RELAZIONE PER LA VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO - INTEGRAZIONE

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1 REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D'AOSTA COMUNE DI MORGEX REALIZZAZIONE DI UN CENTRO DI RECUPERO TERRE E ROCCE DA SCAVO IN LOCALITÀ FEISOULLES RELAZIONE PER LA VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO - INTEGRAZIONE ai sensi dell art. 10, comma 2 della L.R. n. 20/2009 Committente: Gaglianone Gennaro Maggio 2016 Tecnico incaricato: Arch. Edy FRANCESCONI Loc. Grand Chemin, SAINT-CHRISTOPHE (AO) Tel/Fax *** francesconi@ecoacustica.net

2 Indice 1. PREMESSA NORMATIVA DI RIFERIMENTO CLASSIFICAZIONE ACUSTICA COMUNALE DATI GENERALI... 7 Misurazioni effettuate DESCRIZIONE DELL INTERVENTO... 8 Caratteristiche morfologiche del sito interessato dall intervento... 8 Descrizione degli elementi componenti l impianto e il ciclo produttivo... 8 STIMA DEI LIVELLI SONORI Recettori Punti di misura Livelli di rumore post operam previsti e confronto con i limiti normativi MISURE DI MITIGAZIONE CONCLUSIONI ALLEGATI

3 1. PREMESSA Su incarico conferitomi dal Sig. Gaglianone Gennaro, in qualità di legale rappresentante della ditta edile Gaglianone, il quale intende realizzare un centro di recupero di terre e rocce da scavo da situare in loc. Feisoulles nel comune di Morgex, io sottoscritto Arch. Edy Francesconi, in qualità di tecnico competente in acustica ambientale (Decreto 18 luglio 2002, n. 6/5 ASS.), ho provveduto a redigere la seguente integrazione alla relazione per la valutazione previsionale di impatto acustico. La relazione, ai sensi della normativa regionale vigente, deve consentire: a) la valutazione comparativa tra lo scenario in assenza delle opere o degli insediamenti di prevista realizzazione (ante operam) e quello successivo alla loro realizzazione (post operam); b) la valutazione previsionale del rispetto dei valori limite fissati dalla normativa vigente; c) l individuazione delle misure previste per ridurre o eliminare le emissioni sonore causate da impianti o attività, nei casi in cui si preveda la possibilità di un superamento dei valori limite di cui alla normativa vigente. Il presente documento, elaborato ai sensi dell art. 10, comma 2, lettera a) della L.R. n. 20/2009 e dell Allegato C alla D.G.R. n in data 2 novembre 2012 CASI, CRITERI E MODALITÀ SEMPLIFICATE PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA RELAZIONE DI PREVISIONE DI IMPATTO ACUSTICO E PER LA VALUTAZIONE PREVISIONALE DI CLIMA ACUSTICO, risulta un integrazione alla relazione già elaborata dallo scrivente nell ottobre 2014 e tiene conto di quanto richiesto da ARPA Valle d Aosta nel proprio parere di competenza. 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO Sinteticamente viene elencata di seguito la normativa nazionale di riferimento: DPCM 1 marzo 1991 Introduce l obbligo per i comuni di procedere alla classificazione acustica del territorio e definisce i limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno. Definisce inoltre i valori limite di accettabilità di esposizione al rumore nel caso di mancanza di classificazione acustica del territorio comunale. Per le zone non esclusivamente industriali, oltre ai limiti massimi assoluti di cui sopra, è stabilito il rispetto del cosiddetto criterio differenziale (Art. 6) che prescrive il rispetto delle seguenti differenze massime tra livello equivalente del rumore ambientale e quello del rumore residuo: 3

4 5 db (A) per il Leq (A) durante il periodo diurno; 3 db (A) per il Leq (A) durante il periodo notturno. L. 26 ottobre 1995, n. 447 Legge Quadro sull inquinamento acustico (Supplemento ordinario alla gazzetta ufficiale n.254 del 30/12/95) e relativi decreti attuativi. Fissa i principi fondamentali in materia di tutela dell ambiente esterno e dell ambiente abitativo dall inquinamento acustico dovuto alle sorgenti sonore fisse e mobili e stabilisce gli standard ed indici di valutazione delle sorgenti sonore. Delibera le competenze dello Stato, delle Regioni, delle Province e dei Comuni. Si spinge, inoltre, ad individuare i provvedimenti per la limitazione delle emissioni sonore, chiarendo che gli stessi possono essere di natura tecnica, amministrativa, costruttiva e gestionale. DPCM 14 novembre 1997 Definisce i valori limite delle sorgenti sonore in rapporto alle classi di destinazione d uso del territorio secondo la zonizzazione acustica comunale. Nelle seguenti tabelle sono in evidenza i limiti per il caso in esame. Valori limite di emissione (Art. 2 e Tab. B del DPCM 14 novembre 1997) - Leq in db(a) classi di destinazione d'uso del territorio Diurno db(a) Notturno db(a) I - Aree particolarmente protette II - Aree prevalentemente residenziali III - Aree di tipo misto IV - Aree di intensa attività umana V - Aree prevalentemente industriali VI - Aree esclusivamente industriali Valori limite assoluti di immissione (Art. 3 e Tab. C del DPCM 14 novembre 1997) - L eq in db(a) classi di destinazione d'uso del territorio Diurno db(a) Notturno db(a) I - Aree particolarmente protette II - Aree prevalentemente residenziali III - Aree di tipo misto IV - Aree di intensa attività umana V - Aree prevalentemente industriali VI - Aree esclusivamente industriali

5 Valori limite differenziali di immissione (Art. 4 del DPCM 14 novembre 1997) - Leq in db(a) Classi di destinazione d uso del territorio Tempi di riferimento diurno (06-22) notturno (22-06) I II III IV - V 5 3 VI Aree esclusivamente industriali non applicabile non applicabile Note: I valori limite differenziali non si applicano: nei seguenti casi, in quanto ogni effetto del rumore è da ritenersi trascurabile: - se il rumore misurato a finestre aperte è inferiore a 50 db(a) durante il periodo diurno e 40 db(a) durante il periodo notturno; - se il livello di rumore ambientale misurato a finestre chiuse è inferiore a 35 db(a) durante il periodo diurno e 25 db(a) durante il periodo notturno; alla rumorosità prodotta da: - infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali e marittime; - attività e comportamenti non connessi con esigenze produttive, commerciali e professionali; servizi e impianti fissi dell edificio adibiti ad uso comune, limitatamente al disturbo provocato all interno dello stesso. DM Ambiente 16 marzo 1998 Norma di riferimento per armonizzare le tecniche di rilevamento e misurazione dell inquinamento acustico, indica le metodologie e i requisiti della strumentazione da utilizzare. In particolare l Allegato B al Decreto riguarda le norme tecniche per l esecuzione delle misure. L. 7 luglio 2009, n. 88, Art. 11 e s.m. Disposizioni per l adempimento di obblighi derivanti dall appartenenza dell Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria Definisce le disposizioni per il riordino della normativa acustica ai sensi delle direttive europee. Viene elencata di seguito la normativa regionale di riferimento: L.R. Valle d Aosta 30 giugno 2009, n. 20 Nuove disposizioni in materia di prevenzione e riduzione dell inquinamento acustico. Fissa ed esplica, a livello regionale, i principi fondamentali in materia di tutela dell ambiente esterno e dell ambiente abitativo dall inquinamento acustico dovuto alle sorgenti sonore fisse e mobili. Nel caso in esame sarà fatto in particolare riferimento all Art. 10-Relazione di previsione di impatto acustico - dove viene specificata la previsione in materia di impatto acustico. Allegato C alla DGR n del 2 novembre 2012 Delibera regionale che definisce i casi, criteri e modalità per la predisposizione della relazione di previsione di impatto acustico e per la valutazione previsionale di clima acustico, definendone i contenuti minimi. In particolare al punto 2.1 vengono specificati i contenuti minimi della relazione di previsione impatto acustico e al punto i contenuti specifici per le attività produttive. 5

6 3. CLASSIFICAZIONE ACUSTICA COMUNALE Nella classificazione acustica del Comune di Morgex l area in cui è previsto il cantiere di deposito e lavorazioni inerti ricade in classe III, al di fuori delle fasce di pertinenza dell autostrada, della statale e della ferrovia. I primi ricettori rispetto al cantiere deposito ricadono anch essi in zona III. Il centro di recupero terre e rocce da scavo in progetto Il D.P.C.M. di riferimento definisce i limiti di emissione ed immissione in funzione della classe acustica del territorio pertanto i limiti da rispettare per il caso in oggetto dovranno essere quelli evidenziati nella tabella sottostante: Limiti normativi per la classe III Diurno db(a) Valori di Emissione 55 Valori di Immissione 60 Valori differenziali Fondo + 5 dba 6

7 4. DATI GENERALI Misurazioni effettuate In data giovedì 02 ottobre 2014 è stata effettuata dal sottoscritto una campagna di misurazioni al fine di valutare il clima acustico ante operam dell area su cui si inserisce l attività analizzata. I valori rilevati possono essere considerati ancora esaustivi per la caratterizzazione acustica del territorio in quanto non sono state rilevate sostanziali modifiche alle sorgenti sonore presenti sul sito. Per un analisi più approfondita si rimanda alla precedente relazione datata ottobre Qui di seguito vengono riassunti i valori misurati: 7

8 L obiettivo è quello di avere una caratterizzazione acustica quanto più possibile esaustiva del territorio interessato dallo studio. Dalla rilevazione eseguita risulta evidente come nella misura il livello di pressione sonora è caratterizzato principalmente dal rumore di fondo proveniente dalla statale e secondariamente dal rumore prodotto dalla ferrovia e dalla Dora. Per questo motivo si è preferito mascherare singolarmente gli scarsi passaggi veicolari sulla strada comunale limitrofa invece di utilizzare il livello percentile L 95, per non eliminare dalla misurazione l apporto sonoro della statale. Non è stata effettuata una misurazione nei pressi del primo ricettore in quanto, vista la vicinanza con la statale, il rumore di fondo sarà sicuramente maggiore. 5. DESCRIZIONE DELL INTERVENTO Caratteristiche morfologiche del sito interessato dall intervento Si rimanda a quanto scritto nella precedente relazione datata ottobre Descrizione degli elementi componenti l impianto e il ciclo produttivo Il progetto prevedeva, nell ottobre 2014, la realizzazione di un cantiere deposito per gli inerti con l utilizzo contemporaneo di tre macchinari: - un autocarro per il trasporto - una pala per la movimentazione degli inerti - un escavatore Alla data odierna, la committenza ha deciso di installare sul sito altri due macchinari per la lavorazione degli inerti: - un frantoio - un vaglio Nella realtà probabilmente tutti questi macchinari non verranno utilizzati simultaneamente. Dalla relazione tecnica sulla valutazione del rischio rumore fornita al sottoscritto, sono stati estrapolati i dati relativi all emissione acustica dei macchinari in possesso della ditta (autocarro, pala movimentazione ed escavatore), mentre per ciò che riguarda il vaglio e il frantoio, non essendo ancora stati acquistati dalla ditta, verranno utilizzati dati di letteratura. I dati forniti su autocarro, pala ed escavatore sono stati misurati tramite campionature della durata di 4 minuti. Fra diversi modelli della medesima tipologia di macchinario, sempre a titolo cautelativo, è stato utilizzato per la valutazione di impatto acustico il modello con l emissione sonora maggiore. 8

9 Nelle tabelle successive, estrapolate dalla valutazione rischio rumore, le emissioni utilizzate nella valutazione: AUTOCARRO PER IL TRASPORTO L Aeq = 77,1 dba PALA PER LA MOVIMENTAZIONE DEGLI INERTI L Aeq = 86,5 dba 9

10 ESCAVATORE L Aeq = 83,4 dba Per quanto concerne invece il frantoio e il vaglio, la ditta edile prevede l acquisto dei seguenti modelli: - Frantoio Atlas Copco, modello PC1055J, potenza motore 187 kw, capacità di frantumazione max 200 ton/h; - Vaglio Atlas Copco, modello HCS 3d, potenza motore 75 kw. Non avendo rilevazioni fonometriche di questi macchinari e non avendo la ditta costruttrice dati tecnici in merito, si è fatto ricorso a dati di letteratura per modelli simili o, a fini cautelativi, con una potenza del motore superiore: Macchina operatrice Marca - Modello Potenza motore [kw] Livello sonoro [db(a)] Frantoio REV 98Gc Vaglio Extec Nel caso in esame, prendendo la combinazione peggiore con tutti i macchinari utilizzati simultaneamente, il livello di pressione sonora complessivamente emesso dal cantiere in esame sarà quindi pari a (IPOTESI 1): S1 S2 S3 S4 S5 tot 86,50 77,1 83,4 85,0 89,0 92,6 Lp = 92,6 db(a). Considerando invece l utilizzo concomitante dell autocarro, della pala e dell escavatore, il livello di pressione sonora sarà pari a (IPOTESI 2): 10

11 S1 S2 S3 S1+S2+S3 86,50 77,1 83,4 88,6 Lp = 88,6 db(a). Un altra ipotesi è quella dell utilizzo simultaneo del vaglio e del frantoio, il livello di pressione sonora in questo caso sarà pari a (IPOTESI 3): S4 S5 S4+S5 85,00 89,00 90,5 Lp = 90,5 db(a). L orario di attività previsto risulta essere esclusivamente in orario diurno e presumibilmente dalle h.8.00 alle h per un totale di 12 ore. Per quanto riguarda l utilizzo dei macchinari, si prevede un utilizzo per le seguenti durate di tempo nell arco delle 12 ore e pertanto il livello sonoro mediato risulta essere: IPOTESI 1 IPOTESI 2 IPOTESI 3 Rumore di fondo 30 minuti 1 ora 3 ore 7 ore e 30 minuti Fondo alla sorgente LAeq,f= 49,6 Valori massimi LAeq,s tutti = 92,6 LAeq,s solo vaglio+frantoio = 90,5 LAeq,s solo autocarro+pala+escav = 88,6 durata ipotesi 1[ore]= 0,5 durata totale attività[ore] Tr = 12 durata rumore di fondo[ore]= 7,5 durata ipotesi 3 [ore]= 3 durata ipotesi 2 [ore]= 1 TOTALE sul tempo di riferimento LAeq LAeq/10 POTENZA(10;Bx) 92,6 9, LOG10(X) = 8, ,5 9, ,6 8, ,9 49,6 4, ,08394 PRODOTTO(10;LOG10(X)) = 86,16541 X= ,2 LAeq = orario lavorativo 86,2 11

12 STIMA DEI LIVELLI SONORI Recettori Constatate le caratteristiche geomorfologiche del sito, allo stato attuale può essere considerato esclusivamente il seguente ricettore: il camping posto circa a metri 270 dall area cantiere di deposito inerti (R1); Il primo spazio usufruibile da persone risulta essere in prossimità della strada a 35 metri dal centro dell area. Altri ricettori risultano più distanti e schermati dalla conformazione del terreno, pertanto essi non sono visibili dall area di cantiere. Punti di misura La stima dell impatto acustico prodotto da sorgenti sonore richiede la caratterizzazione del territorio in cui va ad inserirsi l attività produttiva per consentire la valutazione dell'interazione tra i vari elementi che determinano lo stato dell'ambiente. Il rumore ambientale è descritto dal livello di pressione sonora continuo equivalente ponderato A relativo al tempo di riferimento. La misurazione del livello di pressione sonora continuo equivalente ponderata A è stata eseguita in posizioni di misura significative per la caratterizzazione acustica del territorio. In particolare l indagine è stata eseguita nel punto come meglio specificato sulla planimetria successiva: Collocazione cantiere deposito inerti e punto di rilevamento Primo recettore 12

13 Livelli di rumore post operam previsti e confronto con i limiti normativi. Preso atto delle caratteristiche sonore stimate in sito, è stata seguita la seguente metodologia di analisi e misura: misurazione del livello del rumore di fondo presso la sorgente; identificazione dei primi ricettori; misurazione delle distanze tra ricettori, primi spazi fruibili dalle persone e il centro di recupero; Calcolo dell attenuazione per propagazione sferica della rumorosità del centro al ricettore; Calcolo dei valori di emissione al primo spazio usufruibile, mediati sui tempi di ciascuna lavorazione rispetto all orario di attività; Confronto dei valori calcolati con i limiti normativi. Nelle tabelle sottostanti vengono riportati i calcoli effettuati e il confronto con i limiti normativi. Verifica del valore limite di immissione e del limite differenziale diurni: ID Punto L A fondo Sorgente Distanza Livelli LAeq Post r0 Attenuazione Attenuati Operam differenziale diurno S+Fondo (fondo+5 db) R1(Camping) 49,6 92, , ,7 verificato Verificato limite immissione diurno (classe 3 = 60 dba) Verifica del valore limite di emissione diurno mediato sui tempi delle singole lavorazioni: ID Punto L A fondo Sorgente Dist. Pto - ricett. r0 Attenuazione Livelli Attenuati R1(Camping) 49,6 86, ,88 55 verificato limite emissione diurno (classe 3 = 55 dba) primo spazio usufruibile da persone alla strada Dall analisi effettuata risulta quindi che la realizzazione del centro, grazie alla notevole distanza dei primi ricettori, sia compatibile con i limiti imposti dalla vigente normativa. 13

14 6. MISURE DI MITIGAZIONE Non sono previste in questa fase di analisi ulteriori misure di mitigazione del rumore. 7. CONCLUSIONI Contrariamente a quanto discusso telefonicamente con il responsabile della Struttura Pianificazione e Valutazione Ambientale dell Assessorato Territorio e Ambiente e a seguito di un confronto con l ufficio Rumore di ARPA Valle d Aosta, non si è ritenuto necessario eseguire la sommatoria delle emissioni acustiche prodotte dai vari impianti di smaltimento e recupero rifiuti presenti in zona nei confronti del campeggio esistente in quanto si è dimostrato a priori che, anche nella peggiore delle ipotesi pronosticate, l apporto dell attività in esame risulta ininfluente nella variazione del clima acustico già in essere nei pressi dell attività ricettiva. Dalle valutazioni acustiche di cui sopra infatti l attività in esame risulterebbe compatibile con i limiti imposti dalla vigente normativa. Condizione indispensabile per il rispetto di quanto sopra risulta che: Nel centro di recupero terre e rocce da scavo siano effettuate esclusivamente le lavorazioni previste. Le attrezzature e i macchinari utilizzati abbiano caratteristiche acustiche uguali o più performanti di quelle previste in progetto e riportate nei calcoli. Arch. Edy Francesconi Iscritto all'elenco dei tecnici competenti in acustica ambientale tenuto presso il Servizio sanità veterinaria, tutela sanitaria e del lavoro dell'assessorato Sanità, Salute e Politiche Sociali della Regione Autonoma Valle d'aosta ALLEGATI 1. Certificato di riconoscimento tecnico competente in acustica 14

15 Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma Valle d Aosta N Decreto 18 luglio 2002, n. 6/5 ASS. Riconoscimento della figura professionale di tecnico competente in materia di acustica ambientale. L ASSESSORE REGIONALE DELLA SANITÀ, SALUTE E POLITICHE SOCIALI Omissis decreta 1. il riconoscimento della figura professionale di tecnico competente in acustica ambientale, ai sensi dell art. 2, comma 7, della legge 26 ottobre 1995, n. 447 «Legge quadro sull inquinamento acustico», all Architetto FRANCESCONI Edy, nato ad AOSTA il 28 agosto 1971; 2. di iscrivere il nominativo dell Architetto FRANCESCONI Edy nell elenco dei tecnici competenti in acustica ambientale tenuto presso il Servizio sanità veterinaria, tutela sanitaria dell ambiente e del lavoro dell Assessorato Sanità, Salute e Politiche Sociali; 3. di stabilire che il presente decreto venga notificato all interessato e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione. Aosta, 18 luglio L Assessore VICQUÉRY

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