per la profilatura della clientela
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- Emma Monaco
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1 Una proposta di revisione dei questionari per la profilatura della clientela Discussione Nadia Linciano Consob Auditorium San Fedele Milano, 8 febbraio 2013
2 Outline 1. La ricerca CASMEF 2. Il punto di vista dell accademia 3. Il punto di vista delle Autorità di vigilanza 4. Qualche riflessione su il questionario benchmark la stima dell avversione al rischio la costruzione dell indicatore sintetico 5. Un tema importante: rischio oggettivo versus rischio percepito 6. Conclusioni 2
3 La ricerca CASMEF Obiettivo : proporre una struttura di questionario che permetta di derivare il profilo di rischio dei risparmiatori, considerando anche gli aspetti comportamentali che influiscono sulle loro scelte di investimento. Tale obiettivo viene realizzato attraverso la costruzione di un idi indice sintetico, itti che dovrebbearticolarsi i nelle seguenti fasi: elicitazione delle preferenze verso il rischio, tramite procedure mutuate dall economia sperimentale rilevazione della conoscenza e della capacità finanziaria dell investitore identificazione e misurazione delle distorsioni comportamentali rilevanti aggregazione delle informazioni di cui sopra 3
4 La ricerca CASMEF La ricerca rappresenta un importante contributo al dibattito accademico, che registra posizioni molteplici e talvolta contrastanti. Individua nell approccio economico un irrinunciabile punto di partenza da completare con una serie di aggiustamenti che tengono conto delle più recenti indicazioni della finanza comportamentale. La ricerca tocca un importante questione di policy, anche alla luce dei limiti dei questionari usati dall industria Evoca l idea del questionario benchmark. 4
5 Il punto di vista dell accademia Il dibattito sulla rilevazione della tolleranza al rischio registra molteplici liiposizioni ie diverse criticità. iiià È difficile misurare la tolleranza al rischio e non c è concordanza sugli strumenti da utilizzare (economico/quantitativi versus psicologici) La validità e l affidabilità degli strumenti può essere compromessa da: deficit cognitivi e bias dei soggetti intervistati divario tra tolleranza dichiarata (così come risultante dalle risposte al questionario) e tolleranza reale verso il rischio bias dei consulenti che somministrano il questionario 5
6 Il punto di vista delle Autorità di vigilanza In generale è aumentato l interesse verso la finanza comportamentale In materia di valutazione di adeguatezza, alcune Autorità hanno dettato linee-guida con particolare riguardo alle informazioni da raccogliere e alle procedure, ma non alle metodologie di profilatura Vedi FSA, ESMA, SEC (con riguardo all estensione dell ambito di applicazione di Know your customer e Suitability rules) ) Solo la francese AMF ha pubblicato uno studio dedicato alla misurazione della avversione al rischio Confronto dei questionari usati dall industria con un questionario benchmark Misurazione quantitativa dell avversione al rischio (scelta tra lotterie; funzione di utilità CRRA) Nessuna correzione per i bias comportamentali 6
7 Qualche riflessione su... 7
8 il questionario benchmark L individuazione di un questionario benchmark potrebbe appiattire le metodologie di rilevazione della tolleranza al rischio verso uno standard che non è necessariamente adatto a tutte le circostanze principio di proporzionalità Linee guida Esma.... far scivolare in secondo piano la centralità della relazione intermediario-cliente i t ai fini i della concreta applicazione i della regola di adeguatezza. 8
9 la stima dell avversione al rischio Il tema è cruciale ma i limiti metodologici dell approccio MPL richiedono oparticolare attenzione. e. Holt e Laury (2002) può generare risultati biased a causa di framing effect, tanto più rilevante quanto minore è la comprensione dello strumento e/o quanto maggiore è la paura di commettere errori (Harrison et al., 2007) dipendenza dal numero delle coppie di lotterie che costituiscono la sequenza (Bosch-Domènech e Silvestre, 2012). Comprensione del concetto di probabilità Le più recenti evidenze empiriche i mettono in luce che gli individui id i sbagliano o non sono in grado di ordinare le preferenze in base ai rendimenti attesi (che implicano l uso delle probabilità); gestire il pensiero logico-matematico (Lucarelli, 2012). 9
10 l indicatore sintetico Una scelta di fondo: alcuni bias comportamentali sono da considerarsi come elementi correttivi dell avversione al rischio o piuttosto come distorsioni da correggere o quantomeno arginare? Come considerare, ad esempio, l overconfidence o la contabilità mentale? L avversione alle perdite condiziona i le decisioni i i finanziarie: i i come tenerne conto? Come riconoscono gli stessi autori, l aggregazione delle informazioni nell indicatore di tolleranza al rischio non è di banale implementazione 10
11 Un tema importante: rischio oggettivo versus rischio percepito Le scelte di investimento sono influenzate non solo dalla tolleranza al rischio ma anche dal rischio percepito. p Il rischio percepito è influenzato dalla rappresentazione del rischio. Quali implicazioni per la rilevazione della tolleranza al rischio? Secondo alcuni recenti studi, citati in Davey (2012), la percezione del rischio (e non la tolleranza al rischio) è path dependent Se fosse vero, il consulente può influenzare la percezione del rischio to prevent panicked sales? 11
12 Conclusioni L accurata rilevazione della tolleranza al rischio è un passo fondamentale verso la concreta applicazione della regole di adeguatezza ma deve accompagnarsi alla definizione di politiche interne e procedure che consentano di garantire che : i servizi di consulenza e gestione di portafogli tengano conto di un adeguato livello di diversificazione del rischio; il cliente abbia una comprensione adeguata del rapporto tra il rischio e il rendimento, dell incidenza dell orizzonte temporale su tale rapporto; il cliente possa sostenere eventuali perdite derivanti dagli investimenti; le raccomandazioni, in caso di prodotti illiquidi, tengano conto dell holding period; eventuali conflitti di interesse non influiscano negativamente sulla qualità della valutazione dell adeguatezza I t tti i li l liti h i li l ti d i In quest ottica sono cruciali le politiche commerciali e la gestione dei conflitti di interesse. 12
13 Grazie per l attenzione! 13
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