PIANO OPERATIVO PER GLI INSEDIAMENTI COMMERCIALI DI INTERESSE PROVINCIALE E SOVRACOMUNALE

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1 PIANO OPERATIVO PER GLI INSEDIAMENTI COMMERCIALI DI INTERESSE PROVINCIALE E SOVRACOMUNALE (DCR 1410/2000) A. QUADRO CONOSCITIVO SECONDA PARTE ASPETTI QUANTITATIVI E QUALITATIVI DELLA RETE ESISTENTE E PROGRAMMATA ADOZIONE: CONSIGLIO PROVINCIALE N. 117 DEL CONTRODEDUZIONE: CONSIGLIO PROVINCIALE N. 3 DEL APPROVAZIONE: CONSIGLIO PROVINCIALE N. 51 DEL

2 INDICE 1 IL COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREA PRIVATA IN SEDE FISSA PREMESSA CRITERI DI RILEVAZIONE PRINCIPALI CARATTERISTICHE STRUTTURALI GLI ESERCIZI DI VICINATO LE MEDIE E GRANDI STRUTTURE DI VENDITA AL DETTAGLIO Un confronto temporale: le variazioni intervenute nel corso del Un confronto regionale I CENTRI COMMERCIALI CONSIDERAZIONI FINALI LE RIVENDITE DI GIORNALI E RIVISTE I PUBBLICI ESERCIZI LA RETE PROVINCIALE AL LA DINAMICA DELLE AUTORIZZAZIONI NEL PERIODO 1987/ IL COMMERCIO SU AREE PUBBLICHE LA DISTRIBUZIONE SUL TERRITORIO LA COMPOSIZIONE DEL MERCATO LA PERIODICITÀ DI SVOLGIMENTO UN CONFRONTO TEMPORALE: L'EVOLUZIONE DEI MERCATI NEL PERIODO LA GERARCHIA DEI POLI IL PERCORSO METODOLOGICO LA CLASSIFICAZIONE DEI COMUNI... 93

3 1 IL COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREA PRIVATA IN SEDE FISSA 1.1 PREMESSA L'"Osservatorio sul commercio" della Provincia di Parma, coerentemente con le disposizioni di cui al D. Lgs. N.114/88 ed alla L.R. n. 14/99 (Art. 14, comma 7), nasce con l'obiettivo di monitorare dimensioni e qualità della realtà distributiva provinciale, registrando al contempo dinamiche spaziali e temporali della stessa realtà. Ma la iniziale costituzione dell'osservatorio, come spesso accade, è in parte penalizzata dall'assenza di precedenti fonti statistiche di riferimento. In ogni caso, è stato possibile operare i seguenti confronti: Consistenza degli esercizi commerciali per Regione al (Fonte: Minindustria - Osservatorio nazionale del commercio) Dinamica della rete distributiva provinciale tra il 1995 ed il 2000 (Fonte: Ancitel-"Le misure dei Comuni") Medie e Grandi strutture di vendita in Emilia Romagna - dati per Provincia al 1998 (Fonte: Repertorio regionale, anno 1998) Medie e Grandi strutture di vendita - Variazioni intervenute nel corso dell'anno 2000 (Fonte: dati comunali) I Pubblici esercizi di somministrazione alimenti e bevande - variazioni nell'arco temporale 1987/2000 (Fonte: Istet -"Atlante del commercio della Provincia di Parma", anno 1987) Il Commercio su aree pubbliche- variazioni nell'arco temporale 1987/2000 (Fonte: Istet - "Atlante del commercio della Provincia di Parma", anno 1987) E' evidente come il necessario utilizzo di fonti differenti, non sempre affidabili e comparabili, riduce la significatività dei confronti, ma offre comunque una misura delle dinamiche tendenzialmente affermatesi negli anni e nei territori considerati. E' altrettanto evidente come ogni prossima edizione dell'osservatorio potrà contare su confronti fondati su dati omogenei e rappresentativi della realtà distributiva in esame. 1.2 CRITERI DI RILEVAZIONE L'attenta analisi della rete distributiva in sede fissa rappresenta una fase essenziale dell'osservatorio sul commercio, importante ai fini conoscitivi e propedeutica alla definizione di qualunque azione di programmazione del settore. I dati di base utilizzati corrispondono alle autorizzazioni ed alle comunicazioni d inizio attività inerenti il settore del commercio al dettaglio in sede fissa: tali informazioni sono state rilevate tramite moduli standard predisposti dalla Regione ed integrati dalla Provincia di Parma per l'articolazione delle tipologie merceologiche, (alimentari e non), moduli compilati direttamente dai 1

4 competenti uffici comunali della provincia di Parma 1. Ciò ha permesso di definire un archivio omogeneo sotto il profilo temporale (i dati sono aggiornati al ) e coerente rispetto alle classi tipologiche e dimensionali previste dal D. Lgs. Nr. 114/98 (gli esercizi sono stati infatti classificati in esercizi di vicinato, medio-piccole, medio-grandi e grandi strutture di vendita e distinti in funzione dell'appartenenza al settore alimentare, ai comparti "Abbigliamento-calzature", "Beni casa", "Altri beni" e alla tipologia "Grandi magazzini"). 1.3 PRINCIPALI CARATTERISTICHE STRUTTURALI I punti vendita al dettaglio in sede fissa presenti in Provincia sono complessivamente pari a unità ed occupano ,4 mq. di superficie di vendita. Tab. 1. La consistenza degli esercizi per settore merceologico ( ) SETTORE Nr. esercizi Superficie di vendita (mq.) Superficie Media (mq.) Alimentari ,8 Di cui Esercizi di vicinato ,7 Medie e grandi strutture ,1 Non alimentari ,9 Di cui Esercizi di vicinato ,4 Medie e grandi strutture ,1 TOTALE ,6 Di cui Esercizi di vicinato ,9 Medie e grandi strutture ,1 Gli esercizi alimentari, su un totale di 6.854, rappresentano il 26,3% della rete. Si tratta di una quota leggermente inferiore rispetto al corrispondente dato medio regionale (pari a 27%), ma che si pone comunque al di sopra del dato medio nazionale, pari a 22,6%. 1 La rilevazione dei dati è completa; solo i Comuni di Collecchio, Felino, Langhirano, Lesignano e Parma non hanno comunicato la consistenza degli esercizi di vicinato per singola specializzazione merceologica, ma si sono limitati a classificare le attività nei due macro-settori di base: alimentare e non alimentare. 2

5 Graf. 1 Ripartizione degli esercizi commerciali per settore merceologico Alimentari 26% Non alimentari 74% La disaggregazione per Ambiti territoriali evidenzia come, all interno della Provincia, permanga ancora una forte differenziazione in termini di numerosità degli esercizi. Tab. 2. La consistenza della rete distributiva per Ambiti territoriali ( ) (nr. esercizi) Alimentari Non alimentari Totale Esercizi di vicinato Medie e grandi strutture di vendita Totale Esercizi di vicinato Medie e grandi strutture di vendita Totale Esercizi di vicinato Medie e grandi strutture di vendita Totale Ambito 1-Parma e comuni limitrofi Ambito 2-Fidenza-Salsomaggiore Ambito 3-Media valle del Ceno e del Taro Ambito 4-Alta valle del Taro Ambito 5-Appennino Est Totale Provincia

6 Tab. 3. La composizione percentuale della rete distributiva per ambiti territoriali (numero esercizi) Alimentari Non alimentari Totale Esercizi di vicinato Medie e grandi strutture di vendita Totale Esercizi di vicinato Medie e grandi strutture di vendita Totale Esercizi di vicinato Medie e grandi strutture di vendita Totale Ambito 1-Parma e comuni limitrofi 53,4% 47,9% 53,0% 61,2% 50,5% 60,6% 59,2% 49,8% 58,6% Ambito 2-Fidenza-Salsomaggiore 21,9% 32,8% 22,6% 23,8% 31,4% 24,2% 23,3% 31,8% 23,8% Ambito 3-Media valle del Ceno e del Taro 9,3% 9,2% 9,3% 5,5% 5,1% 5,5% 6,5% 6,2% 6,5% Ambito 4-Alta valle del Taro 6,6% 4,2% 6,5% 4,2% 3,2% 4,2% 4,8% 3,5% 4,8% Ambito 5-Appennino Est 8,8% 5,9% 8,6% 5,2% 9,8% 5,5% 6,1% 8,8% 6,3% Totale Provincia 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Tab. 4. La consistenza della rete distributiva per ambiti territoriali ( ) (mq. di superficie di vendita) Alimentari Non alimentari Totale Esercizi di vicinato Medie e grandi strutture di vendita Totale Esercizi di vicinato Medie e grandi strutture di vendita Totale Esercizi di vicinato Medie e grandi strutture di vendita Totale Ambito 1-Parma e comuni limitrofi , , , , , , , , ,70 Ambito 2-Fidenza-Salsomaggiore , , , , , , , , ,46 Ambito 3-Media valle del Ceno e del Taro 6.584, , , , , , , , ,95 Ambito 4-Alta valle del Taro 5.081, , , , , , , , ,50 Ambito 5-Appennino Est 6.629, , , , , , , , ,38 Totale Provincia , , , , , , , , ,99 4

7 Tab. 5. La composizione percentuale della rete distributiva per ambiti territoriali (mq. di superficie di vendita) Alimentari Non alimentari Totale Esercizi di vicinato Medie e grandi strutture di vendita Totale Esercizi di vicinato Medie e grandi strutture di vendita Totale Esercizi di vicinato Medie e grandi strutture di vendita Totale Ambito 1-Parma e comuni limitrofi 52,4% 58,8% 55,7% 61,1% 58,3% 60,0% 59,2% 58,5% 58,9% Ambito 2-Fidenza-Salsomaggiore 22,3% 29,9% 26,2% 24,4% 29,8% 26,6% 24,0% 29,9% 26,5% Ambito 3-Media valle del Ceno e del Taro 9,1% 4,1% 6,6% 5,0% 3,1% 4,2% 5,9% 3,4% 4,8% Ambito 4-Alta valle del Taro 7,1% 2,8% 4,9% 4,7% 2,4% 3,8% 5,2% 2,5% 4,1% Ambito 5-Appennino Est 9,2% 4,3% 6,7% 4,7% 6,4% 5,4% 5,7% 5,7% 5,7% Totale Provincia 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% I due principali sistemi urbani della provincia (l'ambito 1 con polo principale Parma, l Ambito 2, con polo principale Fidenza-Salsomaggiore), concentrano l 86% delle attività commerciali della Provincia: l'ambito del Capoluogo, da solo, detiene il 63% della rete, con una lieve maggiore incidenza delle attività non alimentari (65% del totale). Questo dualismo tra aree centrali, prevalentemente di pianura ed aree collinari e montane, non va interpretato semplicisticamente come una contrapposizione tra aree centrali moderne e aree marginali arretrate, pur esistendo notevoli divari in termini d innovazione dei servizi commerciali. L influenza di specifici fattori connessi alla morfologia del territorio, alla distribuzione della popolazione, alla sua capacità di spesa e all assetto urbano, hanno necessariamente condizionato lo sviluppo della rete distributiva nelle diverse aree della Provincia. Nello specifico, nelle aree collinari e montane, caratterizzate dalla minore presenza di esercizi, si osserva una relativa maggiore incidenza delle strutture destinate alla vendita di beni alimentari, al contrario di quanto rilevato nell'ambito 1 (Parma e Comuni limitrofi). 5

8 Tab. 6. Livello di dotazione commerciale per settore merceologico ( ) SETTORE Residenti per esercizio Esercizi ogni residenti Mq. ogni 1000 residenti Alimentari ,6 365,1 Di cui Esercizi di vicinato ,7 178,1 Medie e grandi strutture ,9 187,0 Non alimentari ,8 1058,6 Di cui Esercizi di vicinato ,0 628,9 Medie e grandi strutture ,8 429,7 TOTALE ,4 1423,7 Di cui Esercizi di vicinato ,7 807,0 Medie e grandi strutture ,7 616,7 Il livello di dotazione commerciale espresso dal rapporto popolazione residente e commercio (numero di esercizi e superfici di vendita), evidenzia nel complesso una elevata densità di rete: esiste in Provincia un esercizio ogni 58 residenti e, in particolare, uno ogni 222 abitanti nel settore alimentare, uno ogni 79 abitanti in quello non alimentare. 6

9 Tab. 7. Consistenze degli esercizi commerciali per regione al Regione Esercizi attivi Residenti per esercizio Piemonte ,2 Valle d'aosta ,9 Lombardia ,5 Trentino Alto-Adige ,8 Veneto ,3 Friuli-Venezia Giulia ,5 Liguria ,0 Emilia Romagna ,9 Toscana ,3 Umbria ,1 Marche ,6 Lazio ,3 Abruzzi ,5 Molise ,6 Campania ,6 Puglia ,8 Basilicata ,9 Calabria ,6 Sicilia ,1 Sardegna ,7 Totale ,4 Fonte: Minindustria - Osservatorio Nazionale del Commercio A titolo di confronto, alla stessa data si rilevano 67,4 residenti per esercizio in Italia e 63,9 in Emilia Romagna. Anche l'analisi per Ambito territoriale, pur evidenziando una certa variabilità, documenta una dotazione commerciale che non si pone mai al di sopra del dato medio nazionale (si tenga presente che all'aumentare del parametro considerato, residenti per esercizio, si riduce la dotazione commerciale). 7

10 Tab. 8. Livello di dotazione commerciale per ambiti territoriali e per settore merceologico ( ) (totale esercizi) Alimentari Non alimentari Totale Residenti per esercizio Esercizi ogni residenti Mq. ogni 1000 residenti Residenti per esercizio Esercizi ogni residenti Mq. ogni 1000 residenti Residenti per esercizio Esercizi ogni residenti Mq. ogni 1000 residenti Ambito 1-Parma e comuni limitrofi 250,2 40,0 343,1 76,5 130,7 1071,6 58,6 170,7 1414,7 Ambito 2-Fidenza-Salsomaggiore 233,7 42,8 404,6 76,3 131,1 1193,7 57,5 173,9 1598,3 Ambito 3-Media valle del Ceno e del Taro 172,0 58,1 336,0 101,4 98,6 627,8 63,8 156,7 963,8 Ambito 4-Alta valle del Taro 133,4 75,0 462,2 72,6 137,8 1035,0 47,0 212,8 1497,1 Ambito 5-Appennino Est 160,6 62,3 398,2 87,4 114,5 929,9 56,6 176,7 1328,1 Totale Provincia 224,0 44,6 365,1 78,3 127,8 1058,6 58,0 172,4 1423,7 Nel dettaglio, si passa da realtà con maggiore polverizzazione di esercizi (rispetto alla popolazione residente) come L'Ambito 4 (Alta Valle del Taro), in cui è presente un esercizio ogni 48 residenti, o gli Ambiti 1 e 2, che ospitano i Centri maggiori e si distinguono per valori di densità vicini al corrispondente dato medio provinciale (58 residenti per esercizio), a realtà con maggiore grado di concentrazione della rete quali gli Ambiti 5 (Appennino Est) e 3 (Media Valle del Ceno e del Taro), rispettivamente con 67 e 65 residenti per esercizio. Si sottolinea peraltro come, laddove maggiore è la densità della rete distributiva (e quindi minore il parametro "residenti per esercizio"), soprattutto in presenza di un sistema commerciale articolato e moderno, emerge una minore incidenza del settore alimentare (ad esempio, nell'ambito del Capoluogo si registrano 247 residenti per esercizio nel settore alimentare e 77 nel settore non alimentare). Diversamente, nell'ambito 5 (Appennino Est), si osserva una analoga ripartizione tra esercizi alimentari e non (rispettivamente 140 e 129 residenti per esercizio). In termini di disponibilità di superficie di vendita, a fronte di una media provinciale di 1.431,2 mq. ogni 1000 residenti, si rilevano corrispondenti forti variazioni, tra, da un lato, gli Ambiti 1 (Parma e Comuni limitrofi), 4 (Alta Valle del Taro) e 2 (Fidenza-Salsomaggiore), che si distinguono per valori superiori al dato provinciale e, dall'altro, gli Ambiti 5 (Appennino Est) e 3 (Media Valle del Ceno e del Taro), nei quali si confermano minori livelli di servizio. 8

11 Graf. 2 Ripartizione degli esercizi per tipologia Medie e grandi strutture 6% Esercizi di vicinato 94% Un ulteriore elemento strutturale che caratterizza la rete distributiva provinciale è costituito dalla prevalenza di esercizi di vicinato, esercizi con superficie di vendita di ridotte dimensioni: il 94% degli esercizi al dettaglio rientra in tale classe dimensionale, con una superficie di vendita media, pari a circa 54 mq., che si pone ben al di sotto del limite dimensionale fissato dal citato Decreto Legislativo (150 mq. nei Comuni con popolazione residente inferiore a abitanti o 250 mq. per i Comuni con più di abitanti). Graf. 3 La dinamica della rete distributiva tra il 1995 ed il 2003 (variazioni %) 0,0% -2,0% Alimentari Non alimentari Totale -0,2% -4,0% -3,7% -6,0% -8,0% -10,0% -12,0% -14,0% -12,6% Con riguardo alla dinamica delle attività commerciali rilevata negli ultimi cinque anni, va detto come l evoluzione della rete distributiva in Provincia di Parma evidenzi un significativo ridimensionamento del numero degli esercizi: gli effetti negativi prodotti sia dall elevato livello di 9

12 concorrenza tra le imprese, sia dall andamento stagnante della domanda per consumi delle famiglie, hanno in generale provocato la graduale uscita dal mercato di numerose imprese, alimentari e non, per lo più aziende di piccole dimensioni. Rispetto al si rileva una marcata contrazione del numero di punti vendita (-395 esercizi, pari ad una variazione percentuale del 5,4%), con un evidente peso, via via decrescente, esercitato dalla chiusura di negozi alimentari sulla complessiva consistenza al dettaglio in sede fissa, (decremento pari al 12,7%, a fronte del 2,6% rilevato per il settore non alimentare). Con riferimento agli Ambiti territoriali in cui è ripartita la Provincia, va detto che, se un generale ridimensionamento della rete distributiva alimentare ha interessato, in misura varia, ogni area in esame, la riduzione degli esercizi non alimentari è principalmente imputabile alla dinamica registrata nell'ambito 3 (Media Valle del Ceno e del Taro), rappresentata da una variazione percentuale pari a -16,5, corrispondente alla cessazione di 55 attività. In questa stessa area si rileva peraltro anche una forte contrazione delle strutture non alimentari (-15,7%, corrispondente a 31 unità). Non a caso, è questa una delle zone in cui si è registrato, anche in anni recenti, un significativo spopolamento. E' però nell'ambito 5 (Appennino Est) che si osserva la maggiore contrazione del settore alimentare: tra il 1995 ed il 2000 hanno chiuso il 21,2% delle strutture alimentari (24 unità) ed il 4,9% di quelle non alimentari (5 unità). Piuttosto significativo appare infine il processo di concentrazione, quasi esclusivamente di carattere alimentare, registrato nei due poli principali (Ambiti 1 e 2): -11,4% (133 esercizi) nell'area di Parma e Comuni limitrofi, -13,3%(61 esercizi) nell'area di Fidenza-Salsomaggiore 2 I dati relativi alle attività commerciali al 1995 hanno come fonte Le misure dei comuni a cura dell Ancitel 10

13 Tab. 9. La dinamica delle autorizzazioni negli anni per ambito territoriale Consistenza Anno 1995 Ambito Alimentari Non alimentari Totale Ambito 1-Parma e comuni limitrofi Ambito 2-Fidenza-Salsomaggiore Ambito 3-Media valle del Ceno e del Taro Ambito 4-Alta valle del Taro Ambito 5-Appennino Est Totale Consistenza Anno 2003 Ambito Alimentari Non alimentari Totale Ambito 1-Parma e comuni limitrofi Ambito 2-Fidenza-Salsomaggiore Ambito 3-Media valle del Ceno e del Taro Ambito 4-Alta valle del Taro Ambito 5-Appennino Est Totale Variazioni assolute Ambito Alimentari Non alimentari Totale Ambito 1-Parma e comuni limitrofi Ambito 2-Fidenza-Salsomaggiore Ambito 3-Media valle del Ceno e del Taro Ambito 4-Alta valle del Taro Ambito 5-Appennino Est Totale Variazioni % Ambito Alimentari Non alimentari Totale Ambito 1-Parma e comuni limitrofi -9,4% -0,1% -2,4% Ambito 2-Fidenza-Salsomaggiore -16,5% 2,3% -3,1% Ambito 3-Media valle del Ceno e del Taro -14,7% -14,4% -14,5% Ambito 4-Alta valle del Taro -10,0% 2,9% -2,1% Ambito 5-Appennino Est -19,7% 2,2% -6,8% Totale -12,6% -0,2% -3,7% 11

14 Tab. 10. La consistenza delle autorizzazioni per comune e per tipologia al ESERCIZI DI VICINATO MEDIE E GRANDI STRUTTURE TOTALE Comune Nr Mq superficie vendita Nr Mq superficie vendita Nr Mq superficie vendita COLLECCHIO COLORNO FELINO MEZZANI MONTECHIARUGOLO PARMA SALA BAGANZA SORBOLO TORRILE TRAVERSETOLO AMBITO UNO BUSSETO FIDENZA FONTANELLATO FONTEVIVO NOCETO PELLEGRINO PARMENSE POLESINE PARMENSE ROCCABIANCA SALSOMAGGIORE TERME SAN SECONDO PARMENSE SISSA SORAGNA TRECASALI ZIBELLO AMBITO DUE BARDI BERCETO BORE FORNOVO DI TARO MEDESANO SOLIGNANO TERENZO VALMOZZOLA VARANO DE' MELEGARI VARSI AMBITO TRE ALBARETO BEDONIA BORGO VAL DI TARO COMPIANO TORNOLO AMBITO QUATTRO CALESTANO CORNIGLIO LANGHIRANO LESIGNANO DE' BAGNI MONCHIO DELLE CORTI NEVIANO DEGLI ARDUINI PALANZANO TIZZANO VAL PARMA AMBITO CINQUE TOTALE

15 Tab. 11. La dinamica delle autorizzazioni per comune negli anni Variazioni percentuali Comune Alimentare Non Alimentare Totale Alimentare Non Non Totale Alimentare Alimentare Alimentare Totale COLLECCHIO ,6% -3,1% 3,9% COLORNO ,0% 5,7% 3,3% FELINO ,6% 1,7% 8,9% MEZZANI ,0% 18,8% 13,0% MONTECHIARUGOLO ,4% -22,7% -25,4% PARMA ,5% 0,6% -1,9% SALA BAGANZA ,8% 4,1% 0,0% SORBOLO ,4% 6,5% -1,0% TORRILE ,0% -2,8% -17,3% TRAVERSETOLO ,5% -6,6% -11,6% AMBITO UNO ,4% -0,1% -2,4% BUSSETO ,0% 1,1% -7,7% FIDENZA ,1% 7,3% 6,0% FONTANELLATO ,3% 16,4% 7,9% FONTEVIVO ,0% 6,1% 2,7% NOCETO ,0% 23,2% -2,0% PELLEGRINO PARMENSE ,9% -38,5% -40,0% POLESINE PARMENSE ,0% 28,6% -5,9% ROCCABIANCA ,3% -12,9% -13,3% SALSOMAGGIORE TERME ,7% -6,6% -8,9% SAN SECONDO PARMENSE ,9% 3,3% -5,7% SISSA ,7% 5,7% -1,9% SORAGNA ,0% 5,6% 0,0% TRECASALI ,4% -41,7% -21,6% ZIBELLO ,3% -17,2% -22,7% AMBITO DUE ,5% 2,3% -3,1% BARDI ,4% -19,5% -18,8% BERCETO ,4% -13,5% 1,5% BORE ,5% -40,0% -42,3% FORNOVO DI TARO ,0% -1,0% -7,1% MEDESANO ,5% -7,0% 0,8% SOLIGNANO ,7% -41,7% -61,3% TERENZO ,0% 0,0% -40,0% VALMOZZOLA ,0% -33,3% 0,0% VARANO DE' MELEGARI ,2% -50,0% -44,9% VARSI ,9% 37,5% -13,6% AMBITO TRE ,7% -14,4% -14,5% ALBARETO ,3% -15,4% 0,0% BEDONIA ,3% 0,0% -3,1% BORGO VAL DI TARO ,7% 13,0% 3,8% COMPIANO ,0% 55,6% 31,3% TORNOLO ,6% -81,8% -50,0% AMBITO QUATTRO ,0% 2,9% -2,1% CALESTANO ,1% -18,2% -20,0% CORNIGLIO ,0% -19,2% -19,6% LANGHIRANO ,4% 7,7% 1,8% LESIGNANO DE' BAGNI ,0% -23,8% -25,8% MONCHIO DELLE CORTI ,8% -50,0% -38,1% NEVIANO DEGLI ARDUINI ,2% 31,3% -19,1% PALANZANO ,3% 66,7% 23,1% TIZZANO VAL PARMA ,9% -5,6% 0,0% AMBITO CINQUE ,7% 2,2% -6,8% TOTALE ,6% -0,2% -3,7% 13

16 1.4 GLI ESERCIZI DI VICINATO Le attività commerciali del nostro Paese sono da sempre caratterizzate da una presenza dominante delle piccole e medie imprese. Al operavano in Provincia di Parma esercizi con superficie di vendita inferiore a 150 mq. nei Comuni con popolazione residente inferiore a abitanti, o a 250 mq. per i Comuni con più di abitanti. Tab. 12. Gli esercizi di vicinato per specializzazione merceologica ( ) Nr. Mq. di superficie di vendita Res./esercizi Mq. ogni 1000 res. Alimentari ,1 Pane, pasta, scatolame ,2 Carni ,4 Ortofrutta ,2 Pesce ,3 Non specializzati prevalenza alimentare ,9 Non Alimentari ,9 Abbigliamento - calzature ,8 Beni persona ,6 Beni casa ,7 Altri beni ,8 Non specializzati prevalenza non alimentare ,0 Totale ,0 14

17 Graf. 4 Ripartizione degli esercizi di vicinato per settore merceologico Alime nta ri 26% Non a lime nta ri 74% Graf. 5 Ripartizione degli esercizi di vicinato per specializzazione Carni Pane, pasta, scatolame 1,83% 9,47% Ortofrutta 1,64% Pesce 0,11% Non alimentare generico 41,52% Alimentare generico 12,74% Abbigliamento - calzature 7,27% Altri beni 11,52% Beni casa 5,75% Beni persona 8,14% In base alle rilevazioni effettuate, il settore alimentare, rappresentato dal 26% delle attività, si articola in differenti specializzazioni merceologiche, tra le quali prevale l'incidenza degli esercizi destinati alla vendita di "pane, pasta, scatolame" (1.034 unità, pari al 61,3% delle attività alimentari). Seguono per importanza gli alimentari generici (13,3% dello stesso settore), la vendita di "carni"(12,9%), di "ortofrutta"(11,5%) e di "pesce"(1%). Nel settore non alimentare, pur prevalendo la specializzazione residuale "altri beni" (31,7% dello stesso settore), comprensiva di varie categorie merceologiche, si rileva una più equa ripartizione tra specializzazioni quali "beni persona" (22,7%), "abbigliamento-calzature" (19,4%), "beni casa" 15

18 (12,2%). Il 14% del settore è rappresentato da esercizi per i quali non è stata specificata alcuna specializzazione. Tab. 13. La composizione merceologica della rete distributiva: un confronto territoriale al Piacenza. Parma Reggio Emilia Modena Bologna Ferrara Ravenna Forli' Rimini Emilia Romagna ITALIA Alimentari 25,2% 25,8% 23,6% 20,6% 21,9% 26,0% 21,7% 23,2% 18,0% 22,6% 27% Pane, pasta, scatolame 1,7% 2,5% 3,1% 1,6% 2,3% 2,9% 3,2% 1,9% 1,8% 2,3% 3% Carni 4,7% 4,6% 4,2% 4,2% 4,1% 4,9% 3,9% 4,0% 3,0% 4,2% 6% Ortofrutta 3,9% 4,1% 3,4% 2,5% 3,5% 3,9% 2,7% 3,1% 2,7% 3,3% 3% Pesce 0,5% 0,3% 0,4% 0,2% 0,3% 0,9% 1,1% 0,9% 1,8% 0,7% 1% Non specializzati prevalenza alimentare 14,4% 14,3% 12,4% 12,2% 11,6% 13,4% 10,8% 13,4% 8,6% 12,2% 14% Non Alimentari 74,8% 73,6% 75,7% 79,3% 78,0% 73,2% 78,1% 76,6% 82,0% 77,1% 72% Abbigliamento - calzature 21,9% 21,7% 20,2% 22,8% 21,0% 20,9% 22,4% 23,4% 29,7% 22,6% 19% Beni persona 11,6% 11,8% 12,1% 12,7% 14,7% 11,7% 13,5% 13,4% 12,4% 12,9% 11% Beni casa 14,1% 11,6% 14,1% 13,2% 12,6% 12,3% 12,5% 12,5% 10,1% 12,5% 14% Altri beni 26,9% 28,3% 28,8% 30,2% 29,3% 27,6% 29,2% 27,0% 29,1% 28,7% 26% Non specializzati prevalenza Non specializzati alimentare 0,4% 0,1% 0,2% 0,5% 0,5% 0,7% 0,4% 0,0% 0,4% 0,2% 0,7% 0,7% 0,4% 0,3% 0,3% 0,2% 0,6% 0,1% 0,4% 0,3% 1% 1% Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100% Fonte: Elaborazioni ISTET su dati Direzione generale del commercio- Osservatorio nazionale del commercio Nell'intento di realizzare un confronto territoriale in tema di articolazione merceologica del sistema distributivo, ci avvaliamo dei dati diffusi dall'osservatorio nazionale del commercio, in questo caso non limitati agli esercizi di vicinato, bensì riguardanti tutte le attività commerciali. E' così che scopriamo come la Provincia di Parma presenti una incidenza del settore alimentare (25,8%) tra le maggiori rilevate in ambito regionale (il dato medio regionale è pari a 22,6%), incidenza che si pone poco al di sotto del corrispondente valore medio nazionale (27%). E la maggiore diffusione di esercizi alimentari sembra principalmente imputabile alla voce "ortofrutta" e, in subordine, alle "carni" e a "pane, pasta, scatolame". Al di là della composizione merceologica per settore, le specializzazioni, alimentari e non, non presentano uno scostamento rilevante rispetto ai corrispondenti dati medi regionali. Se a Rimini si rileva la minore incidenza del settore alimentare (18%) e a Ferrara la massima (26%), con riferimento specifico alle Province confinanti, potremmo dire che l'articolazione merceologica rilevata a Parma assomiglia più a quella di Piacenza, che non a quella di Reggio Emilia. 16

19 Graf. 6 La distribuzione territoriale degli esercizi di vicinato (valori %) Ambito 5-Appennino Est Ambito 4-Alta valle del Taro Ambito 3-Media valle del Ceno e del Taro Ambito 2-Fidenza- Salsomaggiore Ambito 1-Parma e comuni limitrofi 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% 70,0% Tornando agli esercizi di vicinato, la distribuzione territoriale delle strutture provinciali evidenzia tendenze analoghe a quelle già rilevate con riferimento alla complessiva rete distributiva. Graf. 7 Numero di residenti per esercizio Media 61,8 Ambito 5-Appennino Est 71,0 Ambito 4-Alta valle del Taro 51,1 Ambito 3-Media valle del Ceno e del Taro 69,5 Ambito 2-Fidenza-Salsomaggiore 60,7 Ambito 1-Parma e comuni limitrofi 62,4 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 In particolare, dal rapporto tra unità di vendita e popolazione residente emerge anche in questo caso come la maggiore densità di esercizi caratterizzi l'ambito 4 (Alta Valle del taro), la minore gli Ambiti 5 (Appennino Est) e 3 (Media Valle del Ceno e del Taro), mentre i "residenti per esercizio" rilevati nell'ambito del Capoluogo e in quello di Fidenza-salsomaggiore, vale a dire i più densamente popolati, appaiono in linea con il corrispondente valore medio provinciale (62 residenti per esercizio). 17

20 Graf. 8 Livello di dotazione commerciale per ambito territoriale (mq. ogni 1000 residenti) Media 807,0 Ambito 5-Appennino Est 538,4 Ambito 4-Alta valle del Taro 1054,9 Ambito 3-Media valle del Ceno e del Taro 658,3 Ambito 2-Fidenza- Salsomaggiore Ambito 1-Parma e comuni limitrofi 852,0 921,5 0,0 200,0 400,0 600,0 800,0 1000,0 1200,0 Qualora si consideri la dotazione commerciale espressa dal rapporto tra superficie di vendita esistente e popolazione residente, si osservano ancora una volta gli stessi livelli di servizio già emersi in ordine a ciascun Ambito, a conferma della presenza preponderante in ciascuna area di piccoli esercizi dalle superfici non troppo dissimili. La situazione emergente in ogni Ambito può essere determinata dalla compensazione tra livelli locali di offerta piuttosto vari; appare pertanto opportuno spostare l'attenzione sulla valenza commerciale assunta da ciascun Comune presente nel territorio provinciale allo studio. Con riferimento specifico agli esercizi di vicinato, se, da un lato, la maggiore numerosità delle strutture evidenzia la funzione attrattiva assolta dai poli principali, Parma, Fidenza, Salsomaggiore, dall'altro, la significativa consistenza emergente in altri Comuni ne sottolinea il ruolo di servizio svolto rispetto a realtà minori. Emerge in primo luogo Collecchio, con 189 esercizi (di vicinato), confinante con il Capoluogo, ma anche con Fornovo di Taro, un centro che svolge una funzione di cerniera tra le aree montane e collinari e quelle di pianura, vista l'importanza delle collocazione geografica, essendo localizzato alla confluenza tra la Val Taro e la Val Ceno. Non va peraltro dimenticato come Fornovo costituisca altresì terminale dell'asta sub-urbana di sviluppo recente in conurbazione con Collecchio, una delle più forti e più recenti direttrici di sviluppo. Lo stesso ruolo di cerniera è assunto da Langhirano e Traversetolo per la fascia pedemontana. Se Langhirano si distingue all'interno della Comunità Montana Est, Borgo Val di Taro e Fornovo di Taro, rispettivamente con 151 e 118 esercizi tradizionali, costituiscono i centri di maggior rilievo all'interno della Comunità Montana Ovest, area in cui emerge anche Bedonia, con 92 esercizi di vicinato, quale centro appenninico, con ruolo di presidio, posto a quota più elevata. 18

21 Tra i centri collocati lungo la Via Emilia, dotazioni commerciali di maggior rilievo caratterizzano Noceto (135 esercizi), Fontanellato (107 esercizi) e Fontevivo (56 esercizi). Inoltre, favoriti dalla prossimità rispetto ad importanti direttrici di traffico, si distinguono Busseto (123 esercizi di vicinato) e Colorno (117 esercizi), centri di riferimento per minori località limitrofe. Si evidenziano infine, rispettivamente con 135 e con 107 esercizi, Noceto e Medesano, posti negli Ambiti 2 e 3, in area confinante con l'ambito principale (Ambito 1). I due Comuni costituiscono peraltro una fascia territoriale fortemente integrata, soprattutto con riferimento agli ambiti produttivi e demografico, un'area caratterizzata da vivacità demografica, da popolazione più giovane, in sintesi, un'area piuttosto "viva". Tab. 14. I comuni con il più elevato livello di densità di esercizi di vicinato alimentari ( ) Ambito territoriale Comune Nr. esercizi alimentari Superficie di vendita alimentare Residenti per esercizio alimentare Nr. esercizi totali Superficie di vendita totale Residenti per esercizio 1 TORRILE TERENZO LESIGNANO DE' BAGNI NOCETO MEZZANI VARANO DE' MELEGARI MONTECHIARUGOLO SORBOLO SOLIGNANO SAN SECONDO PARMENSE SALA BAGANZA ROCCABIANCA PELLEGRINO PARMENSE FELINO COLORNO FIDENZA SISSA SORAGNA FONTEVIVO PARMA FORNOVO DI TARO Totale provincia totale 19

22 Tab. 15. I comuni con il più elevato livello di densità di esercizi di vicinato non alimentari ( ) Nr. Ambito esercizi Comune territoriale non alimentari Superficie Residenti di vendita per esercizio non non alimentare alimentare Superficie di Residenti Nr. esercizi vendita per esercizio totali totale totale 3 TERENZO TORNOLO VALMOZZOLA MONCHIO DELLE CORTI SOLIGNANO LESIGNANO DE' BAGNI TRECASALI PELLEGRINO PARMENSE TORRILE NEVIANO DEGLI ARDUINI MEZZANI POLESINE PARMENSE VARSI MONTECHIARUGOLO MEDESANO ROCCABIANCA SISSA SORAGNA CALESTANO FELINO TIZZANO VAL PARMA Totale provincia Dall'esame del rapporto abitanti/punti di vendita è possibile evincere, al di là della consistenza complessiva delle strutture, la densità della rete distributiva locale. In dettaglio, nel settore alimentare sono i Comuni di Berceto, Bedonia, Tornolo, e Corniglio, con un parametro "residenti per esercizio" inferiore a 110 unità, ad esprimere i maggiori livelli di servizio. In campo non alimentare, si distinguono in tal senso Fornovo di Taro, Salsomaggiore terme Borgo Val di Taro, Langhirano e Fidenza. Per contro, con riferimento alla consistenza complessiva degli esercizi di vicinato, minori livelli di servizio, evidenziati da un rapporto residenti/esercizi superiore a 100, emergono nei Comuni di Lesignano Dè Bagni (151 abitanti per esercizio), Mezzani (130), Montechiarugolo (113), Torrile (160), Trecasali (105), per l'ambito 1, di Pellegrino Parmense (107) per l'ambito 2 e di Solignano (134), Terenzo (438), Valmozzola (143), per l'ambito 3. In particolare, si sottolinea un significativo "vuoto d'offerta" nei Comuni montani di Terenzo (3 esercizi di vicinato) e Valmozzola (5 esercizi di vicinato). Non a caso, sono entrambi privi di una vera e propria struttura urbana per il Capoluogo. Con riferimento ai singoli Ambiti provinciali, il rapporto esistente tra abitanti ed attività commerciali evidenzia la buona dotazione alimentare espressa dagli Ambiti 4 e 5, aree montane in 20

23 cui il commercio tradizionale ha registrato uno sviluppo complessivamente adeguato alla dinamica della popolazione, così come i minori livelli di servizio emergenti in un'area densamente popolata quale l'ambito 2 (Fidenza-Salsomaggiore). Allo stesso tempo, è proprio l'ambito 2, unitamente all'ambito 4, a presentare la migliore dotazione di esercizi di vicinato non alimentari (rispettivamente corrispondente a 81 e 80 residenti per esercizio), mentre la minore densità di rete si registra nell'ambito 5. Tab. 16. I comuni con il più elevato numero di esercizi di vicinato ( ) (numero medio attività per comune = 139) Ambito territoriale Comune Nr. esercizi totali Superficie di vendita totale Residenti per esercizio 1 PARMA FIDENZA SALSOMAGGIORE TERME LANGHIRANO COLLECCHIO BORGO VAL DI TARO TRAVERSETOLO Totale provincia Tab. 17. Ambito uno - Gli esercizi di vicinato per specializzazione merceologica ( ) Nr. Mq. di superficie di vendita Res./esercizi Mq. ogni 1000 res. Alimentari ,3 Pane, pasta, scatolame ,0 Carni ,9 Ortofrutta ,2 Pesce ,0 Nessuna specializzazione ,1 Non Alimentari ,2 Abbigliamento - calzature ,8 Beni persona ,5 Beni casa ,5 Altri beni ,8 Nessuna specializzazione ,5 Totale ,5 21

24 Tab. 18. Ambito due - Gli esercizi di vicinato per specializzazione merceologica ( ) Nr. Mq. di superficie di vendita Res./esercizi Mq. ogni 1000 res. Alimentari ,7 Pane, pasta, scatolame ,1 Carni ,8 Ortofrutta ,6 Pesce ,2 Nessuna specializzazione Non Alimentari ,2 Abbigliamento - calzature ,5 Beni persona ,1 Beni casa ,2 Altri beni ,4 Nessuna specializzazione Totale ,0 Tab. 19. Ambito tre - Gli esercizi di vicinato per specializzazione merceologica ( ) Nr. Mq. di superficie di vendita Res./esercizi Mq. ogni 1000 res. Alimentari ,7 Pane, pasta, scatolame ,5 Carni ,3 Ortofrutta ,6 Pesce ,0 Nessuna specializzazione Non Alimentari ,5 Abbigliamento - calzature ,3 Beni persona ,8 Beni casa ,8 Altri beni ,1 Nessuna specializzazione ,5 Totale ,3 22

25 Tab. 20. Ambito quattro - Gli esercizi di vicinato per specializzazione merceologica ( ) Nr. Mq. di superficie di vendita Res./esercizi Mq. ogni 1000 res. Alimentari ,3 Pane, pasta, scatolame ,4 Carni ,0 Ortofrutta ,9 Pesce Nessuna specializzazione Non Alimentari ,6 Abbigliamento - calzature ,9 Beni persona ,1 Beni casa ,5 Altri beni ,1 Nessuna specializzazione Totale ,9 Tab. 21. Ambito cinque -Gli esercizi di vicinato per specializzazione merceologica ( ) Nr. Mq. di superficie di vendita Res./esercizi Mq. ogni 1000 res. Alimentari ,7 Pane, pasta, scatolame ,4 Carni ,2 Ortofrutta ,1 Pesce Nessuna specializzazione Non Alimentari ,6 Abbigliamento - calzature ,0 Beni persona ,5 Beni casa ,5 Altri beni ,6 Nessuna specializzazione Totale ,4 23

26 Tab. 22. Esercizi di vicinato per comune e per settore merceologico prevalente Comune Residenti Nr ALIMENTARI NON ALIMENTARI TOTALE Mq superficie Residenti per Mq superficie Residenti per Mq superficie Nr Nr vendita esercizio vendita esercizio vendita Residenti per esercizio COLLECCHIO , , ,00 67 COLORNO , , ,00 71 FELINO , , ,00 90 MEZZANI , , , MONTECHIARUGOLO , , , PARMA , , ,00 56 SALA BAGANZA , , ,10 81 SORBOLO , , ,00 93 TORRILE , , , TRAVERSETOLO , , ,00 58 TOTALE AMBITO UNO BUSSETO , , ,00 58 FIDENZA , , ,00 54 FONTANELLATO , , ,00 60 FONTEVIVO , , ,00 77 NOCETO , , ,00 79 PELLEGRINO PARMENSE , , , POLESINE PARMENSE , , ,00 93 ROCCABIANCA , , ,13 98 SALSOMAGGIORE TERME , , ,66 50 SAN SECONDO PARMENSE , , ,00 69 SISSA , , ,94 90 SORAGNA , , ,85 87 TRECASALI , , , ZIBELLO , , ,00 59 TOTALE AMBITO DUE BARDI , , ,00 54 BERCETO , , ,00 40 BORE , , ,00 60 FORNOVO DI TARO , , ,91 48 MEDESANO , , ,00 82 SOLIGNANO , , , TERENZO , , , VALMOZZOLA , , ,07 84 VARANO DE' MELEGARI , , ,00 97 VARSI , , ,97 89 TOTALE AMBITO TRE ALBARETO , , ,00 59 BEDONIA , , ,50 43 BORGO VAL DI TARO , , ,00 46 COMPIANO , , ,00 52 TORNOLO , , ,00 92 TOTALE AMBITO QUATTRO CALESTANO , , ,00 76 CORNIGLIO , , ,00 59 LANGHIRANO , , ,00 43 LESIGNANO DE' BAGNI , , , MONCHIO DELLE CORTI , , ,00 92 NEVIANO DEGLI ARDUINI , , , PALANZANO , , ,00 42 TIZZANO VAL PARMA , , ,38 61 TOTALE AMBITO CINQUE TOTALE

27 Tab. 23. Esercizi di vicinato per comune e per specializzazione Pane, pasta, scatolame, dolciumi Carne Ortofrutta Pesce Non specializzati prevalenza alimentare Totale alimentare Abbigliamentocalzature Beni persona Beni casa Altri beni Non specializzati prevalenza non alimentare Ambito nr mq nr mq nr mq nr mq nr mq nr mq nr mq nr mq nr mq nr mq nr mq nr mq nr mq COLLECCHIO* COLORNO FELINO* MEZZANI MONTECHIARUGOLO PARMA* SALA BAGANZA SORBOLO TORRILE TRAVERSETOLO TOTALE AMBITO UNO Totale non alimentare BUSSETO FIDENZA FONTANELLATO FONTEVIVO NOCETO PELLEGRINO PARMENSE POLESINE PARMENSE ROCCABIANCA SALSOMAGGIORE TERME SAN SECONDO SISSA SORAGNA TRECASALI ZIBELLO Totale 25

28 TOTALE AMBITO DUE BARDI BERCETO BORE FORNOVO DI TARO MEDESANO SOLIGNANO TERENZO VALMOZZOLA VARANO VARSI TOTALE AMBITO TRE ALBARETO BEDONIA BORGO VAL DI TARO COMPIANO TORNOLO TOTALE AMBITO QUATTRO CALESTANO CORNIGLIO LANGHIRANO* LESIGNANO BAGNI* MONCHIO DELLE CORTI NEVIANO DEGLI ARDUINI PALANZANO TIZZANO VAL PARMA TOTALE AMBITO CINQUE Totale

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