La percezione del dolore e della temperatura
|
|
- Ilario Ferrante
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 La percezione del dolore e della temperatura LA PERCEZIONE DEL DOLORE E DELLA TEMPERATURA 1 L UTILITÀ DEL DOLORE 1 I DIFFERENTI TIPI DI NOCICETTORI 2 PER QUALE RAGIONE IL DOLORE È AMPLIFICATO IN CASO DI FERITA 2 DAL PEPERONCINO AI TERMORECETTORI 3 L ILLUSIONE DELLA GRIGLIA TERMICA 3 LA SENSAZIONE DI FRESCHEZZA DEL MENTOLO 4 COME DISTINGUERE IL FREDDO INOFFENSIVO DA QUELLO NOCIVO? 5 LA SITUAZIONE DIVENTA PIÙ COMPLESSA L UTILITÀ DEL DOLORE Gli organismi viventi devono poter reagire rapidamente agli stimoli provenienti dal mondo esterno e ai cambiamenti interni. La funzione principale del dolore acuto è quella di informare l organismo sulle aggressioni interne o esterne che subisce. L uomo possiede dei recettori particolari (i nocicettori) costituiti da terminazioni nervose che hanno il ruolo di informare preventivamente l organismo su eventuali attacchi. Essi sono distribuiti in tutto il corpo (pelle, muscoli, articolazioni, viscere) ad eccezione del cervello, che è invece protetto da membrane estremamente sensibili, le meningi. La nocicezione può essere considerata un senso, come la visione o l olfatto, ma contrariamente agli altri sensi essa fa intervenire un largo spettro di meccanismi di transduzione. Sono infatti innumerevoli e diversi fra loro i segnali del mondo esterno che devono essere captati dalle vie del dolore. I nocicettori hanno la particolare caratteristica di essere sensibili sia a stimoli fisici, come ad esempio un intensa pressione o a delle temperature nocive per l organismo, sia a stimoli chimici, come certe sostanze pericolose. I diversi meccanismi di transduzione permettono di trasformare questi diversi segnali in impulsi bioelettrici che giungono fino al cervello. L attività dei nocicettori e di conseguenza la sensazione dolorosa, deve essere percepita coscientemente solo in caso di lesione, l organismo deve poter differenziare gli stimoli che rappresentano un pericolo da quelli inoffensivi, come una carezza o il calore di un raggio di sole. I DIFFERENTI TIPI DI NOCICETTORI Lo spettro degli stimoli dolorosi che percepiamo è vasto, di conseguenza esistono differenti tipi di nocicettori. Essi si distinguono sulla base della loro localizzazione (viscere o pelle, muscoli o articolazioni) e sul tipo di stimolo doloroso che li attiva. Nella pelle, le fibre sensoriali responsabili della nocicezione si suddividono in funzione di due parametri cruciali che determinano la velocità di conduzione del segnale elettrico: il diametro della fibra CONTACT The European Dana Alliance for the Brain Centre de Neurosciences Psychiatriques Dép. Universitaire de Psychiatrie CHUV Site de Cery CH-1008 Prilly /Lausanne Tel.: Fax: contact.edab@hospvd.ch The European Dana Alliance for the Brain 165 Queen s Gate London SW7 5HE, UK Tel.: Fax: enquiries@edab.net The European Dana Alliance for the Brain is an alliance of 140 eminent scientists that promotes the importance of brain research. 1
2 La percezione del dolore nervosa e lo spessore della mielina che l avvolge. I nocicettori sono le terminazioni libere delle fibre sensoriali di piccolo diametro, da debolmente mielinizzate, fino a non mielinizzate, che si suddividono in fibre Aδ e C. Le fibre C che segnalano al cervello un dolore persistente, sordo, hanno un diametro più piccolo e una velocità di conduzione più bassa (meno di 2 m/sec), le fibre Aδ sono un po più rapide (fino a 30 m/sec) e conducono la sensazione di dolore intenso generata da uno stimolo acuto. Paragonate alle informazioni che provengono da altri neuroni del tatto, la cui velocità di trasmissione può raggiungere 100 m/sec, le informazioni legate al dolore si spostano più lentamente. Come per tutte le fibre sensoriali, l informazione che arriva dai nocicettori non è inviata direttamente al cervello, ma lo raggiunge per tappe successive: le fibre passano infatti dapprima attraverso un primo relè a livello del midollo spinale, poi un secondo a livello del talamo, una specie di centro di ridistribuzione e di analisi delle fibre sensoriali, per arrivare in differenti zone della corteccia cerebrale dove il dolore è interpretato coscientemente dall organismo. PER QUALE RAGIONE IL DOLORE È AMPLIFICATO IN CASO DI FERITA Quando il tessuto di un organismo si ferisce, le proprietà dei nocicettori sono modificate. La zona d infiammazione diventa ipersensibile e gli stimoli normalmente inoffensivi sono percepiti come un aggressione dolorosa; tale fenomeno è conosciuto come iperestesia. Questo spiega perché quando si applica anche solo una compressa tiepida sulla piaga di un paziente, essa può scatenare un dolore acuto. L abbassamento della soglia d attivazione dei nocicettori è modulato dalle sostanze chimiche liberate dalle cellule lese. Si osserva inoltre una risposta più vivace dei neuroni del midollo spinale, che contribuisce ad aumentare l ipersensibilità locale dell organismo. La ricerca medica s interessa da vicino ai meccanismi molecolari responsabili dell attività dei nocicettori, per poterli manipolare a fini terapeutici. Il fatto che i nocicettori siano polimodali, cioè attivabili da stimoli di natura differente, complica il lavoro dei ricercatori e costituisce un problema cruciale per le cure palliative. Gli anestetici locali inibiscono globalmente tutti i tipi di recettori sensoriali, e se è vero che un anestetico allevia il dolore, esso blocca completamente l informazione sensoriale periferica esponendo l organismo ad ogni sorta di pericolo. Attualmente i ricercatori studiano la possibilità di dissociare i meccanismi molecolari che attivano i nocicettori in caso di ustione da quelli attivati da una pressione intensa o da sostanze chimiche nocive, così da intervenire in modo selettivo. DAL PEPERONCINO AI TERMORECETTORI Nell ambito della ricerca sui termo-nocicettori, un primo passo decisivo è stato realizzato nel 1997 da David Julius e i suoi collaboratori. Intrigati dalla sensazione di bruciore che si percepisce quando si mangia del cibo piccante, i ricercatori si sono domandati se la capsaicina, la molecola responsabile dell aggressione chimica percepita dai nocicettori, aveva la capacità di attivare lo stesso tipo di recettore che risponde agli stimoli caldi. I ricercatori hanno identificato il tipo di recettore che lega la capsaicina, il recettore vanilloide (VR1), di cui hanno verificato l attivazione anche dalle alte temperature***. Questo recettore, fa parte della più vasta famiglia dei canali ionici chiamati TRP (transient receptor potential), ed è quindi stato ribattezzato TRPV. 2
3 e della temperatura L ILLUSIONE DELLA GRIGLIA TERMICA Nel 1986, un fisiologo danese, T. Thunberg, ha evidenziato una curiosa illusione tattile legata alla termorecezione: quando il palmo della mano entra in contatto con una griglia formata da barre tiepide e fredde poste in alternanza, si percepisce una sensazione di bruciore, che non si avverte se le barre sono presentate ad un unica e identica temperatura, sia fredda che tiepida. Questo fenomeno è stato spiegato solo di recente da alcuni ricercatori che hanno osservato come l organismo distingue difficilmente tra uno stimolo di bruciore e uno stimolo inferiore a 15 C, entrambi sono percepiti come una bruciatura. Nei due casi sono le medesime fibre nocicettive ad essere attivate, che si attivano anche quando la griglia bimodale entra in contatto con la mano, da cui il dolore anche se le temperature sono innocue per l organismo. In effetti, sono messi in azione tre tipi di cellule: i termorecettori attivati dalle barre tiepide, quelli messi in azione dalle barre fredde e i nocicettori che provocano il dolore. Tutte queste informazioni sono integrate a livello del midollo spinale e poi inviate al cervello. Quando la temperatura della griglia presenta una sola temperatura e non pericolosa per l organismo, è attivato un solo tipo di termorecettore, apparentemente questo inibisce o maschera l attività dei nocicettori a livello del midollo spinale. Al contrario se si toccano contemporaneamente degli oggetti tiepidi e altri freddi, l attivazione dei due tipi di termorecettori, è interpretata come una situazione pericolosa dai neuroni del midollo spinale. L attività dei nocicettori cessa di essere inibita, diventa percepibile ed assume la forma di un illusione di ustione. I ricercatori hanno notato che il meccanismo di transduzione attivato dalla capsaicina è identico a quello messo in gioco dalle alte temperature: i canali TRPV1 associati alla membrana in presenza di capsaicina o di alte temperature si aprono e lasciano penetrare una corrente che depolarizza il neurone, questo genera un segnale elettrico che si propaga fino al cervello. I recettori TRPV1 funzionano ***Per dimostrare quest ipotesi i ricercatori hanno modificato il gene che codifica per la VR1 così da ottenere dei topi che non esprimono il recettore corrispondente. Essi hanno costatato che i topi erano sensibili a delle temperature di oltre 50 C, ma insensibili a temperature inferiori che nel topo normale provocano una risposta. Questo lascia supporre l esistenza di un altro tipo di nocicettore sensibile alle temperature più elevate. come una sorta di termometro molecolare, attivando il nocicettore quando lo stimolo termico oltrepassa i 43 C. I nocicettori provvisti di recettori TRPV1 rappresentano più della metà di tutti i nocicettori e sono sensibili alla capsaicina e a degli stimoli moderatamente caldi. Quando la temperatura oltrepassa i 52 C, si attiva una popolazione supplementare di nocicettori: questa seconda classe di recettori contrariamente ai TRPV1, reagisce unicamente alle temperature elevate e non alla capsaicina. Inizialmente chiamati vanilloid receptor-like (VRL-1), hanno una struttura molto simile a quella dei TRPV1 e appartengono alla medesima famiglia di canali, la differenza principale è che non sono attivati dalla capsaicina. Questi recettori sono stati in seguito denominati canali TRPV2. LA SENSAZIONE DI FRESCHEZZA DEL MENTOLO I risultati ottenuti con il peperoncino hanno incoraggiato i ricercatori ad adattare il loro metodo per identificare i recettori specifici al freddo. La sensazione di freschezza di una caramella al mentolo è familiare a tutti; nel 2002 Julius e il suo gruppo hanno dimostrato che i recettori attivati dal mentolo erano gli stessi messi in gioco da una temperatura inferiore a 15 C. I ricercatori li hanno dapprima denominati recettori al freddo e al mentolo (CMR1), poiché questi recettori appartengono alla famiglia dei canali TRP, sono 3
4 stati in seguito battezzati recettori TRPM8. Una temperatura di 15 C è la soglia approssimativa per attivare le vie del dolore che corrispondono alle basse temperature. Questo limite è più soggettivo rispetto agli stimoli caldi, infatti tutti qualificano come bollente una doccia di oltre 47 C, mentre molte persone non fanno fatica a sopportare l acqua a 15 C. Fisiologicamente parlando, questa differenza si spiega dal fatto che tutte le cellule provviste del recettore VR1 sono attivate quando la temperatura oltrepassa i 43 C, mentre la soglia d attivazione delle cellule provviste di recettori TRPM8 è più variabile e si situa tra gli 8 C e i 30 C. Vista la gran variabilità diventa difficile distinguere tra queste fibre i termorecettori che reagi- scono a degli stimoli inoffensivi per l organismo, dai nocicettori che devono proteggerli da un freddo dannoso. Inoltre solo una piccola proporzione delle fibre Aδ e C è provvista di recettori TRPM8, mentre un gran numero di queste fibre è attivato quando la temperatura scende sotto lo zero. Questa osservazione suggerisce l esistenza di un meccanismo di transduzione specifico per le temperature molto fredde. Recentemente è stato scoperto nei neuroni nocicettori un nuovo canale recettore chiamato ANKTM1 che reagisce apparentemente a delle temperature pericolosamente basse per l organismo. La sensazione di bruciore che si percepisce toccando dei ghiaccioli potrebbe essere consecutiva al fatto che il freddo estremo attiva questo tipo di canali nei neuroni nocicettori. COME DISTINGUERE IL FREDDO INOFFENSIVO DA QUELLO NOCIVO? Circa la metà dei neuroni termorecettori provvisti di TRPM8 sono dotati del TRPV1; questa strana scoperta dimostra che un numero non trascurabile di termorecettori è attivato sia dal caldo che dal freddo. È noto che l attivazione dei nocicettori si traduce, indipendente dalla natura dello stimolo (capsaicina, caldo, freddo), con una sensazione dolorosa. Allo stesso modo, ogni eccitazione dei recettori al freddo inoffensivo evoca una sensazione di freschezza, indipendentemente dallo stimolo utilizzato. La questione posta attualmente 4
5 EuroBrain Vol. 2, N 3 décembre 2000 EuroBrain Vol. 5, N. 1 Giugno 2004 Carlos Belmonte dai ricercatori è la seguente: se le fibre nocicettive e le fibre termosensibili sono attivate sia da stimoli caldi sia freddi, per quale ragione si percepisce il dolore in un caso ma non nell altro? La risposta è probabilmente collegata ai differenti gradi d attivazione dei diversi neuroni: quando si tocca un oggetto molto caldo, la frequenza dei segnali inviati dalle fibre nocicettive è più elevata rispetto a quando sono attivate da un freddo nocivo. A questo si aggiunge che molte fibre sensibili al freddo inoffensivo sono quiescenti; tale modello d attività è interpretato dal cervello come una sensazione dolorosa. Quando le variazioni di temperatura sono leggere, solo le fibre sensibili al freddo inoffensivo sono attivate, la sensazione esperita è allora quella della freschezza. In effetti, se la febbre provoca una sensazione di freddo è senza dubbio perché eccita i recettori TRPV1 delle fibre sensibili al freddo. Un altra pista emergente rinforzata dal modello della griglia termica (vedi riquadro), ha come base l integrazione a livello del midollo spinale dei segnali che provengono dai differenti tipi di fibre sensoriali. Secondo quest ipotesi le fibre sensibili al freddo inoffensivo inibiscono l azione dei nocicettori quando si toccano degli oggetti freschi. Un osservazione clinica convalida quest ipotesi: in caso di lesione delle fibre Aδ, solo i recettori polimodali di tipo C (muniti di due tipi di recettori) sono capaci di trasmettere l informazione e il paziente percepisce una viva sensazione di bruciatura quando la sua pelle è messa in contatto con una compressa fresca. LA SITUAZIONE DIVENTA PIÙ COMPLESSA Anche se la scoperta dei recettori TRPM8 ha permesso di identificare una categoria di neuroni sensoriali sensibili al freddo, il fatto che la soglia di attivazione dei recettori non corrisponda ad una temperatura precisa, lascia supporre che il meccanismo di transduzione del freddo sia un fenomeno più complesso della semplice attivazione di un particolare recettore. Belmonte, Viana e il loro gruppo di Alicante hanno mostrato nel 2002 che la risposta dei recettori al freddo mette in gioco una costellazione di canali ionici la cui espressione, la densità e l attivazione sono specifiche ai termorecettori al freddo. Gli scienziati hanno messo in coltura dei neuroni sensoriali primari di topo e studiando il profilo spazio-temporale dei movimenti di calcio intracellulare hanno potuto identificare i neuroni sensibili ad un abbassamento della temperatura. È noto, infatti, che quando i neuroni emettono degli impulsi nervosi, i canali permeabili al calcio si aprono e la concentrazione intracellulare di questo ione aumenta. Viana e Belmonte hanno verificato che i neuroni sensibili al freddo fossero sensibili al mentolo, costatando che quasi la metà delle cellule studiate rispondeva anche alla capsaicina. Essi hanno notato inoltre che era possibile classificare i neuroni sensibili al freddo in due categorie secondo l intensità del freddo, ciascuna delle quali aveva un largo spettro di temperature di attivazione. Una volta identificate le fibre interessanti, i ricercatori hanno studiato con dei metodi elettrofisiologici il segnale prodotto dai neuroni all abbassamento della temperatura. Sono stati tracciati due modelli. I neuroni sensibili a delle temperature moderatamente basse si depolarizzano rapidamente ed emettono una scarica di potenziali d azione, alcuni tra loro, il cui potenziale di membrana è oscillante, generano delle scariche di potenziali d azione a ripetizione. La frequenza è strettamente correlata con l intensità e la rapidità dell abbassamento di temperatura. La tappa successiva consisteva nel 5
6 confrontare queste risposte con quelle dei neuroni insensibili al freddo e di identificare i canali ionici specifici unicamente ai neuroni sensibili al freddo. Quando una cellula è a riposo, è permeabile al potassio: i canali potassici della sua membrana sono aperti e gli ioni sono liberi di spostarsi, seguendo i gradienti fisicochimici, dall interno verso l esterno della cellula e viceversa. Viana e Belmonte, hanno dimostrato che i neuroni sensibili al freddo reagiscono alle basse temperature chiudendo una parte dei loro canali potassici, questo depolarizza la cellula e la porta rapidamente a generare un segnale elettrico. Probabilmente tale depolarizzazione si aggiunge a quella generata dall apertura dei TRPM8 sotto l effetto del freddo. A priori, tutte le fibre sensoriali hanno dei canali potassici e dovrebbero dunque rispondere al freddo. Belmonte e Viana hanno scoperto che i neuroni insensibili al freddo avevano oltre ai normali canali potassici, un altro tipo di canali denominati IK D, che dipendono dal potenziale di membrana e sono poco numerosi sui neuroni sensibili al freddo. Questi canali IK D avrebbero la tendenza a controbilanciare l effetto depolarizzante del freddo e opporsi in questo modo alle conseguenze delle basse temperature. Per confermare quest ipotesi Belmonte e Viana hanno avuto l ingegnosa idea di bloccare i canali IK D per impedire che la corrente di potassio mantenesse il potenziale di membrana a livello di riposo con le basse temperature. Come ci si attendeva, i neuroni in precedenza insensibili al freddo sono diventati sensibili. Questo dimostra che il meccanismo di transduzione al freddo emerge dall espressione o, piuttosto, dalla non espressione dei canali ionici della membrana dei neuroni influenzata dal freddo. Viana e Belmonte hanno anche ipotizzato che la temperatura legata alla soglia d attivazione della cellula potrebbe essere modulata secondo la densità di questi due tipi di canali della membrana. Resta ancora molto da fare per chiarire i dettagli di questo complesso meccanismo, la tappa seguente consisterà nel determinare il ruolo dei canali TRPM8, dei ANKTM1 e i canali potassici non specifici nella sensibilità dei neuroni sensoriali che rilevano le basse temperature inoffensive e nocive. Mélanie Aeschlimann, PhD Losanna, CH Editorial Board: Pierre J. Magistretti, Chairman, Colin Blakemore, Leslie Iversen, Wolf Singer, Piergiorgio Strata, Jacques Glowinski, Norbert Herschkowitz Production Manager: Béatrice Roth Contributing Editor: Elaine Snell A Dana Alliance for the Brain Inc Newsletter prepared by EDAB, the European subsidiary of DABI Chairman William Safire Vice Chairmen Colin Blakemore, PhD, ScD, FRS Pierre J. Magistretti, MD, PhD President Edward F. Rover Executive Committee Carlos Belmonte, MD, PhD Anders Björklund, MD, PhD Joël Bockaert, PhD Albert Gjedde, MD, FRSC Sten Grillner, MD, PhD Malgorzata Kossut, MSc, PhD Richard Morris, DPhil, FRSE, FRS Dominique Poulain, MD, DSc Wolf Singer, MD, PhD Piergiorgio Strata, MD, PhD Eva Syková, MD, PhD, DSc Dana Alliance for Brain Initiatives (DABI) US European Dana Alliance for the Brain Limited Registered Office: 165 Queen Victoria Street, London EC4V 4DD Registered in England:
DN 1.2 Dolore acuto e cronico Dolore acuto e cronico Sistema complessivo Modulazione di segnali Nocicettori e trasmissione Nocicettori e sostanze
DN 1.2 Dolore acuto e cronico Dolore acuto e cronico Sistema complessivo Modulazione di segnali Nocicettori e trasmissione Nocicettori e sostanze 19.01.05 - DN 1.2 P. Forster & B. Buser 1/ 6 Dolore acuto
Dettagliin Terminazione Neurone Dendriti Soma Fessura sinaptica sinaptica Nucleo dendrite Segmento iniziale Sinapsi inibitoria Segmento mielinico Assone
Le funzioni del sistema nervoso si basano sull attività dei neuroni che consiste nel generare, trasmettere ed elaborare informazioni nervose, che dipendono da modificazioni del potenziale di membrana,
DettagliProteine integrali di membrana legate sul versante esterno a gruppi di carboidrati. Formati da diverse subunità che circoscrivono un poro acquoso che
Canali ionici Proteine integrali di membrana legate sul versante esterno a gruppi di carboidrati. Formati da diverse subunità che circoscrivono un poro acquoso che permette il passaggio selettivo di ioni.
DettagliIl potenziale d azione si propaga a grandi distanze senza decremento permettendo la conduzione dell informazione nervosa.
Il potenziale d azione si propaga a grandi distanze senza decremento permettendo la conduzione dell informazione nervosa. Soprasoglia La conduzione del potenziale d azione si basa sulla generazione di
DettagliCellula nervosa tipo. Polarizzazione dinamica. Specificità delle connessioni. Fessura sinaptica Terminazione sinaptica. dendri te Segmento iniziale
Le funzioni del sistema nervoso, anche le più complesse, si fondano sulle proprietà funzionali dei neuroni. L attività specifica dei neuroni consiste nel generare, trasmettere ed elaborare informazioni.
DettagliSISTEMA NERVOSO. Il sistema nervoso controlla e regola tutte le funzioni dell organismo.
SISTEMA NERVOSO In tutti gli animali, il sistema nervoso è la rete di coordinamento e controllo che riceve tutte le informazioni, le interpreta e risponde ad esse in vari modi. Il sistema nervoso controlla
DettagliDOMANDE A SCELTA MULTIPLA
DOMANDE A SCELTA MULTIPLA Nome e cognome Alle domande rispondere con V (vero) o F (falso) nell apposita casella riservato alla giuria 1-I neuroni: Sono costituiti da corpo cellulare, assone e dendriti
DettagliGli organismi viventi
Gli organismi viventi Gli organismi viventi Quali caratteristiche contraddistinguono i viventi? È facile distinguere un organismo vivente da un oggetto non vivente? Gli organismi viventi Tutti gli organismi
DettagliCONOSCERE IL PROPRIO CORPO
CONOSCERE IL PROPRIO CORPO Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune
DettagliPotenziale di membrana: Differenza di potenziale elettrico a cavallo della membrana cellulare dovuta ad una diversa distribuzione ionica ai due lati
Potenziale di membrana: Differenza di potenziale elettrico a cavallo della membrana cellulare dovuta ad una diversa distribuzione ionica ai due lati della membrana. Il potenziale di membrana (negativo
DettagliPRINCIPALI TIPI CELLULARI DEL SISTEMA NERVOSO NEURONI (CELLULE NERVOSE ) CELLULE GLIALI, O GLIA
PRINCIPALI TIPI CELLULARI DEL SISTEMA NERVOSO NEURONI (CELLULE NERVOSE ) CELLULE GLIALI, O GLIA Corteccia cerebrale ed aree associate: da 12 a 15 miliardi di neuroni Cervelletto: 70 miliardi di neuroni
Dettagli4. Conoscere il proprio corpo
4. Conoscere il proprio corpo Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune
DettagliCon il termine elettrosmogsi designa il presunto inquinamento derivante dalla formazione di campi elettromagnetici (CEM) dovuti a radiazioni
ELETTROSMOG Con il termine elettrosmogsi designa il presunto inquinamento derivante dalla formazione di campi elettromagnetici (CEM) dovuti a radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti, quali quelle prodotte
DettagliDescrivere la struttura e la funzione di un fuso neuromuscolare. Che cosa si intende per coattivazione alfa-gamma? Differenziare fra riflesso
Descrivere la struttura e la funzione di un fuso neuromuscolare. Che cosa si intende per coattivazione alfa-gamma? Differenziare fra riflesso miotatico fasico e riflesso miotatico tonico. Inibizione dell
DettagliUTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI
UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all
DettagliSENSIBILITA SOMATICA. Pr. Francesco SIGNORELLI Cattedra ed U.O. Neurochirurgia Università Magna Græcia, Catanzaro
SENSIBILITA SOMATICA Pr. Francesco SIGNORELLI Cattedra ed U.O. Neurochirurgia Università Magna Græcia, Catanzaro SENSIBILITA SOMATICA (GENERALE) SUPERFICIALE TATTILE TERMO-DOLORIFICA PROFONDA PROPRIOCETTIVA
DettagliDolore esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole, spesso, ma non necessariamente (dolore psicogeno), associata a un danno tissutale reale/potenziale
Nocicezione processi coinvolti nella trasduzione periferica e trasmissione centrale dei segnali provenienti dal tessuto danneggiato Dolore esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole, spesso, ma non necessariamente
DettagliClassificazione dei tessuti
Tessuto nervoso Classificazione dei tessuti Tessuto nervoso Caratterizzato da eccitabilità e conduttività Costituito principalmente da due tipi di cellule: Cellule neuronali o neuroni che sono caratteristiche
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB. UDA di Fisica
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB UDA di Fisica CLASSE V Scheda di Fisica di: Rosalia Rinaldi Prof.ssa Sperandeo 1 PREMESSA: Calore e temperatura sono concetti che ricorrono frequentemente
DettagliApprendimento e memoria
Apprendimento e memoria In tutti gli organismi il comportamento dipende dall interazione di fattori genetici e ambientali. L importanza relativa di questi fattori varia, ma anche il comportamento più stereotipato
DettagliSISTEMA NERVOSO E ORGANI DI SENSO
Unità SISTEMA NERVOSO E ORGANI DI SENSO Il sistema nervoso Un uomo viaggia in autostrada. E molto attento: guarda le auto che gli stanno davanti, guarda lo specchietto retrovisore, controlla la velocità,
DettagliIl massaggio consiste in manipolazioni che si praticano sui tessuti molli a fini terapeutici.
Il massaggio consiste in manipolazioni che si praticano sui tessuti molli a fini terapeutici. Ogni seduta deve essere iniziata con particolare cautela, onde saggiare la reattività del soggetto ed evitare
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: SCIENZE - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
PRIMA DELLA DISCIPLINA: SCIENZE - CLASSE PRIMA L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni
Dettagli352&(662',&20%867,21(
352&(662',&20%867,21( Il calore utilizzato come fonte energetica convertibile in lavoro nella maggior parte dei casi, è prodotto dalla combustione di sostanze (es. carbone, metano, gasolio) chiamate combustibili.
DettagliIndice. pagina 2 di 10
LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA
DettagliProtezione dai contatti indiretti
Protezione dai contatti indiretti Se una persona entra in contatto contemporaneamente con due parti di un impianto a potenziale diverso si trova sottoposto ad una tensione che può essere pericolosa. l
DettagliUNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA
UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA Tutti gli anni, affrontando l argomento della divisibilità, trovavo utile far lavorare gli alunni sul Crivello di Eratostene. Presentavo ai ragazzi una
DettagliCapitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni
Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel
DettagliLe nuove frontiere dell elettroterapia: l Horizontal Therapy
Le nuove frontiere dell elettroterapia: l Horizontal Therapy Horizontal Therapy. Terapia di recente acquisizione nell ambito dell elettroterapia, brevettata dalla casa produttrice Hako-Med a partire da
DettagliPropagazione e trasmissione di segnali nervosi
Propagazione e trasmissione di segnali nervosi La comunicazione tra le cellule Modalità di comunicazione cellulare: Mediante messaggi elettrici Mediante messaggi chimici In ambedue le modalità il messaggio,
DettagliLE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE
LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE La sequenza costituisce un esempio di SUCCESSIONE. Ecco un altro esempio di successione: Una successione è dunque una sequenza infinita di numeri reali (ma potrebbe
DettagliLo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali
Tumore Cos è il tumore? Il tumore o neoplasia (dal greco neo,, nuovo, e plasìa,, formazione), o cancro se è maligno, è una classe di malattie caratterizzate da una incontrollata riproduzione di alcune
DettagliProprietà delle fibre dolorifiche
IL DOLORE 1 Proprietà delle fibre dolorifiche La percezione del dolore è generata da terminazioni nervose libere che costituiscono la parte sensitiva dei nocicettori (recettori del dolore) Gli assoni che
DettagliRelazioni statistiche: regressione e correlazione
Relazioni statistiche: regressione e correlazione È detto studio della connessione lo studio si occupa della ricerca di relazioni fra due variabili statistiche o fra una mutabile e una variabile statistica
DettagliProject Cycle Management
Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce
DettagliEMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA
EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA Poiché la luce è energia trasportata da oscillazioni del campo elettrico (fotoni) e la materia è fatta di particelle elettricamente cariche (atomi
DettagliStatistica e biometria. D. Bertacchi. Variabili aleatorie. V.a. discrete e continue. La densità di una v.a. discreta. Esempi.
Iniziamo con definizione (capiremo fra poco la sua utilità): DEFINIZIONE DI VARIABILE ALEATORIA Una variabile aleatoria (in breve v.a.) X è funzione che ha come dominio Ω e come codominio R. In formule:
DettagliSTORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE
STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze
Dettaglihttp://perception02.cineca.it/q4/perception.dll
link simulazione http://perception02.cineca.it/q4/perception.dll username: studente bisazza password: bisazza La nocicezione, risultato di una somma algebrica L intensità dell informazione nocicettiva
DettagliPRIMI RISULTATI DELL INDAGINE SULLE TENDENZE PHOTO-IMAGING 2013 IN ITALIA REALIZZATA DA IPSOS PER AIF
PRIMI RISULTATI DELL INDAGINE SULLE TENDENZE PHOTO-IMAGING 2013 IN ITALIA REALIZZATA DA IPSOS PER AIF Milano, 19 marzo 2013 - Per il terzo anno consecutivo AIF, Associazione Italiana Foto & Digital Imaging,
Dettagliprova, e che sembra provenire dal nostro interno, è una caratteristica fondamentale dell esperienza emotiva.
M. Cristina Caratozzolo caratozzolo2@unisi.it Psicologia Cognitiva A.A. 2010/2011 Dipartimento di Scienze della Comunicazione Università di Siena } Il termine ha origine dal latino emovere, cioè muovere
DettagliSCIENZE E TECNOLOGIA
SCIENZE E TECNOLOGIA COMPETENZE Dimostra conoscenze scientifico-tecnologiche che gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l'attendibilità delle analisi quantitative e statistiche
DettagliDott.ssa Francesca De Rosi
Dott.ssa Francesca De Rosi Neuroscienze Studiano il funzionamento del sistema nervoso. Collaborano con: Anatomia Fisiologia Biologia Molecolare Genetica Biochimica Psicologia Pedagogia Tecniche d indagine
DettagliTraduzione e adattamento a cura di Gylas per Giochi Rari Versione 1.0 Luglio 2001. http://giochirari.it e-mail: giochirari@giochirari.
Traduzione e adattamento a cura di Gylas per Giochi Rari Versione 1.0 Luglio 2001 http://giochirari.it e-mail: giochirari@giochirari.it NOTA. La presente traduzione non sostituisce in alcun modo il regolamento
DettagliDa Newton a Planck. La struttura dell atomo. Da Newton a Planck. Da Newton a Planck. Meccanica classica (Newton): insieme
Da Newton a Planck Meccanica classica (Newton): insieme La struttura dell atomo di leggi che spiegano il mondo fisico fino alla fine del XIX secolo Prof.ssa Silvia Recchia Quantomeccanica (Planck): insieme
DettagliREAZIONI ORGANICHE Variazioni di energia e velocità di reazione
REAZIONI ORGANICHE Variazioni di energia e velocità di reazione Abbiamo visto che i composti organici e le loro reazioni possono essere suddivisi in categorie omogenee. Per ottenere la massima razionalizzazione
DettagliGenova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE
Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE Le lampade a vapori di mercurio sono sicuramente le sorgenti di radiazione UV più utilizzate nella disinfezione delle acque destinate al consumo umano in quanto offrono
Dettagli1) FIBRE ROSSE A CONTRAZIONE LENTA (Tipo I) 2) FIBRE BIANCHE INTERMEDIE (Tipo IIa) 3) FIBRE BIANCHE A CONTRAZIONE RAPIDA (Tipo IIb)
LE FIBRE MUSCOLARI La fibra muscolare è considerata l' unità funzionale del muscolo scheletrico o, più semplicemente, una delle tante cellule che lo compongono. Ogni muscolo è infatti formato da un certo
DettagliONDE ELETTROMAGNETICHE
ONDE ELETTROMAGNETICHE ONDE ELETTROMAGNETICHE Sono parte integrante dell ambiente in cui viviamo e lavoriamo Di origine artificiale (per esempio le onde radio, radar e nelle telecomunicazioni) Di origine
DettagliTratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas
1 Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas Capitolo 7 Enzimi, le macchine della vita Piccole macchine regolano la funzione del corpo umano in un orchestrazione perfetta e a velocità
DettagliASPETTI TERMODINAMICI DEI SISTEMI BIOLOGICI
ASPETTI TERMODINAMICI DEI SISTEMI BIOLOGICI Sistemi biologici: soggetti a complessi processi di trasformazione e scambio di energia; I sistemi biologici sono costituiti perlopiù da quattro elementi: H,
DettagliAcqua azzurra, acqua chiara. Istituto Comprensivo della Galilla Scuola Media Dessì - Ballao
Acqua azzurra, acqua chiara Istituto Comprensivo della Galilla Scuola Media Dessì - Ballao Proprietà fisiche Ecosistemi acquatici Origine della vita Ciclo dell acqua Acqua Scoperte Sensazioni Leggi La
DettagliTEORIA CROMOSOMICA : ALLEGATI
TEORIA CROMOSOMICA : ALLEGATI FIG. 2 a pag. 1 FIG. 5 a pag. 3 FIG. 7 a pag. 5 FIG. 9 a pag. 7 FIG. 3 e 4 a pag. 2 FIG. 6 a pag. 4 FIG. 8 a pag. 6 FIG. 10 e 11 a pag. 8 1 FIGURA 2 Perché sono tutti maschi
DettagliIl concetto di stop in fotografia
Il concetto di stop in fotografia Stop. Non vi è conversazione tra fotografi in cui questa parola non sia pronunciata diverse volte. Coloro che non conoscono il gergo fotografico restano piuttosto perplessi
DettagliAll interno dei colori primari e secondari, abbiamo tre coppie di colori detti COMPLEMENTARI.
Teoria del colore La teoria dei colori Gli oggetti e gli ambienti che ci circondano sono in gran parte colorati. Ciò dipende dal fatto che la luce si diffonde attraverso onde di diversa lunghezza: ad ogni
DettagliCampi magnetici. in terapia fisica
Campi magnetici in terapia fisica I Campi Magnetici Pulsanti propriamente detti (cioè i CMP dotati di opportune ed efficaci caratteristiche in termini di dose, frequenza, modalità di emissione, modalità
DettagliTermodinamica: legge zero e temperatura
Termodinamica: legge zero e temperatura Affrontiamo ora lo studio della termodinamica che prende in esame l analisi dell energia termica dei sistemi e di come tale energia possa essere scambiata, assorbita
DettagliSENSORI E TRASDUTTORI
SENSORI E TRASDUTTORI Il controllo di processo moderno utilizza tecnologie sempre più sofisticate, per minimizzare i costi e contenere le dimensioni dei dispositivi utilizzati. Qualsiasi controllo di processo
DettagliCONTROLLO DELLO STIMOLO CONSEGUENZE DELLE RISPOSTE CONSEGUENZE DELLE RISPOSTE CONTROLLO DELLO STIMOLO CONTROLLO DELLO STIMOLO CONTROLLO DELLO STIMOLO
CONSEGUENZE DELLE RISPOSTE Fino ad ora si è visto come le conseguenze delle risposte modificano il comportamento del soggetto. In quest ottica si è parlato di rinforzamento che è l operazione che descrive
DettagliLa scuola integra culture. Scheda3c
Scheda3c Gli ELEMENTI DEL CLIMA che caratterizzano le condizioni meteorologiche di una regione sono: la temperatura, la pressione atmosferica, i venti, l umidità e le precipitazioni. La temperatura è data
DettagliAmplificatori Audio di Potenza
Amplificatori Audio di Potenza Un amplificatore, semplificando al massimo, può essere visto come un oggetto in grado di aumentare il livello di un segnale. Ha quindi, generalmente, due porte: un ingresso
DettagliSiamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.
DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti
DettagliCIRCUITI OLEODINAMICI ELEMENTARI
CIRCUITI OLEODINAMICI ELEMENTARI Un esame sistematico dei circuiti completi, anche se limitato a pochi tipi di macchine e di attrezzature, sarebbe estremamente complesso e vasto. Il raggiungimento del
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliI.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO. ---- Sicurezza elettrica ---- Materia: Elettronica, Telecomunicazioni ed applicazioni. prof. Ing.
I.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO a.s. 2011/2012 -classe IV- Materia: Elettronica, Telecomunicazioni ed applicazioni ---- Sicurezza elettrica ---- alunni Paletta Francesco Scalise Pietro Iacoi Domenico Turco
DettagliMediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula
Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi
DettagliSCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA. INDICATORI COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali
SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA INDICATORI 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali 2. Osservare e sperimentare sul campo Sviluppa atteggiamenti di curiosità verso il mondo circostante
DettagliEnergia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti
Energia nelle reazioni chimiche Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti VIDEO Introduzione (I) L energia chimica è dovuta al particolare arrangiamento degli atomi nei composti chimici e le varie forme di
DettagliLe strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza
CAPITOLO QUARTO ANALISI DEI SERVIZI DI PROMOZIONE PER UNA VALUTAZIONE DEI BENEFICI 1. Premessa Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano
DettagliINTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca
INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca La ricerca come strumento per lo sviluppo aziendale: sinergia tra università e industria
DettagliBase di lavoro. Idea principale
Base di lavoro Idea principale «Gli esseri viventi vivono in relazione tra loro e con l ambiente che li ospita, all interno di particolari ecosistemi dotati di un equilibrio ben preciso. Tutti gli organismi
DettagliClasse 3 D Bucci Arianna Evangelista Andrea Palombo Leonardo Ricci Alessia Progetto di Scienze a.s. 2013/2014. Prof.ssa Piacentini Veronica
Classe 3 D Bucci Arianna Evangelista Andrea Palombo Leonardo Ricci Alessia Progetto di Scienze a.s. 2013/2014 Prof.ssa Piacentini Veronica La corrente elettrica La corrente elettrica è un flusso di elettroni
Dettagli9. Urti e conservazione della quantità di moto.
9. Urti e conservazione della quantità di moto. 1 Conservazione dell impulso m1 v1 v2 m2 Prima Consideriamo due punti materiali di massa m 1 e m 2 che si muovono in una dimensione. Supponiamo che i due
DettagliGLI ENTI D EROGAZIONE IN ITALIA
GLI ENTI D EROGAZIONE IN ITALIA Sono 4.388 gli enti di diritto privato che hanno indicato come attività prevalente o esclusiva l erogazione di sussidi a individui, piuttosto che quella di contributi a
DettagliI segnali elettrici generati nei neuroni sono modificazioni del potenziale di riposo determinate dall apertura o chiusura di canali ionici:
I segnali elettrici generati nei neuroni sono modificazioni del potenziale di riposo determinate dall apertura o chiusura di canali ionici: Potenziali graduati (risposte passive): modulabili in ampiezza,
DettagliSTUDI SU MATERIALE GENETICO
Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Ospedale Busonera I.O.V. ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO I.R.C.C.S. STUDI SU MATERIALE GENETICO Comitato Etico Istituto Oncologico
DettagliStudi recettoriali. Legame ligando-recettore (binding)
Studi recettoriali Lo scopo di questa dispensa e' di spiegare come calcolare l affinita' ed il numero di siti recettoriali in esperimenti di fisiologia, farmacologia o biochimica che utilizzano farmaci
DettagliPOLITECNICO DI TORINO
NEWSLETTER N2 - I dispositivi elettronici posti a protezione degli operatori E stato indicato nella precedente newsletter che la sicurezza degli operatori in un contesto industriale è affidata a una catena
DettagliDelle lezioni del prof. P.P. Battaglini. Dichiarazione
Schemi di Delle lezioni del prof. P.P. Battaglini Dichiarazione Le immagini presenti in questo file sono state reperite in rete o modificate da testi cartacei. Queste immagini vengono utilizzate per l
DettagliLa comunicazione e il linguaggio
Linguaggio = sistema di simboli, suoni, significati e regole per la loro combinazione che costituisce la modalita primaria di comunicazione tra gli esseri umani Caratteristiche fondamentali del linguaggio:
DettagliTrattamenti al viso con il laser
Trattamenti al viso con il laser Il laser skin resurfacing, conosciuto anche come Peeling col laser, è una tecnica effettiva di ringiovanimento che ha dei risultati duraturi. Col tempo, fattori quali l
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliDomande a scelta multipla 1
Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco
DettagliLA PERCEZIONE DELL'AMBIENTE: I RECETTORI
LA PERCEZIONE DELL'AMBIENTE: I RECETTORI RECETTORE NERVOSO È una struttura costituita da una terminazione neuronale unita quasi sempre a elementi non nervosi che condizionano l'eccitabilità del neurone
DettagliLa dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari.
La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari. Giovanni Anania e Rosanna Nisticò EMAA 14/15 X / 1 Il problema Un ottimo uso del vostro tempo! questa
DettagliCORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA
CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA La conoscenza delle grandezze elettriche fondamentali (corrente e tensione) è indispensabile per definire lo stato di un circuito elettrico. LA CORRENTE ELETTRICA DEFINIZIONE:
DettagliIstituto Scientifico Ospedale San Raffaele Milano. Dipartimento di Anestesia e Rianimazione Direttore Prof. Luigi Beretta
Istituto Scientifico Ospedale San Raffaele Milano Dipartimento di Anestesia e Rianimazione Direttore Prof. Luigi Beretta DOLORE ACUTO POSTOPERATORIO E TECNICHE DI ANALGESIA Francesco Deni Laura Corno DEFINIZIONE..Il
DettagliCOMUNICAZIONE TRA CELLULA ED AMBIENTE FGE AA.2015-16
COMUNICAZIONE TRA CELLULA ED AMBIENTE FGE AA.2015-16 OMEOSTASI Fisiologia Umana La fisiologia è la scienza che studia i meccanismi di funzionamento degli organismi viventi. E una scienza integrata che
DettagliI TRAUMI MUSCOLARI LE CONTUSIONI Contusioni più o meno gravi, almeno una volta nella vita, le abbiamo subite più o meno tutti. Esse, in parole povere, rappresentano il risultato di un evento traumatico
DettagliI documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE
I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono
DettagliL incendio Incendio a bordo 1 La normativa nel campo marittimo cura, in particolar modo, tutto quanto può essere connesso con il sinistro marittimo più frequente: l incendio a bordo. Sono previsti, nella
DettagliIL RADON NEI FABBRICATI
Conferenza con l architetto Alessandro Cornaggia IL RADON NEI FABBRICATI Come risanare dal radon gli ambienti nelle nostre case I.I.S.S. Greppi, Progetto Scuola e casa a misura di radon Primo piano dell
DettagliCos è l ISC (Indicatore Sintetico del Conto Corrente) e cosa sono i Profili tipo d utilizzo
Cos è l ISC (Indicatore Sintetico del Conto Corrente) e cosa sono i Profili tipo d utilizzo Come dice il nome, l ISC è un indicatore che riassume in un unica cifra il costo indicativo annuo di un conto
DettagliFunzioni funzione dominio codominio legge argomento variabile indipendente variabile dipendente
Funzioni In matematica, una funzione f da X in Y consiste in: 1. un insieme X detto dominio di f 2. un insieme Y detto codominio di f 3. una legge che ad ogni elemento x in X associa uno ed un solo elemento
DettagliAPP_PIT_Comparazione Pile Dynamics Inc. Rev.01-012015
Pile Integrity Tester PIT Caratteristiche Tecniche Serie PIT-X, PIT-X2, PIT-V e PIT-FV La strumentazione Pile Integrity Tester serie PIT è disponibile in 4 versioni, con 1 (PIT-X e PIT- V) o 2 (PIT-X2
Dettagliprima volta il riscaldamento elettrico in un opzione conveniente.
prima volta il riscaldamento elettrico in un opzione conveniente. *si veda la Legge dello spostamento di Wien La legge dello spostamento di Wien La legge di Wien afferma che se si riduce il numero di watt
DettagliCURRICOLO DISCIPLINARE DI SCIENZE
A.S. 2014/2015 MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Comprensivo Palena-Torricella Peligna Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado Palena (CH) SCUOLA PRIMARIA
DettagliDEPLOY YOUR BUSINESS
DEPLOY YOUR BUSINESS COS É ARROCCO? E uno strumento online per lo sviluppo del Piano Economico-Finanziario del Business Plan. Arrocco è uno strumento online appositamente progettato per lo sviluppo di
DettagliCorso di elettrocardiografia essenziale
Corso di elettrocardiografia essenziale Napoli Novembre 2004 ANMCO SIC GISE SIMEU SIS 118 ECG 12 derivazioni preospedaliero Il personale, chiamato ad intervenire nei casi di pazienti con sospetta SCA,
Dettagli