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1 Documento di indirizzo per la costruzione del Piano di Zona e per l attivazione dei percorsi partecipativi. - DGRV n. 157/ La Regione Veneto con DGRV n.157 del 26 gennaio 2010 ha emanato Linee di Indirizzo precise per la costruzione e attuazione dei processi di programmazione integrata e partecipata nei diversi ambiti del territorio veneto, per i prossimi cinque anni. Un importante aspetto innovativo, per quanto riguarda la procedura di costruzione e gestione del piano di zona, è l istituzione di una struttura organizzativa che prevede un Gruppo di Coordinamento Tecnico (GCT), nominato dall Organo di Governo Politico, con la funzione di seguire dal punto di vista tecnico e metodologico le attività relative al Piano di Zona Il GCT, definito con un apposito provvedimento dell 11 maggio 2010, si è riunito in data 25 maggio e 4 giugno 2010 per definire il Documento di indirizzo per la costruzione del Piano di Zona e per l attivazione dei percorsi partecipativi da sottoporre all approvazione dell Organo di Governo Politico. La presente proposta viene prodotta ai fini della salvaguardia dei tempi di presentazione del nuovo PdZ (entro il ) e dell attivazione dei Tavoli Sovradistrettuali di Area. Il documento ha la finalità di indirizzare il lavoro per la costruzione del piano alla ricerca di obiettivi di integrazione sociale e socio sanitaria, per altro legittimata da appropriatezza, bisogni attuali e risorse disponibili, individuando priorità di sistema. A tutt oggi si evidenzia che non è stato ancora formalizzato il documento di indirizzo della Giunta Regionale concernente gli obiettivi di sviluppo generali della programmazione sociale e socio sanitaria, l identificazione annuale delle risorse economiche disponibili e dei vincoli di riparto per la programmazione locale. Alla luce di tutto quanto sopra esposto con il presente documento l Organo di Governo Politico, nell ambito delle proprie competenze, approva i principi e gli indirizzi su cui impostare il processo operativo per la costruzione del nuovo Piano di Zona, orientati a mantenere l aspetto relazionale tra i diversi soggetti chiamati a partecipare alla pianificazione zonale, attraverso l avvio dei Tavoli Tematici. 1

2 Articolazione e organizzazione dei Tavoli Tematici Elemento centrale del processo di costruzione, realizzazione e valutazione del Piano di Zona è l attivazione di Tavoli Tematici, così come stabilito dalla DGRV n.157/2010. Un aspetto qualificante è che i Tavoli Tematici manteranno un ruolo permanente di conduzione e monitoraggio nell attuazione e valutazione del Piano di Zona divenendo quindi stabili nel tempo e non occasionali, in continuità con la precedente pianificazione e in un ottica di obiettivi prioritari di intervento e di organizzazione dei servizi. La loro presenza trova inoltre fondamento nella logica che ha come elemento principale la centralità della persona, portatrice di bisogni ma anche in possesso di risorse, collocata nell ambito del suo contesto familiare, affettivo, relazionale e ambientale. L articolazione dei Tavoli è proposta a livello sovradistrettuale. La scelta infatti è quella di identificare nei Tavoli Tematici Sovradistrettuali di Area il luogo più idoneo per il raggiungimento degli obiettivi del Piano di Zona, in un ambito di dimensioni più ampie del Comune e del Distretto. Dal punto di vista dell efficacia è opportuno che i Tavoli Sovradistrettuali lavorino in direzione di una progressiva omogeneità a partire da una condivisione del linguaggio e della metodologia, con l obiettivo di conseguire l integrazione istituzionale, operativa e gestionale fra i servizi sociali e socio sanitari, evitando di disperdere energie che possono essere utilizzate in modo più significativo. Alla luce dell esperienza maturata con il sistema operativo del Piano di Zona 2007/2009 e per meglio coniugare la rilevazione dei bisogni, le strategie di intervento e le azioni appropriate, viene condivisa e proposta l attivazione di tavoli per specifica Area (Allegato A). L elenco che segue declina quanto stabilito dai documenti regionali: Tematico Area Famiglia, Infanzia, Adolescenza, Minori in condizioni di disagio, Giovani ; Tematico Area Persone anziane Tematico Area Disabilità Tematico Area Dipendenze Tematico Area Salute Mentale Tematico Area Marginalità sociale Tematico Area Immigrazione Tematico Area Integrazione Vengono mantenute le tipicità organizzative già previste per il territorio afferente all Az.ULSS 20 e stabilite dall Esecutivo e dalla Conferenza con propri provvedimenti. Pertanto l Area Immigrazione e Marginalità Sociale sarà trattata al Area Accorpata e viene mantenuto lo specifico Area Giovani. 2

3 Resta inteso che, nell ottica di recepimento delle Linee Guida Regionali, le Aree sopracitate saranno organizzativamente ordinate, nel documento del Piano di Zona , come previsto dalla Delibera Regionale n. 157/2010. Composizione del Tecnico di Area: - dirigenti e funzionari comunali dell Area di competenza individuati in rappresentanza di ciascun distretto (fino a un massimo di 2 per distretto) - dirigenti e funzionari dell Az. ULSS 20 - dirigenti e funzionari di altre istituzioni pubbliche, per quanto di competenza (ad esempio: Provincia, Azienda Ospedaliera, Università, Ministero della Giustizia, Ufficio Scolastico Provinciale, ecc.) Con riferimento al Integrazione la composizione sarà variabile in base alle problematiche che di volta in volta verranno affrontate. Ai Referenti dei Tavoli Tematici (RTT) è affidato il coordinamento dei tavoli, in continuità con l organizzazione precedente e a conferma di quanto già predisposto dall Esecutivo con proprio provvedimento n. 3 del Piano di Zona :costituzione del gruppo di coordinamento tecnico (DGRV n.157/2010). È opportuno sottolineare che i componenti dei tavoli sono attori principali nel processo di costruzione del Piano e nello specifico i RTT sono persone che per la loro professione e/o per il ruolo da loro svolto nel sistema, sono in grado di conoscere gli elementi fondamentali per la definizione della natura e delle caratteristiche dei problemi in ambito sociale e socio sanitario. Mantengono pertanto un ruolo permanente di conduzione e monitoraggio nell attuazione e valutazione del Piano per l intero ciclo di vita dello stesso. I Tavoli svolgono la funzione di: - Coordinare il processo di implementazione del Piano di Zona rispetto alle specifiche Aree di Intervento - Integrare e fare sintesi delle proposte pervenute dai vari attori interessati alla pianificazione - Individuare strategie idonee al raggiungimento degli obiettivi previsti per l Area di intervento - Monitorare le azioni e accompagnarne l eventuale implementazione - Valutare i processi realizzati e gli obiettivi raggiunti, identificare strategie di miglioramento - Delineare al proprio interno eventuali gruppi di lavoro per la semplificazione dell operatività e nel rispetto dei tempi assegnati. 3

4 Altri attori della pianificazione locale In un ottica di partecipazione omogenea ed equilibrata è stata individuata a livello sovradistrettuale la rappresentanza diretta del Terzo Settore, che è quindi chiamato a essere a tutti gli effetti una parte del sistema dei servizi, stimolato a partecipare e rispondere in modo appropriato e dinamico all evoluzione della domanda. Il dialogo tra le istituzioni e il Terzo Settore si va sempre più consolidando anche attraverso l individuazione di strumenti legislativi puntuali che mirano a migliorare l offerta di servizi in termini di operatività e efficienza (L.R. 22/2002). A tal fine i Referenti dei Tavoli Tematici, per garantire la partecipazione agli attori interessati alla pianificazione, organizzeranno degli incontri dedicati con il Terzo Settore, per l Area di loro afferenza. L invito ai soggetti coinvolti avverrà anche attraverso gli elenchi già in possesso dell Ufficio di Piano che provvederà a inviarli ai Referenti. Il Gruppo di Coordinamento Tecnico si rende inoltre disponibile a specifici incontri con le Organizzazione sindacali così come con i rappresentanti dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta. Le riunioni sopra descritte sono convocate al fine della consultazione degli attori della pianificazione, del loro contributo alla rilevazione del sistema dell offerta e all individuazione di eventuali bisogni emergenti. L Organo di Governo Politico, a conclusione dei percorsi di consultazione attivati, incontrerà gli attori coinvolti nella pianificazione in una assemblea pubblica. L Ufficio di Piano L Ufficio di Piano supporta sotto l aspetto tecnico operativo il processo di Piano nei diversi livelli costitutivi (Gruppo di Coordinamento Tecnico e Tavoli Tematici Sovradistrettuali), con particolare riguardo alle dimensioni organizzative (modalità, approccio, strategie), comunicative (per garantire la circolarità delle informazioni nei diversi livelli costituiti), tecnico metodologiche (elaborazione strumenti di supporto, schede, format, report ecc.), in collaborazione e accordo con il GCT e i RTT. Tale supporto è esplicitato e si espliciterà in tutte le fasi della programmazione del Piano di Zona: - fase di costruzione o avvio della programmazione - fase di realizzazione e attuativa (analisi dei bisogni e sistema dell offerta) - fase del monitoraggio, verifica e valutazione. La partecipazione costante alle fasi del processo ha la finalità di garantire, nelle singole Aree e nel complessivo sistema di offerta, l omogeneità e uniformità di rilevazione, lettura, valutazione. Gli strumenti sopra descritti saranno preventivamente presentati al Gruppo di 4

5 Coordinamento Tecnico che stabilirà gli argomenti delle riunioni dei Tavoli Sovradistrettuali nonché la metodologia della conduzione degli stessi, nel rispetto dei tempi previsti dalla Regione Veneto, per la costruzione e attuazione del Piano. Tempi di realizzazione Si ritiene di poter correttamente proporre un calendario dei lavori finalizzato alla costruzione del nuovo Piano di Zona solamente dopo: 1. la definizione del documento di indirizzo sopra richiamato promosso dalla Direzione Regionale e approvato dalla Giunta Regionale 2. dell invio da parte di Cà Foscari delle Indicazioni operative per la stesura del documento di Piano 3. della conclusione nel mese di ottobre dei percorsi di accompagnamento previsti per i Referenti dei Tavoli Tematici e gli Uffici di Piano a cura di Veneto Formss. Nonostante ciò si ritiene indispensabile entro il mese di giugno procedere all avvio delle seguenti fasi: a. definire la rilevazione del sistema dell offerta come base di avvio al processo; b. confermare/definire le nomine dei componenti ai tavoli c. standardizzare il lavoro per la conduzione dei tavoli e le riunioni di consultazione. Trasversalità Tematiche Il GCT segnala l opportunità di affrontare alcuni aspetti emergenti da mettere in luce, nella predisposizione del nuovo Piano, come ad esempio gli interventi in Area adulti e Famiglia, legati anche alla crisi economica, che potrebbero trovare giusta collocazione al Integrazione e, una volta elaborate, divengano oggetto di decisione politica. Verona 11 giugno

6 Allegato A Delibera Giunta Regione Veneto n. 157 del 26/01/10 Approvazione delle LINEE GUIDA sui Piani di Zona Organo di Governo Politico Gruppo di Coordinamento Tecnico (nominato dall Organo di Governo Politico con provvedimento n. 3 del 11/05/2010) area giovani Direttore Servizi Sociali Azienda U.L.S.S. 20 Ufficio di Piano area famiglia infanzia minori in condizioni di disagio giovani area persone anziane area disabilità area dipendenze area salute mentale area marginalità sociale area immigrazione area integrazione area accorpata 6

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