Il Servizio LGBT e il progetto formativo L identità sessuale e l orientamento sessuale

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1 Modulo formativo L Arcobaleno in Circoscrizione in collaborazione con le Circoscrizioni amministrative della Città di Torino Il Servizio LGBT e il progetto formativo L identità sessuale e l orientamento sessuale Servizio LGBT per il superamento delle discriminazioni basate sull orientamento sessuale e sull identità di genere Area Giovani e Pari Opportunità

2 Regole d aula Sentirsi liberi/e di raccontare esperienze personali; mantenere la riservatezza quando si parla di altre persone (non nominare); è normale avere idee o opinioni diverse; rispettare punti di vista altrui; tenere presente i limiti di tempo; parcheggio degli argomenti in sospeso ; parlare uno/a alla volta; modalità silenziosa ai cellulari.

3 LGBT sta per persona Lesbica Gay Bisessuale Transessuale Transgender

4 Perché partecipo a un corso di formazione sulle tematiche dell omosessualità e della transessualità?

5 Il progetto formativo Deliberazione della Giunta Comunale n. 443 del 2015 che stabilisce linee guida volte a garantire il rispetto del principio di non discriminazione per orientamento sessuale e identità di genere in ogni ambito di attività e di intervento interni ed esterni all Amministrazione Comunale Piano obiettivi LGBT del PEG 2015 Piano formativo del personale delle 10 Circoscrizioni: 2 moduli formativi a carattere sperimentale rivolti alle PO e ai/alle Referenti LGBT delle Circoscrizioni; 10 moduli formativi rivolti al personale degli uffici delle Circoscrizioni; 4 moduli formativi rivolti al personale comunale impegnato negli impianti sportivi gestiti dalla Circoscrizioni.

6 Il modulo formativo Tre incontri di quattro ore l uno, a cadenza settimanale. Contenuti: l identità sessuale; l omosessualità; la transessualità e il transgenderismo; la genitorialità omosessuale; la normativa antidiscriminatoria per orientamento sessuale e identità di genere; le risorse del territorio; la pratica professionale. Metodologia: Si cerca di lasciare spazio al coinvolgimento attivo dei/delle partecipanti attraverso presentazione e discussione di video, testimonianze di persone, giochi interattivi, lavori di gruppo, pur prevedendo momenti frontali con proiezione di slide.

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8 2001 Istituzione del Servizio LGBT La Città di Torino, accogliendo la proposta delle associazioni del Coordinamento Gay, Lesbiche e Transessuali di Torino, ha istituito con Deliberazione della Giunta Comunale, nel febbraio 2001, il Servizio LGBT per il superamento delle discriminazioni basate sull orientamento sessuale e sull identità di genere. Il Servizio fa parte dell Area Giovani e Pari Opportunità.

9 Dipendenti Comune di Torino Dipendenti Città Metropolitana di Torino Operatori Consultori Familiari Dipendenti P.A. Dirigenti Scolastici Insegnanti Educatori Operatori scolastici Studentesse / studenti Scuola I target della formazione Volontari/ie Servizio Civile Nazionale Servizio Civile Giovani Immigrati Giovani per Torino Coordinamento Torino Pride GLBT

10 L importanza del lavoro in rete Rete Locale Comune di Torino Gruppo Permanente di Pilotaggio (Rappresentanti Direzioni e Aree) Referenti LGBT delle Circoscrizioni (Rappresentanti Punti informativi Circoscrizioni) Città Metropolitana di Torino Regione Piemonte Coordinamento Torino Pride GLBT Altre Associazioni LGBT Coordinamento ISELT Inclusione Sociale e Lavorativa di persone Transessuali Rete Nazionale RE.A.DY Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere Rete Interazionale Rainbow Cities Network Rete Internazionale delle Città Arcobaleno

11 SERVIZIO POLITICHE GIOVANILI DIREZIONE EDILIZIA ABITATIVA PUBBLICA SERVIZIO RIGENERAZIONE URBANA E INTEGRAZIONE CIRCOSCRIZIONI DIREZIONE SCUOLE: - Serv. Educativo Integrativo per l Infanzia e la Famiglia - ITER Istituzione Torinese per un Educazione Responsabile DIREZIONE SERVIZI CIVICI POLO CITTADINO DELLA SALUTE DIREZIONE CENTRALE CULTURA E EDUCAZIONE: - Servizio Biblioteche - Servizio Spettacolo, Manifestazioni e Formazione Culturale - Centro Interculturale DIR. POLITICHE SOCIALI - Centro Relazioni e Famiglie - SFEP Servizio Formazione Educazione Permanente SERVIZIO CENTRALE ORGANIZZAZIONE Servizio Formazione Ente DIREZIONE CENTRALE CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE SERVIZIO SPORT DIREZIONE SVILUPPO, PROGETTI EUROPEI E SMART CITY DIR. POLITICHE SOCIALI: - Coord. Servizi di Base Decentrati e Formazione Assistenti Sociali - Servizio Minori - Serv. Prev. Fragilità Sociali e Sostegno Adulti in difficoltà E composto da rappresentanti dei vari servizi / uffici dell Amministrazione comunale, che partecipano, ognuno per la propria competenza, alla progettazione e alla realizzazione di iniziative sulle tematiche LGBT.

12 Il Gruppo delle/dei Referenti LGBT delle Circoscrizioni Il Gruppo dei/delle Referenti LGBT delle Circoscrizioni è nato, nel 2009, da una proposta della rappresentante delle Circoscrizioni nel Gruppo di Pilotaggio, allo scopo di: favorire il rapporto tra le 10 Circoscrizioni e il Servizio LGBT; avere delle «antenne» sul territorio; diffondere le informazioni sul territorio; progettare insieme iniziative (in particolare in occasione 17 maggio IDAHOT e del 20 novembre T-DoR); offrire consulenza su specifiche situazioni, ad esempio richieste d aiuto e sostegno che provengono da cittadini/e; offrire momenti formativi alle Circoscrizioni e alle realtà operanti sul loro territorio. Ogni Referente è stato/a nominato/a dal/dalla proprio/a Direttore / Direttrice.

13 L identità sessuale della persona

14 L identità sessuale Descrive l immagine che la persona ha di sé a livello sessuale e rappresenta un elemento fondante dell identità individuale.

15 Sesso biologico Orientamento sessuale Identità sessuale Identità di genere Ruolo di genere

16 Sesso biologico Descrive l appartenenza biologica al sesso maschile o femminile determinata dai cromosomi sessuali. XY XX Sei maschio o femmina?

17 Sesso biologico Componenti del sesso biologico Sesso cromosomico / genetico Sesso gonadico (ghiandole riproduttive) Sesso morfologico (interno) Sesso morfologico (esterno) Sesso fenotipico Maschi XY Testicoli dotti seminali, vescicole seminali, prostata, uretra pene e scroto peluria sul torace, barba sul viso, muscolatura, tonalità della voce Femmine XX Ovaie tube, utero e vagina clitoride, grandi e piccole labbra Sesso ormonale androgeni estrogeni seno, ampiezza del bacino, tonalità della voce

18 Intersessualità Condizione delle persone i cui cromosomi sessuali, i genitali e/o i caratteri sessuali secondari non sono definibili come esclusivamente maschili o femminili. Una persona intersessuale può presentare caratteristiche anatomo-fisiologiche sia maschili che femminili. XYY X XØ XXY

19 Sesso e genere Se il sesso è l insieme delle caratteristiche biologiche e fisiche che contraddistinguono maschi, femmine o persone intersessuali, per genere si intende l insieme delle differenze tra uomini e donne che le società costruiscono a partire dalle differenze biologiche: Il sesso è una categoria biologica, già determinata alla nascita e tendenzialmente fissa; Il genere è una categoria culturale e psicologica, variabile secondo i contesti sociali e le esperienze individuali.

20 Identità di genere (sesso psicologico) Descrive la percezione di sé come appartenente al genere maschile o femminile o a una condizione non definita. Chi mi sento? Mi sento uomo? Mi sento donna? Non mi riconosco nella dualità dei generi?

21 Identità di genere La maggioranza delle persone si riconosce nel genere assegnato loro alla nascita; per una minoranza di persone questo non succede. cisgender transessuale FtM transessuale MtF transgender

22 Ruolo di genere Descrive l'insieme delle aspettative sociali su come gli uomini e le donne si debbano comportare ed è caratterizzato da comportamenti, atteggiamenti, apparenza fisica, linguaggio, ecc. Il ruolo di genere è variabile rispetto alla cultura e al periodo storico di riferimento. Non fare la femminuccia! Non fare il maschiaccio!

23 Orientamento sessuale Descrive la direzione dell'attrazione affettiva e fisica verso altre persone. L orientamento sessuale può essere eterosessuale omosessuale (gay) omosessuale (lesbica) Chi mi piace? Di chi mi innamoro? bisessuale

24 Orientamento sessuale come continuum Eterosessuale Omosessuale

25 Le componenti dell orientamento sessuale L'orientamento sessuale è costituito da una molteplicità di componenti, quali: il coinvolgimento affettivo l attrazione erotica le fantasie la vita sessuale l autodefinizione

26 L orientamento sessuale è una scelta? Non si sceglie di essere eterosessuali o omosessuali, lo si è, fa parte della propria identità. Si può solo scegliere se vivere o meno il proprio orientamento sessuale e se viverlo alla luce del sole o nascondersi fingendo di essere altro. L orientamento sessuale può variare nel corso della vita, ma non può essere modificato né con terapie ormonali né con psicoterapie (es. terapie riparative).

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28 Sesso biologico Orientamento sessuale Identità di genere Ruolo di genere

29 L omosessualità e l omofobia

30 Nessuno uguale Adolescenti e omosessualità di Claudio Cipelletti prodotto da Agedo Associazione di genitori di persone LGBT e da Medialogo della Provincia di Milano

31 Un imprevisto in famiglia Le ragazze lebiche e i ragazzi gay nascono e crescono in famiglie che non hanno previsto di avere una figlia o un figlio omosessuale e che di fronte a questo fatto spesso reagiscono con sentimenti negativi. Queste ragazze e questi ragazzi hanno difficoltà a trovare all'interno della famiglia modelli positivi di riferimento per quanto riguarda il loro orientamento sessuale.

32 LA POPOLAZIONE OMOSESSUALE NELLA SOCIETA ITALIANA Pochi parlano con i genitori del proprio orientamento sessuale GRANDE SOLITUDINE IN FAMIGLIA Madre Padre 40,9 21,2 24,0 30,3 23,9 27,4 21,1 11,2 Sì, ne è (o ne era) a conoscenza Non so se ne è (o ne era) a conoscenza, non ne abbiamo mai parlato Mia madre/mio padre non lo sa (o non lo sapeva) Altro Maggiore apertura dei fratelli: lo sanno nel 46,1% Roma, 17 Maggio 2012

33 In una fase in cui gli adolescenti imparano a socializzare, gli adolescenti omo/bisessuali apprendono a nascondersi (Herek, 2006)

34 Identità invisibili Una delle principali differenze tra le discriminazioni che subiscono gay e lesbiche rispetto ad altre forme di discriminazione, come il sessismo e il razzismo, consiste nel fatto che l'orientamento omosessuale non è immediatamente riconoscibile, fino a quando una persona non decide di renderlo visibile. Stigma invisibile in opposizione allo stigma visibile, come il sesso e l'origine etnica di una persona. le persone lesbiche e gay si trovano così spesso a dover decidere se dichiarare o meno la propria omosessualità.

35 Coming out = Venir fuori Coming out of the closet = Uscire dall'armadio / Venire allo scoperto E' il processo attraverso il quale una persona prende coscienza della propria omosessualità, l'accetta, inizia a vivere delle relazioni sentimentali e si dichiara all'esterno. Si tratta di un processo graduale, che corrisponde ad un percorso di consapevolezza, accompagnato da una crescita interiore, soprattutto in termini di sicurezza in se stessi.

36 Stadi del Coming out secondo Cass (1984) Confusione di identità Quale è la mia vera identità? Confronto di identità Ci sono altre persone come me? Tolleranza di identità Devo fare i conti con la mia identità omosessuale. Accettazione dell'identità Sono omosessuale. Orgoglio dell'identità Sono orgoglioso/a di essere omosessuale. Sintesi dell'identità Vivo in modo sereno la mia identità.

37 Outing esposizione E l azione con cui chi è al corrente della segreta omosessualità di una persona la denuncia pubblicamente, senza il consenso dell interessata/o, esponendone un lato intimo della vita personale. Talora è stata usata da alcune parti del movimento LGBT per denunciare la contraddittorietà di esponenti pubblici rispetto all omofobia dimostrata nello svolgimento di un loro incarico.

38 Visibilità o ostentazione? La visibilità è il risultato del percorso di autoaccettazione e permette di vivere la propria omosessualità alla luce del sole. A volte il bisogno di visibilità viene confuso con l'ostentazione: in realtà le persone eterosessuali non hanno bisogno di dichiararsi perchè la società dà per scontata l'eterosessualità di una persona.

39 L eterosessismo L eterosessismo corrisponde a una visione del mondo che considera come naturale solo l eterosessualità, dando per scontato che tutte le persone siano eterosessuali. La visione eterosessista rifiuta e stigmatizza ogni forma di comportamento, identità e relazione non eterosessuale. Si manifesta, sia a livello individuale che a livello culturale, influenzando i costumi e le istituzioni sociali, ed è la principale causa dell omofobia. Il termine è un neologismo coniato dallo psicologo Gregory M. Herek in Heterosexism and homophobia, pubblicato nel 1996.

40 L'omofobia Il termine omofobia indica il pregiudizio, la paura e l'ostilità nei confronti delle persone omosessuali, o le azioni che da questo pregiudizio derivano o che ad esso sono riconducibili. Si intende anche la paura dell'omosessualità e, in particolare, la paura di essere considerati omosessuali e i conseguenti comportamenti volti ad evitare le persone omosessuali e le situazioni associate ad esse. Il termine è un neologismo coniato dallo psicologo clinico George Weinberg in Society and the healthy homosexual, pubblicato nel Il 17 maggio è la Giornata Internazionale contro l omofobia e la transfobia (IDAHOT).

41 Manifestazioni dell'omofobia L'omofobia si manifesta sotto diverse forme: - o. di atteggiamento: sentimento o opinione che considera le persone omosessuali anormali o malate e l'eterosessualità come l'unica espressione naturale della sessualità - o. di linguaggio: utilizzo di espressioni che vanno dalla derisione all'ingiuria - o. violenta: manifestazione estrema dell'o. che conduce alla violenza, andando dall'aggressione verbale fino a quella fisica - o. passiva o per omissione: atteggiamento che consiste nel non dire o fare niente di fronte a un comportamento omofobo - o. interiorizzata: forma di o. spesso non cosciente, risultato dell'educazione e dei valori trasmessi dalla società di cui spesso sono vittima le stesse persone omosessuali - o. istituzionalizzata o sistemica: pratica istituzionale eretta a sistema in cui le persone omosessuali sono sfavorite

42 LA POPOLAZIONE OMOSESSUALE NELLA SOCIETA ITALIANA Metà delle persone omosessuali dichiara di essere stato discriminato Il 40,3% delle persone omosessuali ha subito discriminazioni, a scuola o università, nella ricerca del lavoro, sul lavoro contro il 27,9% delle persone eterosessuali. Se aggiungiamo la discriminazione per omosessualità nei servizi sanitari, nella ricerca di una casa, nei vicini di casa, in locali pubblici si arriva al 53,7%. IL 13% SI E DOVUTO TRASFERIRE DI CASA PER VIVERE LIBERAMENTE LA PROPRIA OMOSSESSUALITA 10,2 10,2 12,4 14,3 22,1 24,0 29,5 Nel rivolgersi Nella ricerca a servizi di una casa sanitari da affittare o acquistare In locali e uffici pubblici Nella zona in cui vivono Al lavoro A scuola/ università Nella ricerca di lavoro

43 LA POPOLAZIONE OMOSESSUALE NELLA SOCIETA ITALIANA Le persone omosessuali sono discriminate Lo dice il 61,3%, ma... 43,1 18,2 25,7 13,0 Sì, molto Sì, abbastanza Sì, poco No, per niente negli ultimi 5 anni la metà della popolazione ritiene che la situazione sia migliorata, contro un 40,5% che non riscontra cambiamenti Roma, 17 maggio 2012

44 LA POPOLAZIONE OMOSESSUALE NELLA SOCIETA ITALIANA Un linguaggio offensivo rispetto alle persone omosessuali viene spesso utilizzato Il 47,4% sente conoscenti o amici parlare delle persone omosessuali usando termini offensivi spesso, il 32,6% qualche volta ma Spesso Qualche volta Raramente Mai Sentono conoscenti o amici che, quando parlano di persone omosessuali, le chiamano froci, recchioni, Parlano di persone omosessuali chiamandole froci, recchioni, finocchi o culattoni finocchi o culattoni curiosamente sono poche le persone che ammettono di utilizzarlo Roma, 17 Maggio 2012

45 Minority stress E l insieme dei disagi psicologici dovuto all appartenere a una minoranza, usato in riferimento alle persone omosessuali che sono sottoposte a discriminazioni e pregiudizi di vario ordine e grado. Il minority stress si compone di tre dimensioni: omofobia interiorizzata, intesa come insieme di sentimenti e atteggiamenti negativi che una persona può provare nei confronti della propria omosessualità; stigma percepito, per cui quanto maggiore è la percezione del rifiuto sociale, tanto maggiori saranno la sensibilità all ambiente, il livello di vigilanza, il ricorso a strategie difensive; esperienze vissute di discriminazione e violenza. Influenza negativa e diretta del minority stress sulla salute delle persone gay e lesbiche. Per la prevenzione del minority stress è necessario che le istituzioni si impegnino contro i pregiudizi e le discriminazioni omofobiche presenti al loro interno e nella società in generale.

46 L'ambiente di lavoro Il lavoro rappresenta un contesto in cui la visibilità appare più rischiosa e in generale le persone omosessuali si percepiscono come più vulnerabili alle discriminazioni. Ad ogni ingresso in un posto di lavoro gay e lesbiche si trovano a fronteggiare un dilemma: se e come manifestare il proprio orientamento sessuale stigma visibile con conseguente gestione della tensione se e come assecondare l'assunto di eterosessualità che abitualmente permea le relazioni di lavoro strategie di gestione delle informazioni, attraverso costanti processi di nascondimento.

47 LA POPOLAZIONE OMOSESSUALE NELLA SOCIETA ITALIANA Differenti opportunità per le persone omosessuali? La popolazione italiana è divisa a metà nella valutazione delle differenti opportunità che le persone omosessuali hanno a parità di capacità e titoli di trovare un lavoro. Fare carriera è più difficile, trovare una casa in affitto meno. 48,6 49,6 55,0 57,2 42,8 41,8 Stesse possibilità Meno possibilità Più possibilità Non sa 1,6 2,0 0,2 0,2 0,9 0,1 Possibilità di trovare un lavoro Roma, 17 Maggio 2012 Possibilità di Possibilità di trovare ottenere una una casa in affitto promozione al lavoro

48 Nascondi la tua eterosessualità esercitazione

49 Osservazioni sul gioco Siamo abituati a pensare che l orientamento sessuale si riferisca solo all aspetto sessuale, in realtà riguarda la vita relazionale e affettiva di una persona che è molto oneroso tenere nascosta e non comunicare, anche in ambito lavorativo Abbiamo scoperto che le persone eterosessuali comunicano e condividono quotidianamente questa parte di sé quasi senza accorgersene, ma non farlo sarebbe molto faticoso Si può allora comprendere quanto sia importante la visibilità delle persone omosessuali nel luogo di lavoro e come questo oltre a far stare meglio la persona, crea un ambiente più sereno e favorisce di conseguenza migliori risultati in termini di rendimento ed efficienza nel lavoro

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53 Quante sono le persone omosessuali visibili nel vostro luogo di lavoro?

54 Quante sono le persone omosessuali?

55 LA POPOLAZIONE OMOSESSUALE NELLA SOCIETA ITALIANA si dichiara omosessuale/bisessuale pari al 2,4% della popolazione di cui 2,6% Uomini 2,2% Donne NON SI TRATTA DELLA POPOLAZIONE OMOSESSUALE MA DI CHI SI DICHIARA TALE Roma, 17 Maggio 2012

56 LA POPOLAZIONE OMOSESSUALE NELLA SOCIETA ITALIANA SE SI PRENDONO IN CONSIDERAZIONE ALTRE DIMENSIONI OLTRE L AUTODEFINIZIONE, QUALI L ATTRAZIONE SESSUALE, L INNAMORAMENTO L AVER AVUTO RAPPORTI SESSUALI la stima sale a di persone omosessuali/bisessuali pari al 6,7% della popolazione

57 Grazie per l attenzione!

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