BIOBANCHE: definizioni, tipologie e finalità
|
|
- Bruno Rizzo
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 BIOBANCHE: definizioni, tipologie e finalità Cristina Pelliccia
2 Biobanche-premessa L'enorme sviluppo della ricerca, in particolare nel campo della genetica, ma anche nei settori delle biotecnologie e della farmaceutica, ha comportato una proliferazione di raccolte di materiale biologico di diversa natura (vegetale, umano, animale, etc.), immagazzinate in diversi luoghi geografici, con tecniche Le collezioni di bancaggiosi esono conservazione progressivamente alquanto difformi trasformate e non sempre in standardizzate. entità sempre meglio organizzate e complesse alle quali a partire dalla seconda metà degli anni 90 viene attribuito il termine di biobanche. Tali raccolte, nel corso degli anni, sono state impiegate non solo nel campo della ricerca di base e di quella applicata, ma anche a fini diagnostici, oltre che per scopi terapeutici, tutto ciò in un quadro normativo incerto o comunque frammentario. La Biobanca svolge una funzione pubblica di servizio alla comunità dando garanzie del processo di raccolta e delle tecniche di bancaggio verso tutti gli attori e verso la società nel pieno rispetto dei diritti dei soggetti coinvolti e della dimensione Etico-Legale-Sociale(ELSI) (ELSI).
3 Biobanche-sommario Definizione Tipologia/Attività Finalità
4 Biobanche-definizione Il Consiglio d Europa in un documento del 14/3/94 definisce la banca di tessuti umani come: una organizzazione non-profit che deve essere ufficialmente riconosciuta dalle autorità sanitarie competenti degli stati membri, e deve garantire il trattamento, la conservazione e la distribuzione del materiale. Recommendation N. R(94)1 of the Committee of Ministers to member states on human tissue banks. Council of Europe, 14 march 1994 Lo Swedish Medical Research Council in un documento del 1999 definisce le biobanche come raccolte di campioni di tessuti umani, la cui origine sia sempre rintracciabile, conservati per un periodo definito o indefinito per specifici progetti di studio. Sweden sets ethical standards for use of genetics biobanks. A. Abott. Nature, vol 400, p. 3, July 1999 E una unità operativa senza scopo di lucro, che fornisce un servizio di conservazione e gestione del materiale biologico e dei relativi dati clinici, in accordo con un codice di buon utilizzo e di corretto comportamento e con ulteriori indirizzi forniti dai Comitati Etici e dalle Università REGULATIONS European Biobank Maastricht Dr. F.F. Stelma, Dept. Epidemiology, Maastricht University, Jan. 2003
5 ..riassumendo Biobanche-definizione lebiobanchesonodefinitecome unitàdiservizio,senzascopo di lucro diretto, finalizzate alla raccolta e alla conservazione di materiale biologico umano utilizzato per diagnosi, per studi sulla biodiversità e per ricerca. Presidenza del Consiglio dei Ministri Comitato Nazionale per la Biosicurezza e le Biotecnologie. Linee guida per l istituzione e l accreditamento delle Biobanche 19 Aprile 2006 E il campione di elevata qualità che garantisce benefici diretti sul paziente e permette una ricerca di eccellenza. le Biobanche danno queste garanzie
6 BiobancheGenetiche -definizione Biobanche Genetiche sono definite come: unità di servizio, senza scopo di lucro diretto, finalizzate alla raccolta e alla conservazione di materiale biologico umano utilizzato per diagnosi, per studi sulla biodiversità e per ricerca. La peculiarità delle Biobanche genetiche richiede che i campioni conservati siano collegabili ai dati anagrafici, genealogici e clinici relativi ai soggetti da cui deriva il materiale depositato. Biobanche Genetiche Linee Guida Società Italiana di Genetica Umana(SIGU) 05/06/2003 Questo è essenziale per permettere il ritorno di informazioni cliniche rilevanti ai donatori, ai familiari e a tutta la collettività per poter beneficiare dei risultatidelle ricerchescientifiche
7 Biobanche-tipologia 1 TrattodaR.Ducato L Italia aderendo nel 2005 al Trattato in Prüm sulla cooperazione trasnfrontaliera per contrastare terrorismo, criminalità e migrazione illegale, ha emanato la legge n. 85 del 30 giugno 2009 che prevede l istituzione della banca dati nazionale del Dna presso il Dipartimento di pubblica sicurezza del ministero dell interno e la creazione del laboratorio centrale della banca dati nazionale del DNA presso il dipartimento dell amministrazione penitenziaria del ministero della giustizia
8 Biobanche tipologia/attività Biobanche di Ricerca Raccolgono e conservano materiale biologico umano ed i dati ad esso correlati in modo corretto e controllato : La Biobanca esprime pienamente la sua terzietà, il suo essere garante, si trova infatti in una posizione intermedia tra i cittadini, pazienti ed i ricercatori garantendo i diritti in gioco dei singoli e delle famiglie e ai ricercatori la elevata qualità dei dati biobancati da cui sviluppare ricerca. TESSUTI(fetali/adulti) SANGUE LIQUIDI BIOLOGICI CELLULE DNA/RNA PROTEINE
9 Biobanchedi Patologia - attività BiobancheOncologiche Biobanche Tissutali progetto Ribbo(Rete Italiana BioBanche Oncologiche) Materiale biologico raccolto: alla diagnosi, prima e durante la terapia e al follow-up ( in caso di recidiva) Tessuti neoplastici e sani da pazienti oncologici Sangue da pazienti oncologici e da controlli sani (donatori di sangue) Allestimento linee cellulari da tumori umani Raccolta biomateriali Controllo qualità campioni ( fase pre-analitica e post-analitica) Estrazione DNA/RNA Caratterizzazione IHC /Omica Conservazione a lungo termine (crioconservazione e paraffina) Condivisione informazioni paziente e biomateriali con la comunità medico/scientifica Accesso riservato a campioni e dati Tutela privacy e consenso Database dedicato archiviazione biomateriali Workflow Biobanca La rete nazionale dei tessuti d'archivio NIPAB (Network of Italian Pathology Archive Biobanks) è coordinata dal prof. Giorgio Stanta, fa parte del network europeo Impactsnetwork ed è parte integrante di BBMRI
10 BiobancheGenetiche - attività informa i pazienti e i familiari (consenso informato appropriato) raccoglie campioni e dati associati codifica campioni (bar code) registra dati in un database dedicato Pedigree chart malattia di Huntington dati personali dati genealogici dati clinici dati genetici dati sullo stile di vita dati sul campione.. Materiale biologico raccolto tessuti estrazione DNA/RNA allestimento linee cellulari fluidi biologici (plasma/siero, saliva, liquor, ) conservato +4 C -196 C frigo, ultrafreezer, azoto liquido
11 Biobanche-finalità Identificazione di: nuove malattie nuovi difetti genetici meccanismi patogenetici geni di suscettibilità Studi di: epidemiologia farmacogenetica farmacogenomica Nuove tecnologie: messa a punto di terapie in vitro messa a punto di nuovi kit diagnostici/prognostici in campo oncologico e genetico
12 Biobanche - finalità IDENTIFICAZIONE DI NUOVI GENI CAUSATIVI
13 Biobanche- finalità STUDIO DEI MECCANISMI PATOGENETICI
14 Biobanche- finalità TEST IN VITRO PER NUOVI APPROCCI TERAPEUTICI
15 Biobanche- finalità MESSA A PUNTO NUOVE TECNICHE
16 Biobanche- finalità Farmacogenetica: studio delle variazioni genetiche individuali (es. SNPs) che causano una diversa risposta ad un farmaco STUDI DIFARMACOGENETICA e FARMACOGENOMICA Farmacogenomica: studio dell influenza della variabilità genetica (variazione di DNA e RNA) sull efficacia, tossicità e interazione tra farmaci in un gruppo di pazienti.
17 Biobanche-finalità Conferire, dare in custodia, dei campioni ad una biobanca significa investire sul futuro e partecipare allo sviluppo della cosiddetta PRECISION MEDICINE una medicina che si prefigge di diagnosticare e curare in modo personalizzato. Non comporta quindi un beneficio diretto per il singolo o per la famiglia: solo in alcuni casi può essere una possibilità di ricevere un beneficio personale diretto nel caso che il campione possa essere esaminato per migliorare la diagnosi. Avere un campione depositato può anche consentire di partecipare a studi clinici futuri su nuovi trattamenti terapeutici. Attraverso il biobancaggio si può contribuire alla costruzione dinamica di una grande banca dati con requisiti ELSI (ethical, legal and social issues) e di qualità, da utilizzare nella ricerca medica per indagare la causa delle malattie, per prevenirle, e per individuare le migliori opzioni di trattamento e cura. February 11, 2016
18 Biobanche-finalità Dalle molecole alla medicina di precisione
19 Biobanche tipologia Chi partecipa al network condivide le stesse regole di raccolta, conservazione e ridistribuzione di materiale biologico, adotteranno un consenso informato chiaro e univoco, avranno le medesime norme legali di protezione della privacy.
20 Rete biobanche Regione LIGURIA La Regione Liguria, con delibera n.34 della Giunta Regionale del 22 gennaio 2010, ha istituito la Rete regionale delle biobanche liguri. Biobanche tipologia Rete biobanche Regione CAMPANIA La Regione Campania con delibera n.39 della Giunta Regionale del 14 febbraio 2011, ha istituito la rete regionale biobanche oncologiche. Rete biobanche Regione SICILIA La Regione Sicilia nel 2015con il progetto "SIASOPsBioBank", "Sistema integrato per l'armonizzazione delle procedure e la gestione delle biobanche crea e organizza sul territorio regionale un network di biobanche. REGIONI E RETI DI BIOBANCHE Rete biobanche Regione TOSCANA La Regione Toscana con delibera n.974 del 25 novembre 2013ha approvato il documento "Indirizzi per lo sviluppo di un'architettura innovativa di Biobanche per la valorizzazione della ricerca in Regione Toscana". Per la realizzazione di una rete regionale di biobancheper favorire la partecipazione a progetti e reti europei, ed in particolare a BBMRI. Rete biobanche Regione LOMBARDIA La Regione Lombardia nel novembre 2012con decreto n ha pubblicato le linee guida per la regolamentazione delle biobanchedi ricerca della regione, con la definizione dei criteri minimi per l'istituzione della struttura organizzativa e gli aspetti etico/legali legati a tali attività. Tale network comprende la Rete Oncologica Lombarda (ROL) e la Rete Ematologica Lombarda (BIOREL) Rete biobanche Regione PUGLIA BioBOPè la Rete regionale delle biobancheoncologiche pugliesi nata nel 2013, la rete regionale rende disponibile agli stakeholdersmateriale biologico di qualità, corredato delle principali informazioni clinico-biologiche per gli scopi della ricerca biomedica. Alcune regioni hanno avviato una serie di iniziative al fine di organizzare un sistema di biobanking regionale che presenta importanti opportunità per la regione: rafforzamento del sistema ricerca possibilità di accedere a fondi europei possibili ricadute economiche per il territorio sostanziali benefici per la salute dei cittadini.
21 Biobanche tipologia?. Regioni con altri tipi di biobanche: genetiche, di tessuti umani, di popolazione, terapeutiche ecc. Biobancheveterinarie riconosciute dall Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (Oie). Network formato da 5 Istituti Zooprofilatticidella: Lombardia, Emilia-Romagna (IZSLER), Veneto (IZSVe), Piemonte, Liguria Valle D'Aosta(IZSTO), Abruzzo, Molise (IZSAM) Sicilia. Regioni con reti di Biobanche accreditate e inserite nel nodo Italiano di BBMRI (Infrastruttura Europea delle Biobanchee delle risorse Biomolecolari)
22 Biobanche in Europa. BBMRI network rete europea di Biobanche accreditate e certificate che condividono informazioni e dati con tutto il mondo rispettando sempre tutti i requisiti ELSI(ethical, legal, and socialimplications).
23 Biobanche-tipologia 1 TrattodaR.Ducato L Italia aderendo nel 2005 al Trattato in Prüm sulla cooperazione trasnfrontaliera per contrastare terrorismo, criminalità e migrazione illegale, ha emanato la legge n. 85 del 30 giugno 2009 che prevede l istituzione della banca dati nazionale del Dna presso il Dipartimento di pubblica sicurezza del ministero dell interno e la creazione del laboratorio centrale della banca dati nazionale del DNA presso il dipartimento dell amministrazione penitenziaria del ministero della giustizia
24 Biobanche tipologia/attività Biobanche Terapeutiche Raccolgono e conservano materiale biologico umano, già regolamentato da specifiche norme e il materiale conservato è destinato ad applicazioni dirette sull uomo: Organi per il trapianto Cellule staminali ematopoietiche da cordone ombelicale o midollo per trapianto/terapia cellulare Sangue e derivati a scopo trasfusionale Embrioni, spermatozoi, oociti per la procreazione assistita
25 BiobancheTerapeutiche - finalità LA BIOBANCA DELL AZIENDA OSPEDALIERA CANNIZZARO DI CATANIA E attiva dal , certificata secondo le normative vigenti, permette di crioconservareovociti, spermatozoi e tessuto ovarico. E una struttura specializzata dedicata alla raccolta, analisi, conservazione e distribuzione delle cornee, idonee al trapianto e donate gratuitamente dai cittadini.
26 BiobancheVeterinarie -definizione La Biobanca Veterinaria comprende campioni biologici correttamente conservati e caratterizzati, al fine di garantire la loro precisa identità, purezza e suggerirne l'uso, fornisce un servizio di raccolta e conservazione di campioni per ricerca, diagnosi e produzione. OIE World Organization for Animal Health 2013 La rete italiana di risorse veterinarie (BVR) è stata sviluppata di recente, con lo scopo di raccogliere e conservare in condizioni adeguate diversi tipi di risorse biologiche. Questi campioni sono derivati dalle attività dei diversi Istituti Zooprofilattici Sperimentali Italiani(IZS). Si tratta di un servizio trasversale tra i centri di referenza che mette a disposizione materiale di elevata qualità e competenze tecnico scientifiche adeguate.
27 Biobanche tipologia/attività Biobanche Veterinarie La rete Italiana di BiobancheVeterinarie raccoglie e conserva materiale biologico di diversa origine, sia animale che patogeni di provenienza animale: Virus influenzali aviari Virus influenzali aviari Virus malattia di Newcastle Sieri animali per la tipizzazione della rabbia Sangue per trasfusioni Sieri animali per patologie zoonosiche Virusperlostudioediagnosidimalattie dei pesci, molluschi e crostacei Altro
28 ..PERCHE? Biobanche Veterinarie È stato stimato che nell ultimo decennio oltre il 75% delle malattie emergenti nell uomo sono state causate da patogeni derivanti dagli animali o da prodotti animali. La globalizzazione ha inoltre causato un aumento degli spostamenti di persone, animali e prodotti di origine animale, contribuendo al diffondersi delle malattie. Tutto ciò sottolinea l importanza di studiare il ruolo che il serbatoio animale assume nel mantenimento e diffusione dei patogeni. La conservazione e la tutela nel tempo di materiale biologico derivante dal mondo animale costituisce il fondamento per la comprensione dei meccanismi di trasmissione dei patogeni dall animale all uomo e dell evoluzione dei patogeni. La conservazione e tutela di tale patrimonio scientifico avviene attraverso l istituzione e il mantenimento delle BIOBANCHE VETERINARIE. Network di Biobanche Veterinariepresenti negli Istituti Zooprofilattici Sperimentali Italiani
29 BiobancheVeterinarie finalità Ricerca sperimentale sulla eziologia, patogenesi, profilassi, eradicazione delle malattie infettive e diffusive degli animali comprese le zoonosi Tutela del benessere animale, dell igiene e della trasformazione dei prodotti di origine animale e delle produzioni zootechiche, sicurezza alimentare e tracciabilità Sviluppo nuovi kit diagnostici per patologie animali e zoonosiche Sorveglianza epidemiologica sugli animali
30 Biobanche- conclusione Caveau di materiale genetico destinato alla ricerca completo di archivio di dati sanitari strategici Uno scarso sviluppo della raccolta e conservazione di campioni biologici potrà ritardare di anni la possibilità di avere una medicina personalizzata. ANNA BARKER NATIONAL CANCER INSTITUTE
31
Biobanche e Centri di Risorse Biologiche per la Salute umana e degli animali
Associazione Giuseppe Dossetti Biobanche e Centri di Risorse Biologiche per la Salute umana e degli animali Roma, 21 Marzo 2013 Leonardo Santi Presidente Comitato Scientifico CNRB Presidente Onorario Comitato
DettagliCorte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute. Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014
Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014 INDICE Contesto ed epidemiologia Il percorso del paziente Gestione appropriata e sostenibilità: - Requisiti
DettagliIstituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia Romagna. Carta dei Servizi
Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia Romagna Carta dei Servizi 2014 1 IZSLER Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia Romagna Bruno Ubertini Carta
DettagliONCOLOGIA OGGI Animali e Uomo Alleati Contro i Tumori
ONCOLOGIA OGGI Animali e Uomo Alleati Contro i Tumori Venerdì 12 giugno 2009 ore 08.30 14.00 COMUNE DI ROMA Palazzo Senatorio- Aula Giulio Cesare P.zza del Campidoglio - Roma LE BIOBANCHE IN MEDICINA VETERINARIA
DettagliLe Cure Palliative erogate in Rete
Le Cure Palliative erogate in Rete La normativa nazionale e regionale Codigoro - 29 settembre 2012 Mauro Manfredini Focus sulla Rete No Terapia del dolore No Cure Palliative Pediatriche LEGGE n. 39 26
DettagliF O R M A T O E U R O P E O P E R
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Via Piaggio 46/14 16136 Genova Telefono 010 210353 Cellulare 328 1503310 Fax 010 210353 E-mail
DettagliA relazione dell'assessore Ferraris:
REGIONE PIEMONTE BU16S1 21/04/2016 Deliberazione della Giunta Regionale 18 aprile 2016, n. 10-3163 Art. 5 della legge regionale 28 luglio 2008, n. 23 "Disciplina dell'organizzazione degli uffici regionali
DettagliCOMUNICATO STAMPA. Garanzia Giovani: a cinque settimane dall avvio sono 74.394 i giovani che si sono registrati
COMUNICATO STAMPA Garanzia Giovani: a cinque settimane dall avvio sono 74.394 i giovani che si sono registrati I dati del 5 report settimanale Il primo maggio 2014 è partita ufficialmente la Garanzia Giovani.
DettagliAllegato A al Decreto n. 15 del 01 marzo 2016 pag. 1/3
giunta regionale Allegato A al Decreto n. 15 del 01 marzo 2016 pag. 1/3 SOMMINISTRAZIONE PER INFUSIONE A DOMICILIO DI FARMACI AD ALTO COSTO PER PERSONE AFFETTE DA MALATTIA RARA (Documento approvato nella
DettagliContesti Regionali. HTA in Italia
WORKSHOP: "Implementazione di un modello regionale di HB-HTA: istruzioni per l'uso " Contesti Regionali Emanuela Foglia 16 settembre 2015 HTA in Italia Riferimenti normativi Piano Sanitario 2006-2008 HTA
DettagliArticolo 19 : I programmi di screening devono essere implementati dopo avere valutato la loro accettabilità etica e la loro piena congruenza con: a)
Screening neonatale nella visione Europea Bruno Dallapiccola bruno.dallapiccola@opbg.net Il 7 Maggio 2008 - il Consiglio d Europa adotta il Protocollo Addizionale alla Convenzione sui Diritti Umani e la
DettagliRIEPILOGO REGIONALE PER SPECIALIZZAZIONE RIEPILOGO REGIONALE PER SPECIALIZZAZIONE
ESERCIZI SPECIALIZZATI. AL 31/12/2013 PIEMONTE Altri prodotti 19 41.235 113 168 281 0 2 3 Articoli igienico-sanitari/materiali da 1 2.493 2 0 2 0 0 0 Articoli sportivi/attrezzatura campeggi 9 25.694 119
DettagliCENTRO ONCOLOGICO DI PREVENZIONE E RICERCA DELLA PROVINCIA DI RIETI
ALCLI Giorgio e Silvia Consorzio Universitario Sabina Universitas Laboratorio di Medicina Sperimentale e Patologia Ambientale Università Sapienza Dipartimento di Medicina Sperimentale Dipartimento di Sanità
DettagliTEST GENETICI PAZIENTI e FAMIGLIARI
TUMORE OVARICO: NELLA GENETICA IL FUTURO DELLA PREVENZIONE E DELLA CURA TEST GENETICI PAZIENTI e FAMIGLIARI Siranoush Manoukian Unità di Genetica Medica Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori Milano,
DettagliL. Stuppia, Genetica Medica Università G. d Annunzio, Chieti - Pescara
L. Stuppia, Genetica Medica Università G. d Annunzio, Chieti - Pescara I trelivellidellaprevenzione Prevenzione Primaria: adozione di interventi e comportamenti in grado di evitare o ridurre l'insorgenza
DettagliAnno 2014. Sintesi del Progetto Rome Transplant Network
Anno 2014 Sintesi del Progetto Rome Transplant Network Costituzione in Roma di una Rete Metropolitana dei Centri Trapianti di Cellule Staminali Ematopoietiche Prof William Arcese U.O.C. Trapianti di Cellule
DettagliCalcolo a preventivo della spesa annua escluse le imposte AMBITO TARIFFARIO: CENTRALE (Toscana, Umbria e Marche) (B)
AMBITO TARIFFARIO: CENTRALE (Toscana, Umbria e Marche) ()/Bx100 120 113,93 109,46 +4,47 +4,09% 480 295,84 277,95 +17,89 +6,44% 700 401,94 375,85 +26,09 +6,94% 1.400 739,55 687,37 +52,18 +7,59% 2.000 1.026,99
DettagliMOD_PRO Vers. 00 Obiettivi Formativi Destinatari: Metodologia didattica: Strumenti di valutazione dei risultati:
CORSO DI FORMAZIONE SULLA FAUNA SELVATICA PER MEDICI VETERINARI DI SANITA PUBBLICA FAUNA SELVATICA IN ITALIA E CONCETTI DI BIOECOLOGIA PROPEDEUTICI ALLA GESTIONE SANITARIA PUBBLICA II edizione Facoltà
DettagliTOTALE DEI RISULTATI DEL CONTO ENERGIA (PRIMO, SECONDO, TERZO, QUARTO E QUINTO CONTO ENERGIA)
DEI RISULTATI DEL CONTO ENERGIA (PRIMO, SECONDO, TERZO, QUARTO E QUINTO CONTO ENERGIA) (aggiornamento al 31 DICEMBRE 2014) REGIONE PUGLIA 11.310 31.758 22.145 168.396 2.866 208.465 1.819 1.566.140 55 172.237
DettagliSCLEROSI MULTIPLA: ETIOPATOGENESI, DIAGNOSI, TRATTAMENTO FARMACOLOGICO, LE RICADUTE SULL AMMALATO, SULLA FAMIGLIA E SULLA SOCIETÀ
CORSO FAD SCLEROSI MULTIPLA: ETIOPATOGENESI, DIAGNOSI, TRATTAMENTO FARMACOLOGICO, LE RICADUTE SULL AMMALATO, SULLA FAMIGLIA E SULLA SOCIETÀ ID ECM: 113620 CREDITI DESTINATARI 12 CREDITI ECM Farmacisti
DettagliLA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME Dl TRENTO E BOLZANO
CONFERENZA PERMANENTE PER 1 RAPPORTI Accordo, ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano recante :
DettagliINTERNET DAY: 66 TIROCINI ATTIVATI OGGI E LABORATORI SUL TERRITORIO PER OLTRE 90 GIOVANI ALL INTERNO DEL PROGETTO CRESCERE IN DIGITALE
INTERNET DAY: 66 TIROCINI ATTIVATI OGGI E LABORATORI SUL TERRITORIO PER OLTRE 90 GIOVANI ALL INTERNO DEL PROGETTO CRESCERE IN DIGITALE Oggi, 66 giovani, in occasione dell Internet Day, firmeranno il proprio
DettagliLa realizzazione di un percorso di accoglienza per il paziente in sovrappeso: l esperienza dell Azienda USL 12 di Viareggio
Lucca 11 ottobre 2008 La realizzazione di un percorso di accoglienza per il paziente in sovrappeso: l esperienza dell Azienda USL 12 di Viareggio Dott.ssa Giovanna Camarlinghi Responsabile Unità Funzionale
DettagliLinee Guida per i protocolli clinici di Ricerca Genetica
Linee Guida per i protocolli clinici di Ricerca Genetica Raccomandazioni per la realizzazione e la valutazione dei protocolli di ricerca clinica in campo genetico Versione ipertestuale I link, le note
Dettaglisperimentazione clinica dei farmaci,
Facoltà di Medicina e Chirurgia - Sezione di Farmacologia L. Donatelli REGIONE CAMPANIA Assessorato alla Sanità Settore Farmaceutico programma del corso sperimentazione clinica dei farmaci, ruolo dei comitati
DettagliDIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA UFFICIO STAMPA E RELAZIONI ESTERNE
1 Condannati definitivi Per di e per Durata della Pena Residua Situazione al 13/05/2010 Fino a 1 anno Da 1 a 2 Durata della pena residua Da 2 a 3 Da 3 a 5 Da 5 a 10 Da 10 a 20 Da 20 in poi Ergastolo Totale
DettagliREGISTRO REGIONALE DELLE MALATTIE RARE
Assessorato alla Sanità Osservatorio Epidemiologico Regionale Centro di Coordinamento Regionale per le Malattie Rare - AOU Federico II REGIONE CAMPANIA REGISTRO REGIONALE DELLE MALATTIE RARE 1 RAPPORTO
DettagliAndrea Crisanti Università degli Studi di Perugia
Centro di Genomica e Polo di Innovazione GGB: La ricerca genetica e genomica per l innovazione in agricoltura Andrea Crisanti Università degli Studi di Perugia La genomica Punto di incontro tra biologia
DettagliCHE REGOLANO LE ATTIVITA IN MATERIA TRASFUSIONALE. Simonetta Pupella Aldo Ozino Caligaris
LE LEGGI CHE REGOLANO LE ATTIVITA IN MATERIA TRASFUSIONALE Simonetta Pupella Aldo Ozino Caligaris NORMATIVA di RIFERIMENTO NAZIONALE ED EUROPEA PRINCIPI, OBIETTIVI E PROCESSI ORGANISMI SISTEMA INFORMATIVO
DettagliA Domenico Salvatore, docente e ricercatore dell Università Federico II di Napoli, è stato conferito il premio oncologico Giovanni Falcione 2015 Dal Territorio prima pagina giu 26, 2015 I tumori della
DettagliI giovani Neet registrati
Roma, 24 Ottobre 2014 - L adesione al programma da parte dei giovani continua. Al 23 ottobre 2014 1 si sono registrati a Garanzia Giovani 262.171 giovani, di questi il 51% (134.071 giovani) lo ha fatto
DettagliPresidenza del Consiglio dei Ministri
Presidenza del Consiglio dei Ministri Comitato Nazionale per la Biosicurezza e le Biotecnologie LINEE GUIDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE BIOBANCHE Rapporto del Gruppo di lavoro 19 Aprile 2006 Presidente
DettagliAL VIA YOUNG DIGITAL, IL PROGETTO DI FORMAZIONE E OCCUPAZIONE PER L INSERIMENTO LAVORATIVO DI 1000 GIOVANI PROGRAMMATORI ICT
AL VIA YOUNG DIGITAL, IL PROGETTO DI FORMAZIONE E OCCUPAZIONE PER L INSERIMENTO LAVORATIVO DI 1000 GIOVANI PROGRAMMATORI ICT Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Modis Italia, società del
DettagliCELLULE STAMINALI IN CHIRURGIA: REVISIONE CRITICA DELLE APPLICAZIONI SPERIMENTALI E CLINICHE
Menarini Foundation Symposia: 189 FONDAZIONE INTERNAZIONALE MENARINI II Riunione Annuale su: CELLULE STAMINALI IN CHIRURGIA: REVISIONE CRITICA DELLE APPLICAZIONI SPERIMENTALI E CLINICHE Pavia, 1 dicembre
DettagliFLIXBUS 4 YOUNG, 220 OPPORTUNITÀ DI LAVORO PER GLI ISCRITTI A GARANZIA GIOVANI
FLIXBUS 4 YOUNG, 220 OPPORTUNITÀ DI LAVORO PER GLI ISCRITTI A GARANZIA GIOVANI È stato sottoscritto il 25 maggio alla Camera dei Deputati il protocollo di intesa tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche
DettagliBIOBANCHE GENETICHE E RICERCA BIOMEDICA
BIOBANCHE GENETICHE E RICERCA BIOMEDICA Mirella Filocamo IRCCS G. GASLINI Genova S.S.D. Lab. Diagnosi Pre e Post-natale Malattie Metaboliche DEFINIZIONE e PECULIARITÀ Unità di SERVIZIO, senza scopo di
DettagliAgenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali
Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali PRIMA INDAGINE NAZIONALE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELLE RETI ONCOLOGICHE REGIONALI (Dicembre 2014 - Febbraio 2015) Programma Azioni Centrali: DEFINIRE
DettagliIL SERVIZIO DI IMMUNOEMATOLOGIA E TRASFUSIONALE: REQUISITI GENERALI DELL ORGANIZZAZIONE 19 Maggio 2009
Programma Corso Centro Trasfusionale IL SERVIZIO DI IMMUNOEMATOLOGIA E TRASFUSIONALE: REQUISITI GENERALI DELL ORGANIZZAZIONE 19 Maggio 2009 SESSIONE A ELEMENTI DI INDIRIZZO DIREZIONALE, GESTIONE DEI DOCUMENTI
DettagliSOCIETA ITALIANA DI FARMACIA OSPEDALIERA E DEI SERVIZI FARMACEUTICI DELLE AZIENDE SANITARIE
REGIONI A CONFRONTO SICILIA CALABRIA Trattamento e nuove prospettive terapeutiche in: Patologie autoimmuni -Infezioni micotiche -HCV e HIV Catania, c/o hotel Baia Verde 5-6 novembre 2012 Cod. Evento 313-43429
DettagliSanità Elettronica Presentazione generale del Sistema
Sanità Elettronica Presentazione generale del Sistema Nehludoff Albano Responsabile del Progetto Edotto Componente e Segretario TSE Puglia 1 Sanità Elettronica in Regione Puglia 2 Evoluzione della sanità
DettagliCensimento dell assistenza psico-oncologica in Italia. Anita Caruso Istituto Regina Elena Roma
Censimento dell assistenza psico-oncologica in Italia Anita Caruso Istituto Regina Elena Roma Distress emozionale Da un indagine effettuata dalla Societa Italiana di Psico - Oncologia (SIPO) su 1108 pazienti
DettagliModalità di presentazione e tipologia dei dati da inserire nelle banche dati per il monitoraggio della terapia genica e cellulare somatica
Modalità di presentazione e tipologia dei dati da inserire nelle banche dati per il monitoraggio della terapia genica e cellulare somatica IL PRESIDENTE DELL ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ VISTO il decreto
DettagliWORKSHOP Torino 28 marzo 2006
WORKSHOP Torino 28 marzo 2006 Programma Regionale di Screening per il Cervicocarcinoma Il Ginecologo e lo Screening: prime esperienze del Gruppo di Peer Review G. Maina e Gruppo di Lavoro Unità Operativa
DettagliAllegato 3/A Giudizi individuali sulla discussione dei titoli
Allegato 3/A Giudizi individuali sulla discussione dei titoli CANDIDATO: BADOLATO RAFFAELE Il Candidato nel discutere le sue pubblicazioni ha esposto con precisione e chiarezza espositiva, con pertinenza
DettagliI MEDICI COMPETENTI NEL PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE
Seminario I MEDICI COMPETENTI NEL PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE 2014-2018 10 Novembre 2015 09.00 14.00 Hotel Giò Centro Congressi Perugia I MEDICI COMPETENTI NEL PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE 2014-2018
Dettaglicon pillole di cultura TIPO DI PROGETTO Progetto sperimentale di promozione della salute AREA TEMATICA Stili di vita DATI GENERALI DEL PROGETTO
con pillole di cultura TIPO DI PROGETTO Progetto sperimentale di promozione della salute AREA TEMATICA Stili di vita DATI GENERALI DEL PROGETTO Soggetto attuatore Gruppo Salute è Benessere Quartiere 4
DettagliCONFERENZA STATO REGIONI SEDUTA DEL 26 NOVEMBRE 2003
CONFERENZA STATO REGIONI SEDUTA DEL 26 NOVEMBRE 2003 Repertorio Atti n. 1868 del 26 novembre 2003 Oggetto:Accordo tra il Ministro della salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano
Dettaglil Allegato II Sala Cesari Casa del Donatore Bologna, sabato 16 gennaio 2016
Decreto Ministero della Salute 2.11.2015 pubblicato su GURI SG n.300 del 28.12.2015 "Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti" Coordinatore del Comitato
DettagliIl problema delle risorse ed il ruolo della regione.
7 PQ e Salute - ARTI 08.03.07 Il problema delle risorse ed il ruolo della regione. Ambrogio Aquilino, ARES Puglia Il contesto di riferimento Federalismo e politiche regionali Diritto alla salute Ospedale
DettagliI ruoli per l integrazione La cogestione dei programmi
Laboratorio sull organizzazione per programmi centrati sul destinatario. Emilia Romagna Canada: un confronto I ruoli per l integrazione La cogestione dei programmi Barbara Curcio Rubertini Katia Prati
DettagliRegione Piemonte Assessorato alla Sanità ANMDO SIMPOSIO ANMDO PIEMONTE VALLE D AOSTA - LIGURIA LE SALE OPERATORIE POSSONO ESSERE DANNOSE? Torino 1 marzo 1991 Il direttore sanitario è un medico che
DettagliDIRITTI. e DOVERI. del MALATO GUIDA PER L UTENTE. www.istituto-besta.it
DIRITTI e DOVERI del MALATO GUIDA PER L UTENTE www.istituto-besta.it DIRITTI Il paziente ha diritto a Qualità delle cure Ricevere le cure più efficaci e di provata validità grazie a conoscenze scientifiche
DettagliPARTE SECONDA. Deliberazioni del Consiglio e della Giunta
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 37 del 05-4-2016 16871 PARTE SECONDA Deliberazioni del Consiglio e della Giunta DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 08 marzo 2016, n.231 Art. 39 della L.R.
DettagliIl Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio
Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio Dott.ssa Amalia Vitagliano Dirigente Area SanitàPubblica, Promozione della Salute, Sicurezza Alimentare e Screening Regione Lazio, 23
DettagliPiani operativi. attività di sorveglianza
Piani operativi. attività di sorveglianza Calabria sorveglianza domestici sorveglianza stradali Abruzzo sorveglianza con Siniaca e dati PS, 118, SDO, mortalità sorveglianza con: dati polizia, SDO, Mortalità).
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 14 DEL 7 APRILE 2008
REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 22 febbraio 2008 - Deliberazione N. 317 - Area Generale di Coordinamento N. 20 - Assistenza Sanitaria - Modello organizzativo e funzionale del Centro regionale
DettagliTrapianto di Midollo Osseo/Cellule Staminali Emopoietiche: concetti generali
Dipartimento di Medicina Trasfusionale di Area Vasta Giuliano-Isontina Trapianto di Midollo Osseo/Cellule Staminali Emopoietiche: concetti generali Luca Mascaretti Trieste, 24 febbraio 2016 Sangue periferico
DettagliVALUTAZIONE D IMPATTO DELLE POLITICHE REGIONALI PER LA PROMOZIONE DELL APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
Mattone Misura dell appropriatezza GdLA 26 Settembre 2006 VALUTAZIONE D IMPATTO DELLE POLITICHE REGIONALI PER LA PROMOZIONE DELL APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA QUESITI DELLA RICERCA Qual è stato l impatto
DettagliPaola Zoppi Medico del lavoro
Paola Zoppi Medico del lavoro L entrata in vigore del DPGR 61/R del 24 dicembre 2010 ha segnato l avvio della nuova normativa regionale in materia di qualità e sicurezza delle strutture sanitarie. A partire
DettagliMinistero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca Dipartimento per l'istruzione Direzione Generale per il Personale Scolastico
TABELLA "A" Dotazioni organiche regionali COMPLESSIVE - anno scolastico 2014-2015 a.s. 2011/12 a.s. 2012/13 a.s. 2014/15 rispetto a.s. 2011/12 a b c d e=d-a Abruzzo 5.195 5.124 5.119 5.118-77 Basilicata
Dettagliwww.biotecnologie.univaq.it FACOLTA DI BIOTECNOLOGIE Delegata all orientamento Prof. Anna Poma anna.poma@cc.univaq.it
www.biotecnologie.univaq.it FACOLTA DI BIOTECNOLOGIE Delegata all orientamento Prof. Anna Poma anna.poma@cc.univaq.it Le Biotecnologie La fine del XX secolo ha conosciuto un incredibile sviluppo della
DettagliOpportunità per enti no profit- Bandi Cariplo Ricerca
RICERCA BIOMEDICA CONDOTTA DA GIOVANI RICERCATORI TEMPISTICA: il bando scade il 13 aprile 2016. progetti di ricerca volti all identificazione e comprensione delle basi molecolari di una patologia umana
DettagliA.L.I.Ce. Italia Onlus
ICTUS, PREVENZIONE E (IN)FORMAZIONE Paolo Binelli A.L.I.Ce. Italia Onlus ROMA, 12 novembre 2013 ALIC A.L.I.Ce. Italia Onlus È una Federazione a cui aderiscono 20 Associazioni A.L.I.Ce. Regionali ubicate
DettagliIndagine sulla procreazione medicalmente assistita
Indagine sulla procreazione medicalmente assistita L indagine relativa alla procreazione medicalmente assistita ha prodotto solo 96 risposte, che è la percentuale del 27% rispetto al totale di 351 dei
DettagliRete Regionale Integrata clinico-biologica per la Medicina Rigenerativa IDENTIFICATIVO PROGETTO: CUP G73F12000150004
Rete Regionale Integrata clinico-biologica per la Medicina Rigenerativa IDENTIFICATIVO PROGETTO: CUP G73F12000150004 Rilascio Piattaforma Informatica Ing. Virna Lomonaco Regione siciliana Assessorato alle
DettagliMercoledì 14 dicembre 2005 AD ADRIANO AGUZZI LA LAUREA HONORIS CAUSA IN MEDICINA VETERINARIA Adriano Aguzzi, uno dei massimi esperti mondiali di malattie da prioni, fra le quali la BSE, nota come sindrome
DettagliA.L.I.Ce Italia Onlus
A.L.I.Ce Italia Onlus Associazione Lotta Ictus Cerebrale A.L.I.Ce Italia Onlus È una Federazione a cui aderiscono 19 Associazioni Regionali ubicate in tutte le Regioni Italiane ad eccezione della Basilicata
DettagliSupporto e cure palliative in oncologia; la centralità degli aspetti qualitativi della cura.
Supporto e cure palliative in oncologia; la centralità degli aspetti qualitativi della cura. Dr.ssa Elena Bandieri Referente Formazione Aziendale in Cure palliative Usl Modena 18, Dicembre, 2010 Hotel
DettagliDirettore del dipartimento di Medicina Trasfusionale e Ematologia
Prati Daniele Data di nascita 20/02/1964 Direttore del dipartimento di Medicina Trasfusionale e Ematologia Direttore di dipartimento Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1991 e diploma di specializzazione
DettagliUniversità degli Studi di Ferrara
Università degli Studi di Ferrara Dipartimento di SCIENZE della VITA e BIOTECNOLOGIE w w w. u n i f e. I t Corso di Laurea Magistrale in FARMACIA PERCHÉSCEGLIERE FARMACIA La scelta verso un corso di laurea
DettagliPARTECIPANTI ALL INCONTRO Associazioni dei Consumatori che con le loro scelte indirizzano il mercato della produzione, trasformazione, distribuzione n
INCONTRO CON LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA PRESENTAZIONE ASL TO 4 Dipartimento di prevenzione Gruppo sicurezza alimentare Ivrea 8 novembre 2013 PARTECIPANTI ALL INCONTRO Associazioni dei Consumatori che
DettagliDa oltre 20 anni per salvare i tuoi denti Straumann Emdogain
Informazioni per i pazienti sul trattamento della malattia parodontale ioni Oltre 2 mil i di pazient trattati Da oltre 20 anni per salvare i tuoi denti Straumann Emdogain Che cosa sai della malattia parodontale?
DettagliLa Gastroenterologia tra Piemonte ed Europa
La Gastroenterologia tra Piemonte ed Europa Alessandro Repici, MD, PhD Dipartimento di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva Istituto Clinico Humanitas Rozzano, Milano Gastroenterologia paradigma di
DettagliREGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE
REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 11-12-2012 (punto N 43 ) Delibera N 1107 del 11-12-2012 Proponente LUIGI MARRONI DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE
DettagliLe differenze ignorate. La Medicina di genere, sfida e obiettivo strategico per la formazione medica.
Le differenze ignorate. La Medicina di genere, sfida e obiettivo strategico per la formazione medica. Studio delle differenze tra le funzioni vitali e sociali di uomini e donne e conseguente risposta alla
DettagliD1: ORGANIZZAZIONE DEI CR (Centri Raccolta)
Lettera progressiva A Data di entrata in vigore: 1 Luglio 2010 Revisione n : 1 Data revisione programmata: 1 Lugl io 2011 Pagina 1 di 5 D1: ORGANIZZAZIONE DEI CR (Centri Raccolta) DISCIPLINARE DEI REQUISITI
DettagliCAREGIVER DAY 2015: PRENDERSI CURA ED ESSERE CURATI
SABATO 30 MAGGIO, AUDITORIUM BIBLIOTECA LOIRA, CARPI CAREGIVER DAY 2015: PRENDERSI CURA ED ESSERE CURATI COMUNICAZIONE MEDICO- PAZIENTE Gabriele Greco 1 RELAZIONE E COMUNICAZIONE CON IL PAZIENTE e non
DettagliRaccolta dati: Aprile Maggio 2014
Analisi Fabbisogni Formativi Raccolta dati: Aprile Maggio 2014 Con l'obiettivo di effettuare un continuo monitoraggio i sui bisogni formativi, abbiamo chiesto a tutte le categorie operanti in sanità in
DettagliPasso dopo passo: la via italiana al sistema duale
Passo dopo passo: la via italiana al sistema duale Roma, 7 giugno 2016 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Sala Massimo D Antona 1. LA SPERIMENTAZIONE DEL SISTEMA DUALE: OBIETTIVI E AZIONI PRINCIPALI
DettagliSCHEMI DI FILIERA TRA AZIENDE BIO FVG
SCHEMI DI FILIERA TRA AZIENDE BIO FVG Relativamente ai punti del Position Paper 7. (Identificazione delle priorità) e 8. (Policy mix, road map e action plan), successivamente allo svolgimento dei gruppi
DettagliLa Psicologia in Lombardia: cornice normativa, attività e prospettive. G. De Isabella, U. Mazza, R. Telleschi
La Psicologia in Lombardia: cornice normativa, attività e prospettive G. De Isabella, U. Mazza, R. Telleschi Psicologia psicoterapia Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) 2002-2004 Psicologia Psichiatria
DettagliUNA RISORSA PER LA RICERCA SCIENTIFICA E PER LA SALUTE DELLA COMUNITA
UNA RISORSA PER LA RICERCA SCIENTIFICA E PER LA SALUTE DELLA COMUNITA Progetto realizzato con il contributo di Cos è Trentino Biobank? Trentino Biobank è una struttura della Azienda Provinciale per i Servizi
Dettagli34 16.7.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 28 DELIBERAZIONE 7 luglio 2014, n. 553
34 16.7.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 28 DELIBERAZIONE 7 luglio 2014, n. 553 Programma per il potenziamento del sistema toscano sperimentazione clinica. Indirizzi attuativi dell
DettagliF O R M A T O E U R O P E O
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo CASTROGIOVANNI ALESSIO U.O.C. Microbiologia e Banca Biologica INMI L. Spallanzani IRCCS Via Portuense,
DettagliACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO
ALLEGATO A ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO SANITA ALLEGATO TECNICO Palermo, 23 dicembre 2003 La legge n. 662 del 23 dicembre 1996 definisce Accordo di Programma Quadro «l accordo con enti locali ed altri soggetti
DettagliQuale è la cosa più importante da fare oggi in Italia nel campo dell HIV e dell AIDS?
Quale è la cosa più importante da fare oggi in Italia nel campo dell HIV e dell AIDS? Prevenzione Continuità e percorsi di cura Discriminazione Ricerca Ø Campagne di sensibilizzazione rivolte a: adolescenti,
Dettagli03.07.1982 ha conseguito il diploma di laurea in Medicina Veterinaria presso l Università degli studi di Sassari
Bruno Deidda Via Fanelli 34, Carbonia (CI) Telefono 0781671704 3397134242 E mail: brudei@tiscali.it Dati anagrafici: Nato a Carbonia (CI) il 15.11.1957 Residente in Carbonia (CI) via Fanelli 34 Curriculum
Dettagli4 5 6 identificatore titolo descrizione Gestione dell anagrafica pazienti
4 5 6 identificatore titolo descrizione Gestione dell anagrafica pazienti ASL_BO_0001 Anagrafe sanitaria assistibili aziendale integrata con i dipartimentali e con anagrafica assistiti ASL_BO_0002 Anagrafica
DettagliAgriCULTURA. La Política Agricola Comunitaria all orizzonte dell Europa 2020 - AGRI.2013-0095. Questionario 1
Questionario 1 1) La Politica Agricola Comune (PAC) promuove tra l altro: - La diversificazione delle attività dell azienda agricola - i parchi eolici - i parchi fotovoltaici nei terreni agricoli 2) Quando
DettagliInfoday Programma Spazio Alpino 2014-2020
Infoday Programma Spazio Alpino 2014-2020 Il Programma e le sue Priorità Milano 04 marzo 2016 Leonardo La Rocca Italian National Contact Point This programme is co- financed by the European Regional Development
DettagliACCERTAMENTO DEI DANNI AL BESTIAME DOMESTICO IN PROVINCIA DI ROMA: CONTESTO E PROCEDURE
PG FOD 004/11 rev. 8 pag. 1 di 1 ACCERTAMENTO DEI DANNI AL BESTIAME DOMESTICO IN PROVINCIA DI ROMA: CONTESTO E PROCEDURE 16, 17 novembre 2011 Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e
DettagliCHI DONA SANGUE HA CUORE.
Tel. e Fax Tel. e Fax Tel. e Fax Tel. e Fax IL E I SUOI COMPONENTI. LE DIVERSE FORME DI DONAZIONE. Il sangue è un tessuto fluido che circola nei vasi sanguigni, rappresenta l 8% del peso corporeo ed è
DettagliAPPELLO PER UNA RAZIONALE PROGRAMMAZIONE DEL POLO OSPEDALIERO PEDIATRICO DELLA CITTA DI MILANO
Milano, 27 luglio 2015 AL Dott. Roberto Maroni Presidente AL Dott. Mario Mantovani Vice Presidente Assessore alla Salute Ai Consiglieri Regionali della AL Dott. Fabio Rizzi Presidente Commissione Sanità
DettagliCODICI DI ESENZIONE TICKET TABELLA RIEPILOGATIVA
CODICI DI ESENZIONE TICKET TABELLA RIEPILOGATIVA n. Tipologia di esenzione Cod. SubCod. Note 1 Soggetti affetti da patologie croniche e invalidanti esenti ai sensi del D.M. 28.05.1999 n. 329 e succ. modifiche
DettagliAnemo 2011. QUESTIONARIO 2011 Marco Pavesi - Maria Beatrice Rondinelli Giovanni Inghilleri
Anemo 2011 QUESTIONARIO 2011 Marco Pavesi - Maria Beatrice Rondinelli Giovanni Inghilleri Fonti Sito SIdEM Mailing list Centri TRASFUSIONALI Ematologi - TrasfusionisK Sito SIAARTI Congresso SMART AnestesisK
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Prot. 0001188 Roma, 20/02/2012 AI Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali Ai Dirigenti Scolastici delle Scuole Primarie e Istituti Comprensivi e, p.c. Al Direttore Generale Direzione Generale
DettagliTribunale per i diritti del malato Coordinamento nazionale associazioni malati cronici 1. Coordinamento nazionale Associazioni Malati Cronici 2
Tribunale per i diritti del malato 1 - Coordinamento nazionale Associazioni Malati Cronici 2 Commissione Igiene e Sanità del Senato della Repubblica (Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti
DettagliCurriculum Vitae Europass
Curriculum Vitae Europass Informazioni personali Nome(i) / Cognome(i) Indirizzo(i) BASSO GIUSEPPE UOC Clinica di Oncoematologia Pediatrica Dipartimento A.I. per la Salute della Donna e del Bambino Azienda
DettagliPOLITICHE ED ESPERIENZE ITALIANE DI CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY
POLITICHE ED ESPERIENZE ITALIANE DI CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY Gli obiettivi della ricerca fornire uno scenario delle Policy in materia di Corporate Social Responsibility, a partire dall analisi
DettagliAi sensi e per gli effetti degli art. 46 e 47 del Decreto del Presidente della Repubblica 445/2000 la sottoscritta Simona Carli dichiara quanto segue:
C U R R I C U L U M V I T A E Ai sensi e per gli effetti degli art. 46 e 47 del Decreto del Presidente della Repubblica 445/2000 la sottoscritta Simona Carli dichiara quanto segue: INFORMAZIONI PERSONALI
Dettagli