REGOLAMENTO DEL COMITATO DI VALUTAZIONE DEL CODICE ETICO DELL AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA
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- Cornelio Mattei
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1 A Z IE N D A S A N IT A R IA L O C A L E D E L L A P R O V IN C IA D I M A N T O V A REGOLAMENTO DEL COMITATO DI VALUTAZIONE DEL CODICE ETICO DELL AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA Regolamento CdV 1 Giugno 2009
2 ARTICOLO 1 NOMINA DEL COMITATO DI VALUTAZIONE Il CdV è nominato con delibera del Direttore Generale. Il CdV è costituito da tre professionisti titolari e relativi supplenti, di cui uno con competenze legali in ambito sanitario uno con competenze in materie sanitarie ed uno con competenze in materie aziendali. ART 2 DURATA DEL COMITATO DI VALUTAZIONE Il CdV rimane in carica tre anni, i singoli componenti possono essere sostituiti con delibera del D.G. per dimissioni o per revoca degli stessi, previa giusta causa. Il CdV viene dichiarato decaduto con delibera qualora non riesca a svolgere con regolarità i suoi compiti. ART 3 CONVOCAZIONE DELLE RIUNIONI Il CdV si riunisce formalmente almeno una volta a bimestre e comunque ogniqualvolta i suoi componenti a maggioranza o la Direzione Generale lo ritengano opportuno. Le riunioni si svolgono ordinariamente presso la sede dell ente o, in caso di impossibilità, in altro luogo o tramite conferenza a distanza. La convocazione del CdV è comunicata a tutti i membri a cura della Segreteria anche a mezzo fax o , di norma almeno tre giorni prima di quello previsto per la seduta. Contestualmente alla convocazione è comunicato ai membri anche l ordine del giorno. ARTICOLO 4 SEGRETERIA DEL COMITATO DI VALUTAZIONE Il CdV si avvale per lo svolgimento dei compiti di Segreteria di apposita risorsa interna all ASL. Regolamento CdV 2 Giugno 2009
3 ARTICOLO 5 COORDINATORE DEL COMITATO DI VALUTAZIONE Nel corso della prima riunione, il CdV nomina un coordinatore, con compiti di direzione della riunione. Nel caso di assenza del coordinatore ad una riunione, le sue funzioni sono esercitate dal membro più anziano fra i presenti. ARTICOLO 6 VALIDITÀ DELLE RIUNIONI Le riunioni sono valide se legittimamente convocate e con la presenza della maggioranza dei componenti. ARTICOLO 7 APPROVAZIONE DELLE DECISIONI Quando il CdV non raggiunga un indirizzo unanime sulle questioni all ordine del giorno, ciascun membro può chiedere che si proceda a votazione. Ciascun membro del CdV ha diritto ad un voto. Le decisioni del CdV sono adottate con il consenso della maggioranza dei membri del Comitato di Valutazione presenti. In caso di impossibilità di raggiungere una decisione per parità di voti, prevarrà il voto del coordinatore. Delle operazioni di voto deve essere dato atto nel verbale, con la segnalazione di eventuali astensioni e con l annotazione delle osservazioni dei membri risultati in minoranza, laddove questi lo richiedano. ARTICOLO 8 VERBALIZZAZIONE DELLE RIUNIONI Di ogni riunione deve redigersi apposito verbale, per la redazione del quale il CdV sarà assistito dalla Segreteria del Servizio Affari Generali e Legali. Il verbale deve essere sottoscritto da tutti i membri che hanno partecipato alla riunione. Il verbale delle riunioni debitamente sottoscritto, deve essere allegato in apposito libro verbali, custodito presso la Segreteria del Servizio Affari Generali e Legali. Regolamento CdV 3 Giugno 2009
4 ARTICOLO 9 ARCHIVIAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE La conservazione del libro verbali è a cura della Segreteria, che provvede all archiviazione secondo il criterio dell ordine cronologico, con pagine dotate di numerazione progressiva. La Segreteria cura l archiviazione di tutta la documentazione, che il CdV abbia raccolto nell esercizio delle sue funzioni. Tutta la documentazione deve essere raccolta e custodita garantendo l impossibilità di accesso ai terzi. ART. 9 bis RISERVATEZZA E PRIVACY I membri del CdV sono tenuti alla riservatezza su ogni informazione di cui siano venuti a conoscenza nell espletamento delle proprie funzioni e sono altresì assoggettati agli obblighi di legge inerenti la privacy. ARTICOLO 10 RAPPORTI CON LE FUNZIONI INTERNE Il CdV può avvalersi della collaborazione delle altre funzioni aziendali, invitandole eventualmente a partecipare alle riunioni. Il CdV, per lo svolgimento dei compiti demandatigli, può disporre l audizione delle funzioni aziendali e richiedere a queste ultime la produzione di documenti e promemoria. Alle funzioni aziendali sono estesi gli stessi obblighi di riservatezza sulle informazioni conosciute nello svolgimento dell attività di supporto, previsti per i membri del CdV. ARTICOLO 11 SUPPORTO DI CONSULENTI ESTERNI Il CdV può richiedere all ASL di avvalersi nell adempiere le proprie funzioni, della collaborazione di consulenti esterni e/o professionalità specialistiche, solo quando strettamente necessario. A tale scopo può invitare i consulenti a partecipare alle riunioni. Regolamento CdV 4 Giugno 2009
5 Ai consulenti esterni, sono estesi gli stessi obblighi di riservatezza sulle informazioni conosciute nello svolgimento dell attività di supporto, previsti per i membri del il CdV. ARTICOLO 12 REPORTING VERSO IL VERTICE AZIENDALE Annualmente il CdV convoca una riunione, al fine di preparare la relazione da sottoporre al Direttore Generale. La suddetta relazione può essere trasmessa dal D.G. al Collegio Sindacale o richiesta da questo. ARTICOLO 13 SEGNALAZIONI DI VIOLAZIONI DEL CODICE ETICO E DEL MODELLO Nel caso di segnalazioni di violazioni del Codice Etico o del Modello pervenute al Comitato di Valutazione, la Segreteria ne dà pronta comunicazione, in forma riservata, ai membri che valutano, preliminarmente e senza particolari formalità, l attendibilità della segnalazione. Le segnalazioni anonime prive di riscontri oggettivi verranno cestinate. Il CdV può delegare funzioni istruttorie in merito alle segnalazioni ad uno o più dei suoi componenti, i quali riferiranno allo stesso al fine di adottare le conseguenti determinazioni. In casi di particolare gravità, i membri del il CdV convocano senza ritardo un apposita riunione e comunque dispongono la trattazione del tema nell ordine del giorno della successiva riunione prevista. Nel corso delle riunioni deve essere dato atto a verbale di ogni segnalazione pervenuta, anche di quelle ritenute infondate. Nel corso dei suoi accertamenti, il CdV può disporre la convocazione del segnalatore e/o della persona interessata dalla segnalazione. Una volta vagliata la segnalazione, il CdV trasmette una nota con le sue osservazioni, al D.G., che investe della questione gli uffici competenti o interessati. Regolamento CdV 5 Giugno 2009
6 ARTICOLO 14 RICHIESTE DI INFORMAZIONI E CHIARIMENTI Nel caso di richieste di informazioni e chiarimenti provenienti da soggetti terzi all azienda, ma con interessi agli atti posti in essere dalla stessa, la Segreteria ne dà pronta comunicazione ai membri del CdV. Senza particolari formalità, il CdV decide se è necessaria la convocazione di un apposita riunione, oppure se alla richiesta può essere data sollecita risposta anche da parte di uno solo dei componenti. Nel corso delle riunioni deve essere dato atto a verbale di ogni richiesta pervenuta, con annotazione della relativa risposta. ARTICOLO 15 MODIFICHE AL REGOLAMENTO Eventuali modifiche al presente regolamento, possono essere apportate su proposta del CdV con delibera del D.G. Regolamento CdV 6 Giugno 2009
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