TAVOLO PERMANENTE DISABILITA

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1 TAVOLO PERMANENTE DISABILITA Composizione: ASL Milano Dott.ssa Jolanda Bisceglia Presidente Commissione Consiliare Politiche Sociali Marco Cormio Rappresentanti del Terzo Settore (Enti Gestori) e del Quarto Settore (Associazionismo Familiare) - Maurizio Cavalli, Andrea Miotti, Roberto Morali, Marco Rasconi Direzione Politiche Sociali e Cultura della Salute Settore Servizi per le Persone con Disabilità, Salute Mentale e Domiciliarità Finalità, compiti e funzioni del Tavolo: Verifica dell implementazione ed attuazione del Piano di Sviluppo del Welfare Regia generale della politiche dell Amministrazione nell ambito della disabilità Luogo principe di governo dell intero sistema integrato di interventi e servizi socio assistenziali Ambito di sintesi del lavoro dei sottogruppi tematici Ambito di integrazione con le politiche sanitarie e socio sanitarie (rapporto con ASL) Strumento di condivisione, co-progettazione, partecipazione, legittimazione della rappresentanza Strumento di elaborazione condivisa e di concertazione/negoziazione Costituzione di un Osservatorio Permanente sulla Disabilità (con ASL) per conoscere ed interpretare il fenomeno e per programmare, sulla base di dati certi, la rete dei servizi Data di avvio del percorso: 9 Novembre 2012 Appuntamento nel contesto del Secondo Forum delle Politiche Sociali : 12 Gennaio 2013 A breve formalizzazione del Tavolo con Delibera di Giunta che lo istituisca e lo legittimi 1

2 SOTTOGRUPPI TEMATICI DI LAVORO 1. Criteri per la compartecipazione al costo dei servizi diurni (CDD, SFA, CSE e CAD) 2. Emergenze: scorrimento liste d attesa su strutture residenziali e diurne priorità e criteri di accesso 3. Presa in carico globale Progetto di vita individualizzato 4. Minori ed adolescenti: diritti, scuola, servizi (coinvolto anche l Assessorato di Cappelli) 5. Mobilità, barriere architettoniche ed accessibilità (coinvolto anche l Assessorato di Maran) 6. Sport per tutti (coinvolto anche l Assessorato di Bisconti) Ogni sottogruppo tematico di lavoro è composto da rappresentanti indicati dal Terzo e Quarto Settore con competenze specifiche sul tema, da operatori dei CDD comunali (Direttori e/o educatori), Assistenti Sociali degli NDD, funzionari ed impiegati amministrativi degli Uffici centrali del Settore Servizi Persone con Disabilità. Ogni gruppo si è incontrato più volte, sono stati elaborati documenti, condivisi progetti, discusse proposte. Ci si è confrontati su punti di forza e di debolezza del sistema dei servizi e si sono ipotizzate possibili soluzioni; azioni di potenziamento e miglioramento. 2

3 LIMITI DEL TAVOLO PERMANENTE DISABILITA Il Tavolo Permanente Disabilità si è trovato a lavorare contemporaneamente: Su un livello operativo di monitoraggio, valutazione e necessità di innovazione del sistema: 1. Modalità di accesso ai servizi (definizione di criteri condivisi) 2. Scorrimento liste d attesa (per far fronte all emergenza di molte famiglie) 3. Applicazione di principi di trasparenza ed equità 4. Compartecipazione al costo dei servizi per superare (anche) differenze fra unità d offerta diurne (in attesa ora di applicazione del nuovo ISEE nazionale) Su un livello maggiormente progettuale che doveva mettere in campo sperimentazioni, innovazione, identificare strumenti di programmazione dei servizi sulla base di alcuni criteri condivisi: Flessibilità dei servizi e capacità di individualizzazione della risposta al bisogno Appropiatezza dell unità d offerta Maggiore diversificazione all interno della filiera dei servizi Strumenti di verifica della qualità Accompagnamento reale della persona e della famiglia (presa in carico globale o progetto di vita) Tale processo si è poi intrecciato con il percorso interno di riorganizzazione della Direzione ponendo anche problemi su come conciliare specializzazione con trasversalità (per es. assistenza domiciliare). 3

4 VINCOLI DI CONTESTO DELL AZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE DISABILITA Scarsa certezza sulle risorse economiche disponibili: il Bilancio di previsione 2013 è stato approvato alla fine del mese di Novembre 2013 Limiti organizzativi della struttura amministrativa e del Servizio: nuovo assetto funzionale in atto da poche settimane (nuova dirigente e 3 nuove posizioni organizzative) Difficoltà di manutenzione del Tavolo (dalla segreteria operativa per verbalizzazioni, convocazioni, alla comunicazione imprecisa e non immediata) e funzionamento a strappi (con «stop and go») Complessa dinamica di relazione fra rappresentanti e rappresentati (Enti gestori ed Associazionismo familiare) per poca chiarezza informazioni Parziale difficoltà o eccessiva lentezza a tradurre le decisioni assunte al Tavolo in azioni amministrative concrete 4

5 PARZIALI OBIETTIVI CONSEGUITI Scorrimento liste d attesa Incremento risorse a bilancio (37 milioni milioni 2013) Nuovi inserimenti in servizi residenziali e diurni Nuove assunzioni educatori CDD ed assistenti sociali NDD E necessario ripartire: IL NUOVO PATTO.. ORA SI RICOMINCIA Con obiettivi chiari e condivisi Definendo le priorità d intervento Con tempistiche certe Con un calendario concertato di riunioni (date ed orari) e di Ordini del Giorno Dotandosi di funzioni necessarie (avvio Osservatorio per raccogliere i dati e cominciare ad elaborarli) Con una forte regia del Settore anche in relazione agli altri Assessorati 5

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