L ASSISTENZA SPECIALISTICA AGLI STUDENTI CON DISABILITA GESTITA DAGLI ISTITUTI SECONDARI DI SECONDO GRADO GUIDA OPERATIVA

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1 AREA ISTRUZIONE e FORMAZIONE PROFESSIONALE SERVIZIO PROGRAMMAZIONE SISTEMA EDUCATIVO e FORMAZIONE PROFESSIONALE L ASSISTENZA SPECIALISTICA AGLI STUDENTI CON DISABILITA GESTITA DAGLI ISTITUTI SECONDARI DI SECONDO GRADO GUIDA OPERATIVA Edizione ottobre

2 ASSESSORATO ISTRUZIONE, EDILIZIA SCOLASTICA e PATRIMONIO Direzione dell Area istruzione e Formazione professionale: Arturo FAGGIO Dirigente del Servizio Programmazione Sistema educativo e F.p.: Arturo FAGGIO Collaboratori: Flavio BUSON, Ezio COMO, Caterina CHIRICO, Luca BERNUSSO, Ugo DE LOTTO, Sandra LUPARIA, Antonella STERCHELE, Rosa Pia DE MARCO. Indirizzo: Corso Inghilterra, TORINO Divulgazione: sito Provincia di Torino: 2

3 Sommario 1. Assistenza specialistica a favore degli studenti con disabilita, frequentanti gli Istituti secondari di secondo grado e residenti nella provincia di Torino 2. Affidamento del servizio di assistenza specialistica 3. Esigenze Educative Speciali, Disturbi Specifici Apprendimento, Disturbi Ipercinetici 4. L integrazione degli studenti con disabilità 5. Soggetti coinvolti nell integrazione degli studenti con disabilita 6. Rendicontazione 7. Informativa 8. Modulistica 3

4 1. ASSISTENZA SPECIALISTICA A FAVORE DEGLI STUDENTI CON DISABILITA FREQUENTANTI GLI ISTITUTI SECONDARI DI SECONDO GRADO RESIDENTI NELLA PROVINCIA DI TORINO. La Provincia di Torino invia ogni anno agli Istituti secondari di secondo grado una comunicazione per rilevare il fabbisogno di interventi di assistenza specialistica, contenente le modalità di presentazione delle domande di finanziamento per attivare il servizio di assistenza specialistica a favore di studenti con disabilità o con Esigenze Educative Speciali, residenti nella provincia di Torino e frequentanti gli Istituti secondari di secondo grado; le indicazioni sui modelli da compilare, la documentazione da allegare e la tempistica per la concessione del finanziamento. Le domande di finanziamento vanno trasmesse all Ufficio Diritto allo Studio, i cui riferimenti si trovano in calce alla presente guida. L Ufficio Diritto allo Studio invia agli Istituti secondari di secondo grado, entro l inizio dell anno scolastico, la comunicazione di assegnazione del finanziamento, che contiene: l ammontare del finanziamento complessivo concesso i nominativi degli studenti per i quali la scuola deve attivare il servizio di assistenza specialistica il numero di ore settimanali di assistenza specialistica previste per l anno scolastico. Eventuali richieste di modifica della ripartizione delle ore settimanali e dei nominativi degli studenti beneficiari dell assistenza specialistica devono essere comunicate per iscritto all Ufficio Diritto allo Studio entro la data indicata nella comunicazione di assegnazione del finanziamento. La comunicazione di assegnazione del finanziamento sarà trasmessa via posta ordinaria o via web, agli indirizzi di posta elettronica indicati dagli Istituti secondari di secondo grado. 2. AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA SPECIALISTICA Dopo aver ricevuto la comunicazione di assegnazione del finanziamento, gli Istituti secondari di secondo grado individuano il soggetto attuatore (persona fisica o giuridica) a cui affidare il servizio di assistenza specialistica, secondo le regole definite dalla normativa generale e dalla normativa specifica del settore scolastico. L Ufficio Diritto allo Studio della Provincia di Torino predispone per ogni Istituto secondario di secondo grado gli atti di impegno per l ammontare del relativo finanziamento assegnato e trasmette all Istituto un acconto non superiore al 50% dell importo complessivo del finanziamento. 4

5 L Istituto secondario firma il contratto con il soggetto individuato e ne invia una copia all Ufficio Diritto allo Studio, che lo conserva agli atti per eventuali successivi riscontri formali, utili anche alla liquidazione del saldo. L affidamento del servizio di assistenza specialistica è subordinato all effettiva frequenza scolastica degli studenti disabili beneficiari delle attività. In presenza di unità orarie di lezione inferiori a 60 minuti, l orario residuale può essere utilizzato per attività di progettazione o per la realizzazione di attività formative previste nel Piano Educativo Individualizzato per gli studenti con disabilità. La distribuzione settimanale delle ore sarà determinata dal gruppo tecnico delle classi dove sono inseriti gli studenti con disabilità. In caso di assenza dello studente, il soggetto incaricato non è autorizzato a rimanere nell Istituto, né a svolgere la propria attività al domicilio dello studente. Si può riconoscere al soggetto incaricato la prima giornata di assenza degli studenti disabili, se non vi è stato preavviso. In caso di assenza prolungata degli studenti disabili, le ore di assistenza specialistica previste e non prestate potranno essere in parte recuperate o riutilizzate per interventi mirati nell'ambito del servizio di assistenza specialistica, previa richiesta del Dirigente Scolastico ed in accordo con l Ufficio Diritto allo Studio della Provincia di Torino Il servizio di assistenza specialistica a favore degli studenti con disabilità o con Esigenze Educative Speciali può essere effettuato da operatori in possesso di laurea o diploma in ambito educativo o pedagogico, oppure in possesso di lauree o diplomi in ambiti diversi ma con comprovata esperienza almeno biennale nell'espletamento di servizi educativi o assistenza scolastica. Il soggetto persona giuridica a cui viene affidato il servizio di assistenza specialistica è responsabile della correttezza e della riservatezza degli operatori incaricati, che sono tenuti a non divulgare informazioni o notizie sugli studenti, di cui siano venuti a conoscenza durante l assistenza specialistica. E inoltre responsabile della verifica dei requisiti di moralità e delle qualità personali degli operatori, compresa l idoneità fisica alle mansioni prevista dalla legge attualmente in vigore. Inoltre dovrà: fornire, nel più breve tempo possibile, l elenco nominativo degli operatori che saranno impiegati nel servizio, corredato dai curricula formativo/professionali; questo elenco dovrà essere tempestivamente aggiornato ad ogni variazione; le eventuali sostituzioni di operatori dovranno garantire comunque la qualità della prestazione rispetto agli standard previsti dall affidamento. 5

6 assicurare i supporti organizzativi e strumentali necessari all esecuzione del servizio, fornendo agli operatori i cartellini di riconoscimento e gli eventuali mezzi protettivi (camici, guanti, ). indicare nominativo e recapiti del responsabile per lo svolgimento e la programmazione dell attività specialistica, che sarà il referente per l Istituto secondario per ogni eventuale necessità. garantire il rispetto dei trattamenti economici previsti dalla contrattazione collettiva e dalle norme in materia di previdenza ed assistenza nonché di sicurezza sul posto di lavoro. 3. ESIGENZE EDUCATIVE SPECIALI, DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO E DISTURBI IPERCINETICI Le richieste di assistenza specialistica vanno presentate con le stesse modalità previste per gli interventi riguardanti gli studenti con disabilità. Gli studenti con Esigenze Educative Speciali devono essere certificati secondo le modalità previste dalle DGR n del 9 febbraio 2009 e n del 2 marzo Per gli studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento si dovranno applicare le modalità di intervento previste dalla legge 170/2010 e le relative linee guida emesse nel 2011 dal Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca. In particolare, sarà posta attenzione alle richieste riguardanti gli interventi a favore degli studenti certificati con disturbi ipercinetici, o degli studenti affetti da ADHD, come previsto dal protocollo diagnostico terapeutico dell I.S.S., comunicato con circolare USR Piemonte n. 393 del L INTEGRAZIONE DEGLI STUDENTI CON DISABILITA La titolarità e la responsabilità dei progetti di integrazione degli studenti con disabilità rimane in capo alle istituzioni scolastiche ma necessita della condivisione e della compartecipazione tra tutti i soggetti coinvolti. Infatti attraverso le istituzioni scolastiche, oltre che in alcuni corsi di formazione professionale gli studenti ultraquattordicenni possono assolvere all obbligo di istruzione. Si ricorda che gli studenti con disabilità assolvono comunque all obbligo di istruzione al compimento del 18 anno d età. Il concetto di integrazione degli studenti con disabilità all interno delle istituzioni scolastiche è anche ribadito nelle linee guida tracciate dal Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca ed emanate il 4 agosto 2009: 6

7 Si ribadisce, inoltre, che le pratiche scolastiche in attuazione dell integrazione degli alunni con disabilità, nel caso in cui non si conformassero immotivatamente all interesse primario del diritto allo studio degli alunni in questione, potrebbero essere considerate atti caratterizzati da disparità di trattamento. Tale violazione è inquadrabile in primo luogo nella mancata partecipazione di tutte le componenti scolastiche al processo di integrazione, il cui obiettivo fondamentale è lo sviluppo delle competenze dell alunno negli apprendimenti, nella comunicazione e nella relazione, nonché nella socializzazione, obiettivi raggiungibili attraverso la collaborazione e il coordinamento di tutte le componenti in questione nonché dalla presenza di una pianificazione puntuale e logica degli interventi educativi, formativi, riabilitativi come previsto dal P.E.I. 5. I SOGGETTI COINVOLTI NELL INTEGRAZIONE DEGLI STUDENTI CON DISABILITA 5.1. Dirigente Scolastico Il Dirigente Scolastico è il garante dell offerta formativa del proprio Istituto per la totalità degli studenti iscritti, quindi anche degli studenti con disabilità. Il Dirigente Scolastico predispone ed inoltra la richiesta per gli interventi a supporto dell integrazione compilando l ultima sezione del P.E.I., il modello H predisposto dal M.I.U.R. e i modelli RIAS richiesti dalla Provincia di Torino. L integrazione/inclusione scolastica è, dunque, un valore fondativo, un assunto culturale che richiede una vigorosa leadership gestionale e relazionale da parte del Dirigente Scolastico, figurachiave per la costruzione di tale sistema. La leadership dirigenziale si concretizza anche mediante la promozione e la cura di una serie di iniziative da attuarsi di concerto con le varie componenti scolastiche atte a dimostrare l effettivo impegno del Dirigente e dell'istituzione scolastica in tali tematiche (come per esempio corsi di formazione, programmi di miglioramento del servizio scolastico per gli alunni con disabilità, progetti, iniziative per il coinvolgimento dei genitori e del territorio, costituzioni di reti di scuole per obiettivi concernenti l inclusione, partecipazione agli incontri di GLHO, istituzione del GLH di Istituto, favorire la continuità educativo-didattica, programmi di miglioramento del servizio scolastico per gli alunni con disabilità, partecipazione alla stipula di Accordi di programma a livello dei piani di zona, di cui all art 19 L.n. 328/00, direttamente o tramite reti di scuole, ecc.). Lo stesso assicurerà in ogni caso il diritto all assistenza mediante ogni possibile forma di organizzazione del lavoro (nel rispetto delle relazioni sindacali stabilite dalla contrattazione), utilizzando a tal fine tutti gli strumenti di gestione delle risorse umane previsti dall'ordinamento. (Linee guida Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca 4 agosto 2009) 5.2. Docenti Gli interventi pedagogici didattici riguardano tutti i docenti dei Consigli di classe dove sono inseriti gli studenti con disabilità, in quanto una scuola inclusiva non può prescindere da una corresponsabilità educativa diffusa. 7

8 La scuola è chiamata ad organizzare i curricoli in funzione dei diversi stili o delle diverse attitudini cognitive, a gestire in modo alternativo le attività d aula, a favorire e potenziare gli apprendimenti e ad adottare i materiali e le strategie didattiche in relazione ai bisogni degli alunni. Non in altro modo sarebbe infatti possibile che gli alunni esercitino il proprio diritto allo studio inteso come successo formativo per tutti, tanto che la predisposizione di interventi didattici non differenziati evidenzia immediatamente una disparità di trattamento nel servizio di istruzione verso coloro che non sono compresi nelle prassi educative e didattiche concretamente realizzate. L intervento inclusivo dei docenti deve considerare anche l allievo con disabilità protagonista dell apprendimento, qualunque siano le sue capacità, potenzialità e limiti. Deve essere favorita la partecipazione attiva all apprendimento, rispettando i ritmi e gli stili di apprendimento. Il Comitato tecnico ( docenti del Consiglio di classe, genitori, referente del caso ed eventuali altri operatori coinvolti) deve predisporre il P.D.F. ed il P.E.I. dove devono essere descritti le capacità, le potenzialità, i limiti dello studente. Negli stessi documenti devono essere indicate gli obiettivi didattici e di apprendimento da raggiungere alla luce delle voci prima descritte. Si devono definire le metodologie che verranno attuate per raggiungere gli obiettivi fissati. Inoltre si deve indicare se la programmazione è uguale o personalizzata rispetto ai compagni della classe. L'assegnazione dell'insegnante per le attività di sostegno alla classe, così come previsto dal Testo Unico L. 297/94 rappresenta la vera natura del ruolo che egli svolge nel processo di integrazione. Infatti è l'intera comunità scolastica che deve essere coinvolta nel processo in questione e non solo una figura professionale specifica a cui demandare in modo esclusivo il compito dell'integrazione. La logica deve essere invece sistemica, ovvero quella secondo cui il docente in questione è assegnato alla classe per le attività di sostegno, nel senso che oltre a intervenire sulla base di una preparazione specifica nelle ore in classe collabora con l'insegnante curricolare e con il Consiglio di Classe affinché l'iter formativo dell'alunno possa continuare anche in sua assenza. (Linee guida Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca 4 agosto 2009) 5.3. Personale A.T.A. Il personale A.T.A., in particolare i collaboratori scolastici, debbono essere pienamente coinvolti nei progetti di integrazione/ inclusione in particolare predisponendo i servizi di assistenza di base, definiti nella circolare ministeriale n.3390 del 30 novembre 2001, nonché nella declaratoria di tale profilo professionale definita nel Contratto collettivo nazionale 2006/2009 ancora in vigore per la parte normativa. (Linee guida Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca 4 agosto 2009) Si ribadisce pertanto che, nel rispetto della contrattazione, si dovrà garantire in ogni caso il diritto all assistenza specialistica a supporto dell integrazione degli studenti con disabilità Personale educativo L educatore è una figura professionale, che opera all interno della scuola e sostiene il percorso di autonomia, integrazione e comunicazione degli studenti con disabilità, in considerazione del loro percorso individuale di crescita. L intervento dell educatore è centrato essenzialmente sulla relazione, con un ruolo di supporto e facilitazione, inizialmente con una forte presenza che diminuisce gradualmente per sollecitare l azione autonoma dello studente coinvolto. 8

9 E quindi una figura di sistema che realizza il suo intervento nel contesto, nello scambio e nella costruzione di progetti individualizzati condivisi, complementare alle competenze e ai ruoli diversi all interno della rete dei soggetti coinvolti 5.5. Famiglia La famiglia degli studenti con disabilità deve sempre essere coinvolta in maniera attiva nella progettazione e nella verifica del Progetto Educativo Individualizzato. Deve essere messa in grado, in particolare, di poter effettuare la scelta, in maniera consapevole, del percorso didattico per il proprio figlio : differenziato od ordinario. La famiglia rappresenta infatti un punto di riferimento essenziale per la corretta inclusione scolastica dell alunno con disabilità, sia in quanto fonte di informazioni preziose sia in quanto luogo in cui avviene la continuità fra educazione formale ed educazione informale. (Linee guida Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca 4 agosto 2009) 6. RENDICONTAZIONI La Provincia di Torino eroga in fase di assegnazione del finanziamento un anticipo fino al 50% del totale. Il saldo sarà erogato successivamente alla rendicontazione delle spese sostenute. Il modello di rendicontazione è reperibile all indirizzo La rendicontazione riguarderà il totale del finanziamento assegnato; dovranno essere descritte le spese sostenute e le relative pezze giustificative, che non saranno allegate alla rendicontazione ma andranno messe a disposizione in caso di eventuali controlli a campione. Se il totale delle spese sostenute fosse inferiore al finanziamento assegnato, verrà liquidata solo la quota fino alla concorrenza della somma indicata. Se il totale delle spese sostenute fosse inferiore all acconto, la Provincia di Torino comunicherà le modalità dell eventuale recupero della differenza. Non verranno riconosciute spese non compatibili con l attività di assistenza specialistica, se non autorizzate formalmente dall Ufficio Diritto allo Studio. 7. INFORMATIVA Si informa che, ai sensi del D.L.vo 196 del 30/06/2003, i dati e le informazioni raccolti sono conservati a cura del Servizio Programmazione Sistema Educativo e Formazione Professionale e trattati, anche in modo informatizzato, in conformità con le vigenti disposizioni in materia e 9

10 saranno unicamente finalizzati all espletamento delle finalità istituzionali di documentazione, promozione delle attività realizzate nel settore dell istruzione e formazione, ovvero per dare esecuzione ad obblighi di legge. La presentazione di domande di finanziamento per attivare il servizio di assistenza specialistica a favore di studenti con disabilità o con Esigenze Educative Speciali, residenti nella provincia di Torino e frequentanti gli Istituti secondari di secondo grado equivale a consenso al trattamento dei dati. Il titolare del trattamento dei dati è la Provincia di Torino, nella persona del Dirigente del servizio Programmazione sistema educativo e Formazione professionale. Per ogni ulteriore informazione si prega di contattare: Servizio Programmazione Sistema educativo e Formazione professionale Ufficio Diritto allo Studio Referente: Flavio Buson Corso Inghilterra, Torino Telefono Mail: buson@provincia.torino.it 8. MODULISTICA Si elencano alla presente guida i modelli relativi alle domande di finanziamento per attivare il servizio di assistenza specialistica a favore di studenti con disabilità o con Esigenze Educative Speciali, residenti nella provincia di Torino e frequentanti gli Istituti secondari di secondo grado R.I.A.S R.I.A.S. Studente 7.3. modulo rendicontazione (1S/ass) 7.4. modello RIAS rendiconto 7.5. orario settimanale studente 10

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