L importanza della metodologia nella ricerca sociale. A cura di:
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1 L importanza della metodologia nella ricerca sociale A cura di: Francesco Bertoni Provincia di Modena
2 Ruolo della Provincia: la LR 2/2003 Art. 18: rilevare i bisogni e l offerta al fine di implementare il sistema informativo socio-educativo-assistenziale provinciale; Art. 28: finalizza il sistema informativo alla programmazione delle politiche sociali e ad un corretto utilizzo delle risorse; Corretto utilizzo delle risorse chiama in causa la funzione di monitoraggio e valutazione e, conseguentemente, la correttezza dei dati
3 Problemi Esistono numerose fonti informative che possono fornire dati di spesa o di offerta (ISTAT, FRNA, Piani di Zona, SIPS, monitoraggio DGR 1378 ora rimpiazzata dal FAR, ); Molto spesso le informazioni fornite da fonti che riguardano la spesa o l offerta di servizi sono diverse; Si tratta di un problema legato al fatto che ciascuna fonte informativa è stata pensata per un determinato obiettivo.
4 Un caso concreto: la spesa sociale integrata nella provincia di Modena Quanto si spende nella provincia di Modena per le politiche sociali?
5 Obiettivi Avere una misura corretta della spesa sociale, al fine di: Realizzare un confronto attendibile tra distretti, per un reale supporto alla programmazione sociale e socio-sanitaria; Implementare il sistema informativo per svolgere concretamente la funzione di monitoraggio e valutazione; Fornire un contributo alla discussione sui Livelli Essenziali.
6 L inizio del percorso di lavoro Nel 2008 abbiamo iniziato a elaborare i dati dell indagine ISTAT Spesa per interventi e servizi sociali dei Comuni singoli o associati, relativi al 2006; Gli incontri di presentazione con i distretti ci hanno confermato che i dati fornivano un immagine distorta di alcuni territori, che mostravano una spesa pro capite molto bassa
7 Dov è il problema? L indagine ISTAT rileva le spese che transitano per il bilancio comunale: se l organizzazione di un contesto è tale per cui determinate somme non transitano dal bilancio comunale, non vengono rilevate; Sottostima oneri a rilievo sanitario; Assenti spese sanitarie (farmaci, medici, infermieri); Assente compartecipazione utenti ex- IPAB/ASP
8 Integrazione dei dati ISTAT Stabilito cosa mancava per avere un dato di spesa omogeneo, abbiamo creato un bilancio consolidato della spesa sociale: La spesa per oneri a rilievo sanitario (nell indagine ISTAT: compartecipazione del SSN) è stata ottenuta dal bilancio dell Azienda USL; E stata aggiunta la spesa sanitaria (infermieri, medici, ); E stata aggiunta la compartecipazione degli utenti delle strutture gestite da IPAB e da privati convenzionati.
9 Un esempio concreto Totale spesa sociale integrata Spesa lorda (Istat) Variazione di spesa dopo l'integrazione Distretto Istat/Ausl/Ipab Mln Mln Mln % Carpi 34,3 24,6 9,7 39,4 Mirandola 28,1 17,5 10,5 60 Modena 79,2 68,6 10,6 15,4 Sassuolo 31,7 23,4 8,3 35,5 Pavullo 10,7 4,9 5,7 116 Vignola 22,2 14,8 7,4 50 Castelfranco 18,3 12,6 5,7 45,2 Provincia 224,4 166,5 57,9 34,8
10 Un esempio concreto (2) Totale spesa sociale integrata Spesa lorda (Istat) Variazione di spesa dopo l'integrazione Istat/Ausl/Ipab Mln Mln Mln % Anziani 96,1 56,7 39,4 69,4 Dipendenze 4,8 0,6 4,3 717 Disabili 34,5 27 7,5 27,8 Famiglia e minori 66,3 65,5 0,8 1,2 Giovani 2,2 2,2 0 0 Immigrati 3,4 3,4 0 0 Multiutenza 6,2 6,2 0 0 Povertà e disagio 10,9 5 5,9 118 Provincia 224,4 166,5 57,9 34,8
11 Un esempio concreto (3) Indice della spesa pro capite Spesa sociale ISTAT integrata Carpi Mirandola Modena Sassuolo Pavullo Vignola Castelfranco Provincia
12 Conclusioni Per ottenere dati confrontabili e utili alla programmazione distrettuale (in definitiva, per svolgere bene il ruolo di supporto) è necessaria una metodologia forte; Ciò significa, come si è visto, capire quali sono i difetti e le carenze delle fonti informative che si sceglie di utilizzare; Requisito indispensabile è la collaborazione e il rapporto con gli enti locali, attraverso cui è possibile comprendere meglio le carenze informative di cui si è detto.
13 Il gruppo di lavoro Paolo Bosi, Paolo Silvestri CAPP Marcello Burgoni, Cinzia Zanoli, Massimo Brunetti AUSL Marilena Lorenzini Fondazione Gorrieri Francesco Bertoni Provincia di Modena
14 Ringraziamenti Servizio Istruzione, Cultura e Sociale Fausto Galetti, Tonino Zanoli, Giancarlo Banorri Ufficio di Supporto CTSS Responsabili degli Uffici di piano dei sette distretti
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