I N D I C E PREMESSA. COMUNE DI SANTERAMO IN COLLE "Rigenerazione Urbana - Lavori di completamento"
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- Raimondo Vecchio
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2 I N D I C E PREMESSA 1. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI DI PROGETTO 2. DESCRIZIONE DELLE SOLUZIONI COSTRUTTIVE ADOTTATE IN PROGETTO 3. SOLUZIONI PROGETTUALI PER L ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE SP2 1
3 PREMESSA L intervento di riqualificazione oggetto del presente progetto a completamento del Programma Integrato di Rigenerazione del Comune di Santeramo in Colle, rientra tra le iniziative dell'amministrazione comunale di valorizzare il patrimonio esistente, facendo anche emergere i siti di interesse turistico e culturale di cui il territorio comunale risulta ricco, per renderlo appetibile e fruibile in maniera gradevole ai cittadini e ai visitatori. Filo conduttore di questi interventi è senza dubbio l idea, desiderio condiviso da amministrazione e cittadini, di restituire a questa parte di centro storico l originaria facies: ci si è orientati dunque verso il recupero e/o il rifacimento dell antico basolato in pietra naturale esistente in quella come in molte altre zone del centro storico, ed oggi occultato o, più spesso, sostituito dal manto bituminoso, al fine di preservarne la naturale bellezza ed il segno del tempo insito proprio nel materiale. 1. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI DI PROGETTO Planimetria di progetto: Via S. Tommaso D Aquino L ambito di progetto comprende via S. Tommaso D Aquino, Via Giotto ed un piccolo slargo di via S. Eligio che non è stato possibile realizzare nel primo intervento di Rigenerazione urbana SP2 2
4 Planimetria di progetto: Via Giotto e slargo di via S. Eligio Particolarmente sentito, tale intervento si sviluppa attorno a diversi temi di fondamentale importanza: il recupero, almeno visivo, del basolato, che secondo fonti iconografiche storiche in possesso dell A. C. caratterizza l intero ambito e che nel corso degli anni, a seguito di numerosi interventi manutentivi, è stato coperto o, più spesso, sostituito da strati di manto bituminoso; la riqualificazione ambientale finalizzata ad un nuovo sviluppo più attento e competente, capace di rivitalizzare il centro antico e di innescare un processo di rinnovamento consapevole. L intervento lungo le stradine di Via S. Tommaso D'Aquino, Via Giotto ed il piccolo slargo di Via S. Eligio riguarderà le seguenti lavorazioni: rimozione di manto bituminoso, eventuale rinvenimento e recupero dell antico basolato e ripavimentazione in nuove basole di pietra calcarea locale. Si prevede, inoltre, il rifacimento di tutti i marciapiedi in stato di degrado e abbandono (oggetto di verifica in fase di cantierizzazione) con la rimozione delle pavimentazioni presenti, di scarsa SP2 3
5 valenza estetica e materica, e la predisposizione di nuove basole. Foto 1: dissuasori in Via S. Tommaso D Aquino In quanto alla pubblica illuminazione saranno sostituite la lanterne a parete presenti all'interno del centro storico, spesso obsolete, con corpi illuminanti analoghi, a seguito dell'interramento di cavi e cavidotti. 2. DESCRIZIONE DELLE SOLUZIONI COSTRUTTIVE ADOTTATE IN PROGETTO L'intervento di ripavimentazione delle stradine del centro storico rientranti nell ambito di intervento, risulta particolarmente delicato poiché si intende recuperare l antico basolato ad oggi completamente coperto da asfalto o versante in particolare stato di degrado. Le lavorazioni previste nell ambito del centro storico sono le seguenti: la demolizione di pavimentazione stradale in asfalto (binder + tappetino d usura); la eventuale rimozione di basolati, compreso il sottofondo di sabbia, ghiaia o malta cementizia, con tutti gli accogimenti atti al loro recupero; la cernita, la pulitura ed eliminazione dei residui di asfalto e l'accatastamento in luoghi indicati dalla Stazione Appaltante dell'eventuale basolato recuperato per eventuali interventi futuri; realizzazione di piano di posa e massetto armato dello spessore di 12 cm; posa in opera di pavimentazione in materiale lapideo pugliese proveniente da cave di Minervino SP2 4
6 o Trani, da sottoporre a campionatura della D.L., di varie dimensioni e dello spessore 10 cm. Particolare costruttivo: Pavimentazione in basole La posa in opera della pavimentazione sarà eseguito nel rispetto delle quote esistenti di ingresso alle abitazioni, convogliando il flusso delle acque bianche lungo l asse centrale delle strade, prevedendo una pendenza di circa 1,5%; nei casi di sezioni stradali più ristrette le basole coincidenti con l asse stradale per lo scorrimento delle acque saranno predisposte in un unica fila. Dove è prevista la demolizione dei marciapiedi esistenti (oggetto di verifica), tale lavorazione sarà eseguita avendo cura di non danneggiare la pavimentazione lapidea eventualmente esistente e saranno realizzati ex novo mediante formazione di massetto in cls armato con rete elettrosaldata dopo aver predisposto eventuali canalizzazioni. Successivamente sarà posato in opera il basolato. Nel centro storico le lanterne esistenti in molti casi non funzionanti o in cattivo stato di manutenzione saranno sostituite con corpi illuminanti dai caratteri analoghi, per non deturpare l aspetto estetico e illuminotecnico complessivo del nucleo antico stesso SP2 5
7 Lanterne su mensola centro storico 3. SOLUZIONI PROGETTUALI PER L ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Il progetto è stato redatto in conformità con le finalità delle norme contenute all interno Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n "Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici" e del Decreto Ministeriale - Ministero dei Lavori Pubblici 14 giugno 1989, n. 236 "Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche". L intervento prevede l impiego di soluzioni progettuali tali da evitare ogni discontinuità di quota, che possa costituire ostacolo od impedimento per soggetti con difficoltà motorie; pertanto, lì dove sussistono dei dislivelli planimetrici, il passaggio tra la quota stradale e quella dei marciapiedi, più alta rispetto alla prima di massimo 0,15 mt., è stato raccordato tramite rampe inclinate aventi pendenza minore dell 8% SP2 6
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