6. ANALISI DELLA PROGRAMMAZIONE E DELLA PIANIFICAZIONE SOVRACOMUNALE E SETTORIALE
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1 6. ANALISI DELLA PROGRAMMAZIONE E DELLA PIANIFICAZIONE SOVRACOMUNALE E SETTORIALE Per il reperimento delle informazioni necessarie il Documento di Piano ed il Rapporto Ambientale si avvalgono in via prioritaria di dati ed elaborazioni reperibili nei sistemi informativi di livello sovracomunale, finalizzando il quadro delle conoscenze alla determinazione delle dinamiche in atto, delle maggiori criticità del territorio e delle sue potenzialità. Facendo riferimento agli obiettivi di rilevanza ambientale dei piani territoriali sovraordinati, il Rapporto Ambientale del PGT deve in particolare evidenziare: a) le modalità di recepimento e di adeguamento alle peculiarità del territorio comunale b) l integrazione con gli obiettivi specifici di interesse locale c) la coerenza delle azioni e degli interventi di piano. (Regione Lombardia, DGR 6420 del 27/12/2007, Determinazione della procedura per la valutazione ambientale di piani e programmi, Allegato 1A: Modello metodologico procedurale e organizzativo della valutazione ambientale di piani e programmi (VAS). DOCUMENTO DI PIANO PGT) In ottemperanza a quanto stabilito dagli Indirizzi generali per la valutazione ambientale dei piani e programmi della Regione Lombardia, si procede di seguito all analisi dei piani e programmi sovraordinati e di settore, ossia all analisi atta a confrontare gli obiettivi di livello regionale e provinciale con gli obiettivi proposti dal Documento di Piano. È un attività peculiare della VAS, quella di garantire la coerenza del piano, in particolare dal punto di vista ambientale. In prima battuta occorre far emergere le eventuali contraddizioni tra gli obiettivi generali identificati nel Documento di Piano e: politiche, piani e programmi di differente livello di governo del territorio (regionale e provinciale), oppure: politiche, piani e programmi del medesimo livello, ma appartenenti a settori o ad Enti differenti. La valutazione di coerenza esterna ha dunque il compito di analizzare il contesto programmatico al fine di verificare la conformità tra gli obiettivi perseguiti dal PGT con quelli dei piani/programmi di livello superiore, e dei piani di settore di livello comunale. Il sistema degli obiettivi del documento di piano del PGT di Calusco d Adda (BG) viene confrontato con i seguenti strumenti di pianificazione: - Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) - Piano Territoriale Regionale (PTR) - Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) - Piano Regionale per la Qualità dell Aria (PRQA) - Piano regionale di Tutela e Uso delle Acque (PTUA) - Piano di Sviluppo Rurale (PSR) - Piano Energetico Regionale (PER) - Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) - Piano Territoriale di Coordinamento del Parco Adda Nord - Piano Cave Provinciale (PCP) - Piano Provinciale per la Gestione dei Rifiuti (PPGR) - Piano Agricolo Triennale (PAT) - Piano Faunistico Venatorio (PFV) - Piani regolatori dei Comuni limitrofi 54
2 A livello comunale e di settore: - Studio Geologico - Piano Regolatore Generale - Piano di Zonizzazione Acustica - Piano Regolatore dell Illuminazione Comunale (PRIC) All interno del presente capitolo verranno inoltre riportati i contenuti specifici, in termini di obiettivi e vincoli, riferiti al territorio di Calusco presenti all interno degli strumenti di pianificazione sopra elencati. 6.1 Politiche, piani e programmi sovraregionali e regionali PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO (PAI) Il Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico (PAI) adottato con Deliberazione del Comitato istituzionale n. 18 del 26 aprile 2001 e relativo DPCM del 24 maggio 2001 è lo strumento di pianificazione ordinaria di bacino per la difesa del suolo dal rischio idraulico e idrogeologico. Nel PAI confluiscono i contenuti (aggiornati e integrati) degli strumenti di pianificazione approvati in precedenza: Piano stralcio per la realizzazione degli interventi necessari al ripristino dell assetto idraulico, alla eliminazione delle situazioni di dissesto idrogeologico e alla prevenzione dei rischi idrogeologici nonché per il ripristino delle aree di esondazione PS 45 Piano Stralcio delle Fasce Fluviali PSFF Piano straordinario per le aree a rischio idrogeologico molto elevato PS 267 Apportando, ove necessario, le precisazioni e gli adeguamenti atti a garantire il carattere interrelato e integrato proprio del piano di bacino. Il PAI intende assicurare la difesa del suolo dal dissesto di natura idraulica e idrogeologica e la tutela degli aspetti ambientali a esso connessi. L'ambito territoriale di riferimento è costituito dall'intero bacino idrografico del fiume Po e si applica a tutti i Comuni, completamente o parzialmente, compresi nell ambito di competenza dell Autorità di bacino del fiume Po. I contenuti del Piano si articolano in interventi strutturali (opere), relativi all assetto di progetto delle aste fluviali, dei nodi idraulici critici e dei versanti, e misure non strutturali (norme di uso del suolo e regole di comportamento). Gli obiettivi generali del PAI sono i seguenti: garantire un livello di sicurezza adeguato sul territorio conseguire un recupero della funzionalità dei sistemi naturali (anche tramite la riduzione dell artificialità conseguente alle opere di difesa), il ripristino, la riqualificazione e la tutela delle caratteristiche ambientali del territorio, il recupero delle aree fluviali a utilizzi ricreativi conseguire il recupero degli ambiti fluviali e del sistema idrico quale elemento centrale dell assetto territoriale del bacino idrografico raggiungere condizioni di uso del suolo compatibili con le caratteristiche dei sistemi idrografici e dei versanti, funzionali a conseguire effetti di stabilizzazione e consolidamento dei terreni e di riduzione dei deflussi di piena. La parte normativa regolamenta le condizioni d uso del suolo secondo criteri di compatibilità con le situazioni a rischio e detta disposizioni per la programmazione dell attuazione del Piano stesso. Le linee di intervento strategiche perseguite dal Piano riguardano: a) la messa in sicurezza dei centri abitati e delle infrastrutture; b) la salvaguardia delle aree naturali di esondazione dei corsi d'acqua; c) la limitazione degli interventi artificiali di contenimento delle piene; d) gli interventi di laminazione controllata; e) gli interventi diffusi di sistemazione dei versanti; f) la manutenzione delle opere di difesa, degli alvei e del territorio montano; g) la riduzione delle interferenze antropiche con la dinamica evolutiva degli alvei e dei sistemi fluviali. 55
3 Il Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) inserisce il tratto di Fiume Adda che rientra nel territorio di Calusco all interno della fascia A (fascia di deflusso della piena) e della fascia B (fascia di esondazione), l estensione della fascia A coincide con la fascia B. La fascia A è costituita dalla porzione di alveo che è sede prevalente, per la piena di riferimento, del deflusso della corrente, ovvero che è costituita dall'insieme delle forme fluviali riattivabili durante gli stati di piena. La Fascia B è costituita dalla porzione di territorio interessata da inondazioni al verificarsi della piena di riferimento. Non sono segnalate aree di inondazione per piena catastrofica (Fascia C). Figura 1 Fasce di rispetto A e B secondo il Piano di Assetto Idrogeologico Possibili indicazioni per il DP Obiettivi: conseguire un recupero della funzionalità dei sistemi naturali (anche tramite la riduzione dell artificialità conseguente alle opere di difesa), il ripristino, la riqualificazione e la tutela delle caratteristiche ambientali del territorio; valutare il recupero delle aree fluviali per utilizzi ricreativi; conseguire il recupero degli ambiti fluviali e del sistema idrico quale elemento centrale dell assetto territoriale del bacino idrografico; garantire una maggiore sicurezza dei centri abitati, delle infrastrutture e delle aree urbanizzate localizzate lungo i torrenti Grandone e Re. 56
4 PIANO TERRITORIALE REGIONALE (PTR) La Regione Lombardia, con l approvazione della Legge per il governo del territorio (L.R. n. 12 del 11 marzo 2005), individua il Piano Territoriale Regionale (PTR) quale atto fondamentale di indirizzo agli effetti territoriali, della programmazione di settore della Regione e di orientamento della programmazione e pianificazione dei comuni e delle province. Il PTR costituisce dunque il principale quadro di riferimento per le scelte territoriali degli Enti Locali. Il Consiglio Regionale ha adottato il PTR con deliberazione n.874 del 30 luglio Il PTR ha natura ed effetti di piano territoriale paesaggistico (art. 19), persegue gli obiettivi, contiene le prescrizioni e detta gli indirizzi di cui all art.143 del D. Lgs. 42/2004. Le prescrizioni attinenti alla tutela del paesaggio contenute nel PTR sono cogenti per gli strumenti di pianificazione dei comuni e sono prevalenti sulle disposizioni difformi eventualmente contenute negli strumenti di pianificazione (art. 76). Il PTR individua un articolato sistema di obiettivi, formato da 3 macro obiettivi, riconducibili a quelli di sostenibilità definiti dalla Comunità Europea, i quali prevedono: 1. il rafforzamento della competitività dei territori della Lombardia, dove per competitività si intende il miglioramento della produttività relativa ai fattori di produzione; 2. il riequilibrio del territorio regionale, mediante lo sviluppo di un sistema policentrico e di nuove relazioni tra i sistemi città campagna in grado di ridurre le marginalità e la distribuzione delle funzioni su tutto il territorio in modo da garantire la parità di accesso a infrastrutture, conoscenza e servizi pubblici; 3. la protezione e valorizzazione delle risorse della regione, intese come l insieme delle risorse ambientali, paesaggistiche, economiche, culturali e sociali da preservare e valorizzare anche in qualità di fattori di sviluppo. Il PTR individua sei Sistemi territoriali atti a rappresentare le potenzialità e le opportunità della Lombardia e affrontare le criticità. Figura 2 I sistemi territoriali del PTR 57
5 Il comune di Calusco d Adda rientra nel Sistema territoriale metropolitano est, il quale prevede i seguenti obiettivi: 1) tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini riducendo le diverse forme di inquinamento ambientale; 2) riequilibrare il territorio attraverso forme di sviluppo sostenibili dal punto di vista ambientale; 3) tutelare i corsi d acqua come risorsa scarsa migliorando la loro qualità; 4) favorire uno sviluppo e riassetto territoriale di tipo policentrico mantenendo il ruolo di Milano come principale centro del nord Italia; 5) favorire l integrazione con le reti infrastrutturali europee; 6) ridurre la congestione da traffico privato potenziando il trasporto pubblico e favorendo modalità sostenibili; 7) applicare modalità di progettazione integrata tra paesaggio urbano, periurbano e infrastrutture e grandi insediamenti a tutela delle caratteristiche del territorio; 8) riorganizzare il sistema del trasporto merci; 9) sviluppare il sistema delle imprese lombarde attraverso la cooperazione verso un sistema produttivo di eccellenza; 10) valorizzare il patrimonio culturale e paesistico del territorio. Figura 3 Polarità di sviluppo individuate dal PTR Calusco infine non risulta interessato da polarità di sviluppo emergenti si trova però al centro di 3 poli storici: la conurbazione di Bergamo, i poli della fascia prealpina e il polo della Brianza. Possibili indicazioni per il DP Ad una prima analisi si suggerisce che gli obiettivi del PTR che potrebbero essere recepiti dal sistema degli obiettivi del PGT, opportunamente calibrati sul territorio comunale, sono: ridurre la congestione da traffico privato potenziando il trasporto pubblico e favorendo modalità sostenibili, anche in considerazione della stazione ferroviaria; applicare modalità di progettazione integrata tra paesaggio urbano, perturbano e infrastrutture e grandi insediamenti a tutela delle caratteristiche del territorio; valorizzare il patrimonio culturale e paesistico del territorio. 58
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