1. PREMESSA ANALISI DENDROLOGICO FORESTALE DEI POPOLAMENTI RICADENTI NEL PROGETTO DI RECUPERO AMBIENTALE... 6

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2 INDICE 1. PREMESSA ANALISI DENDROLOGICO FORESTALE DEI POPOLAMENTI RICADENTI NEL PROGETTO DI RECUPERO AMBIENTALE Inquadramento territoriale e caratteristiche pedologiche Parametri stazionali generali Descrizione del popolamento forestale Riferimenti bibliografici Descrizione del popolamento in relazione ai risultati del rilievo Parametri dendroauxometrici e calcolo della superficie di compensazione ad ha di bosco sottratto COMPENSAZIONE AMBIENTALE Individuazione delle superfici disponibili Tecnica d impianto Cure colturali successive all impianto

3 1. PREMESSA L area su cui ricade il sito estrattivo è ubicata in Comune di Cagli - Località Smirra Vocabolo Il Faieto, lungo la valle del Fiume Burano, in destra idrografica. Rispetto alla Carte Tecnica Regionale ricade all interno della Sez Essa interessa la porzione basale di un versante posto in destra idrografica al fosso delle Nude, affluente di sinistra del F. Burano. Rispetto al progetto autorizzato nel 2008 viene formulata una nuova proposta progettuale che si caratterizza per il significativo arretramento del fronte di scavo all interno del stretta valle del fosso delle Nude con sensibile riduzione dell area di scavo da m 2 a m 2, al fine di ridurre gli impatti paesaggistici dell attività estrattiva, annullando praticamente la visuale dai ruderi del castello di Donico. L area coinvolta dal progetto, considerando la superficie di raccordo con la zona confinante a est, è pari a m 2. In tale area è previsto il taglio del soprassuolo boschivo. La presente relazione descrive il risultato del calcolo della compensazione ambientale previsto dall art. 6 della L.R. 71/97 e dall art. 2 della L.R. 33/99 nel caso della richiesta di attività estrattiva in boschi cedui o costituiti da essenze non autoctone, al fine di ricostituire una superficie determinata secondo la metodologia riportata nell allegato A della medesima L.R. 71/97 e in ogni modo non inferiore al doppio della superficie di bosco dissodata. Per la metodologia di indagine si è fatto riferimento anche a quanto meglio precisato nell art.11 della Direttiva recante le norme di attuazione per una razionale coltivazione, un appropriato uso del materiale, per l esercizio dell attività estrattiva nelle formazioni boscate e per il recupero e la ricomposizione finale delle cave, redatta nell ambito del P.R.A.E. e confermata dal PPAE. Successivamente è stato sviluppato il progetto di compensazione forestale ed il relativo computo metrico estimativo. Il bosco indagato s inquadra principalmente nella tipologia dei boschi mesoxerofili di roverella (Quercus pubescens), plasmati dalle ceduazioni e dall ingresso di specie pioniere nelle radure e nelle aree un tempo destinate al pascolo. Per il calcolo delle superfici da compensare è stato fatto il rilievo dendrometrico in 2 aree campione distribuite in maniera tale da risultare rappresentative del soprassuolo forestale coinvolto dalla futura attività estrattiva. Nella figura che segue si riporta la localizzazione dell area di progetto e la localizzazione delle aree di saggio. 3

4 Fig. 1/2: Sito di progetto 4

5 Fig. 1/2: Sito di progetto e localizzazione aree di saggio 5

6 VARIANTE DEL PROGETTO DI COLTIVAZIONE E RECUPERO DELLA CAVA DI PIETRA DA TAGLIO IL FAIETO PROPONENTE: LPM s.r.l. 2. ANALISI DENDROLOGICO FORESTALE DEI POPOLAMENTI RICADENTI NEL PROGETTO DI RECUPERO AMBIENTALE 2.1 Inquadramento territoriale e caratteristiche pedologiche Come detto in premessa, l area in esame si colloca in destra idrografica al fiume Burano, 300 m a nord dell abitato di Smirra, nel comune di Cagli. Il territorio nel quale si colloca il sito di progetto si presenta omogeneamente caratterizzato da superfici forestali estese e continue. Nella parte a valle dell area in oggetto sono presenti appezzamenti coltivati e alcuni nuclei abitati. Foto. 2/1: Inquadramento di area vasta 6

7 Fig. 2/1: Corografia del sito di interesse; in verde è stata delimitata la superficie forestale coinvolta. Il limite rosso è quello del progetto

8 2.2. Parametri stazionali generali Altitudine minima: massima: prevalente: 270 m s.l.m. 360 m s.l.m. 310 m s.l.m. Pendenza media: 30% Pendenza massima: 60% Giacitura: Esposizione: medio - versante sud - ovest Fascia fitoclimatica: Lauretum freddo L area di interesse risulta omogenea dal punto di vista pedologico, il suolo è generalmente poco profondo e ricco di scheletro. La reazione è generalmente sub-alcalina, la dotazione di calcare è elevata con sufficiente sostanza organica. Foto 2/2: Rappresentazione del profilo tipo lungo una scarpata. Si vede il sottile strato di suolo che condiziona lo sviluppo del soprassuolo forestale La presenza dello strato umifero è visibile fino a qualche centimetro di profondità, così come la presenza della sostanza organica indecomposta; fattori, questi dipendenti dall età del popolamento e da alcune caratteristiche stazionali (pendenza, esposizione, ecc.). Le caratteristiche del suolo si differenziano anche fra le porzioni a monte ed a valle del versante a causa dei fenomeni di erosione superficiale che tendono a dilavare la componente organica concentrandola a valle. In linea generale l area di interesse si caratterizza per una elevata xerofilia, legata anche all esposizione sud del versante che, unita alle cattive condizioni edafiche, non favorisce lo sviluppo del bosco, la cui copertura è scarsa a detrimento dell evoluzione pedologica. Poco sotto il sito di interesse, a valle 8

9 della strada di accesso ed in adiacenza al fosso, si rileva un suolo più spesso e ricco di sostanza organica che, grazie ad una maggiore mesofilia, favorisce lo sviluppo di un soprassuolo forestale diversificato e più produttivo. 2.3 Descrizione del popolamento forestale Nell area oggetto di studio è stata rilevata una sola tipologia di soprassuolo, il Querceto mesoxerofilo di roverella. Potrebbero essere comunque identificate alcuni lembi di macchia composta da specie derivanti dalla colonizzazione di aree marginali quali gli aceri, il perastro e il ginepro coccolone (Juniperus oxycedrus) Riferimenti bibliografici Foto 2/3: Foglie di ginepro coccolone (Juniperus oxycerus) Nelle figure che seguono si riportano gli stralci della cartografia della Carta forestale regionale che permettono di individuare le caratteristiche della formazione forestale oggetto di rilievo. Fig. 2/2: Stralcio Carta dei Tipi Forestali. Il sito ricade all interno dei querceti mesoxerofili di roverella. Descrizione del Querceto mesoxerofilo di roverella Cedui matricinati ed intensamente matricinati, localmente invecchiati od in conversione naturale a fustaia; fustaie, anche con soggetti di grosse dimensioni in ambito collinare,un tempo allevati per la produzione delle ghiande; fustaie sopra ceduo in formazioni a sviluppo lineare lungo gli impluvi campestri. Querceti costituiti prevalentemente da roverella, con cerro subordinato (var. con cerro); generalmente in mescolanza con orniello, carpino nero (var. con carpino nero) e carpinella (var. con carpinella). In formazioni a sviluppo lineare lungo gli impluvi o negli ambiti collinari più antropizzati, presenza di altre latifoglie come pioppo bianco, salice bianco e robinia. Presenti in prevalenza sui substrati carbonatici dei piani mesosupramediterraneo, dai rilievi costieri alla dorsale appenninica principale. Rispetto alla descrizione della tipologia forestale di riferimento si deve segnalare che il sito è caratterizzato da condizioni edafiche estreme e dall esposizione a sud con elevata 9

10 xerofilia che non permette l affermazione di un bosco produttivo e la presenza di specie più esigenti, quali il cerro e gli aceri. Fig. 2/3: Stralcio Carta degli assetti strutturali Ceduo semplice, con o senza matricine. Soprassuolo costituito totalmente o in prevalenza da polloni, con presenza di matricine o riserve in numero fino a 140 per ettaro o con relativa area di insidenza inferiore al 20%, con un massimo di 2 classi di età; se le classi sono più di 2 e la loro copertura supera il 20% si ricade nella categoria ceduo composto (fustaia sopra ceduo/ceduo sotto fustaia). In sintesi: n matricine: <=140 area insidenza delle matricine: <20% classi di età delle matricine: variabile (generalmente <=2) Fig. 2/4: Stralcio Carta delle Destinazioni Funzionali Prevalenti Soprassuoli che svolgono un importante ruolo di protezione diretta e/o prevenzione di dissesti, caduta di sassi, valanghe ecc., in aree vulnerabili ovvero di mantenimento di paesaggi naturali di pregio, indipendentemente dalla fertilità naturale ed accessibilità del sito, incluse molte formazioni riparie interne in aree agricole e non, per la loro funzione di contenimento dell'erosione dei suoli. Gli obiettivi principali sono rappresentati dal miglioramento strutturale e della stabilità di soprassuoli con rilevante ruolo di protezione generale del territorio e/o difesa diretta di insediamenti ed infrastrutture, nonché per il loro ruolo di corridoio ecologico. 10

11 Fig. 2/5: Stralcio Carta degli Indirizzi Selvicolturali e Relative Priorità Soprassuoli in cui per recenti utilizzazioni, stadi di sviluppo o assetti evolutivi sufficientemente stabili non sono prevedibili interventi nell'arco del quindicennio di riferimento; trascorso tale periodo, dopo opportuna verifica, ove utile e compatibile si potrà passare alla gestione attiva o reiterare l'attesa. 11

12 2.3.2 Descrizione del popolamento in relazione ai risultati del rilievo Le aree di saggio sono state collocate lungo il versante; quella a monte è stata ceduata da circa 9 anni, mentre quella a valle è stata scelta in quanto, rispetto al resto del versante, è parte di una particella lasciata indietro nel taglio e quindi rappresentativa di un diverso stato evolutivo del bosco. In linea generale le caratteristiche del soprassuolo forestale, come detto anche sopra, si caratterizza per una scarsa copertura arborea e per un ricco sottobosco arbustivo. Ciò è dovuto alle cattive condizioni edafiche e all esposizione sud del rilievo che favorisce l affermarsi della roverella. La ceduazione ha nel tempo permesso l affermarsi anche di orniello e carpino nero, specie più adatte della roverella al tipo di gestione forestale con valori di copertura e sociabilità comunque inferiori rispetto alla specie dominante. Non si segnalano presenze rilevanti di specie mesofile, quali gli aceri, presenti invece a valle dell area di interesse, in prossimità del fosso. Di seguito è riportata la tabella con i valori medi relativi alla composizione specifica della tipologia forestale derivanti dal rilievo nelle due aree di saggio. Dai dati raccolti si la povertà di specie. Specie Querceto di roverella Ads1 [N/ha] Ads2 [N/ha] % TOT Roverella Quercus pubescens 61,04% Orniello Fraxinus ornus 38,37% Carpino nero 25 0 Ostrya carpinifolia 0,58% 100,00% Il sottobosco arbustivo è diffuso ed abbondante ed è costituito prevalentemente da ginepro (Juniperus oxicedrus), ginestra (Spartium junceum) coronilla (Coronilla emerus), asparago, scotano (Cotinus coggyrgra), rosa canina (Rosa canina), caprifoflio (Lonicera etrusca). A livello erbaceo la copertura è discontinua con dominanza delle specie graminacee quali il falasco (Brachipodium rupestre), Nelle fotto che seguono si rappresenta la copertura forestale. Si può vedere la ricchezza di specie arbustive e la presenza di radure e aree con scarsa copertura. 12

13 Foto 2/4 e 2/5: Area di saggio n. 1 13

14 Foto 2/6: Area di saggio n. 1 è visibile la scarsa copertura arborea con superfici esposte ai fenomeni di dilavamento della frazione organica per erosione superficiale 14

15 Foto 2/7 e 2/8: Area di saggio n. 2: il ritardo del taglio ha favorito un maggiore sviluppo della parte arborea che comunque rimane di dimensioni ridotte rispetto all età del bosco per la scarsa feritilità del suolo. 15

16 Foto 2/9: All interno dell area di saggio 2 rientrano comunque delle radure con scarsa copertura rborea rappresentative della situazione forestale del sito. 2.4 Parametri dendroauxometrici e calcolo della superficie di compensazione ad ha di bosco sottratto Il rilievo dei parametri dendroauxometrici necessari a valutare la provvigione dendrometrica ad ettaro a maturità convenzionale di 25 anni (bosco ceduo) è stato effettuato in 2 aree di saggio delle dimensioni di 400 m 2 (20 m x 20 m). I vertici delle aree di saggio sono stati opportunamente segnati con vernice in modo che siano riconoscibili per i successivi sopralluoghi. Le aree di saggio, contrassegnate a terra e su carta, sono state individuate con l obiettivo di rappresentare significativamente l area boscata con campionamenti sufficientemente estesi e localizzati in aree omogenee al loro interno per indicare la situazione tipo del soprassuolo. Le operazioni di stima si sono svolte effettuando per le aree di saggio, il cavallettamento totale di tutte le piante con diametro a 1,30 m di altezza superiore a 3 cm. Quindi è stato determinato il valore dell area basimetrica media, da cui è stato ricavato il diametro medio; sono state poi misurate le altezze di almeno tre alberi aventi diametro uguale a quello medio, ed è stata ottenuta l altezza media. E stato abbattuto un individuo arboreo di caratteristiche medie per ogni ADS rappresentante l albero modello e quantificata l età media attraverso la lettura degli anelli della pianta abbattuta. 16

17 Foto 2/10: albero modello dell area di saggio n. 1 Attraverso l età e le caratteristiche del popolamento è stato possibile utilizzare le tavole I.S.A.F.A. dell Inventario Forestale Nazionale Italiano per calcolare il coefficiente di forma (f) attraverso la seguente formula: f = V * 4/ * Ø2 * h Il coefficiente di forma (f) è stato poi successivamente applicato per il calcolo della provvigione attraverso il metodo dell albero modello unico. Partendo dall età del popolamento analizzato è stato possibile determinare il valore dell incremento medio annuo per ottenere la provvigione a 25 anni, pari al valore del volume ad ettaro a quell età. Nella tabella seguente sono riportati i valori dendroauxometrici medi delle aree di saggio per ettaro. Rapportando il valore della provvigione all anno 25 e dividendo per 10, come previsto nell allegato A della L.R. 71/97, si ottiene la superficie da compensare. Tab. 2/1: Individuazione delle aree di saggio Aree di saggio al fine della compensazione forestale Tipologia rispetto alla ADS carta della vegetazione attuale sup. [m 2 ] GB Est GB Nord Querceto Mesoxerofilo di 1 Bosco ceduo di roverella Roverella , ,90 2 Bosco ceduo di roverella Querceto Mesoxerofilo di Roverella , ,48 17

18 Dati dendroauxometrici Nelle tabelle seguente sono riportati i valori dendroauxometrici per ettaro rilevati e relativi alle aree di saggio riguardanti il Querceto di Roverella: Media Ads 1 Ads 2 Età media (anni) 12, Piante [N/ha] 2137, G [m 2 /ha] 3, , , Diametro medio [cm] 4,795 3,93 5,66 Altezza media (m) 3,625 3,25 4 Coef. riduzione f 0, , , Volume [m 3 /ha] 6, , , Incremento medio [m 3 /ha] 0, , , Provvigione 25 [m 3 /ha] 12, , , Nelle seguenti tabelle sono evidenziati i passaggi relativi al calcolo della compensazione ambientale e i dati relativi alle superfici della tipologia forestale: Querceto Mesoxerofilo di Roverella Provvigione 25 Area da sacrificare [m 2 ] [m 3 /ha] Disp. di cui all art. 11, comma 7 del PRAE 12,404 x 8.877/ = 8,708 m 3 /ha Compensazione Superficie da compensare [ha] Area di scavo + Area 11,011/10 = ha raccordo morfologico = , Dal punto di vista normativo la Legge Regionale n. 71/1997, art. 6 comma 4 fissa il limite minimo di compensazione pari al doppio della superficie del bosco dissodato. Quindi, avendo ottenuto un valore di compensazione inferiore al doppio, l area da compensare sarà comunque pari a 8.877m 2 x 2 = 1,7754 ha Per gli approfondimenti relativi ai dati dendroauxometrici rilevati ed elaborati nelle aree di saggio sono di seguito allegati i piedi lista di cavallettamento. 18

19 SCHEDE RILIEVO AREE DI SAGGIO N. AdS: 1 Sup:400 m 2 Roverella Orniello Carpino Scotano N TOT Ø Poll Seme Poll Seme Poll Seme Poll Seme Poll Seme g cl.ø (m 2 ) , , , , , , , , , , , , , g Ads N TOT ,1140 (m 2 ) N TOT/ha ,849 G/ha (m 2 ) ceppaie ceppaie/ha Ø m: 3,93 cm poll/ceppaia 1, Hm1: 3,25 m Comp. spec. (%)N 54,2 43,8 2,1 1,0 100,0 Hm2: 3,10 m Comp. spec. (%)G 58,1 38,7 3,1 0,6 100,0 Hm3: 3,45 m 19

20 N. AdS: 2 Sup: 400 m 2 Roverella Orniello Carpino Scotano N TOT Ø Poll Seme Poll Seme Poll Seme Poll Seme Poll Seme 3 g cl.ø (m 2 ) , , , , , , , , , , , , , , , ,16 N TOT ,1940 g Ads (m 2 ) N TOT/ha ,8498 G/ha (m 2 ) ceppaie ceppaie/ha Ø m: 5,66 cm poll/ceppaia 1,3871 1, Hm1: 4 m Comp. spec. (%)N 68,8 31,2 0,0 0,0 100,0 Hm2: 3,75 m Comp. spec. (%)G 84,6 15,4 0,0 0,0 100,0 Hm3: 4,10 m 20

21 3. COMPENSAZIONE AMBIENTALE Come detto sopra, la superficie da compensare sarà pari a ha. La Ditta L.P.M. secondo la propria disponibilità delle superfici che necessita, avvierà l attuazione della compensazione eseguendo il rimboschimento su una superficie disponibile, come previsto dalla legge. 3.1 Individuazione delle superfici disponibili Le superficie individuate ricadono tutte all interno del comune di Cagli, di proprietà dei Sig. Martinelli Renato e Martinelli Rolando (in allegato si riporta l accordo per la messa a disposizione dei terreni). Nella tabella che segue si riportano gli estremi catastali, la superficie totale e quella utilizzata per il rimboschimento compensativo. Tab 3.1/1: Superfici disponibili. Foglio Particella Sup. Totale Sup. utilizzata Fig. 3/1: Ubicazione superficie di compensazione 21

22 Fig. 3/2: Superficie di compensazione 3.2 Tecnica d impianto Nel seguente paragrafo sono descritte in dettaglio tutte le operazioni per la messa a dimora delle piante. Squadro L operazione dello squadro nel terreno in oggetto è la prima fase di progettazione; essa è di rilevante importanza soprattutto per agevolare le successive operazioni colturali postimpianto fino al completamento della fase di affrancamento; esso verrà effettuato con appositi strumenti allo scopo di individuare le linee principali e le ortogonali. In seguito si prosegue con l apposizione di picchetti per evidenziare la futura destinazione delle piante. Il sesto d impianto adottato sarà di 3 x 3 metri con un investimento quindi di piante/ha. Lo schema d impianto sarà il seguente: 22

23 Modulo di impianto tipo ml.3,0 ml.3,0 Legenda: Pianta di Quercus pubescens e Ostrya carpinifolia Pianta di Altre specie spp. Messa a dimora L impianto sarà effettuato tramite l apertura di buche delle dimensioni di 40x40x40 con riporto di terreno vegetale; a quest operazione seguirà la posa in opera delle piante. La messa a dimora va eseguita evitando che il terreno sia eccessivamente bagnato o quando le temperature sono troppo basse; è molto importante che le radici vengano sistemate con cura nelle buche e l interramento della piantina deve avvenire fino al colletto. Le specie forestali da mettere a dimora sono: Quercus pubescens 20% Fraxinus ornus 20% Ostrya carpinifolia 30% Acer campestre 5% Acer opalus 10% Sorbus aria 5% Cercis silquastrum 5% Per l impianto saranno utilizzate piantine in fitocella di 1-2 anni. 23

24 3.3 Cure colturali successive all impianto Le cure colturali successive all impianto assumono un importanza determinante per assicurare l affrancamento delle giovani plantule che si completa dopo qualche anno e favorirne il loro successivo sviluppo. Per questo motivo gli interventi appresso elencati necessitano di particolare cura e tempestività. Si evidenzia che il terreno è profondo e con caratteristiche tali da assicurare un buon indice di accrescimento delle piante. Il controllo delle erbe infestanti è previsto a partire del 2 anno. Il 4 ed il 5 anno si prevede la distribuzione localizzata di compost con funzione ammendante e rilascio lento di elementi nutritivi. Indicativamente si distribuiranno 50 ql/ha di compost. Risanamento delle fallanze All inizio di ogni anno si dovrà verificare la presenza di piante che eventualmente non hanno attecchito ed alla loro sostituzione; generalmente tale operazione si esaurisce nei tre anni successivi alla realizzazione dell impianto, con una percentuale di sostituzione del 10% circa. Interventi irrigui Nel caso le annate siccitose, oramai piuttosto frequenti nelle nostre zone, sarà necessario ricorrere all irrigazione di soccorso in maniera tale da limitare lo stress idrico delle giovani piantine. 24

25 Visura catastale 25

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30 PROGETTO DI COMPENSAZIONE AMBIENTALE Computi metrici per l impianto e la manutenzione del rimboschimento 30

31 Tab. 1: Computo metrico per il rimboschimento di un ettaro di bosco N. CODICE RIF. DESCRIZIONE PRIMO ANNO UNITA' DI MISURA QUANTITA' IMP. UNIT. TOTALE / / /002 Squadro del con oltre 600 piante ad ettaro. Apertura manuale di buche 40x40x40. Acquisto piantine in contenitore mediante fornitura a piè d'opera. Sono compresi: trasporto dal vivaio regionale, il carico e lo scarico. Collocamento a dimora di piantina forestale in contenitore su terreno precedentemente lavorato a scasso o arato. Sono compresi: la distribuzione in cantiere, messa a dimora e la compressione del terreno adiacente alla pianta ed esclusa la fornitura della pianta. ha 1 302,93 302,93 Cad , ,94 Cad , ,55 Cad , ,86 Totale primo anno 5.741,28 31

32 Tab. 2: Computo metrico per la manutenzione di un ettaro di bosco N. CODICE RIF. DESCRIZIONE QUANTITA' IMP. UNIT. TOTALE /002 3 Stima / Stima /002 2 Stima 1 Stima PRIMO ANNO Risarcimento delle fallanze su terreno precedentemente imboschito. Sono compresi: la riapertura della buca, il collocamento a dimora delle nuove piantine esclusa la fornitura. Piantine in contenitore ,14 348,54 Addetti ai lavori di forestazione, sistemazione idraulico-forestale e idraulico-agraria. Operaio qualificato super. (1111x1min/p). Irrigazione manuale. 18,5 18,00 333,00 Totale primo anno 681,54 SECONDO ANNO Risarcimento delle fallanze su terreno precedentemente imboschito. Sono compresi: la riapertura della buca, il collocamento a dimora delle nuove piantine esclusa la fornitura. Piantine in contenitore ,14 348,54 Controllo della vegetazione invadente effettuato sulla superficie circostante le piantine. Sono compresi: zappettatura manuale, asportazione del materiale di risulta , ,55 Addetti ai lavori di forestazione, sistemazione idraulico-forestale e idraulico-agraria. Operaio qualificato super. (1111x1min/p). Irrigazione manuale. 18,5 18,00 333,00 Totale primo anno 1.848,09 TERZO ANNO Risarcimento delle fallanze su terreno precedentemente imboschito. Sono compresi: la riapertura della buca, il collocamento a dimora delle nuove piantine esclusa la fornitura. Piantine in contenitore ,14 348,54 Addetti ai lavori di forestazione, sistemazione idraulico-forestale e idraulico-agraria. Operaio qualificato super. (1111x1min/p). Irrigazione manuale. 18,5 18,00 333,00 Totale primo anno 681,54 Compost QUARTO ANNO 50 20,00 100,00 32

33 3 Stima 1 Stima 2 Stima Addetti ai lavori di forestazione, sistemazione idraulico-forestale e idraulico-agraria. Operaio qualificato super. (1111x2,5min/p). Irrigazione manuale e compost localizzata 55,5 18,00 832,5 Totale quarto anno 932,50 QUINTO ANNO Compost 50 20,00 100,00 Addetti ai lavori di forestazione, sistemazione idraulico-forestale e idraulico-agraria. Operaio qualificato super. (1111x2,5min/p). Irrigazione manuale e distribuzione di compost 55,5 18,00 832,5 Totale quarto anno 932,50 TOTALE 5.076,17 CINQUE ANNI Determinazione dei costi relativi al rimboschimento compensativo DESCRIZIONE COSTI IMPORTO ( /ha) Costo dell'esecuzione del rimboschimento 5.741,28 Costo delle cure colturali per i primi cinque anni 5.076,17 Totale costo per ettaro ,15 Totale compensazione: ,15 /ha x 1,7754 ha = ,77 33

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