Modelli di intervento della psicologia in sanità: l esperienza dell Emilia Romagna

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1 Modelli di intervento della psicologia in sanità: l esperienza dell Emilia Romagna Dott.ssa Maria Maffia Russo Direttore U.O. Programma di Psicologia Ausl della Romagna/Rimini

2 FASE 1 Il percorso Nel 2009 è stato avviato un gruppo di lavoro regionale composto da referenti della Psicologia clinica e di comunità designati dalle Aziende Sanitarie e denominato Psicologia Clinica e di Comunità in Emilia- Romagna. Nel 2011 è stato presentato il documento condiviso, frutto del lavoro del gruppo, dal titolo I bisogni psicologici in ER:linee di indirizzo per gli interventi nel SSN. FASE 2 La Regione ha istituito un gruppo di lavoro multiprofessionale per arricchire il documento con il contributo di rappresentanti della committenza, Direttori di Dipartimento, di Distretto, di Presidio ospedaliero che ha lavorato dall'autunno 2011 a tutto il 2012 per condividere ed elaborare le linee di indirizzo. Il Documento con le Linee di indirizzo, è stato formalizzato come circolare del Direttore Generale Sanità e politiche Sociali della Regione che lo ha inviato alle Direzioni delle Aziende Sanitarie (AUSL ed Ospedaliere) nel settembre Tratto dalla Circolare n 14/2013: Si invitano ora le Direzioni ad adottare gli atti necessari affinchè le raccomandazioni in esse contenute diventino operative. Si precisa che verrà istituita apposita commissione regionale che accompagnerà, monitorandolo, l iter di applicazione delle Linee di indirizzo. FASE 3 La regione Emilia Romagna e la psicologia clinica e di comunità Nel 2014 sono stati realizzati 3 seminari di diffusione del Documento con le Linee di indirizzo, uno per area vasta Costituzione del gruppo di monitoraggio e definizione dell iter di applicazione.

3 Riferimenti istituzionali Nel SSN Pratica Clinica L.E.A. Livelli Essenziali Assistenza 2001(DPCM ) Piano Nazionale Infanzia e Adolescenza ( ) Legislazione Nazionale Salute Mentale Piani sanitari nazionali Osservazione dati epidemiologici di prevalenza e incidenza Rilevazione profilo clinico dell utenza Monitoraggio della pratica esperienziale Piano Sociale Sanitario R.E.R. Piano prevenzione R.E.R. Piano attuativo Salute Mentale R.E.R.. Piani per la Salute/Piani di Zona Accordi di Programma d integrazione Socio-sanitaria (DL 18/08/00 n. 267) Aderenza tra pratica clinica e percorso di individuazione dei bisogni Bisogni sociali e sanitari complessi

4 L integrazione tra paradigmi quale risposta alla complessità

5 Risposte appropriate alla complessità Prodotti Tradizione Innovazione Valutazione psicodiagnostica Consulenza Sostegno psicologico Psicoterapia breve focale Ricerca-azione azione, ricerca-intervento intervento Ecological assesment: Profili di comunità Interventi di rete Interventi di gruppo Trattamenti integrati Valutazione di esito Misure di efficacia CORE, CBA-VE

6 Il documento tecnico regionale Metodologia: costuituzione del gruppo di lavoro, esplicitazione bisognidellapopolazionee rispostedellapsicologiain prodottie prestazioni, suddiviseper areetarget. Principi guida: valorizzazionedellacompetenza, contestualizzazione, cultura professionale condivisa Missione: dalla pratica clinica esperienziale all individuazione dibisognispecificie risposteappropriate Finalità: definire indicatori di appropriatezza ed eleggibilità degli interventi condivisi.

7 I target e bisogni considerati I target considerati sono: infanzia-adolescenza adulti anziani psicologia ospedaliera promozione della salute, prevenzione e benessere organizzativo Per ogni target sono esplicitati: i bisogni sanitari e sociosanitari le risposte della psicologia in termini di prodotti e prestazioni glossario per la codifica degli interventi e prodotti indicati

8 Il target Infanzia-Adolescenza

9 Il target Adulti

10 Il target Adulti

11 Target Anziani

12 Modello integrato di attività psicologica in ospedale

13 La promozione della salute, la prevenzione e il benessere organizzativo

14 La ricerca psicologica nel SSN: proposta di miglioramento in termini di efficacia, appropriatezza, sostenibilità dei modelli di assistenza e prevenzione Promuovere la ricerca-intervento Potenziare le ricerche su: Valutazione di esito dei trattamenti psicologici Promozione della salute, benessere Consolidare la collaborazione tra Servizio Sanitario e Università

15 Costruzione delle linee indirizzo Psicologia clinica e di comunità FASE 2 La Regione ha istituito un gruppo di lavoro multiprofessionale per arricchire il documento con il contributo di rappresentanti della committenza, Direttori di Dipartimento, di Distretto, di Presidio ospedaliero.

16 Lavoro del gruppo multiprofessionale Approfondimento e condivisione di due tipologie di raccomandazioni: Sul modello organizzativo Sulle aree tematiche e target: Salute nelle carceri Area emergenza e catastrofi

17 Raccomandazioni contenute nelle linee di indirizzo della psicologia Lo strumento organizzativo I Servizi offerti dalla Psicologia sono trasversali nelle Aziende sanitarie, in ambito territoriale ed ospedaliero, nella clinica, nella promozione della salute, nella formazione, nell organizzazione. La scelta di organizzare le funzioni di Psicologia è a garanzia del governo clinico e dell appropriatezza del servizio erogato, tenuto conto della necessità di coniugare la trasversalità ai diversi Dipartimenti con la salvaguardia della specifica competenza professionale. Un organizzazione funzionale, senza il governo delle risorse, permette solo in parte i lavoro sopracitato su governo clinico ed appropriatezza. Il Servizio di Psicologia, come e più di altri, ha necessità di analizzare e negoziare le risposte nei confronti della committenza interna. Per questo si ritiene strategico che, indipendentemente dalla collocazione organizzativa aziendale, vi sia un presidio chiaro delle risorse con garanzia nel processo di allocazione delle stesse (Direzione Sanitaria).

18 Approvazione linee di indirizzo Psicologia clinica e di comunità Il Documento con le Linee di indirizzo, è stato formalizzato come circolare del Direttore Generale Sanità e politiche Sociali della Regione che lo ha inviato alle Direzioni delle Aziende Sanitarie nel settembre Si invitano ora le Direzioni ad adottare gli atti necessari affinchè le raccomandazioni in esse contenute diventino operative. Si precisa che verrà istituita apposita commissione regionale che accompagnerà, monitorandolo, l iter di applicazione delle Linee di indirizzo. Tratto dalla Circolare n 14/2013

19 Il documento sulle linee di indirizzo MAPPA DEI MODELLI ORGANIZZATIVI della psicologia nelle Aziende USL e in quelle Ospedaliere della Regione con le risorse impiegate al e un foglio allegato con la situazione aggiornata al RACCOMANDAZIONI GENERALI alle Aziende Sanitarie RACCOMANDAZIONI SPECIFICHE per aree tematiche e target ad integrazione del documento Psicologia clinica e di comunità in Emilia Romagna, di cui ricalca la scansione per target e ambiti disciplinari (Infanzia e adolescenza, Adulti, Disabili adulti e anziani, Psicologia ospedaliera; Salute organizzativa, Promozione della salute, Salute nelle carceri, Emergenza e catastrofi) AREE DI MIGLIORAMENTO ED APPROFONDIMENTO - il sistema informativo della psicologia - accesso alla consultazione psicologica e applicazione di ticket - formazione, supervisione, ricerca, rapporto con Università

20 Tracciata la rotta, navighiamo insieme! FASE 3 Nel 2014 sono stati realizzati 3 seminari di diffusione del Documento con le Linee di indirizzo, uno per area vasta (Bologna, Cesena e Piacenza) Costituzione del gruppo di monitoraggio e definizione dell iter di applicazione.

21 Grazie per l attenzione

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