresso del cittadino nella rete di servizi sottendendo un sistema unitario di accoglienza della domanda ed in grado di garantire: unitarietà di accesso; capacità di ascolto; funzione di orientamento; funzione di filtro; funzioni di osservatorio e monitoraggio dei bisogni e delle risorse; funzione di trasparenza e fiducia nei rapporti tra cittadino e servizi, soprattutto nella gestione dei tempi di attesa nell'accesso ai servizi. 134

135 L attività degli sportelli operativi di primo livello prevede una dinamica circolare in cui a girare sono i flussi informativi e non gli utenti, ai quali peraltro si garantirà un referente, per l accompagnamento durante il percorso individuale. Il Servizio, collocato nel punto più vicino al cittadino, è in grado di garantire un sistema di accoglienza della domanda, fornendo simultaneamente quelle opportunità in termini di servizi che la rete locale, interagendo, è in grado di fornire. Il 1 livello periferico si configura nelle seguent i azioni: ATTIVITÀ DI FRONT OFFICE con azioni dirette al cittadino in tempo reale attraverso: informazione e diffusione di notizie di carattere generale raccolta della domanda avanzata dal cittadino; istruttoria di istanza per l accesso alle prestazioni di competenza dei servizi socioassistenziali dell Ente; azioni di orientamento e accompagnamento per l attivazione delle risorse esistenti per il soddisfacimento del bisogno espresso dal cittadino; ATTIVITA DI BACK OFFICE con azioni dirette al monitoraggio e valutazione con aggiornamento periodico, nonché con l attività di restituzione dati della PUA attraverso: monitoraggio della domanda; monitoraggio e ricerca del sistema locale di offerta dei servizi formali ed informali; raccolta e diffusione dati sullo stato globale dei servizi; alimentazione continua (in termini di informazioni su normative,risorse esistenti, opportunità di intervento) degli sportelli territoriali di segretariato sociale - restituzione dati e valutazioni per l attività di programmazione ed orientamento politico; Lo Sportello di cittadinanza e Segretariato sociale implicherà, pertanto, l utilizzo di un sistema informativo (schede, mappe servizi, raccolta dati) e telematico che si andrà ad integrare con la PUA di 2 livello. 2 Livello operativo centrale La PUA di 2 livello, ubicata presso il Distretto s ocio-sanitario, rappresenta la sede dove viene definito il progetto socio-sanitario personalizzato e della presa in carico integrata del 135

136 cittadino/utente, sulla base delle richieste di prestazioni socio sanitarie compartecipate provenienti dagli sportelli operativi di 1 livello. Tale progetto viene effettuato da un team multiprofessionale denominato Unità di Valutazione Multidimensionale (U.V.M.) con competenze multidisciplinari in grado di leggere le esigenze dei pazienti con i bisogni sanitari e sociali complessi. L U.V.M. è coordinata da un medico, nominato dal Direttore del Distretto, e da un assistente sociale individuata dai Comuni dell ambito, che assicurano una continuità e univocità di valutazione e un uso ponderato delle risorse grazie ad una visione longitudinale nel tempo, orientata alla pianificazione complessiva degli interventi. Tale composizione minima è integrata dalle figure professionali idonee alla valutazione del singolo caso sulla base dell istruttoria preliminare attivata dalla P.U.A. di 1 livello e, comunque, sempre dal MMG/PLS e dall assistente sociale del Servizio Sociale di riferimento dell assistito e da un Medico della specifica unità operativa distrettuale competente (es: il geriatria per i pazienti ultrasessantacinquenni e/o lo specialista delle attività riabilitative per i disabili e/o lo specialista di discipline per la salute mentale per i pazienti psichiatrici e/o altri referenti sanitari di base per gli altri). STRUMENTI OPERATIVI L accesso al servizio, attraverso la PUA di 1 live llo, viene effettuata tramite un apposito modulo denominato scheda di proposta per l accesso, contenente in forma schematica domande chiuse tali da consentire l elaborazione informatica dei seguenti elementi di base: Dati anagrafici del cittadino; Indicazioni generali di carattere socio ambientale e relativi alle condizioni abitative ed ambientali, alla situazione del nucleo di convivenza, alle rete familiare e sociale di supporto presente, al tenore economico del soggetto e del nucleo familiare; Condizioni generali di salute, diagnosi clinica e patologie presenti; Apparenti condizioni di autonomia e autosufficienza, deambulazione ed eventuale confinamento (a letto, su sedia o in casa), capacità relazionali; Prestazione socio sanitaria a gestione integrata e compartecipata richiesta e motivazioni della richiesta; Principali referenti territoriali da attivare per la valutazione multidimensionale. 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio BIENNALE 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro ,67 - di cui Risorse FNPS Euro ,62 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro 9.483,71 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro 7.949,12 - di cui altre Risorse Euro ,22 (Risorse AUSL) (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti 136

137 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro 00 - attrezzature Euro 00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro 00 Totale Macrovoci di spesa Euro ,67 Comprensive di spese di gestione 1.10 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio ASSISTENTE SOCIALE ISTRUTTORE AMMINISTRATIVO POLIFUNZIONALE; FIGURE PROFESSIONALI AUSL 1.12 Indicatori previsti per la valutazione del Progetto. Verifiche e controlli sugli esiti e sulla qualità dei servizi sono indispensabili per fondare la presa in carico sulla verifica di criteri di eleggibilità predefiniti ed uniformi. Indicatori di monitoraggio: N popolazione residente / N Assistenti Sociali comunali N servizi svolti / N Assistenti Sociali incaricati Carico di lavoro amministrativo / Tempo impiegato Carico di lavoro tecnico-professionale / Tempo impiegato Carico di lavoro per Segretariato Sociale / Tempo impiegato Visite domiciliari / Tempo impiegato *********************** 137

138 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann. X III ann. 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: PIANO DI COMUNICAZIONE SOCIALE Area prioritaria di intervento: AZIONI DI SISTEMA Azione di sistema: UFFICIO DI PIANO, TERZO SETTORE Num. progressivo Progetto: Soggetto titolare 24 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE N. 4 SOGGETTO GESTORE : AMBITO TERRITORIALE N Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 138

139 1.3 Modalità di gestione dell intervento/servizio X gestione in economia (Ambito) gestione diretta con affidamento a terzi (specificare procedure di affidamento delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione (specificare ) 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Ambito Attraverso l Ufficio di Piano 1.5 Obiettivi dell intervento/servizio Il Piano di comunicazione sociale, organizzato e realizzato dall Ufficio di Piano è un programma finalizzato alla realizzazione di quell interazione tra istituzioni, Terzo Settore e cittadini che dovrà essere in grado di condurre alla creazione di un network locale che si faccia promotore di uno stato sociale condiviso, capace di rispondere ai bisogni sociali e di declinare pienamente il sistema di diritti di cittadinanza sociale.distinguendo tra azione comunicativa rivolta ai cittadini in generale e quella rivolta alle istituzioni e ai diversi servizi sia pubblici che privati, le iniziative di tale piano possono essere: a) interne, cioè tese al coinvolgimento e alla piena circolazione delle informazioni che l amministrazione è chiamata ad attuare, anche attraverso l uso delle moderne tecnologie, tra i diversi uffici e operatori che costituiscono l organizzazione dell Ente; b) mirate agli operatori e ad un loro coinvolgimento sul piano del miglioramento qualitativo dei servizi, delle prestazioni erogate e del rapporto con il cittadino; c) pubbliche ed esterne intese come strumenti indispensabili per attuare la sussidiarietà sociale ed istituzionale, nonché la risorsa essenziale e strategica cui attingere per attuare semplificazioni e quindi per perseguire efficacia, efficienza ed economicità. Tale forma di comunicazione sociale tesa a qualificare il sistema dei servizi e ad agevolare l accesso dei cittadini può essere organizzata attraverso le conferenze dei servizi e della carta della cittadinanza. 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) Non è stato possibile, al momento, predisporre la stima dei risultati attesi secondo l allegato B del Piano Regionale. A titolo informativo si indica: 139

140 POPOLAZIONE RESIDENTE NELL AMBITO N 4 AL TOTALE N DI CUI: Comune di Mesagne n Comune di Cellino San Marco n Comune di Erchie n Comune di Latiano n Comune di San Donaci n Comune di San Pancrazio S. n Comune di San Pietro V.co n Comune di Torchiarolo n Comune di Torre S.S. n Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza stima utenti/casi seguiti per anno Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro (specificare) Tutti i potenziali cittadini residenti nell ambito territoriale n. 1.8 Principali attività previste Il Piano di comunicazione sociale, attraverso piano di lavoro e azioni, individua: le modalità organizzative, i canali di comunicazione, i destinatari dei diversi messaggi promozionali ed informativi, i linguaggi della comunicazione, il cronoprogramma delle azioni di comunicazione, le risorse finalizzate all attuazione del Piano stesso. Pertanto la comunicazione sociale avviene : 1. le azioni di sportello accesso informazioni complete sui diritti, sulle prestazioni e sulle modalità di accesso al sistema sociale dei servizi socio-assistenziali accoglienza decodifica della domanda orientamento accompagnamento 2. Gli interventi sulla rete comunitaria Conoscenza delle possibilità che il territorio offre in termini di risorse sociali Connessione dei bisogni con le opportunità Organizzazione di un nodo della rete che diventa basilare per tutti gli altri integrando e facendo interagire le diverse attività delle agenzie pubbliche e private Osservazione e pianificazione di azioni di tipo comunitario Coordinamento di piani di intervento di comunità 3. Le iniziative di comunicazione sociale Coinvolgimento delle risorse presenti all interno della Pubblica Amministrazione Coinvolgimento di tutte le risorse territoriali (operatori, associazioni, famiglie..) Qualificazione del sistema e facilitazione nell accesso per gli utenti. 140

141 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio Biennale 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro ,00 - di cui Risorse FNPS Euro ,60 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro 4.462,89 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro 3.866,51 - di cui altre Risorse Euro,00 (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _,00 Totale Macrovoci di spesa Euro ,00 Comprensive di spese di gestione 1.10 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio Esperti della comunicazione sociale Personale amministrativo 1.12 Indicatori previsti per la valutazione del Progetto. Verifiche e controlli sugli esiti e sulla qualità dei servizi sono indispensabili per fondare la presa in carico sulla verifica di criteri di eleggibilità predefiniti ed uniformi. Indicatori di monitoraggio: Raccolta dati sui problemi, domanda, risposte erogate; Produzione di strumenti condivisi; Informatizzazione di strumenti e schede; Costruzione banca dati; Attivazione scambi e confronti con enti e organizzazioni di cittadini 141

142 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. x II ann. III ann. 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: U.V.M UNITA DI VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE Area prioritaria di intervento: Azioni di sistema Azione di sistema: Comuni dell Ambito e ASL Numero progressivo Progetto: Soggetto titolare 25 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE N 4 SOGGETTO GESTORE: AMBITO TERRITORIALE N Modalità di gestione dell intervento/servizio x gestione in economia da parte dei Comuni dell Ambito e della ASL gestione diretta con affidamento a terzi (specificare procedure di affidamento ) delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione ( Ente Comune ) 25 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 142

143 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Singoli Comuni dell Ambito- Asl 1.5 Obiettivi dell intervento/servizio La valutazione multidimensionale, ovvero l analisi dettagliata dei problemi e dei bisogni che presenta il caso, rappresenta l adempimento prioritario ed ineludibile ai fini della definizione del progetto sociosanitario personalizzato di ogni utente e della sua presa in carico integrata. Essa deve essere effettuata da un team multiprofessionale, con competenze multidisciplinari. L obiettivo principale dell Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM) è quello di leggere le esigenze dei soggetti con bisogni sanitari e sociali complessi e rilevarne l ammissibilità ad un certo percorso di cura (ADI) 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) QUANTITATIVI: N richieste N interventi N presa in carico N. progetti personalizzati QUALITATIVI. Favorire l idonea permanenza della persona in stato di bisogno presso il proprio domicilio ed evitare l istituzionalizzazione e la riduzione dei tempi di ricovero ospedaliero Perseguire il rientro nell ambiente familiare della persona in uscita da strutture residenziali Promuovere azioni integrate socio-sanitarie per utilizzare al meglio le risorse territoriali Ottimizzare la spesa socio-sanitaria 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza stima utenti/casi seguiti per anno Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro (specificare):. Trattandosi di un servizio di nuova istituzione non è possibile stimare il numero di casi seguiti annualmente. 1.8 Principali attività previste L UVM costituisce l anello operativo strategico per l accesso al sistema dei servizi socio-sanitari di natura domiciliare, semi-residenziale e residenziale a gestione integrata e compartecipata. L UVM svolge le seguenti funzioni: 143

144 Effettua la valutazione multidimensionale dell autosufficienza dell utente, dei suoi bisogni assistenziali e di quelli del suo nucleo familiare. Verifica le condizioni di ammissibilità ad un percorso di cura e assistenza. Elabora il progetto socio-sanitario personalizzato che deve essere condiviso e sottoscritto dal paziente e dal suo nucleo familiare. Verifica e aggiorna l andamento del progetto elaborato. Procede alla dimissione concordata. La valutazione multidimensionale dovrà avvalersi di strumenti idonei e il più possibile omogenei sul territorio per rendere confrontabili i criteri di valutazione e consentire la definizione qualitativa e quantitativa degli interventi. 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio Annuale 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro ,81 - di cui Risorse FNPS Euro ,27 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro 2.748,09 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro 2.380,65 - di cui altre Risorse Euro 8.516,60 (risorse ASL) (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _,00 Totale Macrovoci di spesa Euro ,81 Comprensive di spese di gestione 1.11 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio L Unità di valutazione multidimensionale è un organismo a carattere multidisciplinare, pertanto deve essere costituito da: un assistente sociale nominata dall Ambito con funzioni di coordinamento; un medico di Base o Pediatra di libera scelta di riferimento dell assistito; figure professionali che si renderanno necessarie per l esame dei vari casi ( Il geriatra, un medico esperto in riabilitazione, uno psichiatra, ecc) un assistente sociale del servizio sociale di riferimento dell assistito Indicatori previsti per la valutazione del Progetto Soddisfacimento dei bisogni reali degli utenti Tipologia di servizi offerti N. utenti ammessi al servizio N. di specialisti impiegati per la valutazione del singolo caso. 144

145 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann. X III ann. 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE Area prioritaria di intervento: AZIONE DI SISTEMA Azione di sistema: SERVIZIO SOCIALE COMUNALE SERVIZIO SOCIALE ASL (CONSULTORIO, SERT, DTSM, PRESIDIO OSPEDALIERO, DIPARTIMENTO HANDICAP, ECC.) SERVIZIO SOCIALE MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA ADULTI E MINORI - SERVIZIO SOCIALE TRIBUNALE PER I MINORI - SERVIZIO SOCIALE STRUTTURE PRIVATE Numero progressivo Progetto: Soggetto titolare 26 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO SOGGETTO GESTORE: AMBITO 1.3 Modalità di gestione dell intervento/servizio X gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi (specificare procedure di affidamento ) delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione 26 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 145

146 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Ambito 1.5 Obiettivi dell intervento/servizio Gli obiettivi dell intervento sono finalizzati a: Offrire un servizio professionale di consulenza sociale erogando prestazioni e servizi per il superamento delle difficoltà ed il raggiungimento di un autonomo progetto di vita degli individui; predisposizione di progetti personalizzati per un azione trasversale ai vari servizi specialistici organizzare ed ottimizzare il sistema integrato di interventi e servizi sociali; attivare e integrare i servizi e le risorse di rete. 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) POPOLAZIONE RESIDENTE NELL AMBITO N 4 AL TOTALE N DI CUI: Comune di Mesagne n Comune di Cellino San Marco n Comune di Erchie n Comune di Latiano n Comune di San Donaci n Comune di San Pancrazio S. n Comune di San Pietro V.co n Comune di Torchiarolo n Comune di Torre S.S. n Il Servizio, garantito da professionisti Assistenti Sociali iscritti all Albo, assume un ruolo di intervento professionale proprio e di livello essenziale per osservare e gestire i fenomeni sociali, erogare prestazioni di informazioni, consulenza e presa in carico professionale. Pertanto, gli interventi ed i servizi in essere non saranno di tipo meramente assistenzialistico ma mireranno alla responsabilizzazione e autodeterminazione dell utente utilizzando, altresì, le risorse territoriali e predisponendo la creazione di una rete solidale permenente. 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno stima utenti/casi seguiti per anno 146

147 Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro (specificare) 1.8 Principali attività previste Le principali attività previste sono, di seguito, dettagliate: Consulenza sociale e valutazione del bisogno, definizione di un piano di intervento in collaborazione anche con altri servizi preposti per il superamento del disagio; Programmazione complessiva di interventi in risposta ai bisogni socio-assistenziali (assistenza economica, assistenza domiciliare, frequenza centri diurni, ecc.). Tali attività si distinguono in : interventi socio assistenziali volti a superare gli ostacoli derivanti da difficoltà di disagio socioeconomico per il normale svolgimento della vita quotidiana; interventi di Servizio Sociale Professionale orientati ad affrontare situazioni complesse che richiedono azioni mirate ed integrate in collaborazione con le altre figure professionali, tenendo conto della globalità e della unicità dei bisogni del cittadino. Tutte le prestazioni del Servizio Sociale Professionale sono indirizzate alle sottoelencate aree d intervento: Responsabilità Familiari; Minori; Anziani; Disabili; Dipendenze; Salute Mentale; Contrasto alla povertà; Immigrati. Responsabilità Familiari Gli interventi sociali in tale area si articolano nei seguenti servizi : Interventi di Servizio Sociale Professionale: Promozione e sostegno della libera assunzione di responsabilità; Interventi di sostegno e valorizzazione delle capacità genitoriali; Interventi di sostegno delle pari opportunità e la condivisione delle responsabilità tra uomini e donne; Interventi di orientamento e consulenza sulle problematiche familiari; Interventi sociali di sostegno; Organizzazione di incontri protetti; Interventi valutativi; Interventi di collaborazione con il Servizio Sociale Adulti del Ministero di Grazia e Giustizia nell ambito di progetti di messa alla prova; Interventi integrativi: Centri per la Famiglia; Assistenza domiciliare; Pronto intervento Sociale; Sostegno economico; Area Minori Gli interventi, modulati tenendo presente la centralità del minore e il suo bisogno di protezione, si articolano nei seguenti servizi : 147

148 Interventi di Servizio Sociale Professionale Interventi di allontanamento urgente in base all art 403 c.c.; Interventi di orientamento e consulenza sulle problematiche familiari; Interventi psico-sociali di sostegno con applicazione sistematica e continuativa del processo metodologico diluito nel tempo e di metodi e di procedimenti per l attuazione di interventi programmati e finalizzati alla rimozione del disagio; Interventi valutativi attraverso la ricerca sistematica ed approfondita con studio ed analisi dell ambiente socio-familiare; Organizzazione di incontri protetti; Interventi in materia di affidamento; Interventi di collaborazione con il Dipartimento Servizio Sociale Minori del Ministero di Grazia e Giustizia nell ambito di progetti di messa alla prova; Misure rieducative in favore di minorenni soggetti a provvedimenti dell Autorità Giudiziaria minorile nell ambito della competenza amministrativa; Affidamento del minore al Servizio Sociale disposto con provvedimento del Tribunale per i Minori; Allontanamento del minore dalla residenza familiare con conseguente affidamento eterofamiliare o collocamento in struttura. Interventi integrativi Affido/adozione; Educativa domiciliare; Orientamento ed inserimento del minore nel mondo del lavoro; Centri socio-educativi per minori; Scuola Bottega; Centri Diurni per minori; Sostegno e contrasto alla dispersione scolastica; Trasporto sociale; Asilo nido; Tutor per minori Area Anziani Interventi di Servizio Sociale Professionale Finalizzati a: prevenire l insorgere di processi di emarginazione o di isolamento delle persone anziane; attivare servizi atti a favorire la permanenza della persona anziana nel proprio nucleo familiare o comunque all interno del contesto sociale di riferimento; assicurare interventi socio-assistenziali e socio-sanitari; promuovere l autogestione e la solidarietà tra le persone anziane anche utilizzando convenzioni con soggetti qualificati e rappresentativi del mondo della terza età; promuovere la finalizzazione del tempo libero della persona anziana. Interventi integrativi Assistenza domiciliare e Assistenza Domiciliare Integrata; Centro Diurno Polivalente; Telesoccorso; Trasporto Sociale; Interventi ad integrazione del reddito; Affido adulti; Strutture Protette; Servizio Civile dell anziano Area Disabili Interventi di Servizio Sociale Professionale Finalizzati a: 148

149 Rimuovere gli ostacoli che aggravano le condizioni di disabilità al fine di permettere al disabile l acquisizione degli strumenti tesi alla sua autodeterminazione; Aiutare la persona in un contesto di supporto familiare; Sostenere i processi di autonomia e di inserimento sociale; Contrastare l abbandono e all isolamento per i soggetti privi di sostegno parentale; Assicurare interventi socio-assistenziali e socio-sanitari; Promuovere ed organizzare il tempo libero del disabile; Prevenire l insorgere di processi di emarginazione e di isolamento. Interventi integrativi Servizio di Assistenza Domiciliare; Servizio Trasporto sociale; Servizi socio-culturali e di socializzazione; Centro diurno Socio-educativo-riabilitativo; Servizi Dopo di Noi ; Percorsi di formazione mirata; Tutoraggio professionale; Inserimenti lavorativi protetti. Area Dipendenze Interventi di Servizio Sociale Professionale Interventi di prevenzione primaria con promozione di azioni e campagne di educazione alla salute; Interventi di supporto mirati al reinserimento sociale e lavorativo. Interventi integrativi Percorsi di formazione mirata; Tutoraggio professionale; Inserimenti lavorativi protetti. Area Salute Mentale Interventi di Servizio Sociale Professionale Attività del sistema sociale miranti a supportare la persona in stato di bisogno con problemi di disabilità o di emarginazione condizionati dallo stato di salute mentale. Interventi integrativi Centri diurni socio-educativi e riabilitativi; Inserimenti lavorativi protetti/tirocini terapeutici-riabilitativi; Sportello informativo. Area Contrasto alla Povertà La multiproblematicità innescata dalla condizione di povertà - causa primaria dell esclusione sociale - rimanda a diffusi bisogni che non possono essere decodificati con inopportune segmentarizzazioni; vanno invece riconsiderati in un sistema di interventi mirati a dare risposta ai disagi di natura abitativa, economica, di inserimento e reinserimento lavorativo, nonchè di assistenza e di integrazione sociale. Interventi di Servizio Sociale Professionale Interventi di orientamento volti alla valorizzazione delle capacità e potenzialità dei soggetti in stato di povertà; Sviluppo di forme di accompagnamento sociale in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati presenti sul territorio; Azioni finalizzate a sostenere, nei soggetti marginali, la necessaria consapevolezza, informazione e orientamento per l accesso facilitato ai servizi; Definizione di nuovi percorsi di autodeterminazione. 149

150 Interventi integrativi Centri di pronta accoglienza; Sostegno economico con integrazione del minimo vitale. Area Immigrati Interventi di Servizio Sociale Professionale Interventi finalizzati a: Garantire pari opportunità di accesso ai servizi presenti sul territorio; Favorire gli aspetti relazionali e comunicativi che determinano la qualità e l efficacia dell interazione con i servizi istituzionali. Interventi integrativi Servizi di intermediazione culturale. STRUMENTI DEL SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE 1. Il colloquio, forma specializzata di comunicazione con specifici obiettivi, si distingue nelle seguenti tipologie: - informativo, finalizzato a fornire informazioni sulle risorse e sulle prassi socio-assistenziali; - diagnostico, finalizzato all elaborazione di una diagnosi psico-sociale; - di consulenza per fornire chiarimenti e pareri professionali ad altri professionisti o enti; - di trattamento psico-sociale per l attuazione di interventi programmati e finalizzati alla rimozione del disagio; - di indagine e di valutazione psico-sociale per svolgere una inchiesta eziologica accurata, solitamente su richiesta degli organi giudiziari. 2. L indagine domiciliare, strumento tipico del Servizio Sociale professionale, serve per l approfondimento diagnostico sul piano della globalità del cittadino. 3. La cartella sociale è uno strumento su cui annotare ciò che si sta facendo, ciò che si è fatto, ciò che si farà e gli obiettivi che ci si propone di conseguire; la cartella sociale rappresenta, quindi, l insieme della documentazione professionale, amministrativa, interprofessionale. 4. La relazione sociale è uno strumento di documentazione tecnico-professionale nel quale confluisce una competenza specifica sulla metodologia di analisi e nella valutazione. Sulla base delle finalità si distinguono vari tipi di relazione: - informativa; - valutativa; - descrittiva; - propositiva. 5. La riunione è uno strumento che presuppone un lavoro di gruppo ovvero lo scambio di informazioni/comunicazioni tra persone: - riunione monoprofessionale per scambiarsi informazioni sull organizzazione del servizio, sulle nuove leggi, regolamenti, circolari etc., nonché per avere un confronto sulla gestione quotidiana dei casi; - riunione multidisciplinare per definire i progetti di intervento sui casi a gestione comune ( presa in carico, obiettivi, verifica); - riunione con i cittadini ovvero il gruppo di auto mutuo aiuto finalizzato alla condivisione di esperienze, al superamento del senso di solitudine e alla risoluzione dei problemi a più voci. 6. La supervisione è lo strumento che aiuta l operatore a riflettere e a comprendere il suo rapporto con il cittadino, con il servizio e con la rete dei servizi ad esso connessi, nonchè a rafforzare meccanismi personali di autostima e di controllo delle proprie emozioni e sentimenti. 7. La segnalazione rappresenta uno strumento finalizzato non alla formulazione di un giudizio, ma all apertura di una collaborazione. Essa costituisce il momento fondamentale del percorso diagnostico e prognostico e rappresenta una risorsa del percorso terapeutico. 150

151 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio BIENNALE 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro ,93 - di cui Risorse FNPS Euro 7.661,93 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro 2.000,00 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro 2.000,00 - di cui altre Risorse Euro _,00 (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _,00 Totale Macrovoci di spesa Euro ,93 Comprensive di spese di gestione 1.10 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio ASSISTENTE SOCIALE, regolarmente iscritta all Albo. Premessa indispensabile per la realizzazione del Servizio in oggetto è l acquisizione della comune consapevolezza che il Servizio Sociale Professionale, considerato strumento fondamentale di tutta la strategia operativa adottata da ogni Comune per concretizzare le politiche sociali, si presenta nell Ambito come una realtà professionale non congrua sia per il numero di Assistenti Sociali impegnate sia per l esistenza di carichi funzionali di lavoro non sostenibili. In tale contesto, di per sé inadeguato, non proporzionato e problematico, si verifica altresì che, in alcuni Comuni, nei quali l assistente sociale svolge anche il ruolo di funzionario, non è contemplata altra figura tecnico-professionale di assistente sociale. Da ciò ne scaturisce un aggravio insostenibile di lavoro con conseguente impossibilità a garantire l efficacia e l efficienza del servizio stesso. Inoltre, la presenza in alcuni Comuni di precari rapporti di lavoro con il suddetto personale qualificato rappresenta un serio elemento ostativo per tradurre in servizi la programmazione sociale futura. Il Servizio Sociale Professionale, nell accezione attribuitagli dalla Normativa di Riforma del Welfare, finalizzato: - alla lettura e alla decodificazione della domanda sociale; - alla presa in carico della persona, della famiglia, dei gruppi sociali; - alla predisposizione di progetti personalizzati; - all attivazione e all integrazione dei servizi e delle risorse di rete; - all accompagnamento e all aiuto nel processo di promozione ed emancipazione; evidenzia, pertanto, la necessità di individuare per ogni nuovo servizio attivato assistenti sociali a ciò specificamente preposte, tenendo conto che il Servizio Sociale nei Comuni esplica altresì, contestualmente, anche il Segretariato Sociale. 151

152 1.12 Indicatori previsti per la valutazione del Progetto Verifiche e controlli sugli esiti e sulla qualità dei servizi sono indispensabili per fondare la presa in carico sulla verifica di criteri di eleggibilità predefiniti ed uniformi. Indicatori di monitoraggio: N popolazione residente / N Assistenti Sociali comunali N servizi svolti / N Assistenti Sociali incaricati Carico di lavoro amministrativo / Tempo impiegato Carico di lavoro tecnico-professionale / Tempo impiegato Carico di lavoro per Segretariato Sociale / Tempo impiegato Visite domiciliari / Tempo impiegato Supervisione tecnica / N Assistenti Sociali N ore di formazione annuali / N Assistenti Sociali ****************************** 152

153 153

154 154

155 UFFICIO DI PIANO PREMESSA L ufficio di piano è un gruppo tecnico lavoro, a carattere intercomunale, la cui attività di progettazione esecutiva, gestione e monitoraggio per lo sviluppo di un sistema a rete dei servizi socio sanitari sul territorio di riferimento, definito ambito territoriale, è finalizzata alla programmazione sociale e alla attuazione del piano sociale di zona su scala di ambito. In tal caso l Ufficio di piano si candida a svolgere la funzione di organismo deputato ad essere il regolatore del processo /percorso condiviso di costruzione collettiva delle politiche sociali. In particolare all Ufficio di piano sono assegnate le competenze di seguito elencate: programmazione e progettazione sociale organizzazione dei servizi sociali per tutte le aree prioritarie richiamate dal Piano Regionale delle Politiche Sociali integrazione socio sanitaria programmazione socio sanitaria programmazione finanziaria, gestione economica e rendicontazione strumenti giuridico amministrativi a sostegno dell associazionismo intercomunale gestione dei servizi pubblici sociali, contrattualistica e appalti ricerca sociale per l analisi dei bisogni, della domanda e della offerta sociale, per la rilevazione della qualità e analisi statistica comunicazione sociale e organizzazione di campagne di sensibilizzazione e di informazione L Ufficio di Piano sarà composto da personale in forza presso le Amministrazioni facenti parte dei Comuni aderenti all ambito, dall ASL e dalla Provincia di Brindisi. Questi, a seconda delle competenze, svolgeranno le loro attività per l esercizio delle funzioni dell Ufficio di piano così suddivise : funzioni di programmazione/progettazione sociale funzioni tecnico/amministrative funzioni giuridico/legali 155

156 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann. X III ann. 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: UFFICIO DI PIANO Area prioritaria di intervento: AZIONI DI SISTEMA Azione di sistema: AMBITO TERRITORIALE NR.4 ASL BR/1 Numero progressivo Progetto: Soggetto titolare 27 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE N 4 SOGGETTO GESTORE: AMBITO TERRITORIALE N.4 27 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 156

157 1.3 Modalità di gestione dell intervento/servizio X gestione in economia (Ambito Territoriale) gestione diretta con affidamento a terzi (specificare procedure di affidamento ) delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione (specificare ) 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento GESTIONE DIRETTA.5 Obiettivi dell intervento/servizio L'Ufficio di Piano è un gruppo tecnico di lavoro multidisciplinare e multiprofessionale che ha le seguenti competenze Programmazione e progettazione sociale; Organizzazione dei Servizi Sociali per tutte le aree prioritarie richiamate dal Piano Regionale delle Politiche Sociali; Integrazione socio-sanitaria; Programmazione socio-sanitaria; Programmazione finanziaria, gestione economica e rendicontazione; Strumenti giuridico amministrativi a sostegno dell associazionismo intercomunale; Gestione dei servizi pubblici sociali, contrattualistica e appalti; Ricerca sociale per l analisi dei bisogni, della domanda e dell offerta sociale per la rilevazione della qualità e analisi statistica; Comunicazione sociale e organizzazione di campagne di sensibilizzazione e informazione. 157

158 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) Il risultato dell azione dell ufficio di piano è l efficace ed efficiente realizzazione dei servizi che fanno parte del sistema integrato di interventi e servizi sociali. 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro (specificare) stima utenti/casi seguiti per anno I CITTADINI RESIDENTI NEL TERRITORIO DELL AMBITO TERRITORIALE N Principali attività previste L Ufficio di Piano, struttura di coordinamento intercomunale a natura tecnico amministrativa, avrà le seguenti competenze: Predisporre gli atti per l organizzazione dei servizi e per l eventuale affidamento di essi ai sensi della L 19/2006; Provvedere alla gestione dell ufficio medesimo e all erogazione delle somme destinate al finanziamento dei soggetti che gestiscono i servizi (Comuni, privato sociale, privati che agiscono in regime di convenzione); Predisporre i protocolli d Intesa e gli atti finalizzati a realizzare il coordinamento con gli organi periferici delle Amministrazioni Statali; Organizzare la raccolta delle informazioni e dei dati al fine della realizzazione del sistema di monitoraggio e valutazione; Predisporre tutti gli atti necessari all assolvimento da parte del soggetto capofila ( gestore del fondo complessivo dell Ambito), dell obbligo di rendicontazione; Sviluppare tutte le attività necessarie al supporto dei soggetti responsabili della gestione dei servizi in forma associata, laddove non sia stato individuato un unico Soggetto gestore,ovvero nelle more della sua individuazione; Formulare proposte, indicazioni e suggerimenti diretti al Coordinamento Istituzionale in tema di iniziative di formazione e aggiornamento degli operatori, gestione ed eventuale rimodulazione delle attività previste dal Piano di Zona, acquisizione di diverse competenze o nuove figure professionali per l espletamento dei propri compiti; Relazionare annualmente al Coordinamento Istituzionale sullo stato di attuazione del Piano di Zona con l indicazione del livello di attuazione e del grado di soddisfazione dell utenza. La verifica, in ordine all attuazione di tutti gli interventi previsti dal Piano di Zona sia a livello Comunale che di ambito e dei risultati finali, avviene mediante: Compilazione periodica delle schede di monitoraggio che la Regione indica con proprie direttive; Verifica annuale sullo stato di attuazione dei singoli progetti; Riunioni periodiche dell Ufficio di Piano con i referenti dei Servizi Sociali di tutti i Comuni dell Ambito territoriale. 158

159 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio BIENNALE 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro ,81 - di cui Risorse FNPS Euro ,21 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro 9.347,34 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro ,26 - di cui altre Risorse Euro ,00 (risorse ASL) (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro ,81 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _,00 Totale Macrovoci di spesa Euro ,81 Comprensive di spese di gestione 1.10 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio L Ufficio di Piano sarà composto da personale in forza presso le Amministrazioni facenti parte dei Comuni aderenti all Ambito, dalla ASL e dalla Provincia di Brindisi. Tale personale svolgerà la propria attività, a seconda della competenza, per l esercizio delle seguenti funzioni dell Ufficio di Piano: funzioni di programmazione /progettazione sociale; funzioni tecnico/amministrative; funzioni giuridico/legali. Le funzioni sopraindicate saranno espletate dalle seguenti figure professionali: COORDINATORE ESPERTO/A LEGALE ESPERTO/A CONTRATTI E APPALTI DI SERVIZI E FORNITURE ESPERTO/A INFORMATICO ESPERTI IN SERVIZI SOCIALI (ASSISTENTI SOCIALI COMUNI AMBITO) ESPERTO POLIFUNZIONALE (ISTRUTTORE/FUNZIONARIO) ESPERTO CONTABILE RAPPRESENTANTE ASL 1.12 Indicatori previsti per la valutazione del Progetto Verifiche e controlli sugli esiti e sulla qualità dei servizi sono indispensabili per fondare la presa in carico sulla verifica di criteri di eleggibilità predefiniti ed uniformi. Indicatori di monitoraggio: N popolazione residente / N Assistenti Sociali comunali N servizi svolti / N Assistenti Sociali incaricati Carico di lavoro amministrativo / Tempo impiegato Carico di lavoro tecnico-professionale / Tempo impiegato Carico di lavoro per Segretariato Sociale / Tempo impiegato Visite domiciliari / Tempo impiegato 159

160 LA SCHEDA LA SCHEDA LA SCHEDA B A C 160

161 161

162 SCHEDA B LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA Scheda B REGIONE PUGLIA - GIUNTA REGIONALE SETTORE SERVIZI SOCIALI QUADRO FINANZIARIO DEL PIANO SOCIALE DI ZONA PER AREE PRIORITARIE E DETTAGLIO DI PROGETTI Comune Capofila MESAGNE Cod ISTAT Distretto sociosanitario NR. 4 Provincia BRINDISI RESPONSABILITA' FAMILIARI Codice Area prioritaria Num. progressivo progetto Denominazione progetto Territorio interessato Soggetto titolare RISORSE FNPS ( ) TOTALE FNPS RISORSE PROPRIE DEI COMUNI (almeno 20% del totale) RISORSE REGIONALI RISORSE ASL ALTRE RISORSE Pubbliche Private TOTALE RISORSE 1 01 Centro per la Famiglia Ambito Comuni Associati , , , , , Contributo I casa Ambito Ambito 0, , , Natalità Ambito Ambito 0, , ,29 TOTALE RISORSE DEL PDZ PER L'AREA PRIORITARIA , , , ,38 0, ,29 0, ,49 162

163 POLITICHE PER MINORI Codice Area prioritaria Num. progressivo progetto Denominazione progetto Territorio interessato Soggetto titolare RISORSE FNPS ( ) TOTALE FNPS RISORSE PROPRIE DEI COMUNI (almeno 20% del totale) RISORSE REGIONALI RISORSE ASL ALTRE RISORSE Pubbliche Private TOTALE RISORSE Equipe integrata per adozione Educativa domiciliare /Assistenza Domiciliare Territoriale Centro Diurno e socio e ducativo per minori Equipe integrata per l'abuso e maltrattamento Contrasto all'abuso e maltrattamento- Informazione sensibilizzazione e accoglienza Ambito Ambito Ambito Ambito Ambito Ambito 2.795, ,44 Comuni associati ,30 Ambito 2.558, , , , ,54 559,20 645, , , , ,37 499,04 616, , , , , , ,50 Ambito Ambito , , , , ,96 TOTALE RISORSE DEL PDZ PER L'AREA PRIORITARIA , , , , ,83 0,00 0, ,64 163

164 PERSONE ANZIANE Codice Area prioritaria Num. progressivo progetto Denominazione progetto Territorio interessato Soggetto titolare RISORSE FNPS ( ) TOTALE FNPS RISORSE PROPRIE DEI COMUNI (almeno 20% del totale) RISORSE REGIONALI RISORSE ASL ALTRE RISORSE Pubbliche Private TOTALE RISORSE Assistenza Domiciliare Territoriale (A.D.T.) Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I.) Telesoccorso e Teleassistenza Ambito Ambito Ambito Ambito Ambito Ambito , , , , , , , , , , , , , , , ,00 TOTALE RISORSE DEL PDZ PER L'AREA PRIORITARIA , , , , ,74 0,00 0, ,93 164

165 PERSONE CON DISABILITA' Codice Area prioritaria Num. progressivo progetto Denominazione progetto Territorio interessato Soggetto titolare RISORSE FNPS ( ) TOTALE FNPS RISORSE PROPRIE DEI COMUNI (almeno 20% del totale) RISORSE REGIONALI RISORSE ASL ALTRE RISORSE Pubbliche Private TOTALE RISORSE Servizio di assistenza domiciliare territoriale (A.D.T.) Servizio di trasporto sociale Centro Diurno socioeducativo - riabilitativo e di socializzazione Servizio di orientamentoformazione - inserimento lavorativo. Ambito Ambito Ambito Ambito Ambito ,25 Singoli Comuni ,00 Comuni Associati Singoli Comuni , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ADI Ambito Ambito , , , , , , Integrazione scolastica Ambito Ambito 0, , ,81 TOTALE RISORSE DEL PDZ PER L'AREA PRIORITARIA , , , , , ,81 0, ,19 165

166 DIPENDENZE Codice Area prioritaria Num. progressivo progetto Denominazione progetto Territorio interessato Soggetto titolare RISORSE FNPS ( ) TOTALE FNPS RISORSE PROPRIE DEI COMUNI (almeno 20% del totale) RISORSE REGIONALI RISORSE ASL ALTRE RISORSE Pubbliche Private TOTALE RISORSE Centro Ascolto per tossicodipendenze Inserimento Lavorativo (Avviso Pubblico) Ambito Comuni Associati , , , , , ,51 Ambito Ambito , , , , , ,51 TOTALE RISORSE DEL PDZ PER L'AREA PRIORITARIA , , , , ,00 0,00 0, ,02 SALUTE MENTALE Codice Area prioritaria Num. progressivo progetto Denominazione progetto Territorio interessato Soggetto titolare RISORSE FNPS ( ) TOTALE FNPS RISORSE PROPRIE DEI COMUNI (almeno 20% del totale) RISORSE REGIONALI RISORSE ASL ALTRE RISORSE Pubbliche Private TOTALE RISORSE 6 01 Inserimento Lavorativo Ambito Singoli Comuni , , , , ,00 TOTALE RISORSE DEL PDZ PER L'AREA PRIORITARIA , , , ,36 0,00 0,00 0, ,00 166

167 CONTRASTO ALLA POVERTA' Codice Area prioritaria Num. progressivo progetto Denominazione progetto Territorio interessato Soggetto titolare RISORSE FNPS ( ) TOTALE FNPS RISORSE PROPRIE DEI COMUNI (almeno 20% del totale) RISORSE REGIONALI RISORSE ASL ALTRE RISORSE Pubbliche Private TOTALE RISORSE 7 01 Sostegno economico Ambito Singoli Comuni , , , , ,80 TOTALE RISORSE DEL PDZ PER L'AREA PRIORITARIA , , , ,71 0,00 0,00 0, ,80 IMMIGRAZIONE Codice Area prioritaria Num. progressivo progetto Denominazione progetto Territorio interessato Soggetto titolare RISORSE FNPS ( ) TOTALE FNPS RISORSE PROPRIE DEI COMUNI (almeno 20% del totale) RISORSE REGIONALI RISORSE ASL ALTRE RISORSE Pubbliche Private TOTALE RISORSE 8 01 Servizio di orientamento - informazione in favore dei cittadini immigrati Ambito Comuni Associati , , , , ,00 TOTALE RISORSE DEL PDZ PER L'AREA PRIORITARIA , , , ,36 0,00 0,00 0, ,00 167

168 AZIONI DI SISTEMA Codice Area prioritaria Num. progressivo progetto Denominazione progetto Territorio interessato Soggetto titolare RISORSE FNPS ( ) TOTALE FNPS RISORSE PROPRIE DEI COMUNI (almeno 20% del totale) RISORSE REGIONALI RISORSE ASL ALTRE RISORSE Pubbliche Private TOTALE RISORSE Porta Unica 9 01 Ambito Ambito , ,67 d'accesso (P.U.A.) , , , ,22 Piano di 9 02 comunicazione Ambito Ambito , ,00 sociale , , , UVM Ambito Ambito , , , , , ,81 Servizio Sociale 9 04 Ambito Ambito 7.661, ,93 Professionale 7.661, , ,00 TOTALE RISORSE DEL PDZ PER L'AREA PRIORITARIA , , , , ,83 0,00 0, ,41 FUNZIONAMENTO UFFICIO DI PIANO Codice Area prioritaria Num. progressivo progetto Denominazione progetto Territorio interessato Soggetto titolare RISORSE FNPS ( ) TOTALE FNPS RISORSE PROPRIE DEI COMUNI (almeno 20% del totale) RISORSE REGIONALI RISORSE ASL ALTRE RISORSE Pubbliche Private TOTALE RISORSE Funzionamento Ufficio di Piano Ambito Ambito , , , , , ,81 TOTALE RISORSE DEL PDZ PER L'AREA PRIORITARIA , , , , ,00 0,00 0, ,81 168

169 Codice Area prioritaria Scheda A QUADRO FINANZIARIO COMPLESSIVO DEL PIANO SOCIALE DI ZONA Comune Capofila Mesagne Cod ISTAT Distretto sociosanitario NR 4 Provincia BRINDISI Area di intervento RISORSE FNPS ( ) RISORSE FNPS (2004) TOTALE FNPS RISORSE PROPRIE DEI COMUNI (25,79% del totale) RISORSE REGIONALI RISORSE ASL ALTRE RISORSE Pubbliche Private TOTALE RISORSE 1 Responsabilità Familiari , , , , , , ,49 2 Politiche per i Minori , , , , , ,85 3 Abuso e maltrattamento , , , , , ,79 4 Persone Anziane , , , , , ,93 5 Persone con disabilità , , , , , , ,19 6 Dipendenze , , , , , ,00 7 Salute Mentale , , , , ,00 8 Contrasto alla povertà , , , , ,80 9 Immigrazione , , , , ,00 10 Azioni di sistema , , , , , ,42 11 Funzionamento dell'ufficio di Piano , , , , , ,81 TOTALE RISORSE DEL PDZ ,62 0, , , , , ,10 0, ,27 N.B. nella scheda A sono state apportate alcune modifiche ed integrazioni come di seguito indicate: a) La modifica si riferisce ad un errore materiale già contenuto nellla Prima Parte del Piano di Zona dovuto ad un errata corrispondenza delle cifre rispetto ad alcune aree; b) Le integrazioni riguardano l assegnazione delle risorse ASL, i fondi per la natalità, per l acquisto I casa e per l Integrazione scolastica. La presente scheda è stata quindi approvata dal Coordinamento Istituzionale in data 26/01/2007 ai sensi dell art. 9 della convenzione (si allega copia del verbale) 169

170 Scheda C REGIONE PUGLIA - GIUNTA REGIONALE SETTORE SERVIZI SOCIALI QUADRO RISORSE PROPRIE DEI COMUNI PER INTERVENTI SOCIALI NON INSERITI NEL PIANO DI ZONA(*) (*) Risorse aggiuntive, destinate ad interventi sociali, oltre quelle già portate a cofinanziamento dei servizi previsti nel Piano Sociale di Zona dell'ambito. Comune Capofila MESAGNE Cod ISTAT Distretto sociosanitario NR. 4 Provincia BRINDISI TRIENNIO Codice Area prioritaria Area di intervento Cellino San Marco Erchie Latiano Mesagne San Donaci San Pancrazio Sal.no San Pietro Ver.co Torchiarolo Torre S.S. TOTALE RISORSE PROPRIE DEI COMUNI (EXTRA PDZ) 1 Responsabilità Familiari , , , , ,16 0, , ,94 0, ,51 2 Politiche per i Minori , , , , , , , , , ,48 3 Persone Anziane , , , , , , , , , ,40 4 Persone con disabilità , , , , , , , , , ,63 170

171 5 Dipendenze 1.464,10 0, , , ,16 0,00 0,00 0,00 0, ,73 6 Salute Mentale 1.464,10 0, , , , , , ,91 0, ,13 7 Abuso e maltrattamento 2.928,21 0, , , ,73 0,00 0, ,10 0, ,67 8 Contrasto alla povertà , , , , , , , , , ,22 9 Politiche Giovanili 0,00 0,00 0, ,43 0,00 0,00 0,00 0,00 0, ,43 15 Azioni di sistema , , ,22 0,00 0, , ,92 0, , ,17 16 Funzionamento dell'ufficio di Piano 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE RISORSE PROPRIE COMUNALI NON UTILIZZATE PER IL PDZ , , , , , , , , , ,38 171

172 172

173 173

174 Comune di Mesagne Codice Area prioritaria 1 Area di intervento Oggetto del servizio / intervento/ attività Codice Area prioritaria Area di intervento Oggetto del servizio / intervento/ attività Responsabilità 1 Affido minori e sostegno alla genitorialità 1 Interventi risocializzanti Familiari 6 Dipendenze 2 Asilo Nido 2 2 Politiche per i Minori 3 Abuso e maltrattamento 4 Persone Anziane 5 Persone con disabilità 1 Rette di ricovero e Centro Socio Educativo 1 Rette di ricovero (quota Comuni) 2 Adolescenti e Giovani 7 Salute Mentale 2 Case Famiglia Interventi in favore dei Minori 2 8 Contrasto alla povertà Minori segnalati dal T.M Rette di ricovero 1 2 Assistenza Domiciliare 2 3 Trasporto Anziani 3 9 Immigrati 4 Soggiorni climatici 4 5 Centro Polivalente 5 6 Associazionismo 1 Villa Cavaliere 1 10 Azioni di sistema 2 Integrazione scolastica 2 3 Case Protette 3 6 Contributi economici a sostegno alla famiglia 174

175 Comune di Latiano Codice Area prioritaria 1 Area di intervento Responsabilità Familiari 2 Politiche per i Minori Oggetto del servizio / intervento/ attività Codice Area prioritaria Area di intervento 1 Baliatico 1 2 Contributi economici a sostegno della genitorialità 3 Segretariato sociale 3 4 Affido Minori 6 Dipendenze Oggetto del servizio / intervento/ attività Contributi alle associazioni per le attività di sensibilizzazione 2 Prestazioni di reinserimento sociale Rette di ricovero disposte dal Servizio Sociale e 1 1 Interventi di socializzazione dall'a.g. 7 Salute Mentale Erogazione pasti caldi e servizio di 2 2 lavanderia Integrazione rette di ricovero 3 Abuso e maltrattamento 4 Persone Anziane 5 Persone con disabilità 1 Prevenzione mediante il Servizio sociale professionale 2 Rette di ricovero in istituto 8 Contrasto alla povertà 1 Sostegno al ricovero in strutture residenziali 1 2 Assistenza abitativa 2 3 Attività di socializzazione 9 Immigrati 3 4 Trasporto giornaliero presso terme Torre Canne 4 5 Soggiorni termali 5 6 Contributi economici Contributi economici a sostegno della genitorialità Aiuti economici per il pagamento di utenze e fitti 1 Integrazione scolastica 1 Assistente Sociale 2 Contributi economici per spese di trasporto presso centri riabilitativi 3 Trasporto sociale con automezzi comunali 10 Azioni di sistema

176 Comune di Torre Santa Susanna Codice Area prioritaria 1 Area di intervento Responsabilità Familiari 2 Politiche per i Minori 3 Abuso e maltrattamento 4 Persone Anziane 5 Persone con disabilità Oggetto del servizio / intervento/ attività Codice Area prioritaria Area di intervento Oggetto del servizio / intervento/ attività 1 Affido minori e sostegno alla genitorialità 1 Interventi di risocializzazione 2 6 Dipendenze 2 Centro Diurno Asilo nido (5 gratuità) Interventi per adolescenti e giovani - Finanziamenti D.P.R 309/90 7 Salute Mentale 1 8 Contrasto alla povertà Rette di ricovero 1 2 Assistenza domiciliare 2 Soggiorni climatici - Centro Polivalente 3 3 Associazionismo 9 Immigrati 4 Telesoccorso e Teleassistenza 4 5 Servizio lavanderia 5 6 Servizio Sociale Professionale 1 Inserimenti presso Villa Cavaliere 1 2 Integrazione scolastica 10 Azioni di sistema 2 3 Trasporto sociale Rette di ricovero (quota spettante ai Comuni) 2 Case Famiglia e Case protette Contributi economici a sostegno della famiglia 176

177 Comune di Cellino San Marco Codice Area prioritaria 1 Area di intervento Responsabilità Familiari 2 Politiche per i Minori 3 Abuso e maltrattamento 4 Persone Anziane 5 Persone con disabilità Oggetto del servizio / intervento/ attività Codice Area prioritaria Area di intervento 1 Sostegno alla genitorialità 6 Dipendenze Affido Minori 1 2 Rette di ricovero 7 Salute Mentale 2 3 Interventi diversi in favore di minori 1 8 Contrasto alla povertà Interventi diversi in favore degli anziani 1 2 Associazionismo 9 Immigrati Oggetto del servizio / intervento/ attività Interventi economici finalizzati a percorsi di risocializzazione Interventi economici a sostegno dei disabili mentali Contributi economici di sostegno alla famiglia Contributi economici sostegno degli immigrati 1 Integrazione scolastica 1 Spese per progettazione di dettaglio 2 Trasporto sociale 2 Esecuzione e gestione Piano di Zona 10 Azioni di sistema 3 Assistenza domiciliare 3 4 Interventi diverisi in favore dei disabili 4 177

178 Comune di Erchie Codice Area prioritaria 1 Area di intervento Responsabilità Familiari 2 Politiche per i Minori 3 Abuso e maltrattamento 4 Persone Anziane 5 Persone con disabilità Oggetto del servizio / intervento/ attività Codice Area prioritaria Area di intervento 1 Baliatico 1 2 Contributi economici 6 Dipendenze Soggiorno climatico 1 2 Rette di ricovero 7 Salute Mentale Contrasto alla povertà Soggiorni climatici 1 9 Immigrati Oggetto del servizio / intervento/ attività 1 Integrazione scolastica 1 Servizio sociale professionale 2 Trasporto in luoghi di cura 2 3 Trasporto scolastico 10 Azioni di sistema 3 4 Contributi per integrazione rette di ricovero 4 178

179 Comune di San Donaci Codice Area prioritaria 1 Area di intervento Oggetto del servizio / intervento/ attività Codice Area prioritaria Area di intervento Oggetto del servizio / intervento/ attività Responsabilità 1 Affido familiare 1 Progetto di devianza minorile Familiari 6 Dipendenze 2 Baliatico 2 2 Politiche per i Minori 1 3 Interventi in favore di adolescenti e giovani 7 Salute Mentale 1 Abuso e 1 1 Contributi economici maltrattamento 8 Contrasto alla povertà Persone Anziane 5 Persone con disabilità 1 Rette di ricovero 1 2 Assistenza domiciliare 9 Immigrati 2 3 Soggiorni climatici 1 Integrazione scolastica 1 2 Trasporto scolastico 10 Azioni di sistema 2 3 Rette di ricovero

180 Comune di Torchiarolo Codice Area prioritaria 1 Area di intervento Oggetto del servizio / intervento/ attività Codice Area prioritaria Area di intervento Responsabilità 1 Sostegno alla genitorialità 1 Familiari 6 Dipendenze Politiche per i Minori 3 1 Rette di ricovero 1 7 Salute Mentale 2 Interventi vari in favore di minori 2 Oggetto del servizio / intervento/ attività Abuso e 1 Interventi vari 1 Contributi economici maltrattamento 8 Contrasto alla povertà Persone Anziane 5 Persone con disabilità 1 Interventi vari in favore degli anziani 1 9 Immigrati Integrazione scolastica 1 10 Azioni di sistema 2 Interventi diversi 2 180

181 Comune di San Pancrazio Salentino Codice Area prioritaria 1 Area di intervento Responsabilità Familiari 2 Politiche per i Minori 3 Abuso e maltrattamento 4 Persone Anziane 5 Persone con disabilità Oggetto del servizio / intervento/ attività Codice Area prioritaria Area di intervento 1 6 Dipendenze 1 Oggetto del servizio / intervento/ attività 1 Asilo Nido 1 Interventi di risocializzazione 2 Rette di ricovero 7 Salute Mentale Contrasto alla povertà Soggiorno climatico 1 2 Centro Socio_Ricreativo 9 Immigrati Trasporto Sociale 1 2 Integrazione scolastica 10 Azioni di sistema Contributi economici di sostegno alla famiglia 181

182 Comune di Erchie Codice Area prioritaria 1 Area di intervento Responsabilità Familiari 2 Politiche per i Minori 3 Abuso e maltrattamento 4 Persone Anziane 5 Persone con disabilità Oggetto del servizio / intervento/ attività Codice Area prioritaria Area di intervento 1 Baliatico 1 2 Contributi economici 6 Dipendenze Soggiorno climatico 1 2 Rette di ricovero 7 Salute Mentale Contrasto alla povertà 1 1 Soggiorni Climatici 1 9 Immigrati Oggetto del servizio / intervento/ attività 1 Integrazione scolastica 1 Servizio sociale professionale 2 Trasporto in luoghi di cura 2 3 Trasporto scolastico 10 Azioni di sistema 3 4 Contributi economici per integrazione rette 4 182

183 183

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185 185

186 PROGETTI NON FINANZIATI AREA MINORI d) Affido ed Adozione ha come obiettivi, la sensibilizzazione, formazione delle coppie e delle famiglie; sostegno mediante l attivazione di percorsi di sensibilizzazione e promozione dell Affidamento e Adozione. Inoltre l individuazione delle famiglie disponibili all affidamento dei minori ed attività di sostegno delle famiglie affidatarie ed adottive; e) Tutor per Minori è un servizio finalizzato alla tutela dei minori e rivolto soprattutto ai minori a rischio o in situazioni di disagio psico-sociale. AREA PERSONE ANZIANE a) Centro Diurno Polivalente e Trasporto Sociale è un servizio che ha come obiettivo la qualificazione del tempo libero favorendo la socialità mediante l attivazione di spazi predisposti a favorire la socializzazione e l aggregazione dell anziano ( attività ricreative, culturali e turistiche), inoltre si pone l obiettivo di favorire l autonomia dell anziano e l accesso ai servizi. Il servizio è rivolto agli anziani che versano in stato di immobilità o non completamente autosufficienti; b) Affido Anziani ha come obiettivo quello di consolidare la rete dei rapporti familiari. Da ciò l attivazione di un servizio di affidamento dell anziano in contesti familiari che garantiscano l aiuto nell espletamento delle funzioni ordinarie della vita quotidiana. Lo stesso può essere parziale o a tempo pieno; c) Struttura Protetta è un servizio che tende a garantire il massimo grado di autonomia dell anziano parzialmente sufficiente, in un ambiente controllato e protetto. La durata del ricovero potrà essere permanente o temporanea e, qualora l ospite perda del tutto o in parte la residua autosufficienza, è garantita la continuità assistenziale. d) Servizio Civile Anziani ha come obiettivo la valorizzazione delle competenze della persona anziana mediante una attività di volontariato con il riconoscimento di un rimborso spese; 186

187 AREA SALUTE MENTALE a) Centro Diurno socio-educativo-riabilitativo (ASL): il servizio ha come obiettivo quello del mantenimento e/o recupero dei livelli di autonomia delle persone ed il sostegno della famiglia. Da ciò l attivazione di un maggior numero di spazi che possano offrire un servizio Socio Educativo Riabilitativo; b) Segretariato sociale sportello informativo (ASL) l obiettivo è quello dell informazione sulla tipologia, accesso e fruizione dei servizi territoriali e conoscenza delle attività medico-specialistiche e socio-educative che vengono svolte sul territorio. AREA AZIONI DI SISTEMA a) Segretariato Sociale Professionale Nel processo di realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, in linea con le priorità dettate dal Piano Regionale delle Politiche Sociali, un ruolo di primaria importanza è rivestito dagli assistenti sociali professionisti impegnati nella corretta decodificazione della domanda sociale e nella predisposizione di progetti personalizzati con un azione trasversale ai vari servizi specialistici. I Comuni dell Ambito che già dispongono di Assistenti Sociali adeguati, punteranno a strategie di formazione permanente di tali operatori, al fine di ottimizzare la costruzione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, realizzando nuove modalità operative che privilegino l integrazione tra professionalità sociali e sanitarie e un approccio autocritico che favorisca la valutazione della qualità del proprio operato. Il livello professionale è, dunque, luogo di definizione degli strumenti tecnicioperativi utili alla gestione integrata dell intervento specifico in cui cooperano le figure professionali dei Comuni dell ambito n 4 e Azienda USL BR/1, per l erogazione di un servizio integrato qualitativamente adeguato a rispondere ai bisogni in modo efficace e le figure delle istituzioni pubbliche e del terzo settore. c) Pronto intervento sociale. Il Servizio di Pronto Intervento Sociale è un servizio sempre funzionante 24 ore su 24, per affrontare l emergenza sociale in tempi rapidi e in maniera flessibile. 187

188 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann.x III ann. AMBITO TERRITORIALE n 4 PROV BRINDISI ASL BR/1 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: AFFIDO / ADOZIONE Area prioritaria di intervento: MINORI Azione di sistema: UFFICIO SERVIZIO SOCIALE COMUNALE CONSULTORIO FAMILIARE TRIBUNALE PER I MINORI TRIBUNALE ORDINARIO Numero progressivo Progetto: 1.2 Soggetto titolare 28 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE N 4 SOGGETTO GESTORE: SINGOLI COMUNI DELL AMBITO TERRITORIALE N 4 28 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 188

189 1.3 Modalità di gestione dell intervento/servizio gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi (specificare procedure di affidamento ) delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio X altra modalità di gestione: sostegno economico agli affidatari a carico di ogni singolo Comune; ulteriori servizi descritti nella presente scheda a carico della ASL BR/1 (Consultori familiari). 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Servizio Sociale Prof.le dei Comuni di Ambito ed equipe psico-sociale dei Consultori 1.5 Obiettivi dell intervento/servizio In attuazione di quanto previsto dalla legge 4 maggio 1983, n. 184 e dalle modifiche apportate dalla legge 1 marzo 2001 n. 149, art.12 legge 241/90 (trasparenza della Pubblica Amministrazione) si definiscono gli obiettivi del servizio come di seguito indicati: Eliminazione delle situazioni pregiudizievoli allo status di benessere psico-fisico del minore; sensibilizzazione e promozione dell affidamento familiare e dell adozione; individuazione di famiglie disponibili all affidamento; formazione e sostegno delle famiglie affidatarie e adottive; riconoscimento e valorizzazione della natura di servizio pubblico dell opera svolta dagli affidatari; rimozione di eventuali impedimenti economici che dovessero ostacolare famiglie e persone disponibili ed idonee ad impegnarsi nell affidamento. 189

190 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) POPOLAZIONE MINORILE DELL AMBITO N 4 AL FASCIA D ETA DA O a 17 ANNI N Risultati qualitativi attesi Rimozione degli ostacoli limitativi al benessere generale del minore; promozione della cultura dell affido e dell adozione; riduzione dell istituzionalizzazione del minore e dello stato di disagio del proprio contesto familiare; aiuto alla famiglia affidataria a provvedere al mantenimento, cura e istruzione del minore in affido. 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza stima utenti/casi seguiti per anno Famiglie Coppie Minori n. 8 Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro (specificare) 1.8 Principali attività previste 1. Interventi di Servizio Sociale Professionale : a. Interventi di allontanamento urgente. b. Interventi di orientamento e consulenza familiare inerenti le problematiche minorili. 2. predisposizione di una guida informativa nonché incontri formativi e di sensibilizzazione sull affido familiari ; 3. Incontri di informazione per le coppie aspiranti all'adozione 4. Sostegno economico da erogare alle famiglie affidatarie 190

191 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio BIENNALE 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro _,00 - di cui Risorse FNPS Euro _,00 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro _,00 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro _,00 - di cui altre Risorse Euro _,00 (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _, Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio Operatori dei Comuni dell Ambito territoriale n 4, secondo le seguenti categorie professionali: Dirigente dei Servizi Sociali Assistente sociale Istruttore Amministrativo Operatori del Consultorio Familiare territorialmente competente 1.12 Indicatori previsti per la valutazione del Progetto Verifiche e controlli sugli esiti e sulla qualità delle prestazioni sono indispensabile per fondare la presa in carico sulla verifica di criteri di eleggibilità predefiniti ed uniformi. Per un riscontro sulla qualità e sull efficacia si prevede la realizzazione di: un sistema informativo appropriato; il monitoraggio sull efficacia e sull efficienza degli interventi di affidamento familiare, in base dei seguenti indicatori: Indicatori di attività (rapporto domanda offerta): attività di informazione e formazione / N coppie aderenti attività di informazione e formazione / N singoli aderenti N contributi erogati da ciascun Comune / N minori in affido Indicatori di produttività: N personale per qualifica professionale / N minori affidati N personale per qualifica professionale / N minori adottati Indicatori di efficienza organizzativa: N personale per qualifica professionale / N stimato di minori in affido N personale per qualifica professionale / N stimato di minori adottati ************************* 191

192 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann. X III ann. AMBITO TERRITORIALE n 4 PROV BRINDISI ASL BR/1 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: TUTOR PER MINORI Area prioritaria di intervento: MINORI Azione di sistema: SERVIZIO SOCIALE COMUNALE CONSULTORIO FAMILARE- TRIBUNALE PER I MINORENNI- ISTITUZIONE SCOLASTICA Numero progressivo Progetto: 1.2 Soggetto titolare 29 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE N 4 SOGGETTO GESTORE: SINGOLI COMUNI DELL AMBITO TERRITORIALE N Modalità di gestione dell intervento/servizio gestione in economia (specificare Comune) X gestione diretta con affidamento a terzi (si rimanda alle disposizioni contenute nel regolamento unico per l affidamento di servizi sociali a soggetti terzi) delega a soggetto terzo (specificare ) 29 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 192

193 Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione (specificare ) 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento COOPERATIVE SOCIALI 1.5 Obiettivi dell intervento/servizio Gli interventi di tutoraggio intendono intervenire nell ambito dello svantaggio socio culturale e relazionale minorile (fascia 6-15 anni), garantendo, in ambito extrascolastico, supporto didattico e promuovendo iniziative di tipo ludico e ricreativo, in un ottica di organicità e rete paritaria tra istituzioni scolastiche, servizi sociali, servizi sanitari specialistici e forze del volontariato sociale tramite la sottoscrizione di appositi strumenti, quali protocollo di intesa e convenzioni. Obiettivi del servizio di Tutor per minori : rafforzare i legami del minore nel sistema delle relazioni significative (famiglia, scuola, gruppo dei pari); fornire al minore ed alla sua famiglia una opportunita di sostegno nel processo di crescita 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) POPOLAZIONE MINORILE DELL AMBITO N 4 AL FASCIA D ETA DA O a 17 ANNI N NUCLEI FAMILIARI DELL AMBITO N 4 AL N DATI QUALITATIVI ATTESI: ridurre lo stato di disagio del minore supportandolo nel rafforzamento delle relazioni significative della vita; ridurre l istituzionalizzazione del minore. 193

194 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro (specificare) stima utenti/casi seguiti per anno Trattandosi di un servizio di nuova istituzione non è possibile stimare il n. dell utenza 1.8 Principali attività previste o o o o o attività educative e sostegno al bambino nel rapporto con i genitori, in funzione del progetto educativo personalizzato; attività di sostegno scolastico per facilitarne l inserimento, in funzione del progetto educativo personalizzato; aiuto ai genitori nella comprensione degli atteggiamenti, comportamenti e dinamiche relazionali del bambino; inserimento del minore nelle realtà associative e di ricreazione presenti sul territorio; accompagnamento del minore ai servizi socio-educativi e socio-sanitari. 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio BIENNALE 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro _,00 - di cui Risorse FNPS Euro _,00 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro _,00 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro _,00 - di cui altre Risorse Euro _,00 194

195 (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _, Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio Operatori suddivisi secondo le seguenti categorie professionali: Assistente sociale Educatore professionale 1.12 Indicatori previsti per la valutazione del Progetto Indicatori dei tempi assistenziali tempo intercorso tra segnalazione e predisposizione dei progetti individuali N minori presi in carico; Indicatori di attività (rapporto domanda offerta): N segnalazioni / N soggetti presi in carico ************************************* 195

196 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann. X III ann. AMBITO TERRITORIALE n 4 PROV BRINDISI ASL BR/1 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: CENTRO DIURNO POLIVALENTE E TRASPORTO SOCIALE Area prioritaria di intervento: ANZIANI. Azione di sistema: SERVIZIO SOCIALE COMUNALE CASE DI RIPOSO D. S. M. Numero progressivo Progetto: 1.2 Soggetto titolare 30 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE N 4 SOGGETTO GESTORE: SINGOLI COMUNI DELL AMBITO 30 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 196

197 1.3 Modalità di gestione dell intervento/servizio gestione in economia (specificare Comune) gestione diretta con affidamento a terzi (specificare procedure di affidamento ) delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione (specificare ) 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Cooperative sociali 1.5 Obiettivi dell intervento/servizio Il centro diurno polivalente previene le conseguenze di un prolungato isolamento per coloro che vivono in costante solitudine evitando, o comunque ritardando, l istituzionalizzazione dell anziano, mantenendolo il più possibile nel proprio ambiente familiare. Finalizzazione del tempo libero Favorire la socializzazione e l aggiornamento culturale degli anziani, attraverso esperienze di lavoro comune ed occasione di trasmissione fra le generazioni, delle diverse culture, conoscenze e valori. Azione di contrasto all isolamento da parte degli anziani 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) Non è stato possibile, al momento, predisporre la stima dei risultati attesi secondo l allegato B del Piano Regionale. A titolo informativo si indicano i seguenti dati. Popolazione totale dell Ambito Territoriale N 4 al 31/12/ Popolazione anziana ultra 65enne al 31/12/

198 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza stima utenti/casi seguiti per anno Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani 350 (9 Comuni) Persone con disabilità Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro (specificare) 1.8 Principali attività previste Il centro diurno polivalente in favore di anziani deve offrire le seguenti attività: Attività educative a supporto dell autonomia; Attività di socializzazione ed animazione; Attività culturali e ludico ricreative; Promozione delle attività ludico motorie ( organizzazione di corsi di ginnastica specifica ); Promozione di attività varie tendenti a favorire l incontro intergenerazionale ed il coinvolgimento della persona anziana in progetti di volontariato e di pubblica utilità; Organizzazione ed esecuzione di attività occupazionali istituendo corsi e laboratori in cui utilizzare l esperienza di artigiani anziani e l impiego di strumenti di lavoro e di utensili vari con particolare riferimento a mestieri destinati a scomparire; Promozione e pubblicazione di attività di segretariato sociale, in raccordo con le OO. SS. E con gli enti di patronato, impiegando nella gestione del servizio prevalentemente gli anziani del centro; Promozione di corsi Assicura l assistenza nell espletamento delle attività e delle funzioni quotidiane anche attraverso prestazioni a carattere assistenziale ( igiene personale ) e sanitario correlate alle terapie prescritte dai medici curanti, nonché un servizio lavanderia e la somministrazione dei pasti in relazione agli orari di apertura. 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio BIENNALE 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro,00 - di cui Risorse FNPS Euro,00 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro,00 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro,00 - di cui altre Risorse Euro,00 (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti 198

199 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _, Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio Assistente Sociale Operatori addetti all assistenza Animatori sociali Personale ausiliario Importante è la valorizzazione del lavoro di rete attraverso la collaborazione col terzo settore Indicatori previsti per la valutazione del Progetto N. domande pervenute N. richieste soddisfatte N. di allontanamenti evitati dal contesto familiare Congruenza tra attività realizzate ed obiettivi raggiunti. La valutazione verrà effettuata ogni sei mesi monitorando il numero degli anziani, relativamente al grado di soddisfacimento del loro inserimento sociale. ********************************** 199

200 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann. III ann. AMBITO TERRITORIALE n 4 PROV BRINDISI ASL BR/1 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: Servizio affido Area prioritaria di intervento: Anziani Azione di sistema: Servizio Sociale Comunale ASL/BR 1 Numero progressivo Progetto: 1.2 Soggetto titolare 31 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE N 4 SOGGETTO GESTORE: SINGOLI COMUNI DELL AMBITO 1.3 Modalità di gestione dell intervento/servizio gestione in economia (specificare Comune) gestione diretta con affidamento a terzi (specificare procedure di affidamento ) delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale 31 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 200

201 Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione ( Ente Comune ) 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Promozione della cultura dell affido, reperimento e valutazione delle famiglie disponibili, raccolta di richieste di affido. Intervento di carattere economico in favore delle famiglie che garantiscono l accoglienza e la cura di persone in difficoltà o prive di assistenza anche in condizioni di non autosufficienza. 1.5 Obiettivi dell intervento/servizio Il servizio affido persegue i seguenti obiettivi. Promozione della cultura dell affido; Reperimento e valutazione delle famiglie; Formazione e sostegno alle famiglie affidatarie; Raccolta di richieste di affido; Interventi di carattere economico in favore delle famiglie che garantiscono l accoglienza e la cura di persone in difficoltà o prive di assistenza anche in condizioni di non autosufficienza; Cura e tutela delle persone anziane, in difficoltà o prive di assistenza nell espletamento delle funzioni ordinarie della vita quotidiana; Contrasto all istituzionalizzazione, all isolamento e all emarginazione sociale della persona anziana 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) 1. Riduzione del ricovero dell anziano; 2. Aiuto alla famiglia affidataria a provvedere al mantenimento e alla cura dell anziano; 3. Miglioramento della qualità della vita della persona anziana. Il servizio affido anziani può essere a tempo parziale e a tempo pieno. 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti stima utenti/casi seguiti per anno 201

202 Prostituta Altro (specificare) 1.8 Principali attività previste Il servizio affido anziani prevede la formulazione di un progetto che trova coinvolti i servizi sociali e sanitari. Il progetto individua: Le motivazioni che rendono necessario l affido; Il servizio sociale locale cui è attribuita la responsabilità del programma di assistenza e di vigilanza durante l affido; Le forme di mantenimento del rapporto tra persone anziane e comunità; Gli impegni definiti dal servizio sociale per la famiglia affidataria; La previsione della durata dell affido. 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio BIENNALE 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro _,00 - di cui Risorse FNPS Euro _,00 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro _,00 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro _,00 - di cui altre Risorse Euro _,00 (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _, Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio Assistente Sociale Legale 1.12 Indicatori previsti per la valutazione del Progetto N. domande pervenute N. richieste soddisfatte N. di allontanamenti evitati dal contesto familiare e sociale Congruenza tra attività realizzate ed obiettivi raggiunti. *************************************** 202

203 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann. III ann. X AMBITO TERRITORIALE n 4 PROV BRINDISI ASL BR/1 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: Struttura protetta Area prioritaria di intervento: Anziani Azione di sistema: Servizio Sociale Comunale Servizi competenti ASL/BR 1 Numero progressivo Progetto: Soggetto titolare 32 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE N 4 SOGGETTO GESTORE: COMUNI ASSOCIATI SUDDIVISI IN: AREA NORD: CAPOFILA MESAGNE,MLATIANO, TORRE S.S., ERCHIE AREA SUD: CAPOFILA S.PIETRO V.CO, SAN DONACI,TORCHIAROLO, SAN PANCRAZIO, CELLINO S.M. 1.3 Modalità di gestione dell intervento/servizio gestione in economia (specificare Comune) gestione diretta con affidamento a terzi (specificare procedure di affidamento ) 32 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 203

204 delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione (specificare ) 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Cooperative sociali 1.5 Obiettivi dell intervento/servizio La struttura protetta opera affinché l anziano possa esercitare i propri diritti sociali, politici, economici e religiosi. La predetta struttura tende a mantenere ed estendere i rapporti tra gli ospiti e i familiari, amici e parenti e più in generale con il mondo esterno, favorendo occasioni di incontri e socializzazione. Garantire agli anziani un elevato livello di assistenza tutelare, di confort, abitativo e assistenziale, onde prevenire perdite ulteriori di autonomia e conservare al più alto livello possibile le residue capacità fisiche, mentali, affettive e relazionali perseguendo in pari tempo, lì dove possibile, strategie di rientro nell ambiente di provenienza. Garantire il massimo grado di autonomia dell anziano, temporaneamente o permanente mente non autosufficiente in un ambiente controllato e protetto Garantire la continuità assistenziale qualora l ospite perda del tutto o in parte la residua autosufficienza attraverso servizi di intervento rivolti ad anziani in condizioni di non autosufficienza fisica, psichica, socio relazionale per i quali non sia possibile il mantenimento nel proprio ambiente familiare e sociale 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) Popolazione totale dell Ambito Territoriale N 4 al 31/12/ Popolazione anziana ultra 65enne al 31/12/ Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo stima utenti/casi seguiti per anno

205 Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro (specificare) 1.8 Principali attività previste Il servizio di struttura protetta in favore di anziani non autosufficienti con limitazioni fisiche e/o psichiche deve offrire le seguenti prestazioni/interventi: 1. Prestazioni assistenziali di aiuto alla persona 2. Assistenza tutelare diurna e notturna; 3. Attività riabilitative ed educative; 4. Prestazioni infermieristiche; 5. Prestazioni e servizi alberghieri inclusivi della somministrazione dei pasti 6. Assistenza sanitaria di base comprensiva di assistenza medica, generica, infermieristica e riabilitativa; 7. Attività occupazionali, ricreativo culturali 8. Accompagnamento presso presidii sanitari pubblici o privati per la fruizione di prestazioni sanitarie (ricoveri ospedalieri, prestazioni di medici specialistica, esami di laboratorio, ecc ) 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio BIENNALE 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro _,00 - di cui Risorse FNPS Euro _,00 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro _,00 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro _,00 - di cui altre Risorse Euro _,00 (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _, Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio Responsabile amministrativo Operatore amministrativo Animatore socio culturale Operatore assistenziale Personale ausiliario. Assistente Sociale Medico specialista Tecnico della riabilitazione Infermiere. 205

206 1.12 Indicatori previsti per la valutazione del Progetto N. richieste avanzate N. richieste accolte Rispondenza servizi offerti / bisogni dell utenza. *********************************** 206

207 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann. X III ann. AMBITO TERRITORIALE n 4 PROV BRINDISI ASL BR/1 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: Servizio civile Area prioritaria di intervento: Anziani Azione di sistema: Servizio Sociale Comunale Centri Polivalenti Terzo settore Numero progressivo Progetto: 1.2 Soggetto titolare 33 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE N 4 SOGGETTO GESTORE: SINGOLI COMUNI DELL AMBITO 33 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 207

208 1.3 Modalità di gestione dell intervento/servizio gestione in economia (specificare Comune) gestione diretta con affidamento a terzi (specificare procedure di affidamento ) delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione ( Ente Comune ) 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Ente Comune. Costituzione di un albo di anziani di pubblica utilità. Modalità di svolgimento delle attività e delle collaborazioni 1.5 Obiettivi dell intervento/servizio Il servizio civile anziani consiste nell attività prestata da persone anziane in programmi di pubblica utilità finalizzate a valorizzare il ruolo della persona anziana nella società 1) Valorizzare il ruolo della persona anziana nella società; 2) Partecipazione della persona anziana alle opportunità del territorio; 3) Inserimento sociale e azione di contrasto all isolamento e all emarginazione sociale della persona anziana; 4) Minimo sostegno economico; 5) Percorsi formativi mirati allo svolgimento di progetti di pubblica utilità. 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) Potenziamento sul territorio del servizio di volontariato dell anziano con riconoscimento di un rimborso spesa. 208

209 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza stima utenti/casi seguiti per anno Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro (specificare) Trattandosi di un s servizio di nuova istituzione non è possibile stimare il n. degli utenti. 1.8 Principali attività previste Il servizio Civile Anziani deve offrire le seguenti prestazioni/interventi 1) Sorveglianza presso le scuole. 2) Piccola manutenzione giardini e spazi pubblici. 3) Utilizzazione del verde pubblico e di aree agricole per attività auto gestite. 4) Vigilanza e ausilio nelle biblioteche comunali, nei musei o in altri edifici di interesse artistico culturali, nelle mostre e negli stadi 5) Attività di formazione culturale dell anziano attraverso la partecipazione a corsi, seminari o corsi popolari di studio organizzati dall Università della terza età. 6) Partecipazione a rappresentazioni teatrali e musicali. 7) Impiego di anziani, esperti artigiani mediante la realizzazione di laboratori per la rivalutazione delle arti e dei mestieri in via di estinzione. 8) Corsi di formazione. 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio BIENNALE 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro _,00 - di cui Risorse FNPS Euro _,00 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro _,00 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro _,00 - di cui altre Risorse Euro _,00 (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 209

210 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _, Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio Servizio Sociale Operatori volontari 1.12 Indicatori previsti per la valutazione del Progetto n. anziani coinvolti n servizi offerti ************************ 210

211 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. X II ann. III ann. AMBITO TERRITORIALE n 4 PROV BRINDISI ASL BR/1 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: Centro diurno socio educativo - riabilitativo Area prioritaria di intervento: Salute mentale Azione di sistema: Servizio Sociale Comunale, DSM Numero progressivo Progetto: 1.2 Soggetto titolare 34 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE N. 4 SUDDIVISI IN DUE AREE: SOGGETTO GESTORE: COMUNI ASSOCIATI DELL AMBITO TERRITORIALE N. 4 SUDDIVISI IN DUE AREE: AREA NORD:CAPOFILA MESAGNE, LATIANO, TORRE, ERCHIE AREA SUD:CAPOFILA SAN PIETRO V.CO, SAN DONACI, TORCHIAROLO, SAN PANCRAZIO, CELLINO S.MARCO 34 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 211

212 1.3 Modalità di gestione dell intervento/servizio gestione in economia (specificare Comune) gestione diretta con affidamento a terzi (specificare procedure di affidamento ) delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione (specificare ) 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Cooperative sociali 1.5 Obiettivi dell intervento/servizio Il centro è destinato a persone con disturbi mentali prive di validi riferimenti familiari o per le quali si reputi opportuno l allontanamento dal nucleo familiare o che necessitano di sostegno e riabilitazione nel percorso di autonomia e di inserimento o reinserimento sociale. Detto Centro consegue le seguenti finalità. Offre un servizio socio educativo riabilitativo Agevola il mantenimento e il recupero dei livelli di autonomia della persona e il sostegno alla famiglia. Evita il ricovero e contrasta l isolamento e l emarginazione sociale. Favorisce i percorsi riabilitativi miranti all autonomizzazione e risocializzazione degli utenti, attraverso programmi occupazionali volti all apprendimento di specifiche competenze utilizzabili in senso lavorativo e programmi di animazione sociale. Promuove incontri di sostegno alle famiglie e collegamenti in rete con le altre strutture territoriali. Tende al recupero funzionale e sociale dell utente con l obiettivo finale del reinserimento sociale e lavorativo. 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) Mantenimento e/o recupero dei livelli di autonomia della persona e sostegno alla famiglia 212

213 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza stima utenti/casi seguiti per anno Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità N Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro (specificare) 1.8 Principali attività previste Il Centro pianifica le attività diversificandole in base alle esigenze dell utente e assicura l apertura per almeno otto ore al giorno, per sei giorni a settimana. Tutte le attività sono aperte al territorio e organizzate attivando le risorse della comunità locale. Il Centro deve, in ogni caso, organizzare: Attività educative indirizzate all autonomia Attività di socializzazione e animazione Attivita espressive, psico - motorie e ludiche Attività culturali e di formazione Attività riabilitative e risocializzanti. Il Centro deve, altresì, assicurare l assistenza nell espletamento delle attività e delle funzioni quotidiane anche attraverso prestazioni a carattere assistenziale ( igiene personale ), nonché la somministrazione dei pasti, in relazione agli orari di apertura. 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio ANNUALE 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro _,00 - di cui Risorse FNPS Euro _,00 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro _,00 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro _,00 - di cui altre Risorse Euro _,00 (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _,00 213

214 Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio Assistente Sociale esperto. Collaboratore professionale sanitario ( infermiere o personale della riabilitazione ) Operatori addetti all assistenza. Volontari. Presenza di esperti ( artigiani, commercianti ). Presenza programmata di psicologo, personale medico competente. Indicatori previsti per la valutazione del Progetto La valutazione di ogni progetto individuale viene effettuata in itinere semestralmente sia da parte degli operatori del Centro che da parte degli operatori del DSM. - Congruenza tra attività realizzate ed obiettivi di risultato; - N. dei contatti realizzati. ******************************** 214

215 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. X II ann. III ann. AMBITO TERRITORIALE n 4 PROV BRINDISI ASL BR/1 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: Sportello informativo/ Segretariato Sociale Area prioritaria di intervento: Salute mentale Azione di sistema: Servizio Sociale Comunale, D. S. M. Numero progressivo Progetto: 1.2 Soggetto titolare 35 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE N 4 SOGGETTO GESTORE: ASL BR/1 35 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 215

216 1.3 Modalità di gestione dell intervento/servizio gestione in economia (specificare Comune) gestione diretta con affidamento a terzi (specificare procedure di affidamento ) delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio altra modalità di gestione ( specificare Ente Comune ) 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento ASL BR/1 1.5 Obiettivi dell intervento/servizio Lo sportello informativo ha la finalità di rispondere ai bisogni dell utente con disabilità mentale, in modo dinamico, verificando la corrispondenza tra offerta e domanda informativa, nel rispetto della valutazione delle abilità, competenze e inclinazioni, al fine di giungere ad un collocamento mirato. Evita l emarginazione socio culturale dell utente e la lotta alla disoccupazione. Realizza strumenti informativi specifici a supporto dei servizi front office ( banca dati, opuscoli, guide, pubblicazioni, ecc. ). Gestisce flussi informativi in circolo nella rete dei servizi comunali, garantendo il costante aggiornamento e divulgazione delle informazioni. Raccoglie proposte, segnalazioni o reclami dei cittadini che verranno poi smistate ai competenti servizi. Struttura interventi di individuazione e monitoraggio delle risorse territoriali di pubblica fruizione ed utilità per gli utenti. Garantisce la predisposizione programmatica di progettualità finalizzate alla attivazione di canali di finanziamento da parte della Regione, dello Stato e del Fondo Sociale Europeo. Contribuisce a consolidare l immagine di una Amministrazione che dialoga e si mette a disposizione del cittadino. 216

217 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) Informazione sulla tipologia accesso e fruizione ai servizi territoriali Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro (specificare) stima utenti/casi seguiti per anno N Principali attività previste Attività di Back Office e front Office Fornire informazioni riguardo attività medico specialistiche, attività socio educative. Svolge attività di ricerca e documentazione. Fornire agli utenti, maggiori opportunità di informazione, in specifici ambiti di interesse ( istruzione, formazione: scolastica, professionale, universitaria, orientamento, lavoro: centri per l impiego ). Garantire sul territorio un raccordo che colleghi e metta in rete interventi sinergici integrati con e tra le Istituzione ( Comune, ASL, scuola, servizi per l impiego ) ed il territorio ( famiglia, associazionismo, terzo settore e mondo del lavoro ) Erogare informazioni su servizi e uffici di Pubbliche Amministrazioni Offrire attività di informazioni su eventi culturali, servizi Sociali, fiere, utilizzo di impianti sportivi, traffico, trasporti. Fornire strumenti di conoscenza utili a facilitare l inserimento sociale dei cittadini disabili attraverso la sistematica raccolta e diffusione di informazioni sulle risorse del territorio. Rilevare attraverso l incontro diretto con l utenza, la quantità e la qualità dei bisogni esistenti sul territorio. 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio ANNUALE 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro _,00 - di cui Risorse FNPS Euro _,00 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro _,00 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro _,00 - di cui altre Risorse Euro _,00 217

218 (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _, Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio Assistente Sociale; Personale amministrativo Indicatori previsti per la valutazione del Progetto Gli indicatori specifici per la valutazione del servizio sono costituiti da: - n. accessi - n. casi gestiti in rete con altri servizi - n. prese in carico effettuate - n. colloqui - n. giornate/uomo di lavoro VALUTAZIONE DEL SERVIZIO La valutazione del servizio viene effettuata al termine dell anno con verifica a cadenza quadrimestrale *************************** 218

219 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann. X III ann. 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: SEGRETARIATO SOCIALE PROFESSIONALE Area prioritaria di intervento: AZIONE DI SISTEMA Azione di sistema: SERVIZIO SOCIALE COMUNALE SERVIZIO SOCIALE ASL (Consultorio, SerT, DTSM, Presidio Ospedaliero, Dipartimento Handicap, ecc.) SERVIZIO SOCIALE MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA ADULTI E MINORI - SERVIZIO SOCIALE TRIBUNALE PER I MINORI - SERVIZIO SOCIALE STRUTTURE PRIVATE Numero progressivo Progetto: 1.2 Soggetto titolare 36 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: AMBITO TERRITORIALE N 4 SOGGETTO GESTORE: SINGOLI COMUNI DELL AMBITO TERRITORIALE N Modalità di gestione dell intervento/servizio gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi (specificare procedure di affidamento ) delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali Istituzione Comunale Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio 36 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 219

220 X altra modalità di gestione: assistenti sociali incaricati da ogni singolo Comune. 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento COMUNE 1.5 Obiettivi dell intervento/servizio Il servizio di Segretariato Sociale, nato con la legge quadro per l'assistenza (legge 328/2000) e delineato nel Piano Nazionale degli Interventi e dei Servizi Sociali nonché nel Piano Regionale delle Poltiche Sociali, approvato con Delibera di G.R. n 1104 del 04/08/2004, rappresenta la risposta istituzionale al diritto dei cittadini di un determinato territorio e della comunità nel suo complesso a ricevere informazioni esatte, dettagliate, esaustive e pertinenti sul complesso dei servizi, delle procedure per accedervi, delle prestazioni, delle normative utili ad effettuare una libera scelta tra le risorse sociali disponibili per poterle utilizzare correttamente. Caratteristica del servizio è, infatti, quella di considerare l individuo nella sua globalità e di affrontare le situazioni nella loro complessità così da evitargli innumerevoli spostamenti da un ufficio all altro e informazioni per lo più prettamente burocratiche. Il servizio persegue i seguenti obiettivi: a) costituire per la comunità locale una sede di riferimento presso la quale è possibile ottenere informazioni personalizzate in relazione a specifiche esigenze e, se necessario, aiuto affinché sia assicurato l accesso alle risorse; b) contribuire a rendere effettiva la partecipazione dei cittadini all attività dell amministrazione costituendo una sede attiva di diffusione delle informazioni che riguardano l'intera collettività o fasce estese della popolazione; c) collaborare con i servizi e con le forze sociali del territorio nella rilevazione dei bisogni emergenti e nella verifica della funzionalità e rispondenza delle risorse alle necessità dell utenza; d) fornire agli amministratori pubblici il panorama aggiornato e documentato del rapporto qualitativo e quantitativo intercorrente tra bisogni e risorse nei settori considerati quale base conoscitiva utile all attività di programmazione. Le situazioni sono talora complesse e investono strutture, servizi, prestazioni diverse. Il servizio vuole essere, per le persone e per la comunità, un luogo privilegiato di riferimento dove le informazioni che sono gestite da enti diversi (Provincia - Comune - Municipio - ASL - Prefettura - Tribunale - Istituzioni private ecc.) vengono ricomposte e riaggregate su misura, cioè in base alle specifiche esigenze dell individuo o di gruppi sociali definiti. 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) POPOLAZIONE RESIDENTE NELL AMBITO N 4 AL TOTALE N DI CUI: 220

221 Comune di Mesagne n Comune di Cellino San Marco n Comune di Erchie n Comune di Latiano n Comune di San Donaci n Comune di San Pancrazio S. n Comune di San Pietro V.co n Comune di Torchiarolo n Comune di Torre S.S. n Il Servizio, garantito da professionisti Assistenti Sociali iscritti all Albo, assume un ruolo di intervento professionale proprio e di servizio universalistico rivolto a tutti i cittadini i quali vengono messi nelle condizioni di ottenere informazioni su servizi e prestazioni pubbliche e private appartenenti ad una molteplicità di aree. Il Servizio tende ai seguenti risultati qualitativi: migliorare la capacità di informazione ed accoglienza dei cittadini; favorire la fruizione di tutti i servizi a carattere sociale attivi sul territorio; promuovere forme partecipative e di mutuo aiuto; sviluppare un rapporto sempre più diretto con i cittadini. 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro (specificare) stima utenti/casi seguiti per anno 1.8 Principali attività previste Le principali attività previste si concretizzano in: Avvicinamento dei servizi ai cittadini Accoglienza del cittadino, Ascolto Analisi Selezione/Filtro della domanda Invio ai Servizi dell Ambito Pubblicizzazione dei servizi sociali, sociosanitari e sanitari Individuazione di domande inespresse Raccolta dati sui problemi, sulla domanda 221

222 Costruzione di banca dati sull utenza; Produzione di strumenti condivisi; Informatizzazione di strumenti e schede; Attivazione scambi con enti e organizzazioni di cittadini. Strumenti del Servizio di Segretariato Sociale Primo Colloquio; Scheda di primo accesso; Scheda di ingresso/uscita dai servizi; Mappa delle reti istituzionali; Mappa dei servizi attivati nel territorio dell Ambito; Banca dati degli utenti; Scheda di Progetto individualizzato. 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio BIENNALE 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro _,00 - di cui Risorse FNPS Euro _,00 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro _,00 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro _,00 - di cui altre Risorse Euro _,00 (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _, Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio ASSISTENTE SOCIALE, regolarmente iscritta all Albo Indicatori previsti per la valutazione del Progetto Verifiche e controlli sugli esiti e sulla qualità dei servizi sono indispensabili per fondare la presa in carico sulla verifica di criteri di eleggibilità predefiniti ed uniformi. 222

223 Indicatori di monitoraggio: Raccolta dati sui problemi, domanda, risposte erogate; Produzione di strumenti condivisi; Informatizzazione di strumenti e schede; Costruzione banca dati; Attivazione scambi e confronti con enti e organizzazioni di cittadini. ***************************** 223

224 Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann. III ann. X AMBITO TERRITORIALE n 4 PROV BRINDISI ASL BR/1 1.1 Informazioni generali Denominazione intervento/servizio: PRONTO INTERVENTO SOCIALE Area prioritaria di intervento: AZIONE DI SISTEMA Azione di sistema: SERVIZIO SOCIALE COMUNALE SERVIZIO SOCIALE ASL (Consultorio, SerT, DTSM, Presidio Ospedaliero, Dipartimento Handicap, ecc.) SERVIZIO SOCIALE MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA ADULTI E MINORI - SERVIZIO SOCIALE TRIBUNALE PER I MINORI - SERVIZIO SOCIALE STRUTTURE PRIVATE Numero progressivo Progetto: 1.2 Soggetto titolare 37 ed enti coinvolti Localizzazione del servizio SOGGETTO TITOLARE: COMUNI DELL AMBITO TERRITORIALE N.4 SOGGETTO GESTORE: COMUNI ASSOCIATI SUDDIVISI IN: AREA NORD: MESAGNE, LATIANO, TORRE S.S., ERCHIE; AREA SUD: S.PIETRO V.CO,TORCHIAROLO, SAN PANCRAZIO, SAN DONACI CELLINO S.M. 1.3 Modalità di gestione dell intervento/servizio gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi (specificare procedure di affidamento ) delega a soggetto terzo (specificare ) Consorzio tra Enti locali 37 Il Soggetto titolare dell intervento è il soggetto beneficiario, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio/intervento, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l affidamento a soggetti terzi. 224

225 Istituzione Comunale Azienda Pubblica di Servizi alle persone titoli di acquisto del servizio X altra modalità di gestione: assistenti sociali incaricati dall Ambito. 1.4 Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Ambito Territoriale n Obiettivi dell intervento/servizio Il Servizio di Pronto Intervento Sociale è un servizio sempre funzionante 24 ore su 24, che affronta l emergenza sociale in tempi rapidi e in maniera flessibile. È un canale di comunicazione con il Segretariato Sociale nonché con il Servizio Sociale Professionale, gestito dai comuni, con il compito di fornire informazioni pertinenti sulla situazione locale e generale dei servizi e sulle procedure per accedervi. Tale servizio, oltre che una risposta alle esigenze di informazione e orientamento sociale, rappresenta anche un punto di riferimento operativo nelle situazioni in cui è necessario intervenire rapidamente per la soluzione di problemi assistenziali. Esso, infatti, è in grado di mettere contatto tra loro i servizi, le forze di polizia, le organizzazioni di volontariato dando risposte adeguate all emergenza. Il servizio rappresenta anche un ulteriore opportunità di raccordo con altri interventi straordinari tesi a fronteggiare le situazioni di emergenza quali ad esempio le ondate di calore che, durante il periodo estivo, possono causare disagi alle fasce più deboli della popolazione. 1.6 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi*) POPOLAZIONE RESIDENTE NELL AMBITO N 4 AL TOTALE N DI CUI: Comune di Mesagne n Comune di Cellino San Marco n Comune di Erchie n Comune di Latiano n Comune di San Donaci n Comune di San Pancrazio S. n Comune di San Pietro V.co n Comune di Torchiarolo n Comune di Torre S.S. n Pervenire alla legittimazione istituzionale del Servizio di Pronto Intervento Sociale. 225

226 Il Servizio si propone di coprire aree di bisogno che, in situazioni di emergenza, risultano a tutt oggi ancora sprovviste di specifici ed immediati interventi professionali di Servizio Sociale. Di fatto, attualmente, mancando risposte alle emergenze di natura sociale, le stesse vengono impropriamente e non adeguatamente affrontate da altre figure (es: Forze dell Ordine Servizio di Pronto Intervento Sanitario 118). 1.7 Tipologia di utenza per l intervento/servizio e stima del bacino di utenza Famiglie Coppie Minori Madri nubili Donne abusate e maltrattate Minori abusati e maltrattati Adulti in difficoltà Persone in situazione di povertà Anziani Persone con disabilità Persone con disabilità senza supporto familiare Immigrati Richiedente asilo, rifugiato, profugo Persone soggette a dipendenza Gestante immigrata senza permesso di soggiorno Detenuti o ex detenuti Prostituta Altro (specificare) stima utenti/casi seguiti per anno I potenziali utenti del servizio di Pronto intervento sociale sono tutti i cittadini dell ambito territoriale n.04 pari a Principali attività previste Il servizio di Pronto Intervento Sociale si articola in una serie di prestazioni, differenti e flessibili, finalizzate a fornire le forme di assistenza primaria urgenti alle persone in situazione di bisogno. Esso deve articolarsi territorialmente in maniera da garantire la massima fruibilità da parte di tutti i cittadini, garantendo, in ogni caso, almeno due sedi di servizio distribuiti per affinità geografica. 1.9 Durata complessiva dell intervento/servizio ANNUALE 1.10 Spesa totale prevista Costo totale(*): Euro _,00 - di cui Risorse FNPS Euro _,00 - di cui Risorse Fondo Regionale Euro _,00 - di cui Risorse proprie dei Comuni Euro _,00 - di cui altre Risorse Euro _,00 (*) i dati riportati in questa parte della scheda devono coincidere con quelli riportati nella Scheda B del Quadro finanziario per Progetti MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro _,00 - attrezzature Euro _,00 226

227 - spese di gestione Euro _,00 - utenze e consumi Euro _,00 - comunicazione Euro _,00 - altri costi generali Euro _, Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio ASSISTENTE SOCIALE, regolarmente iscritta all Albo Indicatori previsti per la valutazione del Progetto Verifiche e controlli sugli esiti e sulla qualità dei servizi sono indispensabili per fondare la presa in carico sulla verifica di criteri di eleggibilità predefiniti ed uniformi. Indicatori di monitoraggio: N popolazione residente / Sedi di Pronto Intervento Sociale N situazioni di emergenza segnalate / N casi risolti N situazioni prese in carico / N servizi coinvolti ************************************ 227

228 228

229 229

230 Oggetto: Relazione sui fabbisogni formativi prioritari Ambito Territoriale nr.4. In merito all attuazione delle nuove modalità operative e di gestione, introdotte dalla legge 328/2000, nel settore delle Politiche Sociali ed in particolare in riferimento alla realizzazione dei Piani di Zona, si è evidenziata con maggiore evidenza la necessità di predisporre dei percorsi di formazione del personale coinvolto nel gruppo tecnico dell Ufficio di Piano. In particolare, riguardo le esigenze formative, i rispettivi Comuni dell Ambito convenivano in maniera omogenea sulla necessità di approfondire le tematiche riguardanti gli argomenti di seguito specificati. Da qui la motivazione di non produrre singole schede per ciascun comune dell Ambito Territoriale ma un'unica scheda che sintetizza gli argomenti oggetto di approfondimento, che a titolo esemplificativo si riassumono in: Gestione associata delle funzioni socio-assistenziali e modalità per la definizione dell associazionismo intercomunale; Forme di gestione degli interventi e dei servizi contenuti nel Piano di Zona; Organizzazione del welfare d accesso; Monitoraggio di processo e valutazione di risultato e di impatto per i Piani e i Progetti di intervento sociale; Costruzione della Qualità sociale del sistema di offerta; Integrazione socio-sanitaria e rete dei livelli essenziali di assistenza; Programmazione e gestione economico finanziaria del Piano Sociale di zona; Azioni innovative e sperimentazione di nuove politiche sociali di intervento in riferimento alle azioni di contrasto alla povertà, inserimento 230

231 lavorativo e inclusione sociale, emersione del lavoro sommerso per i servizi alla persona, Sistema Informativo Sociale; Attuazione del Piano Regionale delle Politiche per la famiglia. Il personale interessato ai moduli di formazione, si ritiene debba essere individuato nel gruppo tecnico dell Ufficio di Piano ed in altri profili professionali appartenenti agli uffici di Servizio Sociale dei Comuni. Il Comune di Mesagne ha già effettuato di propria iniziativa dei percorsi di riqualificazione e di formazione rivolto al personale operante nei Servizi Territoriali Socio-Educativi per i minori e le famiglie e nello Sportello di Orientamento per i cittadini immigrati. Nello specifico, sono stati realizzati i seguenti interventi : Modulo di formazione e aggiornamento rivolto agli operatori impegnati nei servizi per minori e famiglie, curato dall Agenzia A e D Servizi Integrati con sede a Brindisi, sul tema IL LINGUAGGIO GLOBALE: TECNICHE E STRUMENTI PER L EFFICACIA DEL RUOLO realizzato nell anno 2003 per un numero complessivo di 72 ore; Intervento di formazione/consulenza finalizzato allo sviluppo organizzativo del gruppo dei medesimi operatori, realizzati da maggio a giugno 2004; Intervento di formazione/consulenza, realizzato dall equipè del seervizio ASL per l infanzia e l adolescenza - N.I.A.T. - nel febbraio 2006, finalizzato a sostenere l inserimento dei minori diversamente abili nei Centri Socio Educativi per minori; Modulo di formazione, per complessive 70 ore, realizzato dall Università degli Studi di Lecce Dipartimento di Filosofia e Scienze Sociali sulle tematiche dell immigrazione e finalizzato all attivazione del progetto la rete dei diritti, rivolto agli operatori del servizio medesimo e realizzato nell anno

232 L Azienda Unità Sanitaria Locale BR/1 ha esperito a favore degli operatori appartenenti ai servizi territoriali, insistenti anche sull Ambito n. 4 i corsi di formazione di seguito riportati: S.E.R.T. Mesagne e San Pietro V.co Corso di formazione integrale per gli operatori degli enti ausiliari convenzionati e del volontariato sociale che operano nel campo delle tossicodipendenze. Servizio Nucleo Intervento Handicap Territoriale Latiano e Cellino S. Marco Corsi tematici: Autismo, Globalità dei linguaggi, Disturbi del linguaggio. Servizio Unità Operativa Psichiatrica Complessa Mesagne, San Pancrazio, San Pietro V.co Seminari formativi su: tecniche e principi della riabilitazione psichiatrica: l evoluzione psichiatrica e ruolo dell infermiere psichiatrico; la comunicazione in psichiatria. Consultori Familiari Mesagne, Torre S.S., San Pancrazio S.no, San Pietro V.co Corsi biennali di formazione su: approccio sistemico relazionale; mediazione familiare. 232

233 233

234 AMBITO TERRITORIALE NR. 4 PROV BRINDISI ASL BR/1 SCHEDA DI AMBITO SCHEDA RILEVAZIONE FABBISOGNI FORMATIVI PRIORITARI MODULI DEL PERCORSO FORMATIVO E DI ASSISTENZA Mod. 1 Gestione associata delle funzioni socioassistenziali e modalità per la definizione dell associazionismo intercomunale Grado di importanza X Mod. 2 Forme di gestione degli interventi e dei servizi contenuti nel Piano di Zona Grado di importanza 1 2 X 4 Mod. 3. Organizzazione del welfare d accesso Grado di importanza X FOCUS DI LAVORO PER CIASCUN MODULO FORMATIVO X la convenzione X lo Statuto e l organizzazione di un Consorzio X la Unione di Comuni Altro (specificare). X la gestione diretta in economia X la gestione diretta con affidamento a terzi X l Istituzione X l Azienda Speciale la Società di capitali a partecipazione pubblica totalitaria (cd. in house) Altro (specificare). X Porta Unitaria di Accesso (Sportelli Sociali e rete delle antenne sociali) X organizzazione e compiti del Segretariato Sociale X organizzazione del percorso di accesso fino alla presa in carico X Regolamentazione dell accesso X Scheda per l accesso dell utente / cartella socioassistenziale dell utente Progetto personalizzato / strumenti per la valutazione del caso Altro (specificare) 234

235 MODULI DEL PERCORSO FORMATIVO E DI ASSISTENZA Mod. 4 - Monitoraggio di processo e valutazione di risultato e di impatto per i Piani e i Progetti di intervento sociale Grado di importanza X Mod. 5 Costruzione della Qualità sociale del sistema di offerta Grado di importanza Mod. 6 Integrazione socio-sanitaria e rete dei livelli essenziali di assistenza Grado di importanza Mod. 7 Programmazione e gestione economico-finanziaria del Piano Sociale di Zona X X FOCUS DI LAVORO PER CIASCUN MODULO FORMATIVO X metodi e strumenti del monitoraggio del PdZ X metodi e strumenti della valutazione dei risultati del PdZ X metodi e strumenti della valutazione di impatto del PdZ Altro (specificare). X Carta dei servizi X Carta di cittadinanza sociale X Percorsi di autorizzazione delle strutture X Percorsi per ottenere la certificazione di qualità e attestare la permanenza dei requisiti di autorizzazione X Percorsi di accreditamento dei soggetti erogatori di servizi sociali X Modalità di affidamento dei servizi a terzi e determinazione delle tariffe Altro (specificare) X il percorso per l integrazione sociosanitaria: dalla programmazione alla compartecipazione finanziaria X i protocolli operativi tra ASL e Comuni per l ADI e per gli altri LEA X il funzionamento dell Unità di Valutazione Multidimensionale X la determinazione della spesa sociale e della spesa sanitaria per i servizi ad elevata integrazione X la figura del referente per l integrazione sociosanitaria nell Ufficio di Piano Altro (specificare) X le risorse finanziarie per il Piano di Zona X il funzionamento del Fondo Unico di Ambito X la rendicontazione del Piano di Zona X la rilevazione della spesa sociale comunale X la determinazione delle tariffe e l ISEE altro (specificare) Grado di importanza X 235

236 MODULI DEL PERCORSO FORMATIVO E DI ASSISTENZA Mod. 8 Azioni innovative e sperimentazione di nuove politiche di intervento: azioni di contrasto alla povertà, inserimento lavorativo e inclusione sociale, emersione del lavoro sommerso per i servizi alla persona, ecc.. Grado di importanza Mod. 9 Attuazione del Piano Regionale delle Politiche per la famiglia: integrazione di politiche e servizi per il sostegno dei nuclei familairi, sostegno all associazionismo, azioni di osservatorio locali per le famiglie, ecc X FOCUS DI LAVORO PER CIASCUN MODULO FORMATIVO X X Piano della Comunicazione Sociale Reddito di cittadinanza e politiche di contrasto alle nuove povertà X Azioni di emersione del lavoro sommerso per i servizi alla persona X Sistema Informativo Sociale Altro (specificare).. X Le politiche per le coppie: contributi all acquisto della prima casa, mediazione familiare, centri di ascolto, ecc X Le politiche a sostegno della natalità: i servizi per la prima infanzia nella rete integrata dei servizi sociali, i contributi economici, ecc.. X La promozione dell affido e delle adozioni X L integrazione sociosanitaria e il ruolo delle funzioni consultoriali nella rete integrata dei servizi X La promozione e il sostegno dell associazionismo familiare X L Osservatorio per le politiche familiari: gli obiettivi informativi a livello di ambito territoriale e il raccordo con l Osservatorio Regionale per le politiche familiari Altro (specificare).. Grado di importanza X Altri suggerimenti: 236

237 Metodologie formative (indicare con una o più X ) : 1. attività di affiancamento nel proprio contesto di lavoro (Project work) 2. attività didattiche con laboratori formativi 3. seminari 4. Aula con didattica frontale X con la AUSL senza la AUSL X con la AUSL X senza la AUSL X con la AUSL senza la AUSL X con Terzo Settore senza Terzo Settore con la AUSL senza la AUSL Indicare per quali moduli: Moduli : Indicare per quali moduli: Moduli : Modulo nr. 7 con AUSL Indicare per quali moduli: Moduli : 4 5 Indicare per quali moduli: Personale interessato (indicare con una o più X ) : (i valori numerici devono essere riferiti al solo Comune cui è riferita la presente scheda, ovvero al solo Ufficio di Piano) Modulo 1 Modulo 2 Modulo 3 Modulo 4 x solo personale Ufficio di Piano per dirigenti e funzionari x per amministratori per Assistenti Sociali per altro personale (specificare) x solo personale Ufficio di Piano per dirigenti e funzionari x per amministratori per Assistenti Sociali per altro personale (specificare).. x solo personale Ufficio di Piano per dirigenti e funzionari x per amministratori per Assistenti Sociali per altro personale (specificare). x solo personale Ufficio di Piano per dirigenti e funzionari x per amministratori per Assistenti Sociali per altro personale (specificare) Num 20 Num Num 9 Num Num Num 20 Num Num 9 Num Num Num 20 Num Num 9 Num Num Num 20 Num Num 9 Num Num 237

238 Modulo 5 Modulo 6 Modulo 7 Modulo 8 Modulo 9 x solo personale Ufficio di Piano per dirigenti e funzionari x per amministratori per Assistenti Sociali per altro personale (specificare) x solo personale Ufficio di Piano per dirigenti e funzionari x per amministratori per Assistenti Sociali per altro personale (specificare) x solo personale Ufficio di Piano per dirigenti e funzionari x per amministratori per Assistenti Sociali per altro personale (specificare) x solo personale Ufficio di Piano per dirigenti e funzionari x per amministratori per Assistenti Sociali per altro personale (specificare) x solo personale Ufficio di Piano per dirigenti e funzionari x per amministratori per Assistenti Sociali per altro personale (specificare) Num 20 Num Num 9 Num Num Num 20 Num Num 9 Num Num Num 20 Num Num 9 Num Num Num 20 Num Num 9 Num Num Num 20 Num Num 9 Num Num 238

239 Periodo di riferimento per avviare le attività relative ai diversi moduli di lavoro (indicare con una o più X ): Modulo 1 Modulo 2 Modulo 3 Modulo 4 Modulo 5 Modulo 6 Modulo 7 Modulo 8 Modulo 9 x II sem I sem II sem x II sem I sem II sem x II sem I sem II sem II sem x I sem II sem x II sem I sem II sem x II sem I sem II sem x II sem I sem II sem II sem x I sem II sem x II sem I sem II sem Disponibilità a lavorare on line per alcune attività durante il percorso: X SI NO Se si, per quali attività in particolare si ritiene di poter utilizzare la modalità on line: X Consultazione del materiale didattico e della documentazione da approfondire X Creazione di forum on line tematici per il confronto di esperienze con altri Comuni e Ambiti territoriali X Formulazione di quesiti sul lavoro connesso alle fasi di vita del Piano Sociale di Zona per ricevere da esperti on line risposte mirate e tempestive X Svolgimento di moduli formativi in modalità di autoapprendimento, dopo averli scaricati dal sito web, per condividerli con altri colleghi d ufficio Altro (specificare ) Dati di chi ha compilato la scheda COGNOME E NOME BELLIPARIO Pasqua FUNZIONE RICOPERTA Responsabile Gruppo Tecnico Ufficio di Piano COMUNE Mesagne UFFICIO Politiche e Solidarietà Sociali TEL FAX politichesociali@comune.mesagne.br.it Firma del Compilatore F.to : Dott.ssa Pasqua Bellipario Firma del Responsabile F.to : Dott.ssa Pasqua Bellipario 239

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