Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione Territoriale del Lavoro di Perugia Servizio Ispezione del lavoro U.O.
|
|
- Aurora Giovannini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione Territoriale del Lavoro di Perugia Servizio Ispezione del lavoro U.O. Vigilanza Tecnica Dott. Ing. Salvatore Scutellà sscutella@lavoro.gov.it
2 Cenni Normativi Art. 18, D.Lgs. n. 81/2008 Obblighi del datore di lavoro e del dirigente: L) adempiere agli obblighi di informazione, f ormazione e addestramento di cui agli art. 36 e 37; Definizione:Formazione art. 2, c. 1, lett. aa) del TU Processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori ed agli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale conoscenze utili alla acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi. 2
3 Gli obblighi di formazione: art. 37 TU 1. a) b) Il datore di lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una FORMAZIONE sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza, anche rispetto alle conoscenze linguistiche, con particolare riferimento a: concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione, organizzazione della prevenzione aziendale, diritti e doveri dei vari soggetti aziendali, organi di vigilanza, controllo, assistenza rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione caratteristici del settore o comparto di appartenenza dell azienda. Sanzioni per il datore di lavoro e il dirigente Art. 37, co. 1, arresto da due a quattro mesi o ammenda da a euro 3
4 Gli obblighi di formazione: art. 37 TU 2. La durata, i contenuti minimi e le modalità della formazione di cui al comma 1 sono definiti mediante Accordo in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano adottato, previa consultazione delle parti sociali, entro il termine di dodici mesi dalla data di entrata in vigore del presente Decreto Legislativo. 3. Il datore di lavoro assicura, altresì, che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in merito ai rischi specifici di cui ai titoli del presente Decreto successivi al I. Ferme restando le disposizioni già in vigore in materia, la formazione di cui al periodo che precede è definita mediante l Accordo di cui al comma 2. 4
5 Gli obblighi di formazione: art. 37 TU Quando? 4. La formazione e, ove previsto, l addestramento specifico devono avvenire in occasione: a) della costituzione del rapporto di lavoro o dell inizio dell utilizzazione per la somministrazione; b) del trasferimento o cambiamento di mansioni; c) dell'introduzione di nuove attrezzature di lavoro o di nuove tecnologie, di nuove sostanze e preparati pericolosi. 5. L addestramento viene effettuato da persona esperta e sul luogo di lavoro. 6. La formazione deve essere periodicamente ripetuta in relazione all'evoluzione dei rischi ovvero all'insorgenza di nuovi rischi. 5
6 Tasselli importanti e attesi da tempo, nella disciplina della formazione in materia di sicurezza, introdotta dal D.Lgs 81/08 sono: Accordo Stato-Regioni n. 221 del 21 dicembre 2011(art. 37 D.Lgs. 81/08) Accordo Stato-Regioni n. 223 del 21 dicembre 2011(art. 34 D.Lgs. 81/08) Accordo Stato-Regioni n. 53 del 22 febbraio 2012(art. 73 comma 5 D.Lgs. 81/08) entrata in vigore il 12 marzo ) Adeguamento e linee applicative degli accordi ex articolo 34, comma 2, e 37 comma 2 del D.Lgs 81/08 del 25 Luglio 2012 Linea applicative Si chiarisce in parte, attraverso l identificazione di indirizzi uniformi a livello nazionale e si forniscono a tutti gli operatori e agli organi di vigilanza indicazioni essenziali per l organizzazione, la realizzazione e la verifica di attività formative pienamente coerenti con la vigente normativa. 6
7 Il terzo periodo della Premessa dell accordo ex art. 37 del D.Lgs 81/08 puntualizza che la formazione in parola è distinta da quella prevista dai Titoli successivi al I D.Lgs 81/08 o da altre Norme, relative a mansioni o attrezzature particolari. Esiste cioè l obbligo formativo specifico a carico del datore di lavoro e differente rispetto a quella di cui all articolo 37 in presenza di disposizioni aventi le caratteristiche delle norme speciali (sempre rispetto a quelle di cui all articolo 37, citato), contenute nei Titoli del d.lgs. n. 81/2008 successivi al Titolo I o in altre Norme di Legge, e che oltre a prevedere una formazione integrativa in merito a rischi specifici individuino in modo dettagliato: percorsi formativi con molteplici contenuti, diretti a esigenze ben definite e particolari di tutela, che richiedono corsi ad hoc. 7
8 Esempio tipico di Norma di legge speciale è il DPR n. 177 del 14 settembre 2011, relativo alla regolamentazione dei lavori nei c.d. Ambienti Confinati, prevede altresì, all articolo 2, comma 1, lettera b), l integrale e vincolante applicazione anche del comma 2 dell articolo 21, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, nel caso di imprese familiari e lavoratori autonomi. Nel campo di applicazione del D.P.R. n. 177/2011 la formazione dei lavoratori familiari e dei lavoratori autonomi che compiono opere e servizi è OBBLIGATORIA e non FACOLTATIVA. 8
9 Sono da considerare norme speciali Formazione aggiuntiva La formazione individuata, ai sensi dell articolo 73, comma 5, del testo unico, in ordine a determinate attrezzature di lavoro, in base all accordo in Conferenza Stato-Regioni approvato in data 22 febbraio 2012; 2012 (Piattaforme di lavoro mobili elevabili, Gru a torre, Carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo, Trattori agricoli o forestali, Macchine movimento terra, Pompa per calcestruzzo); La formazione di cui all articolo 116 e 136 d.lgs. n. 81/2008 (formazione per chi utilizza sistemi di accesso e di posizionamento mediante funi, e ponteggiatori) attraverso quanto previsto nell allegato XXI del d.lgs. n. 81/2008 (I soggetti formatori, la durata, gli indirizzi ed i requisiti minimi di validità dei corsi); La formazione di cui all articolo 258 del d.lgs. n. 81/2008 in relazione ai lavoratori esposti o potenzialmente esposti a polveri di amianto. (In quanto possono essere addetti alla rimozione, smaltimento dell amianto e alla bonifica delle aree interessate i lavoratori che abbiano frequentato i corsi di formazione professionale di cui all articolo 10, comma 2, lettera h), della Legge 27 marzo 1992, n
10 Viceversa, NON costituiscano norme speciali, nel senso appena indicato,disposizioni quali, sempre solo a titolo esemplificativo, quelle: di cui all articolo 169, comma 1, lettera b), in materia di movimentazione manuale dei carichi; all articolo 177, comma 1, lettera b), in materia di attrezzature munite di videoterminali; Cioè tutte le volte nelle quali si parli, come negli esempi citati, di formazione adeguata o si usino formule simili, senza che la normativa individui in modo puntuale e peculiare le caratteristiche (in termini di durata, contenuti ect.) dei corsi stessi. La formazione relativa ai rischi di specifico riferimento va effettuata in applicazione delle disposizioni di cui all accordo ex articolo 37 del d.lgs. n. 81/2008, nella 10 parte denominata Formazione specifica.
11 Gli accordi non chiariscono in modo netto, il tema della formazione e l addestramento all uso di DPI di 3 categoria (..), prevista ai sensi dell art. 77 comma 4 lettera H, e 77 comma 5 del d.lgs. n. 81/2008 (il datore di lavoro assicura una formazione adeguata e organizza, se necessario, uno specifico addestramento circa l uso corretto e l utilizzo pratico dei DPI). DPI TERZA CATEGORIA - D.Lgs. 475/92 Sono DPI di progettazione complessa destinati a salvaguardare da rischi di morte o di lesioni gravi e di carattere permanente e comunque: Protezione delle vie respiratorie da aerosol solidi, liquidi o gas ; Protezioni isolanti, comprese quelle per immersione subacquea; DPI contro le aggressioni chimiche e le radiazioni ionizzanti; DPI per ambienti con temperature > 100 C oppure < -50 C; DPI destinati a salvaguardare dalle cadute dall'alto; DPI per attività che espongano a tensioni elettriche pericolose; 11
12 Pertanto in assenza di norme speciali, la formazione avviene nell ambito dell articolo 37 del d.lgs. n. 81/2008 in relazione della valutazione dei rischi specifici. 12
13 13
14 Durata minima in base alla classificazione dei settori di cui allegato 2 (individuazione macrocategorie di rischio e corrispondenze Ateco ) 1) 4 ore per i settori della classe di rischio basso 2) 8 ore per i settori della classe di rischio medio 3) 12 ore per i settori della classe di rischio alto Il percorso formativo e i relativi argomenti possono essere ampliati in base alla natura e all entità dei rischi effettivamente presenti, aumentando di conseguenza il numero di ore di formazione necessario.
15 Ad esempio per tutti i Lavori in Quota in cui l'imbracatura e il cordino sono sistemi di sicurezza e non di accesso e posizionamento,cioè non è lavoro su fune, al lavoratore deve essere fornita informazione, formazione ed addestramento su rischi, utilizzo DPI III categoria, procedure di lavoro, ecc. ai sensi dell'art. 77 comma 5. Tutto questo può essere erogato dal datore di lavoro se può dimostrare competenza ed esperienza (cfr. art. 37 D.Lgs. n. 81/2008 comma 5: L'addestramento viene effettuato da persona esperta e sul luogo di lavoro ), altrimenti il datore di lavoro affida il compito formativo a persone o enti competenti. La formazione e l addestramento all uso di altre attrezzature e DPI di terza categoria, avviene nell ambito della formazione specifica dell art. 37, in relazione della valutazione dei rischi specifica. Nulla vieta, comunque, che nel programma formativo possano essere inseriti ed esplicitati i contenuti dell allegato XXI o parte di esso.
16 Esemplificando: 1)Per il lattoniere, l'antennista e così via: formazione e addestramento per DPI Terza Categoria secondo l'art. 77 D.Lgs. n. 81/2008; 2)Per il montatore di ponteggi (Preposto o Addetto): solo formazione in base all'allegato XXI della durata di 28 ore che già ingloba formazione e addestramento DPI Anticaduta; 3)Per il lavoratore su fune (Addetto): formazione in base all'allegato XXI della durata di 32 ore, che già include formazione e addestramento DPI Anticaduta; 4)Per il preposto lavoro su fune: formazione in base all'allegato XXI della durata di 32 ore che già include la formazione e addestramento DPI Anticaduta, più (ad esempio) 8 ore di formazione specifica per i preposti, per un totale di 40 ore 16 complessive.
17 I lavori in ambienti confinati o sospetti di inquinamento In questi ultimi anni la pericolosità dei cosiddetti spazi confinati è salito alla ribalta delle cronache per una serie di incidenti che hanno provocato numerose vittime, citando solo gli incidenti più clamorosi. 3 marzo 2008: Molfetta (BA), 5 lavoratori muoiono per le esalazioni di idrogeno solforato durante il lavaggio di un autocisterna; 11 giugno 2008: Mineo (CT) 6 lavoratori (4 dipendenti comunali e 2 di una ditta esterna) muoiono nella vasca di un depuratore; 26 marzo 2009: Sarroch (CA) 3 operai muoiono all interno di un serbatoio per gasolio all interno della raffineria Saras ; 11 settembre 2010: Capua (NA) 3 operai muoiono per asfissia all interno di un silos di una ditta farmaceutica durante operazioni di manutenzione ; 17 2 novembre 2011 Somma Vesuviana(NA) 2 morti
18 La carenza, formativa e di addestramento si è manifestata prevalentemente nell ambito delle micro e piccole realtà imprenditoriali e ha riguardato non solo gli operatori, ma spesso in primo luogo il datore di lavoro che, frequentemente, è lui stesso vittima dell infortunio in quanto incapace di riconoscere e di valutare il rischio e di predisporre adeguate procedure di intervento e di gestione dell emergenza. Per questo motivo il legislatore ha ritenuto necessario predisporre un regolamento ad hoc. D.P.R. 14 SETTEMBRE 2011 N. 177(in Gazz. Uff., 8 novembre, 2011 n. 260) Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinanti. (entrato in vigore il 23/11/11 ) Campo di applicazione è relativo alle aziende che operano in ambiente confinati o sospetti di inquinamento di cui agli artt. 66 ( lavori in ambienti sospetti di inquinamento, 121 (presenza di gas. scavi),e negli ambienti confinati di cui all'allegato IV, punto 3 (vasche, negli tubazioni,, serbatoi,, recipienti, silos) del decreto legislativo 9 aprile 2008, n
19 Formazione aggiuntiva ex DPR 177/2011 Significa qualificazione dell impresa Ai sensi dell art. 2 c. 1 del DPR 177/2011, ogni attività lavorativa nel settore degli ambienti sospetti di inquinamento o confinati può essere svolta solo da imprese o lavoratori autonomi qualificati, ovvero, principalmente: A. Presenza di personale, con esperienza almeno triennale relativa a lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati (in percentuale non inferiore al 30% della forza lavoro), incluso in preposto; B. Attività di informazione e formazione di tutto il personale mirata alla conoscenza dei fattori di rischio propri dei lavori in ambienti sospetti di inquinamento e soggetta a verifica di apprendimento e aggiornamento, incluso il DdL C. Addestramento di tutto il personale impiegato in tali attività, ivi compreso il datore di lavoro, relativamente all applicazione delle procedure di sicurezza 19
20 Premesso che il regolamento non ha fornito una nuova e compiuta definizione di spazio confinato o sospetto di inquinamento. Definizione ambiente confinato(linee guida ISPESL) Ambiente confinato: uno spazio circoscritto, caratterizzato da limitate aperture di accesso e da una ventilazione naturale sfavorevole, in cui può verificarsi un evento incidentale importante, che può portare ad un infortunio grave o mortale, in presenza o meno di agenti chimici pericolosi (ad. es. gas,vapori, polveri) o in carenza di ossigeno 20
21 Alcuni sono facilmente identificabili per la presenza di aperture ridotte Silos Serbatoi di stoccaggio Fosse biologiche Fogne 21
22 Altri potrebbero non apparire come tali ad un primo esame,ma configurarsi come tali a seconda di condizioni ambientali/lavorative particolari Camere con aperture in alto Vasche Depuratori Canalizzazioni varie
23 Principali Rischi da considerare negli spazi confinati A. Rischi associati alla presenza di agenti chimici aerodispersi pericolosi 1) Rischio di asfissia (mancanza di ossigeno) a causa di: Permanenza prolungata con scarso ricambio di aria Reazioni chimiche 2) Rischio di avvelenamento (inalazione o contatto epidermico) Gas/fumi o vapori velenosi normalmente presenti (ad esempio, residui in recipienti di stoccaggio o trasporto di gas) o che possono penetrare da ambienti circostanti 3) Rischio di incendio ed esplosione Gas/vapori/liquidi infiammabili. B. Rischio caduta durante l accesso (se lavoro in quota, cioè > 2m) Accesso mediante scala o altro mezzo Accesso in sospensione (mediante fune)
24 FORMAZIONE AGGIUNTIVA Le competenze da raggiungere sono molteplici. Si va dall impiego della strumentazione necessaria al controllo della salubrità dell atmosfera, alle misure di primo soccorso che potrebbero comprendere anche competenze di base su l uso di defibrillatori, all uso delle imbracature, delle cinture di sicurezza e funi di adeguata lunghezza per garantire lo svolgimento del lavoro e un rapido recupero in condizioni di emergenza passando ovviamente per l addestramento all impiego degli autorespiratori. Norme di riferimento per uso autorespiratori sono: il DM 2 maggio 2001 (Criteri per l'individuazione e l'uso dei dispositivi di protezione individuale, ancora valido come previsto dall art. 79 comma 2 bis del d.lgs. n. 81/2008) e la UNI 10790/
25 Il testo di legge nell allegato 2 prevede Formazione teorica Addestramento 25
26 La formazione Teorica comprende gli argomenti seguenti : Struttura e organizzazione del programma di protezione respiratoria nello stabilimento ivi compresi i piani di emergenza; - Composizione ed effetti delle sostanze pericolose in questione (gas, vapori, nebbie,polveri); - Conseguenze di un'insufficienza di ossigeno sull'organismo umano; - Respirazione umana; - Aspetti fisiologici; - Classificazione, struttura, funzionamento e prove degli APVR(Apparecchi per vie respiratorie) e degli apparecchi di rianimazione; - Limiti dell'effetto protettivo, durata di impiego, sostituzione delle bombole e delle cartucce di rigenerazione; - Indossamento degli APVR e degli indumenti protettivi; - Comportamento riguardo la protezione respiratoria durante l'addestramento, durante l'uso effettivo e in caso di fuga; - Conservazione e manutenzione.
27 Addestramento Terminata la formazione teorica, si lavora per abituare l'utilizzatore all'impiego dei respiratori isolanti e, se necessario, per rendere familiare l'uso di dispositivi di misura e ausiliari. È a questo punto che l'utilizzatore deve addestrarsi ad indossare l'apparecchio e a controllare che il facciale sia bene adattato. Se non si dispone di impianti per l'addestramento con gli apparecchi di protezione respiratoria, con detti apparecchi vengono effettuati esercizi pratici che tengano conto delle condizioni di impiego previste. Una formazione di base con il respiratore isolante che si intende utilizzare richiede generalmente mezz'ora di esercizi 27
28 Durata della formazione Nell'ipotesi di un programma completo di addestramento per l'uso di autorespiratori ad aria compressa a circuito aperto e di autorespiratori a circuito chiuso, la formazione di base dovrebbe normalmente avere una durata di almeno 20 h. Se si devono usare altri tipi di apparecchi e non devono essere effettuate operazioni di salvataggio, la durata della formazione può essere ridotta, ma non deve comunque essere minore di 8 h. Il rapporto fra la durata della formazione teorica e quello della formazione pratica dovrebbe essere circa 1 : 2. L'aggiornamento della formazione È della durata di 2 h due volte l'anno per coloro che utilizzano gli autorespiratori ad aria compressa a circuito aperto e gli autorespiratori a circuito chiuso, se devono essere effettuate operazioni di salvataggio e se gli apparecchi non vengono utilizzati frequentemente. una volta l'anno per coloro che utilizzano gli autorespiratori durante il lavoro, se gli apparecchi vengono impiegati frequentemente; 28
29 Tutta l attività di formazione deve essere adeguatamente formalizzata e documentata, sulla base dei seguenti contenuti minimi: Nominativo e qualifica dei docenti, con firme di presenza; Elenco dettagliato degli argomenti trattati; Durata del corso in ore; Data e ora di esecuzione del corso; Elenco nominativo dei lavoratori partecipanti e firma di presenza Al termine di ogni singola fase, deve essere somministrato ai lavoratori un questionario di apprendimento, in modo da valutare oggettivamente il livello di apprendimento e di consapevolezza raggiunto. 29
30 LA CIRCOLARE MLPS N 42 del 9/12/2010- LA CIRCOLARE MLPS N 13 del 19/04/2011- Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in ambienti sospetti di inquinamento 1.Corretta e completa elaborazione del D.U.V.R.I. da parte delle aziende committenti 2.Misure di prevenzione e protezione per effettuare l intervento lavorativo 3. Contenuti ed effettività della Formazione/informazione del lavoratori delle aziende appaltatrici 4.Dell efficienza del sistema organizzativo dell emergenza RISULTATO del MONITORAGGIO N 15 Attività controllate Nella Provincia di Perugia nel
31 Formazione Aggiuntiva lavoratori esposti al rischio amianto Normativa di riferimento 1) D.Lgs. 25 luglio 2006, n. 257 Attuazione della direttiva 2003/18/CE relativa alla protezione dei lavoratori dai rischi derivanti dall'esposizione all'amianto durante il Lavoro. Titolo IX capo III del D.lgs 81/08 Campo di applicazione 1. Fermo restando quanto previsto dalla legge 27 marzo 1992, n. 257, le norme del presente titolo si applicano alle rimanenti attività lavorative che possono comportare, per i lavoratori, il rischio di esposizione ad amianto, quali manutenzione, rimozione dell'amianto o dei materiali contenenti amianto, smaltimento e trattamento dei relativi rifiuti, nonchè bonifica delle aree interessate. 31
32 Art. 59-quaterdecies. D.lgs 257/06 Ora art.258 D.lgs 81/08 Formazione dei lavoratori 1.Fermo restando quanto previsto dall'articolo 37, il datore di lavoro assicura che tutti i lavoratori esposti o potenzialmente esposti a polveri contenenti amianto ricevano una formazione sufficiente ed adeguata, ad intervalli regolari. 2. Il contenuto della formazione deve essere facilmente comprensibile per i lavoratori e deve consentire loro di acquisire le conoscenze e le competenze necessarie in materia di prevenzione e di sicurezza, in particolare per quanto riguarda: a) le proprietà dell'amianto e i suoi effetti sulla salute, incluso l'effetto sinergico del tabagismo; b) i tipi di prodotti o materiali che possono contenere amianto; c) le operazioni che possono comportare un'esposizione all'amianto e l'importanza dei controlli preventivi per ridurre al minimo tale esposizione; d) le procedure di lavoro sicure, i controlli e le attrezzature di protezione; e) la funzione, la scelta, la selezione, i limiti e la corretta utilizzazione dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie; f) le procedure di emergenza; g) le procedure di decontaminazione; h) l'eliminazione dei rifiuti; i) la necessità della sorveglianza medica. 32
33 3. Possono essere addetti alla rimozione e smaltimento dell'amianto e alla bonifica delle aree interessate i lavoratori che abbiano frequentato i corsi di formazione professionale di cui all'articolo 10, comma 2, lettera h), della legge 27 marzo 1992, n D.P.R. n. 251 del 8 agosto 1994 Atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni ed alle Province autonome di Trento e di Bolzano per l'adozione di piani di protezione, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica dell'ambiente, ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto Prevede la Predisposizione di specifici corsi di formazione professionale e rilascio di titoli di abilitazione. Operativo Rivolto ai lavoratori addetti alle attività di rimozione, smaltimento e bonifica. Gestionale Rivolto a chi dirige sul posto le attività di rimozione, smaltimento e bonifica. 33
34 I corsi di livello operativo sono mirati all'acquisizione della sensibilizzazione alla sicurezza e della consapevolezza del rischio, nonché all'uso corretto dei sistemi di protezione e al rispetto delle procedure operative Devono prevedere la trattazione almeno dei seguenti argomenti: a) rischi per la salute causati dall'esposizione a fibre di amianto; b) sistemi di prevenzione con particolare riguardo all'uso corretto dei mezzi di protezione respiratoria; c) finalità del controllo sanitario dei lavoratori; d) corrette procedure di lavoro nelle attività di bonifica e smaltimento. I corsi destinati al livello operativo hanno una durata minima di trenta ore. Parte teorica 18 ore Parte pratica 12 ore 34
35 I corsi di livello Gestionale sono differenziati per gli addetti alle attività di bonifica (rimozione o altre modalità) di edifici, impianti, strutture, ecc. coibentati con amianto e per gli addetti alle attività di smaltimento dei rifiuti di amianto. Tali corsi Prevedono la trattazione almeno dei seguenti argomenti: a) rischi per la salute causati dall'esposizione a fibre di amianto; b) normative per la protezione dei lavoratori e la tutela dell'ambiente: obblighi e responsabilità dei diversi soggetti, rapporti con l'organo di vigilanza; c) gestione degli strumenti informativi previsti dalle norme vigenti; d) metodi di misura delle fibre di amianto; e) criteri, sistemi e apparecchiature per la prevenzione dell'inquinamento ambientale e la protezione collettiva dei lavoratori: isolamento delle aree di lavoro, unità di decontaminazione, estrattori e sistemi di depressione; f) mezzi di protezione personale, ivi compresi loro controllo e manutenzione; g) corrette procedure di lavoro nelle attività di manutenzione, controllo, bonifica e smaltimento; h) prevenzione e gestione degli incidenti e delle situazioni di emergenza. I corsi destinati al livello gestionale hanno una durata minima di cinquanta ore. Parte teorica 38 ore Parte pratica 12 ore
36 Il rilascio dei relativi titoli di abilitazione avviene da parte delle Regioni o Province autonome previa verifica finale dell'acquisizione degli elementi di base relativi alla sicurezza e alla prevenzione del rischio da amianto con riferimenti specifici all'attività cui saranno addetti i discenti Con la Legge regionale N 3/99 la regione Umbria ha trasferito alle Province le funzioni e i compiti in materia di formazione, orientamento professionale ed educazione permanete Deliberazione della Giunta Regionale UMBRA n 361 del 27/03/2002. Linee guida relative a criteri e modalità di svolgimento dei corsi di formazione per lavoratori e dirigenti di aziende che svolgono attività di bonifica, rimozione e smaltimento ai sensi dell'art.10 del DPR 8 agosto
37 Conclusioni Qual è lo scopo della Formazione Aggiuntiva? Fornire gli strumenti in termini di conoscenze (sapere) e competenze (saper fare). Cioè deve essere un PROCESSO che consente alle persone di diventare più preparate nello svolgere un attività lavorativa, non solo perché dispongono di maggiori conoscenze e abilità, ma soprattutto grazie all acquisizione di una maggior CONSAPEVOLEZZA del proprio ruolo e del proprio comportamento. e non una corsa all acquisizione di 37
38 Grazie per la vostra attenzione Dott. ing. Salvatore Scutellà Si segnala, con riferimento alla Circolare del del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali, che le considerazioni contenute nel presente intervento sono frutto esclusivo del pensiero dell autore e non hanno, in alcun modo, carattere impegnativo per l Amministrazione alla quale appartiene 38
La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto
La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto 1 Riferimenti normativi Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 capo VI Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 Decreto
DettagliIL RUOLO DELLA FORMAZIONE
La valutazione dei rischi secondo le procedure standardizzate per aziende fino a 50 lavoratori IL RUOLO DELLA FORMAZIONE Baveno 16 novembre 2012 presso API Baveno, S.S. Sempione km 87 Biagianti Marialivia
DettagliSalute e Sicurezza sul lavoro - 2. Informazione Formazione Addestramento
Laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico - Corso integrato Biologia generale e Chimica biologica Modulo didattico: Organizzazione di laboratorio e Sicurezza Salute e Sicurezza sul lavoro - 2 Informazione
DettagliCONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: 1 Dicembre 2014
CONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: RUOLI E RESPONSABILITÀ 1 Dicembre 2014 IS E. MOLINARI Via Crescenzago, 110 - Milano Formazione ed informazione
DettagliDipartimento Salute e Sicurezza LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER I LAVORATORI QUALCHE UTILE SUGGERIMENTO PER GLI RLS E RLST
Dipartimento Salute e Sicurezza LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER I LAVORATORI QUALCHE UTILE SUGGERIMENTO PER GLI RLS E RLST 1 Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti (art.37 d.lgs.81/08) 1. Il
DettagliD. LGS 81/2008. Informazione ai lavoratori
D. LGS 81/2008 L INFORMAZIONE E LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI L ADDESTRAMENTO Informazione ai lavoratori 1. Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: a)
DettagliN O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE
DESIGNAZIONE DEI LAVORATORI INCARICATI DELL'ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI E LOTTA ANTINCENDIO, DI EVACUAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO IN CASO DI PERICOLO GRAVE E IMMEDIATO, DI SALVATAGGIO
DettagliFormazione ed Informazione dei Lavoratori ai sensi del D.Lgs 81/08 e s. m. i., art. 36 e 37
Formazione ed Informazione dei Lavoratori ai sensi del D.Lgs 81/08 e s. m. i., art. 36 e 37 AGENFORM Centro di Formazione Professionale Viale Amendola Eboli(SA) Consulente Dott. Ing. Elena Chiappa FORMAZIONE:
DettagliProcedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico
Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico La formazione riferita a questo modulo formativo intende far acquisire le nozioni relative alla normativa e ai processi operativi che governano
DettagliSPISAL AZIENDA ULSS 20 - VERONA
CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO ACCORDO 21 dicembre 2011 Accordo tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro
DettagliLista di controllo Allegato 11 FORMAZIONE INFORMAZIONE ADDESTRAMENTO
CO.RE.CO VENETO Indicazioni per stesura DVR STD Versione 2012 Lista di controllo Allegato 11 FORMAZIONE INFORMAZIONE ADDESTRAMENTO PRENDERE IN CONSIDERAZIONE UNICAMENTE I PUNTI DI ATTENZIONE PERTINENTI
DettagliL'obbligo di formazione dei lavoratori ai sensi del D.lgs. 81/08
L'obbligo di formazione dei lavoratori ai sensi del D.lgs. 81/08 1 Norme D. lgs. 81/08: Tutela salute e sicurezza lavoratori/trici Accordi Stato Regioni: formazione lavoratori, preposti, dirigenti, datori
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
Dettagli(1). IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. Visto l'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400;
D.P.R. 14 settembre 2011, n. 177 (1). Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinanti, a norma dell'articolo
DettagliVADEMECUM FORMAZIONE SICUREZZA
VADEMECUM FORMAZIONE SICUREZZA In base alla normativa vigente, la sicurezza e salute sui luoghi di lavoro è il risultato concertato di più azioni svolte da una pluralità di soggetti, lavoratori compresi,nell
DettagliLA FORMAZIONE OBBLIGATORIA INGENIA Group
LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA INGENIA Group Obblighi e sanzioni del datore di lavoro Manuale commerciale 11/2013 Per informazioni: coordinamento@ingeniagroup.it LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA OBBLIGHI E SANZIONI
DettagliLA FORMAZIONE DEI LAVORATORI DEL SETTORE EDILE
LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI DEL SETTORE EDILE Articolo 37, D. Lgs. 81/08 del 9 aprile 2008 e s.m.i. > comma 1 Il datore di lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata
DettagliNuove regole per la formazione. lavoratori preposti dirigenti
Nuove regole per la formazione lavoratori preposti dirigenti 1 Accordo tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della salute, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano
DettagliOBBLIGHI DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI VARI SOGGETTI DELLA SICUREZZA SOGGETTI RIFERIMENTO NORMATIVO AGGIORNAMENTI SANZIONI
Testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, approvato con il D.Lgs.9 aprile 2008, n. 81, modifico con D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106 OBBLIGHI DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI VARI
DettagliATTREZZATURE MACCHINE
ATTREZZATURE MACCHINE Accordo Stato Regioni del 22 febbraio 2012, pubblicato in G.U. il 12 marzo 2012, concernente l individuazione delle attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifi ca
DettagliSTUDIO ASSOCIATO DE AMBROGIO
A TUTTI I CLIENTI Varese, 28 febbraio 2012 LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA Si è concluso il 23/12/2011 l iter che ha portato alla pubblicazione dell accordo Stato Regioni per la formazione dei Lavoratori
Dettagligiugno 2012 Sergio Piazzolla - Giacomo Calvi
Accordo tra il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Ministero della Salute, le Regioni e le Province autonome di Treno e di Bolzano per la formazione dei lavoratori ai sensi dell articolo
DettagliLA FORMAZIONE SULLA SICUREZZA SETTEMBRE/DICEMBRE 2015 CONFAPINDUSTRIA EMILIA ROMAGNA
LA FORMAZIONE SULLA SICUREZZA SETTEMBRE/DICEMBRE 2015 CONFAPINDUSTRIA EMILIA ROMAGNA 1 INDICE ATTREZZATURE 4 LAVORATORI 6 CORSI TECNICO SPECIFICI 7 RSPP 9 RLS 10 PREPOSTI 11 PREVENZIONE INCENDI 12 PRIMO
DettagliCorsi di formazione sulla sicurezza in edilizia 2008/2009 D.Lgs. 81/2008
Corsi di formazione sulla sicurezza in edilizia 2008/2009 D.Lgs. 81/2008 Cod. Denominazione del corso Ore Pag. SI1 Formazione per operai/ primo ingresso in edilizia 16 2 SI2 RSPP/ASPP - Responsabili del
DettagliSICUREZZA DEL PERSONALE SCOLASTICO
LA FORMAZIONE SULLA SICUREZZA DEL PERSONALE SCOLASTICO Il D.lvo 81/2008 e le novità introdotte dagli Accordi Stato-Regione del 21 dicembre 2011 Accordo Stato- Regioni Attuazione delle disposizioni del
DettagliAccordi Stato/Regioni per la formazione
Accordi Stato/Regioni per la formazione Accordo formazione RSPP Datore di Lavoro (D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 34, commi 2 e 3) Approvato il 21 dicembre 2011 Accordo in Conferenza permanente per i
DettagliVademecum per il datore di lavoro: figure professionali soggette a formazione obbligatoria per legge ai sensi del D.Lgs.81/08
Vademecum per il datore di lavoro: figure professionali soggette a formazione obbligatoria per legge ai sensi del D.Lgs.81/08 Chi è il lavoratore? Il lavoratore è quella persona che, indipendentemente
DettagliSicurezza in copertura: l importanza dell informazione, della formazione e dell addestramento dei lavoratori Loick Mattana
Sicurezza in copertura: l importanza dell informazione, della formazione e dell addestramento dei lavoratori Loick Mattana Lavorare in cantiere richiede sempre un adeguato approccio nei confronti della
DettagliLaboratorio analisi, ricerche chimiche e batteriologiche
Consulenza e Formazione per ambiente, igiene e sicurezza sul lavoro certificata UNI EN ISO 9001:2008 n 555/01/S Laboratorio analisi, ricerche chimiche e batteriologiche Incarico Responsabile del Servizio
DettagliPIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE D.Lgs. 81/08, Artt. 36, 37
PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE D.Lgs. 81/08, Artt. 36, 37 ALLEGATO REV DATA 19..26 IV INDICE PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE 1 INTRODUZIONE... 3 2 CLASSIFICAZIONE AZIENDA... 3 3 LUOGO DI SVOLGIMENTO
DettagliLA FORMAZIONE DEGLI OPERATORI DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO. Ing. Mario ALVINO V. Presid. e Coord. naz.le AIAS
LA FORMAZIONE DEGLI OPERATORI DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO Ing. Mario ALVINO V. Presid. e Coord. naz.le AIAS 1 La fonte giuridica La regolamentazione attuale (d.lgs. n. 81/08 e s. m. i.) in materia di
DettagliFORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PER I LAVORATORI, PREPOSTI E DIRIGENTI (ART. 37 D.LGS. 81/08)
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PER I LAVORATORI, PREPOSTI E DIRIGENTI (ART. 37 D.LGS. 81/08) L Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 (pubblicato in G.U. 11 gennaio 2012 n. 8) disciplina la durata, i contenuti
DettagliSTUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati.
Circolare n. 5/2013 Pagina 1 di 6 A tutti i Clienti Loro sedi Circolare n. 5/2013 del 7 marzo 2013 SICUREZZA SUL LAVORO OBBLIGHI IN VIGORE E DI PROSSIMA SCADENZA PER I DATORI DI LAVORO Come noto, il D.Lgs
DettagliElementi essenziali dei corsi di formazione in materia di salute e sicurezza
Elementi essenziali dei corsi di formazione in materia di salute e sicurezza La normativa italiana in materia di salute e sicurezza sul lavoro è il risultato di una serie di interventi, succedutisi in
DettagliL Accordo entra in vigore dopo 12 mesi dalla pubblicazione e quindi a partire dal 12/03/2013.
Conferenza Stato Regioni Province autonome: atto n. 53 del 22 febbraio 202, pubblicato nel Supplemento ordinario n. 47 alla Gazzetta Ufficiale n. 60 del 2/03/202. L Accordo entra in vigore dopo 2 mesi
DettagliGiornata sicurezza cantieri Venerdì 28 novembre 2014 Lavorare in ambienti confinati o sospetti di inquinamento
Giornata sicurezza cantieri Venerdì 28 novembre 2014 Lavorare in ambienti confinati o sospetti di inquinamento Scuola Edile Cremonese CPT Cremona Mauro Rivolta (intervento realizzato in collaborazione
DettagliProgramma di formazione, informazione e. addestramento del personale addetto
Programma di formazione, informazione e addestramento del personale addetto Approvato dal Dirigente Scolastico: ing. Michele Nicastri Verificato dal RSPP: ing. Di Pietro Angelo Presa visione del RLS aziendale:
DettagliFormazione dei dirigenti 16 ore
Formazione dei dirigenti 16 ore SINTESI Nuovo Accordo Stato Regioni sulla formazione per la sicurezza Si è concluso il 21/12/2011 l iter che ha portato alla pubblicazione l accordo Stato Regioni per la
DettagliL importanza della conoscenza dell evoluzione normativa e della formazione continua nell ambito della sicurezza
L importanza della conoscenza dell evoluzione normativa e della formazione continua nell ambito della sicurezza Trento, 13 novembre 2013 2 L importanza della conoscenza dell evoluzione normativa e della
DettagliScheda di sintesi Accordo Stato Regioni in materia di Formazione per Lavoratori Preposti Dirigenti
1 Scheda di sintesi Accordo Stato Regioni in materia di Formazione per Lavoratori Preposti Dirigenti Accordo in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato le Regioni e le Province Autonome per la
DettagliTecniche di comunicazione e sensibilizzazione dei lavoratori, in particolare neoassunti, somministrati, stranieri
SECONDO IL D.LGS. 81/2008 S.M. E L ACCORDO DELLA CONFERENZA STATO-REGIONI PER LA FORMAZIONE DEL 21 DICEMBRE 2011 Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti Tecniche di comunicazione e sensibilizzazione
Dettaglib) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;
Lezione 6 La riunione periodica (art 35) La riunione periodica è un momento di discussione sui temi della prevenzione e della tutela della salute e dell integrità psicofisica dei lavoratori, prevista per
DettagliCircolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze
Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013 Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Sicurezza sul lavoro: obblighi e scadenze Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, il D.Lgs n. 81/2008
DettagliLA FORMAZIONE SULLA SICUREZZA GENNAIO/GIUGNO 2016 PMINFORMA CONFAPINDUSTRIA PIACENZA
LA FORMAZIONE SULLA SICUREZZA GENNAIO/GIUGNO 2016 PMINFORMA CONFAPINDUSTRIA PIACENZA 1 INDICE ATTREZZATURE 4 LAVORATORI 5 CORSI TECNICO SPECIFICI 6 FORMAZIONE FORMATORI 7 RSPP 8 RLS 10 PREPOSTI 11 PREVENZIONI
DettagliIF FELSILAB INNOVAZIONE E FORMAZIONE ORGANISMO DI FORMAZIONE ACCREDITATO DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA COD. 7095
FORMAZIONE OBBLIGATORIA DEI LAVORATORI, PREPOSTI, DIRIGENTI E DATORI DI LAVORO RSPP La Conferenza permanente per i rapporti Stato-Regioni e le provincie autonome di Trento e Bolzano, con l Accordo siglato
DettagliArtt. 74-79 e Allegato VIII Decreto Legislativo N.81/2008
I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI Artt. 74-79 e Allegato VIII Decreto Legislativo N.81/2008 Definizione -. qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di proteggerlo
DettagliOBBLIGHI IN MATERIA DI SICUREZZA PER DATORI DI LAVORO, PREPOSTI, DIRIGENTI E LAVORATORI
OBBLIGHI IN MATERIA DI SICUREZZA PER DATORI DI LAVORO, PREPOSTI, DIRIGENTI E LAVORATORI Gli accordi Stato- Regioni del 21 dicembre sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 8 dell 11 gennaio 2012.
DettagliCorso di formazione per Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
In collaborazione con: Con il coordinamento scientifico di: Tabella 1. Prospetto delle Classi di Laurea Corso di formazione per Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Normativa Con l'introduzione
DettagliAllegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione
Allegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione A. Programma del corso per addetti delle imprese di da amianto (30 ore) TEMA 1. Aspetti introduttivi 2. Aspetti sanitari 2. Dispositivi di Protezione
DettagliSeminario regionale La sicurezza nei cantieri forestali
Seminario regionale La sicurezza nei cantieri forestali 14 giugno 2012 - Fenestrelle (TO) Formazione obbligatoria ai sensi del d.lgs. 81/2008 e iniziative in campo forestale Regione Piemonte, Settore Prevenzione
DettagliTITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE N 3 CAPI - N 19 articoli (da art. 69 a art.
TITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE N 3 CAPI - N 19 articoli (da art. 69 a art. 87) CAPO III IMPIANTI E APPARECCHIATURE ELETTRICHE N 8 articoli (da art.
DettagliCOMMENTO ACCORDI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DATORE LAVORO-RSPP
ALLEGATO 1 COMMENTO ACCORDI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DATORE LAVORO-RSPP Premessa. I corsi hanno una durata minima di 16 ore e a determinate condizioni e entro certi limiti (v. punto 4), è consentito
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE Direttore Dr. Claudio Soave Strada Le Grazie, 8-37134 Verona - Tel. 045 8027627-0458027627 - Fax 045 8027626 e-mail: servizio. prevenzioneprotezione@univr.it
DettagliCentro Regionale Ente di Formazione Giovanile Via Nazionale n. 295 09027 Serrenti (VS) Codice Fiscale e Partiva IVA 02823570920 Tel.
Catalogo offerta formativa La formazione continua Centro Regionale Ente di Formazione Giovanile Via Nazionale n. 295 09027 Serrenti (VS) Codice Fiscale e Partiva IVA 02823570920 Tel. 0709150085_ mail crefog@tiscali.it
DettagliCorso per RSPP/ASPP modulo B5-68 ore. Corso per RSPP/ASPP modulo B5-68 ore
Corso per RSPP/ASPP modulo B5-68 ore Titolo Destinatari Obiettivi e Finalità Normativa di riferimento Requisiti di ammissione Durata e modalità Corso per RSPP/ASPP modulo B5-68 ore Il modulo B5 è il corso
DettagliLa sicurezza delle macchine.aggiornamenti e novità
SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO SERVIZIO IGIENE ALIMENTI E NUTRIZIONE La sicurezza delle macchine.aggiornamenti e novità Alba, 11 dicembre 2012 Marisa SALTETTI Tecnico della Prevenzione
Dettagliwww.safety-first.it FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO ITINERANTE
www.safety-first.it FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO ITINERANTE Una veduta d insieme della struttura utilizzata per la formazione itinerante. In alto a destra due momenti di formazione 2 L addestramento: obblighi
DettagliObblighi formativi. Accordo Stato Regioni n. 53 del 22/02/2011 in attuazione art. 73 c. 5 D.Lgs. 81/08
Obblighi formativi Accordo Stato Regioni n. 53 del 22/02/2011 in attuazione art. 73 c. 5 D.Lgs. 81/08 La Conferenza Stato Regioni del 22 febbraio 2012 ha approvato un nuovo accordo che individua le attrezzature
DettagliSalute e sicurezza nei luoghi di lavoro D.Lgs. 81/2008
Formazione del personale Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO VISTO IL D.L gs. 9 aprile 2008,
Dettagli1785 04/03/2014 DIREZIONE GENERALE SALUTE. Identificativo Atto n. 130
1785 04/03/2014 Identificativo Atto n. 130 DIREZIONE GENERALE SALUTE TRASMISSIONE INFORMATIZZATA DELLA NOTIFICA E DEL PIANO PER I LAVORI DI BONIFICA DEI MANUFATTI CONTENENTI AMIANTO (ARTT. 250 E 256 D.LGS
DettagliCosa prevedono gli articoli 36 e 37 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i. Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Cosa prevedono gli articoli 36 e 37 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i. Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Secondo quanto stabilito dagli articoli 36 e 37 del D.Lgs 81/2008, il datore di
DettagliLa valutazione del rischio chimico
La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,
DettagliCATALOGO TEMATICA SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO CATALOGO OFFERTA FORMATIVA TEMATICA SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO
CATALOGO OFFERTA FORMATIVA TEMATICA SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI E DEI PREPOSTI SECONDO L ACCORDO STATO REGIONI 21.12.2011 FORMAZIONE GENERALE Lavoratori definiti secondo
DettagliLA FORMAZIONE SULLA SICUREZZA 2015 PMINFORMA CONFAPINDUSTRIA PIACENZA 1
LA FORMAZIONE SULLA SICUREZZA 2015 PMINFORMA CONFAPINDUSTRIA PIACENZA 1 INDICE ATTREZZATURE 5 LAVORATORI 7 RSPP 8 RLS 10 PREPOSTI 11 DIRIGENTI 12 PREVENZIONE INCENDI 13 PRIMO SOCCORSO 14 2 AGGIORNAMENTO
DettagliWWW.SARDEGNAIMPRESA.EU GUIDA DI APPROFONDIMENTO SALUTE E SICUREZZA COSA FARE PRIMA DI INIZIARE L ATTIVITÀ A CURA DEL BIC SARDEGNA SPA
WWW.SARDEGNAIMPRESA.EU GUIDA DI APPROFONDIMENTO SALUTE E SICUREZZA A CURA DEL BIC SARDEGNA SPA 1 SOMMARIO PREMESSA... 3 ORGANIZZA IL TUO LUOGO DI LAVORO... 3 SCOPRI A QUALE CLASSE DI RISCHIO APPARTIENE
DettagliGli accordi definiscono la durata, i contenuti e le modalità della formazione da svolgere.
Torino, 24 gennaio 2012 Oggetto: Accordo Stato Regioni per la formazione dei lavoratori ai sensi dell articolo 37, comma 2, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n*81 NOTA INFORMATIVA Dopo quasi tre anni
DettagliConcetti generali in tema di PREVENZIONE e SICUREZZA del lavoro
kiker Concetti generali in tema di PREVENZIONE e SICUREZZA del lavoro Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE IL D.LGS.81/2008: TESTO UNICO SICUREZZA SUL LAVORO L evoluzione Normativa
DettagliACCORDO STATO-REGIONI FORMAZIONE 21 dicembre 2011 (in vigore dal 26 gennaio 2012)
ACCORDO STATO-REGIONI FORMAZIONE 21 dicembre 2011 (in vigore dal 26 gennaio 2012) FORMAZIONE LAVORATORI -Sono esclusi i lavoratori stagionali in attesa di un provvedimento ad hoc da parte del Min.Lavoro.
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliIl Riconoscimento della formazione pregressa e gli organismi paritetici
Ing. Marco CONTI SEMINARIO FORMATIVO Il Riconoscimento della formazione pregressa e gli organismi paritetici Il riconoscimento della formazione pregressa per lavoratori e datori di lavoro RICONOSCIMENTO
DettagliGestione delle Risorse
SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ Gestione delle Risorse Mauro Toniolo Quality, Health & Safety Manager Messa a disposizione delle risorse Norma UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità
DettagliLE NOVITA DELL ACCORDO STATO-REGIONI
L accordo stato regioni si inserisce all articolo 37 comma 2 che dice la durata ed i contenuti minimi e le modalità di formazione sono definiti da Accordo stato regioni Per cui l ambito dell accordo è
DettagliDLGS 81: TUTTE LE SANZIONI MODIFICATE DAL CORRETTIVO DLGS 106
DLGS 81: TUTTE LE SANZIONI MODIFICATE DAL CORRETTIVO DLGS 106 L analisi delle modifiche apportate dal decreto legislativo 106/2009 al testo unico sicurezza lavoro (dlgs 81/2008) dimostra come i principali
DettagliDocumento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente
Commissione Consultiva Permanente Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Prima di procedere
DettagliFORMAZIONE SULLA SICUREZZA
> SGS - SERTEC SETTORE FORMAZIONE FORMAZIONE SULLA SICUREZZA FIGURE PROFESSIONALI SOGGETTE A FORMAZIONE OBBLIGATORIA AI SENSI DEL D. LGS. 81/08 E S.M.I. Introduzione Il seguente documento offre un indicazione
DettagliLezione 6: modulo giuridico (Allegato XIV, D.Lgs 81/08)
PROGRAMMA DEI CORSO RIVOLTO AI COORDINATORI PER LA SICUREZZA IN FASE PROGETTAZIONE E DI ESECUZIONE (DURATA 120 ORE) CONFORME ALL ALLEGATO XIV DEL D.LGS 81/08 Lezione 1: modulo giuridico (Allegato XIV,
DettagliINDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA
INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA Con il presente documento si precisano le modalità di intervento da adottare da parte degli Spisal per valutare
DettagliNuovo accordo Stato Regioni sulla Formazione dei Dirigenti, dei Preposti, dei Lavoratori e dei Datori di lavoro/rspp
Nuovo accordo Stato Regioni sulla Formazione dei Dirigenti, dei Preposti, dei Lavoratori e dei Datori di lavoro/rspp Il 21 dicembre 2011, la Conferenza Stato Regioni ha approvato gli accordi per la formazione
DettagliSeminario su D.Lgs.81/08
Seminario su D.Lgs.81/08 La Valutazione del Rischio Per individuare le Misure di Prevenzione e Protezione a tutela della Salute e Sicurezza dei lavoratori Piacenza, 17/11/2010 Anna Bosi Dipartimento Sanità
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER ASPP - RSPP
T E C N O S F E R A sas Management Innovation & Business solutions ConsorzioInteruniversitarioRegionalePugliese CENTRO DI ATENEO DI SERVIZI PER LA QUALITÀ CORSO DI FORMAZIONE PER ASPP - RSPP Premessa Il
DettagliAREA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
CATALOGO CORSI 0 AREA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO TITOLO CORSO: Corso di formazione per addetti antincendio "Rischio Basso" (Decreto Legislativo coordinato 81/2008 e 106/2009, art. 37, c. 9, art. 46
DettagliDUVRI. Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze
DUVRI Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze Legge 3 agosto 2007, n. 123 : Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e delega al Governo per il riassetto e la
DettagliAccordo 22 febbraio 2012, n. 53 Articolo 73, comma 5, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Circolare Ministero Lavoro n.
TITOLO DOCUMENTO Sicurezza sul lavoro: proroga al 31 dicembre 2015 per l ottenimento dell abilitazione all uso delle attrezzature. AREA TEMATICA Ambiente ed Energia SETTORE Ambiente e Territorio ARGOMENTO
DettagliGli obblighi documentali da parte dei committenti, imprese, coordinatori per la sicurezza
Gli obblighi documentali da parte dei committenti, imprese, coordinatori per la sicurezza Vanno conservati presso il cantiere i documenti indispensabili per dimostrare, in caso di ispezione dell organo
DettagliSicurScuola Pordenone La Rete per la Sicurezza delle Scuole della Provincia. Accordo Stato-Regioni del 21.12.2011
ISTITUTO COMPRENSIVO DI PORCIA Scuola Polo per la Sicurezza SicurScuola Pordenone La Rete per la Sicurezza delle Scuole della Provincia Accordo Stato-Regioni del 21.12.2011 Formazione Lavoratori Preposti
DettagliPROCEDURE SEMPLIFICATE PER L ADOZIONE DI MODELLI DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE (MOG) NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE
PROCEDURE SEMPLIFICATE PER L ADOZIONE DI MODELLI DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE (MOG) NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE RIFERIMENTI Legge 3/8/2007 n.123 (riordino disciplina) -> Introduce nel D.Lgs 231/2001
DettagliSINTESI SUGLI OBBLIGHI FORMATIVI IN AMBITO DI SICUREZZA
SINTESI SUGLI OBBLIGHI FORMATIVI IN AMBITO DI SICUREZZA ACCORDI STATOREGIONI SULLA FORMAZIONE IN MATERIA DI SICUREZZA rep. 221 (lavoratori, preposti, dirigenti) e 223 (DdL=Rspp) del 21.12.2011 pubblicati
DettagliApplicazione delle Norme in Materia di Tutela della Salute \ e Sicurezza sul Lavoro nelle Scuole di Sci
CONVEGNO NAZIONALE DIRETTORI SCUOLA 2013 Applicazione delle Norme in Materia di Tutela della Salute \ e Sicurezza sul Lavoro nelle Scuole di Sci Relatore: Dott. Ing. Piero Mattioli Le condizioni minime
DettagliD.Lgs. 81/08 - Sicurezza sul lavoro - Attività di formazione obbligatorie 24 Febbraio 2015
D.Lgs. 81/08 - Sicurezza sul lavoro - Attività di formazione obbligatorie 24 Febbraio 2015 Si riassumono di seguito gli obblighi formativi per le principali figure professionali tipiche delle imprese edili:
DettagliNovità sulla sicurezza e salute in agricoltura: Un vademecum per le aziende. Ph.D. Riccioni Simone
Novità sulla sicurezza e salute in agricoltura: Un vademecum per le aziende Ph.D. Riccioni Simone 1 Dati ISTAT addetti agricoli 2014 1. 812 mila addetti (di cui 50% dipendenti); 385 mila nel mezzogiorno;
DettagliQUALIFICAZIONE DELLA DITTA SPAZI CONFINATI
QUALIFICAZIONE DELLA DITTA SPAZI CONFINATI QUALIFICAZIONE DELL IMPRESA La qualificazione per quanti intendono operare negli spazi confinati (imprese, lavoratori autonomi e imprese familiari) si fonda sul
DettagliDECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE
DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE D.Lgs.81 - Introduzione D.Lgs.81 - Introduzione TITOLO I: PRINCIPI COMUNI CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1: Finalità; Art. 2: Definizioni; Art. 3: Campo di
DettagliLa giusta protezione per la sicurezza della tua azienda.
La giusta protezione per la sicurezza della tua azienda. Catalogo Corsi Sicurezza Rischio Medio (d.lgs 81/08 e suc. mod.) Per la gamma completa di prodotti visita www.aforabruzzo.it corsi base 2 Corso
Dettagli25 ottobre 2013. LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: il ruolo del medico competente
LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: il ruolo del medico competente 25 ottobre 2013 Dall obbligo normativo alla promozione della salute negli ambienti di lavoro Relatore: dr.ssa Roberta
DettagliOBBLIGHI DATORE DI LAVORO E RELATIVE SANZIONI AGGIORNATI AL D.LGS. 81/08 MODIFICATO DAL D.LGS. 106/09
TITOLO I - PRINCIPI COMUNI RIFERIMENTO E OBBLIGO Valutare i rischi (art. 17 c. 1 lett. a) ed elaborare il documento secondo le specifiche dell art. 28. Aggiornare il documento in caso di modifiche del
DettagliLa sicurezza sul lavoro. Concetti di base e accenni alla normativa vigente
La sicurezza sul lavoro Concetti di base e accenni alla normativa vigente BENVENUTI! Contenuti: - Cenni storici; - Concetti di base: Infortunio e Malattia lavoro-corr. Pericolo Rischio Valutazione dei
DettagliMACCHINA TECNICA UOMO CULTURA - FORMAZIONE
MACCHINA TECNICA CONTROLLO UOMO CULTURA - FORMAZIONE IL PRIMO FINE DELLA NORMATIVA SULLA SICUREZZA E SEMPRE LA PREVENZIONE DELL INFORTUNIO PER TUTELARE IL BENE PIU PREZIOSO CIOE LA SALUTE DELLE PERSONE
DettagliCorso di formazione: Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) D.Lgs:81/2008 s.m.i (D.Lgs: 106/09) Titolo III - Capo II / D.
Corso di formazione: Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) D.Lgs:81/2008 s.m.i (D.Lgs: 106/09) Titolo III - Capo II / D.lgs 475/92 Programma del corso Definizione di DPI DPI una misura di protezione
DettagliINFORMAZIONE E FORMAZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO
DECRETO LEGISLATIVO n. 81 del 9 aprile 2008 UNICO TESTO NORMATIVO in materia di salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori INFORMAZIONE E FORMAZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO Relatore: Dott. Ing.
DettagliCORSO SICUREZZA RSPP RISCHIO ALTO (Datori di Lavoro)
CORSO SICUREZZA RSPP RISCHIO ALTO (Datori di Lavoro) PREMESSA Secondo l art. 34 del D.lgs 81/2008 comma 2 il Datore di Lavoro che intende svolgere direttamente i compiti propri del servizio di prevenzione
Dettagli