LAVORATIVA DELLE DONNE. Centro Studi Interdisciplinari di Genere
|
|
- Regina Sarti
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 CHE COSA SI PUÒ FARE? CITTADINANZA POLITICA, SOCIALE E LAVORATIVA DELLE DONNE Elisa Bellè Centro Studi Interdisciplinari di Genere ( Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale Università di Trento elisa.belle@unitn.it
2 SPUNTI DI DISCUSSIONE Alla luce di quanto visto e discusso sinora: Quali sarebbero i provvedimenti più urgenti da prendere su un piano istituzionale? nel mercato e nei luoghi di lavoro? dentro le organizzazioni partitiche, assocative e della società civile? A livello culturale ed educativo? Che significato ha, per voi, nella vostra esperienza e visione, l espressione uguaglianza di genere?
3 PIATTAFORMA DI AZIONE DI PECHINO (CONFERENZA ONU, 1995): DONNE E PROCESSO DECISIONALE o La debole partecipazione femminile alla vita politica rinvia all azione di meccanismi culturali e istituzionali che ostacolano le donne o Discorso sull equa rappresentanza o Legittimità di azioni positive [leggi: quote]
4 COME RIEQUILIBRARE IL GENDER GAP NELLA RAPPRESENTANZA POLITICA? o Strategie retoriche: discorsi e convenzioni (es, convenzione Cedaw e Piattaforma di Azione di Pechino) o Politiche di pari opportunità: corsi di formazione e di socializzazione alla politica; assistenza finanziaria alla campagna elettorale o Azioni positive: il sistema delle quote
5 GENDER MAINSTREAMING Cosa vuol dire Gender Mainstreaming? Gender = genere sociale Mainstreaming = mettere al centro della corrente "Mainstreaming" significa integrare un determinato pensiero o una determinata azione al centro della "corrente principale" ("mainstream"), al centro cioè dei programmi e delle strategie della politica, dell'amministrazione e dell'economia, rendendoli al contempo una prassi ovvia e naturale. La questione dell'equità tra i generi non può infatti essere accantonata come questione riguardante pochi individui, per lo più donne, ma deve essere affrontata seriamente da tutti i soggetti decisori ed attuatori operanti in un settore ed essere integrata in tutte le fasi di pianificazione, di decisione e di implementazione.
6 DIVERSI TIPI DI QUOTA Tipo di quota Fonte normativa Casi nazionali Quote costituzionali stabilite per l elezione del parlamento nazionale (seggi riservati) Quota prevista dalla legge elettorale del paese Quota prevista dal partito per la selezione dei candidati Costituzione Legge ordinaria Statuti e regolamenti interni Burkina Faso, Nepal, Filippine, Uganda, Rwanda America Latina, Belgio, Sudan, Spagna Germania, Norvegia, Svezia, Francia 6
7 NON SOLO LEGGI, NON SOLO NUMERI UNA QUESTIONE DI CULTURA Scegliere sistemi elettorali che favoriscano la rappresentanza di genere (in particolare i sistemi proporzionali) e predisporre regole di selezione chiare e trasparenti Sviluppare la presenza delle donne all interno dei partiti politici, delle istituzioni e dell intera società, operando in primo luogo un cambiamento culturale di gestione, trasmissione e comunicazione del potere ATTENZIONE! Un maggior numero di donne in politica potrebbe essere inutile senza un vero cambiamento di approccio nella gestione politica, economica e sociale di uno Stato, che porti all implementazione sistematica di tutte le politiche che promuovono la parità di genere
8 CHE COSA SI PUÒ FARE II? LAVORO E CONCILIAZIONE
9 NON SOLO FAMIGLIA La radice etimologica della parola conciliazione rimanda all atto di ricercare un accordo, la composizione, l unione di parti tra di loro in contrasto. Le politiche di conciliazione coinvolgono (o dovrebbero coinvolgere) tutte le sfere di esistenza di un individuo, consentendo l armonizzazione tra tempi di lavoro e tempi di vita complessivamente intesi
10 NON SOLO DONNE Conciliazione lavorativa: principio di azione politica la cui finalità è ridisegnare l organizzazione complessiva della società, oltre che del lavoro, offrendo sostengo all affermazione dell equità di genere (Naldini, Saraceno, 2011). Se le politiche di conciliazione vengono impegnate in modo acritico rischiano di diventare un contenitore vuoto, o peggio, ricco di ambivalenze e di risvolti potenzialmente negativi effetto perverso di rinforzo di stereotipi e asimmetrie che si vorrebbero superare (Naldini, Saraceno, 2011) Prerequisito indispensabile: le politiche di conciliazione devono essere rivolte trasversalmente a uomini e donne, favorendo la condivisione delle responsabilità (Poggio, Murgia, De Bon, 2010).
11 CONCILIAZIONE ED UGUAGLIANZA DI GENERE: AMBITI DI AZIONE Conciliazione nel suo intreccio indissolubile con la questione dell eguaglianza di genere sul lavoro Ambito delle politiche: quadro istituzionale (programmi e legislazione europea, nazionale, locale) contrattazione nazionale fondi strutturali Ambito dell organizzazione lavorativa: le carriere (reclutamento e selezione; sviluppo professionale) organizzazione del lavoro (orario; servizi aziendali, misure a sostegno della genitorialità) contesto culturale Soggetti coinvolti: individui parti sociali (imprese e sindacati) territorio (istituzioni e soggetti che erogano servizi)
12 LE POLITICHE La contrattazione collettiva (es.:part time; congedi parentali; aspettative e permessi) I fondi destinati alle politiche di welfare (diritto a formazione, salute, assistenza) Gli interventi legislativi
13 LE POLITICHE: AZIONI POSITIVE PER FACILITARE L ACCESSO AI SERVIZI E CAMBIARE I TEMPI IN UN DETERMINATO TERRITORIO Hanno l intento di sostenere la conciliazione tra vita lavorativa e vita personale a livello di territorio e di non singola azienda.
14 ESEMPI DI AZIONI POSITIVE o Strumenti che articolano tempi e servizi in un territorio: ri-organizzazione di servizi di pubblica utilità (servizi amministrativi, ricreativi, culturali, di assistenza alle persone, di trasporto e commerciali). Coordinamento tra gli orari dei servizi pubblici, degli esercizi commerciali e della giornata lavorativa. Banche del tempo: una sorta di istituto di credito in cui non vengono depositate somme di denaro, ma la propria disponibilità a scambiare prestazioni con altri/e aderenti usando il tempo come moneta di scambio.
15 L ORGANIZZAZIONE 1: LE CARRIERE Combattere la segregazione di genere nelle carriere: maggior equità e valorizzazione delle risorse Due dimensioni: La selezione I processi di progressione
16 L ORGANIZZAZIONE 2: FLESSIBILITÀ ORARIA part-time flessibilità dell orario giornaliero flessibilità su base annua e banca delle ore rimodulazione dei turni e lavoro ad isole telelavoro o lavoro a distanza
17 L ORGANIZZAZIONE 3: I CONGEDI DI MATERNITÀ E PATERNITÀ Al di là delle garanzie previste dalla legislazione (congedo di maternità, paternità, parentale e schemi di interruzione di carriera), esistono specifiche politiche aziendali che prevedono la possibilità di assentarsi dal lavoro con la garanzia del rientro (Es. programmi di buon rientro) Per scardinare la tradizionale distribuzione dei compiti tra uomini e donne (sia in ambito professionale, sia nella dimensione privata), è importante il coinvolgimento degli uomini in iniziative aziendali di sensibilizzazione su: - importanza della partecipazione dei padri alle attività educative e di cura - temi relativi alla conciliazione e alle pari opportunità rivolte a dirigenti e dipendenti di sesso maschile
18 L ORGANIZZAZIONE 4: UNA QUESTIONE DI CULTURA Combattere gli stereotipi/uso del potere Valorizzare le differenze, contrastare l omologazione Fare formazione in ottica di genere (empowerment, bilanci di competenze, mentoring)
19 L ORGANIZZAZIONE (E IL TERRITORIO): I SERVIZI AZIENDALI Servizi che le organizzazioni possono predisporre per supportare i dipendenti nei diversi cicli di vita: Sportelli aziendali informativi Servizi all infanzia Servizi di assistenza ai familiari Servizi aziendali di prossimità
20 LE RELAZIONI PERICOLOSE: CONCILIAZIONE E PRECARIETÀ 1/2 Genere e precarietà: per le donne maggior incidenza e permanenza di forme contrattuali instabili (Betti, 2004; Bianco, 2004). I rapporti di lavoro atipici spesso rinforzano le asimmetrie di genere nella sfera domestica, la dipendenza economica dal partner (male breadwinner model) o dallo Stato (Poggio, Murgia, De Bon, 2010) Le forme contrattuali atipiche, una doppia esclusione: dalle tutele che riguardano in generale i rapporti di lavoro a tempo indeterminato, ma anche da quelle specifiche che riguardano la conciliazione (es: la legge 53/2000) (Poggio, Murgia, De Bon, 2010)
21 LE RELAZIONI PERICOLOSE: CONCILIAZIONE E PRECARIETÀ 2/2 Le tematiche di conciliazione ( e di politiche di pari opportunità) non sono in alcun modo inserite nella riforma del lavoro del 2003 (la legge Biagi 3/2003). Indagare i nessi tra conciliazione precarietà: livello individuale livello organizzativo livello della contrattazione e delle politiche territoriali
UNO SGUARDO AL MERCATO DEL
UNO SGUARDO AL MERCATO DEL LAVORO Elisa Bellè Centro Studi Interdisciplinari di Genere (http://www.unitn.it/csg) Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale Università di Trento elisa.belle@unitn.it CAMBIAMENTI
Dettagli20. Pari opportunità, diritti ed integrazione
20. Pari opportunità, diritti ed integrazione POLITICHE ATTIVE PER L'OCCUPABILITA' FEMMINILE 1 Verso l Europa A cura di A.Servidori *Mettere le politiche attive al centro di un coordinamento interministeriale
DettagliQuale genere di organizzazione del lavoro?
Quale genere di organizzazione del lavoro? Annalisa Murgia annalisa.murgia@unitn.it Università di Trento / Université de Louvain Roma, 14 dicembre 2012 Perché occuparsi di genere & lavoro? Consistente
DettagliGli squilibri di genere nel lavoro in Italia: scenari, cause e prospettive di intervento
Reggio Emilia 9 aprile 2019 Gli squilibri di genere nel lavoro in Italia: scenari, cause e prospettive di intervento Barbara Poggio Università di Trento Perché si parla di squilibri di genere nel lavoro?
DettagliAsimmetrie di genere nel mercato del lavoro: scenari, questioni e strategie
Mantova 11 marzo 2018 Asimmetrie di genere nel mercato del lavoro: scenari, questioni e strategie Barbara Poggio Università di Trento Il genere: una premessa Il genereè una costruzione sociale, un modo
DettagliCOMUNE DI CASOREZZO PIANO DI AZIONI POSITIVE DEL COMUNE DI CASOREZZO TRIENNIO
COMUNE DI CASOREZZO Provincia di Milano PIANO DI AZIONI POSITIVE DEL COMUNE DI CASOREZZO TRIENNIO 2015 2017 Approvato con deliberazione G.C. n. 36 del 12/03/2015 PIANO DI AZIONI POSITIVE TRIENNIO 2015-2017
DettagliPiano Azioni Positive Triennio
Piano Azioni Positive Triennio 2010-2012 Comune di Modena PG 112901/2010 Assessorato Pari Opportunità del 21/09/2010 Comitato Pari Opportunità Fonti normative: - Legge n. 125 del 10 aprile 1991 Azioni
DettagliPIANO AZIONI POSITIVE TRIENNIO 2015/2017
COMUNE DI BORGO A MOZZANO (Provincia di Lucca) PIANO AZIONI POSITIVE TRIENNIO 2015/2017 (ai sensi dell art. 48 del D.Lgs. n. 198/2006 Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, a norma della Legge
DettagliQuestionario. a cura della Consigliera di Parità Avv. Maria Francesca Siclari
Questionario a cura della Consigliera di Parità Avv. Maria Francesca Siclari INDICE Il questionario Sezione anagrafica...3 Sezione Stato delle Pari Opportunità nel Comune...5 Sezione Gestione del personale
DettagliLe prassi della contrattazione collettiva nazionale in materia di flessibilità degli orari di lavoro e welfare contrattuale
www.adapt.it, 8 marzo 2011 Le prassi della contrattazione collettiva nazionale in materia di flessibilità degli orari di lavoro e welfare contrattuale a cura di Roberta Caragnano CCNL Alimentaristi (Confindustria)
DettagliPIANO DELLE AZIONI POSITIVE Triennio (Allegato alla deliberazione della Giunta Comunale n. 59 in data )
COMUNE DI SANGIANO Provincia di Varese PIANO DELLE AZIONI POSITIVE Triennio 2013 2015 (Allegato alla deliberazione della Giunta Comunale n. 59 in data 31.08.2013) 1. PREMESSA Nell ambito delle iniziative
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA LA CONSIGLIERA REGIONALE DI PARITA DEL LAZIO E C.G.I.L.- C.I.S.L.- U.I.L.- U.G
L A C O N S I G L I E R A D I P A R I T A Roma e Lazio PROTOCOLLO D INTESA TRA LA CONSIGLIERA REGIONALE DI PARITA DEL LAZIO E C.G.I.L.- C.I.S.L.- U.I.L.- U.G.L DELLA REGIONE LAZIO PER LA COLLABORAZIONE
DettagliApprofondimenti sulle politiche di genere: l esperienza italiana
Pari opportunità e non discriminazione C.so d Italia, 33 00198 Roma Approfondimenti sulle politiche di genere: l esperienza italiana Roma, Isfol 30 gennaio 2014 Elena Murtas e Valeria Viale Normativa nazionale:
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA LA CONSIGLIERA REGIONALE DI PARITA DEL LAZIO E C.G.I.L.- C.I.S.L.- U.I.L.- U.G
L A C O N S I G L I E R A D I P A R I T A Roma e Lazio PROTOCOLLO D INTESA TRA LA CONSIGLIERA REGIONALE DI PARITA DEL LAZIO E C.G.I.L.- C.I.S.L.- U.I.L.- U.G.L DELLA REGIONE LAZIO PER LA COLLABORAZIONE
DettagliPiano triennale di Azioni Positive 2009 / 2011
PIANO TRIENNALE delle AZIONI POSITIVE 2009 / 2011 0 Premessa La legge n. 125/1991 Azioni positive per la realizzazione della parità uomo donna nel lavoro e i decreti legislativi 196/2000 e 165/2001 nonchè
DettagliSIGNIFICATO E STORIA DELLE PARI OPPORTUNITA : EVOLUZIONE DEGLI ASPETTI NORMATIVI Bologna, 22 gennaio 2016
SIGNIFICATO E STORIA DELLE PARI OPPORTUNITA : EVOLUZIONE DEGLI ASPETTI NORMATIVI Bologna, 22 gennaio 2016 Alexander Calder scultore (1898 1976) FATTORI DI INFLUENZA CONTESTO SOCIALE EUROPA RUOLO DELLA
DettagliPIANO DI AZIONI POSITIVE PER IL TRIENNIO 2017/2019
COMUNE DI CASTELNUOVO DEL GARDA Provincia di Verona Area Economico Finanziaria www.comune.castelnuovodelgarda.vr.it personale@castelnuovodg.it TEL 045 6459942 FAX 045 6459921 Partita IVA 00667270235 Piazza
DettagliCOMUNE DI SELARGIUS Provincia di Cagliari
ALLEGATO A ALLA Deliberazione di G.C. n. del Provincia di Cagliari Area 4 RISORSE UMANE - DEMOGRAFICI/ELETTORALE/STATISTICI Servizio Amministrazione Personale PIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE A FAVORE
DettagliIL BILANCIO DI GENERE
Provincia di Pisa Comune di Capannoli IL BILANCIO DI GENERE Nuovo strumento e metodo per capire e capirsi meglio Progetto realizzato con il finanziamento della Regione Toscana (L.R. 16/2009 Cittadinanza
DettagliPIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE PER LE LAVORATRICI ED I LAVORATORI DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA
ALL.1 PIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE - 2003 PER LE LAVORATRICI ED I LAVORATORI DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA Premessa Negli ultimi anni nel nostro Paese, sotto la spinta dei movimenti femminili
DettagliPrevenzione e differenze di genere Nell ambito della salute e sicurezza sul lavoro
Seminario PREVENZIONE VOLANO DEL BENESSERE COME? PERCHÉ? Area per il Benessere Organizzativo e Area del Personale Roma Tre Prevenzione e differenze di genere Nell ambito della salute e sicurezza sul lavoro
DettagliPIANO DI AZIONI POSITIVE (ART. 48 D. LGS. 198/06) DEL COMUNE DI LA LOGGIA
PIANO DI AZIONI POSITIVE (ART. 48 D. LGS. 198/06) DEL COMUNE DI LA LOGGIA Art. 1 OBIETTIVI Nel corso del prossimo triennio il Comune di La Loggia intende realizzare un piano di azioni positive teso a:
DettagliPIANO DI AZIONI POSITIVE
PIANO DI AZIONI POSITIVE Premessa Le azioni positive sono misure temporanee speciali che, in deroga al principio di uguaglianza formale sono mirate a rimuovere gli ostacoli alla piena ed effettiva parità
DettagliENTE PARCO NAZIONALE APPENNINO LUCANO VAL D AGRI LAGONEGRESE
ENTE PARCO NAZIONALE APPENNINO LUCANO VAL D AGRI LAGONEGRESE PIANO TRIENNALE AZIONI POSITIVE DELL ENTE PARCO APPENNINO LUCANO VAL D AGRI LAGONEGRESE A cura del Comitato Unico di Garanzia INDICE NORMATIVA
DettagliPREMESSA AL PIANO DI AZIONI POSITIVE (ART. 48 D. LGS. 198/06) DEL COMUNE DI CASCINETTE D'IVREA
ALL. G.C. 10/2015 PREMESSA AL PIANO DI AZIONI POSITIVE (ART. 48 D. LGS. 198/06) DEL COMUNE DI CASCINETTE D'IVREA Le azioni positive sono misure temporanee speciali che, in deroga al principio di uguaglianza
DettagliLa parità tra uomo e donna è alla base della costruzione dell Unione Europea
La parità tra uomo e donna è alla base della costruzione dell Unione Europea - Un obiettivo (art. 3 TUE). - Un diritto (art.23 Carta dei Diritti fondamentali). - E al centro della cittadinanza europea.
DettagliUNIONE COMUNI AMIATA VAL D ORCIA
PIANO DI AZIONI POSITIVE (ART. 48 D. LGS. 198/06) UNIONE COMUNI AMIATA VAL D ORCIA Le azioni positive sono misure temporanee speciali che, in deroga al principio di uguaglianza formale sono mirate a rimuovere
DettagliDisuguaglianze di genere e strategie di intervento
Contrastare le discriminazioni e favorire il rispetto della diversità nei luoghi di lavoro Disuguaglianze di genere e strategie di intervento Egidio Riva, UCSC Disuguaglianze di genere e strategie di intervento
DettagliPIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE IN MATERIA DI PARI OPPORTUNITA' TRIENNIO 2013/2015 (ART. 48, COMMA 1, D. LGS. 198/2006)
C O M U N E D I M O L V E N A Provincia di Vicenza Allegato sub A) PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE IN MATERIA DI PARI OPPORTUNITA' TRIENNIO 2013/2015 (ART. 48, COMMA 1, D. LGS. 198/2006) 1. PREMESSE
DettagliCOMUNE DI CASTELFRANCO VENETO P R O V I N C I A D I T R E V I S O
Allegato 1 alla deliberazione di G.C. n. in data COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO P R O V I N C I A D I T R E V I S O PIANO DI AZIONI POSITIVE PER IL TRIENNIO 2018-2020 (ART. 48, COMMA 1, D. LGS. 11/04/2006
DettagliPIANO TRIENNALE delle AZIONI POSITIVE 2013 / 2015
PIANO TRIENNALE delle AZIONI POSITIVE 2013 / 2015 1 Piano triennale di Azioni Positive 2013 / 2015 Premessa Le azioni positive sono misure temporanee speciali che, in deroga al principio di uguaglianza
DettagliCOMUNE DI PONTECAGNANO FAIANO PROVINCIA DI SALERNO
PIANO DI AZIONI POSITIVE (P.A.P.) PER IL TRIENNIO 2017-2019 Premessa Coerentemente con la normativa comunitaria e nazionale che indica la promozione dell'uguaglianza di genere, della parità e delle pari
DettagliALLEGATO A) G.C. N. 24 DEL 27/002/2017 COMUNE DI BRICHERASIO
COMUNE DI BRICHERASIO PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2017 2019 Premessa: Le azioni positive sono misure temporanee speciali che, in deroga al principio di uguaglianza formale, sono mirate a rimuovere
DettagliProgetto Pari opportunità: studi e confronti
Progetto Pari opportunità: studi e confronti PROGETTAZIONE E SVILUPPO DI MODULI DIDATTICI SULLE DIFFERENZE DI GENERE Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione,
DettagliPIANO DELLE AZIONI POSITIVE PER LE PARI OPPORTUNITA TRIENNIO (Articolo 48 D.Lgs. 11/04/2006 n. 198 e s.m.i.)
PIANO DELLE AZIONI POSITIVE PER LE PARI OPPORTUNITA TRIENNIO 2016-2018 (Articolo 48 D.Lgs. 11/04/2006 n. 198 e s.m.i.) Approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 2/843 del 5.02.2016
DettagliCONFERENZA MONDIALE SUI DIRITTI UMANI (VIENNA 1993) - DICHIARAZIONE FINALE I diritti umani delle donne e delle bambine sono parte inalienabile,
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani 1948 Art.1 Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti.. Art.2 Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate
DettagliPiano triennale di azioni positive Ex art 48 c.1 del D.lgs.198/2006. Piano Triennale di Azioni positive REGIONE PUGLIA
Piano Triennale di Azioni positive REGIONE PUGLIA Gennaio 2013 1 SOMMARIO PREMESSA... 3 OBIETTIVI... 3 Aree di intervento... 4 Area Intervento 1 - Leggere l organizzazione... 5 Area Intervento 2 - Diffusione
DettagliCOMUNE DI CALTANISSETTA
ALL. A COMUNE DI CALTANISSETTA PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE TRIENNIO 2016/2018 Descrizione introduttiva Premesso che il D. Lgs. 11/04/2006 n. 198 e s.m.i., recante Codice delle pari opportunità
DettagliPIANO DI AZIONI POSITIVE (ART. 48, COMMA 1, D.LGS. 11/04/2006 N. 198)
PIANO DI POSITIVE (ART. 48, COMMA 1, D.LGS. 11/04/2006 N. 198) Art. 1 Premessa Le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, le province, i comuni e gli altri enti pubblici non economici
DettagliIl Comitato Unico di Garanzia
Il Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni Sensibilizzazione e prevenzione per il benessere lavorativo: IL PIANO TRIENNALE
DettagliCOMUNE DI CAVALLINO TREPORTI. (Provincia di Venezia)
COMUNE DI CAVALLINO TREPORTI (Provincia di Venezia) PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2016/2018 PREMESSA Nell ambito delle finalità espresse dalla L. 125/1991 e successive modificazioni ed integrazioni
DettagliPresentazione del progetto
Presentazione del progetto 28 Ottobre 2015 Presidenza del Consiglio dei Ministri Roma 1. Progetto GeRPA: il Bilancio di Genere per le Pubbliche Amministrazioni 2. Il Bilancio di Genere (BdG) 3. I templates
DettagliFonti costituzionali
1 Fonti costituzionali La Costituzione della Repubblica Italiana - Principi Fondamentali, Art. 2, Art. 3, Art. 37, Art. 51 (come modificato dalla legge costituzionale n. 1 del 30 maggio 2003), art. 117(come
Dettaglidecreto 10 marzo 1946, n. 74 sulla All Assemblea Costituente elette 21 donne, pari al 3,7% del totale
Dal voto alle donne alle quote elettorali Voto alle donne decreto legislativo luogotenenziale 1 febbraio 1945, n. 23 decreto 10 marzo 1946, n. 74 sulla elezione dell Assemblea costituente All Assemblea
DettagliPIANO DI AZIONI POSITIVE (D. LGS. 198/06 ART. 48)
PIANO DI AZIONI POSITIVE (D. LGS. 198/06 ART. 48) DEL COMUNE DI : ABBADIA SAN SALVATORE Le azioni positive sono misure temporanee speciali che, in deroga al principio di uguaglianza formale sono mirate
DettagliPIANO TRIENNALE AZIONI POSITIVE PARI OPPORTUNITÀ ANNI 2019/2021
COMUNE DI CANTALUPA CITTA METROPOLITANA DI TORINO PIANO TRIENNALE AZIONI POSITIVE PARI OPPORTUNITÀ ANNI 2019/2021 (ART. 48 c. 1 D.Lgs. 198/2006) 1 INTRODUZIONE Le azioni positive sono misure temporanee
DettagliMisure di riequilibrio della rappresentanza in Italia
Strumenti giuridici e politici per una rappresentanza più equilibrata di donne e uomini Misure di riequilibrio della rappresentanza in Italia Misure di riequilibrio nelle leggi adottate dopo il referendum
DettagliUna chiave di lettura per comprendere come l'uso delle risorse pubbliche incide sulla vita delle donne e degli uomini
La donna nel mondo del lavoro: fattore età e salute Il bilancio di genere e i bisogni del territorio: l'esperienza del Comune di Forlì Fausta Martino Cesena, 5 dicembre 2014 Definizione del Bilancio di
DettagliCOMUNE DI GAIRO PIANO DELLE AZIONI POSITIVE (PAP) Redazione ed attuazione del Piano di Azioni Positive nella provincia di Torino
COMUNE DI GAIRO PIANO DELLE AZIONI POSITIVE (PAP) Redazione ed attuazione del Piano di Azioni Positive nella provincia di Torino PREMESSA AL PIANO DI AZIONI POSITIVE (ART. 48 D. LGS. 198/06) DEL COMUNE
DettagliCOMUNE DI PEDRENGO Provincia di Bergamo
PIANO DELLE AZIONI POSITIVE Triennio 2016-2018 PREMESSA Il presente Piano di Azioni Positive si pone quale strumento semplice ed operativo per l applicazione concreta delle pari opportunità, con riguardo
DettagliPRESENTAZIONE DEL BILANCIO SULLE POLITICHE DI GENERE. -3 Marzo
PRESENTAZIONE DEL BILANCIO SULLE POLITICHE DI GENERE -3 Marzo 2017 - Legge regionale 4/2016 Prima legge regionale adeguata alle norme del Parlamento prevista dalla Legge di stabilità del 2016 Legge regionale
DettagliCOMUNE DI CASTEL GIORGIO
COMUNE DI CASTEL GIORGIO Provincia di Terni PIANO DELLE AZIONI POSITIVE 2018-2020 Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 2 del 19/01/2018 1. Premessa Il rispetto e la valorizzazione delle diversità
DettagliPiano triennale di Azioni Positive 2016/2018 PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2016/2018
PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2016/2018 Approvato con delibera G.C. n. 37 del 7.04.2016 PREMESSA Il Comune di Correzzana, nel rispetto della normativa vigente, intende garantire parità e pari opportunità
DettagliPiano di Azioni Positive Adriana Angelotti, Presidente Comitato Unico di Garanzia
Piano di Azioni Positive 2013-15 Adriana Angelotti, Presidente Comitato Unico di Garanzia I Piani di Azioni Positive 2 I PAP nascono come strumento per promuovere la parità di genere sul luogo di lavoro
DettagliPOLITICHE DI CONCILIAZIONE IN AZIENDA: RAPPORTO PIEMONTE Sarah Bovini Responsabile Ufficio Studi e Statistica Unioncamere Piemonte
POLITICHE DI CONCILIAZIONE IN AZIENDA: RAPPORTO PIEMONTE 2014 Sarah Bovini Responsabile Ufficio Studi e Statistica Unioncamere Piemonte Le politiche di conciliazione in azienda: il contesto e il ruolo
DettagliLa valutazione dell impatto delle misure di riequilibrio di genere. Sintesi dei primi dati
La valutazione dell impatto delle misure di riequilibrio di genere Sintesi dei primi dati Il Consiglio Nazionale delle Ricerche IRPPS, in collaborazione con il Dipartimento per le riforme istituzionali
DettagliPatti Sociali di Genere PROGETTO MAFALDA. Il principio di Pari Opportunità e Non Discriminazione nell attuazione del P.O.
Patti Sociali di Genere PROGETTO MAFALDA Il principio di Pari Opportunità e Non Discriminazione nell attuazione del P.O. FESR 2007-2013 Partners: Agenzia per l inclusione sociale; Centri per l Impiego
DettagliServizio Amministrazione Personale PIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE A FAVORE DELLE PARI OPPORTUNITA ANNO 2014/2016 PREMESSA
ALLEGATO A ALLA Deliberazione di G.C. n. del Area 4 RISORSE UMANE - DEMOGRAFICI/ELETTORALE/STATISTICI Servizio Amministrazione Personale PIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE A FAVORE DELLE PARI OPPORTUNITA
DettagliCOMUNE DI SELARGIUS Provincia di Cagliari
ALLEGATO A ALLA Deliberazione di G.C. n. del COMUNE DI SELARGIUS Provincia di Cagliari Area 4 RISORSE UMANE - DEMOGRAFICI/ELETTORALE/STATISTICI Servizio Amministrazione Personale PIANO TRIENNALE DI AZIONI
DettagliCOMUNE DI CAPOTERRA Provincia di Cagliari
Premessa COMUNE DI CAPOTERRA Provincia di Cagliari PIANO DI AZIONI POSITIVE PER IL TRIENNIO 2017 2019 Nell ambito delle finalità espresse dalla L. 125/1991 e successive modificazioni ed integrazioni, ossia
DettagliIMPRESE IN PARI. Premio intitolato a Fiorella Ghilardotti INFORMAZIONI SULL AZIENDA. Località.. Via..
IMPRESE IN PARI Premio intitolato a Fiorella Ghilardotti INFORMAZIONI SULL AZIENDA DATI IDENTIFICATIVI DELL AZIENDA Ragione sociale Sede legale Unità produttiva per la quale si compila il questionario.
DettagliLE AREE TEMATICHE E LE AZIONI AREA DIRITTI IL NOSTRO LAVORO A TUTELA DEI TUOI DIRITTI N. Azione 1 Titolo Coordinamento uffici e servizi per le/i lavor
LE AREE TEMATICHE E LE AZIONI AREA DIRITTI IL NOSTRO LAVORO A TUTELA DEI TUOI DIRITTI N. Azione 1 Coordinamento uffici e servizi per le/i lavoratrici/tori Tutte/i le/i lavoratrici/tori. Individuazione,
DettagliBilanci di genere: una nuova sfida per gli Enti Locali
Bilanci di genere: una nuova sfida per gli Enti Locali Rovigo 3 dicembre 2005 Articolazione della giornata Principi cardine e ambiti di applicazione Principali modelli e strumentazioni adottate L esperienza
DettagliPIANO DELLE AZIONI POSITIVE 2014/2016
PIANO DELLE AZIONI POSITIVE 2014/2016 (ai sensi dell'art..48 D.LGS.198/06) (approvato con DGP n.62 del 25/02/2014) Allegato n.14 VERIFICA STATO DI ATTUAZIONE PER L ANNO 2014 Come previsto nel Piano delle
DettagliCOMUNE DI SOLAROLO COMITATO UNICO DI GARANZIA PROPOSTA DI PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2013/2015
COMUNE DI SOLAROLO COMITATO UNICO DI GARANZIA PROPOSTA DI PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 23/25 PREMESSA Nell'ambito delle finalità espresse dalla L. 25/99 e successive modificazioni ed integrazioni
Dettaglisostegno alla genitorialità, bilanciamento dei tempi di vita e di lavoro
sostegno alla genitorialità, bilanciamento dei tempi di vita e di lavoro sostegno all'infanzia finalità del progetto: favorire politiche di bilanciamento tra lavoro e famiglia (worklife balance) realizzare
Dettaglietica, economia e lavoro
etica, economia e lavoro Marina Brollo Prof. ordinario di diritto del lavoro Dipartimento di Scienze Giuridiche A.A. 2007-2008 ambiti di azione Valorizzazione del capitale umano Gestione delle risorse
DettagliC I T T À D I A V I G L I A N A Provincia di Torino
Premessa: PIANO DI AZIONI POSITIVE TRIENNIO 2015/2017 (ART. 48, COMMA 1, D. LGS. 11/04/2006 N. 198) Le azioni positive sono misure temporanee speciali che, in deroga al principio di uguaglianza formale
DettagliCONCILIAZIONE TRA TEMPI DI VITA E TEMPI DI LAVORO
CONCILIAZIONE TRA TEMPI DI VITA E TEMPI DI LAVORO Presentazione della principale legislazione di settore dalla Comunità Europea alla Regione Puglia Giovanna Magistro (a cura di) premessa Con i finanziamenti
DettagliP.I.P.O.L.: Progetto Integrato per le Pari Opportunità nelle scuole
SETTORE FORMAZIONE, LAVORO E ATTIVITA PRODUTTIVE SERVIZIO FORMAZIONE PROFESSIONALE, PARI OPPORTUNITA E ATTIVITA PRODUTTIVE P.I.P.O.L.: Progetto Integrato per le Pari Opportunità nelle scuole ALCUNE PAROLE
DettagliComune di Crema (CR) Piano di azioni positive per la realizzazione della parità uomo donna nel lavoro Triennio COMUNE DI CREMA
COMUNE DI CREMA Piano di azioni positive per la realizzazione della parità uomo donna nel lavoro Triennio 2012-2014 Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 2012/0008 del 17.10.2012 Premessa Le
DettagliProgetto di supporto alle attività dell Ufficio della Consigliera Nazionale di Parità
Progetto di supporto alle attività dell Ufficio della Consigliera Nazionale di Parità Buone Prassi per la Conciliazione dei tempi di cura e di lavoro in Italia Linea di Attività III PREMESSA Conciliazione:
DettagliPaternità e lavoro: la sfida della conciliazione - presentazione
Convegno Super Dad 18.03.2016 Paternità e lavoro: la sfida della conciliazione - presentazione di Maria Letizia Bosoni 1 1 Ricercatrice, Facoltà di Scienze della Formazione, Università Cattolica di Milano.
DettagliFare clic per modificare lo stile del titolo
Fare clic per modificare lo stile del titolo Fare clic per modificare gli stili del testo dello schema Secondo livello Terzo livello Quarto livello Quinto livello Le Leggi TITOLO Regionali RELAZIONE per
Dettagli1) Attività di formazione, sensibilizzazione e comunicazione
Piano di Azioni Positive 2018-2021 Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni nel lavoro - CUG 1) Attività di formazione,
DettagliEsclusione delle donne da attività. funzione familiare e materna
DONNE, POLITICA E ISTITUZIONI L'evoluzione della legislazione in Italia Esclusione delle donne da attività pubbliche per salvaguardare la loro funzione familiare e materna Professione legale: fino alla
DettagliAutorità di Bacino del Fiume Arno
Autorità di Bacino del Fiume Arno COMITATO UNICO DI GARANZIA PER LE PARI OPPORTUNITÀ, LA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE DI CHI LAVORA E CONTRO LE DISCRIMINAZIONI II RELAZIONE ANNUALE SULLA SITUAZIONE DEL
DettagliPIANO DI AZIONI POSITIVE
COMUNE DI SANT ARCANGELO (Provincia di Potenza) PIANO DI AZIONI POSITIVE 2014-2016 PREMESSA L articolo 7, comma 5, del decreto legislativo 198/2006 dispone che le Pubbliche Amministrazioni adottino Piani
DettagliCOMUNE DI BONATE SOPRA Provincia di Bergamo Piazza Vittorio Emanuele II Bonate sopra P.I C.F
COMUNE DI BONATE SOPRA Provincia di Bergamo Piazza Vittorio Emanuele II 5 24040 Bonate sopra P.I. 0024680167 C.F. 82000950160 PIANO DI AZIONI POSITIVE PER IL TRIENNIO 2014 2016 Relazione introduttiva Nell
DettagliC O M U N E D I M U R A V E R A (Provincia di Cagliari)
C O M U N E D I M U R A V E R A (Provincia di Cagliari) PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2 0 1 6 / 2 0 1 8 Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. del 1 INDICE Premesse Art. 1 - Analisi
DettagliAllegato A) alla delibera di Giunta Comunale n. 98 del 26/11/2015 COMUNE DI SERRAMAZZONI PROVINCIA DI MODENA
Allegato A) alla delibera di Giunta Comunale n. 98 del 26/11/2015 COMUNE DI SERRAMAZZONI PROVINCIA DI MODENA PIANO AZIONI POSITIVE 2015-2017 QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Di seguito si riporta la normativa
DettagliCOMUNE DI CUVIO Provincia di Varese
COMUNE DI CUVIO Provincia di Varese PIANO delle Azioni Positive Triennio 2015/2017 Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 43 del 26.06.2015 1 1. PREMESSA Nell ambito delle iniziative promosse
DettagliCoordinamento Donne Cisl. «La Conciliazione tra lavoro e vita privata» Monfalcone, 03/07/2014. Intervento di Chiara Cristini
Coordinamento Donne Cisl «La Conciliazione tra lavoro e vita privata» Monfalcone, 03/07/2014 Intervento di Chiara Cristini Qualche dato per contestualizzare la domanda di conciliazione in FVG Dopo anni
DettagliAccordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere
Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere stipulato tra Provincia di Lucca e Consigliera di Parità della Provincia di Lucca Commissione Provinciale
DettagliPIANO DELLE AZIONI POSITIVE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA TRIENNIO 2017/2019
PIANO DELLE AZIONI POSITIVE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA TRIENNIO 2017/2019 (D.Lgs. 198 del 11/04/2006 art.48) (Adottato con delibera n. 15 del C.d.A. del 29/06/2017) PREMESSA Le azioni positive sono
DettagliParma 3 DICEMBRE 2015
. LA DIMENSIONE DELLA CONCILIAZIONE VITA LAVORO NELLE ORGANIZZAZIONI PUBBLICHE Parma 3 DICEMBRE 2015 Mariantonietta Calasso Consigliera di Parità Provincia di Parma 1 Costruire una società democratica,
DettagliPatto Sociale di Genere dell Area Vasta dei Monti Dauni
Patto Sociale di Genere dell Area Vasta dei Monti Dauni 11 marzo 2010 Troia Sala Consiliare ore 16.30 15 marzo 2010 Lucera Teatro Garibaldi ore 17.00 LE POLITICHE DI GENERE: COSA SONO Le politiche pubbliche
DettagliPIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE PER LE PARI OPPORTUNITA
PIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE PER LE PARI OPPORTUNITA 2016-2018 (ART. 48, COMMA 1, D. LGS. 11/04/2006 N. 198) APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 20 DEL 2 FEBBRAIO 2016 NORMATIVA DI
DettagliLEGGE REGIONALE N. 26 DEL REGIONE LIGURIA INTEGRAZIONE DELLE POLITICHE DI PARI OPPORTUNITÀ DI GENERE IN REGIONE LIGURIA
LEGGE REGIONALE N. 26 DEL 01-08-2008 REGIONE LIGURIA INTEGRAZIONE DELLE POLITICHE DI PARI OPPORTUNITÀ DI GENERE IN REGIONE LIGURIA Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA N. 11 del 6 agosto 2008
DettagliPiano Azioni Positive Triennio
COMUNE DI MODENA Assessorato Pari Opportunità Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni Normativa di riferimento Piano
DettagliCITTÀ DI CANALE PROVINCIA DI CUNEO PIANO DI AZIONI POSITIVE
CITTÀ DI CANALE PROVINCIA DI CUNEO PIANO DI AZIONI POSITIVE TRIENNIO 2017/2019 PREMESSA L art. 48 del D.Lgs. 11 aprile 2006 n 198 Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, a norma dell articolo 6
DettagliL'OCCUPAZIONE FEMMINILE. Isabella Speziali
L'OCCUPAZIONE FEMMINILE Isabella Speziali 1 INTERVENTI PER L'OCCUPAZIONE FEMMINILE Finalità Favorire l ingresso delle donne nel mercato del lavoro Intervento 5 per motivi di cura; Intervento 13; Intervento
DettagliCOMUNE DI ROCCABIANCA
COMUNE DI ROCCABIANCA Provincia di Parma 43010 Roccabianca (PR) Viale Rimembranze n. 3 telefono 0521 876165 fax 0521 876790 Cod. fisc. e Partita IVA 00427670344 Sito Internet: www.comune.roccabianca.pr.it
Dettagliimpariascuola percorsi di sensibilizzazione alla parità di genere nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado
impariascuola percorsi di sensibilizzazione alla parità di genere nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado Il progetto impariascuola promosso dalle Consigliere Provinciali di Parità
Dettagli