SCHEMA di ACCORDO DI COLLABORAZIONE tra REGIONE TOSCANA e ANCI TOSCANA PREMESSO CHE

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1 Allegato A SCHEMA di ACCORDO DI COLLABORAZIONE tra REGIONE TOSCANA e ANCI TOSCANA finalizzato al supporto per la realizzazione delle funzioni dell Osservatorio sociale regionale e del monitoraggio dei processi di integrazione tra servizi e processi di cura attraverso la raccolta, l elaborazione e l analisi dei dati forniti dai comuni, dalle unioni comunali, dalle società della salute, dalle aziende unità sanitarie locali e da ogni altro soggetto pubblico e privato che contribuisce alle attività in ambito sociale integrato, al fine di supportarne i processi di programmazione. Annualità Tra la Regione Toscana (di seguito denominata Regione), con sede in..., rappresentata da...; ed Anci Toscana (di seguito denominata Anci), con sede in..., rappresentata da...; PREMESSO CHE la legge 8 novembre 2000 n. 328 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali e in particolare l art 21 Sistema informativo dei servizi sociali che prevede l istituzione da parte dello Stato, delle regioni, delle province e dei comuni di un sistema informativo dei servizi sociali; la L.R. 24 febbraio 2005, n. 40 "Disciplina del servizio sanitario regionale" e successive modifiche e integrazioni che evidenzia all'art. 3, tra i principi costitutivi del servizio sanitario regionale, la sussidiarietà istituzionale e il pieno coinvolgimento degli enti locali nelle politiche di promozione della salute, nonché il concorso dei soggetti istituzionali e la partecipazione delle parti sociali agli atti della programmazione sanitaria e sociale integrata regionale; la L.R. 24 febbraio 2005, n. 41 "Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale", e successive modifiche e integrazioni, in cui si afferma che: - il sistema integrato promuove l'attuazione dei diritti di cittadinanza sociale e delle responsabilità dei soggetti istituzionali e sociali per la costruzione di una comunità solidale, e valorizza l'autonomia delle comunità locali; - il sistema integrato si realizza attraverso la cooperazione tra i diversi livelli istituzionali ed i soggetti pubblici e privati, inclusi quelli del terzo settore, e la concertazione tra i diversi livelli istituzionali; la L.R. n. 41/2005, e successive modifiche e integrazioni che ai sensi dell articolo 40 Osservatorio sociale in particolare prevede che presso l'osservatorio sociale regionale sia istituita una apposita sezione denominata osservatorio regionale sulla violenza di genere [comma 4 bis], nonché una apposita sezione denominata osservatorio regionale sui sistemi territoriali integrati [comma 4 quinquies] al fine di realizzare il monitoraggio dei processi di integrazione tra servizi o processi di cura attraverso la raccolta, l elaborazione e l analisi dei dati, per sviluppare la conoscenza delle caratteristiche regionali e locali dei sistemi territoriali integrati con particolare attenzione agli assetti organizzativi e alle modalità di produzione e di finanziamento adottate, al fine di supportarne i processi di programmazione;

2 ai sensi dell art 41 Sistema informativo sociale regionale della L.R. n. 41/2005 e successive modifiche e integrazioni, la Regione, le province, i comuni e le società della salute, contribuiscono, in relazione alle rispettive competenze, alla realizzazione ed alla gestione del sistema informativo sociale regionale, per assicurare tempestivamente la conoscenza dei dati e delle informazioni necessarie alla programmazione, alla gestione e alla valutazione delle politiche sociali; la Legge regionale 3 marzo 2015, n. 22 Riordino delle funzioni provinciali e attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 che all art. 2, comma1 lettera f) ha stabilito che sono state oggetto di trasferimento alla Regione le funzioni in materia di osservatorio sociale già esercitate dalle province prima dell entrata in vigore della legge regionale 30 luglio 2014, n. 45; il Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale (PSSIR), approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 91 del 5/11/2014, in particolare il punto Il sistema informativo sociale, che prevede che la Regione attraverso atti normativi, regolamentari e di programmazione, promuova lo sviluppo dei sistemi informativi locali afferenti alle competenze in materia sociale dei comuni singoli o associati e delle Società della Salute al fine di rispondere unitariamente e in maniera organica e senza duplicazioni ai debiti informativi ministeriali e dell'istat; il Documento di Economia e Finanza Regionale 2016 nel Progetto regionale 19 Lotta alla povertà e inclusione sociale prevede che l'osservatorio sociale promuova attività di conoscenza e valutazione degli esiti delle azioni realizzate per la lotta alla povertà e il sostegno alla inclusione sociale al fine di monitorare l'evoluzione dei fenomeni sociali, lo stato dei servizi, nonché di disporre di elementi per la programmazione di settore; il Sistema informativo sociale regionale, di cui all art. 41 della L.R. n. 41/2005 e successive modifiche e integrazioni, costituisce il quadro conoscitivo finalizzato alla programmazione monitoraggio e verifica delle politiche sociali e alla restituzione dei quadri conoscitivi disaggregati ai territori al fine della valutazione comparata dei servizi sociali offerti, dei relativi costi in una logica di determinazione dei fabbisogni standard, di definizione dei livelli essenziali delle prestazioni e degli obiettivi di servizio; la L.R. n.41/2005, e successive modifiche e integrazioni ai sensi dell articolo 40 Osservatorio sociale prevede che, l Osservatorio regionale sui sistemi territoriali integrati opera sulla base di uno specifico accordo tra la Regione e il soggetto rappresentativo ed associativo della generalità dei comuni in ambito regionale, identificato in ANCI, supportando le funzioni dell osservatorio sociale in ambito territoriale; la Regione Toscana, in attesa del prossimo Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale (PSSIR) definisca i contenuti dell Accordo di cui all art. 40 della L.R. n. 41/2005, con il presente atto intende definire le modalità di progettazione e di sviluppo del Piano sopra citato e la realizzazione delle attività della nuova sezione di Osservatorio regionale dei sistemi territoriali integrati; RILEVATO CHE ANCI Toscana rappresenta il sistema dei Comuni della Toscana e, coerentemente al proprio Statuto, promuove politiche di associazionismo e cooperazione tra i Comuni nella gestione di servizi e di funzioni; ANCI Toscana è interessata al conseguimento degli obiettivi di welfare regionale perché coinvolta in tema di responsabilità sociale e perché impegnata, in collaborazione anche con il proprio livello nazionale, a sostenere l'efficienza complessiva dei servizi socio-sanitari e socio-assistenziali, anche attraverso iniziative di supporto ai suoi associati;

3 CONSIDERATO CHE le funzioni trasferite dalle province alla regione, a seguito dell applicazione delle normative citate, investono la Regione Toscana e il sistema delle Autonomie Locali modificando le modalità di realizzazione delle funzioni dell Osservatorio Sociale Regionale e dell organizzazione del Sistema Informativo sociale regionale; con Delibera n del la Giunta Regionale ha approvato il Piano annuale di sviluppo delle attività dell'osservatorio sociale regionale riferito all anno 2016; il presente accordo intende definire le modalità di progettazione e di sviluppo del Piano approvato e la realizzazione delle attività della nuova sezione di Osservatorio regionale dei sistemi territoriali integrati. ANCI ha presentato alla Regione Toscana una proposta progettuale, Allegato 1 al presente Accordo, relativa all attività di supporto alla realizzazione delle funzioni dell Osservatorio sociale regionale e alla realizzazione del monitoraggio dei processi di integrazione tra servizi e processi di cura Annualità TUTTO CIO' PREMESSO E VALUTATO CONVENGONO Art. 1 La premessa costituisce parte integrante del presente Accordo di collaborazione. Art 2 Finalità Sono finalità del presente Accordo l attuazione delle competenze dell Osservatorio sociale regionale di cui all'art. 40 della L.R. n. 41/2005 e successive modifiche e integrazioni, finalizzate alla realizzazione del monitoraggio dei processi di integrazione tra servizi e processi di cura attraverso la raccolta, l elaborazione e l analisi dei dati forniti dai comuni, dalle unioni comunali, dalle società della salute, dalle aziende unità sanitarie locali e da ogni altro soggetto pubblico e privato che contribuisce alle attività in ambito sociale integrato, al fine di supportarne i processi di programmazione Annualità Art. 3 Attività Le finalità del presente Accordo sono perseguite attraverso le attività dettagliate nel Programma di accompagnamento al supporto alla realizzazione delle funzioni di Osservatorio Sociale Regionale di cui all Allegato 1 al presente Accordo. Le risorse umane coinvolte nella realizzazione dei progetti sono individuate da Anci ed i relativi rapporti contrattuali sono da esso regolati con particolare riferimento agli adempimenti di natura fiscale, assicurativa, previdenziale ed ad ogni altro adempimento necessario che i datori di lavoro sono tenuti ad effettuare nel caso di instaurazione, svolgimento, trasformazione e cessazione del rapporto di lavoro. Art. 4 Impegni di Anci ANCI, in attuazione del presente Accordo si impegna a:

4 supportare le attività di cui all art.3 predisponendo e realizzando piani attuativi di lavoro specifici; indicare per ciascuna attività il nominativo di un proprio referente operativo; produrre report utili alla programmazione delle politiche socio-assistenziali a livello locale; produrre report intermedi e finali sulle tematiche oggetto dell'accordo. Art. 5 Impegni di Regione Toscana La Regione si impegna a: svolgere funzioni di indirizzo delle attività dell Accordo e individuare gli obiettivi specifici dei piani attuativi di lavoro; adottare adeguate forme di comunicazione in ambito regionale; garantire il coordinamento delle attività previste nel presente Accordo. Articolo 6 Modalità di attuazione dell'accordo Al fine di garantire il raggiungimento delle finalità di cui all'articolo 2, i soggetti firmatari del presente Accordo si avvarranno di una Cabina di regia costituita dai dirigenti delle Strutture competenti le materie afferenti al presente Accordo e da altri responsabili operativi indicati da ANCI Toscana. La Cabina di regia ha il compito di: garantire il coordinamento delle attività previste dal presente Accordo; valutare la necessità, in ordine agli obiettivi del presente Accordo di individuare piani operativi delle singole azioni; valutare l'andamento dell'accordo nel suo complesso e il raggiungimento delle finalità, così come previsti all'art. 2; valutare le relazioni intermedie e finali presentate da ANCI; approvare i piani di lavoro di cui all art.4. La partecipazione alla Cabina di regia non prevede oneri a carico del bilancio regionale. Art. 7 Risorse La Regione sostiene finanziariamente le attività necessarie al raggiungimento degli obiettivi del presente Accordo, destinando a tal fine una somma pari a ,00. Le risorse sono erogate ad ANCI con le seguenti modalità: prima quota, pari al 40% dell'importo previsto, a seguito di dichiarazione di avvio delle attività da parte di ANCI; seconda quota pari al 40% dell'importo previsto, alla approvazione da parte della Cabina di regia di relazione intermedia alla data del 30/09/2016 saldo pari al 20% dell'importo previsto, a seguito di presentazione, da parte di ANCI, di relazione delle attività svolte e rendicontazione delle spese sostenute a conclusione dell attività. In caso di mancato raggiungimento dei risultati attesi, la Regione Toscana può procedere a recuperare le risorse erogate al soggetto. ANCI sostiene finanziariamente le attività necessarie al raggiungimento degli obiettivi del presente Accordo, destinando a tal fine una somma pari a ,00.

5 Di dare atto che l impegno delle risorse finanziarie coinvolte è comunque subordinato al rispetto dei vincoli derivanti dalle norme in materia di pareggio di bilancio, nonché delle disposizioni operative stabilite dalla Giunta regionale in materia. Articolo 8 Eventuali modifiche Eventuali modifiche al presente Accordo, dovute al mutare delle condizioni organizzative, delle attività poste in essere o dei contenuti finanziari stabiliti, daranno luogo a specifiche variazioni dello stesso da approvare con appositi successivi atti. Precedenti Protocolli e Accordi, relativi a materie contemplate nel presente Accordo, vengono ad esso ricondotti. Articolo 9 Durata Il presente Accordo di collaborazione ha validità di mesi 9 a decorrere dalla data della sua sottoscrizione. Letto, approvato e sottoscritto: Firenze, lì... Per la Regione Toscana Per ANCI Toscana

6 Allegato 1 Programma di accompagnamento al supporto alla realizzazione delle funzioni di Osservatorio Sociale Regionale 1. Il quadro di riferimento La L.R. 44/2005 interviene in modo consistente sull art. 40 della L.R. 41/2005 che disciplina l Osservatorio Sociale Regionale; le modifiche più importanti riguardano l assetto organizzativo della struttura, le interazioni con le amministrazioni locali e l introduzione di una sezione specifica dedicata ai Sistemi territoriali Integrati. Alla realizzazione delle funzioni dell Osservatorio concorrono i comuni, tramite uno specifico accordo tra la Regione e il soggetto rappresentativo ed associativo della generalità dei comuni in ambito regionale, supportando le funzioni dell osservatorio sociale in ambito territoriale. La finalità di questo programma è quella di definire i contenuti operativi del supporto alle attività generali dell Osservatorio Sociale Regionale e della specifica sezione dedicata ai sistemi territoriali integrati, allo scopo di avviarne la costruzione secondo i rifermenti normativi vigenti e nel quadro del più complessivo processo di riorganizzazione dell OSR e delle evoluzioni in materia di Programmazione e di Organizzazione dei sistemi regionali socioassistenziali, sociosanitari e sanitari territoriali. In particolare, l articolo 40 della L.R. 41/2005 prevede: Comma 1: Le funzioni regionali finalizzate alla realizzazione di un sistema di osservazione, monitoraggio, analisi e previsione dei fenomeni sociali del sistema integrato, nonché di diffusione delle conoscenze, sono realizzate tramite una struttura organizzativa denominata osservatorio sociale regionale. Comma 2 bis: Alla realizzazione delle funzioni di cui al comma 1 concorrono i comuni, tramite uno specifico accordo tra la Regione e il soggetto rappresentativo ed associativo della generalità dei comuni in ambito regionale, supportando le funzioni dell osservatorio sociale in ambito territoriale. Comma 4 sexies: L osservatorio regionale sui sistemi territoriali integrati realizza il monitoraggio dei processi di integrazione tra servizi o processi di cura attraverso la raccolta, l elaborazione e l analisi dei dati forniti dai comuni, dalle unioni comunali, dalle società della salute, dalle aziende unità sanitarie locali e da ogni altro soggetto pubblico e privato che contribuisce alle attività in ambito sociale integrato, per sviluppare la conoscenza delle caratteristiche regionali e locali dei sistemi territoriali integrati con particolare attenzione agli assetti organizzativi e alle modalità di produzione e di finanziamento adottate, al fine di supportarne i processi di programmazione. Comma 4 septies: L osservatorio regionale sui sistemi territoriali integrati opera sulla base dell accordo di cui al comma 2 bis. Le disposizioni previste dalla L.R. 41/2005 vanno attuate e sviluppate in un contesto interessato da profondi cambiamenti di tipo strutturale che sono destinati a svilupparsi nel tempo. I profondi processi di riorganizzazione istituzionale, gestionale, professionale e tecnica, rappresentano il campo stesso di azione in cui dovranno agire le attività operative dell Osservatorio Sociale Regionale Le riforme legislative e il riassetto territoriale La riforma del Servizio Sanitario Regionale introdotta nel 2015 trasforma profondamente l assetto delle aziende sanitarie, e offre la concreta possibilità di far evolvere il sistema seguendo processi di cura multidimensionali che comportano approcci complessi all organizzazione e al governo delle reti sanitarie e sociosanitarie. Le principali novità proposte dall insieme delle riforme che si stanno dipanando a cominciare dagli interventi recati nel 2014 relativi agli assetti delle reti territoriali

7 integrate, per passare poi al cambio di dimensione definito dagli interventi normativi del 2015, possono essere riassunte in quattro passaggi principali: le nuove aziende sanitarie di area vasta, l organizzazione delle reti ospedaliere, la costituzione delle reti territoriali, gli istituti della governance istituzionale multilivello. La riorganizzazione delle funzioni aziendali nella dimensione di area vasta genera l esigenza di bilanciare le dinamiche di concentrazione riavvicinando la sanità alle comunità e ai cittadini. Di conseguenza la riforma del SSR affronta anche la riorganizzazione degli ambiti territoriali che dovranno necessariamente evolvere e rafforzarsi in modo da esprimere una reale capacità di costruzione delle nuove reti di cura, senza tuttavia perdere il senso di appartenenza alla comunità locale. Il processo di zonizzazione, dunque, assume un rilievo ben più importante della semplice perimetrazione di ambiti territoriali utili all esercizio delle funzioni sociali e all integrazione intesa in senso stretto. Non esistendo livelli intermedi all interno delle aziende sanitarie e ritrovando pienamente nelle zone-distretto le funzioni di costruzione delle reti di cura territoriali, il processo di zonizzazione sposta il suo sviluppo verso dinamiche molto più ampie e complesse che interessano direttamente la costruzione di sistemi locali capaci di mettere fortemente in relazione reciproca i segmenti locali delle reti integrate sociali e sociosanitarie, i sistemi di servizi della sanità territoriale e le reti ospedaliere di area vasta Gli assetti dell integrazione Gli interventi operati nel 2014 sull organizzazione sociale e sociosanitaria regionale hanno provato a ridefinire un rapporto coerente tra la governance istituzionale multilivello, l organizzazione zonale e la programmazione. In quel momento i vincoli dati dal sistema avevano posto l esigenza di creare due linee parallele, una dedicata alle competenze sociali e l altra dedicata alle competenze sanitarie. Lo sforzo realizzato dalle L.R. 44 e 45 è stato quello di individuare delle cerniere capaci di mantenere dei sufficienti livelli di integrazione tra le due linee separate. Il principale elemento di cerniera è il sistema definito per l integrazione a livello locale, a questo scopo sono stati individuati due strumenti possibili da articolare secondo i singoli ambiti territoriali: il proseguimento delle Società della Salute o la stipula della Convenzione sociosanitaria. Attualmente il quadro regionale è così composto: 21 Ambiti zonali hanno scelto di proseguire l esperienza della Società della salute.in arancione nella figura. 13 Ambiti zonali sono impegnati nella stipula della Convenzione sociosanitaria (di questi, 4 ambiti sono passati dalla SdS alla Convenzione).In verde nella figura. La riforma del SSR del 2015 prevede anche la riorganizzazione delle estensioni degli ambiti territoriali sanitari e sociali, in modo da ridurne il numero per perseguire un nuovo equilibrio tra le dimensioni delle reti territoriali di cura e l ampiezza e la complessità dell ambito zonale. Un nuovo equilibrio che dovrà necessariamente essere ricercato entro dimensioni maggiori sia in termini di abitanti che in termini di estensione territoriale e numerosità dei comuni.

8 L attuale articolato fissa alcuni criteri generali che guideranno il processo di zonizzazione, e poi apre un periodo di confronto, elaborazione e proposta che si estende a tutta la prima parte del Successivamente seguirà la fase decisionale da parte degli organismi regionali preposti. L intero 2016, dunque, sarà impegnato nel percorso di ridefinizione degli ambiti territoriali sanitari e sociali, mentre si organizzeranno le nuove aziende sanitarie (di dimensione pari alle tre aree vaste), e proseguiranno le azioni di sviluppo delle società della salute e delle convenzioni sociosanitarie La funzione di programmazione e l approccio proattivo al sistema La complessità delle azioni da porre in essere lungo tutto il sistema toscano sociale e sociosanitario, può essere affrontata solo attraverso un chiaro e maturo processo di programmazione che riesca a mantenere in correlazione il rapporto tra le evoluzioni del sistema dei servizi socioassistenziali associati e sociosanitari integrati, i processi di riorganizzazione della sanità territoriale e delle reti cliniche territoriali, le modalità di esercizio delle funzioni inerenti l istruzione, il lavoro, l abitazione, i servizi pubblici locali ecc.. A questo scopo potrebbe risultare molto fertile utilizzare un approccio alla programmazione di tipo territoriale articolata sul medio/lungo periodo, un impostazione che consente di mettere in costante relazione le azioni programmate con i caratteri peculiari delle comunità locali in cui si svilupperanno. Non si tratta solo di assumere appieno i bisogni di protezione, di salute e di benessere delle persone che usufruiscono dei servizi, ma occorre arrivare a comprendere i caratteri fondanti e le dinamiche dei territori in cui si sviluppano materialmente le reti di protezione e di assistenza, in modo da creare una vera e sostenibile alleanza tra il mondo dei servizi e delle professionalità e le comunità di cui occorre garantire i diritti di protezione sociale, di salute e di benessere. La struttura dell Osservatorio Sociale Regionale, quindi, è interessata da un profondo processo di riorganizzazione e di riprogettazione. Certamente il nuovo assetto sarà disegnato seguendo un approccio di tipo pro-attivo che non si basa solo sulle esigenze puntuali di alcuni settori o di alcune materie. Occorre comprendere a fondo quali sono i processi di riassetto complessivo che investiranno le organizzazioni sociali e sociosanitarie locali e regionali, e poi codificare la natura e i meccanismi di funzionamento dei conseguenti processi di programmazione da alimentare e sostenere. Sebbene sia molto complesso, è in questo quadro che va inserita la progettazione del nuovo OSR, che resta un elemento fondamentale per supportare l elaborazione delle politiche relative ai singoli settori assistenziali, ma che è chiamato ad accompagnare esplicitamente l evoluzione complessiva del sistema sociale e sanitario territoriale. Questo approccio innovativo potrebbe portare a organizzare l OSR sulla base di alcune grandi funzioni, trasversali ai singoli settori assistenziali, che assicurano il supporto e l accompagnamento alle organizzazioni del sistema sociale e sanitario territoriale e che, secondo un calendario e un piano di lavoro ben determinato, generano prodotti specifici in relazione ai singoli settori tematici. Si tratterà di un innovazione davvero importante per la struttura dell OSR, ma anche per gli altri soggetti regionali che agiscono su campi affini o limitrofi. Ciò che più conta, tuttavia, è la ricaduta positiva che un impostazione di questo tipo potrà ragionevolmente produrre verso i singoli ambiti territoriali, le amministrazioni comunali, le aziende sanitarie, le conferenze dei sindaci, verso le comunità locali in generale. E la costruzione operativa di questo nuovo approccio pro-attivo verso le reali dinamiche dei sistemi regionali e locali, la finalità principale di questo programma di Supporto alla realizzazione delle funzioni di Osservatorio Sociale Regionale Il piano annuale di lavoro dell Osservatorio Sociale Regionale

9 La Giunta regionale ha provveduto ad elaborare Il piano annuale di lavoro dell Osservatorio Sociale Regionale,finalizzato alla realizzazione di un sistema di osservazione, monitoraggio, analisi e previsione dei fenomeni sociali del sistema integrato. Il piano è articolato secondo una serie di azioni prioritarie. Azione 1 - Sistemi territoriali integrati Armonizzazione di metodologie e strumenti a supporto dei processi decisionali nell ambito delle politiche sociali integrate e a implementare il sistema informativo regionale Monitoraggio dei processi di integrazione tra servizi o processi di cura Azione 2 - Violenza di genere Monitoraggio del fenomeno violenza di genere e armonizzazione delle metodologie di intervento nel territorio Azione 3 - Informazione e comunicazione Azione 4 - Condizione abitativa Monitoraggio della condizione abitativa in toscana e armonizzazione delle metodologie di intervento nel territorio Adempimenti inerenti la garanzia del mantenimento del patrimonio Erp Simulazioni sull'accesso per l'assegnazione alloggi Erp Azione 5 - Fenomeno migratorio Monitoraggio della fenomeno migratorio in toscana e armonizzazione delle metodologie di intervento nel territorio Sistema di monitoraggio permanente dell integrazione Azione 6 - Disabilità Monitoraggio delle politiche e degli interventi sulla disabilità e armonizzazionedelle metodologie di intervento nel territorio Azione 7 - Inclusione sociale attiva e povertà alimentare Stima e analisi della povertà in Toscana Mappatura, analisi e valutazione degli strumenti di contrasto alla povertà Monitoraggio delle politiche, degli interventi e delle attività sulla povertà alimentare e armonizzazione delle metodologie di intervento nel territorio Sistema di monitoraggio permanente sulla povertà alimentare 2. Le azioni operative In relazione al piano annuale di lavoro dell OSR, l accordo tra Regione Toscana e Anci Toscana per il Supporto alla realizzazione delle funzioni di Osservatorio Sociale Regionale prevede lo sviluppo di un insieme coerente ed efficace di azioni operative costruite in particolare per alimentare e supportare i processi regionali e locali che riguardano la nuova Governance Istituzionale multilivello, la riorganizzazione degli ambiti territoriali, i processi di programmazione, i processi di costruzione dei sistemi territoriali dei servizi sociali e sociosanitari integrati. Tutte le azioni saranno svolte nell ambito della più completa cooperazione tecnica e operativa con la struttura regionale e locale dell Osservatorio Sociale Regionale, e nell ambito delle linee condivise nella Cabina di regia prevista dall accordo tra Regione Toscana e Anci Toscana.

10 Azione A. Armonizzazione di metodologie e strumenti a supporto dei processi decisionali nell ambito delle politiche sociali integrate 1. Aggiornamento e sistematizzazione del set di indicatori a supporto del profilo di salute Attività di raccolta, elaborazione, validazione, sistematizzazione e messa a disposizione dei dati necessari per il popolamento degli indicatori forniti dall'osservatorio sociale regionale del Set di indicatori per il Profilo di salute, adottato dalla Regione Toscana con delibera G.R. 488/2011. Monitorare i percorsi individuati con i soggetti-fonte individuati dalla delibera sopra citata riguardante la strutturazione della raccolta dei dati (intesi come accordi con le font dei dati, definizione degli interlocutori, della tempistica e i responsabili della raccolta) e delle metodologie di calcolo. Sistematizzazione e georappresentazione dell intero set indicatori, consultabile via web, in collaborazione con i Servizi Informativi della Regione Toscana con possibilità di visualizzare e scaricare il set degli indicatori aggiornati, i report, i manuali e le linee guida operative. Avviare un percorso per standardizzare e automatizzare l intero processo di acquisizione ed elaborazione dei dati grezzi necessari per il popolamento del Set Indicatori minimo e complementare, attraverso la progettazione di Datawarehouse integrato interrogabile via web con annesso strumento di reportistica, da realizzare con la collaborazione con i sistemi informativi della Regione Toscana. 2. Follow up del set indicatori per il profilo di salute Attività di revisione dell intero Set degli indicatori per il Profilo di Salute, con l'obiettivo di adeguarne la capacità informativa sulla base delle variazioni dei determinanti di salute generali e specifici di ogni popola popolazione target e possibilmente di ridurne il numero complessivo. Questa azione si sviluppa lungo un percorso di confronto e con tutti i soggetti coinvolti nella programmazione socio-sanitaria regionale in prospettiva di una definizione del modello per la costruzione del profilo di salute di zona/distretto. 3. Supporto e assistenza nell'ambito della programmazione regionale e territoriale per la lettura e l utilizzo del set indicatori Attività di supporto alla lettura e all'utilizzo del set indicatori necessari al processo di costruzione dei Profili di salute e accompagnamento alle diverse fasi del processo di programmazione zonale atto a garantire il corretto impiego del set indicatori. Partecipazione, per le competenze dell'osr, ad un eventuale gruppo tecnico-operativo per la realizzazione del Piano Sociale Sanitario Integrato, collaborando all attività di stesura del Piano. 4. Supporto al monitoraggio e raccolta dei piani integrati di salute e dei piani di inclusione zonale Supporto alla realizzazione di una scheda dettagliata di rilevazione sullo stato di produzione e attuazione dei Piani Integrati di Salute (PIS) e dei Piani di Inclusione Zonale (PIZ) laddove non inclusi nei PIS ed elaborazione di un report di monitoraggio contenente l analisi dettagliata sulle diverse metodologie applicate in ambito zonale (inclusi i sistemi informativi utilizzati in ambito sociale e sociosanitario all interno delle zone -SdS ) e valutazione delle peculiarità e delle buone prassi territoriali emerse. Supporto alla creazione di un'area web ad accesso riservato all'interno del quale le zone/distretto possono caricare e consultare i Piani integrati di salute, suddividendo i documenti approvati da quelli in lavorazione. 5. Supporto all aggiornamento e realizzazione report tematici Supporto all aggiornamento dei report sintetici disponibili su alcuni dei temi rilevanti per le politiche sociali e socio-sanitarie (minori e giovani, anziani, immigrazione, terzo settore, violenza di

11 genere, esclusione sociale). I report contengono un'analisi sintetica su dati e indicatori disponibili del fenomeno e l elenco di vari studi realizzati inerenti quel determinato tema. 6. Profilo sociale regionale Aggiornamento del profilo sociale regionale, utilizzando un approccio multidimensionale basato sul concetto di benessere equo e sostenibile (BES). 7. Supporto alla costruzione di indici sintetici e di un sistema BES per la toscana Supporto all avvio di un percorso esplorativo e conoscitivo finalizzato allo sviluppo di indicatori sintetici sullo stato di salute, ovvero all'integrazione del Set indicatori del Profilo di Salute e di un suo collegamento con il sistema di indicatori utilizzato per la costruzione del sistema BES (Benessere Equo e Sostenibile), le cui risultanze nazionali sono contenute nel Rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile (Bes) prodotto da ISTAT e sviluppato su dodici ambiti (Salute, Istruzione e formazione, Lavoro e conciliazione dei tempi di vita, Benessere economico, Relazioni sociali, Politica e istituzioni, Sicurezza, Benessere soggettivo, Paesaggio e patrimonio culturale, Ambiente, Ricerca e innovazione, Qualità dei servizi) con l'obiettivo ultimo di svilupparne il dettaglio regionale. 8. Supporto ai processi di programmazione in ambito di progettazione europea Attività di accompagnamento e supporto ai processi di programmazione finalizzato alla realizzazioni di progettazioni previste dalla programmazione del Fondo Sociale Europeo, con particolare riferimento alle azioni di animazione e di attivazione di rete e di capacitazione previsti dai POR Toscano e dai PON nazionali. Follow up, emersione e modellizzazione dei processi di coprogettazione territoriale legati ai bandi attuativi del POR FSE Asse Inclusione sociale. 9. Supporto all organizzazione seminari tecnici Supporto all organizzazione di seminari tecnici, di livello regionale o territoriale, all interno dei quali condividere le metodologie di costruzione dei PIS/PIZ con gli attori del territorio preposti alla programmazione socio-sanitaria, in modo da far corrispondere i diversi strumenti disponibili alle esigenze territoriali. Azione B. Monitoraggio dei processi di integrazione tra servizi o processi di cura 1. Accompagnamento alla trasformazione degli assetti organizzativi territoriali Attività di supporto, nell'ambito della riorganizzazione del sistema sanitario, alla trasformazione degli assetti organizzativi territoriali sociali, sociosanitari e sanitari: Supporto al processo di nuova zonizzazione e al rapporto tra i sistemi sociali e sociosanitari integrati e lo sviluppo delle reti cliniche territoriali. Collaborazione allo sviluppo delle convenzione sociosanitaria della zone distretto senza SdS. Supporto al processo di sviluppo e consolidamento delle società della salute. Supporto all elaborazione di una Convenzione associativa per i nuovi ambiti zonali che ricomprendo Società della salute e Convenzione sociosanitaria. Realizzazione di un monitoraggio per l'analisi delle caratteristiche delle modalità di gestione del personale. Conoscere ed analizzare la presenza del servizio sociale nel territorio toscano, sia per quanto riguarda l'articolazione e la collocazione lavorativa, nonché riguardo all attività specifica nei servizi e nei diversi luoghi di operatività. 2. Monitoraggio delle modalità di produzione dei servizi sociali e sociosanitari

12 Attività di monitoraggio finalizzate a: Rilevare ed analizzare le diverse forme e caratteristiche di gestione dei servizi sociali e sociosanitari di zona con particolare riferimento alle gestioni associate sviluppate nei territori. Rilevare le modalità di erogazione e di accesso ai servizi sociali e sociosanitari di zona (es. punti di accesso,regolamenti per l'accesso ai servizi), con particolare riferimento alle prestazioni previste dal nomenclatore delle prestazioni sociali. Supportare i processi di evoluzione delle Aziende speciali per i servizi persone. Supportare i processi di adeguamento e di riconfigurazione dell offerta locale di servizi in seguito all applicazione delle misure recate dalla cosiddetta libera scelta e dalla disciplina dell accreditamento. Studio di fattibilità per la costruzione di una banca dati delle strutture soggette ad autorizzazione o a comunicazione di avvio attività di cui all articoli 21 e 22 della l.r. 41/ Monitoraggio delle modalità di finanziamento delle attività sociali e sociosanitarie Attività di monitoraggio finalizzate a rilevare ed analizzare la spesa sociale e sociosanitaria nelle zone/distretto, integrando la base informativa della rilevazione Istat sulla spesa sociale dei Comuni con la progettazione di rilevazioni ad hoc di aspetti quali ad esempio la distinzione analitica delle fonti di finanziamento e la compartecipazione alla spesa dei cittadini. 4. Monitoraggio e valutazione della programmazione A seguito della riorganizzazione delle zone-distretto prevista dalle normativa riguardante l'organizzazione del servizio sanitario, si prevede di svolgere attività di monitoraggio e di supporto allo sviluppo di strumenti e azioni di valutazione promossi a livello territoriale in ambito sociale integrato. Azione C. Supporto allo sviluppo dei Sistemi Informativi 1. Sistema Informativo OSR Supporto all implementazione del sistema informativo regionale necessario alla piena realizzazione delle funzioni di Osservatorio Sociale regionale (basamenti informativi tematici, georappresentazioni e georeferenziazioni). 2. Flussi Informativi Supporto a livello regionale dei processi di costruzione dei flussi informativi che riguardano le materie sociali e sociosanitarie, con particolare attenzione ai progetti di livello nazionale come ad esempio la progettazione e implementazione dei moduli informativi costituenti il casellario dell'assistenza, e il rapporto tra il sistema informativo dei servizi sociali e le attività svolte dai singoli servizi, la relativa spesa sociale e sociosanitaria a livello zonale. 3. Sistemi informativi per la programmazione Supporto al monitoraggio delle modalità organizzative implementate e le infrastrutture tecnologiche realizzate ai fini del controllo dei dati e delle informazioni disponibili rispetto alle necessità della programmazione, gestione e valutazione delle politiche sociali. 4. Portale dedicato all OSR Supporto allo sviluppo ed aggiornamento, all interno del sistema informativo regionale, di un portale dedicato alle attività dell'osservatorio sociale regionale per l'utilizzo di banche dati interrogabili, la messa a disposizione del materiale prodotto, l inserimento di news e link di interesse alle attività; sviluppo di un area riservata per lo scambio e la condivisione di documenti e comunicazione su percorsi e metodi di lavoro.

13 5. Sviluppo Cartella sociale Supporto alla progettazione e alla strutturazione di una Cartella sociale costruita per seguire il processo di presa incarico mono e multi disciplinare, lo sviluppo del piano di assistenza personalizzato e l erogazione delle prestazioni, alimentando in cooperazione applicativa i flussi informativi richiesti dal casellario dell assistenza. Azione D. Monitoraggio e simulazioni delle applicazioni ISEE Realizzazione di attività di monitoraggio e di simulazione rispetto all applicazione del nuovo indicatore ISEE, e di eventuali aggiornamenti, negli ambiti: Applicazione ISEE in ambito sociale. Aggiornamento delle banche dati già popolate con l azione svolta nel Applicazione ISEE in ambito condizione abitativa. Attivazione forum comunità professionale. Applicazione ISEE secondo le eventuali richieste di altri ambiti. Ricognizione degli altri settori per cui elaborare un profilo di intervento a supporto dell applicazione del nuovo indicatore ISEE. Azione E. Supporto Violenza di Genere 1. Supporto al monitoraggio del fenomeno violenza di genere e armonizzazione delle metodologie di intervento nel territorio Sensibilizzazione, accompagnamento e supporto ai Centro antiviolenza e ai servizi territoriali per le attività conoscitive e di monitoraggio del fenomeno. Supporto conoscitivo alle attività di individuazione delle priorità di intervento per il contrasto della violenza contro le donne all'interno della programmazione e progettazione regionale e zonale inerenti l ambito della violenza di genere, anche con riferimento alle modalità di presa in carico delle vittime di maltrattamenti, moleste e violenze, nonché alla definizione dei percorsi assistenziali. Percorso di accompagnamento alle articolazioni territoriali quale contributo allo sviluppo delle reti locali interistituzionali intersettoriali operative, all armonizzazione dei metodi e delle pratiche di intervento nel territorio e al controllo e all attuazione delle azioni programmate. Supporto alla realizzazione del monitoraggio annuale sulla violenza nel territorio regionale attraverso l'ottavo Rapporto sulla violenza di genere in Toscana, finalizzato a restituire a livello regionale e dei singoli territori un quadro conoscitivo sistematizzato sul fenomeno come contributo allo sviluppo dei processi decisionali. Azione F. Supporto Fenomeno Migratorio 1. Monitoraggio del fenomeno migratorio in toscana e armonizzazione delle metodologie di intervento nel territorio. Supporto conoscitivo al ciclo di programmazione, monitoraggio e controllo delle politiche di accoglienza e integrazione, in modo particolare al piano di indirizzo integrato per le politiche sull'immigrazione.

14 Supporto alla realizzazione del monitoraggio annuale del fenomeno migratorio attraverso l'omonimo Rapporto, finalizzato a restituire a livello regionale e dei singoli territori un quadro conoscitivo sistematizzato sul fenomeno e una descrizione del modello toscano di accoglienza e integrazione, con particolare attenzione alle modalità organizzative, agli strumenti operativi e alle esperienze concrete attuate nei diversi territori, quale contributo allo sviluppo dei processi decisionali. Supporto all acquisizione di dati e informazioni sulle fenomenologie attinenti alla discriminazione per motivi etnici e razziali e sugli strumenti di rilevazione esistenti. Eventuali approfondimenti territoriali finalizzati alla messa a punto di nuove metodologie di rilevazione e intervento. 2. Sistema di monitoraggio permanente dell integrazione Supporto alla costruzione di un sistema di monitoraggio permanente dell integrazione sul territorio regionale finalizzato all'analisi dell efficacia e all impatto delle politiche regionali sui percorsi di integrazione, attraverso l individuazione di un set di indicatori sintetici. Azione G. Supporto Inclusione sociale attiva e alla Povertà 1. Stima e analisi della povertà in toscana Supporto alle attività finalizzate ad un'analisi e ad un tentativo di calcolo della presenza della povertà nel tessuto sociale toscano, utilizzando tutti i basamenti informativi specifici, come ad esempio le dichiarazioni Isee, il sistema Mirod di Caritas toscana, e gli studi effettuati a disposizione (es. Istat e di Università e istituti di ricerca pubblici e privati) oltre ad eventuali approfondimenti da realizzare sul campo ad integrazione degli stessi. 2. Mappatura, analisi e valutazione degli strumenti di contrasto alla povertà Supporto alla rilevazione delle informazioni inerenti i servizi e gli strumenti, di ambito regionale e territoriale, attivati per il contrasto della povertà e valutazione della loro incidenza sul fenomeno. 3. Monitoraggio delle politiche, degli interventi e delle attività sulla povertà alimentare e armonizzazione delle metodologie di intervento nel territorio Supporto alla realizzazione di un sistema di osservazione e monitoraggio annuale delle politiche, degli interventi e delle attività sulla povertà alimentare nel territorio regionale attraverso un Rapporto di indagine, finalizzato a restituire a livello regionale e dei singoli territori un quadro conoscitivo sistematizzato sul fenomeno come contributo allo sviluppo dei processi decisionali, all'armonizzazione dei metodi e delle pratiche di intervento nel territorio e al controllo dell'attuazione del programma triennale di interventi per combattere la povertà ed il disagio sociale attraverso la redistribuzione delle eccedenze alimentari. 4. Sistema di monitoraggio permanente sulla povertà alimentare Supporto alla costruzione di un sistema di monitoraggio permanente finalizzato all'analisi dell efficacia e all impatto delle politiche sulla redistribuzione alimentare, attraverso l individuazione di un set di indicatori sintetici. Azione H. Rapporti tematici e comunicazione 1. Rapporti Tematici Realizzazione di tre rapporti tematici annuali sui temi dell immigrazione, della povertà e della violenza di genere, e elaborazione dei contenuti per la relazione sul disagio abitativo e per la relazione sulle procedure di sfratto, in accordo con le specifiche linee di sviluppo individuate del piano di lavoro annuale dell Osservatorio Sociale Regionale. Le attività prevedono anche la

15 partecipazione ai relativi gruppi di lavoro tematici, nonché la stampa e presentazione dei rapporti compreso quello sulla disabilità. E inoltre prevista la collaborazione alla partecipazione e alla presentazione delle attività dell Osservatorio alle Conferenze regionale e Nazionale sulla disabilità che si svolgeranno nel mese di settembre. 2. Attività di comunicazione Realizzazione di attività di comunicazione e di presentazione dei prodotti e dei risultati dell OSR. Realizzazione di iniziative tematiche di approfondimento in relazione agli aspetti di maggiore interesse emersi dalle attività dell OSR. Realizzazione di iniziative volte all animazione delle reti regionali o locali su argomenti e tematiche inerenti le attività dell OSR. Supporto all organizzazione di seminari tecnici di livello regionale o territoriale. Sviluppo e aggiornamento del portale dedicato alle attività dell Osservatorio sociale regionale per l utilizzo di banche dati interrogabili, la messa a disposizione del materiale prodotto, l inserimento di news e link di interesse. 3. Il piano finanziario La durata delle attività è di 9 mesi, nel corso dei quali saranno impegnate 13 persone (tra tempi pieni e tempi parziali) con profili professionali e competenze complementari. Contributo regionale Cofinanziamento Coordinamento Operatore Operatori Senior - Tempo Pieno Operatori Equivalenti Operatori Senior - Tempo Parziale Operatori Operatori Junior - Tempo Parziale Operatori Amministrazione - Tempo Parziale Operatori Totale Rapporto Violenza Stima Rapporto Immigrazione Stima Rapporto Povertà Stima Relazione Sfratti Stima Stampa e presentazioni copie x 4 rapporti =1.200 copie / 4 Presentazioni di rapporti Indicatori Profilo di Salute Stima Ricerca ISEE per SIA Stima Comunicazione Azioni di vario tipo Supporto evoluzione sistemi informativi Sviluppo sistemi informativi per la programmazione e l'osservazione Monitoraggio progettazione europea Totale Logistica Trasferte e Strumentazioni Spese generali Forfettarie pari al 13,5 % del totale del contributo regionale Totale Totale Generale Scheda Finanziaria del Progetto Tutte le risorse umane e materiali sono utilizzate per attività specifiche del progetto.

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