Information & Communication Technology a 360

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1 Information & Communication Technology a 360 Giulio Di Giacomo Ricerca e Innovazione Confindustria Taranto, 27 giugno 2005 g.digiacomo@confindustria.it 1

2 AGENDA Lo scenario, crescita produttività e competitività L impatto dell ICT sulla produttività e competitività Le proposte di Confindustria Gli strumenti agevolativi 2

3 LO SCENARIO, CRESCITA, PRODUTTIVITÀ E COMPETITIVITÀ 3

4 IL PROBLEMA: LA BASSA CRESCITA ECONOMICA (Pil a prezzi 1995; variazioni % medie annue, ) Stati Uniti Unione europea Italia Germania Francia Regno Unito Svezia Spagna Canada Finlandia

5 LA CRESCITA DELLA PRODUTTIVITA, (Totale economia; indici 1995=100) Stati Uniti Regno Unito Francia Unione europea Germania Italia Gli indici si riferiscono alla produttività totale dei fattori. Fonte: OCSE. 5

6 PERDITA DI COMPETITIVITA E QUOTE DI MERCATO (Esportazioni in % delle esportazioni mondiali a prezzi correnti) Paesi Stati Uniti 11,6 11,8 9,6 9,2 Canada 3,7 3,8 3,6 3,5 Germania 12,0 9,7 9,8 10,1 Francia 6,4 5,4 5,1 5,0 Regno Unito 5,4 4,9 4,1 3,8 Italia 5,0 4,8 3,9 3,8 Europa centro-orientale 1,0 1,8 2,8 2,8 Spagna 1,6 1,9 2,0 2,0 (1) Bulgaria, Romania, Repubblica Ceca, Slovenia, Repubblica Slovacca, Polonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Estonia, Cipro e Malta. Fonte: FMI. 6

7 ITALIA: LE POSIZIONI DI LEADERSHIP NEL COMMERCIO MONDIALE (Settori in cui l Italia ha il miglior saldo commerciale a livello mondiale) Settori Principali concorrenti 1 posto Italia 2 posto 3 posto Filati di lana Cina Taiwan Tessuti di lana Germania Regno Unito Tessuti di seta Cina Corea del Sud Calze Corea del Sud Stati Uniti Maglioni e pullover Cina Portogallo Occhiali Taiwan Cina Oreficeria-gioielleria Cina Svizzera Cravatte e scialli Corea del Sud Cina Pelli conciate Corea del Sud Argentina Calzature Cina Spagna Pietre ornamentali Cina Spagna Piastrelle ceramiche Spagna Sedie e divani Cina Taiwan Mobili e cucine Danimarca Taiwan Lampade e illuminotecnica Cina Taiwan Rubinetteria-valvolame Germania Giappone Macchine pelli-calzature Taiwan Corea del Sud Macchine per marmi Giappone Svizzera Macchine alimentari Germania Danimarca Lucchetti, ferramenta Taiwan Cina Stufe, fornelli Cina Giappone Radiatori, boilers Germania Stati Uniti Frigoriferi e congelatori Stati Uniti Danimarca Lavatrici Germania Corea del Sud 7 Fonte: M. Fortis. Il made in Italy,.

8 8

9 Il valore della conoscenza nei prodotti PRODOTTI PER KG Cotone 1 Lana 1 Auto 20 Computer 200 Videoregistratore 600 Notebook Motore d'aereo Telefono cellulare Vestito Valentino Aereo da combattimento Satellite

10 MIGLIORAMENTO CONTINUO E CAMBIO GENERAZIONALE Prestazione del Prodotto/ Processo Seconda generazione di un prodotto/processo Prima generazione di un prodotto/processo Cambio generazionale del prodotto/processo Miglioramento continuo del prodotto/processo Evoluzione del mercato/ambiente/società Arco temporale 10

11 IL MODELLO ITALIANO: INNOVAZIONE SENZA RICERCA? (Numeri indice: Unione europea=100) Spesa per R&S in % del Pil Nuovi prodotti manifatturieri al mercato (1) Nuovi servizi al mercato (1) Nuovi prodotti manifatturieri alle aziende (1) Nuovi servizi alle aziende (1) I dati si riferiscono al (1) Vendite in % del fatturato del settore manifatturiero e del settore dei servizi Fonte: Quadrio A. Curzio (2004), Paradigmi di ricerca, sviluppo e innovazione: l Italia in Europa, in Il modello italiano di competitività, Il Sole24 Ore. 11

12 L INNOVAZIONE A 360 : L ICEBERG DELL INNOVAZIONE Ricerca & Tecnologia Investimenti privati e pubblici in R&S Education, spin-off e infrastrutture materiali e immateriali Organizzazione L uso efficiente delle tecnologie Capitale umano La cultura della qualità totale Internazionalizzazione Sostenibilità La leadership dell innovazione Il capitale sociale e ambientale L ambiente regolativo e istituzionale Concorrenza, mercati e politiche pubbliche 12

13 DIFFUSIONE E UTILIZZAZIONE DI TECNOLOGIE (Regno Unito=100) Regno Unito Germania Francia Spagna Italia Diffusione delle infrastrutture ICT nelle imprese (a) Regno Unito Germania Francia Spagna Italia Utilizzazione di tecnologie per il business (e-business) (b) a) Imprese che hanno: infrastrutture ICT, accesso a internet, un sito web, accesso remoto al sistema informatico, collegamento larga banda; intranet. b) Imprese che: svolgono e-business, vendono prodotti on-line, ricevono ordini on-line, usano sistemi integrati per la gestione di ordini e di rapporti con i fornitori, usano market places elettronici. Fonte: Commissione europea, E-business watch,

14 ORGANIZZAZIONE: IL GAP ITALIA-EUROPA (UE4*=100) Propensione all'innovazione delle imprese Innovazione di processo Innovazione nel marketing Innovazione di prodotto Innovazione organizzativa Innovazione nelle tecniche di management * I primi quattro paesi per la quota di imprese innovatrici sono Germania, Belgio, Austria e Svezia. Fonte: Elaborazioni CSC su dati EUROSTAT, CIS-3. 14

15 COMPETENZE INNOVATIVE DELLE PMI DALL INDAGINE ROAD MAP CONFINDUSTRIA-MIUR IL 41% DELLE PMI A RISCHIO IL 43% IN UNA SITUAZIONE CRITICA DI SVILUPPO IL 16% CON UN CONSOLIDATO SENTIERO DI CRESCITA Competenti Intermedie Marginali 41% 16% 43% 15

16 L impatto dell ICT sulla produttività e competitività 16

17 Mercato mondiale dell ICT ( ) 7% Mercato ICT 6% 5% 4% 3% 2% Differenziale 4.9% 2.5% 2.4% -2.5% 3.2% -0.7% 3.9% 3.2% 5.0% PIL 5.9% 0.9% 1% 0% Fonte: Assinform / Netconsulting 0.7%

18 Crescita del mercato IT e TLC in Italia, in Europa e nel mondo IT IT TLC % su anno precedente % su anno precedente 12,6% Mondo 7,6% 9,0% 10,6% 8,0% Italia 11,0% Europa 14,6% 12,9% 8,5% Europa Italia 3,5% 3,6% Mondo 1,8% 0% -0,4% -2,2% -3,2% 0% 0,4% 2,4% 1995 '96 '97 '98 ' '01 '02 '03 '04 '98 ' '01 '02 '03 '04 Fonte: Assinform / NetConsulting 18

19 Scenario dell evoluzione tecnologica e del mercato dei contenuti in Italia Evoluzione tecnologica/ Evoluzioni mercato dei contenuti >4,4 mln di accessi a Banda Larga >2 mln di utenti UMTS Mercato di contenuti basati su Loghi e Suonerie/Infotainment Ulteriore sviluppo degli accessi a Banda Larga Forte aumento utenti UMTS Convergenza Internet-TV Incremento del mercato musica e video Sviluppo nuove tecnologie (WI-MAX) Convergenza Fisso - Mobile Pervasività di massa della Banda Larga Switch off TV analogica (?) Sviluppo di contenuti di qualità basati su una maggior interattività (video, audio, ecc.) Avvio della penetrazione dei contenuti digitali nel mondo Education Any time any content any platform Fonte: Federcomin / DIT: Rapporto e-content 2005 Elaborazioni NetConsulting 19

20 Benchmarking internazionale degli investimenti in ICT Spesa ICT in % PIL (dati eurostat 01/2005) 7,79% 7,61% 6,87% 6,54% 6,44% 6,54% 6,31% 6,07% 5,59% 4,98% 4,75% 4,71% 4,27% 6,05% 6,93% 7,32% 9,00% 8,00% 5,94% 7,00% 6,00% 5,00% 4,00% 3,00% 2,00% 1,00% 0,00% regno unito svezia paesi bassi portogallo finlandia danimarca belgio austria germania francia italia grecia spagna irlanda eu15 jp us

21 Il gap degli investimenti si concentra nell Information Technology Spesa in IT in % del PIL (dati eurostat 01/2005) 4,05% 3,88% 3,51% 3,40% 3,37% 3,36% 3,08% 2,93% 2,92% 2,91% 1,99% 1,81% 1,62% 1,54% 1,20% 2,89% 4,30% 3,14% 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% regno unito svezia paesi bassi danimarca finlandia norvegia francia germania austria belgio portogallo italia irlanda spagna grecia eu Stati Uniti Giappone 21

22 e in particolare nella spesa per IT delle piccole imprese Composizione % spesa IT per settori in Italia 2003 (dati Assinform) 15,42% 4,08% 45,24% 15,70% 19,56% Grandi aziende Medie aziende Piccole aziende Spesa pubblica Spesa consumer 22

23 Gli ostacoli all innovazione delle Piccole Imprese 1. la difficoltà ad analizzare, conoscere e valutare il ruolo che l innovazione tecnologica può svolgere per il miglioramento dei processi interni e nei confronti degli interlocutori esterni con l aumento della produttività e della competitività; 2. una insufficiente conoscenza e disponibilità di strumenti e finanziamenti disponibili, sia in termini sostanziali (incapacità ad individuare progetti adeguati e sostenibili), sia in termini formali (modulistica, tempistica, adempimenti formali); 3. l assenza di una fase di monitoraggio e valutazione degli investimenti nella fase di cantiere e nella fase di gestione ; 4. sul fronte della conoscenza : una bassa capacità di reperimento degli skill necessari, una scarsa propensione alla ricerca e sviluppo, una bassa disponibilità e propensione alla collaborazione con altre imprese, con il mondo accademico e con i centri di competenza 23

24 Le proposte di Confindustria PID Piano di Innovazione Digitale

25 Il progetto accompagnamento Nel definire il pacchetto di iniziative per dare impulso agli investimenti in innovazione delle piccole imprese è necessario prevedere accanto agli strumenti prettamente agevolativi e finanziari, un Progetto di accompagnamento complessivo che consenta di realizzare un contesto favorevole alla realizzazione degli investimenti medesimi. 1. Formazione 2. Tutorship 3. Aggregazione 25

26 Le tre linee d azione del Progetto Accompagnamento 1. FORMAZIONE. Confindustria propone la realizzazione nelle proprie associazioni di un progetto complessivo di formazione all innovazione rivolto ad imprenditori e manager denominato Imprese x Innovazione =I³ 2. TUTORSHIP. L obiettivo è la costruzione di un network per l innovazione che coinvolga le associazioni territoriali e di categoria, Università e centri di ricerca. Si distinguono due fasi operative: la prima consiste nella definizione e costruzione di procedure e contenuti di riferimento per gli operatori territoriali del sistema. la seconda consiste nella realizzazione di Centri di accompagnamento a livello territoriale. Il collegamento tra la prima e la seconda fase sarà assicurato da un attività di formazione e da un attività di supporto. 3. AGGREGAZIONE. Creare delle piattaforme elettroniche collaborative tra imprese della stessa filiera produttiva, per aiutarle ad ottenere un risparmio di costi di gestione e di produzione, grazie al raggiungimento di economie di scala e ad una maggiore produttività. Le piattaforme dovrebbero essere create e gestite da service provider di filiera (attraverso il modello delle società di servizi delle associazioni di categoria ad esempio) 26

27 Il Progetto 27

28 OBIETTIVI DEL PROGETTO AIUTARE LE PMI A CRESCERE ATTRAVERSO L INNOVAZIONE FORNIRE ELEMENTI PER LA COSTRUZIONE DI SCENARI E STRATEGIE DIFFONDERE LE BEST PRACTICES DELL INNOVAZIONE A

29 650 IMPRENDITORI E MANAGERS FINORA COINVOLTI IN INCONTRI DI SENSIBILIZZAZIONE Parma Innovazione a partecipanti La Spezia Torino Genova Monza Innovazione a partecipanti Genova Internazionalizzazione 30 partecipanti Arezzo EVENTI REALIZZATI E PREVISTI Varese Milano Lecco Reggio Emilia, Information Technology Total Quality Management 60 partecipanti Parma Regione Friuli Venezia Giulia Trieste Innovazione a partecipanti Ferrara Rimini Bologna Innovazione a partecipanti Massa Carrara L Aquila Innovazione a partecipanti Pescara Prato Roma Information Technology 30 partecipanti Regione Campania 29 Bari Information Technology 27 partecipanti Catania

30 GLI EVENTI REALIZZATI LIVELLO DI INFORMATIZZAZIONE DELLE IMPRESE PARTECIPANTI 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Connessioni ad alta velocità Posta elettronica Sito web proprio Programmi di contabilità Soluzioni per l ecommerce Informatizzazione dei processi produttivi Informatizzazione della logistica Informatizzazione dei rapporti con Clienti e Fornitori Utilizzato Previsto il futuro utilizzo Utilizzo non previsto 30

31 Protocollo ABI Confindustria Federcomin ANIE ABI LAB 14 dicembre 2004 IL PROTOCOLLO OFFRE ALLE PMI CHE INTENDONO REALIZZARE INIZIAITIVE DI AMMODERNAMENTO DELLA LORO ATTIVITA PRODUTTIVA O DI SERVIZIO, MEDIANTE L USO DELLE TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE, LA POSSIBILITA DI ACCEDERE, ATTRAVERSO I FORNITORI, AL CREDITO A MEDIO/LUNGO TERMINE SENZA INTACCARE L AFFIDAMENTO DEGLI INTERESSATI PRESSO LE LORO BANCHE. Prevede la concessione di finanziamenti in favore delle PMI sulla base dell analisi di merito svolta dalle banche prevalentemente nei confronti del fornitore/venditore di tecnologie IL RISCHIO CREDITIZIO VIENE TRASLATO DALLE PMI ACQUIRENTI DI TECNOLOGIA AL FORNITORE, ESSENDO QUEST ULTIMA RESPONSABILE IN CASO DI MANCATO PAGAMENTO DA PARTE DELLA DITTA ACQUIRENTE (PRO-SOLVENDO) La tecnica di Finanziamento utilizzata si fonda sullo sconto di effetti pluriennali attraverso un operazione di fido bancario concesso ai fornitori accreditati presso le banche aderenti al protocollo 31

32 Il sostegno all innovazione digitale nelle imprese da parte del Governo a) sezione speciale tecnologie digitali presso il Fondo centrale di garanzia per le PMI con una dotazione di 160 Meuro fino al 2007 per agevolare la concessione di finanziamenti bancari a fronte di progetti di investimento in Innovazione Tecnologica, organizzativa e commerciale da parte di PMI. b) sostegno alla creazione di nuove imprese nel settore high-tech (100 Meuro) c) sostegno all innovazione tecnologica dei distretti industriali tradizionali nelle aree obiettivo 1 (133 Meuro) 32

33 a. FONDO DI GARANZIA SEZIONE TECNOLOGIE DIGITALI La Sezione tecnologie digitali rilascia garanzie su finanziamenti, di durata non inferiore a 36 mesi e non superiore a 10 anni e di importo non superiore a ,00 euro, concessi a piccole e medie imprese a fronte di programmi di investimento in tecnologie digitali Si intendono gli investimenti, sia materiali che immateriali, finalizzati all introduzione di innovazioni di prodotti e di servizi e alla integrazione dei processi aziendali mediante l utilizzo di applicazioni di tecnologie digitali Un impresa che necessita di un finanziamento a m/l termine per effettuare un programma di investimento finalizzato all introduzione di innovazioni di processo, di prodotto e di servizio mediante l uso di tecnologie digitali deve esplicitare alla banca a cui ha richiesto o intende richiedere il finanziamento che intende beneficiare, a garanzia del prestito bancario, dell intervento della Sezione tecnologie digitali del Fondo di garanzia per le pmi ex lege 662/96 33

34 b. FONDO HIGH-TECH Al fine di promuovere la nascita e lo sviluppo di imprese high tech nelle Regioni del Mezzogiorno, è stata prevista la costituzione di un Fondo per la partecipazione al capitale di rischio di imprese operanti nei settori dell' Information Technology, dell'elettronica, delle nanotecnologie e microtecnologie, degli strumenti elettromedicali, della meccanica ad alta tecnologia per automazione industriale. Il Fondo opererà sia mediante la partecipazione a fondi mobiliari chiusi già costituiti o da costituire, sia mediante il sostegno diretto alle attività di Venture Capital. Progetto in sintesi Finanziamenti CIPE ex 20/2004 Regioni beneficiarie Amministrazione responsabile Arco temporale 100 mln Campania, Puglia, Sicilia, Sardegna, Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria DIT

35 DISTRETTI DIGITALI A SUPPORTO DELLA FILIERA TESSILE E ABBIGLIAMENTO NEL MEZZOGIORNO Gli obiettivi generali del progetto sono: 1. facilitazione dell accesso delle imprese distrettuali del settore tessile abbigliamento ai sistemi d integrazione digitale; 2. creazione di una rete tra i distretti per la promozione e la diffusione di best practices di carattere gestionale e tecnologico nell Italia meridionale; 3. valorizzazione dei centri servizi esistenti nelle aree distrettuali e, lì dove assenti, creazione di strutture di servizio ex novo attraverso cui fornire alle imprese servizi di supporto negli ambiti dell innovazione di processi e prodotti; Progetto in sintesi Finanziamenti 13,7 mln ex CIPE 17/2003 Regioni beneficiarie Soggetti beneficiari Attori coinvolti Arco temporale Campania, Puglia, Sicilia Imprese / distretti Tessile Abbigliamento Regioni beneficiarie, DIT, Innovazione Italia Ripartizione Finanziamenti Campania Puglia Sicilia DIT

36 DIGITALIZZAZIONE DELLE IMPRESE NELLA FILIERA AGROALIMENTARE L intervento attuativo previsto mira a: Supportare la piccola e media impresa del settore Migliorare le relazioni organizzativogestionali di filiera Supportare la promozione del Made in Italy I servizi ICT ipotizzati riguardano: Gestione documentale Gestione on-line degli ordini E-procurement Tracking (conoscenza continua del posizionamento delle merci) Portali di distretto Progetto in sintesi Finanziamenti 19,4 mln ex CIPE 17/2003 Ripartizione Finanziamenti Regioni beneficiarie Soggetti beneficiari Attori coinvolti Campania, Puglia, Sicilia Imprese / distretti Regioni beneficiarie, DIT, Innovazione Italia Campania Puglia Sicilia DIT 36

37 Per diffondere la società dell informazione, in particolare nel Mezzogiorno, il Governo ha elaborato una strategia che, basandosi su risorse CIPE (circa 500 Meuro), si articola su diverse azioni affidate a due società appositamente costituite, Innovazione Italia e InfraTel Italia: ü ü ü ü ü ü ü ü ü ü ü ü ü ü ü ü ü ü sviluppo di contenuti digitali nel sistema scolastico (25,9 Meuro) Formazione nel sistema sanitario locale (22,7 Meuro) Piano integrato per il Sud (12 Meuro) Telemedicina (4,3 Meuro) Rete e formazione dei medici di medicina generale (25,8 Meuro) Sistemi avanzati per la connettività sociale (30 Meuro) Numero unico per le emergenze (9,7 Meuro) Infrastrutture di accesso - CAPSDA (22,4 Meuro) Infrastrutture di accesso Centri di Servizio Territoriali (26,5 Meuro) Centri territoriali per l aggregazione dei sistemi di acquisto (8,5 Meuro) Servizi informativi integrati per la gestione del territorio (26 Meuro) Ampliamento del sistema pubblico di connettività (26 Meuro) Ponte digitale nell area dello Stretto di Messina (4 Meuro) Integrazione dell e-government regionale IRE SUD (19 Meuro) Scrutinio elettronico (10 Meuro) Sviluppo delle infrastrutture a larga banda nelle aree obiettivo (150 Meuro) Finanziamento alla realizzazione di progetti di T-Government (20 Meuro) Realizzazione di una Piattaforma Digitale Interattiva, denominata Italia.it, per promuovere il turismo internazionale verso l Italia (45 Meuro). 37

38 Grazie per l Attenzione Giulio Di Giacomo Ricerca e Innovazione Confindustria g.digiacomo@confindustria.it 38

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