PRODUZIONE E CARATTERISTICHE ENERGETICHE DI LEGNA, CIPPATO E PELLET

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1 PRODUZIONE E CARATTERISTICHE ENERGETICHE DI LEGNA, CIPPATO E PELLET Massimo Negrin - AIEL Valter Francescato AIEL

2 Foreste e prelievi in Italia (D. Pettenella, L. Secco dip. TeSAF Università di Padova) L Italia è un paese ricco di boschi poveri (95% in montagna-collina) Superficie forestale in aumento: 5.5 M ha nel M ha nel 2000 (2-3 M in conversione naturale) Prelievi legnosi (2008): 7,6 M m 3 (incr. 36 Mm 3 21%!) di cui 65% legna da ardere 35% da industria Ma.ruolo del settore forestale nell economia = 0,01% del PIL (0,9% del VA settore primario) In rosa = aree di montagna In nero = aree in conversione naturale Fonti: INEA 2011, Forest Europe 2011

3 CONTROVALORE ECONOMICO 2,5 Miliardi di Euro

4 I NUMERI DEL LEGNO-ENERGIA IN ITALIA (stimati) 5 miliardi euro di fatturato di filiera aziende (specifiche) addetti: imprese comparto primario distribuzione legna da ardere e pellet 250 produzione del pellet produzione di macchine forestali produzione e commercializzazione caldaie e stufe manutentori/fumisti, progettisti ecc.

5 CONCETTI DI BASE Peso specifico: rapporto tra il peso e il volume dell acqua (4 C) e delle sostanze legnose Massa volumica (Mv): rapporto tra il peso e il volume del corpo legnoso. Si esprime in g/cm 3, kg/m 3. Massa volumica sterica o densità sterica (Ms): è impiegata per gli ammassi di combustibili legnosi tal quali (legna da ardere e cippato) varia in funzione della loro pezzatura e forma. Si esprime in: kg/msa e kg/msr.

6 CONCETTI DI BASE Il metro cubo (m 3 ) fa riferimento al volume interamente occupato dal legno. Questa unità di misura è comunemente adottata per il legname da lavoro. Il metro stero (ms) invece, che considera i vuoti per pieni, è tipicamente utilizzato per i combustibili legnosi. Il metro stero accatastato (msa) è l unità di misura che si impiega per la legna da ardere ordinatamente accatastata. Il metro stero riversato (msr) è l unità di misura che si impiega per la legna e più tipicamente per il cippato. Le unità di misura ponderali per i combustibili legnosi sono il chilogrammo e la tonnellata.

7 MASSA VOLUMICA DI ALCUNE SPECIE LEGNOSE

8 MASSA VOLUMICA DI ALCUNE SPECIE LEGNOSE

9 RAPPORTI DI CONVERSIONE VOLUMETRICA

10 RAPPORTI DI CONVERSIONE VOLUMETRICA 1 m 3 tondo con corteccia 1 ms stanghe accatastate 1 ms spacconi (1 m) accatastati 1 ms legna (33 cm) accatastata 1 msr legna (33 cm) riversata Specie legno tondo stanghe accatastate (ms) spacconi 1 m accatastati legna 33 cm accatastata legna 33 cm riversata (m 3 ) (ms) (ms) (ms) (msr) Faggio 1 1,7 1,98 1,61 2,38 Abete rosso 1 1,55 1,8 1,55 2,52 Faggio 0,59 1 1,17 0,95 1,4 Abete rosso 0,65 1 1,16 1 1,63 Faggio 0,5 0,86 1 0,81 1,2 Abete rosso 0,56 0,86 1 0,86 1,4 Faggio 0,62 1,05 1,23 1 1,48 Abete rosso 0,64 1 1,16 1 1,62 Faggio 0,42 0,71 0,83 0,68 1 Abete rosso 0,4 0,62 0,72 0,62 1

11 RAPPORTI DI CONVERSIONE VOLUMETRICA

12 DETERMINAZIONE SPEDITIVA DELLA MASSA STERICA 1) utilizzare un contenitore di volume noto (es. 13 l) e una bilancia. 2) prelevare un campione rappresentativo dal rimorchio - es. 3 secchi da un rimorchio di 40 m 3 (cfr. UNI CEN/TS ) riempire completamente il secchio senza compattare il cippato 3) pesare i campioni e dividere il valore medio (kg) per il volume noto (l) - es. (3,25 kg : 13 l) x1.000 l/mc = 250 kg/msr

13 EQUIVALENZE ENERGETICHE

14 ACQUA NEL LEGNO Il legno normalmente non si trova mai allo stato anidro, ma ha un contenuto idrico (M) variabile, a seconda della lunghezza del periodo di stagionatura all aria, tra il 60 e il 15%. Il legno è quindi un materiale poroso e igroscopico che, per la sua struttura chimico-istologica, presenta una doppia porosità: macroporosità, costituita dalle cavità dei vasi conduttori e dalle cellule parenchimatiche che contengono acqua libera o di imbibizione; microporosità della sostanza legnosa vera e propria (principalmente cellulosa, emicellulose e lignina) che contiene sempre una certa quantità di acqua legata o di saturazione.

15 ACQUA NEL LEGNO RIDUZIONE VOLUMETRICA ritiro volumetrico [%] Larice Abete bianco Salice Acero Abete rosso Pino silvestre Frassino Pioppo Niocciolo Robinia Betulla Quercia Cerro Ontano Faggio Carpino Bianco Nel corso della fase di stagionatura della legna da ardere e del cippato, fino ad un contenuto idrico del 23% (u<30%, punto di saturazione delle fibre) non si manifestano riduzioni del volume dei singoli pezzi e degli ammassi. Successivamente, con perdita di acqua di saturazione, avviene una riduzione del volume, che mediamente si attesta su valori del 13,5 % 20 17,3 18, ,4 11,5 11,5 11,5 11,8 12,5 13,2 13,4 13,4 13,5 13,7 13,9 13,9 14,2 13,5%

16 ACQUA NEL LEGNO CONTENUTO IDRICO E UMIDITÀ Umidità del legno (anidro) u (%) Esprime la massa di acqua presente in rapporto alla massa di legno anidro. u Pu P0 x100 Pu Contenuto idrico del legno M (%) o w (%) Esprime la massa di acqua presente in rapporto alla massa di legno fresco e rappresenta la misura impiegata nella commercializzazione dei combustibili legnosi. In cui: Pu= peso del legno umido P0= peso del legno anidro M (=moisture) o w (= Wassergehalt). M Pu P0 x 100 P0

17 ACQUA NEL LEGNO CONTENUTO IDRICO E UMIDITÀ Il potere calorifico di un combustibile esprime la quantità di energia che può essere ricavata dalla combustione completa di un unità di peso. Il contenuto idrico riduce il potere calorifico del legno. Parte dell energia liberata nel processo di combustione è infatti spesa per l evaporazione dell acqua e quindi non è disponibile per l uso termico desiderato. L evaporazione dell acqua «consuma» 2,44 MJ ogni kg di acqua Potere calorifico inferiore: l acqua liberata è considerata allo stato di vapore, ovvero è stata sottratta l energia termica necessaria all evaporazione dell acqua (calore latente di vaporizzazione dell acqua a 25 C). Potere calorifico superiore: nel prodotto della combustione si considera l acqua allo stato liquido. Il potere calorifico anidro (pc 0 ) del legno delle diverse specie legnose varia molto poco, tra 18,5 e 19 MJ/kg (utilizzato per il calcolo analitico e valori di riferimento del potere calorifico).

18 DETERMINAZIONE pc m AL VARIARE DEL CONTENUTO IDRICO 18,5 MJ/kg Contenuto idrico pc M pc0x(100 M) 2,44xM 100 MJ/kg 1 MJ = 0,278 kwh Valore in kwh = Valore in MJ x 0,278

19 DETERMINAZIONE pc m AL VARIARE DEL CONTENUTO IDRICO M (%) MWh/t GJ/t M (%) MWh/t GJ/t 15 4,27 15, ,93 10, ,21 15, ,87 10, ,15 14, ,81 10, ,10 14, ,76 9, ,04 14, ,70 9, ,98 14, ,64 9, ,92 14, ,58 9, ,86 13, ,52 9, ,80 13, ,47 8, ,75 13, ,41 8, ,69 13, ,35 8, ,63 13, ,29 8, ,57 12, ,23 8, ,51 12, ,17 7, ,45 12, ,12 7, ,40 12, ,06 7, ,34 12, ,00 7, ,28 11, ,94 6, ,22 11, ,88 6, ,16 11, ,82 6, ,11 11, ,77 6, ,05 10, ,71 6, ,99 10, ,65 5,94

20 DETERMINAZIONE pc m AL VARIARE DEL CONTENUTO IDRICO Variazione del pc (con pc 0 = 5,14 kwh/kg) in funzione di M. pc [kwh/kg] 4,7 5,00 4,00 3,4 3,00 2,00 1,00 0,00 Contenuto idrico [M%] pellets legna da ardere cippato

21 EQUIVALENZE ENERGETICHE Combustibile Quantità Contenuto idrico Massa Potere calorifico M% kg MJ/kg in MJ Densità energetica (*) in kwh in litri di gasolio eq. Legna accatastata Faggio 33 cm 1 msa , Faggio 33 cm 1 msa , Abete r. 33 cm 1 msa , Abete r. 33 cm 1 msa , Cippato Faggio 1 msr , Faggio 1 msr , Abete r. 1 msr , Abete r. 1 msr , Pellet di legno 1 msr ,

22 EQUIVALENZE ENERGETICHE

23 EQUIVALENZE ENERGETICHE 1 m 3 st cippato Abete rosso M50 = 719 kwh = 72 l gasolio = 105 l GPL M25 = 790 kwh = 79 l gasolio = 116 l GPL 1 t cippato M50 = 2,3 MWh = 230 l gasolio = 337 l GPL M25 = 3,8 MWh = 380 l gasolio = 555 l GPL 1 t pellet ~ 1,5 m 3 = 474 l gasolio = 695 l GPL

24 LA PRODUZIONE DEL CIPPATO 1a. 1b. 2.

25 ORIGINE DELLA BIOMASSA E QUALITÀ origine del materiale (forestale, agricolo, industria del legno) assortimento (tronchi cimali e ramaglia refili ) specie legnosa (nella vendita a volume) gestione logistica del materiale (piattaforme logistiche) - stagionatura/essicazione del materiale macchina sminuzzatrice (cippato) Rami latifoglie refili tronchi Cimali e ramaglia conifere stanghe A1 A2 B

26 ASSORTIMENTI DAL BOSCO FUSTAIE DI LATIFOGLIE Volume dendrometrico unitario (m 3 /pianta) rispetto al diametro a 1,3 m: 40 [20-60] cm Specie Volume dendrometrico Legna da ardere unitario (m 3 /pianta) (%) Ramaglia (%) Faggio 1,42 [0,29-3,64] 25 [30-20] 6 [8-4] Castagno 1,36 [0,35-3,05] 21 [16-24] 4 [6-2] Rovere e Farnia 1,40 [0,39-3,07] 21 [16-25] 4 [7-3] Cerro 1,45 [0,31-3,72] 23 [48-10] 5 [7-3] Ontano 1,50 [0,32-3,48] 12 [15-10] 3 [5-2] Acero montano 1,55 [0,32-3,77] 18 [25-15] 4 [8-3] Provvigione [vol. cormometrico] (m 3 /ha) rispetto all'età media del popolamento: 60 [20-40/80-100] anni Fertilità e accrescimenti buoni Fertilità e accrescimenti medi Fertilità e accrescimenti scarsi 355 [80-220/ ] 240 [60-145/ ] 140 [50-75/ ]

27 ASSORTIMENTI DAL BOSCO FUSTAIE DI CONIFERE Volume dendrometrico unitario (m 3 /pianta) rispetto al diametro a 1,3 m: 40 [20-60] cm Specie Volume dendrometrico Cimali e unitario (m 3 Scarto legnoso (%) /pianta) ramaglia (%) Abete rosso 1,81 [0,35-4,15] 15 [23-12] 11 [17-8] Abete bianco 1,82 [0,31-4,33] 15 [23-12] 11 [17-8] Larice 1,33 [0,27-3,24] 16 [24-12] 10 [16-7] Pino silvestre 1,62 [0,27-4,22] 15 [23-12] 10 [16-7] Provvigione [vol. cormometrico] (m 3 /ha) rispetto all'età media del popolamento: 60 [20-40/80-100] anni Fertilità e accrescimenti buoni Fertilità e accrescimenti medi Fertilità e accrescimenti scarsi 260 [35-115/ ] 200 [25-90/ ] 145 [15-65/ ]

28 ASSORTIMENTI PARAMETRI DI CONVERSIONE Rapporto potenziale per fustaie di latifoglie mature: m 3 di biomassa/m 3 legname da sega = 0,25 0,35 Rapporto potenziale per fustaie di conifere mature: m 3 di scarto/m 3 legname assortimentale = 0,2 0,3 msa legna = m 3 scarto x 1,2 msr legna = m 3 scarto x 2 msr cippato = m 3 scarto x 2,5~3

29 ASSORTIMENTI DAL BOSCO CEDUI Provvigione (m 3 /ha)rispetto all'età del popolamento: 15 [5-25] anni Specie U.M. Fertilità e accrescimenti buoni Fertilità e accrescimenti medi Fertilità e accrescimenti scarsi Faggio m 3 /ha 72 [25-120] 55 [20-95] 41 [13-68] Frazione legna da ardere % 70 [65-75]* Castagno m 3 /ha 205 [50-350] 160 [35-275] 115 [25-210] Frazione legna da ardere e fascine Ceduo invecchiato anni % 55-80** Ceduo da paleria anni % 40-35** Cerro m 3 /ha 80 [30-105] 60 [20-72] Frazione legna da ardere % 75 [50-80]* 70 [55-75]* Robinia m 3 /ha 225 [50-380] 180 [75-320] 150 [20-260] Acero, Carpino, Cerro, Farnia, Frassino, Orniello, Roverella m 3 /ha 65 [20-90] 45 [15-70] 40 [10-60]

30 COSTI DI PRODUZIONE

31 COSTI DI PRODUZIONE

32 COSTI DI PRODUZIONE

33 CALCOLO DEI COSTI MACCHINA COSTI FISSI 1. Rata annua di ammortamento 2. Interessi sul capitale investito 3. Spese annue varie di rimesse, tasse, assicurazioni: normalmente l 1-3% del prezzo di acquisto della macchina

34 CALCOLO DEI COSTI MACCHINA COSTI VARIABILI 4. Carburanti e lubrificanti 5. Riparazioni Coefficiente di riparazione Motoseghe 0,5-1 Trattori 0,4-1,2 Rimorchi 0,5-1 Verricelli 0,5-1 Teleferiche 0,4-1,2 Cippatrici 0,7-1,2 6. Materiale di rapido consumo

35 CALCOLO DEI COSTI MACCHINA COSTI TOTALI COSTI MACCHINA TOTALI = COSTI FISSI + COSTI VARIABILI

36 PRODUZIONE DELLA LEGNA DA ARDERE Produzione di legna da ardere Dopo la prima lavorazione con motosega o harvester in bosco o in impianto, il legname viene trasportato al piazzale di lavorazione, dove subisce la riduzione a misura di impiego come combustibile. Tale trasformazione prevede tre operazioni distinte: selezione: il materiale viene separato, secondo le categorie del ciocco da caminetto, dello spaccone e della legna corta da forno; troncatura: riduzione della lunghezza del toppo con taglio del tronchetto in direzione perpendicolare alle fibre a lunghezze variabili tra i 25 e i 100 cm; fenditura: riduzione della larghezza con spacco del tronchetto in direzione parallela alla fibratura.

37 PRODUZIONE DELLA LEGNA DA ARDERE combinate (sega-spaccalegna): alcuni modelli sono portati, ma sono per lo più centri di lavorazione stazionari che combinano le due fasi lavorative, permettendo un elevata automazione e una maggiore produttività del ciclo di lavorazione, partendo sia da tronchi che da ramaglia e scarti. Sono dotate di motore a scoppio o elettrico (sino a 55 kw), possono lavorare tronchi lunghi al massimo 6 m con diametri fino a 60 cm con produttività anche maggiori a 12 t/h. A seconda dell operazione compiuta, le macchine per la lavorazione della legna da ardere si distinguono in: segalegna: si distinguono in base all organo di taglio in: seghe a nastro, che lavorano diametri anche maggiori di 40 cm e comportano basse perdite di segagione; seghe a disco, più limitate nei diametri e con maggiori perdite di segagione; seghe a catena, agiscono sul tronco come una motosega; spaccalegna: dotate di organo di spacco a cuneo o a vite. Nelle macchine a cuneo di uso domestico sono presenti 2 o 4 facce che lavorano in verticale ed esercitano una forza di spacco fino a 15 t. Nelle macchine più potenti il tronco, posizionato orizzontalmente, viene mosso da uno spintore contro un cuneo, o griglia che può avere fino a 16 facce di spacco, con una forza fino a t. Le spaccalegna a vite sono dotate di un cono filettato che si avvita nel legno fino a spaccarlo, sono più veloci di quelle a cuneo ma poco precise;

38 PRODUZIONE DEL CIPPATO La cippatrice è una macchina progettata per la riduzione del legno in scaglie e può essere fissa, semovente, carrellata, allestita su rimorchio o su autocarro o montata sull attacco a tre punti del trattore. La macchina può essere dotata di motore autonomo o essere azionata dalla presa di potenza (p.d.p.) del trattore. In base all unità di cippatura, le macchine possono essere classificate in: cippatrici a disco: unità di cippatura costituita da un pesante volano su cui sono montati da due a quattro coltelli in posizione radiale. Una controlama regolabile, che coadiuva l azione dei coltelli, permette di variare le dimensioni delle scaglie, mediamente comprese fra 0,3 e 4,5 cm; cippatrici a tamburo: sono macchine più grandi e potenti delle cippatrici a disco, adatti a lavorare sia toppi che ramaglia. L organo di taglio è costituito da un cilindro in acciaio su cui sono montati coltelli (fino a 12) in posizione tangenziale; il materiale restituito è più eterogeneo, con scaglie fino a 6,5 cm. I coltelli vanno sostituiti ogni t (lavorando latifoglia) o t (lavorando conifera); cippatrici a vite o coclea: l organo di taglio è costituito da una grossa vite a sezione decrescente con i bordi taglienti che ruota su un asse orizzontale. Sono macchine poco diffuse, adatte a lavorare quasi esclusivamente tronchi o fusti interi e producono scaglie più grandi (fino a 8 cm) rispetto alle altre unità.

39 PRODUZIONE DEL CIPPATO A seconda della potenza le cippatrici sono classificate di: piccola potenza: solitamente attaccate all attacco a tre punti del trattore o carrellate. Sono azionate da p.d.p. o hanno un motore indipendente (~50 kw); lavorano diametri fino a 20 cm e arrivano a produrre 20 t/giorno; media potenza: allestite anche su rimorchi mono o bi-asse. Possono essere azionate da motori a scoppio indipendenti ( kw); lavorano diametri fino a 30 cm e arrivano a produrre 50 t/giorno; elevata potenza: allestite su rimorchi a 2 o più assi o su autocarri (esistono anche modelli semoventi). In alcuni casi possono essere azionate dal motore dello stesso autocarro, ma generalmente sono dotate di un motore autonomo (>150 kw); macinano diametri elevati (>45 cm) e possono superare ampiamente le 60 t/giorno.

40 PRODUZIONE DEL CIPPATO - PRODUTTIVITÀ Prod. netta (m 3 st/h) Tondame Abete rosso Stanghe Abete rosso Cimali e ramaglia Sciaveri e refili

41 PRODUZIONE DEL CIPPATO - PRODUTTIVITÀ Produttività al variare dell usura dei coltelli della cippatrice m 3 st/h 150 m 3 st/h Tondame Piante intere Abete rosso [diradamento] R² = 0, R² = 0, Usura dei coltelli (m 3 st lavorati) Usura dei coltelli (m 3 st lavorati)

42 PRODUZIONE DEL CIPPATO COSTI DI PRODUZIONE ( /m 3 st) 13 ~12 /m 3 st ,7 ~10 /m 3 st Trasporto cippato (30-35 km) 9 8 2,8 3,1 Trasporto materiale tal quale 7 6 1,9 1,8 Costi di gestione ,8 1,5 Macchine per la trasformazione 2 1 2,0 3,8 Infrastrutture e terreno 0 SI piattaforma NO piattaforma

43 TRASPORTO DELLA BIOMASSA m 3 t /h Velocità media (km/h) Autotreno Autocarro Trattore e rimorchio Autocarro medio Autocarro piccolo 8 1, Costi di trasporto al m 3 st con diversi mezzi, al variare della fascia chilometrica. /m 3 st km m 3 Autotreno 90 0,6 1,0 2,2 3,0 4,1 Autocarro 45 0,9 1,6 3,6 4,9 6,9 Trattore e rimorchio 35 1,3 2,5 5,9 8,2 11,6 Autocarro medio 25 1,0 1,6 3,7 5,1 7,2 Autocarro piccolo 8 2,3 4,1 9,8 13,5 19,1

44 TRASPORTO DELLA BIOMASSA Costi di trasporto del cippato a tonnellata al variare di del mezzo impiegato per il trasporto e della fascia chilometrica, del contenuto idrico (M30 e M50) e del tipo di legno trasportato (legno duro o legno tenero). /t M30 - Cip legno duro /t M50 - Cip legno duro km m 3 Autotreno 90 1,9 3,0 6,5 8,7 12,2 1,4 2,2 4,6 6,3 8,7 Autocarro 45 2,8 4,7 10,6 14,5 20,4 2,0 3,4 7,6 10,4 14,6 Trattore e rimorchio 35 4,0 7,3 17,4 24,1 34,1 2,8 5,2 12,4 17,2 24,4 Autocarro medio 25 2,7 4,7 10,9 15,0 21,2 1,9 3,4 7,8 10,7 15,1 Autocarro piccolo 8 6,7 12,2 28,7 39,7 56,1 4,8 8,7 20,5 28,3 40,1 /t M30 - Cip legno tenero /t M50 - Cip legno tenero km m 3 Autotreno 90 2,9 4,7 9,9 13,4 18,6 2,1 3,3 7,1 9,6 13,3 Autocarro 45 4,2 7,2 16,2 22,2 31,1 3,0 5,2 11,6 15,8 22,3 Trattore e rimorchio 35 6,1 11,2 26,5 36,8 52,2 4,3 8,0 19,0 26,3 37,3 Autocarro medio 25 4,1 7,2 16,7 22,9 32,3 2,9 5,2 11,9 16,4 23,1 Autocarro piccolo 8 10,2 18,6 43,8 60,6 85,9 7,3 13,3 31,3 43,3 61,4

45 TRASPORTO DELLA BIOMASSA Costo di trasporto ( /MWh) 6,5 6,0 5,5 5,0 4,5 Cippato di abete rosso 100 km 70 km 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 50 km 20 km 10 km Contenuto idrico (M %) M 50 (50 km) = +15% (rispetto M20) Costo di trasporto ( /MWh) di cippato di abete rosso con un autotreno avente un volume di 90 m 3, al variare della distanza di trasporto e del contenuto idrico del cippato.

46 SCENARI DI PRODUZIONE DELLA BIOMASSA Scenario 1: Taglio di maturità in fustaia di abete bianco e abete rosso destinato alla produzione di legname da opera. La parte residuale è destinata alla produzione di cippato. Il cippato ottenuto da questo tipo di intervento può essere suddiviso in due diverse classi distinte per caratteristiche qualitative: cippato proveniente da scarto legnoso potenzialmente in grado quindi di offrire un cippato di classe A1/A2 e cippato proveniente da cimali e ramaglia in grado do offrire un cippato di classe B. COSTI DI PRODUZIONE Costo unitario di esbosco legname /m 3 33 Costo unitario di produzione e conferimento di cippato da scarto legnoso Costo unitario di produzione e conferimento di cippato da ramaglia /m 3 24 /m 3 st 10 /t (M45) 31 /t (M25) 42 /m 3 24 /m 3 st 9,5 /t (M45) 31

47 SCENARI DI PRODUZIONE DELLA BIOMASSA Scenario 2: Taglio di maturità in ceduo di castagno destinato alla produzione di paleria. La parte residuale è destinata alla produzione di legna da ardere e cippato. Il cippato ottenuto da questo tipo di intervento, se interamente ottenuto dalla frazione di chioma (ramaglia), può essere identificato nella classe qualitativa B. Costo unitario di produzione legna da ardere Costo unitario di produzione e conferimento di cippato /m 3 56 /m 3 st 28 /t (M45) 57 /t (M30) 83 /m 3 55 /m 3 st 22 /t (M45) 56 /t (M20) 82

48 SCENARI DI PRODUZIONE DELLA BIOMASSA Scenario 3: diradamento in pineta di pino silvestre e destinazione di tutto il materiale alla produzione di cippato. Il materiale ottenuto da questo tipo di intervento, se adeguatamente stoccato e stagionato prima della cippatura, può essere identificato nella classe qualitativa A2. Costo unitario di esbosco, produzione e conferimento di cippato /m 3 60 /m 3 st 24 /t (M45) 62 /t (M25) 88

49 QUALITÀ DELLA BIOMASSA LEGNA DA ARDERE Specifiche per la legna da ardere - FprEN :2010 (E)

50 QUALITÀ DELLA BIOMASSA CIPPATO NORMATIVA Specifiche per il cippato UNI EN :2010 (E) Classe qualitativa A1 A2 B1 B2 Origine e provenienza 1.1.1, 1.1.3, 1.2.1, 1.1.1, 1.1.3, 1.1, , , 1.3 Distribuzione granulometrica (P) Vedere tabella sottostante Contenuto idrico (M %) (riferito al campione tal quale) UNI EN 14774: 2009 M10 10 M25 25 M35 35 Deve essere Specificato Contenuto in ceneri (% s.s.) A1,0 1,0 A1,5 1,5 A3,0 3,0 Potere calorifico inferiore (kwh/kg) Q3,6 3,6 Q3,1 3,1 Deve essere Specificato Densità sterica (kg/m 3 st riversato) BD BD Deve essere BD BD Specificata Distribuzione granulometrica UNI EN 15149: 2011 P16A P16B P45A P45B P63 P100 P45 Frazione principale Frazione fine Frazione grossolana UNI EN 14961: 2010 >75% - 8 mm P 45 mm <8% - < 3.15 mm 6% - >63 mm Max 3.5% >100 mm No >120 mm

51 PREZZI CON DIVERSO CONTENUTO IDRICO

52 Grazie per l attenzione Dr. For. Massimo Negrin massimonegrin@gmail.com

UNITA di MISURA di VOLUME dei COMBUSTIBILI LEGNOSI. Numeri e nozioni di Xiloenergetica. www.agriforenergy.com QUADRO DI RIFERIMENTO

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