sistema di formazione per la Protezione Civile A cura di: Istruttrice ASA - Kanti Fadelli Istruttori Nazionali di Protezione Civile CRI EMERGENZA
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- Leonzio Falco
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1 Croce Rossa Italiana Comitato Regionale Veneto sistema di formazione per la Protezione Civile L ATTIVITA SOCIALE IN EMERGENZA A cura di: Istruttrice ASA - Kanti Fadelli Istruttori Nazionali di Protezione Civile CRI EMERGENZA 1
2 i Volontari CRI impegnati anche nel Sociale? IMPARZIALITA senza distinzione di nazionalità, razza, religione, condizione sociale e credo politico UMANITA prevenire e alleviare le sofferenze delle persone in tutte le circostanze INDIPENDENZA è indipendente, ausiliario del potere pubblico nelle sue attività umanitarie NEUTRALITA si astiene dal prendere parte a controversie di ordine politico, razziale, religioso e ideologico 2
3 QUALI SONO LE SOFFERENZE? Sofferenze Psicologiche Sociali fisiche SOFFERENZE & BISOGNI Sofferenze Fisiche Sociali Psicologiche Fisici Sociali Psicologici Bisogni 3
4 BISOGNI & AIUTI Fisici Sanitari Bisogni Sociali Sociali Aiuti Psicologici Psicologici A. S. A. - NEL QUOTIDIANO - NELL EMERGENZA - NELL INTERNAZIONALE 4
5 GRUPPI VULNERABILI: " persone o gruppi di persone esposte a situazioni che minacciano la loro sopravvivenza o la loro attitudine a vivere con un minimo di sicurezza sociale ed economica e di dignità umana " Settore EMERGENZA Attività Sociali svolte in caso di disastro 5
6 - Lo shock emotivo provocato da un disastro, - il ferimento o la morte di familiari, - la separazione delle famiglie, - la mancanza di notizie, - le privazioni dovute a perdite materiali, - le infermità fisiche causate da ferite, - la mancanza dei generi di prima necessità, - la perdita del reddito o dell impiego. Alterano l attitudine a riacquistare il proprio EQUILIBRIO. COMPITO DELLA C.R.I. Censimento esigenze popolazione Distribuzione dei Generi di1^necessità Ricerca di persone Supporto psicologico 6
7 Obiettivi delle Attività Sociali essere attenti a rispondere ai bisogni essenziali trovare una soluzione ai problemi sociali e psicologici permettere alla popolazione di essere autosufficiente e conquistare la propria indipendenza nel più breve tempo possibile. avere l attenzione a non sostituirsi alle autorità e alla famiglia Possíbili attivítá in zona operativa: 1. Punto informazioni e assistenza : Ricerche di Persone e accogliere eventuali dispersi Richieste di notizie sulle persone Registrare particolari esigenze dei Gruppi Vulnerabili 2. Generi di Prima Necessità: Censimento delle esigenze della popolazione Gestione dei magazzini Distribuzione dei generi di prima necessità 7
8 Possíbili attivítá in zona operativa: 3. Interventi di Assistenza, Ascolto, Animazione, Aggregazione: individuali collettivi a livello domiciliare presso strutture già esistenti o provvisorie allestite 4. Supporto Psicologico alle vittime dei disastro agli stessi soccorritori 5. Scuola - Prevedendo la ripresa della didattica nel più breve tempo possibile Attivítá in zona operativa: 1. Punto informazioni e assistenza La Scheda Rilevazione Nucleo Familiare serve per raccogliere informazioni riguardanti: indirizzo delle famiglie elenco dei componenti (cognome, nome, dati anagrafici) necessità del NF (abitazione, generi alimentari, vestiario, stoviglie, lenzuola,) componenti presenti, ricoverati o assistiti, dispersi 8
9 Attivítá in zona operativa: 2. Generi di Prima Necessità Sono tutti quei generi che consentono di risolvere o alleviare una situazione di estrema gravità dove l'estrema gravità viene determinata di volta in volta dall'evento che ha determinato la richiesta di aiuti. Attivítá in zona operativa: Censimento esigenze della popolazione IN EMERGENZA E DA CONSIDERARSI ATTIVITA PRIORITARIA PER PIANIFICARE LE SUCCESSIVE ATTIVITA SOCIALI OBIETTIVO raccogliere il maggior numero di informazioni che consentano di capire ed individuare le esigenze primarie della popolazione coinvolta 9
10 Attivítá in zona operativa: Censimento esigenze della popolazione PER: 1. inoltrare le richieste di quanto occorre e solo di quello; 2. organizzare in zona di disastro le strutture in grado di gestire le risposte adeguate alle esigenze; 3. costituire una banca dati utile anche in un secondo momento per tutte quelle esigenze di secondaria importanza. Attivítá in zona operativa: La richiesta d aiuto: - Inviata direttamente dal personale sul luogo (con un'azione di censimento) - Organizzata dal Comitato Centrale che provvede ad attivare le unità periferiche per emergenze nazionali e dopo la richiesta del Comitato Internazionale per emergenze internazionali. 10
11 Attivítá in zona operativa: L organizzazione della raccolta - Realizzata con richiesta mirata ad alcune aziende del settore che ci interessa: RICHIESTA DIRETTA AD AZIENDE - Organizzando una raccolta pubblica: RICHIESTA RIVOLTA ALLA POPOLAZIONE Attivítá in zona operativa: Redazione dei comunicati - per la richiesta rivolta alla popolazione - 1. Chi siamo 2. Cosa facciamo e per chi 3. Cosa raccogliamo 4. Come raccogliamo 5. Dove portare il materiale 6. Quando 7. Recapito telefonico 11
12 Attivítá in zona operativa: Caratteristiche ottimali del magazzino 1. Facilmente raggiungibile sia in macchina che con mezzi pubblici 2. Con ampia possibilità di parcheggio, anche di mezzi pesanti 3. Capiente, situato al piano terra 4. Con ingresso ampio per consentire l uso di mezzi di sollevamento 5. Fornito di servizi igenici, elettricita, e che sia riscaldabile 6. Fornito di cancelleria, arredi. Attivítá in zona operativa: Ricevimento del materiale - Coscienza critica del donare 3 tipologie di donatore - 12
13 Attivítá in zona operativa: Procedure di raccolta 1. Controllo insieme al donatore del materiale e rifiuto di quello non conforme alle richieste; 2. Predisposizione e consegna della ricevuta al donatore del solo materiale accettato; 3. Registrazione del materiale entrato e avvi allo smistamento; 4. Gestione dell eventuale smaltimento di alimenti scaduti o materiale deteriorato. Classi Attivítá in zona operativa: Generi di prima necessità 1.ABBIGLIAMENTO capi di vestiario, coperte, lenzuola, prodotti per l igiene, e vengono suddivisi in base al genere e alle taglie, oppure per tipologia. 2. VIVERI -Sono da preferire prodotti in scatola, e le confezioni al momento della consegna devono essere integre. -No a prodotti che devono essere bolliti o sciolti in acqua - no all invio di alimenti non accettati dalla popolazione per motivi religiosi o di tradizione -No ad alimenti surgelati e di breve scadenza. E necessario calcolare sempre al momento della raccolta un mese in più, perché non è detto che l invio del materiale avvenga immediatamente, e che i tempi per raggiungere il luogo siano rapidi Su tutti gli alimenti devono essere indiato in modo chiaro e leggibile, i componenti, la data di sadenza, le modalità di conservazione, il peso. 3. FARMACI Esistono delle linee-guide dell ONU particolarmente dettagliate e inviato esclusivamente dietro esplicita richiesta 13
14 Attivítá in zona operativa: Imballo L Obiettivo è proteggere il contenuto e far in modo che arrivi in buono stato a destinazione Tenendo conto: - del materiale che si invia - delle modalità di trasporto - delle condizioni climatiche - delle modalità di immagazzinamento e distribuzione sul posto Le dimensione e il peso devono tener conto che le operazioni di scarico ed immagazzinamento possono avvenire anche manualmente 80 x 60 x 40 vestiario 60 x 40 x 40 viveri Con un peso massimo di kg. 40 x 30 x 20 medicinali Attivítá in zona operativa: Identificazione VESTIARIO ALIMENTI MEDICINALI Ogni pacco salvo esplicite richieste deve contenere un unico genere 14
15 E' prioritario quando si effettua una raccolta di materiale da inviare sul luogo dell'emergenza non agire di propria iniziativa e non provvedere all'invio di materiale senza essere prima stati informati delle reali necessità della popolazione e delle condizioni esistenti sul posto. Esigenze secondarie Materiale da cancelleria, giocattoli, pentolame e stoviglie, libri. Per : - ricreare l'ambiente precedente all'evento calamitoso (ritorno alla normalità) - sopratutto per cercare di rendere nuovamente indipendenti le vittime dall'evento. 15
16 Attivítá in zona operativa: 3. Interventi di Assistenza, Ascolto, Animazione Sono le attività sociali del quotidiano assistenza, ascolto, animazione, a livello individuale, collettivo, domiciliare o presso strutture già esistenti o provvisorie Attivítá in zona operativa: 4. Supporto Psicologico alle vittime del disastro reagiscono in modo speciale ad una situazione speciale Devono capire ciò che succede loro Devono trovare le risorse interne ed esterne per affrontarlo agli stessi soccorritori rispettare i propri limiti esserne consapevoli accettarne le conseguenze aiutare se stessi 16
17 Attivítá in zona operativa: 5. Scuola Attività integrative per la ripresa dell attività didattica nel più breve tempo possibile N O I UNA DOPPIA RISPOSTA: TECNICA utilizza il SAPER FARE RELAZIONALE mette in gioco il SAPER ESSERE 17
18 Grazie per l attenzione KANTI FADELLI Croce Rossa Italiana - Comitato Regionale Veneto - Istruttori di Protezione Civile EMERGENZA ABRUZZO CAMPO COLLEMAGGIO, AQUILA TENDA MENSA 18
Croce Rossa Italiana Comitato Regionale dell Emilia Romagna Attività di Protezione Civile
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