Da Helsinkia Ronco: «Il mio impegnoper il paese»

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1 Da Helsinkia Ronco: «Il mio impegnoper il paese» ADISTANZADI DUEANNI dall intervista rilasciata Rosella Biffi in qualità di Assessore ai Servizi sociali - Politiche giovanili - Trasporti - Politiche per la pace e la cooperazione internazionale, eccoci ad intervistare Kristiina Loukiainen, subentrata nel suo ruolo di Assessore con le medesime deleghe. Innanzitutto, come ha vissuto il passaggio a questo nuovo incarico che Le è stato affidato? Bene, direi, ho dato volentieri la mia disponibilità anche perché sapevo di poter contare ancora sull apporto di Rosella Biffi. Per me è determinante anche la collaborazione fornita dalla funzionaria Gabriella Colombo, che mi sta introducendo pian piano a tutte le problematiche quotidiane. Infine, ho potuto accettare la proposta di diventare Assessore grazie al fatto che ho terminato nel giugno scorso un attività lavorativa, per cui ho maggior tempo a disposizione. Diciamo che c è stata una vera e propria coincidenza con le esigenze familiari sopravvenute a chi mi ha preceduto. È di origini finlandesi il nuovo Assessore ai Servizi sociali, Politiche giovanili e Trasporti Tornando ancora indietro, quali sono state le motivazioni di fondo che l hanno convinta ad impegnarsi nell Amministrazione del nostro paese? Devo dire che anche questa è stata una decisione abbastanza improvvisa, in quanto non ci avevo mai pensato prima. Di fronte ad una precisa richiesta nei miei confronti, mi sono sentita lusingata della proposta ed ho apprezzato l idea di portare il mio contributo per Ronco. Desideravo fare qualcosa nel campo del volontariato, ma non avevo bene in mente cosa. Ho quindi sfruttato l opportunità concessami, anche perché mi si chiedeva un impegno concreto nell amministrare, più che un appartenenza ad una formazione politica. Certo, per la decisione di candidarmi è stato indispensabile trovarmi a mio agio con le persone e gli Il neo Assessore Kristiina Loukiainen obiettivi proposti dalla Lista Civica Vivere Ronco. Non l ha spaventata l idea di candidarsi, pur non essendo originaria di Ronco? Se devo essere sincera, non pensavo proprio di venire eletta: anch io ritenevo che la mia provenienza estera mi avrebbe penalizzata non poco. Me ne ero già fatta una ragione, per cui la non-elezione non sarebbe stata un dramma. Invece, è andata com è andata... Il suo cognome, difficile da pronunciare, evidenzia una provenienza dal Nord-Europa. Ci vuol raccontare qualcosa in proposito, in particolare in riferi- 4

2 mento alle prevedibili difficoltà di inserimento in un contesto sociale diverso dal suo Paese d origine? Qualche difficoltà c è stata, in effetti. Sono venuta in Italia che avevo vent anni e all epoca ero in qualche modo convinta che la vita in Italia non sarebbe potuta essere molto diversa da quella a cui ero abituata. In fondo in fondo, si trattava pur sempre di due Paesi dell Europa occidentale. Ben presto mi sono ricreduta: ho dovuto fare i conti con la burocrazia italiana, con la difficoltà di ottenere risposte a cose semplici, ordinarie presso il mio Paese d origine. Ho dovuto sperimentare sulla mia pelle la macchinosità degli uffici pubblici, per cui tutto sembrava estremamente complicato... Devo dire, per la verità, che anche l Italia è da allora cambiata: oggi c è maggior attenzione per il cittadino ed i suoi diritti. Quando poi, circa 16 anni fa, si è trattato di cambiare casa, una volta scoperto Ronco, non ho avuto dubbi: mi è piaciuto subito per la sua dimensione e per un senso di ordine e tranquillità, proprie dei miei luoghi d origine. Quali sono le differenze più macroscopiche tra il sistema socio-sanitario finlandese e quello italiano? È un sistema completamente diverso, che ha contribuito alle difficoltà del mio ambientamento. Per fare un esempio, se un anziano da noi qui in Italia viene ricoverato in una casa di riposo e non ha mezzi sufficienti al pagamento della retta, i figli vengono chiamati a concorrere alla spesa; invece in Finlandia se non basta il tuo reddito, subentra lo Stato. In Italia la famiglia viene caricata di oneri e responsabilità: certo, tutto questo è bello da un punto di vista affettivo, ma si creano disuguaglianze dal momento in cui non tutte le famiglie hanno gli stessi mezzi. Lo Stato sociale, garantito ormai da molti anni nei Paesi socialdemocratici del Nord-Europa, mira a trattare tutti i cittadini allo stesso modo rispetto ai livelli di assistenza e assicura in tal maniera una benefica tranquillità. Un altro esempio illuminante: è facile vedere giovani finlandesi di vent anni andar via di casa e mettersi per proprio conto, sanno di avere una rete di sicurezza in caso di difficoltà. E perquanto riguarda le famiglie numerose? È noto che in Finlandia, come in altri Paesi del Nord, è più facile imbattersi in famiglie numerose perché il sistema sociale le sostiene con interventi di natura economica e con una rete di servizi adeguati. Pensiamo, ad esempio, agli asili nido per le lavoratrici che fanno i turni: da noi non sempre sono aperti fino alle 6 di sera... Qualcuno insiste nel dire che è meglio il sistema famigliare, ma, come ho già detto, non sempre vi sono le condizioni e poi alla fine le famiglie si ritrovano caricate di incombenze più grandi di loro (handicap, problemi psichici...). Per tornare al nostro paesino, come sta svolgendo il suo mandato? Cosa le comporta in termini di tempo? È un impegno che offre e richiede flessibilità, è impossibile da quantificare in termini di tempo. Praticamente mi presento in Comune tutti i giorni e, secondo quello che c è da fare, mi fermo più o meno a lungo. In questa prima fase sto seguendo molto da vicino il lavoro dell assistente sociale, in modo da imparare il più possibile. Si studiano i vari casi e insieme si cercano soluzioni praticabili. Ci sono poi appuntamenti, riunioni e assemblee anche di carattere sovracomunale, queste ultime utilissime per rendersi conto di cosa si muove sul territorio sulle tematiche della sanità e del sociale. Sta rendendosi conto di qualche necessità particolare di cui prima non era a conoscenza? Naturalmente sto seguendo, 5

3 come detto, diversi casi particolari. Le problematiche socio-sanitarie le avevo ben presenti anche prima, ma seguirle in prima persona è tutt altra cosa! Come si trova in Giunta? Non ho incontrato particolari problemi, anche perché ci ritrovo persone del mio gruppo politico. L attività di Giunta è davvero stimolante perché si viene a conoscere da vicino i meccanismi di funzionamento del Comune. Come vanno gli ambulatori comunali, a due anni dall apertura nella nuova sede? Aproposito di ambulatori comunali, penso che, per quanto possano essere strutturalmente belli, specie se rapportati ai precedenti, il vero salto di qualità del servizio sia rappresentato dalla possibilità di prendere appuntamento col medico per telefono. Il numero limitato di pazienti visitabili, ha rappresentato un problema? Ha avuto qualche segnalazione in proposito? Non ho notizie di lamentele in proposito. Credo anzi che il sistema di prenotazione possa risolvere diversi problemi, proprio perché il medico, conoscendo in anticipo il numero e il tipo di visita richiesti, riesce a organizzarsi meglio. Certo, a volte può non essere immediato riuscire a prendere la linea telefonica, dato il numero elevato di utenti, ma penso che con un po di pazienza si possa ovviare, tanto più che si hanno poi tempi minimi di attesa in ambulatorio. Com è il rapporto con le istituzioni socio-sanitarie sovracomunali e con la nostra A.S.L.? Con Offertasociale, l Azienda speciale consortile che fornisce - per conto dei Comuni consorziati del Vimercatese e del Trezzese - servizi di natura sociale nel nostro territorio, si lavora molto bene. I rapporti sono ottimi, grazie anche al lavoro di Rosella Biffi, che negli anni scorsi ha seguito da vicino le fasi di nascita e crescita di Offertasociale. Sono in continuazione allo studio mezzi nuovi per affrontare le situazioni di disagio. Devo dire che per me è ancora un mondo da scoprire... Periodicamente vengono effettuate delle assemblee cui regolarmente partecipiamo come Comune di Ronco, incontri tesi a migliorare la qualità e l ampiezza dei servizi. Ci sono novità per avere un pediatra a disposizione in paese? Purtroppo non ho notizie positive in tal senso, né mi sento di poter fornire assicurazioni a breve termine. Già chi mi ha preceduto è tornata alla carica in più occasioni per sondare l interesse di qualche pediatra disposto a venire a Ronco, ma per vari motivi non si è riusciti a pervenire a qualcosa di concreto. La situazione quindi non si sblocca perché, pur conoscendo l esigenza, segnalata da diversi cittadini, di avere il pediatra in paese e pur avendo localizzato un ambiente idoneo presso gli ambulatori comunali, manca la volontà e l interesse dei medici per offrire un servizio di tal genere. Pensa che i cittadini sappiano ormai come muoversi, conoscano le opportunità di aiuto da parte delle istituzioni in caso di bisogno? Io dico sempre che l importante non è sapere tutto - il che sarebbe naturalmente impossibile - ma sapere correttamente a chi rivolgersi. Ronco è un paese piccolo, per cui spesso le persone per una prima informazione si rivolgono in Comune e vengono così indirizzati al servizio dell Assistente Sociale che, oltre a occuparsi di casi particolari, fornisce appunto un servizio di consulenza in ambito sociale a 360 gradi. Credo sia molto utile anche la Carta dei Servizi Sociali, un opuscolo distribuito in tutte le case ronchesi. I casi difficili a Ronco sono situazioni isolate o rappresentano purtroppo la quotidianità? Per fortuna parliamo ancora di casi isolati, anche se sono in aumento con l incremento della popolazione, ma anche con l aumento dei servizi disponibili. Intendo dire che certi problemi magari c erano anche prima, ma in mancanza di 6

4 servizi adeguati non facevano statistica, restavano nascosti. Comunque le situazioni si riescono ancora a gestire, visto il loro numero contenuto e la rete di rapporti esistenti, grazie anche alle associazioni che operano in paese. Come giudica in particolare il rapporto tra le tre Rose ed il nostro paese? Sono tutti servizi utilissimi, oserei dire indispensabili. In particolare, in questo periodo ho in programma due incontri proprio con La Rosa Blu e La Rosa d Argento, per vedere di migliorare il loro rapporto - peraltro già stretto - con la popolazione ronchese, nel senso di un mutuo scambio di servizi: servizi che i predetti enti potrebbero garantire alla gente, in aggiunta a quelli già offerti, e servizi che noi cittadini potremmo fornire loro in termini di tempo, disponibilità, risorse... Ce n è per tutti! Vi confesso che una delle cose che più mi ha colpito venendo in Le tre Rose svolgono un servizio utilissimo. E le associazioni sono essenziali Italia è stato il vedere in giro un numero così esiguo di persone con handicap di vario genere, abituata com ero a vederne di più nel mio Paese d origine. Poi ho capito che in realtà si trattava soprattutto di una questione pratica, di carenza di strutture adeguate, di presenza di barriere architettoniche che ostacolano il libero accesso delle persone ai mezzi di trasporto, agli edifici pubblici, ai centri di interesse. Da questo punto di vista qualcosa è stato fatto, ma tanto rimane ancora da fare... Ed il supporto fornito da Tandem, AVIS, AIDO? Sono tutte associazioni che svolgono un ruolo essenziale in paese, risvegliando la coscienza dei cittadini sull importanza del dono di sé in termini assolutamente concreti. Conosco AVIS e AIDO da iscritta e approfitto per fare un appello a chi ancora non fosse donatore. Sto conoscendo da vicino Tandem: vedo i servizi che quotidianamente presta (trasporti per malati e portatori di handicap, prenotazione di visite ospedaliere, eccetera) riuscendo a garantire tutto questo con un numero tutto sommato limitato di volontari, che mi auguro possa aumentare per continuare a mantenere l ottimo livello di servizio; nata solo da pochi anni, questa associazione si sta rivelando davvero insostituibile. Su un altro tema caldo di sua pertinenza, i giovani, cosa ci può dire? Anch io ne ho due in casa e penso di sapere qualcosa sulle loro problematiche. Direi che il Centro di Aggregazione Giovanile, in cui l Amministrazione Comunale ha dimostrato di credere, sta facendo un ottimo lavoro che va ad integrare quello ormai consolidato dell oratorio parrocchiale. Sono due realtà diverse che hanno dimostrato in più occasioni di poter collaborare, anche perché non avrebbe senso una competizione tra di loro. Gli educatori del Centro mi segnalano che attualmente sono meno numerose le nuove leve, intendendo i ragazzi di prima superiore o giù di lì. La partecipazione nel complesso è comunque elevata, anzi, si pone un problema di spazio per poter gestire le varie iniziative. Diciamo che finché i problemi sono questi, una soluzione prima o poi la si trova; l importante è che i giovani in paese abbiano dei riferimenti precisi, delle opportunità da cogliere. E per i trasporti, per i quali ha dimostrato in questi anni una particolare sensibilità, che fare? Personalmente ritengo che sia la pecca principale del paese, un po per ragioni obiettive (mi rendo conto anch io che il paese è piccolo e al confine della Provincia di Milano), un po perchè a mio avviso non si è investito abbastanza. Mi spiego meglio: è vero che la 7

5 gente difficilmente oggi utilizza l autobus, l unico mezzo di trasporto pubblico che circola in paese, però se le corse sono quelle che sono (ad orari penalizzanti rispetto a quelli di lavoro o troppo distanziati tra di loro) non ci si può lamentare se mancano gli utenti. Sono convinta che l equazione più mezzi, più utenti funziona. Certamente, anche il prezzo dei biglietti ha la sua importanza: non si può pensare, ad esempio, che una famiglia usufruisca dei mezzi pubblici senza uno sconto famigliare. Mi piacerebbe che il trasporto pubblico fosse visto come un servizio primario al pari di acqua, gas, elettricità; quindi da garantire ovunque. Pur cosciente che il tempo a disposizione prima della prossima tornata elettorale non è molto, ha qualche progetto ambizioso nel cassetto? Credo di essere una persona pratica: in questa fase sentirei soddisfatta la mia ambizione vedendo risolte in maniera positiva alcune situazioni che hanno bisogno di soluzioni concrete. Penso quindi ai problemi nell ambito sociale, ma anche a quelli relativi agli spazi del Centro di Aggregazione Giovanile, oltre che agli orari del trasporto, da razionalizzare ulteriormente. TANDEM, NUOVA CONVENZIONE: IL PULMINO ANCHE AD ALTRI GRUPPI Con delibera del 29 ottobre scorso, la Giunta Comunale ha approvato la nuova Convenzione con l associazione volontari ronchesi Tandem, presieduta da Gisella Dallafiore. Il Comune ha affidato all'associazione l'incarico di effettuare il trasporto giornaliero di persone anziane, disabili e minori segnalate dai Servizi sociali ai centri diagnostici, riabilitativi o sanitari del circondario e, in casi eccezionali, anche per il raggiungimento di centri di cura più lontani. Il Comune ha affidato inoltre all'associazione il servizio C.U.P. (Centro Unico Prenotazioni) con le modalità stabilite dalla competente Azienda ospedaliera. In seguito all acquisizione di un nuovo pulmino da trasporto, per il quale l Amministrazione Comunale si era già impegnata a sostenere l onere economico, si è reso necessario regolamentare le modalità di gestione di tale mezzo, nonché dei relativi costi di manutenzione ordinaria e straordinaria. L utilizzo dell automezzo (si tratta di un Fiat Scudo) è consentito anche alle associazioni, ai gruppi locali di volontariato e alla parrocchia, i quali possono richiedere il pulmino per finalità che rientrano nei loro scopi associativi e sociali ed esclusivamente per il trasporto di persone. A tale scopo il richiedente dovrà presentare all'associazione Tandem una formale richiesta mediante apposito modulo. Norme e condizioni per l'utilizzo da parte di terzi sono stabilite da un apposito regolamento. Il Comune, previo accordo anche verbale con l'associazione e compatibilmente con le esigenze di servizio, si riserva comunque la facoltà di utilizzare l'automezzo nell'espletamento delle proprie attività e secondo le proprie necessità. L'Associazione Tandem si impegna inoltre a svolgere con continuità le attività previste dalla convenzione secondo programmi e orari periodicamente concordati con il Comune; si impegna infine a comunicare tempestivamente al responsabile dell Amministrazione Comunale eventuali interruzioni del servizio che, pergiustificato motivo, dovessero intervenire. La Convenzione è composta da 12 articoli e avrà durata fino al 31 dicembre